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                immagini più belle dell'81° Adunata Nazionale Alpini a Bassano www.AdunataBassano2008.it
 | L'Adunata
                in diretta TV In
                diretta su ReteVeneta on-line l'81° Adunata Nazionale Alpini di
                Bassano www.AdunataBassano2008.it
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                        | Che
                          folla a Bassano Almeno in 400 mila per applaudire la sfilata degli 80
                          mila
 |  
                        | L’ADUNATA
                          DEI RECORD |  
                        | Bassano,
                          dodici ore di gloria: grazie alpini! |  |  
                |  |  
                |            
                     |  
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                        | INDIMENTICABILE.
                          Le strade di Bassano gremite di gente sin dalle prime
                          ore del mattino |  
                        | Grande
                          domenica Forti emozioni, lacrime e applausi |  |  
                |  |  
                |  Dodici
                  ore di applausi ininterrotti.
 Un
                  concerto per sole mani. Bassano ha salutato così i suoi figli
                  con la penna nera riuniti nuovamente ai piedi del Grappa dopo
                  60 anni. Un’emozione continua, con le corde del cuore tese
                  come quelle dei violini e gli occhi velati dalle lacrime a
                  fatica trattenute.Mai vista tanta gente. Composta, educata, coinvolta.
                  Un’invasione pacifica. Una “brentana” di straordinaria
                  bellezza, complici il sole, che ha moltiplicato i colori, e il
                  vento del Canale che ha agitato, festosamente, le bandiere. Un
                  saluto dall’alto, giusto per ricordare che gli «angeli» -
                  come amava scrivere Gino Pistorello l’alpino poeta dalla
                  lunga barba bianca mancato qualche anno fa - hanno creato la
                  fresca e leggera brezza della Valsugana «supiando forte e
                  pian» nelle loro trombe.
 
  Alle
                  7 lungo i viali della sfilata s’era già formato un doppio
                  cordone di gente, aumentato col passare delle ore, sino a
                  diventare muraglia invalicabile. Giovani, anziani, bambini,
                  ragazze, donne persi in una babele di dialetti che tradivano
                  la loro provenienza. Inconfondibili i bergamaschi e i
                  bresciani, i più scatenati; fieri, come tutta la gente del
                  Sud, gli abruzzesi, i siciliani e i sardi; cantilenanti i
                  veneti; svelati dalla erre arrotata gli emiliani di Parma e
                  Reggio, severi i piemontesi e i valdostani. Sapientini ma
                  buoni i milanesi. Emozionati i rappresentanti delle
                  delegazioni straniere, giunti da tutto il mondo, per ritrovare
                  le antiche radici. Cile, Venezuela, Australia, Germania, Gran
                  Bretagna, Francia, Svizzera, Argentina, Brasile, Stati Uniti:
                  da ripassare in mezz’ora tutta la geografia imparata
                  faticosamente in anni di scuola. Il labaro nazionale
                  dell’Ana, decorato con 213 medaglie d’oro, ha aperto
                  l’interminabile teoria di “veci e boce”. Accanto al
                  medagliere il sen. Carlo Giovanardi: per tenerlo a casa,
                  quando scocca l’ora dell’adunata, bisognerebbe legarlo e
                  sequestrarlo e forse riuscirebbe ancora a dipanare i nodi e a
                  sgusciare via col suo sorriso monello, felice di averla fatta
                  franca.  Vicino a lui il presidente nazionale Corrado Perona, incredulo
                  per quello che la città ha saputo offrire. In testa al corteo il gonfalone di Bassano, decorato con
                  medaglia d’oro per il doloroso prezzo di sangue pagato dai
                  bassanesi nell’ultima guerra. Giovanni Zanolla, il vigile
                  alfiere che da una ventina d’anni lo porta, e lo protegge,
                  con passione in tutte le manifestazioni ufficiali, era
                  pietrificato dall’emozione. Ma anche il sindaco Gianpaolo
                  Bizzotto e il presidente del comitato organizzatore
                  dell’evento, il col. Paolo Casagrande, fianco a fianco,
                  hanno trattenuto a stento il pianto: non era solo sudore
                  quello che furtivamente hanno asciugato più volte passando e
                  ripassando la mano sul volto. L’orgoglio alpino è esploso
                  in tutta la sua forza quando l’anziano reduce
                  dell’Abissinia, un asiaghese, giunto davanti al palco delle
                  autorità sulla sedie a rotelle, ha voluto a tutti i costi
                  alzarsi in piedi e percorrere, sulle proprie gambe, i cento
                  metri della tribuna d’onore, accompagnato da uno
                  scrosciante, altissimo, battimani. Anche il bassanese Giovanni
                  Zonta, sacr
  ificate
                  entrambe le gambe alla Patria (le perse per congelamento
                  appena rientrato dall’Albania; aveva solo 22 anni e una vita
                  ancora tutta da inventare nel 1942) ha partecipato alla
                  sfilata, spinto in carrozzina dal figlio Lucio, in testa alla
                  delegazione alpina della Germania. Per lui i commossi applausi
                  dei concittadini e degli ospiti. E il battimano è divenuto
                  ancora altissimo, come nelle partiture dei grandi musicisti,
                  alla fine della giornata quando a chiudere la sfilata sono
                  stati gli splendidi alpini della sezione Monte Grappa, guidati
                  da Carlo Bordignon e Bortolo Busnardo, che a questa adunata
                  hanno dedicato ogni momento del loro tempo con quella corale
                  disponibilità che è parte integrante del dna alpino. Toccanti le parole pronunciate dal presidente nazionale Perona
                  per ringraziare tutti coloro che hanno dato “mano e
                  cuore" per l’organizzazione dello straordinario evento.
 Bassano ha lasciato il segno. E ricordi incancellabili ai 400
                  mila e passa, per stare in difetto sulle cifre azzardate dai
                  vertici dell’Ana, che in questi giorni hanno solcato strade
                  e piazze. Al di là del Ponte, delle fanfare, dei cori, delle
                  abbondanti bevute e della pioggia traditrice che sabato sera
                  ha cercato inutilmente di rovinare la festa. Arrivederci a
                  Latina, amici alpini. Roberto Cristiano Baggio
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                        | Il
                          glorioso vessillo del “Bassano” |  |  
                |  |  
                |  “Di
                  qui non si passa”. È il motto del Battaglione alpini
                  “Bassano” che ieri ha aperto la sfilata. Costituito nel
                  1886 in seno al 4° reggimento alpini, partecipò attivamente
                  alla Prima guerra mondiale su vari fronti, dall’Ortigara al
                  Grappa fino alla conca di Plezzo.
 Nel
                  Secondo conflitto mondiale combattè sul fronte occidentale,
                  prima di essere sopraffatto dai tedeschi in Francia dopo l’8
                  settembre. Fu ricostituito nel 1951 nel 6° reggimento. Ieri
                  il reparto era accompagnato dal glorioso gagliardetto ricamato
                  a mano dalle donne dopo il ’15-’18. SIL.F.  |  
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                        | Record
                          di stranieri e tantissime autorità sul palco |  
                        | Che
                          spettacolo la “carica” degli 80 mila! |  |  
                |  |  
                | «Il
                  Monte Grappa è sacrificio, il Ponte di Bassano è amicizia.
                  Ieri per l’Italia, oggi per il mondo».Nello striscione mostrato con orgoglio dalla sezione di
                  Imperia è racchiuso il segreto del grande successo di questa
                  ottantunesima edizione dell’adunata nazionale degli alpini.
                  Il Grappa e il Ponte sono due tra le immagini più care alle
                  penne nere e Bassano si conferma una volta di più come la
                  capitale mondiale degli alpini.
 L’affetto, la passione e lo slancio con cui tutto il
                  Bassanese ha accolto gli 80 mila alpini che hanno sfilato
                  resterà nella storia dell’adunata di un corpo e di
                  un’associazione impegnati ieri nella difesa del nostro Paese
                  e oggi nel farsi portavoce di valori e ideali universali. Un
                  record l’adunata di Bassano l’ha già battuto ed è quello
                  della presenza “straniera”.
 
  La
                  nostra è terra d’emigrazione e sono molti coloro che hanno
                  atteso proprio l’appuntamento bassanese per fare ritorno a
                  casa da ogni parte del mondo, in un’occasione specialissima.
                  Il passaggio delle penne nere delle sezione estere ha
                  strappato caldi applausi ma anche qualche lacrima, sia tra chi
                  sfilava sia tra il pubblico. Dalle prime impressioni raccolte tra gli addetti ai lavori,
                  mai s’era vista una simile rimpatriata da ogni angolo del
                  mondo. Caloroso, come sempre, il saluto agli alpini
                  dell’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia, legati al nostro
                  Paese da un sentimento profondo.
 Accanto a loro le pene nere di Colombia, Sud Africa,
                  Argentina, Australia, Nord America, Perù e Uruguay solo per
                  citare i Paesi più lontani. A sottolineare
                  l’internazionalità dell’adunata anche la presenza del
                  colonnello americano Gordon Skip Davis, vicecomandante della
                  Setaf in procinto di partire per l’Afghanistan, diventato
                  “alpino” dopo aver prestato servizio per qualche anno nel
                  Battaglione Susa.
 Momenti di commozione ci sono stati anche quando hanno sfilato
                  i reduci, accompagnati dall’ovazione “Grazie Veci”.
                  Grande l’attenzione delle istituzioni nazionali nei
                  confronti di questa manifestazione unica nel suo genere.
 Sulla tribuna d’onore sono saliti il ministro alla difesa
                  Ignazio La Russa, il ministro al Welfare Maurizio Sacconi,
                  l’ex ministro Carlo Giovanardi, l’ex presidente del Senato
                  Franco Marini, il responsabile nazionale della protezione
                  civile Guido Bertolaso.
 Sul palco anche i vertici militari, con in testa il capo di
                  stato maggiore dell’esercito gen. di corpo d’armata
                  Fabrizio Castagnetti, il comandante delle truppe alpine gen.
                  Bruno Petti, il comandante della Brigata Julia gen. Paolo
                  Serra, il comandante del centro di addestramento alpino gen.
                  Claudio Berto, il comandante del sesto reggimento alpini gen.
                  Massimo Poli, il comandante del settimo alpini gen. Antonio
                  Maggi. Con loro amministratori d’ogni livello e militari
                  d’ogni grado ma soprattutto tanta gente, perché l’adunata
                  degli alpini è innanzitutto un’immensa festa popolare. Una
                  festa che ha definitivamente sigillato l’indissolubile
                  legame tra Bassano e gli alpini. Silvano Ferraro.
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                        | Oltre
                          agli alti gradi militari la lista dei politici
                          nazionali e locali in cerca di visibilità tra uomini
                          di governo, onorevoli neo eletti e figure storiche |  
                        | Sul
                          palco con i vip in “parata” |  |  
                |  |  
                |  Se
                  quello di ieri durante la grande sfilata finale era un vero
                  “parterre de roi” dipende dai punti di vista. Se la
                  presenza (un’ora e mezza circa) del ministro della Difesa
                  Ignazio La Russa, del ministro del Welfare Maurizio Sacconi
                  (che viene dalla vicina Conegliano) e del sottosegretario
                  Carlo Giovanardi con delega alle tossicodipendenze e al
                  servizio civile è sufficiente, bene. Altrimenti (come
                  lamentava qualcuno) è lo stesso. Perché la giornata di ieri
                  a Bassano è degli alpini e della città. E questo non glielo
                  leva nessuno. Comunque sul cosiddetto “palco delle autorità” c’erano
                  La Russa, Sacconi e Giovanardi, l’ex presidente del Senato e
                  alpino Franco Marini, il presidente del Veneto Giancarlo
                  Galan, la neo deputata Manuela Dal Lago e il neo deputato
                  Massimo Calearo, in prima fila sul palco inamovibile per ore
                  l’assessore regionale Elena Donazzan, con lei
                  l’europarlamentare sempre aennista Sergio Berlato, si vede
                  l’ex deputato Giorgio Conte e il senatore Paolo Franco, il
                  presidente del Consiglio regionale Marino Finozzi e l’on.
                  Udc Antonio De Poli. Oltre al generale comandante delle truppe
                  alpine Bruno Petti e al Capo di Stato maggiore Fabrizio
                  Castagnetti.
 Il primo a parlare è Maurizio Sacconi, tra una pausa e
                  l’altra della sfilata. Che come ministro del Welfare ha
                  competenze per il volontariato: «L’alpino è il volontario
                  più generoso. Sono contento che Bassano abbia avuto questa
                  possibilità, anche perché questo è il Veneto vero, non
                  quello fatto di “estremi”. Un messaggio ai politici:
                  questa è un’Italia generosa a cui si deve rispondere
                  generosamente».
 Giovanardi è al centro del palco: «Non manco alle adunate da
                  10 anni. Questo è un evento straordinario.
                  L’organizzazione? Benissimo, a parte il temporale».
 Dicono che il Governo ha snobbato l’adunata... «Io so solo
                  che rappresento il Senato, e sono fortunato». Giancarlo Galan
                  difende il milione di euro che la Regione ha investito nella
                  manifestazione: «E alla fine non resterà una cartaccia per
                  terra».
 Parla di solidarietà e senso del dovere. Dice che «le
                  caserme dismesse sono un patrimonio, bisogna avviare un
                  discorso serio con il Demanio perché restino a disposizione
                  dei cittadini». Galan, anche per lei il Governo è assente
                  oggi? «È vero, per me La Russa doveva venire qui alle 8 di
                  mattina. Anzi no, dalle 9.30, quando sono arrivato io...».
 Ma il Veneto è quello degli alpini o dei picchiatori di
                  Verona? E la frase di Fini sulle bandiere bruciate? «Il
                  Veneto è quello che per la Caritas e il Censis è un esempio
                  di integrazione. Fini? Quando si parla tanto a volte si
                  sbaglia».
 È pronto per un nuovo giro del Vicentino invece Massimo
                  Calearo Ciman: «Voglio rivisitare i 60 Comuni toccati durante
                  le elezioni. Il mio impegno è per il territorio, era doveroso
                  essere qui visto che al di là della Lega non ci sono altri
                  parlamentari che rappresentano il Vicentino».
 On. Dal Lago, è pieno di sindaci della Lega che sfilano con
                  il tricolore... «Anche i sindaci della lega sono orgogliosi
                  degli alpini, come siamo orgogliosi di essere padani. Noi
                  siano solo in contrasto con quegli aspetti nazionali che vanno
                  contro le nostre richieste federaliste. Ma dopo questo voto
                  penso che sia la volta buona». Si avvicina ridendo il
                  presidente dell’Ana di Bergamo: «Onorevole, lei è brava,
                  ma frequenta delle brutte persone». Alessandro Mognon
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                        | E
                          Bertolaso ringrazia gli alpini-volontari  «Siete
                          una colonna» |  |  
                |  |  
                |  Poche
                  parole quelle di Franco Marini, ex presidente del Senato ma
                  alpino per sempre, aspetta i suoi amati gruppi abruzzesi: «L’adunata
                  è sempre una grande emozione». Sul palco c’è anche Guido
                  Bertolaso, responsabile nazionale della protezione civile. Che
                  probabilmente accende ogni giorno un cero alla Madonna perché
                  gli alpini esistono: «Le penne nere sono una colonna della
                  protezione civile - dice - Ci fanno rimpiangere meno la fine
                  della leva obbligatoria». Cosa chiederà al nuovo governo? «Di
                  investire di più sulla prevenzione, il nostro punto
                  vulnerabile. Perché sui soccorsi siamo ormai abbastanza
                  bravi. Ma la prevenzione ci permetterebbe di limitare i danni.
                  Vedi il dissesto idrogeologico, i fiumi. Basta pensare a
                  Mestre l’anno scorso allagata da una pioggia. Certo servono
                  soldi, speriamo che migliori la situazione economica». C’è anche Flavio Zanonato, il sindaco di Padova famoso per
                  il “muro” antispaccio. La sicurezza? «La legalità
                  difende i più deboli, purché ci sia anche l’integrazione«.
 Passa il capitano Pietro Aglio, l’ultimo comandante della
                  Caserma Montegrappa di Bassano oramai dismessa. Chiederà a La
                  Russa di salvarla? «Non posso, i militari devono obbedire. Ma
                  sarebbe giusto mantenere una presenza di alpini a Bassano, la
                  Montegrappa è un simbolo, anzi Bassano è la caserma
                  Montegrappa». Intanto da una sedia del palco un anziano
                  alpino scivola a terra. Subito i soccorsi, arriva
                  l’infermiere. Lo aiutano, lui sorride e si risiede. È vero:
                  gli alpini cadono ma si rialzano sempre. AL.MO.
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                        | La
                          “sfilata” di La Russa ministro debuttante |  |  
                |  |  
                |  Scende
                  dalla macchina blindata e sfoggia la dentatura (già notevole
                  di per sè) in un sorriso non a 32 ma a 320 denti. Perché
                  fare il ministro della Difesa all’aennista Ignazio La Russa
                  piace da morire. E si vede. Bacia la Donazzan (la prima a
                  venirgli incontro), passa in rassegna gli alpini schierati,
                  dimentica di girarsi per il saluto ma si riprende subito. E
                  prima di salire fa la sua, di rassegna, davanti al palco tra
                  urla e saluti. Arriva Galan, lo bacia. Sarà un caso, ma La Russa appare
                  proprio quando devono passare gli alpini di Bergamo, il gruppo
                  più numeroso d’Italia, seguiti dai bresciani che sono forse
                  i secondi. Comunque lui canta l’inno nazionale, saluta,
                  sventola il tricolore. Anzi alla fine se lo porta via ma
                  qualcuno dal pubblico gli urla «Ehi, quello è nostro». E
                  lui ridendo glielo lancia.
 Poi è il momento della stampa: «Tranquilli ragazzi - dice a
                  decine tra cameramen e taccuini accalcati -, io me ne intendo,
                  fate come vi dico». E infatti ognuno fa come vuole. Allora,
                  come è andata la prima uscita da ministro qui a Bassano? «Mi
                  sono emozionato, ho respirato vero amore per la patria. È
                  stato un regalo enorme, quello che mi è stato fatto, e sono
                  orgoglioso di essere qui a Bassano. Una prima uscita
                  formidabile». Poi sui giovani: «Giornate come queste
                  dimostrano come sia importante un aggancio delle nuove
                  generazioni con i valori espressi dalle forze armate. Fermo
                  restando la volontarietà della leva, si può però discutere
                  su un contatto maggiore con le Forze armate sui valori che
                  offrono».
 Preoccupazioni per i fatti del Libano? «I timori non mancano,
                  ma nel territorio assegnato alle truppe italiane non c’è
                  grande allarme. Comunque ho chiesto ai vertici militari di
                  organizzarmi già domani un viaggio in Libano. Per ricordare
                  che tutti dobbiamo a quei soldati, i nostri, un grazie».
 Qualcuno domanda se gli alpini «potrebbero andare a Napoli
                  per l’emergenza rifiuti». «Napoli? È una città
                  bellissima, che paga una cattiva gestione per colpa di mille
                  motivi. Ma che riportata ai suoi splendori potrebbe semmai
                  ospitarla, un’adunata degli alpini». Dal Grappa al Vesuvio?
                  AL.MO.
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                        | L’ALBA
                          DELL’ADUNATA. Alle 8.45, con le note della fanfara
                          della brigata alpina “Julia”, inizia quello che
                          sarà destinato a diventare subito un evento
                          irripetibile |  
                        | Trentatrè
                          e scoppia l’applauso |  |  
                |  |  
                | L’alba
                  dell’adunata. I bassanesi e quanti hanno seguito gli alpini
                  da tutta Italia e dai quattro continenti, avevano già colmato
                  ogni spazio disponibile lungo il percorso da viale Venezia,
                  passando per viale delle Fosse, sino a piazzale Cadorna.
                  Intanto, nella zona tra San Vito e San Giuseppe di Cassola a
                  decine di migliaia le penne nere si “ammassavano” per la
                  sfilata.In quegli stessi momenti, alla storica caserma Montegrappa, si
                  curavano gli ultimi dettagli dell’ordine di sfilamento: il
                  labaro nazionale, la bandiera di guerra del Settimo
                  reggimento, i gonfaloni dei Comuni decorati e a seguire gli
                  altri. In viale Venezia, era già schierata una compagnia con
                  il gagliardetto del battaglione Bassano di stanza a Brunico.
                  Il vessillo fu cucito a mano dalle donne bassanesi subito dopo
                  la fine della Grande Guerra, un pezzo da museo portato a
                  Bassano per la prima volta proprio in occasione
                  dell’adunata.
 
  Accanto
                  la fanfara della brigata alpina Julia con la mascotte, il
                  cagnolino Emil, vestito con il drappo verde d’ordinanza.
                  Davanti alla Montegrappa il gen. Bruno Petti, comandante delle
                  truppe alpine, il gen. Paolo Serra, comandante della brigata
                  Julia, il gen. Claudio Berto, comandante del Centro
                  addestramento alpino di Aosta. Con loro i colonnelli Antonio maggi e Massimo Poli,
                  rispettivamente comandanti del Settimo e del Sesto alpini.
                  Insieme al presidente Corrado Corona hanno accolto a Bassano
                  Carlo Giovanardi, di casa tra gli alpini. «Sono qui nel segno
                  della continuità - ha detto l’ex ministro -, un’adesione
                  convinta e affettuosa per ciò che questa adunata rappresenta
                  e naturalmente un omaggio delle istituzioni all’Ana».
 Attorno l’attesa si faceva sempre più fremente. Molti
                  avevano trovato posto sopra muretti, recinzioni e siepi per
                  poter ammirare l’avvio dell’interminabile corteo di penne
                  nere. Anche il gen. Petti non nascondeva l’emozione. «Che
                  dire - ha commentato -, ammiravano gli alpini quando li
                  aiutavo nell’organizzazione dell’adunata di Trieste nel
                  1964 e ora sono qui, comandante delle truppe alpine...». «Un’adunata
                  da record - ha detto Perona, in cuor suo impaziente di sfilare
                  -. Sicuramente è da record per l’affluenza degli alpini
                  dall’estero. Veneto e Friuli sono terre di immigrazione e
                  tanti sono tornati a Bassano».
 Alle 8,45 è stato reso l’onore al labaro dell’Ana
                  nazionale con il “Trentatre” eseguito dalla fanfara.
                  Quello è stato il segnale che l’ottantunesima adunata
                  alpina di Bassano, dopo la lunga vigilia dipanatasi nel corso
                  della settimana, stava davvero per avere inizio. Eseguendo
                  l’ordine del “riposo”, un militare della fanfara ha
                  involontariamente pestato uan zampa alla mascotte, il
                  cagnolino Emil, che non ha saputo trattenre un guaito.
 Tra il pubblico c’è stato un abbozzo di sorrisi e commenti
                  divertiti ma quando l’alpino si è chinato per una carezza
                  al cane che segue la fanfara della Julia e che ha ripreso
                  subito il suo posto, è scoppiato un fragoroso applauso. È
                  stato poi il momento degli onori resi alla bandiera di guerra
                  del Settimo alpini per i quali è stato eseguito l’Inno di
                  Mameli. E dalle due ali di pubblico, lungo viale Venezia si è
                  levato un solo coro. Quando i due striscioni di testa, il
                  primo “Monte Grappa tu sei la mia patria”, il secondo
                  “Sul Ponte di Bassano noi ci diam la mano”, si sono messi
                  in marcia avanzando sulla prospettiva di viale Venezia
                  completamente sgombro, colmo di pubblico ai lati, con il
                  mazziere della fanfara della Julia a scandire l’incidere del
                  corteo, si è levato un fragorso applauso e un grido di
                  “viva gli alpini”, dietro la fanfara e il reparto in armi,
                  il labaro decorato dell’Ana che brillava al sole, la
                  bandiera di guerra del Settimo e il gonfalone di Bassano con
                  il sindaco Bizzotto accanto.
 Lo scrosciare del battimano ha contagiato tutti i presenti,
                  sino a viale delle Fosse dove dalla sinistra della sfilata, la
                  compagnia d’onore del Sesto e la fanfare sono state
                  investite da un lancio di fiori giallorossi, il saluto della
                  città di Bassano ai suoi alpini.
 L’ottantunesima adunata nazionale delle penne nere era
                  davvero iniziata. Carlo Barbieri
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                        | I
                          reduci decorati reggono il labaro Ana |  |  
                |  |  
                |  Le
                  prime a sfilare dopo i reduci sui mezzi storici, sono state le
                  rapprsentanze straniere degli alpini: Zara. Pola, Fiume,
                  Sudafrica, Argentina, Canada, Australia ma anche Gran
                  Bretagna, la sezione straniera più “vecia”, creata nel
                  1928, come recitava il suo striscione, l’Australia con i
                  suoi 1200 iscritti. E ancora Venezuela, Colombia, Perù
                  (“Dalle Alpi alle Ande”), Uruguay (“Nemmeno l’oceano
                  ci divide”). Con il Brasile, un anziano alpino che si reggeva a stentosul
                  suo bastone ha voluto comunque fare a piedi la sua adunata. E
                  poi Francia (“Le montagne non dividono ma congiungono”),
                  Belgio, Lussemburgo, Svizzera, la cui sezione è stata
                  ricordata per il suo intervento in soccorso dei terremotati
                  del Friuli.
 Proprio mentre sfilavano davanti alla tribuna d’onore gli
                  alpini “stranieri”, come è consuetudine, il labaro
                  nazionale dell’Ana è stato affidato ai reduci decorati.
                  Come è consuetudine sono loro a reggere il prezioso labaro
                  decorato con 207 medaglie d’oro.
 Il primo è stato Nelson Cenci, classe 1919, sottotenente del
                  Vestone, Medaglia d’argento al valor militare, combattente
                  su tutti i fronti di guerra dal ’40 al ’43, comandante di
                  plotone della 55ª compagnia durante la campagna di Russia.
 Nelson Cenci, è stato citato più volte nel celebre “Il
                  sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern, del quale Cenci
                  era il comandante.
 Dopo di lui il compito di reggere il labaro nazionale è
                  spettato ad un altro noto decorato: Guido Vettorazzo,
                  anch’esso un nome che rimanda alla tragica epopea
                  dell’Armir sul fronte russo.
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                        | PRESENZE.
                          Sono state stimate in 430 mila dai responsabili della
                          manifestazione |  
                        | Ha
                          rischiato di crollare il record di Udine |  |  
                |  |  
                |  Settantacinque
                  mila penne nere in marcia e 4380 solo della Montegrappa, quasi
                  dodici ore di sfilata, 430 mila persone assiepate sulle
                  transenne ad osservare il passaggio dei militari, dei
                  gonfaloni e dei cappelli grigioverdi che per un’intera
                  giornata hanno riempito le strade della città. Sono i numeri,
                  impressionanti, dell’ottantunesima adunata alpina, terminata
                  verso le 21 di ieri sera, con più di tre ore di ritardo
                  rispetto al programma ufficiale, quando la sezione bassanese,
                  il nucleo Ana dei padroni di casa, e le 136 bandiere simbolo
                  degli anni di vita dell’associazione nazionale, hanno chiuso
                  la sfilata finale. Un lunghissimo corteo che dalle 9 del
                  mattino e fino a sera ha riversato su viale Venezia, viale
                  delle Fosse, viale Parolini e viale XI febbraio un fiume di
                  penne nere  provenienti da tutta Italia e dall’estero e suddivise in
                  ottanta diverse sezioni e che ha portato nel centro bassanese
                  più di 400 mila persone. Un record per gli organizzatori, visto che solo a Udine si era
                  riusciti a raggiungere un così alto numero di presenze.
                  Decine di migliaia di soci dell’Associazione nazionale
                  alpini, secondo il ritmo scandito da 136 bande e fanfare,
                  hanno marciato senza interruzione per un giorno intero.
 Dopo il passaggio della bandiera del settimo reggimento,
                  seguita dai drappelli dei militari, lungo le strade sono scesi
                  i rappresentanti di tutti i gruppi alpini: prima i reduci, poi
                  le sezioni estere e, dal più lontano al più vicino, tutti i
                  nuclei italiani. C.Z.
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                        | LA
                          GENTE. Corale la partecipazione dei cittadini al
                          grande evento |  
                        | Bassanesi
                          orgogliosi d’esserci |  |  
                |  |  
                |  All’alzabandiera
                  Bassano era già sveglia. Forse non ha neppure dormito
                  l’altra notte, insonne per lo sciamare senza sosta degli
                  alpini, per l’eco dei cori saliti all’ultimo piano degli
                  appartamenti. Per quei chioschi illuminati fino alle cinque,
                  che hanno profumato l’aria intrisa di pioggia inaspettata ma
                  incapace di smorzare l’entusiasmo. Per quel vociare festante
                  di tutti quei simpatizzanti che per niente al mondo si son
                  persi un evento che entrerà nella storia non solo della città
                  ma di tutti i paesi che le fanno corona. Persiane alzate, balconi aperti da cui sventolano centinaia di
                  tricolori fin dal primo mattino, ieri. Le tivù sintonizzate
                  sui canali che trasmettono le immagini della sfilata davanti
                  al tavolo della prima colazione. I bassanesi non hanno
                  disertato l’adunata degli alpini. Orgogliosi di esserci.
 Sono davvero pochi i cittadini che intimoriti
                  dall’incredibile assedio del weekend hanno abbandonato
                  Bassano. Una coralità in marcia fin dalle sei del mattino da
                  tutti i comuni dei dintorni. A piedi, in bici, in moto, con il
                  bus. Fino a far innalzare il numero di presenze a 450 mila, e
                  anche oltre, stando all’Ana, per abbracciare idealmente
                  tutti gli alpini d’Italia.
 Viale Venezia, viale delle Fosse stipati di una folla che si
                  è assiepata fin dalle sette del mattino e raggiunge anche la
                  quinta, sesta fila a sbirciare in punta di piedi la sfilata al
                  di là delle transenne. Bassanesi al fianco degli alpini
                  giunti in pullman in città con centinaia di corriere fino
                  alle undici.
 Davanti alla caserma Montegrappa addirittura non si passa. La
                  folla è fitta. Al sottopasso di viale delle Fosse si procede
                  a senso alternato con l’effetto ingorgo in entrata ed in
                  uscita verso e in uscita dal centro storico. L’ospitalità
                  dei bassanesi è proverbiale. Nei giardini da giorni sono
                  parcheggiati i camper, installate le tende degli alpini delle
                  sezioni d’Italia pronte a sfilare. C’è chi ha aggiunto
                  brande di fortuna nei salotti di casa. Addirittura chi ha
                  messo a disposizione un’intero stabilimento in via Portile a
                  quattro gruppi di alpini provenienti dal nord d’Italia. Una
                  sorta di itinerario dell’accoglienza che si può percorrere
                  leggendo i cartelli delle sezioni ospiti appesi alle
                  recinzioni, che ritrae idealmente l’amicizia di Bassano con
                  mezza Italia. Intere balconate imbandierate spuntano lungo
                  viale Venezia, affollate di persone, sono la testimonianza che
                  Bassano all’adunata c’è al gran completo. Battono le
                  mani, salutano, sventolano vessilli, instancabilmente fino a
                  tarda sera. Temerari nessuno molla. Neppure la postazione
                  dietro le transenne guadagnata di buon’ora. Qualcuno ha
                  riaperto l’ufficio di domenica, con vista sul viale
                  dell’evento, per ospitare parenti e amici.
 Il tripudio però è in coda alla sfilata quando è la sezione
                  di casa a scendere sul parterre dell’adunata. L’entusiasmo
                  è da "torcida". È il caloroso grazie degli alpini,
                  di tutti gli amici delle penne nere a questa città che per
                  quattro giorni è stata la patria di un’arma che hanno
                  servito la Patria nelle truppe da montagna e oggi continua ad
                  onorarla e farne materia di vita.
 C’è stata anche un’insolita meta lungo il carosello di
                  viale Venezia, che non è sfuggita ai più; sollevando qualche
                  simpatica gelosia delle "penne rosa" un po’più in
                  là con gli anni. Al civico 11 del viale una bella ragazza
                  bionda, tra i gerani rossi del balcone, è stata la
                  "Giulietta" degli alpini in sfilata. Lei con la mano
                  levata a salutare le penne nere che sensibili al fascino
                  femminile frenano per un attimo con galanteria la marcia e
                  ricambiano il saluto.
 Una Bassano per così invasa e festosa, per giorni interi, è
                  indimenticabile. Una cartolina da aggiungere a quella
                  tradizionale del Ponte Vecchio che per sempre consentirà alla
                  città del Grappa di indossare idealmente il cappello con la
                  lunga penna nera, «che serve da bandiera» ancora con più
                  rispetto ed orgoglio. Luisa Dissegna
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                        | Ha
                          lavorato un anno intero per allestire il suo giardino
                          in onore degli alpini al civico 5 di viale |  
                        | Sboccia
                          dietro al bagno il giardino degli alpini |  |  
                |  |  
                |  Ha
                  lavorato un anno intero per allestire il suo giardino in onore
                  degli alpini al civico 5 di viale Venezia, lungo il percorso
                  della sfilata. Fiori tricolori nelle aiuole, cuscini
                  patriottici lavorati all’uncinetto e tovaglia merlata
                  bianco, rosso e verde. Addirittura una piccola ara con la foto
                  del fratello della madre, Pietro Tosin, classe 1892, morto il
                  14 dicembre del 1913 sul monte Tombion e sepolto all’Ossario
                  di Asiago. Bruna Parise è davvero arrabbiata. Ce l’ha con chi nei
                  giorni scorsi gli ha messo davanti casa delle latrine. E poi,
                  dopo ripetute proteste, le ha sostituite con una bancarella
                  che oscura tutto il suo daffare per l’adunata.
 C’è di più. Il marito di 90 anni, Bernardino Frescura, è
                  stato un’alpino della Seconda Guerra, partito nel giugno del
                  ’40 appena diplomato al liceo per il fronte occidentale. Ex
                  veterinario, ha raccolto il suo diario di guerra, grazie al
                  figlio Gianni, in un libro titolato "Guerra
                  Italogreca". Per lui, costretto in carrozzella, neppure
                  un posto in prima fila, al di là delle transenne del viale
                  davanti casa.
 «Ci hanno rovinato la festa - protesta l’indomabile signora
                  Bruna - Ci hanno costretti dapprima dietro ad una latrina poi
                  ad un banco delle "offertissime". Il mio giardino
                  voleva essere l’emblema dell’onore ai caduti della Guerra
                  persa, ai superstiti della Guerra vinta. Ho lavorato anch’io
                  un anno per prepararmi all’adunata alpina. Invece è stata
                  battaglia aperta con le autorità».L.D.
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                        | LA
                          TRAGEDIA. Luigi Cerantola, 70 anni, del gruppo di S.
                          Marco è stato stroncato da un infarto alla fine della
                          manifestazione alla quale aveva partecipato |  
                        | Tradito
                          dal cuore dopo la sfilata |  |  
                |  |  
                |  Si
                  accascia e muore poco dopo la grande sfilata dell’Adunata.
                  Un destino quanto mai beffardo è toccato ieri all’alpino
                  Luigi Cerantola, 70 anni, pensionato residente in città. Un attacco cardiaco lo ha infatti colto all’improvviso dopo
                  la gloriosa passerella di viale delle Fosse, evento che aveva
                  atteso con grande trepidazione.
 La tragedia si è consumata intorno alle 21 di ieri sera.
                  Luigi Cerantola, dopo aver sfilato con i commilitoni della
                  sezione Ana “Monte Grappa” a bordo di un mezzo militare
                  “Vm”, esperienza che lo ha commosso dall’emozione, è
                  stato riportato in quartiere San Marco, dove si è sciolta la
                  rappresentanza.
 Voleva raggiungere l’ex caserma “Monte Grappa” per
                  incontrare amici ed ex commilitoni e brindare alla splendida
                  riuscita della festa delle penne nere quando, all’altezza
                  del passo carraio, ha accusato un malore e si è accasciato al
                  suolo. Il pensionato è stato prima soccorso dalle persone che
                  si trovavano con lui e da alcuni passanti, e poi
                  dall’equipaggio di un’ambulanza dell’Esercito che
                  passava di lì in quel momento.
 I medici hanno tentato il possibile, continuando le manovre di
                  rianimazione anche durante il trasporto in ospedale, ma
                  purtroppo non c’è stato nulla da fare: il 70enne non si è
                  più ripreso e il medico del pronto soccorso del San Bassiano
                  non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
 Luigi Cerantola abitava in via Trozzetti con la moglie ed era
                  molto conosciuto in città. In pensione dopo aver lavorato
                  alle ex Smalterie, si dilettava a fare il pittore edile e a
                  partecipare alle numerose iniziative delle penne nere del
                  gruppo di San Marco, La notizia della sua scomparsa si è
                  diffusa rapidamente tra molto dolore. Davide Moro
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                        | Viabilità
                          paralizzata dopo il corteo finale Traffico in tilt per
                          ore |  |  
                |  |  
                |  Vie
                  del centro invase dai pedoni, tant’è che per fare 50 metri
                  ci voleva mezz’ora, e le strade della cintura cittadina
                  decisamente trafficate. È stata un’ultima giornata a dir
                  poco febbrile quella di ieri al “com” di via dei Lotti.
                  Per tutto il giorno la task force interforze ha dovuto
                  affrontare emergenze più o meno serie e fino a notte
                  inoltrata non ha mai smesso di lavorare. Che l’ultimo giorno
                  di adunata, quello con più affluenza, fosse il più
                  difficoltoso, era previsto. Suem e pma hanno avuto
                  un’impennata di chiamate: quasi cinquecento. Eccetto un
                  70enne che dal pma di prato S. Caterina è stato portato in
                  elicottero al San Bassiano, dove poi si è ripreso, non ci
                  sono però stati casi gravi. Il vero punto critico sono stati la viabilità e i trasporti.
                  D’altronde, con un’affluenza di oltre 400 mila persone i
                  disagi erano inevitabili. Problemi ci sono stati per i treni
                  navetta e per una parte dei bus navetta, incapaci di smaltire
                  i passeggeri. Ma l’emergenza più grossa è stata il
                  deflusso da Bassano dopo la sfilata finale. Un enorme
                  serpentone di auto, pullman e camper ha mandato in tilt la
                  circolazione stradale in tutta la zona. La situazione più
                  critica si è registrata fuori dall’abitato, dove la
                  viabilità è stata paralizzata per ore. Problemi di
                  circolazione anche sulla Marosticana, arteria lungo la quale
                  c’è il casello di Dueville della Valdastico. Tra Vicenza
                  nord e la connessione con la A4 nel pomeriggio si è formata
                  una coda di diversi chilometri. La situazione è tornata alla
                  normalità alla sera.
 «Siamo soddisfatti per com’è andata - ha spiegato il
                  viceprefetto Foglia -. Eventuali disagi sono infatti stati
                  fisiologici alla notevole affluenza di persone, e non a
                  carenze organizzative».
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                        | Incidente
                          con il carro Denunciato |  |  
                |  |  
                | L’incidente
                  provocato da un trabiccolo è malauguratamente accaduto. E ora
                  il conducente del mezzo, L.C., 33 anni, della provincia di
                  Cuneo, che aveva elaborato un carro agricolo, passerà seri
                  guai. Il
                  fatto è avvenuto alle 4.30 di sabato in via Cereria.
                  all’altezza del civico 15, dov’era posizionato un banco
                  volante per la vendita di bibite. Vi si era fermato anche
                  Nicola Bille, 39 anni di Marano Vicentino.  Il
                  conducente del trabiccolo, ripartendo, è accidentalmente
                  finito con una ruota sul piede destro dell’alpino maranese,
                  che ha subito una forte contusione.  È
                  intervenuta la polizia locale, che ha scoperto che L. C. tra
                  l’altro era senza patente: gli era stata ritirata in
                  precedenza. Si beccherà tremila euro come sanzione
                  amministrativa ma incorrerà anche in un procedimento penale.
                  L.Z. |  
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                        | Dal
                          vecchio alpino che gonfia muscoli che non ci sono più
                          ai giallorossi di rugby che alzano i boccali allo
                          stagionato abruzzese che accorda il mandolino |  
                        | «La
                          notte è piccola per noi...» |  |  
                |  |  
                | La
                  notte più lunga comincia subito, già nell’atrio del
                  Giornale, dove uno stagionato alpino, abruzzese d’origine
                  trova rifugio e un attimo di pace, «Giusto il tempo di
                  accordare il mio mandolino e tolgo il disturbo». Ma in via
                  Jacopo Da Ponte, l’alcool e l’euforia fanno già i loro
                  effetti, se una penna nera, nemmeno più di primo pelo e molto
                  su di giri, ferma tre ragazze. «Scusate, guardate un po’
                  qui» e gonfia i pettorali. Li gonfia poi inutilmente perchè
                  il torace in realtà è tanto molliccio e l’impatto scenico
                  è inesistente. 
  Le
                  tre ghignano di gusto e questo, «beh, peccato» e si congeda
                  così, battendo in ritirata con perdite. Eppoi chi lo dice che
                  sarebbe stata un’adunata di soli cori alpini? Logori
                  stereotipi, consumati luoghi comuni. In un angolo di Piazza
                  Garibaldi, un drappello non ancora di veci, ma certamente di
                  over intona «Donna Felicità», facendo ballare un corposo
                  nugolo di persone in transito, un ballo fitto e premutissimo,
                  perché appunto tutti avranno sì e no 20 centimetri quadrati
                  a testa ed è già cara grazia che non ti si infili un gomito
                  nell’occhio. In piazzotto Montevecchio, è l’1.05, inizia a piovigginare,
                  ci sono un paio di istanti di panico, poi il cielo dà una
                  tregua e un altro manipolo di buontemponi, tutti rigorosamente
                  col cappello, cantano a squarciagola «Bandiera Gialla»,
                  portandosi mezzo piazzotto al seguito. Qualcuno, bello bevuto
                  e spremuto comincia a dare evidenti segni di cedimento, è
                  lungo disteso per terra, arriva l’ambulanza e carica il
                  giovane in pieno coma etilico. Altri sorridono
                  inopportunamente e avrebbero fatto meglio a non farlo e anzi
                  vengono redarguiti al volo da un infermiere.
 In via Schiavonetti, zona «Buei», chi scrive è sequestrato
                  da mezza squadra del Rugby Bassano, simpaticoni che hanno
                  molto da spartire con lo spirito alpino, per lealtà e
                  generosità. E anche perché tracannano in maniera spaventosa
                  senza battere ciglio. E allora vai con la birra a fiumi in
                  piazza Libertà, mentre al Terraglio un terzetto di screanzati
                  forza un divieto di passaggio, nonostante l’addetto provi a
                  frapporsi: pessima caduta di stile. E dire che 20 metri più
                  in là c’era un altro ingresso libero.
 Poi, capita, sempre in centro che qualcuno apra la sua casa ad
                  amici alpini per una spaghettata collettiva e improvvisata,
                  anche se sono quasi le tre. Oppure, in via Bellavitis va in
                  scena un’edizione speciale di «Stranamore», con un alpino
                  che convince le coppie di passaggio a scambiarsi baci
                  appassionati, mentre da un balcone in alto altri belli spiriti
                  tifano ed esultano come in curva.
 C’è chi non sta in piedi e completamente brillo sradica un
                  cartello stradale, ma alle 5 passate, in viale Diaz si danza a
                  ritmo disco. Veci inclusi. Vincenzo Pittureri
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                        | «La
                          mia 128 modificata non è un trabiccolo» |  |  
                |  |  
                | “Violazione
                  dell'articolo 193/2: circolazione con veicolo sprovvisto di
                  documenti di immatricolazione e assicurazione per danni contro
                  terzi”.Recita così il verbale redatto dal vigile urbano a carico di
                  Johnny Sartori, vice-capo gruppo degli alpini di Paese, della
                  sezione di Treviso, il quale, martedì scorso, è stato
                  sorpreso mentre procedeva al volante della sua Fiat 128
                  “modificata”.
 «Il vigile - spiega - mi ha fatto accostare, sequestrando il
                  veicolo. Ma il nostro mezzo non è un “trabiccolo” come se
                  ne vedono in giro. Manca di bollo, assicurazione e targa, ma
                  freni, fari, frecce e stop non mancano».
 Reduce da quarantatre adunate, Johnny Sartori ha portato la
                  sua 128 per le strade di quindici adunate prima di arrivare a
                  Bassano. «Mai c’erano capitati il sequestro del mezzo e la
                  contravvenzione di mille euro. Abbiamo cercato di spiegare le
                  nostre ragioni ma non c’è stato verso».
 L'amarezza è grande per Johnny e gli amici Attilio, Piero e
                  Leone che hanno partecipato a molte avventure sulla Fiat 128.
 «Un anno la Sperlari ci ha riempito l'auto con 120 chili di
                  caramelle e torroncini che abbiamo poi distribuito ai bambini».
                  L'auto, sprovvista di capotta, è dotata di un vano
                  porta-fusto. «Per distribuire il vino - puntualizza Sartori -
                  e l'avremmo fatto anche a Bassano, gratis naturalmente, se la
                  128 non ci fosse stata sequestrata».
 Il gruppo trevigiano ha presentato un ricorso. P.M.
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                        | Penne
                          all’arrabbiata per un pranzo di... pace |  |  
                |  |  
                |  Dalle
                  penne nere alle penne all'amatriciana, per comporre una
                  "razione K" che tra sughi e pesti alla genovese ha
                  avuto ben poco di bellico. Sono stati oltre 50.000 gli alpini
                  transitati ai due "pasta party" allestiti nell'ex
                  caserma Cimberle-Ferrari e in parco "Ragazzi del
                  '99". Se bisogna individuare, tra tutti, il luogo in cui
                  la festa è stata più festosa e tra liscio romagnolo e
                  tavolate pantagrueliche, anche gli spiriti più militarmente
                  marziali si sono piacevolmente lasciati coinvolgere dal
                  desiderio di divertirsi in compagnia, non ci sono dubbi, e di
                  fronte alle "penne all'arrabbiata" si sono seduti
                  allo stesso tavolo le uniformi gallonate di generali in
                  congedo e i colorati e un po' goliardici cappelli da
                  congedanti di ex "najoni" soldati semplici. Mensa
                  unificata, nella quale tutti hanno trovato un po' di riposo
                  dopo le marce a tappe forzate. La capacità di far sentire
                  tutti i partecipanti affratellati sotto un unico grande
                  cappello con la penna nera è, del resto, una costante delle
                  adunate alpine, manifestatasi una volta di più al cospetto
                  del Grappa in un'adunata che verrà tolta spesso dalla valigia
                  dei ricordi per raccontarne lo svolgimento ai bassanesi che
                  verranno.L.P.
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                        | Succede
                          ogni anno quando si trasferiscono nel nostro emisfero |  
                        | Gli
                          alpini d’Australia raddrizzano la testa |  |  
                |  |  
                | Per
                  loro, il tricolore, garrisce al vento accanto ad un'altra
                  bandiera. Sono gli alpini delle sezioni estere dell'Ana.
                  Persone che hanno scelto altri luoghi del mondo come sede di
                  vita e lavoro, per le quali il cappello alpino contribuisce a
                  tenere vivo il legame col nostro Stivale.Un legame particolarmente sentito dal presidente della sezione
                  uruguayana, Pier Giorgio Boschiero, che, dirigente d'azienda
                  oggi in pensione, che ha scelto prolungare la propria
                  permanenza in Italia per circa un mese dopo l'adunata. Quanto
                  ad entusiasmo non scherzano neppure i soci Ana del Brasile che
                  hanno avuto modo di improvvisare un gemellaggio con una
                  famiglia carioca in vacanza a Bassano.
 
  I
                  più organizzati? Sicuramente gli svizzeri, dispostisi in fila
                  con i gagliardetti dei propri gruppi a rivelare una diffusione
                  capillare dell'alpinità sul territorio elvetico. Dal momento,
                  poi, che l'esercito rossocrociato è per sua natura alpino, ad
                  accompagnare le penne nere c'era anche un militare elvetico,
                  il colonnello Willy Bregy, vallese di Sion. Portavano la
                  bandiera a stelle e strisce, gli associati della sezione di
                  New York (che in realtà ha giurisdizione sull'intero New
                  England, da Philadelphia a Boston), "semper
                  fideles", come i loro colleghi Marines, ma ai valori
                  dell'alpinità. Accanto a loro i "cugini" britannici
                  e gli australiani, "alpini a testa in giù" che ogni
                  anno per l'adunata cambiano emisfero. A tracciare un ideale
                  collegamento tra i picchi andini e le nostre vette, sono
                  arrivati da Lima e Santiago gli alpini del Cile e del Perù, a
                  provare forse un po' di nostalgia per le rocce dolomitiche,
                  c'erano invece gli associati del Benelux, dove non si sale
                  oltre i 600 metri delle Ardenne. Particolarmente nutrita la
                  delegazione proveniente dalla Francia, ai cui "Chasseurs
                  des alpes" si ispirò il capitano Giuseppe Perrucchetti
                  nel fondare il corpo degli alpini. All'opposto, è stata
                  rappresentata per procura la sezione venezuelana, grazie ad un
                  giovane alpino nato oltreoceano, ma residente da anni in
                  Friuli. Quanto agli alpini del grande nord, c'erano i
                  canadesi, ad intrecciare idealmente i rami d'abete dei nostri
                  monti con le foglie d'acero del paese che li ha ospitati e gli
                  scandinavi che riuniscono Svezia, Norvegia e Finlandia in
                  un'unica sezione, la "Nordica". Primi a sfilare e
                  primi a partire, gli alpini delle sezioni estere, ma anche, ad
                  ogni primavera, primi a programmare il rientro in patria, per
                  continuare a far garrire il tricolore accanto alle bandiere
                  che li hanno adottati. Lorenzo Parolin |  
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                        | Ivo
                          di Luch del gruppo Pagnacco |  
                        | «Sono
                          ritornato dopo 60 anni in questa città» |  |  
                |  |  
                |  La
                  lunga barba bianca testimonia il suo lungo passato alpino,
                  iniziato all’età di 13 anni proprio qui a Bassano, nel
                  contesto della storica adunata del 1948: Ivo di Luch ha 73
                  anni e in questi giorni passeggia nelle vie e nelle piazze
                  bassanesi con il bastone, la penna nera e gli scarponi da
                  montagna. Nel 1957 è partito per la leva con il 1° reggimento,
                  artiglieria di montagna della brigata Taurinense e da quel
                  momento non ha più abbandonato il cappello d’alpino.
 In città è arrivato giovedì, con il gruppo di Pagnacco,
                  della sezione Ana di Udine e alloggia in vicolo San
                  Sebastiano, insieme ai compagni con cui ha condiviso già
                  molte adunate.
 I suoi ricordi si rivolgono soprattutto alla Bassano del 1948,
                  a quel ritrovo dell’Ana che ha portato gli alpini di tutta
                  Italia ai piedi del Grappa, per inaugurare il Ponte Vecchio
                  appena ricostruito.
 «Ero giovanissimo - racconta Ivo Di Luch - e sono venuto con
                  gli ex combattenti della seconda guerra mondiale. Siamo
                  partiti alle quattro di mattina da Udine e abbiamo fatto il
                  viaggio in camion, seduti sulle panche della chiesa. Negli
                  zaini avevamo delle cose da mangiare, preparate dalle mogli o
                  dalle madri perchè all’epoca non c’erano i soldi per
                  andare al ristorante».
 Nel 1948 il numero degli alpini presenti era molto inferiore a
                  quello di oggi: «La sfilata durava qualche ora e c’erano
                  anche le donne - continua Di Luch -; eravamo in pochi per cui
                  l’adunata durava solo un giorno».
 Qui a Bassano, invece, nonostante la sua età, il nostro
                  alpino non ha esitato a dormire in tenda con gli altri
                  compagni e approfitta dell’evento per incontrare i vecchi
                  commilitoni: «Siccome proveniamo da diverse parti d’Italia
                  - conclude Ivo di Luch - l’adunata è l’occasione per
                  ritrovarci, bere un bicchiere di vino insieme e intonare
                  qualche canto. Non servono telefonate, da anni ci troviamo con
                  un appunatamento fisso: il sabato pomeriggio alle 17, nel bar
                  più vicino alla tribuna d’onore». E.C.
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                        | IL
                          VIAGGIO IN TRENO |  
                        | Da
                          Vicenza con il Taf e l’incontro a sorpresa con il
                          vapore |  |  
                |  |  
                | "Ramo
                  secco": quante volte si è usato questo termine per
                  indicare le linee feroviarie afferenti al Bassanese? Qualcosa
                  per rimediare alla paventata chiusura negli ultimi anni è
                  stato fatto: per l’adunata, le tre tratte convergenti sulla
                  città sono resuscitate. Anche se non sono mancati i problemi
                  soprattutto sabato. Stazione di Vicenza ore 9: sotto la pensilina del primo
                  binario è pronto il Taf (Treno ad alta frequentazione) per
                  Treviso. Tanti i cappelli alpini, ma anche consorti, nipoti ed
                  amici. Atmosfera tranquilla e rilassata. Altro che code in
                  auto...
 I nuovi convogli di Trenitalia non mancano di suscitare
                  interesse e commenti tra i viaggiatori.
 A Cittadella la stazione è grigioverde. I cappelli, in gran
                  parte “targati Bergamo", circolano sotto la pensilina
                  in attesa della corsa delle 9.50 per Bassano. Una coppia di
                  “Minuetto", fa la spola con la città del Grappa.
                  Qualche conciliabolo del capotreno per concordare variazioni
                  dell’ultima ora mentre il convoglio si riempie. Molti
                  bambini assaporano la novità del viaggio su rotaia.
 Un vento gagliardo piega i rami degli alberi ma nessuno ci fa
                  caso: Rossano Veneto, altro carico; poi Rosà, infine il
                  capolinea. In stazione, quasi in orario, la sorpresa di un
                  treno storico proveniente da Verona. In testa due gloriose
                  macchine a vapore la Fs 740 038 e la gemella 283 “tirà in
                  fin"e per la gioia dei fotografi e di chi ama gli sbuffi
                  di fumo. R.A.
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                        | BAGNO
                          DI FOLLA. Lungo il percorso della sfilata tra
                          rallentamenti, cori e migliaia di tricolori |  
                        | Pedoni
                          da ingorgo Sui marciapiedi 50 metri al ralenty |  |  
                |  |  
                |  Bassano?
                  No, Mestre: la barriera di Mestre. Alle migliaia di pedoni
                  sudanti e sbuffanti sulle transenne dell’adunata è parso di
                  rivivere un incubo domenicale ben noto: marciapiedi più
                  intasati delle autostrade del mare. Provare per credere. Ponte nuovo-tempio ossario: poco più di
                  50 metri, quasi 30 minuti di “coda”. Altro che passo
                  d’uomo...
 Ma a differenza delle file in auto, qui c’è il sorriso
                  sulle labbra. E c’è la sfilata da ammirare. È il giorno
                  della festa e non sarà un “rallentamento” - seppur da
                  record - a rovinarla. E poco importa che qualche ragazza sulla
                  sessantina, meno paziente degli altri, borbotti: «Ci sarò
                  anche alla prossima adunata, basta che non sia ad Asiago o a
                  Bassano». Spazi troppo stretti, è il suo pensiero, ma riceve
                  molti più fischi che consensi. Persino da Sonia, bassanese
                  sulla trentina, che avrebbe motivi ben più seri per
                  lamentarsi: prova a farsi largo nel formicaio umano, chiede di
                  passare, «lavoro in viale Venezia», spiega. Cioè
                  dall’altra parte della città. Tanti auguri.
 Ai più lesti non rimane che approfittare dei malori: sì,
                  quando tra la folla si fanno largo gli infermieri che
                  accompagnano “in salvo” persone colte da improvvisi
                  mancamenti, se si riesce a prendere la “scia” si avanza
                  anche di dieci metri in un minuto. Bingo.
 Ma, suvvia, non è dappetutto così. Proprio in viale Venezia,
                  dove parte la sfilata delle penne nere, è uno spettacolo di
                  volti e colori e bandiere e fotocamere assiepati sulle
                  transenne. Come al Giro d’Italia, anzi meglio, perché
                  l’omaggio non è a celebrati campioni ma a gente qualunque:
                  alpini, eroi per un giorno.
 Sfilano le penne nere di ogni Regione, i bergamaschi hanno
                  pure la claque organizzata: «Berghem, Berghem», intonano una
                  ventina di ultrà appollaiati su un muro di due metri, lungo
                  il viale. Dai balconi uomini e donne di ogni età sventolano
                  tricolori e salutano i cappelli grigioverdi in marcia.
 Ma in fondo alla strada, all’incrocio con viale delle Fosse,
                  c’è un’altra complicazione a rendere ancora più gustoso
                  il bagno di folla: è il rebus-sottopasso, pedoni fermi,
                  bloccati all’imbocco dai carabinieri. «Che c’è, un
                  attentato?», chiede qualcuno. Ma no, è il senso unico
                  (alternato) che ha colpito ancora, medicina amara ma
                  necessaria di questo grande raduno, che cura non solo i mali
                  di traffico del Ponte Vecchio, ma anche i disturbi circolatori
                  del sottopasso pedonale. Ma poi, che fretta c’è? Marco
                  Scorzato
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                          AEREA |  
                        | La
                          “sedia trespolo” compagna da 25 raduni |  |  
                |  |  
                |  Una
                  sedia-trespolo per filmare l’adunata. Roba da esperti. Già,
                  perché per assistere alla sfilata - cioè vederla veramente e
                  non essere coperti dal muro umano davanti a sè appeso alle
                  transenne - ci vuole anche un po’ di fantasia. Come quella a cui ha attinto Lindo Rizzi, 71 anni, da Gemona
                  del Friuli, per costruirsi una micro-tribuna personale: una
                  sedia da regista, con tanto di “rialzo” fai-da-te. Dal
                  1983 è la compagna di viaggio di ogni adunata. Da lassù
                  riprende con una videocamera la sfilata, visto che i
                  “veci” lo hanno battezzato «fotografo ufficiale» della
                  sezione. E dalla sua postazione “aerea” se la ride, anche
                  perché quelle “naturali”, fatte di cancellate, auto in
                  sosta o bidoni della spazzatura, sono già andate a ruba dal
                  primo mattino.M.SC.
 
 
 Pierluigi
                  Melchiori è un alpino di Strigno, della sezione di Trento. Ha fatto il militare a Bressanone, come esploratore nella
                  brigata Tridentina e, a Bassano, è arrivato venerdì, insieme
                  al fratello Lucio, per onorare la lunga tradizione alpina
                  della sua famiglia.
 Il loro padre, infatti, ha combattuto in Russia e in Montenero
                  durante il secondo conflitto mondiale e ha tramadato ai figli
                  i suoi racconti di guerra.
 Contrariamente al fratello, Lucio non ha fatto la naja per
                  insufficienza toracica ma, prima di morire, il padre gli ha
                  consegnato il proprio cappello d’alpino: «Mi ha chiesto di
                  indossarlo per almeno un’adunata - racconta Lucio -. Questa
                  è la quinta a cui partecipo e sono fiero di portare questo
                  cappello».E.C.
    Sessantadue
                  centimetri. L’amico Attilio Polonio estrae il metro da
                  geometra per certificare la penna record. Ufficiosamente il
                  vincitore è lui, Danilo Comazzetto, 46 anni, di Caerano S.
                  Marco, nel Trevigiano. Sfodera un sorriso misto di
                  soddisfazione ed orgoglio. Sa di avere gli occhi addosso perché
                  la penna che ha infilata sul cappello è di dimensioni mai
                  viste. Svetta da lontano, tutti lo fermano e gli chiedono di
                  scattare una foto. «Si metta di profilo... grazie». «Sì, io mi metto di profilo, se me lo chiedono, ma se
                  continua così fisso pure un pedaggio. Un euro a foto, dite
                  che è onesto?», azzarda sorridendo Comazzetto. «Questa
                  penna l’ho comprata a Pontebba, nel 1981. Mi hanno detto che
                  è penna d’aquila - e riguarda quei 62 centimetri - sarà
                  vero?».M.SC.
 
 «Gettavi
                  un bicchiere d’acqua e diventava un pezzo di ghiaccio prima
                  che toccasse terra». Negli occhi azzurri e lucidi di Giacomo
                  Leali, reduce della Seconda Guerra Mondiale, sembra quasi di
                  vederla, la Russia del ’43. Quel freddo, invece, lo sentono
                  solo lui e i suoi compagni che al Generale Inverno sono
                  scampati.«Io sono tornato, mio fratello Francesco no». è il primo
                  ricordo di Giacomo, alpino di Salò. A luglio avrà 91 anni.
                  È il più applaudito della sua sezione, anche perché sfila
                  vicino alle transenne e l’abbraccio della folla è quasi
                  fisico.
 «Monte Bianco, Albania, poi in Russia con la Tridentina»,
                  racconta. E rallenta. Tanto che dietro di lui il “bocia”
                  incalza, e allora Giacomo con due passi di corsa riprende
                  posto nella sua fila. Ri-applausi.M.SC.
 
 «Abbiate
                  pietà di me...il 24 maggio devo sposarmi». Il cartello è
                  appeso sulla schiena di Sergio Giovannello, 29 anni. Glielo
                  hanno preparato per l’occasione gli amici burloni. Loro sono
                  alpini e lo hanno voluto insieme all’adunata anche se è un
                  po’ un intruso: è un granatiere, per di più in divisa.È tutta opera degli amici che, per farlo riflettere sul
                  grande passo che lo attende, non solo lo hanno fortemente
                  voluto al raduno, ma gli hanno anche propinato una serie di
                  gustosi scherzi e penitenze, come al più bocia dei bocia.
                  Sergio sta al gioco, accetta e se la ride. E ride di gusto
                  anche quando vicino a lui passa una signora che gli fa: «Guardi,
                  io e mio marito siamo sposati da 40 anni - e si mette le mani
                  tra i capelli - ma lei, bel giovane, è proprio sicuro di quel
                  che fa?».
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                        | E
                          c’è chi lo “sfratta” per dormire sul suo
                          carrello |  
                        | Con
                          il mulo sul bus   Ma l’animale dice no |  |  
                |  |  
                |  Il
                  miglior amico degli alpini... è il mulo! Una compagnia
                  straordinaria e un sostegno imperdibile, oltre che logistico,
                  per il corpo delle penne nere. Per anni la loro soma ha rappresentato l’unico modo per
                  muovere interi battaglioni, giocare di sorpresa al nemico,
                  cambiare le sorti di una battaglia.
 A Bassano, però, gli alpini dopo aver tentato goliardicamente
                  di inerpicare il “fuoristrada alpino” su un bus di linea
                  per raggiungere l’adunata, l’hanno addirittura sfrattata
                  dal carrello per il trasporto, allestito con la paglia, per
                  passarci al posto suo la notte comodamente.
 A raccontare l’impresa di far salire il mulo sull’autobus
                  delle Ftv come fosse in montagna, lungo la linea 2 che
                  transita per viale Venezia, è un simpatico autista. «Il
                  gruppo di alpini voleva a tutti i costi raggiungere
                  l’ammassamento con il mezzo pubblico e con la bestia a
                  seguito. Un episodio davvero curioso che ha stappato le risate
                  e una sequenza di foto da parte degli altri passeggeri già a
                  bordo - racconta il conducente -. Purtroppo non c’è stato
                  nulla da fare.
 La bestia non ne voleva sapere di farsi scorrazzare. Così
                  hanno desistito. Io, però, gli avrei trasportati volentieri
                  tutti».
 SUL “LETTO” DELLA MULA. Sul bus no, ma al bar sì. O
                  meglio, davanti al bancone di un baretto ambulante in piazza
                  Libertà: è lì che Oscar e Pio Braito (nella foto), cugini
                  alpini della Val di Fiemme, hanno deciso di sostare con la
                  loro mula Martina.
 I due padroni ordinano una birra, perché di vino sono ormai
                  sazi: sulla groppa dell’animale hanno infatti caricato una
                  mezza damigiana di vino rosso dalla quale si rifocillano a più
                  riprese: «Sono ventidue litri - raccontano - l’altra sera
                  in sei ore li abbiamo finiti tutti. Non da soli, sia chiaro,
                  ne offriamo a chi ci chiede un goccio».
 Che siano generosi non c’è dubbio, ma qualcuno non lo sa.
                  Ignaro di questo era certamente quel furfante che, nella notte
                  tra sabato e domenica, ha rubato loro una coscia di speck. «Il
                  “mio” speck - precisa Pio - Lo avevamo lasciato fuori,
                  attaccato alla mula: pensavamo che, tra alpini, ci si potesse
                  fidare».
 Ma come, Martina ha dormito fuori? «Sì, a parte il fatto che
                  dorme quasi sempre fuori, in questi giorni siamo noi a non
                  avere un tetto. E allora - spiegano i due cugini trentini -
                  abbiamo deciso di dormire sul carrello con cui l’abbiamo
                  portata qui: abbiamo sistemato la paglia, davvero confortevole».
                  E costa niente. Anzi, costa uno speck.
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                        | I
                          GADGET |  
                        | Cappelli
                          a 25 euro   Con 5 in più sei ufficiale |  |  
                |  |  
                |  Cappelli
                  da alpini, 25 euro al pezzo. E se volete la penna da
                  ufficiale, 5 euro in più. All’adunata bassanese c’è
                  gloria anche per i caporali - che per un giorno possono
                  sognare - ma soprattutto per i venditori ambulanti. Prezzi tabù
                  per un cappello rigorosamente falso. Tutti (o quasi) lo sanno,
                  peraltro, ma l’adunata è l’adunata e vuoi mettere la foto
                  con il cappello? Poi c’è il ponte. Anzi, i ponti, le miniature del simbolo
                  della città in vendita un po’ dappertutto, persino una
                  serie in ottone in un negozio di lampade antiche. Il titolare
                  ne avrà fatto incetta prima del raduno, prevedendo di
                  sfondare il mercato? Non proprio: erano da anni in magazzino,
                  confermano dal negozio, perché il Ponte, a Bassano, è sempre
                  in voga. E non si nega a nessuno.
 
 C’è la gradinata con le seggiole di plastica, posti
                  coperti, molto chic: ma sono off limits, già assegnati alle
                  personalità della politica e delle istituzioni, agli attesi
                  vip. C’è poi la tribuna scoperta - che è quasi la migliore
                  scelta, perché è in favore di sole e la pioggia è solo uno
                  sbiadito ricordo della sera prima - ma è sempre un privilegio
                  per pochi. Alla massa resta solo il “parterre”, fatto di
                  transenne cui appoggiarsi per lenire la stanchezza di una
                  giornata in piedi.
 E chi, da lì, non riuscisse a scorgere nulla della sfilata?
                  Si arrangi come può. Sonia Nicolini, di Brescia, docet: la
                  sua tribuna è un bidone della spazzatura. «Per fortuna che
                  è resistente: complimenti agli organizzatori». È proprio
                  vero: sui rifiuti le buone politiche fanno la differenza.M.SC.
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                        | SILENZIOSE
                          E TENACI. Sono le volontarie in ferma breve che hanno
                          sfilato ieri con il plotone del 7° reggimento alpini.
                          A Belluno sono già un centinaio rispetto a 700
                          colleghi maschi |  
                        | Mitragliatore
                          in spalla, il corpo alpino sempre più femminile |  
                        | Non
                          sono passate inosservate le ragazze in divisa. Il
                          cappello alpino indossato da loro acquista ancora più
                          fascino |  |  
                |  |  
                |  Che
                  festa memorabile a Bassano. E non solo per la grande
                  partecipazione popolare che ha coinvolto tutto il Vicentino,
                  oltre ai numerosissimi ospiti italiani e stranieri. C’è
                  stata anche una grande partecipazione rosa alla sfilata. Con
                  sei soldatesse che hanno sfilato con il plotone del 7°
                  reggimento alpini, scortando la loro bandiera di guerra. Schive, nonostante il fucile mitragliatore in spalla, vanno in
                  parata ma non rilasciano volentieri commenti. Antonella è una
                  di loro, un po’ meno riservata delle altre: volontaria in
                  ferma breve di tre anni, ha già chiesto di essere raffermata,
                  ha 23 anni ed è di Cividale del Friuli, un padre maresciallo
                  degli alpini e «la passione che mi ha portato a seguire le
                  sue orme».
 Antonella è un fuciliere con licenza di guidare mezzi
                  blindati, nel linguaggio militare ciò si traduce in
                  "esploratore blindo leggero", esile e minuta ha già
                  sulle spalle cinque mesi di missione in Afghanistan.
                  Un’esperienza che definisce semplicemente impegnativa. Nel
                  suo reggimento a Belluno, le soldatesse sono già un centinaio
                  a fronte dei circa 700 colleghi maschi. Il cappello alpino è
                  stato indossato con disinvoltura da centinaia di donne che
                  hanno accompagnato le loro penne nere all’adunata. Non si
                  tratta del «mestiere di soldato» ma della condivisione di
                  una passione, di una amore - come dicono in molte - trasmesso
                  dai fidanzati che il cappello lo hanno portato sotto naja.
                  Qualcun’altra si affida ad un’acquisto in una delle
                  bancarelle che vendono il kit grigioverde e i souvenir 2008.
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                        | Le
                          invenzioni per attirare l’attenzione: un’Ape
                          carica di giovani delusi dalle ragazze e un valdostano
                          che smette i panni medievali e indossa quelli alpini |  
                        | Tra
                          teste mozze e mangiafuoco |  |  
                |  |  
                |  All’esperienza
                  del Ponte degli Alpini nessuno rinuncia. E solcato il sacro
                  tragitto, per chi sopravvive alla sosta in distilleria, il
                  centro storico offre una serie di spettacoli spontanei: come
                  l’Ape verde dei giovani alpini comaschi, su cui troneggia
                  una testa di manichino. «È la donna mozza- commentano i
                  simpatici ribaldi - che ha pagato con la gigliottina perchè
                  ci ha detto di no». Nella filosofia alpina, la donna è sotto tiro: lo raccontano
                  anche le decine di magliette dove si legge “Cercasi ragazza
                  di razza, perchè bastarda l’ho già avuta”. Oppure un
                  invito del genere “Maestro di sesso, prima lezione
                  gratuita”.
 Vanno forte le t-shirt con “Sopravvissuto all’adunata” e
                  “A Bassano è arrivato l’alpino, si scola il grappino”.
                  Dieci euro e resistenza ai lavaggi in lavatrice. In breve è
                  un mercato globale: venditori autorizzati, immigrati abusivi,
                  sacchi a pelo e materasissini presto esauriti nei negozi
                  sportivi. Nei bar e nei locali incassi record che mettono i
                  gestori in pace per almeno tre mesi.
 Questa è l’Adunata che oggi raggiungerà il culmine con la
                  sfilata dei 100 mila, baciata dal sole.
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                        | LA
                          PROTESTA. Disagio |  
                        | «Non
                          ci sono servizi igienici» |  |  
                |  |  
                | Accontentare
                  tutti è un’impresa disperata e così le lamentele prima o
                  poi si fanno sentire. A protestare sono gli alpini di Cuneo,
                  quelli che lo scorso anno hanno ospitato il raduno nazionale,
                  accampati in Destra Brenta, nella zona di viale Pecori
                  Giraldi. Sono un centinaio e non hanno neppure un servizio igienico a
                  disposizione, nonostante la città sia stata disseminata di wc
                  chimici. Hanno provato a chiedere aiuto al Comitato
                  organizzatore e al Comune ma hanno ottenuto solo un rimpallo
                  di responsabilità.
 Così per espletare i loro bisogni sono costretti ad
                  elemosinare il permesso al gestore di un distributore di
                  benzina o a sciropparsi almeno un chilometro a piedi prima di
                  trovare una toilette. «Speriamo si ricordino di noi»
                  commentano sconsolati i piemontesi.
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                        | Stanno
                          riscuotendo un grosso successo anche le rassegne
                          espositive dedicate agli ultimi conflitti mondiali.
                          Migliaia di visitatori |  
                        | Rarissimi
                          e preziosi cimeli per riscoprire un po’ di storia |  |  
                |  |  
                |  Molteplici
                  sono le mostre che la città ha dedicato alla storia delle
                  penne nere e delle due guerre mondiali. L’affluenza che si registra in questi giorni al museo civico
                  e nelle altre sedi espositive è enorme con migliaia di
                  visitatori al giorno, non solo alpini, ma anche giovani e
                  famiglie che approfittano dell’occasione di festa per
                  conoscere il patrimonio storico e artistico della città.
 Il museo più visitato in assoluto è quello degli alpini al
                  Ponte Vecchio, dove sono esposti cimeli, bandiere, uniformi
                  militari e foto d’epoca.
 Gli alpini Aldo e Luciano di Trento, ieri mattina, l’hanno
                  particolarmente apprezzato per la gran quantità di oggetti e
                  reperti esposti mentre Bruno Ibic ed Elio Gubana di Polcenigo
                  vi hanno ritrovato le storie sulla guerra raccontate dal padre
                  o dal nonno.
 Nell’atrio di palazzo Agostinelli trova posto, invece, la
                  riproduzione in legno del Ponte Vecchio, realizzata da
                  Terenzio Bonato di Pove: lo storico simbolo di Bassano, ha
                  attirato ieri centinaia di visitatori che hanno apprezzato
                  anche le due rassegne, ospitate nella stessa sede, dal titolo
                  "L’amore e la guerra" e "Alpini in tempo di
                  pace".
 Non meno interessante risulta essere la proposta di palazzo
                  Bonaguro dove l’associazione Musei all’aperto ha
                  realizzato una rievocazione della Grande guerra che comprende
                  anche armi per l’assalto corpo a corpo, divise storiche e
                  cappelli mentre due sale sono dedicate alla Croce Rossa
                  italiana.
 Le visite al museo civico, a Palazzo Sturm e al museo
                  dell’auto Bonfanti, infine, hanno superato ogni più rosea
                  aspettativa: nel complesso di piazza Garibaldi, la mostra
                  fotografica e multimediale sugli "Alpini a Bassano",
                  in particolare, sta riscontrando un ottimo successo di
                  pubblico. E.C.
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                        | Incredibile
                          come l’adunata stimoli la fantasia dei partecipanti
                          che ne inventano di tutti i colori |  
                        | Tra
                          i muli d’ordinanza trabiccoli e antichi carri |  |  
                |  |  
                |  Con
                  la puntualità che li caratterizza ad ogni adunata, sono
                  apparsi anche a Bassano i "Trabiccoli", termine che,
                  contravvenendo alla passione militare per sigle ed acronimi,
                  identifica i simpatici mezzi di spostamento a metà tra il
                  goliardico e il celebrativo, cui è affidato il compito di
                  trasportare gruppi di alpini nei luoghi del ritrovo annuale. Trabiccoli come il "Codice rosso" (il rosso è,
                  ovviamente, quello di un vino invecchiato al punto giusto e
                  particolarmente saporito, da far sorseggiare ad amici e
                  simpatizzanti lungo il percorso), l'ambulanza che, grazie al
                  gruppo di Latisana sezione di Udine, arriva direttamente dal
                  fronte isontino con costumi d'epoca e mulo d'ordinanza. Il
                  merito dell'iniziativa va attribuito all'alpino Paolo Milani
                  che ha recuperato e ristrutturato un carro originale della
                  Croce rossa degli ultimi anni del XIX secolo. "Anche i
                  finimenti del traino sono originali - spiega il capogruppo
                  Carlo De Marchi - a ricordare la storia di una località che
                  cela la memoria dei secoli anche nel suo toponimo: Latisana
                  deriva infatti da "Latus Anniae", spazio e stazione
                  di rifornimento della via Annia, tra Concordia Sagittaria e
                  Trieste".
 Non ci sono però solo veicoli a traino animale e propulsione
                  "enogastronomica", nel variopinto novero dei
                  trabiccoli da adunata, ma anche improbabili fuoriserie frutto
                  di operazioni di assemblaggio tra differenti automobili, con
                  cappello alpino di cartapesta a ricoprirle, e altri veicoli a
                  metà tra il motocarro e l'autobus turistico stile
                  "Indocina coloniale", un luogo più da legione
                  straniera che da truppe di montagna. Bassano, però, memore
                  dei propri trascorsi iridati nel ciclismo, ospita anche tante,
                  tantissime biciclette. Qualche alpino a due ruote,
                  slalomeggiando tra i pedoni, azzarda pantaloncini attillati e
                  divisa da Giro d'Italia, con penna posticcia sul caschetto da
                  cronoman, ma il vero alpino-ciclista, quando affronta le
                  viuzze medievali di una città come Bassano, preferisce
                  "Grazielle" pieghevoli, aggiornate agli anni '70,
                  meglio se dipinte nei tre colori della nostra bandiera e una
                  divisa, "maglietta-e-braghe corte" da congedante di
                  lungo corso. Questa delle biciclette, e delle vie del centro
                  lasciate in mano ai pedoni, uscendo dallo scherzo e da una
                  simpatica goliardia, è davvero una delle sorprese più
                  piacevoli dell'adunata alpina nella nostra città: un vero e
                  proprio effetto positivo della chiusura al traffico delle
                  arterie principali che indirizzano il traffico a Bassano.
                  Rilevata, infatti, una maggiore sobrietà, rispetto alle
                  edizioni del passato, di alcune fantasie carnevalesche in
                  grigioverde e resosi palese il desiderio delle penne nere di
                  uscire dallo stereotipo "alpino uguale vino" (non più
                  damigiane, semmai botticelle o fiaschette di capienza
                  misurata) è infatti davvero gradevole percorrere strade e
                  piazze senza timori o pericoli di incidenti, in un pomeriggio
                  finalmente davvero primaverile. Ci si è chiesti nei giorni
                  scorsi che cosa avrebbe lasciato in eredità l'adunata a
                  Bassano e già in corso d'opera possiamo registrare il piacere
                  di passeggiare circondati da un'atmosfera di festa. A fronte
                  di una quotidianità fatta di scadenze e orari improrogabili,
                  davvero non è poco. Anche per questo, grazie alpini. Lorenzo
                  Parolin
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                        | Molti
                          genitori a passeggio con i figli a testimoniare
                          l’attaccamento delle penne nere alla famiglia |  
                        | I
                          bimbi mascotte dell’adunata |  |  
                |  |  
                |  L’orgoglio
                  di indossare il cappello con la penna nera contagia anche i
                  bambini. Figli di alpini o soltanto di genitori che a questa
                  grande festa hanno deciso di non rinunciare, in segno di stima
                  e condivisione al corpo militare dal cuore grande; capace di
                  amare ogni persona. I piccoli alpini hanno sfilato in spalla a papà, in braccio
                  alla mamma o nei passeggini allestiti con il tricolore.
 Come dimenticare, infatti, l’attaccamento degli alpini alla
                  famiglia e ai bambini di tutto il mondo, dove non si contano
                  più le missioni umanitarie compiute dai veci e bocia.
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                        | CURIOSITÀ.
                          Canti alpini al posto dei rintocchi |  
                        | A
                          Ca’ Baroncello i cori delle campane |  |  
                |  |  
                |  Il
                  saluto agli alpini lo danno, a Ca’ Baroncello, le campane
                  della chiesa dedicata a S. Leopoldo. Mattina e sera, infatti,
                  le sei campane intonano alternativamente la Canzone del Piave
                  e «Su pei monti» diffondendo, con la loro voce argentina, le
                  note care alle penne nere di tutto il quartiere. 
 A
                  Ca’ Baroncello sono accampati numerosi gruppi, molti dei
                  quali hanno trovato ospitalità nel campo di calcio. Tra essi
                  anche una folta rappresentanza di Caravaggio impegnata, fin
                  che l’ugola regge, in canti di montagna, quasi in
                  concorrenza con le... campane. |  
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                        | A
                          ponte Vecchio particolare spettacolo di giovani
                          artisti che hanno commosso per la loro bravura |  
                        | Trombe,
                          tamburi e flauti Lo show di 40 fanfare |  |  
                |  |  
                |  Gli
                  alpini sono arrivati e a migliaia ieri hanno invaso le piazze
                  e le vie bassanesi, facendosi sentire non solo per le voci
                  allegre e scherzose ma anche per le numerose bande e fanfare
                  che, in tutta la città, si sono esibite in concerti
                  itineranti improvvisati. Sono oltre una quarantina, infatti,
                  le formazioni strumentali giunte per l’adunata ed, oggi,
                  accompagneranno in sfilata ciascuna la propria sezione Ana. Ieri, intanto, alcuni gruppi di musicisti hanno animato la
                  città con la proposta dei brani celebri della tradizione
                  alpina. Tra le più eseguite figurano l’immancabile Inno
                  degli alpini, la marcia militare, "Montegrappa" e
                  "Sul ponte di Bassano", offerte al pubblico con
                  fantasiose improvvisazioni.
 Particolarmente originali sono stati gli otto componenti della
                  fanfara Julia: i musicisti "disertori" - così si è
                  autodefinito il loro portavoce Stefano da Verona - con ottoni
                  e percussioni hanno rallegrato Piazzotto Montevecchio,
                  esibendo un repertorio rivolto alle canzoni popolari di tutto
                  il mondo.
 Un centinaio di passanti li ha accerchiati per ascoltare la
                  loro musica, accompagnandoli con il canto; altri alpini,
                  invece, hanno approfittato per intraprendere qualche passo di
                  ballo liscio ma l’applauso più caloroso è giunto dopo
                  l’esecuzione dell’inno di Mameli.
 Altri sei alpini della fanfara di Vallelbo di Biella hanno
                  coinvolto, invece, chi passeggiava al Ponte Vecchio: in questi
                  giorni i sei giovani suonano insieme agli altri componenti
                  della banda sezionale biellese ma, d’abitudine,
                  costituiscono la "Street music band" e animano
                  sagre, eventi culturali, feste e manifestazioni.
 Ieri hanno proposto un contorno musicale di trombe, tromboni e
                  bombardino per l’esecuzione della "Marcia dei
                  coscritti" e di molti altri brani di musica popolare e
                  alpina.
 In viale delle Fosse, invece, la fanfara di Ossolana ha
                  proposto le melodie più note della tradizione musicale di
                  Domodossola: i trentacinque elementi della formazione hanno
                  alternato all’esecuzione strumentale anche parti corali,
                  coinvolgendo nel canto i numerosi spettatori.
 Ma le fanfare presenti in città in questi giorni provengono
                  da tutta Italia e, oltre ai concerti del palcoscenico urbano,
                  ieri sera, alcuni gruppi si sono esibiti al Velodromo
                  Mercante, in quartiere Firenze e in Rondò Brenta. Altre bande
                  sezionali hanno offerto concerti in tutte le località del
                  comprensorio, da Castelfranco a Breganze, fino ai paesi della
                  Valbrenta, a Solagna, Cismon e San Nazario. E.C.
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                        | Gli
                          alpini piemontesi di Castelnuovo Nigra lanciano un
                          appello a non abolire completamente una tradizione
                          delle adunate alpine |  
                        | Il
                          vecchio trattore legato... al palo |  |  
                |  |  
                |  Davanti
                  al campo fa bella mostra uno splendido trattore Same del 1952,
                  sormontato da un grande cappello alpino. È stato appena
                  restaurato, colorato di verde, e ha una mezza botte per
                  cofano. È il simbolo degli alpini di Castelnuovo Nigra, un paese a
                  pochi chilometri da Ivrea. Il simbolo e anche il cruccio,
                  perché non ha targa né documenti. Insomma, è uno dei
                  “trabiccoli” cui l’Ana ha dichiarato guerra.
 «È un peccato tenerlo qui fermo - dice il capogruppo Renzo
                  Serena - È un gran bel mezzo, l’abbiamo preparato con cura
                  e vorremmo farci un giro, ma è un rischio. Per colpa dei
                  soliti imbecilli ci rimettiamo anche noi. Purtroppo, in ogni
                  adunata c’è gente che rovina il buon nome degli alpini
                  facendo stupidaggini con i mezzi più strani e rappresentando
                  a volte un pericolo per gli altri».
 «Tengo a sottolineare - prosegue appoggiato dagli amici della
                  sezione - che i veri alpini non fanno gli imbecilli con i
                  “trabiccoli”. Siamo gente con la testa sulle spalle,
                  abbiamo famiglia, molti di noi fanno i camionisti e non hanno
                  alcuna intenzione di rischiare la patente. Quel che voglio
                  dire è che usare dei mezzi un po’ particolari in occasione
                  delle adunate fa parte della nostra tradizione. Siamo
                  d’accordo sul fatto che bisogna mettere un freno e
                  intensificare i controlli per fermare chi esagera. Riteniamo
                  però che non sia giusto tagliare completamente questo aspetto
                  divertente delle nostre adunate».
 Il trattore è immobile e muto, ma sembra desideroso quanto
                  loro di mettersi in moto e far sentire la propria voce.
 «Sapete che facciamo - taglia corto Renzo Serena - un giretto
                  ce lo facciamo. Se poi al primo controllo ci fermano, torniamo
                  indietro senza fare tante storie e prendiamo l’autobus».SIL.F.
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                        | IN
                          TENDA. A spasso tra gli accampamenti fuori città tra
                          le penne nere giunte nel Bassanese da ogni parte
                          d’Italia |  
                        | Spiedi,
                          polenta, vin rosso È il vero “spirito” alpino |  |  
                |  |  
                | Auto,
                  camper, camion, moto, bici, carri trainati da trattori,
                  motocarri. Sono arrivati con ogni mezzo possibile e da ogni
                  parte. I dintorni di Bassano sono un unico grande
                  accampamento, con tende, roulotte e ripari più o meno
                  improvvisati. L’imperativo è uno solo, divertirsi a tutti i costi, in
                  un’occasione nella quale, si sa, si può anche esagerare.
                  Visitare gli attendamenti vuol dire immergersi completamente
                  nello spirito allegro dell’adunata, quello che che precede
                  il momento più serio e composto della sfilata. C’è chi
                  alle undici dorme ancora dopo gli strapazzi notturni, chi si
                  lava sotto un’improbabile doccia, chi fa colazione con
                  porchetta e vin bianco, chi sta già preparando la polenta,
                  chi cuoce il maialino e la carne alla brace, chi è arrivato
                  all’ultimo momento e suda piantando picchetti.
 
  Moreno
                  Fagoto arriva da Cividale del Friuli e guida uno dei gruppi
                  della cittadina friulana. L’allegria è già ad un buon
                  livello, sotto alla tenda militare donata alla sezione dal
                  disciolto 8° reggimento alpini. «Ci stiamo divertendo molto
                  - dice - Partecipiamo a tutte le adunate, siamo andati anche a
                  Catania. Non potevamo mancare a questa. È una bella festa
                  perché ci permette di ritrovarci e di stare insieme. Se hai
                  lo spirito giusto sei sempre benvoluto». Luigi Monticelli e Gianluigi Chisono arrivamo dalla Val
                  Cavallina, nel Bergamasco e si stanno dando da fare attorno ad
                  un maialino che ruota sullo spiedo. «Siamo un centinaio -
                  dicono sorridenti - e i primi di noi sono arrivati ancora
                  lunedì. Cerchiamo di non mancare a nessuna adunata. È
                  un’esperienza troppo bella».
 Fabio Zanon è uno dei giovani rappresentanti del gruppo di
                  Chies e Pradebon d’Alpago. Sono una quarantina, di tutte le
                  età. Vanno dai 18 agli 80 anni. Con loro c’è anche Roberto
                  Funes, che sta facendo il militare a Belluno nel 7°
                  reggimento alpini. «Noi siamo quelli che continuano la
                  tradizione - dicono con l’immancabile “goto” di rosso in
                  mano - ed è una tradizione che non deve morire».
 Dall’altoparlante esce a manetta musica tirolese che stona
                  un po’ col resto delle melodie alpine. «Perché
                  l’ascoltiamo? - dicono in coro - Perché noi guardiamo a
                  nord, perché ci piacciono le cose che arrivano dal nord. La
                  cassetta ce l’ha donata nonna Giovanna: gran donna!». Dal
                  Bergamasco, terra cara agli alpini, arriva anche il gruppo di
                  Adrara San Martino, in Val Calepio. «Siamo una quarantina -
                  dice Mario Capoferri e mescolando la polenta che cuoce lenta
                  sul fuoco a legna - i primi sono arrivati sabato scorso. È
                  una gran bella occasione per stare assieme, divertirsi,
                  ritrovare gli amici e anche ricordare chi non c’è più».
                  Per gli organizzatori sono giornate “campali”. Nell’area
                  Fratelli delle scuole cristiane, a Spin di Romano, uno dei
                  principali accampamenti, il lavoro non manca.
 «È impossibile dire quanta gente ci sia - dice il
                  responsabile Antonio Toldo - è tutto occupato e da venerdì
                  sera abbiamo aperto le porte anche a chi non aveva prenotato».
                  Silvano Ferraro
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                        | Si
                          consuma nei locali storici vicino al Ponte e nei
                          negozi del centro la “movida” dell’adunata
                          alpina |  
                        | Lo
                          shopping in grigioverde tra “mezzi e mezzi” e
                          lingerie |  |  
                |  |  
                | Pavimento
                  che appiccica di "mezzo e mezzo" versato da
                  innumerevoli brindisi alla distilleria Nardini: la meta
                  immancabile di questa adunata è il tempio indiscusso della
                  grappa. Ci si pigia dentro a forza per accalappiarsi il
                  bicchiere dell’aperitivo più conosciuto del Ponte, che
                  durante quest’adunata sta sostituendo anche cappuccino e
                  sgroppino dalle 8,30 alle 2 del mattino. Di bottiglie di
                  grappa dicono di averne vendute talmente tante che non tengono
                  neppure più il conto. Lo stesso succede alla distilleria
                  Poli.
  Al
                  di là dello storico manufatto in legno la scena è tale e
                  quale. Altra tappa obbligata la Taverna al Ponte: sopra c’è
                  la sede dell’Ana Montegrappa, sotto il museo degli alpini.
                  Entrare è d’obbligo, anche a costo di fare la fila. È soprattutto al di là di piazzotto Montevecchio, verso il
                  Ponte Vecchio, che si concentra lo shopping degli alpini. La
                  "movida" dell’adunata. Alla Bottega di Giampaolo
                  Ceccato oggi è giorno di confezioni di grappe dentro al ponte
                  di legno, bottiglie di vino, funghi essiccati e farina per
                  fare la polenta. Ne fanno man bassa un gruppo di alpini di
                  Asti.
 Gettonatissimi tutti i bar, i ristori, i panifici, gli stand
                  dove si può mettere sotto i denti del cibo. I chioschi della
                  birra sono affollatissimi.
 Qualche goliardico "vecio" di Brenzone sul Lago di
                  Garda entra addirittura alla Casa del Busto di Ketty Todaro.
                  Gli alpini cercano pizzi e lingerie per le donne che li
                  aspettano a casa, forse attratti dal cartello in vetrina
                  "un saluto intimo...". Slip tricolori se possibile.
                  Ketty sorride: «Non si fanno grandi affari con gli alpini, ma
                  vuoi mettere che allegria! La simpatia delle penne nere è
                  contagiosa».
 C’è anche chi, in coppia con la moglie, trova il tempo di
                  provarsi un paio di scarpe per il ballo liscio e il
                  latino-americano. E poi chi esoticamente, tra i veli e le
                  monetine tintinnanti di abiti per la danza del ventre di Sun
                  Shop, sogna un’odalisca per la serata agli attendamenti.
 «Scherzi a parte, qui c’è stato un gran via vai per
                  acquisti di rullini e macchine fotografiche usa e getta»,
                  spiega Laura Fiorese.
 Alcuni negozi delle tradizionali vie dello shopping bassanese
                  hanno invece deciso di tenere le serrande abbassate e di
                  salutare gli alpini con un cartello di benvenuto. Non è così
                  alla libreria Palazzo Roberti dove numerosi alpini si danno
                  appuntamento per cercare libri su temi storici, guide e testi
                  sul Monte Grappa. A volte anche introvabili. L’alpino Ugo di
                  Biella cerca una raccolta di saggi, ormai introvabile, curata
                  da Rigoni Stern. È un appassionato del genere. Possiede 200
                  titoli impilati nella libreria di casa. «Sono stati davvero
                  molti gli alpini venuti a consultare i nostri scaffali»
                  conferma Franco Bizzotto. Luisa Dissegna
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                        | LE
                          DONNE DEGLI ALPINI. Sono protagoniste instancabili
                          accanto ai loro uomini di un’esperienza fuori dal
                          comune e per certi versi indimenticabile |  
                        | C’è
                          un esercito di “penne rosa” |  |  
                |  |  
                | "Rosa"
                  sì ma con grinta e orgoglio. Brune, bionde. Di ogni età.
                  Allegre e tutte bellissime con le gote rosse come le ciliegie,
                  baciate dal sole di maggio e dall’entusiasmo di una giornata
                  di festa non certo comune. Donne orgogliose e sorridenti al
                  fianco dei loro uomini alpini in "trasferta" da ogni
                  parte della Penisola. L’adunata a Bassano non è affare solo
                  per veci e bocia.
  Mogli,
                  fidanzate, figlie, mamme. Sono le indomabili "penne
                  rosa" dell’adunata di Bassano, per un’intero fine
                  settimana protagoniste, in prima linea, al fianco dei loro
                  uomini. Sfidano, col "feltro verde" comprato alla
                  bancarella e calato in testa, la consegna «il cappello con la
                  penna è sacro» stringendosi con affetto sul carismatico
                  ponte di legno a chi il cappello se lo è conquistato facendo
                  la naja. Non si spaventano neppure per le notti di bivacco passate a
                  cucinare per una truppa o a cantare fino a che la voce
                  s’impasta di sonno e di quel bicchiere in più che il
                  "gruppo" non si fa mai mancare in queste occasioni.
 Compagne fedeli, come la giovanissima Elisabetta di Brescia,
                  moglie dell’alpino Matteo, che il battesimo della sua prima
                  adunata lo ha celebrato abbracciata dentro ad un sacco a pelo.
                  Lui si schernisce: «Vedo di stancarla così non mi seguirà
                  più alle adunate». Ma si vede lontano un miglio quanto ci
                  tiene ad averla con se.
 C’è chi, per non perdere la sua bella, l’ha addirittura
                  assicurata ad una cordata di amici. Luciana e l’alpino
                  Luciano sono di Zugliano ma lei ci tiene a precisare la sua
                  origine bassanese. Con il campanilismo doc di queste parti
                  ammette: «È la più bella adunata cui ho partecipato». A
                  riguardo della corda? «La sera ci serve per legare i mariti».
 Instancabili, pronte a tener botta per amore anche a qualche
                  birra in più all’ora del cappuccino, Silvia e Samantha di
                  Recoaro hanno accompagnato i mariti a Bassano «con un pizzico
                  di sopportazione e tanto sentimento per i nostri
                  "veci"».
 Inutile frenare l’ardore dei mini battaglioni che invadono
                  la città. Elisa, bassanese, è assediata dal coro di tre
                  alpini di Ivrea, con la "tassa" legata al passante
                  della cintura, compagna di una notte insonne a festeggiare.
                  Sorride divertita dall’insolita e galante "avance"
                  musicale.
 Linguaggio universale la musica, soprattutto ad un’adunata
                  dove più che parlare si canta. Esibizioni corali si ascoltano
                  un po’ dappertutto. C’è chi balla il liscio con il
                  "vecio" e monopolizza un’intera piazzetta. Chi non
                  resiste al fascino femminile e imbraccia la fisarmonica:
                  Giuseppe di Marano Valpolicella dedica un’accorata «tutti
                  mi dicono bionda, oilioilà» ad una bella donna, Mirian, che
                  suo marito Antonio di Verona non perde d’occhio - a ragion
                  veduta - alla distilleria sul ponte, affollatissima di penne
                  nere. Lei è spagnola e tutto questo entusiasmo le è
                  particolarmente familiare: «Un’atmosfera
                  "caliente" che mi ricorda la Spagna», spiega.
 Si potrebbe ritrarre un’intero album a Bassano: le donne
                  degli alpini, un po’ alpine pure loro anche se non hanno la
                  penna nera sulla testa e qualche volta guardano questa festa
                  di canti e di bevute sedute da una panca. L’altra metà del
                  cielo. Donne che sono l’altra metà di una storia, l’altra
                  metà di una vita. Però, ci sono. Solo una parte di questo
                  mondo, un po’ maschile, un po’ duro, un po’ cameratesco
                  e un po’ tenero. Luisa Dissegna
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                        | Suem
                          e postazioni mediche avanzate costrette a
                          un’estenuante tour de force |  
                        | È
                          record di interventi: più di cento in un giorno |  |  
                |  |  
                |  Un
                  record di interventi. Nella giornata di ieri e fino alla tarda
                  serata, Suem e posti medici avanzati hanno dovuto affrontare
                  oltre cento interventi. Una buona parte raggiungendo le
                  persone in difficoltà in ambulanza, il resto ricevendo i
                  pazienti direttamente al San Bassiano oppure nei vari presidi.
                  Variegata la tipologia dei casi affrontati: in larga misura si
                  è trattato di alpini e turisti che hanno alzato un po’
                  troppo il gomito, ma non sono mancati malori legati al caldo
                  di questi giorni e interventi per incidenti stradali e cadute.
                  I casi più impegnativi sono finiti al San Bassiano, mentre i
                  pazienti meno gravi sono stati trattati nei “pma”. Tra i posti medici avanzati, il più grosso è quello ricavato
                  all’ex ospedale, gestito dalle squadre sanitarie della
                  protezione civile dell’Ana sotto il coordinamento del
                  vicentino Silvano Pertile. Ben 160 i volontari impegnati per
                  l’adunata: suddivisi in 3 turni, hanno a disposizione nove
                  ambulanze e due centri mobili, lasciate in centro storico.
 Non solo: a causa della difficoltà di spostarsi in centro, il
                  “pma” si è anche avvalso di 4 squadre a piedi impegnate a
                  “pattugliare” il territorio. Numerosi gli interventi, tra
                  i quali merita di essere citato quello di un reduce di 85 anni
                  emigrato in Francia. «Fate qualcosa: ieri sono andato in
                  Grappa a piedi e domani voglio tornarci, solo che ho male a un
                  ginocchio». Detto, fatto: un’infiltrazione, e l’arzilla
                  penna nera è tornata in forma.
 Rilevante anche il posto medico avanzato della Croce Verde,
                  con base alla caserma Monte Grappa e guidato dalla dottoressa
                  Alessandra Cordella. Incessanti le chiamate, due per casi
                  molto gravi: una bassanese di 24 anni ha accusato problemi
                  neurologici ed è stata portata al San Bassiano e, poco dopo
                  le 17 in salita Margnan, un uomo di circa 70 soccorso per
                  problemi cardiaci. La mole di lavoro è stata tale che gli
                  addetti, col passare delle ore, hanno aumentato il numero di
                  volontari e mezzi. Il “pma” della Croce Verde ha due
                  ambulatori e venti posti letto per pazienti non gravi.
 Per la task force sanitaria anche la giornata odierna potrebbe
                  essere onerosa.
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                        | Entro
                          le 11.30 di oggi. L’organizzazione deve gestire
                          viabilità e parcheggi |  
                        | Duemila
                          pullmanSarà un’invasione |  |  
                |  |  
                | Non
                  più le centinaia di migliaia di cappelli grigioverdi a
                  passeggio per le vie di Bassano. La vera sfida della macchina
                  organizzativa dell’Adunata, ora, sono i migliaia di...
                  pullman che da questa notte stanno arrivando in vista della
                  grande sfilata. Ben duemila sono infatti le corriere attese
                  per il gran finale del raduno alpino, un numero che farebbe
                  impallidire chiunque. Eppure, stando al piano predisposto dal
                  comitato organizzatore, tutto dovrebbe svolgersi senza
                  particolari disagi. Parcheggio compreso.Dalla tarda serata di ieri, grande attenzione in tal senso è
                  prestata dal Centro operativo misto, il coordinamento
                  interforze che gestisce tutta la sicurezza dell’evento, del
                  quale è responsabile il viceprefetto Vincenzo Foglia.
                  Massiccia è la mobilitazione anche per i volontari, gestiti
                  da una sala operativa ricavata nell’ex caserma Monte Grappa,
                  della quale sono responsabili Ruggero Gnesotto e Sandro
                  Campello. «Ogni giorno più di mille volontari della
                  protezione civile Ana e di altre associazioni contribuisce
                  all’ordine pubblico e alla logistica - spiegano Campello e
                  Gnesotto -. Un impegno notevole: basti pensare, ad esempio,
                  che quotidianamente vengono sfornati più di 1400 pasti per
                  gli addetti in servizio. Considerata la massiccia affluenza di
                  penne nere, comunque, finora tutto è sostanzialmente filato
                  liscio, anche se il bello è proprio l’arrivo dei pullman».
 
  Duemila
                  i pullman attesi entro le 11.30 di oggi, che a spanne faranno
                  scendere altre 100 mila persone tra penne nere e turisti. Il
                  piano prevede innanzitutto la discesa dei passeggeri nei
                  piazzali del centro commerciale “47” e nella zona del
                  Ca’ Sette. Circa 500 mezzi, poi, andranno a parcheggiare
                  lungo via Colombo, che sarà occupata per tutti i suoi 2 km di
                  lunghezza. E i rimanenti sosteranno in alcune altre aree già
                  individuate. «È una sfida impegnativa e stiamo lavorando per
                  evitare intoppi alla viabilità - prosegue Campello -: solo
                  noi volontari saremo presenti con oltre cento persone, a cui
                  vanno aggiunte le forze dell’ordine». Ieri, intanto, l’Adunata è entrata nella fase clou. Fin dal
                  primo mattino le vie di Bassano sono state prese d’assalto e
                  le forze dell’ordine hanno dovuto faticare non poco a
                  regolare il traffico sul ponte vecchio per evitare intasamenti
                  nonostante il senso unico. In termini di ordine pubblico,
                  oltre all’incessante lavoro del Suem e dei sanitari per
                  aiutare quanti hanno alzato un po’ troppo il gomito, c’è
                  stato un impegno notevole contro il dilagare dei commercianti
                  abusivi, in questi giorni fermati e sanzionati a decine dalla
                  polizia locale e dalla finanza. Altre emergenze di rilievo,
                  fino alla tarda serata, non ne sono state segnalate, anche se
                  vanno registrate le tante lamentele per l’insufficienza di
                  bagni pubblici e le loro condizioni.
 Infine, la viabilità e i trasporti. Col passare delle ore,
                  ieri, il traffico è inevitabilmente aumentato. Notevoli
                  rallentamenti sono stati riscontrati nella cintura di Bassano
                  a causa dei numerosi veicoli in entrata. Per quanto riguarda
                  la viabilità fuori dalla città, invece, la situazione è
                  stata pressochè normale. Il continuo sorvolo con gli
                  elicotteri di protezione civile, polizia e vigili del fuoco ha
                  permesso di osservare costantemente l’evolversi della
                  circolazione e, grazie anche alle pattuglie dispiegate in
                  strada e agli occhi elettronici collegati con il Com, di
                  predisporre eventuali misure per ridurre i disagi. Un tasto
                  dolente sono stati i trasporti pubblici: abbastanza bene hanno
                  funzionato i bus navetta, molto meno invece i treni, che in
                  alcune tratte hanno dovuto lasciare a terra i passeggeri perchè
                  le carrozze erano insufficienti a smaltire l’affluenza di
                  utenti alle stazioni ferroviarie. Davide Moro
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                        | Dal
                          Cile alla Svezia la rimpatriata di chi si sente a casa
                          solo in Italia |  
                        | Quel
                          cappello messo in valigia è la bandiera
                          dell’emigrante |  |  
                |  |  
                | «Quando
                  siete partiti avete portato con voi un cappello da alpino che
                  avreste potuto gettare alle ortiche e di cui invece avete
                  fatto una bandiera e nel quale avete racchiuso la vostra
                  identità». 
  Si
                  emoziona il presidente nazionale dell’Ana Corrado Perona
                  quando parla ai delegati delle sezioni alpine estere, che
                  numerosissimi quest’anno hanno fatto tappa a Bassano per
                  partecipare all’ottantunesima adunata nazionale e, in molti
                  casi, per ritornare alle radici, per rivedere i vecchi amici e
                  le terre da cui partirono decine di anni fa ma mai scordate.
                  Ieri mattina, assieme ai loro familiari e ai rappresentanti
                  della Federazione internazionale dei soldati di montagna, si
                  sono ritrovati con il responsabile dell’Ana e con gli
                  amministratori locali per il consueto appauntamento annuale e
                  per salutare due sodalizi appena nati: quello colombiano e
                  quello romeno. Tutti si sentono ancora italianissimi, come Giuseppe Degli
                  Esposti che, dopo 46 anni passati in Sud America, ci tiene a
                  non essere definito un alpino cileno ma una penna nera
                  italiana residente in Cile, o come Ferdinando Carretti,
                  presidente della sezione Ana argentina, per il quale tornare
                  nello stivale, è come «respirare una boccata d’ossigeno».
 Per gli alpini che vivono oltre confine l’appartenenza
                  all’associazione rappresenta d’altro canto, ha detto Luigi
                  Covati di New York, «un motivo d’orgoglio» ha sottolineato
                  Fermo Lucchini, che da 43 anni abita in Germania. «Quando ce
                  ne siamo andati, abbiamo preso lo zaino e il cappello -
                  ricorda Giovanni Crestanello, detto Nini, iscritto alla
                  sezione sudafricana -. E ancor oggi pensiamo con entusiasmo e
                  con amore alla nostra patria. Proprio per questo per chi viene
                  da lontano, sfilare durante l’adunata rappresenta
                  un’emozione ancor più forte».
 «Si tratta di sentimenti indescrivibili, impossibili da
                  capire per chi non ha vissuto una simile esperienza» ha
                  confermato Ido Poloni, marosticense trapiantato in Svezia dal
                  1952. C.Z.
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                        | Dalla
                          stazione del capoluogo anziché le due ore previste
                          migliaia di passeggeri da tutta Italia si sono sorbiti
                          un viaggio di ben 155 minuti |  
                        | Treni
                          stracolmi, andamento lento |  |  
                |  |  
                | Vicenza
                  -Bassano in tre ore di in treno, sola andata. Un’ odissea durata quasi tre ore per le migliaia di penne
                  nere che dal capoluogo berico ieri e oggi hanno voluto
                  raggiungerere la città degli alpini.
 
  Tutti
                  in fila per salire sul "treno dei desideri" diretto
                  a Bassano. Tutto doveva essere un normale trasferimento
                  ferroviario con un cambio a Cittadella. Sessanta chilometri
                  che sono già in tempi normali "una croce" per i
                  comuni pendolari, diventati qui un "calvario" per
                  chi sperava di coprire la tratta nelle due ore previste. In
                  realtà, per migliaia di alpini l’esodo è durato oltre tre
                  ore, con tre cambi di treno. Centocinquantacinque minuti di viaggio, incluse le soste.
 La folla di viaggiatori che fin dall’alba di ieri aveva
                  deciso d’intraprendere il viaggio su rotaia per Bassano è
                  stata messo a dura prova, così come sulla rete ferroviaria,
                  da Padova, Schio e Belluno
 Se con l’avvicinamento a Bassano da tutte le stazioni il
                  flusso andava crescendo, lingue diverse, dialetti e canti
                  hanno coperto le pause forzate. «Siamo abituati ad aver
                  pazienza, noialtri...» rispondevano gli alpini.
 Alcuni tra loro partiti già all’alba di sabato dal
                  Piemonte, Lombardia, Emilia. Per loro tutto regolare fino a
                  Vicenza, fino a quella manciata di chilometri che li
                  separavano da Bassano. «Comprensibili disagi - spiegano dalla
                  direzione delle Ferrovie -, data la mole di persone che tra
                  ieri e oggi si sono riversati sulla tratta ferroviaria, dove
                  qualcuno ha dovuto pure attendere il treno successivo».
 «Si consideri - spiegano dalle FS -, che per l’adunata sono
                  stati aggiunti 120 treni speciali, con una media di 600
                  passeggeri a convoglio». Il "miracolo di pazienza"
                  degli alpini è servito a sanare anche questo: l’allegra
                  compagnia viaggiante l’ha presa con la "solita
                  filosofia".
 Tra un cambio e l’altro, strette di mano, panini serviti
                  sulle murette delle stazioni e l’immancabile cantata. Tra i
                  passeggeri imprigionati dagli alpini, pure una anziana suora
                  dorotea di Vicenza che ha chiesto un" bis" con
                  "quel mazzolin de fiori".
 Così dalla testa alla coda del treno echeggiavano note e
                  qualche parolina di troppo, con le scuse alla suorina
                  ovviamente. Alla fine, dopo qualche protesta per
                  l’ingiustificato ritardo e tre ore di viaggio, l’arrivo a
                  Bassano ha sciolto la tensione.
 Ma il dubbio su cosa stesse accadendo su quei treni,
                  dev’essere però rimasto a Nicola, un bimbo di appena un
                  anno che, guardando gli alpini era rassicurato dalla mamma che
                  gli diceva: «È tutto normale. O quasi...». Antonio Gregolin
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                        | I
                          bassanesi si godono l’ondata di turisti e di alpini
                          da tutta Italia, mentre Comune e Ana guidano con
                          successo una macchina organizzativa eccellente |  
                        | E
                          la città ospitale si diverte con chi ha
                          “conquistato” il ponte |  |  
                |  |  
                |  Un
                  sabato speciale dove l’importante era esserci, a qualsiasi
                  costo. Già alle 9 di mattina le strade di Bassano erano
                  stracolme di gente che urlava e sprizzava felicità, voglia di
                  stare insieme. A tutte le età. C’erano bambini con il cappello d’alpino, nei seggiolini o
                  per mano accompagnati da genitori raggianti, c’erano giovani
                  coppie che si tenevano per mano come fosse in luna di miele,
                  c’erano compagnie da mezza Italia di 50, 60, 70 anni felici
                  come ragazzini con mogli al seguito, e poi i giovani che
                  spinti dall’entusiasmo della gita fuori porta, non si sono
                  risparmiati.
 Cori da stadio indirizzati a chiunque passasse, e poi le tose,
                  le ragazze, bersaglio di una goliardia tutta da alpini, dove
                  alla fine conta divertirsi, eccome. Poi concerti, cerimonie,
                  mostre, un programma fittissimo che ha accontentato anche i
                  “palati più esigenti”.
 A vincere la voglia di stare insieme, quella “grande
                  famiglia” come dicono gli alpini fatta di decine di migliaia
                  di persone unite per ore e per giorni.
 Ma a vincere sono stati anche i bassanesi, cittadini con la C
                  maiuscola, ospitali e pazienti, divertiti e pronti partecipare
                  senza sentirsi invasi o disturbati. E pazienza se sono volati
                  qualche improperi a due passi dalle chiese, o se le battute al
                  limite hanno offeso qualche anziana. Va così, fa parte dello
                  spettacolo. Il resto ce l’ha messo la pubblica
                  amministrazione, capace di organizzare un gioioso contenitore
                  in maniera impeccabile, grazie all’Ana e al lavoro di un
                  Comune che non si è risparmiato. Non era facile pulire le
                  piazze in tempo reale dopo l’assalto dei 100mila. Foto
                  Ceccon e foto Stella.
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                        | I
                          quattro lumbard che non conoscono acqua e i gemelli
                          del pedale |  |  
                |  |  
                |  “Il
                  vino lo abbiamo sempre bevuto.L’acqua mai”. Sono giovani e
                  forti i quattro di Melzo che fanno parte di un gruppo di venti
                  arrivato da Linate e dintorni. Sulla t-shirt dichiarano la
                  loro fede in lumbard, si fanno serigrafare il simbolo
                  dell’adunata numero 81 e lasciano spazio alle prossime, «cui
                  non mancheremo». Per Caio, Botte, Cacio e Wally, militari di
                  leva tra il 1998 e il 2002, lo status di alpino si iscrive nel
                  dna. Ancora sobri e pimpanti prima di mezzogiorno, salvano la
                  cronista da un investimento in zona pedonale: una bici spunta
                  da dietro l’angolo a tutta velocità, Caio («ecco qua la
                  protezione civile sempre pronta») è lesto a strattonare
                  l’incauta e l’incidente è scongiurato. Ringraziamenti di
                  rito ma alla regola non si sfugge: baci ai salvatori e foto
                  ricordo. Poco prima l’incrocio è con Giuseppe e Devis di Cornedo ,
                  32 anni, Arrivano in bicicletta da Valdagno: partiti alle 6,
                  hanno valicato il passo dello Zovo e via Schio,Thiene e
                  Marostica sono arrivati a Bassano prima delle 11. Muniti di
                  tenda e sacco a pelo dicono: «Gli amici sfaticati ci
                  raggiungeranno in moto».
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                        | Dal
                          gruppo di Noventa che fa da taxi ai valdostani che
                          apprezzano la birra del Papa, fino ai musicisti |  
                        | Ogni
                          volto diventa una storia     
                          E
                          ogni incontro è un brindisi |  |  
                |  |  
                | Ogni
                  volto, una storia. Non abbiamo potuto fotografare quello di
                  Tiziano, invalido da quattro anni, che abita a
                  S.Bortolo,Vicenza. Mercoledì s’è fatto accompagnare a
                  Bassano e avrebbe voluto tornarci, ma il filo che lo lega
                  all’ospedale non gli consente fughe in avanti. Ha però
                  addobbato il terrazzo di casa con striscioni e manifesti per
                  testimoniare il suo orgoglio alpino, di chi un tempo correva
                  le maratone ed oggi può far correre solo il pensiero
                  affettuoso agli amici che sfilano.
  Ogni
                  volto, una storia. È proprio così avvicinandosi a Bassano di
                  prima mattina, quando si sbarcano i primi indiani, venditori
                  abusivi, incerti sul luogo dove srotolare la mercanzia. I
                  vigili urbani incombono, i vigili del fuoco e i carabinieri
                  sorvegliano il fiume, non c’è da fare gran salti. La
                  quantità di bandiere aumenta mano a mano che Bassano si
                  avvicina: dall’uscita della Valdastico in poi è un
                  susseguirsi di posti tappa dove ottenere subito informazioni.
                  Gli alpini di Dueville, Passo di Riva e Povolaro si turnano
                  sotto il sole cocente. I cartelli invitano alla sosta alcolica
                  e al panino “con prezzi Ana”. Birra e sandwich a 2.50 euro
                  sono una proposta irrifiutabile. I pullmann sono salutati dai
                  cartelli dei consorzio enogastronomici: benvenuti dalle
                  Cantine di Breganze, benvenuti dalla ciliegia dop rossa di
                  emozione, ma anche per il prezzo: 10 euro al chilo nei
                  chioschi lungo la Gasparona. Marostica è patriottica nelle
                  mura e delle torri, tricolori ovunque al pari delle comitive
                  organizzate in chiave turistica. In breve non ci muoverà
                  quasi più, la lunga colonna di auto diretta a Bassano viene
                  spezzata solo dagli alpini parcheggiatori. Sono quelli di
                  Noventa, attendati lungo via Vicenza, a prestarsi come taxi
                  agli amici: sulla jeep e sul rimorchio se ne caricano una
                  decina per volta, fino ai ponti, «e dopo ch’i vada a pìe»
                  commenta l’autista Giuseppe Pulvini. Alla rotatoria accordano gli strumenti i sette per sette di
                  Isola della Scala, guidati da Stefano Caraffa: già membri
                  della fanfara della Julia, oggi suonano nella banda scaligera
                  di paese e sono un polo di attrazione naturale.
 Andrea Ravazzolo di Abano, con mamma al seguito, dà loro un
                  passaggio sulla bici-sidecar, e il sodalizio tra le due
                  province è immediatamente siglato. Si diventa amici in tre
                  secondi qui. Lo sanno bene gli abruzzesi di Colledoro di
                  Teramo, accampati in 70 a Rosà: imbracciano le fisarmoniche
                  in piazza Libertà e fanno corona a Giovanni Cotogno che suona
                  il du’ botte, un organetto a due bassi sempre più raro. I
                  virtuosismi alpini - per altro riprodotti anche in un cd -
                  strappano applausi e ovviamente brindisi di circostanza.
 Brindisi? Con la birra del Papa nel chiosco di Romano Cornale,
                  affollatissimo di alpini valdostani. Dovrebbero essere 2500
                  solo loro entro domani. Ad Angarano, i principi del campeggio
                  sono gli alpini di Gonars: hanno anche la bombola per
                  riscaldare l’acqua calda nelle docce. E ne approfittano i
                  vicini del calcio Ars Audax di Caldogno: sono in 27, quasi
                  tutti alpini ma come spiega Fabrizio Maddalena non potranno
                  sfilare perchè non hanno le divise. Per l’adunata hanno
                  fatto rinviare a lunedì il torneo Aics previsto ieri. In
                  compenso viaggiavano a costate alla brace, ieri sera, con
                  ospite l’ex assessore Marco Zocca di Vicenza. «All’emozione
                  di percorrere il Ponte degli Alpini come in un tapis roulant
                  non potevamo rinunciare» dicono, preparando le macchine
                  fotografiche per stamane. Nicoletta Martelletto
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                        | Code
                          interminabili per accedere alla “caserma” della
                          Julia allestita dal 2° Reggimento. Oggi ultimo giorno
                          (con orario ridotto) dalle 10 alle 18 |  
                        | Cittadella
                          degli alpini, che exploit! |  |  
                |  |  
                |  Cittadella
                  degli alpini presa d’assalto. Nel primo giorno di apertura
                  oltre diecimila persone hanno varcato la sbarra all’ingresso
                  dell’area militare di Prato Santa Caterina, realizzata dalla
                  Julia che ha affidato al Settimo alpini la cura degli aspetti
                  logistici e organizzativi, sotto la responsabilità del
                  ten.col. Stefano Fregona. E ieri, l’assedio di visitatori,
                  che hanno assistito ad unlancio di paracadutisti, è
                  proseguito in proporzioni ancora maggiori. Difficile
                  pazientare stretti in coda ma altrettanto difficile resistere
                  alla tentazione di poter vedere da vicino l’evoluzione delle
                  truppe alpine e il grado di preparazione raggiunto dai nostri
                  militari impegnati nelle più difficile missioni all’estero.
                  Quattromila metri quadri di area espositiva dove trova spazio
                  il meglio dell’equipaggiamento, dell’armamento e della
                  logistica delle truppe alpine. A partire dagli alpini
                  paracadutisti, l’élite delle truppe alpine, gli unici ad
                  avere la qualifica “Ranger”. Il serg. magg. Massimiliano
                  Sgrobbe illustra ai visitatori il meglio delle armi in
                  dotazione al reparto che fornisce supporto alle truppe
                  speciali. I parà alpini della cittadella ,poi, simulano un
                  intervento per liberare un ostaggio, illustrando le tecniche
                  operative. Il ten. Andrea Cristiano, 34 anni, di Napoli, descrive
                  caratteristiche e impiego dei mezzi logistici e tattici
                  d’avanguardia del Settimo, il primo ad avere in dotazione il
                  “Lince”, veicolo tattico leggero blindato, Iveco con
                  motore diesel common rail da 3000 di cilindrata, 190 cavalli
                  per 130 chilometri orari. Pesa 6,5 tonnellate, ha lo scafo
                  blindato ed è capace di reggere l’urto di un ordigno con 8
                  chili di tritolo. La cellula di sopravvivenza con il suo
                  equipaggio, sotto la spinta di 10 chili di esplosivo salta,
                  sganciandosi dal veicolo attutendo così la deflagrazione. Un
                  mezzo assai apprezzato all’estero, come il fratello minore
                  “Puma”, e che ha già salvato la vita ai nostri militari.
                  Gli alpini della citta
  della
                  tengono a mostrare l’importanza della loro presenza dei
                  teatri bellici e postbellici a favore della ricostruzione e
                  della popolazione locale. Il capitano Filippo Tremolada, 29
                  anni, di Vedano al Lambro, del 5° alpini di Vipiteno,
                  battaglione Morbegno, comandante la 44° compagnia accoglie i
                  visitatori nello stand delle missioni all’estero. Tra il
                  luglio 2007 e il gennaio scorso, ad Herat, in Afghanistan,
                  nell’ambito della missione Nato Isaf, aveva alle dipendenza
                  130 uomini. Gli alpini effettuavano pattugliamenti e scorte e
                  formavano il personale di polizia afgano ma si occupavano
                  molto di infrastrutture, facendosi promotori di interventi di
                  ricostruzione di scuole e ospedali. L’ufficiale lombardo
                  mostra le immagini di mesi di lavori in una terra lontana e
                  difficile, dove i militari italiani hanno saputo farsi
                  apprezzare dagli alleati e dalla popolazione, facendo onore
                  al’Italia. Da non mancare lo stand del Meteomont del comando truppe
                  alpine che fornisce un importante servizio informativo
                  meteonivologico su tutto l’arco alpino con le sue stazioni
                  manuali e automatiche di rilevamento in quota, a supporto
                  anche della Protezione civile ma pure accessibile
                  gratuitamente ai cittadini. Coreografica la palestra di roccia
                  artificiale alta sette metri allestita per consentire ai
                  visitatori di cimentrasi in una vera e propria scalata con i
                  militari del Centro addestramento alpino di Aosta. Al centro
                  della cittadella è l’area allestita dal 3° reggimento
                  artigilieria da montagna con un mortaio rigato Thomsom e un
                  obice FH 70 in bella mostra. Oggi, giorno dell’adunata,
                  ultimo giorno di apertura, dalle 10 alle 18. Lunedì, poi, la
                  cittadella verrà smantellata. E Bassano perderà la sua
                  caserma, fiore all’occhiello di questa adunata, visitata da
                  decine di migliaiai di persone. A dimostrazione di quanto sia
                  stretto il legame fra la società civile e le sue Forze
                  armate. Carlo Barbieri
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                        | Wurstel
                          miracolosi tra gli angeli che fanno sognare |  |  
                |  |  
                |  Vere
                  e proprie angeli della notte, capaci di far sognare con uno
                  sguardo, meglio di una pubblicità con la Jolie. Sono le bariste di stand e bar, che resistono fino alle
                  cinque, dispensando sorrisi e alcol.
 Sconti no, quelli bisogna guadagnarseli sul campo. Da piazza
                  Garibaldi al ponte degli alpini, sono almeno trenta i bar
                  aperti e loro sono là: capaci di respingere le avances di
                  uomini che ci provano perpetuamente, ragazzi che nel pieno
                  della notte intonano canzoni di montagna, poi ci sono quelli
                  che davanti ai fusti della birra si improvvisano romantici con
                  frasi ad effetto tipo: «Tu sì che sei un’alpina, posso
                  essere il tuo mulo?». Com’è capitato venerdì notte allo
                  stand di fronte alle distillerie Poli. Ah, gli alpini. E là
                  dove non arriva la seduzione di gruppo, un wurstel può
                  compensare qualsiasi carenza d’affetto. Durante la notte è
                  il prodotto sovrano, un souvenir che ti accompagna per tutta
                  la notte. Ne sa qualcosa un gruppo di padovani che hanno
                  allestito un tendone in piazzale Cadorna, con un braciere per
                  hot dog rotondo, grande come un monolocale: «Staremo alzati
                  tutta la notte - spiega una ragazza mora con le mani consumate
                  dalle scottature -. Chissà perchè dalle 3 in poi tutti hanno
                  fame». Chissà. E.MAR.
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                        | La
                          stanchezza è tanta ma guai a mollare |  |  
                |  |  
                |  «Dai
                  Carlo nemo via». La signora ha le caviglie che sembrano
                  ananas, è dalla mattina che sta in piedi, su e giù per il
                  centro. Ma suo marito dallo stand di birra tedesca non si
                  vuole staccare, lo stomaco regge e l’allegria è tanta. «Desso
                  nemo, tasi». Sembra un ordine della Julia e alla moglie alle
                  due di mattina non resta che arrendersi. Per stavolta. La
                  povera donna si siede sullo scalino del negozio, mani nella
                  faccia e un sonno pazzesco. La tenda è a 500 metri, ma qui
                  sembrano chilometri. Ci pensano i “trabiccoli” a segnare la strada: leggeri e
                  liberi di girare per la città in festa. Dopo la severità
                  delle prime ore di adunata da parte della polizia locale,
                  nella notte si è capito ben presto che tutto era possibile.
                  Non c’erano freni per biciclette motorizzate, jeep a sei
                  ruote, vespe con saldature artistiche o motociclette che la
                  guerra l’hanno vissuta veramente.
 Un frastuono che non ha dato fastidio a nessuno, del resto
                  l’alcol in questi casi fa miracoli portando uomini e donne
                  di tutte le età allo stato di felicità pura. A bordo di un
                  piccolo furgone con rimorchio è stato allestito perfino un
                  piccolo bar a spina libera e una panca per mangiare. La festa
                  è itinerante in una notte pazza, dove l’importante è stare
                  assieme. L’urlo e il rutto libero hanno fatto il resto, come
                  da tradizione, saluti in codice che non potevano mancare. Ma
                  c’è spazio anche per chi vuole stare in disparte, attaccati
                  a botti di rovere e cameriere sorridenti. Nelle stradine che
                  portano al Duomo o nelle vicinanze della stazione, osterie ed
                  enoteche nascoste hanno riempito di felicità decine di
                  alpini. Potere delle adunate, potere di una Bassano ospitale.
                  E.MAR.
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                        | LA
                          VEGLIA ALPINA. Veci e bocia insieme per le vie del
                          centro fino al mattino, il ponte degli Alpini diventa
                          una meta irraggiungibile per migliaia di persone |  
                        | Nelle
                          piazze porfido al Merlot |  |  
                |  |  
                |  Il
                  porfido di piazza Libertà suda Cabernet e Merlot, quello di
                  via Discesa Gamba che porta al ponte, respira birra chiara.
                  L’alba di sabato colora di rosso e canta Signore delle Cime. È la notte folle e interminabile delle penne nere, la notte
                  più attesa per migliaia di giovani alpini e giovanissimi
                  sessantenni. Quella che i ragazzi giunti da Bergamo hanno
                  preparato in ogni dettaglio: «Ci siamo presi tre giorni di
                  vacanza - raccontano Mario, Cesco e Matteo, 70 anni in tre -
                  abbiamo noleggiato un camper e ci siamo accampati fuori dal
                  centro per evitare il caos, stasera si canta e si beve fin che
                  ce n’è». E al grido di «barcollo ma non mollo», si
                  cammina su e giù dentro un itinerario senza fine dove le
                  gambe si muovono per inerzia. In ogni angolo ci sono cori
                  improvvisati, caccia alle fanciulle, c’è chi gioca a carte,
                  chi tracanna birra, chi batte sui banconi facendo sacramentare
                  i baristi nei dieci, cento, mille stand presi d’assalto.
 Verso l’una le piazze Garibaldi, Libertà, le stradine del
                  ponte, gli accampamenti del Parco dei ragazzi del ’99, sono
                  una distesa di teste e l’aria è un distillato di grappa
                  veneta. Cori, canti, ogni angolo va bene per mettersi in
                  cerchio e intonare canzoni di 80 anni fa, con Veci e Bocia
                  insieme e se le note non sono quelle giuste cosa cambia? E se
                  tra la folla c’è chi canta le canzoni dei Nomadi va bene lo
                  stesso: «Sono stati alpini anche loro», grida fiero un
                  quarantenne con barba, penna nera e orecchino al lobo, a
                  quell’ora ogni interpretazione è concessa.
 Distesi per terra lungo viale delle Fosse, quattro giovani
                  alpini in camicia rossa, se la raccontano che è un piacere,
                  storie di donne mai conosciute e tempi andati di naja. Sono
                  vicentini, ma alle 2 di notte non sanno dire esattamente da
                  dove: «Breganze, Bressanvido, Brendola?». E poi fanfare,
                  orchestre, fisarmoniche e tamburi. Alle cinque di mattina le
                  piazze sono ancora un fiume di gente. C’è poca voglia di
                  andare a letto. Si barcolla, ma non si molla. Eugenio Marzotto
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                        | Prima
                          passerella per i neo deputati |  
                        | «Un
                          lavoro complesso ma filerà tutto liscio» |  |  
                |  |  
                |  Improvvisamente,
                  annunciata da un forte vento che ha messo a dura prova
                  accampamenti e bandiere, e da un cielo sempre più nero e
                  cupo, ieri sera è arrivata la pioggia. Poco dopo le venti i
                  primi, fastidiosi, goccioloni. Gli alpini non si sono
                  preoccupati: una tettoia, un portico, l’ingresso di
                  un’abitazione hanno offerto provvisorio riparo. I più
                  spavaldi l’hanno presa tutta, infischiandosene delle
                  possibili conseguenze. Gli ombrelli sono spuntati come funghi
                  mentre l’acqua diventava sempre più fitta, rinviando, ma
                  non rovinando, la festa. Due ore è durato il maltempo,
                  accompagnato da raffiche intense che hanno fatto temere il
                  peggio. 
  Poi,
                  gradualmente, la pioggia è calata d’intensità e il centro
                  è ritornato ad animarsi anche se l’aria s’è fatta più
                  frizzante. Contro il freddo corroboranti birre e calici di
                  vino. Cori e bande sono rispuntati per incanto ovunque, come
                  nelle sere precedenti, e la gente ne ha approfittato per
                  intrecciare qualche ballo o vagabondare da uno slargo
                  all’altro fino all’alba. Per oggi, le previsioni meteo annunciano una nuvolosità
                  variabile ma, comunque, favorevole allo svolgersi
                  dell’attesa sfilata, che prenderà il via alle 8.45 da viale
                  Venezia. Anche la temperatura si manterrà nella media
                  primaverile, con le minime intorno ai 12° mentre le massime
                  toccheranno i 22°. Una lieve brezza porterà un pò di
                  variabilità ma non inciderà particolarmente sul buon esito
                  dell’evento. Nei giorni scorsi, fortunataente, complici le
                  miti temperature, le penne nere hanno riempito le piazze e le
                  vie bassanesi. Il bel tempo, annunciano i meteorologi,
                  proseguirà nella giornata di domani.E.C.
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                        | Ieri
                          sera pioggia   Oggi tempo variabile |  |  
                |  |  
                | Culmina
                  oggi, con la grande sfilata per le vie della città,
                  l’ottantunesima adunata nazionale delle penne nere a
                  Bassano.Secondo il programma ufficiale stilato nei mesi scorsi dai
                  membri del comitato organizzatore, alle 8 del mattino avrà
                  inizio l’ammassamento dei partecipanti alla sfilata nelle
                  zone di viale Venezia, viale Montegrappa, via San Pio X, dove
                  per tutta la giornata si raduneranno le persone destinate a
                  percorrere il tragitto che separa viale Venezia dalla zona del
                  tempio ossario.Alle 8.45, di fronte alla caserma Montegrappa
                  saranno resi gli onori iniziali e poi, alle 9, si comincerà a
                  marciare. Oltre al neo ministro della difesa Ignazio La Russa,
                  che giungerà nel pomeriggio ai piedi del Grappa e dedicherà
                  alle penne nere la sua prima uscita istituzionale,
                  assisteranno sugli spalti d’onore alla marcia dei cappelli
                  grigioverdi anche l’ex ministro Carlo Giovanardi, e il
                  presidente della Regione Giancarlo Galan, Sulle tribune
                  d’onore allestite tra piazzale Trento e viale delle Fosse
                  saliranno poi il sindaco di Bassano Gianpaolo Bizzotto ma
                  anche il prefetto Pietro Mattei e il presidente della
                  Provincia di Vicenza Attilio Schnek, il sindaco di Vicenza
                  Variati, che poi sfilerà, il questore Giovanni Sarlo, i neo
                  onorevoli Manuela Lanzarin e Massimo Calearo C.Z.
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                        | LA
                          SFILATA. In tribuna per l’evento anche il
                          neoministro alla difesa Ignazio La Russa |  
                        | È
                          il gran giorno 75 mila penne nere a passo di marcia |  |  
                |  |  
                |  Compatti
                  e inquadrati ciascuno nel proprio settore, col cappello in
                  testa, tutti rigorosamente a passo di marcia. Gli alpini sono
                  pronti: oggi si sfila. Dopo due giorni di festeggiamenti,
                  stamattina 75 mila penne nere, come ha detto il presidente
                  Corrado Perona, si «laveranno la faccia e si vestiranno a
                  festa» per prendere parte all’imponente corteo destinato
                  chiudere l’ottantunesima adunata nazionale dell’Ana. 
  Proprio
                  in quest’occasione farà la sua prima uscita ufficiale il
                  nuovo ministro della difesa Ignazio La Russa, che ieri
                  pomeriggio ha confermato la sua presenza in città dove, dalle
                  tribune d’onore innalzate tra piazzale Trento e viale delle
                  Fosse, assisterà al grande corteo dei gruppi e delle sezioni
                  dell’Associazione nazionale degli alpini. Un evento che molti hanno definito storico e che in mattinata,
                  anche se solo per poche ore, potrebbe portare sulle rive del
                  Brenta lo stesso capo del governo Silvio Berlusconi, invitato
                  dal governatore Giancarlo Galan. In realtà ieri non c’era
                  ancora alcuna certezza su una possibile visita bassanese del
                  neopresidente del Consiglio, ma il sindaco Gianpaolo Bizzotto,
                  pur senza dare conferme, non ha escluso tale possibilità.
 
  È
                  sicuro invece, come ha ribadito l’assessore regionale
                  all’istruzione, al lavoro ed alla protezione civile Elena
                  Donazzan, che sarà dedicato alle penne nere il primo impegno
                  fuori sede del ministro della difesa, che arriverà a Bassano,
                  nella zona riservata alle autorità, verso le 16. «Mi sembra
                  un gesto di riconoscimento doveroso - ha commentato la
                  rappresentante della giunta veneta - per ciò che gli alpini
                  rappresentano, ieri come oggi, in armi, in congedo, sui fronti
                  di guerra. Si tratta di uomini - ha continuato Donazzan - cui
                  deve andare il rispetto delle istituzioni, ed è per questo
                  che ho avuto modo di significare personalmente, al
                  neoministro, il mio particolare ringraziamento sia da
                  assessore del Veneto sia da bassanese». Quello della sfilata d’altro canto sarà il momento centrale
                  del raduno, quello che apporrà il sigillo alla manifestazione
                  e che quest’anno vedrà scendere nelle strade della piccola
                  capitale "scarpona" almeno 75 mila penne nere,
                  divise in sette diversi settori.A far ala al loro passaggio
                  altri trecentomila alpini.
 Un fiume di cappelli griogioverdi che dalle nove del mattino e
                  sino a stasera (questo il tempo necessario, secondo gli
                  organizzatori per far sfilare tutte le ottantun sezioni
                  italiane e le tentatre straniere) riempirà viale Venezia,
                  viale delle Fosse, viale Parolini, viale XI febbraio e infine
                  la zona del tempio ossario e viale De Gasperi, dove si
                  romperanno le righe.
 Tra i primi a compiere il tragitto intorno al centro storico
                  ci saranno i militari in servizio, i reduci e i militari
                  stranieri, seguiti dalle sezioni di Zara, Pola e Fiume, da
                  quelle estere e poi da tutte quelle sparse sul territorio
                  nazionale, Da ultimi sfileranno i padroni di casa, i soci Ana
                  della Montegrappa e infine le 136 bandiere simbolo dei 136
                  anni di vita del corpo degli alpini. Caterina Zarpellon
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                        | ECCO
                          LA GRANDE FESTA DI BASSANO IN TRIBUNA D’ONORE PER L’EVENTO ANCHE IL MINISTRO
                          DELLA DIFESA IGNAZIO LA RUSSA
 |  
                        | Oggi
                          sfilano gli alpini     È
                          l’apoteosi |  |  
                |  |  
                |  La
                  manifestazione sarà l’atto finale dell’ottantunesima
                  adunata nazionale Si comincia alle 9, si chiude alle 21.
 Per la grande marcia sono attesi per questa notte duemila
                  pullman che porteranno
 altre 100 mila alpini di tutta Italia.
   Questa
                  mattina, poco prima delle nove, di fronte alla Caserma Monte
                  Grappa ci sarà la resa degli onori iniziali alla Bandiera di
                  Guerra del 7° Reggimento Alpini, al Labaro Nazionale dell'Ana
                  e ai gonfaloni che tra due ali di persone festanti hanno
                  attraversato venerdì pomeriggio la nostra città.Sarà un momento particolarmente significativo sia perché
                  l'avvio della sfilata sarà dato da tutte le sezioni e i
                  gruppi degli Alpini impegnati in Italia e all'estero, sia
                  perché ognuna delle persone che oggi saranno in città, e
                  saranno migliaia, non accetta che il destino di questa Caserma
                  sia già segnato.
 Bassano è città alpina per eccellenza e il suo ponte è un
                  simbolo di quella solidarietà che la canzone sottolinea: «Noi
                  ci darem la mano». Ed è una mano protesa a quanti hanno
                  bisogno di aiuto, qualunque sia la necessità. Ma Bassano è
                  anche la città del Grappa per l'identico filo conduttore che
                  unisce l'una all'altro dal 1917, prima, e dal 1944 poi. Dopo
                  la rotta di Caporetto Bassano ha assistito alle tragiche
                  incursioni aeree nemiche, ha visto tanti suoi figli diretti al
                  fronte quanto mai prossimo, non ritornare. È questo
                  patrimonio di amor patrio, di dedizione, di sacrificio, di
                  semplicità, che i nostri nonni ed i nostri padri hanno saputo
                  tramandare alle generazioni odierne.
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                        | OLTRE
                          200 MILA VECI E BOCIA IN CITTÀ    LA
                          GRANDE MANIFESTAZIONE “SCARPONA” OGGI ENTRA NEL VIVO. DOMANI LA SFILATA
 |  
                        | Penne
                          Nere benvenute a Bassano |  |  
                |  |  
                |  Ieri
                  mattina l’alzabandiera e la deposizione di corone in città,
                  poi a Cima Grappa il ricordo commosso dei morti in guerra
 Il
                  ministro della Difesa Ignazio La Russa domani non sarà tra
                  gli ospiti d’onore ma ha inviato il suo «personale saluto»   Nella
                  notte hanno toccato quota 200 mila e oltre, già ieri erano più
                  di 100 mila e in 12 mila sono saliti ieri mattina al Sacrario
                  di Cima Grappa.Gli alpini non si smentiscono mai e a Bassano del Grappa
                  l’81.ma adunata «scarpona» oggi entra nel vivo portando
                  per la prima volta in un’occasione del genere tante persone
                  là dove sono sepolti 23 mila soldati caduti nella Grande
                  Guerra.
 Ieri mattina alzabandiera e deposizione di corone di fiori in
                  centro città, poi sul Grappa la commozione e il ricordo del
                  sacrificio della Grande Guerra con la messa officiata dal
                  vescovo di Padova mons. Antonio Mattiazzo. Le Penne Nere «in
                  marcia» verso il loro secondo raduno a Bassano (il primo fu
                  nel 1948) hanno anche popolato le principali città del
                  Veneto. I tradizionali cappelli si sono visti oltre che a
                  Vicenza e nei paesi limitrofi la città del Grappa, anche a
                  Venezia, Treviso e Padova.
 Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intanto, «rammaricandosi
                  di non poter presenziare all’81.ma adunata nazionale degli
                  Alpini» ha inviato ai radunisti il «suo personale affettuoso
                  saluto, unitamente a quello del Governo e delle Forze Armate».
 Il ministro ha inviato un messaggio di auguri al presidente
                  dell’Associazione Nazionale Alpini, Perona e ha anche
                  sottolineato il lavoro della «generosa terra veneta».
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                        | Foto
                          e duemila reperti della Grande Guerra |  |  
                |  |  
                |  Per
                  rievocare le tragiche vicende della Grande guerra, in cui gli
                  alpini hanno espresso il loro coraggio e il loro valore, le
                  sale di palazzo Bonaguro ospiteranno fino al 18 maggio la
                  mostra dal titolo “Bassano, il monte Grappa e la Grande
                  guerra”. La rassegna,è stata allestita dall’associazione
                  “Musei all’aperto 1915-18”, in collaborazione con la
                  sezione Ana “Montegrappa” e il comitato organizzatore
                  dell’adunata. Dal 1999, il sodalizio “Musei all’aperto 1915-18”,
                  presieduto da Alberto Calsamiglia, promuove iniziative locali,
                  rivolte a mantenere viva la memoria della Grande guerra.
                  L’esposizione nel prestigioso palazzo di via Angarano, con i
                  suoi duemila reperti, rientra a pieno titolo in questa attività
                  e intende ricordare tutti i caduti, non solo gli alpini ma
                  anche i fanti e la croce rossa che, nel tragico contesto del
                  fronte, hanno affiancato le penne nere. La frase “Monte
                  Grappa”: dopo novant’anni i ricordi scaldano ancora i
                  nostri cuori” introduce un percorso suggestivo, fatto di
                  ricostruzioni scenografiche, cimeli e armi che accompagnano lo
                  spettatore attraverso le sofferenze patite e le difficoltà
                  della vita in trincea. Interessante la collezione di 40
                  cappelli che rievoca la storia del copricapo delle truppe da
                  montagna, dal 1880 ad oggi; ma si trovano anche le divise
                  originali di tutti gli eserciti impiegati nella grande guerra,
                  compresa una raccolta di mazze di ferro, che costituivano lo
                  strumento più efficace nel combattimento uomo a uomo. Una
                  sala multimediale ospita, infine, la proiezione di documenti,
                  immagini, ricostruzioni belliche e storie di personaggi
                  eroici, realizzati dal col. Gianni Bellò, responsabile
                  militare dei sacrari del Veneto e del Trentino. E.C.
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                        | PAOLO
                          CASAGRANDE |  
                        | «Un
                          lavoro complesso ma filerà tutto liscio» |  |  
                |  |  
                | «Se
                  la manifestazione riesce bene nel suo complesso potrò dirmi
                  comunque soddisfatto. Certo...a ben guardare vorrei non solo che tutto filasse
                  liscio ma che questa fosse ricordata come una grande adunata».
 Dopo mesi di lavoro e dopo intense giornate passate a
                  programmare e a controllare che tutti i tasselli del puzzle
                  dell’ottantunesimo convegno nazionale degli alpini si
                  incastrassero perfettamente, per Paolo Casagrande, presidente
                  del comitato organizzatore dell’Ana, è giunto il momento
                  della prova del nove.
 - Colonnello, lei ha sempre detto di voler dare ai bassanesi e
                  agli ospiti l'adunata che tutti si aspettano.
 Ma perché questo raduno è così speciale?
 «Il Bassanese è conosciuto per essere stato teatro di
                  importanti fatti storici durante la prima e la seconda guerra
                  mondiale .
 E poi qui c’è un ponte degli alpini che nessun altro ha e
                  un monte, il Grappa, dove oggi, con la solenne cerimonia sul
                  sacrario, riusciremo davvero a fare qualcosa di importante.
                  Tutte queste cose hanno il loro peso».
 - Quando è stato chiamato a dirigere la macchina
                  organizzativa del convegno, le è stata quindi affidata una
                  grossa responsabilità.
 «All’inizio non sapevo a cosa andavo incontro.
 Non conoscevo molti aspetti legati alla manifestazione, come
                  quelli commerciali, e non mi aspettavo di dover portare avanti
                  un compito così complesso.
 I temi presi in considerazione sono stati tantissimi ma grazie
                  a questa esperienza si sono però create delle amicizie
                  bellissime con tutte le persone che mi hanno affiancato».
 - Se dovesse fare un augurio e una raccomandazione agli alpini
                  e a chi parteciperà ai festeggiamenti...
 «Dire di vivere questi tre giorni con gioia, evitando gli
                  eccessi nel bere e ricordando che le adunate sono
                  l’espressione dei valori che l’alpinità racchiude: amor
                  patrio, onestà e solidarietà».
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                        | Migliaia
                          di penne nere saliranno oggi sulla Cima, a quota 1776,
                          per rendere onore ai Caduti. Il vescovo di Padova
                          Mattiazzo celebrerà una messa |  
                        | Sul
                          Monte Grappa l’omaggio ai padri |  |  
                |  |  
                | Domenica
                  sarà la giornata clou, quella della grande partecipazione di
                  massa, della sfilata di tutte le sezioni Ana d’Italia. Oggi, però, l’ottantunesima adunata alpina, quella di
                  Bassano, la città del Grappa, vivrà forse il suo momento più
                  intenso, quello della memoria e dell’omaggio a quanti,
                  chiamati a compiere il loro dovere, sul Grappa combatterono e
                  morirono perchè sulla vetta sventolasse il tricolore.
 Sulla Cima del Massiccio del monte sacro alla patria, oggi
                  viene reso l’omaggio al sacrificio dei padri.
 Là dove, 90 anni fa si batterono con coraggio, consci di
                  rappresentare per l’Italia l’ultimo baluardo difensivo,
                  soldati di ogni angolo della Penisola, chiamati quassù ad
                  arginare l’avanzata nemica che incombeva sulla pianura
                  Padana.
 
  A
                  testimoniare quel sacrificio, nel 1936 venne inaugurato il
                  Sacrario di Cima Grappa. Realizzato in pietra del Grappa da
                  Giovanni Greppi Giannino Castiglioni, raccoglie 12616 spoglie
                  di Caduti italiani, di cui 10mila ignoti, accanto a quelli che
                  in vita furono nemici ma fratelli nel comune destino di morte,
                  ossia 10mila Caduti austriaci, quasi tutti ignoti. Nel
                  Sacrario riposa anche il generale Gaetano Giardino, sepolto
                  con i suoi soldati della IV Armata del Grappa. Il monumento in
                  bronzo a lui dedicato in viale Delle Fosse venne eretto nel
                  1938. Vicino al Sacrario, è la Galleria Vittorio Emanuele
                  III, realizzata nel 1917 e appena inaugurata dopo i restauri.
                  Per suggellare il legame con il monte sacro, la città ai
                  piedi del Massiccio, trovatasi in prima linea durante il
                  1915-’18, nel 1928 mutò la sua denominazione da Bassano
                  Veneto a Bassano del Grappa. Oggi sul Grappa saliranno circa
                  ottanta autobus per accompagnare a quota 1776 gli alpini che
                  vorranno rendere omaggio a quei soldati di 90 anni fa. I mezzi
                  partiranno da Romano ogni tre minuti dalle 6 alle 9,30. Senso
                  unico in salita la mattina, in discesa nel pomeriggio. Il percorso è presidiato già da ieri. Il transito sulla
                  Cadorna è vietato a qualsiasi altro mezzo. La giornata di
                  oggi inizierà alle 8, in città, con l’alzabandiera in
                  piazzale Cadorna e la deposizione di una corona d’alloro al
                  monumento ai Caduti di tutte le guerre. Intanto gli autobus
                  avranno già cominciato a salire la statale Cadorna sul
                  Grappa. Alle 10,45, al Sacrario della Cima, si ripeterà il
                  rito dell’alzabandiera, seguito dalla deposizione di una
                  corona d’alloro.
 Subito dopo il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo celebrerà
                  la messa solenne per tutti i Caduti italiani e austroungarici.
                  Carlo Barbieri
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                        | BORTOLO
                          BUSNARDO |  
                        | Abile
                          lavoro di tessitura per centrare il bersaglio |  |  
                |  |  
                |  Un
                  gentiluomo d’antico stampo, uomo vero. Di poche ma solide
                  parole. Bortolo Busnardo è il “padre” dell’adunata
                  bassanese. L’ha inseguita, corteggiata a lungo, lusingata e
                  conquistata. Un lavoro enorme, fatto di pubbliche relazioni,
                  incontri, programmi, durato anni. Intelligenza e tenacia gli
                  hanno permesso di raggiungere l’obiettivo dopo che la
                  candidatura aveva superato il difficile e severo esame dei
                  vertici Ana. Quando, nel settembre di due anni fa, la
                  Montegrappa ha avuto la conferma ufficiale, ricevendo
                  l’investitura per l’organizzazione dell’81° raduno, gli
                  alpini gli si sono stretti attorno in un ideale abbraccio. Se a Bassano le penne nere di tutto il mondo ritorneranno per
                  sfilare lungo i viali più belli della città, lo si deve solo
                  ed esclusivamente a lui. L’adunata non ha altri padri.
                  Bortolo Busnardo è l’unico.
 Il vecchio alpino guarda avanti con occhio fiero. Passa sopra
                  le meritate lodi.
 Bassano ce l’ha fatta, soprattutto grazie a lei...
 «Ci ritroveremo sul nostro amato Ponte, a sessant’anni
                  dalla prima adunata bassanese coincisa con la ricostruzione
                  dello storico manufatto dopo la distruzione causata dalla
                  guerra, - sostiene Busnardo nell’estendere l’invito a
                  tutti gli alpini - per rinnovare, con una stretta di mano, un
                  patto generazionale per il consolidamento e la costruzione di
                  ponti ideali di amicizia e solidarietà, capaci di resistere
                  alle torbide brentane dell’egoismo e della malpolitica, e al
                  progressivo degrado di quei comportamenti, principi e valori
                  che hanno marcato il passo dei nostri padri».
 Su questi valori Bortolo Busnardo ha fondato tutta la vita,
                  senza venir mai meno ai suoi principi ispiratori.
 Nato a Possgano, a due passi dalla casa di Antonio Canova, il
                  16 marzo di 75 anni fa e rimasto ben presto orfano di entrambi
                  i genitori, s’applicò con tenacia negli studi conseguendo
                  il diploma di geometra e iniziando la libera professione. Nel
                  1953 la chiamata alle armi. Frequentò la scuola Auc, dalla
                  quali uscì con grado di sottotenente degli alpini. Prese
                  servizio nel sesto reggimento a Brunico, compagnia mortai
                  reggimentale. Due i richiami: nel 1961, nella compagnia mortai
                  dell’ottavo reggimento alpino a Moggio Udinese; e nel 1966
                  ad Aosta dove maturò la promozione a capitano. Fresco di
                  naja, nel 1955 si è iscritto al gruppo Ana di Casoni con
                  funzioni prima di segretario e poi di capogruppo. Nel 1958 è
                  entrato nel consiglio direttivo della sezione Monte Grappa.
                  Con il collega Palaro, per anni responsabile dell’ufficio
                  tecnico comunale di Bassano, ha progettato e diretto le prime
                  opere per la realizzazione della sede. Ha progettato e diretto
                  i lavori di sistemazione della sede dopo l’alluvione del
                  ’66.
 
  Ha
                  organizzato e guidato, a livello sezionale, le operazioni a
                  Magnano in Riviera nel 1976, subito dopo il tragico terremoto
                  che sconvolse il Friuli. L’anno successivo ha guidato gli
                  alpini a Venzone, sempre nel Friuli martoriato dal sisma.
                  Ancora in prima linea a Muro Lucano nell’81, a Pescopagano
                  nell’82, a Enego nell’83 in Valtellina nell’87. Con il vicepresidente Toni Marin ha guidato l’intervento in
                  Albania e la campagna antidroga e l’intervento in Sicilia.
                  Nel 1988 è stato eletto consigliere nazionale. Ha partecipato
                  all’intervento in ARmenia con l’ospedale da campo
                  dell’Ana. Ha progettato e coordinato assieme a due nipoti, i
                  lavor di costruzione dell’asilo di Rossoch. Dal 1992 al 1994
                  è stato vicepresidente nazionale vicario. Ha costituito il
                  gruppo sezionale di protezione civile. Dal 1957 è donatore di
                  sangue; ha fondato il gruppo Aido di casoni. E stato
                  vicepresidente della sezione Monte Grappa dal 1977 al 1984,
                  anno in cui ha assunto la carica di presidente e che ha
                  mantenuto sino a due anni fa quando ha passato il testimone a
                  Carlo Bordignon. È comunque stato nominato presidente
                  onorario.
 È sempre in prima linea per combattere, da vero alpino, la
                  burocrazia, le macerie, le negligenze dell’uomo. Una guerra
                  condotta a colpi di piccone e di badile, una guerra che non fa
                  vittime ma aiuta la gente a ritrovare speranza e fiducia nella
                  vita.
 Per l’adunata ai piedi del Grappa ha speso energie, tempo,
                  amicizie, dedicandosi totalmente al progetto che due anni fa
                  è riuscito a far approvare dall’Ana, centrando così uno
                  storico obiettivo.
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                        | SESSANT’ANNI
                          FA L’ULTIMO RESTAURO. Fu fatto saltare il 29 ottobre
                          del 1945 da una mina posta da un soldato tedesco in
                          ritirata. Tre anni dopo venne inaugurato |  
                        | Bruciato
                          o travolto dalle piene Il ponte ricostruito undici
                          volte |  |  
                |  |  
                |  Che
                  il "Giornale di Vicenza" sia vicino agli alpini è
                  testimoniato da un raro opuscolo edito il 2 ottobre 1948 alla
                  vigilia della inaugurazione del Ponte ricostruito “come era
                  e dove era”, proprio in occasione dell'Adunata di 60 anni
                  fa. Si tratta di una raccolta iconografica di 50 pagine più
                  copertina, che non ha nulla da invidiare alle moderne
                  iniziative editoriali quanto a impostazione, commenti alle
                  immagini, foto riprodotte con riferimenti circostanziati e
                  pertinenti, pubblicità. Già, perché non vi trova spazio
                  solo “l'Impresa costruzioni edilizie Cav. Giulio Tessarolo e
                  Figli, ricostruttrice del Ponte Vecchio e di altre importanti
                  opere” ma anche una sorta di main sponsor: la
                  Marzotto-Tradizioni e progresso-Lanifici in Valdagno, Tessuti
                  e Filati e una ventina di altre aziende con tanto di slogan
                  coniato per l'occasione. Il Pastificio Borella, con sedi a
                  Bassano, Vigonza e Adria, invitava: “Alpini! Se volete
                  mangiar bene, chiedete sempre la pasta dell'Alpino Borella”.
                  Il pastificio oggi ha sede a Camponogara (Ve) ma produce
                  ancora. Non par vero ma una visita al sito web ve lo confermerà:
                  Bigoli de Bassan, E Pene de Alpin de Bassan e I Subioti de
                  Bassan. Tra gli inserzionisti figuravano: la Distilleria
                  acquavite Nardini, la ditta Bernardo Finco ancora in via
                  Zaccaria Bricito, 34 - telefono 176, l'istituto Sacro Cuore
                  “Istituto Magistrale parificato - Scuole elementari, corsi
                  di cultura e convitto”, la Cassa di Risparmio, la Banca
                  Cattolica del Veneto, l'allora Cartoleria Scrimin e altri
                  negozi non più in attività. Per tornare al ponte Vecchio, le
                  prime notizie, presumibilmente attendibili, sulla sua
                  esistenza, vengono datate 1209. È del 1450 la piena della
                  prima distruzione: il ponte sarà riaperto ai passanti nel
                  1453. Nel 1493 il ponte è di nuovo in rovina e ci vorranno
                  cinque  anni per la ricostruzione ad opera della Serenissima. Nel 1511
                  è il maresciallo La Palisse, in fuga, ad appiccare il fuoco
                  alla struttura, la quale verrà ristabilita solo nel 1519
                  “in quel modo et forma che era solito farsi in passato”.
                  Nel 1520 altra piena e altra rovina cui pone rimedio il podestà
                  Gianni Fantino Memo nel volgere di un anno. Dopo una piena del
                  1524 il ponte viene ricostruito in pietra su due arcate ma
                  “la pietra regge meno del legno” commenta l'autore Rino
                  Borin, se nel 1526 il ponte non regge un'altra piena per
                  essere ricostruito in legno, e nella consueta forma nel 1531
                  dal podestà Grimani. Altra rovina è causata da una piena del 1567 e ci vorranno
                  tre anni per riavere il ponte ricostruito “per il modello
                  del Palladio”. Logoro e incurvato dalle piene, verrà
                  interamente rifatto di lì a 150 anni ma ne passeranno appena
                  una ventina perché una piena del 1748 se lo porti via come
                  fuscello. Bartolomeo Ferracina impiegherà due anni per
                  riconsegnarlo e riaprirlo al transito. Altra mano incendiaria
                  di cui prendere nota è quella di Eugenio di Beauharnais che
                  lascia Bassano nel 1813. Qui sarà Angelo Casarotti a
                  ricostruirlo e inaugurarlo nel 1821.
 La storia più recente registra l'interruzione del ponte il 17
                  febbraio 1945 ad opera della Brigata partigiana “Martiri del
                  Grappa” e la fucilazione di tre giovani il 20 febbraio. Il
                  Ponte viene fatto saltare con il brillamento di una mina da un
                  sodato tedesco in ritirata alle 10 del 29 aprile 1945. Nel
                  gennaio del 1948 inizierà la ricostruzione e il 3 ottobre
                  1948 per la ventiduesima Adunata nazionale alpina il Ponte
                  viene ricostruito “come era e dove era” dalla ditta
                  Fratelli Tessarolo. Il resto è, per così dire... attualità.
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                        | Il
                          presidente Carlo Bordignon sottolinea il carattere
                          internazionale dell’adunata ed elogia l’impegno
                          delle penne nere bassanesi |  
                        | «È
                          la capitale mondiale delle penne nere» |  |  
                |  |  
                |  «Bassano
                  è la piccola capitale degli alpini e qui da noi ogni penna
                  nera si sente a casa». Oggi, con l’avvio dell’ottantunesima adunata nazionale,
                  per l’Ana Montegrappa si realizza un sogno lungo
                  sessant’anni. Dopo il primo grande raduno del dopoguerra,
                  tenutosi nel 1948 ai piedi del Grappa, gli uomini col cappello
                  grigioverde torneranno a sfilare per le vie della città
                  imbandierate con il tricolore e il presidente della sezione
                  Carlo Bordignon vedrà concretizzarsi un desiderio coltivato
                  da molto tempo, da quando già dieci anni fa, come membro del
                  consiglio sezionale, aveva iniziato ad immaginare un nuovo
                  convegno alpino sulle rive del Brenta.
 «Avrei voluto l’adunata a Bassano nel ’98 in occasione
                  del cinquantesimo anniversario dell’inaugurazione del ponte
                  - ricorda -. All’epoca però non eravamo pronti».
 Ora invece, a novant’anni esatti dalla fine della prima
                  guerra mondiale e nel sessantennale della ricostruzione dello
                  storico ponte ligneo, tutti gli iscritti della sezione
                  Montegrappa sono consapevoli di poter rivendicare con orgoglio
                  per il loro territorio un rapporto speciale con questo corpo
                  dell’esercito.
 «La nostra è la città degli alpini per eccellenza - spiega
                  Bordignon -. Dopo la guerra, le penne nere di tutta Italia
                  contribuirono a ricostruire il ponte vecchio ed ora si sentono
                  strettamente legate alle nostre zone. Non a caso quella di
                  quest’anno sarà l’adunata con il maggior numero di
                  delegati delle sezioni estere, molti dei quali, pur di di non
                  mancare all’appuntamento bassanese, hanno preferito
                  rinunciare ai convegni precedenti».
 L’euforia e la particolare attenzione che in questi mesi
                  hanno preceduto e preparato l’ottantunesimo convegno Ana
                  sono quindi, per il numero uno degli alpini bassanesi, da un
                  lato eccezionali ma anche più che giustificati.
 «Sarà un evento speciale - conclude -. Quasi tutta la
                  sezione è stata coinvolta nei preparativi e gli alpini hanno
                  davvero dato il meglio di sé. Ci auguriamo di non aver fatto
                  grossi errori ma credo di poter dire che siamo pronti.
                  Domenica saranno circa seimila le penne nere della nostra
                  sezione a marciare per le vie del centro durante la sfilata
                  finale e saranno proprio i nostri soci a portare 68 delle 136
                  bandiere destinate a chiudere il corteo».
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                        | «Ricorderemo
                          tutti con nostalgia questi giorni bellissimi» |  |  
                |  |  
                |  «Ci
                  siamo, il grande evento è dietro l’angolo. Un primo
                  bilancio si può fare dal punto di vista organizzativo. È un
                  lavoro immane che sembra non finire mai. Ma siamo partiti con
                  largo anticipo, più di un anno fa, dal momento in cui ci
                  hanno assegnato l'adunata. In questi ultimi mesi, poi, ci
                  siamo buttati a capofitto nel lavoro. E quando dico noi
                  intendo un gruppo di lavoro enorme, composto dall'intera
                  macchina comunale, con in testa l'ingegner Bonato, capo
                  ufficio tecnico, da una parte, gli alpini con il testa il
                  colonnello Paolo Casagrande presidente del Comitato
                  Organizzatore dall'altra. Tra tutti c'è stata un'osmosi di
                  collaborazione davvero invidiabile, nessun problema, nessun
                  bisticcio: non è facile quando si mettono insieme tante
                  persone!». A parlare è il sindaco di Bassano Gianpaolo Bizzotto.
 Quante persone, in totale, hanno lavorato e stanno lavorando
                  per l'adunata?
 «Tra alpini, protezione civile, volontari, dipendenti
                  comunali… direi qualche bel migliaio!»
 Una macchina organizzativa imponente: davvero siete arrivati
                  alla fine senza nessun intoppo?
 «Direi che la macchina ce l'ha fatta a reggere i ritmi, anche
                  se in questi ultimi giorni si avverte la tensione, ma è quasi
                  ovvio. E quella che si prospetta è una settimana
                  intensissima: finito il lavoro organizzativo inizia quello di
                  gestione dell'evento… non c'è pausa!».
 C'è qualcosa che lei avrebbe voluto fare diversamente, magari
                  anche più in grande, se solo avesse potuto?
 «No. Onestamente no. Sarà perché parto dal presupposto che
                  non pretendo mai qualcosa che diventa impossibile ma chiedo
                  molto a me stesso e agli altri su ciò che è fattibile. Un
                  dettaglio di cui siamo molto soddisfatti è sicuramente la
                  passerella a nord del Ponte degli alpini, nata come soluzione
                  di ripiego al ponte Bailey e rivelatasi un'ottima scelta,
                  peraltro apprezzata dai bassanesi. Un progetto per la cui
                  riuscita si sono impegnati moltissimo i miei assessori Egidio
                  Torresan e Claudio Mazzocco».
 Si può dire che sia stata questa la più grande sfida che
                  avete dovuto affrontare?
 «Direi che, a volerle elencare tutte, le sfide affrontate, si
                  rischia di dimenticarne qualcuna. Forse però la sfida più
                  grande è stata un'altra: il giorno in cui, dopo l'incontro
                  con l'allora presidente, ora “Presidentissimo” Bortolo
                  Busnardo, ho scritto la lettera all'Ana Nazionale di Milano
                  per chiedere l'adunata a Bassano. Avevamo tanti dubbi, ma una
                  grande certezza: la nostra città e i Comuni vicini
                  l'avrebbero accettata, apprezzata e servita, proprio come sta
                  succedendo. E poi c'erano motivazioni forti a sostenerla, a
                  cominciare dalle ricorrenze: 90 anni dalla fine del primo
                  conflitto mondiale, 80 dall'anno in cui a Bassano è stato
                  aggiunto l'appellativo “del Grappa” (e non della grappa!),
                  60 dalla ricostruzione del ponte grazie al grande aiuto degli
                  alpini e 60 anche dalla prima adunata a Bassano!».
 Si parla sempre di accoglienza e di entusiasmo: ma com'è
                  possibile che l'alpinità riesca ancora a coinvolgere non solo
                  una città, ma un intero territorio, persone di qualsiasi età
                  e qualsiasi appartenenza politica, religiosa, sociale….?
 
  «Secondo
                  me per un effetto emozionale a catena. Gli alpini sono sempre
                  stati un corpo militare diverso dagli altri, hanno servito la
                  patria in guerra e in pace, dentro e fuori dall'obbligo di
                  leva. Quanti alpini hanno ritirato fuori con coraggio e
                  orgoglio il cappello per andare ovunque, in Italia e nel
                  mondo, ci fosse bisogno di portare sostegno materiale e
                  umanitario, ovunque ci fosse bisogno di solidarietà. L'alpino
                  si è sempre fatto voler bene. Non dimentichiamo poi tutti gli
                  alpini che hanno dato la loro vita per la nostra libertà e la
                  pace, regalandoci la serenità e il benessere in cui viviamo
                  ora. Queste cose non si possono dimenticare: gli alpini hanno
                  costruito la storia. L'attaccamento ai valori che loro
                  rappresentano, la patria, la difesa della persona, la difesa
                  del territorio, sono ancora vivi e per fortuna noto che se ne
                  parla anche nelle scuole. Sono valori che, in tempo di pace,
                  diventano amicizia, senso pratico, rispetto della vita, gioia
                  e fratellanza. L'adunata è sì una grande festa, ma non
                  avrebbe senso se non si basasse su questi concetti
                  fondamentali». L'adunata ha coinvolto un intero territorio: ha anche
                  contribuito a fare da collante tra i Comuni contermini?
 «Devo dire che ho trovato un grande disponibilità tra
                  colleghi sindaci e loro delegati: ognuno si è sentito parte
                  in causa di questa adunata e l'intero territorio bassanese,
                  insieme ad alcuni Comuni del trevigiano, ha fatto e sta
                  facendo la sua parte in modo encomiabile».
 Che augurio vorrebbe fare a tutti quelli che parteciperanno
                  all'adunata?
 «Innanzitutto dico “Benvenuti” a tutti quelli che stanno
                  arrivando dall'Italia e dal mondo. Il monte Grappa, dall'alto
                  dei suoi 1800 metri, ridando voce a tutti i Caduti della sua
                  patria là sepolti o mai ritrovati, ci saluta, ci accoglie, ci
                  assiste! Ai bassanesi, ai miei cittadini e, se i miei colleghi
                  sindaci me lo permettono, anche ai cittadini di tutti i Comuni
                  della Pedemontana, rivolgo un invito: facciamo un corpo unico
                  con le migliaia di alpini che arriveranno, diamo onore al
                  tricolore e se abbiamo ancora qualche bandiera, esponiamola!
                  Apriamo le nostre case agli alpini (con gli alpini non ci sono
                  problemi) apriamo loro i nostri cuori e viviamo insieme un
                  grande evento. A chi vede l'adunata come un “problema”, a
                  queste pochissime persone porgo invece un invito ad avere
                  pazienza e a farsi coinvolgere dallo spirito gioioso,
                  travolgente e impetuoso dell'adunata».
 Cosa lascera l'adunata alla città?
 «L'adunata lascerà, ne sono certo, un bellissimo ricordo:
                  avremo sicuramente nostalgia di questi giorni. Sarà un grande
                  investimento per il futuro del territorio. Vorrei concludere
                  con la preghiera che il buon Dio ci assista perchè tutto vada
                  per il meglio e infine…Benvenuti alpini!».
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                        | Il
                          messaggio degli alpini è anche un richiamo a non
                          dimenticare la nostra storia, quella dei nostri padri
                          e dei nostri nonni |  
                        | Bentornate,
                          penne nere! |  |  
                |  |  
                |  Bentornati
                  alpini. Un benvenuto al vostro inconfondibile stile. Generoso,
                  allegro, tipico degli uomini temprati dalla montagna. Uno
                  stile senza retorica, come le canzoni che accompagnavano nelle
                  marce estenuanti o nel fango delle trincee quando la guerra
                  pungeva come il gelo, come il ferro spinato, come le bombe e i
                  proiettili che seminavano pericoli, morte e tristezza. Quella degli alpini è un’immagine di bravi soldati, un
                  corpo che si è distinto sia nei conflitti passati, ma anche
                  nelle missioni di pace più recenti, sempre in prima linea in
                  tutte quelle situazioni in cui vi siano da affrontare
                  emergenze, calamità naturale, eventi di grandi proporzioni.
 Questa è l’immagine che trasmettono gli alpini: gente
                  sempre pronta a rimboccarsi le maniche, pronta a ricostruire,
                  a piantar tende, ad aiutare chi è nel bisogno, ad affrontare
                  qualche recupero di monumenti in degrado, a sposare progetti
                  di solidarietà sul terreno del volontariato sociale o della
                  protezione civile.
 Ma uno dei tratti caratteristici degli alpini è l’allegria,
                  la contagiosa propensione a far festa, la generosa attitudine
                  a riconoscere che la vita si assapora in compagnia. Nelle loro
                  adunate tutto ciò si fa evidente e siamo sicuri che anche
                  stavolta, nell’appuntamento di questo fine settimana a
                  Bassano, sarà - appunto - grande festa. Le previsioni della
                  vigilia indicano numeri da capogiro: si parla di 350-400 mila
                  presenze nella città del Grappa. Numeri che in altri contesti
                  potrebbero creare il caos.
 Invece siamo sicuri fino d’ora che andrà tutto bene, che
                  non ci saranno intoppi, sfasature o note stonate. Il merito va
                  proprio a loro, agli alpini che ci lavorano da un anno e che
                  hanno studiano, d’intesa con l’amministrazione e gli enti
                  locali ogni particolare della grande adunata. D’altro canto
                  Bassano è la città d’Italia che forse più di ogni altra
                  ha legato il suo nome e la sua storia agli alpini che qui
                  porteranno il labaro di una associazione che, con le sue 212
                  medaglie, costituisce il segno tangibile di quanto gli alpini
                  abbiano dato alla Patria, nei 131 anni di vita del Corpo.
                  Bassano, il Grappa e il suo territorio s’intrecciano con la
                  storia degli alpini, con le tanti reperti e ricordi della
                  Grande Guerra e del secondo conflitto mondiale, dove tante
                  penne nere bassanesi furono protagonisti di piccoli e grandi
                  gesti di un eroismo che non ha ricevuto medaglie ma che non
                  merita l’oblio.
 La memoria. In tempi in cui è facile dimenticare, ci pensano
                  le penne nere, anche con la loro adunata e con le numerose
                  iniziative collerali (mostre, rassegne fotografiche,
                  esposizioni di vecchie divise, testimonianze) a ricordarci la
                  nostra storia, a ricordare il sacrificio di chi ha perduto la
                  vita nell’adempimento del dovere.
 «Per non dimenticare il sacrificio dei nostri padri»,
                  ammonisce giustamente uno degli striscioni che sfileranno a
                  Bassano durante l’adunata degli alpini che in questa
                  occasione celebrano i novant’anni dalla fine della prima
                  guerra mondiale. Non dimenticare, ce lo insegnano proprio gli
                  alpini che rispettano le tradizioni, la storia e la memoria,
                  è un’esercizio sempre utile, non c’è pericolo di passare
                  per ripetenti.
 E proprio Bassano non dimentica il contributo che gli alpini
                  hanno dato alla ricostruzione dello storico ponte di legno
                  distrutto nel 1945 dai tedeschi e ricostruito, nel rispetto
                  del progetto palladiano, sessant’anni fa con il contributo
                  degli alpini di tutta Italia. Uno slancio di generosità
                  tipico delle penne nere che anche in questo sono da esempio
                  alle giovani generazioni e, più in generale, ad un tempo - il
                  nostro - dove la fretta giustifica spesso qualche egoismo di
                  troppo. Per questo è importante che il messaggio degli
                  alpini, ancora fresco e attuale, sia trasmesso e tramandato.
 L’adunata di questi giorni a Bassano che attirerà penne
                  nere da ogni parte del mondo, è certamente un veicolo
                  potente. Ci sono dunque tutti i presupposti per un evento
                  speciale, festoso e suggestivo.
 Bentornati, alpini! Giulio Antonacci
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                          | GIANCARLO
                            GALAN. Portare l’adunata a Bassano è stata una
                            grande vittoria di tutto il Veneto |  
                          | «È
                            la capitale mondiale delle penne nere» |  |  
                  |  |  
                  |  «Siamo
                    nella capitale mondiale degli alpini e già questo è una
                    garanzia del successo che avrà quest’adunata». Giancarlo Galan, presidente della regione Veneto, non ha
                    dubbi: la manifestazione sancirà in maniera ancor più
                    indissolubile lo storico legame che da sempre unisce Bassano
                    e il Grappa alle penne nere d’Italia e di tutto il mondo.
                    Il governatore, presente ieri all’incontro di
                    presentazione dell’evento che si è tenuto nella magica
                    atmosfera delle “Bolle” di Nardini, ha tessuto le lodi
                    della città del Grappa, che ha saputo assieme agli alpini
                    farsi promotrice con coraggio di questa splendida
                    iniziativa.
 «Sono riconoscente a Bassano - ha detto Galan - una delle
                    città meglio amministrate del Veneto, perché ha saputo
                    regalarci questa grande manifestazione. Questa città
                    riveste da sempre un ruolo di primo piano in seno alla
                    nostra regione e noi anche in questo caso le abbiamo
                    riservato l’attenzione che merita. Quando il sindaco
                    Bizzotto è venuto a battere cassa per l’organizzazione
                    dell’evento, sono stato ben felice di rispondere
                    positivamente. I soldi che la Regione ha tirato fuori sono
                    soldi di tutti e vanno spesi bene. Nel caso di Bassano ero
                    sicuro che questo sarebbe avvenuto».
 «Se devo essere sincero - ha proseguito Giancarlo Galan -
                    quando all’indomani di Asiago mi è stata buttata lì
                    l’idea di riportare gli alpini a Bassano per il
                    sessantesimo anniversario della ricostruzione del Ponte, ero
                    un po’ scettico. Subito ho pensato che sarebbe stata una
                    battaglia persa. Impegno, determinazione e passione, invece,
                    alla fine hanno vinto e questa ora è una battaglia vinta
                    per Bassano e per tutto il Veneto».
 «Io sono uno dei pochi politici che hanno fatto il servizio
                    militare - ha detto ancora con un pizzico d’orgoglio il
                    presidente Galan - non negli alpini ma come soldato semplice
                    nella Fanteria d’arresto a Udine, quindi non mi spavento
                    di fronte alle difficoltà organizzative, e non solo, legate
                    a questa adunata. Siamo ben preparati e sono consapevole
                    delle capacità e della civiltà degli alpini». Mi preme
                    sottolineare una cosa molto importante - ha concluso Galan -
                    Per questa adunata la Regione ha tirato fuori un milione di
                    euro e per buona parte si tratta di un investimento per
                    Bassano e il Bassanese. Molte cose fatte per l'adunata,
                    infatti, rimarranno. Mi riferisco all’ampliamento del
                    pronto soccorso, all’omologazione della piazzola di
                    atterraggio degli elicotteri per voli diurni e notturni,
                    dell’ampliamento del parcheggio dell'ospedale, al nuovo
                    ascensore esterno del S. Bassiano. Si tratta di lavori resi
                    possibile proprio dal fatto di aver portato l’adunata a
                    Bassano e che fanno dell’ospedale una delle strutture
                    modello della sanità italiana».
 Come chicca finale, Galan ha annunciato che non è esclusa
                    la presenza in città del presidente Berlusconi.
 «Mi ha garantito che se potrà ci sarà - ha detto - In
                    ogni caso sarà presente il ministro della difesa». S.F.
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                          | Presentata
                            ufficialmente l’ottantunesima adunata |  
                          | Un
                            omaggio al Grappa e ai suoi eroi |  |  
                  |  |  
                  |  È
                    stata concessa «per i valori che il Grappa e il ponte
                    vecchio rappresentano», ha detto il sindaco Gianpaolo
                    Bizzotto; è stata «voluta fortemente e preparata con
                    entusiasmo e dedizione», ha sottolineato il presidente
                    della sezione Montegrappa Carlo Bordignon. Oggi, dopo sessant’anni da quella storica del 1948,
                    l’adunata nazionale degli alpini torna per la seconda
                    volta a Bassano, capitale mondiale delle penne nere.
 Ieri mattina da Nardini, alle "Bolle" di Fuksas,
                    il presidente dell’Ana Corrado Perona, i vertici
                    dell’associazione e dell’esercito e il governatore della
                    Regione Veneto Giancarlo Galan, hanno ufficialmente
                    presentato l’ottantunesima edizione della più importante
                    manifestazione itinerante d’Italia. Di fronte agli
                    amministratori e ai politici locali, alle penne nere, al
                    prefetto di Vicenza Pietro Mattei e ai rappresentanti delle
                    forze dell’ordine, nell’avveniristico complesso
                    architettonico messo a disposizione dalla famiglia Nardini,
                    resi gli onori alla bandiera, sono state ricapitolate le
                    motivazioni storiche profonde che hanno condotto sulle rive
                    del Brenta i cappelli grigioverdi e sono state ripercorse le
                    tappe dell’imponente lavoro che in questo anno e mezzo ha
                    impegnato gli organizzatori.
 «È stata una grande impresa - ha sottolineato il
                    presidente Carlo Bordignon, porgendo il benvenuto agli
                    ospiti - compiuta nel sessantesimo anniversario della
                    ricostruzione del nostro ponte da parte delle penne nere e a
                    novant’anni dalla fine della Prima guerra mondiale.
                    L’intera sezione ha operato al massimo delle sue forze per
                    accogliere i soci dell’Ana nel migliore dei modi».
 D’altro canto, come ha ricordato il primo amministratore,
                    non solo la città, «che si gloria di portare il nome del
                    monte sacro alla patria», ma tutto il territorio e i comuni
                    contermini sentono fortemente la loro vocazione alpina.
 «Dobbiamo molto a questo corpo dell’esercito - ha
                    proseguito il sindaco Bizzotto - e abbiamo chiesto proprio
                    per motivi "valoriali" un’adunata che ci è
                    costata così tanto impegno». Un sforzo massiccio, che
                    permesso di rendere operativi 2500 volontari della
                    protezione civile a cui si aggiungeranno altri mille uomini
                    della sezione Montegrappa, di sistemare 47 mila persone
                    negli attendamenti e negli alloggi collettivi, di
                    transennare le vie bassanesi, di mettere in piedi treni
                    speciali e bus navetta.
 Sono questi solo alcuni dei numeri dell’adunata bassanese,
                    i «dati importanti» riassunti ieri dal presidente del
                    Comitato organizzatore, il col. Paolo Casagrande che, oltre
                    ad aver annunciato per stamani una strisciata tricolore sul
                    Grappa, ha ringraziato tutti coloro che hanno operato per la
                    buona riuscita della festa alpina.
 
  «Alle
                    spalle di quest’evento - ha sottolineato - c’è stata la
                    capacità di fare squadra. E se è vero che ufficialmente
                    l’adunata è stata classificata come un’esercitazione di
                    protezione civile, è innegabile che protezione civile, gli
                    operatori sanitari e tutti i volontari agiranno in questi
                    giorni realmente sul territorio e avranno a che fare con
                    vere emergenze». Il convegno alpino sarà però anche un’occasione per
                    dimostrare la vitalità, la professionalità delle truppe
                    alpine ancora in servizio, che hanno allestito in parco
                    ragazzi del ’99 una cittadella militare in cui verranno
                    illustrate le attività dei reparti, le nuove tecnologie e
                    le attrezzature in dotazione all’esercito. «Lì ci sono
                    ragazzi e ragazze che hanno scelto di vivere come alpini -
                    ha spiegato il comandante delle truppe alpine Bruno Petti -
                    per permettere che l’Italia sia ben rappresentata nel
                    mondo».
 Oggi l’adunata entra nel clou con la cerimonia solenne, in
                    mattinata, a Cima Grappa e la sfilata per le vie del centro
                    nel pomeriggio.
 
 Alla vigilia dell’Adunata degli Alpini, che si apre oggi a
                    Bassano, il presidente del Veneto Giancarlo Galan ha voluto
                    indirizzare un particolare saluto «all’alpino Rigoni
                    Stern».
 Nel sottolineare che Bassano è «città degli alpini più
                    di qualunque altra città degli alpini», Galan ha espresso
                    il proprio affetto nei confronti dello scrittore,
                    definendolo «maestro d’arte e di vita, che per le
                    generazioni di ieri e di oggi rappresenta il Veneto migliore».
                    Caterina Zarpellon
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                          | CORRADO
                            PERONA. A 90 anni dalla fine della guerra il giusto
                            omaggio al Monte Grappa |  
                          | «Alpini,
                            volto positivo della nostra nazione» |  |  
                  |  |  
                  |  La
                    mente del “vecio” e il cuore del “bocia”. Corrado
                    Perona, presidente nazionale dell’Ana, incarna
                    perfettamente lo spirito dell’alpino, capace di grandi
                    slanci e di imprese generose senza però mai perdere di
                    vista la realtà. Ed è in quest’ottica che ieri mattina
                    ha analizzato questa ottantunesinma edizione dell’adunata
                    alpina. «A novant’anni dalla fine della Prima guerra mondiale -
                    ha detto durante l’incontro di presentazione dell’evento
                    - l’appuntamento con il Monte Grappa non poteva mancare e
                    la richiesta di Bassano non poteva essere ignorata.
                    L’adunata nazionale è un momento importante per tutti gli
                    alpini ma non solo per loro. È un avvenimento carico si
                    significato. L’Italia è un Paese di grandi
                    contraddizioni: si va dai gravi fatti di Verona allo spirito
                    che anima il ritrovo degli alpini, passando per lo splendido
                    esempio dell’imprenditore Nardini che ha realizzato questo
                    capolavoro. Purtroppo, si parla troppo spesso delle
                    negatività di un Paese che invece ha molto di positivo da
                    offrire. Noi alpini siamo positivi. La nostra è una grande
                    famiglia, appassionata e governata bene ed è per questo che
                    va avanti».
 «In noi - ha sottolineato Perona - c’è una grande voglia
                    di stare insieme e di costruire qualcosa. Stiamo cercando di
                    infondere lo spirito che ci anima anche nelle nuove
                    generazioni e per questo abbiamo avviato una serie di
                    iniziative in collaborazione con le scuole. Dopo la grande
                    esperienza di Cuneo siamo giunti a Bassano, sicuri della
                    grande accoglienza che anche la terra veneta ci riserverà».
 «L’adunata è una grande festa - ha dichiarato il
                    presidente nazionale - Ci ritroviamo una volta all’anno e
                    in quell’occasione, perché no, beviamo un bicchiere in più,
                    a costo di strapazzarci un po’ il fegato, ma fa parte di
                    noi, del nostro essere alpini. Ma questo è solo uno dei
                    volti dell’adunata, quello del sabato sera. Alla domenica
                    mattina, tira un’aria nuova. L’alpino si ripulisce e si
                    veste a festa per partecipare alla grande sfilata che
                    rappresenta il momento principale della manifestazione, nel
                    quale si esprime la nostra vera essenza».
 «Sfogliando l’album dei ricordi - ha detto ancora Perona
                    - ho ritrovato una foto dell’adunata del 1948, nella quale
                    c’è mio padre in riva al Brenta, a pochi passi dal Ponte.
 Ebbene, sessant’anni dopo ci sono io e con me c’è anche
                    mio figlio. Ciò mi rende immensamente felice, nella
                    speranza che da lassù possano vedermi».
 «Un invito? - ha concluso - Gettiamoci alle spalle le
                    preoccupazioni e godiamoci la festa». Silvano Ferraro
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                            Protezione civile è già sulla... strada |  |  
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                  |  La
                    protezione civile dell’Ana è entrata in azione a Bassano
                    e per tutta la durata dell’adunata sarà in servizio sulle
                    strade di collegamento alla città, nei punti medici
                    avanzati ma anche nei centri operativi per garantire il
                    funzionamento del sistema di comunicazione. «I nostri volontari - ha spiegato il gen. Maurizio Gorza,
                    responsabile del nucleo di Pc dell’associazione nazionale
                    alpini - svolgeranno in questi giorni delle attività di
                    controllo delle arterie che portano a Bassano: saranno
                    presenti negli snodi di Cittadella, Vicenza, Treviso e
                    Conegliano per indirizzare gli ospiti attesi ai piedi del
                    Grappa».
 I tir e i mezzi pesanti dovranno seguire degli itinerari
                    speciali, predisposti da tempo dagli organizzatori, mentre
                    le auto saranno incanalate nei percorsi individuati
                    all’interno della ragnatela di strade della regione. Le
                    penne nere inquadrate nella protezione civile, ha poi
                    riferito Gorza, gestiranno il punto medico avanzato
                    allestito nell’ex pronto soccorso di viale delle Fosse e
                    l’ospedale da campo Ana, montato ieri in prato Santa
                    Caterina. Si occuperanno anche delle comunicazioni radio e
                    dei transennamenti. «Prima di unirsi agli altri volontari -
                    ha concluso - alcuni dei nostri uomini hanno inoltre
                    regalato alla città la pulizia completa del monte Crocetta,
                    del percorso ciclopedonale tra Pove e Bassano, di quello del
                    castello Ezzelino e del boschetto posto sotto il ponte nuovo».
                    C.Z.
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                          | L’INAUGURAZIONE.
                            Cerimonia dell’alzabandiera in Prato S. Caterina |  
                          | La
                            cittadella «Questi sono gli alpini oggi» |  |  
                  |  |  
                  |  Se
                    in questi giorni Bassano è il cuore dell’alpinità, la
                    cittadella degli alpini di Prato Santa Caterina in questo
                    fine settimana è sicuramente il cuore di Bassano. E non
                    poteva essere altrimenti per la città del Grappa che ieri
                    pomeriggio, alla cerimonia di apertura della
                    “cittadella”, ha ritrovato quella caserma che perse
                    alcuni anni orsono in seguito alla ristrutturazione delle
                    forze armate. Il complesso militare è stato allestito dalla brigata Julia
                    che ne ha delegato la realizzazione al 7° reggimento
                    alpini. «Bassano è la storica capitale degli alpini», ha
                    detto salutando le autorità il gen. Bruno Petti, comandante
                    delle Truppe alpine, che ha presenziato la cerimonia con il
                    gen. Paolo Serra, comandante della Brigata alpina Julia, e
                    il colonnello Antonio Maggi, comandante del Settimo alpini.
 Erano presenti il prefetto Pietro Mattei, il questore
                    Giovanni Sarlo, il col. Luciano Zubani, comandante
                    provinciale dei carabinieri, il sindaco di Bassano Bizzotto,
                    il presidente Ana Corrado Perona e l’assessore regionale
                    Elena Donazzan. Con loro, i vertici Ana locali, le autorità
                    militari e civili, gli amministratori cittadini e le
                    delegazioni ungheresi e slovene in rappresentanza della
                    Multinational land force di cui fa parte la brigata Julia.
 Attorno, ad attendere di poter visitare la struttura, tanti
                    e tanti visitatori, non solo bassanesi. All’interno, lungo
                    un percorso di grande impatto scenografico, con raffinati
                    allestimenti e persino simulazioni di attività operative,
                    mezzi, equipaggiamenti, armamenti, sistemi di comunicazione
                    e supoorti logistici, lo “stato dell’arte del corpo
                    alpino”, per usare le parole del gen. Petti.
 «Due le finalità della cittadella - ha affermato il
                    comandante delle truppe alpine -: da un lato, offrire alle
                    penne nere di un tempo, attraverso la visione dei nuovi
                    equipaggiamenti e l’incontro con le nuove figure
                    professionali, l’occasione di conoscere la realtà degli
                    alpini di oggi; dall’altro, rivolgersi alle nuove
                    generazioni per interessarle al mondo della montagna e per
                    proporre loro interessanti opportunità di crescita
                    professionale e umana».
 «Viviamo nella pace e nella serenità - ha detto il sindaco
                    Bizzotto - grazie a voi, per quello che fate nel mondo, in
                    quei luoghi dove andate per portare questa pace e questa
                    serenità. Con le armi? Sì anche con le armi se serve».
 Prima del taglio del nastro il gen. Petti ha ordinato
                    l’alzabandiera sulle note dell’inno nazionale, eseguito
                    dalla fanfara della brigata Julia, davanti alla compagnia
                    d’onore del 7° regg. alpini. I presenti, in piedi, hanno
                    cantato i versi di Mameli. Subito dopo è stato attivato il
                    collegamento in video conferenza con gli alpini di stanza in
                    Kosovo e in Afghanistan dove operano rispettivamente una
                    batteria del 3° artiglieria di Tolmezzo (una decina gli
                    alpini veneti presenti) e il 2° regg. di Cuneo.
 La cittadella degli alpini è stata subito presa d’assalto
                    dai visitatori, accolti subito da un blindato leggero Lince,
                    un Iveco molto apprezzato dalle forze armate straniere, come
                    il Puma. «Un mezzo che ha salvato la vita a molti nostri
                    militari», ha detto il gen. Petti.
 Da vedere gli equipaggiamenti e gli armamenti dei
                    paracadutisti alpini, l’élite delle penne nere, conoscere
                    l’evoluzione delle armi leggere in dotazione ai reparti,
                    il robot in dotazione al Genio, gli strumenti telemetrici
                    per l’acquisizione dei bersagli anche a 48 chilometri di
                    distanza e i nuovi equipaggiamenti per la difesa nucleare,
                    biologica e chimica e la palestra di roccia. Carlo Barbieri
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                          | Penne
                            nere sulla cima più alta del Polo Sud |  |  
                  |  |  
                  |  Tra
                    le chicche da non perdere alla cittadella degli alpini,
                    merita un cenno lo stand del Centro addestramento alpino di
                    Aosta, presente con il responsabile della sezione studi ed
                    esperienze, il magg. Remo Armano e il maresciallo capo Elio
                    Sganga. Quest’ultimo, tra il 9 dicembre e il 19 gennaio,
                    ha fatto parte di una spedizione antartica insieme ai primi
                    marescialli Ettore Taufer e Giovanni Amort, e al caporale
                    Marco Farina. I quattro alpini hanno raggiunto i 4.897 metri
                    della vetta del Monte Vinson, in Antartide, dopo aver
                    compiuto la traversata di avvicinamento dalla base
                    semipermantente statunitense a sud della Patagonia, sino
                    alla cima più alta dell’Antartico coprendo in 13 giorni
                    una distanza di 275 chilometri utilizzando solo gli sci e
                    trainando quattro slitte da 70 chili in piena autonomia,
                    lungo un tracciato mai prima percorso prima. In quattro
                    giorni hanno conquistatola vetta e sono tornati al campo.
                    Un’esperienza quella delle penne nere che, a chiusura
                    dell’anno Polare Internazionale, si è distinta oltre che
                    per il valore alpinistico anche per gli alti contenuti
                    esplorativi e per lo stile ecosostenibile adottato. Solo un’altra spedizione aveva raggiunto prima il campo
                    base sotto il Vinson a piedi. Le altre ci arrivano solo in
                    aereo. CA.B.
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                          | MEDIA.
                            Per la prima volta l’evento sarà trasmesso via
                            satellite |  
                          | L’Adunata
                            va in eurovisione    Ampia copertura
                            delle tv locali |  |  
                  |  |  
                  | Un’Adunata
                    trasmessa in eurovisione. Per la prima volta, il celebre
                    evento dedicato agli alpini sarà visibile da tutto il
                    continente. Il servizio è possibile grazie al satellite:
                    dall’Italia, ad esempio, sintonizzandosi sul canale 907 di
                    Sky si potrà assistere in diretta alla cerimonia sul Grappa
                    di stamattina, e anche alla sfilata di domenica lungo le vie
                    di Bassano.Una vetrina importante, resa possibile grazie alla
                    partnership che le emittenti Tele Boario e Tele Tutto, da un
                    paio d’anni il service ufficiale dell’Ana, hanno
                    stipulato con Tva Vicenza, che ha messo a disposizione la
                    sua sala regia e anche il canale satellitare. Per gustarsi
                    le fasi salienti del raduno delle penne nere comodamente
                    seduti sulla poltrona di casa non è però necessario il
                    satellite.
 Sempre Tele Boario e Tele Tutto hanno infatti selezionato un
                    pool di emittenti locali grazie alle quali l’Adunata sarà
                    di fatto visibile in tutto il nord, al Piemonte al Friuli.
 Oltre a Tva Vicenza e alla sua testata cittadina, Bassano
                    Notizie, un grande impegno sarà profuso anche dall’altra
                    emittente locale, Rete Veneta, che seguirà l’evento
                    minuto per minuto soprattutto domenica, con una diretta in
                    chiaro che inizierà alle 9 del mattino e andrà avanti fino
                    a sera.
 «Grazie all’esperienza acquisita nelle adunate di Asiago
                    e a Cuneo - spiega Giacomo Pellegrinelli, direttore di Tele
                    Boario -, saremo in grado di portare l’Adunata nelle case
                    dei cittadini e, per la prima volta, anche a quanti in tutta
                    Europa possiedono un collegamento satellitare. Oltre a ciò,
                    cureremo anche la produzione del dvd ufficiale
                    dell’Adunata numero 81, affinchè il ricordo di questo
                    evento possa rimanere a tutte le penne nere».
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                          | VIGILANZA.
                            Manolesta sempre in azione |  
                          | Attenti
                            agli scippi durante la sfilata |  |  
                  |  |  
                  | Attenti
                    agli scippi. Nella ressa dell’adunata, fra decine di
                    migliaia di persone gomito a gomito, si insinuano sempre i
                    furbastri che allungano le mani su tasche posteriori,
                    portafogli e zainetti.Quando si cammina tra folla che spinge, senza possibilità
                    di girarsi e tornare sui propri passi, si è facile preda di
                    ladruncoli di ogni risma.
 A mettere sul chi va là le penne nere è Lino Lanzarin,
                    vulcanico promotore di iniziative canore, alpine e non,
                    titolare del Timbrificio di piazza Garibaldi.
 «State attenti - dice Lanzarin -. Non tenete i portafogli
                    nella tasca posteriore dei pantaloni, non portate documenti,
                    siete alpini, non vi servono, o valori ingenti. Attenti alle
                    tasche con cerniera sugli zaini portati in spalla. Basta un
                    niente, una spinta, una pacca sulla spalla. Non ci si
                    accorge di nulla. Chiedete agli alpini di San Vito quale
                    esperienza hanno vissuto ad una delle ultime adunate. Li
                    hanno ripuliti e non si sono accorti di nulla. Nella calca
                    ci sono sempre i finti alpini, pronti a far man bassa in
                    mezzo a 300mila persone. In città gli spazi sono ristretti
                    e affollati. Accorgiti tu se qualcuno ti arraffa il
                    portafogli e si allontana». CA.B.
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                          | TRASPORTI.
                            Le Ferrotramvie vicentine mettono in campo 40
                            corriere con 80 autisti, previste 9 linee verso il
                            centro |  
                          | Bus,
                            piano strategico per 120 mila passeggeri |  |  
                  |  |  
                  |  Hanno
                    elaborato prima 8-9 progetti strategici, poi lima di qua e
                    aggiungi di là hanno scelto quello più convincente. Che
                    prevedeva perfino le prove dei percorsi con le corriere con
                    tanto di manovre in centro a Bassano tra piazzole, incroci e
                    rotatorie per evitare di ritrovarsi poi incastrati tra un
                    passaggio e l’altro in mezzo a un esercito di penne nere.
                    Quasi un piano di guerra, quello studiato dalle Ferrotramvie
                    vicentine per la calata degli alpini. Che, soprattutto
                    domenica, dovranno garantire i viaggi sui bus ad almeno 10
                    mila persone ogni ora. La grande mobilitazione della Ftv (sempre nella super
                    giornata di dopodomani) partirà dalle 6 della mattina per
                    concludersi a mezzanotte. Come hanno spiegato ieri i
                    dirigenti delle Ferrotramvie: «Allora domenica garantiremo
                    9 linee con passaggi ogni 5 minuti, cioè 12 corse all’ora
                    - spiega il presidente Valter Baruchello -. Solo dal
                    pomeriggio, per la precisione dalle 18, la cadenza di arrivi
                    e partenze sarà di 15 minuti tra l’una e l’altra».
 Hanno un vantaggio comunque, le Ftv vicentine: «Due anni fa
                    abbiamo fatto le prove tecniche ad Asiago, con l’altro
                    raduno nazionale delle penne nere. Speriamo di essere
                    abbastanza preparati». Il piano studiato (quello rimasto
                    tra i quasi dieci messi sul tavolo) si basa intanto sulla
                    chiusura delle scuole nel Bassanese per oggi «mentre sabato
                    e lunedì saranno esclusi solo i servizi scolastici - spiega
                    sempre il presidente -. Insomma restano operative le corse
                    normali, come se fosse estate».
 «Abbiamo concordato con l’organizzazione degli alpini un
                    servizio trasporti da tutti i Comuni del Bassanese - dice il
                    direttore delle Ftv Francesco Gleria -. In pratica una serie
                    di percorsi a raggiera verso il centro città, oltre ad un
                    potenziamento delle linee normali, vedi Sandrigo e Nove».
 Certo sono numeri tosti quelli in circolazione in questi
                    giorni. Domenica al volante di 40 bus saranno almeno 80 gli
                    autisti, tutti dedicati all’adunata e tutti volontari (e
                    con un extra sullo stipendio). In pratica si alterneranno in
                    tre turni da sette ore l’uno. Senza contare l’inghippo
                    (pare superato) dello sciopero nazionale dei trasporti di 4
                    ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil con Ugl e sindacati
                    autonomi per oggi ma evitato (solo a Bassano) con la
                    precettazione decisa dal prefetto di Vicenza.
 Tornando all’adunata, come si diceva mentre domenica fino
                    alle 18 sarà garantito un passaggio ogni 5 minuti nei 9
                    punti di “sbarco” nell’anello esterno della città,
                    nei giorni più “tranquilli” di venerdì e sabato le
                    corriere avranno una cadenza di 10 minuti.
 Qualche calcolo: 100 persone a corsa, per 12 corse ogni ora
                    dalle 6 alle 18 e arriviamo a 120 mila passeggeri
                    scarrozzati tra i paesi e il centro. Anche fossero la metà,
                    sarebbe un bel record. «Oltre alle nostre linee per
                    prudenza abbiamo coinvolto anche alcuni servizi privati
                    della provincia e fuori provincia - continua Baruchello -,
                    ad esempio da Cittadella».
 Il servizio passeggeri dei bus Ftv non tornerà comunque
                    normale prima di martedì, perché lunedì (ad adunata
                    finita) andrà smaltito un po’ di traffico extra. Ultima
                    nota, i costi: «Ferrotramvie spenderà 130 mila euro. Ma
                    paga l’associazione alpini». Alessandro Mognon
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                          | SPETTACOLO.
                            La Pro |  
                          | L’ospedale
                            militare del 1918 |  |  
                  |  |  
                  | Anche
                    la Pro Bassano si mobilita per l’adunata, riproponendo il
                    quadro, tratto dalla Ballata del Millennio, dal titolo: «Ospedale
                    Militare della Guerra ’15/’18.La rappresentazione si terrà nel cortile interno la scuola
                    elementare «Mazzini» con questo calendario
                    d’appuntamenti: oggi, in notturna: primo spettacolo alle
                    20, secondo alle 20.40, terzo alle 21.20, quarto alle 22,
                    quinta performance di chiusura alle 22.40. Domani, nel
                    pomeriggio: primo spettacolo alle 16, secondo alle 16.40,
                    terzo alle 17.20, quarto alle 18, quinta ed ultima
                    esibizione alle 18.40. V.P.
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                          | PERSONAGGI.
                            L’imprenditore li addestra con obici e
                            munizioni... finti |  
                          | L’alpino
                            Aldo «Vorrei sfilare coi miei muli» |  |  
                  |  |  
                  |  Aldo
                    Serraiotto all'Adunata ci sarà. Cascasse il mondo. L'unico
                    rammarico, come sembra, è che non potrà portare in sfilata
                    i due muli di cui va fierissimo. Tecnicamente non hanno
                    fatto la naia, non ne portano il marchio, e quindi la fede
                    alpina che da alcuni mesi il signor Aldo cerca di imprimere
                    in loro potrebbe non essere sufficiente. Già, perché Serraiotto, imprenditore sessantenne che nella
                    sua ditta di trasporti lavora dall'alba alla notte - quindi
                    non precisamente uno a cui il tempo non passa mai -, si sta
                    dedicando anima e corpo a Grenoble, una superba mula
                    intelligentissima di color marrone, e a un altro esemplare,
                    bianco, per il momento innominato. L'amore per gli animali
                    simbolo del corpo alpino è nato esattamente quarant'anni
                    fa, quando Aldo Serraiotto militò nell'artiglieria da
                    montagna. Da allora l'amicizia è proseguita con episodi
                    rituali, come la Befana per i bambini delle sue zone - abita
                    a San Zeno - portata appunto in groppa dagli ostinati
                    quadrupedi. A Cuneo ha visto i muli sfilare ed è rimasto
                    ammaliato. E dall'inizio dell'anno è scattata la
                    missione-adunata.
 Si è procurato una coppia di muli e li sta allenando. Ogni
                    sera, al ritorno dall'impegnativo lavoro quotidiano, li
                    prende uno per mano e li porta a sgambare. Decine di
                    chilometri: il raduno delle penne nere si avvicina… Li
                    lava, li ferra, li accudisce, li coccola, li addobba con un
                    finto obice in legno e la cassetta delle munizioni, e
                    l'operazione di carico dura ogni volta almeno un'ora.
 Da bravo imprenditore avvezzo a ottimizzare le risorse, e da
                    persona estremamente altruista, Serraiotto ha pensato bene
                    di unire al dilettevole personale l'utile per gli altri. Così
                    le sue parate solitarie lungo le strade del Bassanese sono
                    divenute momenti sociali molto apprezzati: con la moglie
                    Anna e i figli Elisa e Marco ha per esempio allietato un
                    pomeriggio agli anziani della casa di riposo
                    "Madonnina" provocando, oltre a un'occasione di
                    svago, momenti di sincera emozione sull'onda dei ricordi.
                    Ora lo aspettano anche gli ospiti dello "Sturm".
                    Ha quindi condotto i muli, con funzione didattica, nella
                    scuola elementare di Cassola, per la gioia dei bambini.
                    L'hanno invitato alla manifestazione degli Angoli rustici a
                    Romano ed è arrivato a sfilare un sabato sera sul Ponte
                    Vecchio, gratificato da una miriade di scatti fotografici,
                    neanche fosse una top model in passerella.
 Dietro di lui, cocciuto almeno quanto i muli a cui si
                    accompagna, i parenti più stretti, impegnati a segnalarne
                    il passaggio con le frecce lampeggianti dell'auto e pronti a
                    raccogliere dalla strada le produzioni fisiologiche delle
                    bestie lungo il cammino.
 L'ultima escursione, di oltre trenta chilometri, gli ha
                    addirittura procurato una storta alla caviglia. Ma per
                    l'Adunata, questo ed altro. Del resto il signor Aldo agli
                    alpini darebbe anche la propria camicia. Per ospitarli il
                    prossimo weekend ha messo a disposizione due lotti di
                    terreno destinati ad accampamento, una casa con trenta posti
                    letto e addirittura… il camper di famiglia.
 Una generosità così gratuita e illimitata che meriterebbe
                    l'ammissione d'ufficio, per meriti acquisiti, alla sfilata
                    di domenica. Lui, Grenoble e quell'altro, più piccolino ma
                    non meno simpatico, dal candido vello. Alessandro Zaltron
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                          | Giancarlo
                            Sosello, presidente della “Valsusa” |  
                          | «Che
                            accoglienza qui a Bassano!» |  |  
                  |  |  
                  |  Giancarlo
                    Sosello, bancario in pensione, naja alla Scuola militare
                    alpina di Aosta poi completata nei ranghi del 2° reggimento
                    della brigata “Taurinense”, da tre anni presidente della
                    sezione Ana "Valsusa" nonché revisore dei conti
                    della stessa Associazione nazionale alpini, il Bassanese già
                    lo conosceva per averlo raggiunto più volte in passato però
                    è rimasto egualmente sorpreso tornandovi ieri mattina: «Sono rimasto molto colpito - sottolinea - dall'enorme
                    quantità di tricolori che imbandierano le strade che gli
                    alpini stanno percorrendo o percorreranno in questi giorni
                    per raggiungere la "meta", cioè Bassano, visto
                    che per noi dell'Ana l'adunata rappresenta qualcosa di
                    fondamentale nell'arco dell'anno associativo. L'accoglienza
                    che ci state riservando è davvero grande».
 Come si sono preparate le penne nere della Val Susa per non
                    mancare all'appuntamento?
 «Premetto che per la nostra Sezione, formata da 2 mila e
                    650 soci e circa settecento "amici degli alpini",
                    la partecipazione all'Adunata è una sorta di "legge
                    non scritta" per cui ciascuno fa di tutto per non
                    mancare.
 
  E
                    quando la si organizza in posti lontani, è il caso di
                    Catania, ci si prepara in modo adeguato. Qui a Bassano
                    contiamo di sfilare in tanti anche perché la nostra
                    presenza "a tappeto" in valle ci ha, fra l'altro,
                    consentito di reggere, anche con qualche incremento, sul
                    piano numerico nonostante il progressivo innalzamento
                    dell'età dei soci. Per raggiungere questo risultato stiamo cercando nuove vie
                    come la convenzione stipulata con i gestori degli impianti
                    di risalita molto favorevole ai tesserati Ana ma contiamo
                    molto anche sulla tradizione famigliare ed i rapporti
                    transfrontalieri con gli "chasseurs" francesi. A
                    questo proposito, a settembre, saremo a Besancon dove
                    "esporteremo" l'adunata del 1° raggruppamento Ana
                    (Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta e sezione Ana Francia)
                    grazie ad un apposito gemellaggio coi commilitoni della città
                    transalpina».
 In attesa di questa interessante internazionalizzazione le
                    penne nere della Val Susa stanno intanto raggiungendo in
                    massa le sponde del Brenta per godersi un'adunata che
                    promette di farsi ricordare. A lungo. Renato Angonese
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                          | Un
                            piano eccezionale per la pulizia della città |  |  
                  |  |  
                  | Gli
                    alpini che nei giorni scorsi sono arrivati a Bassano, oltre
                    alla calda accoglienza della popolazione hanno rilevato
                    anche la pulizia e l’ordine della città. Inutile dire che
                    il Comune e gli organizzatori dell’adunata sperano che,
                    per quanto possibile, vie e piazze restino pulite anche nei
                    giorni clou della manifestazione.A questo scopo, Etra ha predisposto una piano eccezionale
                    per la raccolta dei rifiuti residui, messo in atto in tutte
                    le zone interessate dall’evento delle penne nere.
 Negli alloggi collettivi e negli attendamenti sono state
                    predisposte delle isole ecologiche, con le campane per il
                    vetro, la plastica e la carta che permetteranno
                    l’effettuazione della raccolta differenziata; saranno
                    inoltre potenziate quelle già esistenti nel centro
                    cittadino con contenitori anche per l’organico, vicino
                    agli stand gastronomici e fuori dai bar in particolare.
 Per i rifiuti misti, in tutto il centro storico sono stati
                    piazzati oltre cinquemila cestini in polipropilene
                    realizzati per resistere alla pioggia; una squadra di
                    operatori dell’Etra, a piedi, provvederà a svuotarli di
                    continuo mentre il servizio di raccolta nelle isole
                    ecologiche avverrà durante la notte, in modo da non
                    arrecare alcun disturbo al decorso della manifestazione.
 Con la chiusura della strade, oggi e domani, la raccolta
                    porta a porta dell’umido e del secco sarà sospesa in
                    tutto il territorio comunale, come anche quella della carta
                    in città.E.C.
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                          | MAROSTICA.
                            Il mastio si anima domani con sfilate e allestimenti |  
                          | Anche
                            il Castello rivive in onore delle penne nere |  |  
                  |  |  
                  | La
                    città di Marostica è pronta ad accogliere l’81a Adunata
                    nazionale degli alpini con una giornata di festa, musica,
                    esposizioni e spettacoli. Domani si terrà “Il castello
                    che rivive”, iniziativa dell’associazione Pro Marostica
                    che per un giorno anima l’antico mastio con allestimenti,
                    musica e sfilate dei personaggi della Partita a Scacchi,
                    quest’anno in programma venerdì 12, sabato 13 e domenica
                    14 settembre.Alle 11 si attende l’esibizione dei figuranti, dai
                    personaggi più noti ai vessilliferi con i loro giochi di
                    bandiere. Lungo le vie Dalle Laste, Pizzamano e Mazzini è
                    in programma la sfilata dei Congedati della Brigata Alpina
                    Cadore, che si conclude alle 11.45 in piazza degli Scacchi
                    con un conviviale aperitivo in musica.
 Nel pomeriggio, alle 15.30, spazio alla musica con
                    l’esibizione della Banda di Campolongo diretta dal maestro
                    Alvise Zanini.
 Il viaggio a ritroso nell’epoca medievale continua dalle
                    16 alle 18 con una visita all’interno del Castello
                    inferiore, dove è possibile rivivere gli antichi fasti
                    della nobile residenza.
 Fino a domenica la sala mostre del Castello inferiore ospita
                    due esposizioni: “Raccolta storico-militare dal 1900 al
                    1945” di Bruno De Agnoi, in ricordo del maresciallo
                    Giovanni Pezzullo, e “Creazione, evoluzione,
                    dissoluzione” di Ilio Marangon.
 Sempre domenica, alle 16.30, in piazza si attende
                    l’esibizione del coro Ana di Melzo, in ricordo del
                    marosticense Piero Corrà, diretto dal maestro Emilio
                    Scarpanti. La giornata di festa si conclude alle 20.30,
                    sempre nella celebre scacchiera, con il saluto del sindaco
                    Alcide Bertazzo e il gran concerto con la Fanfara dei
                    congedati della Brigata alpina Cadore.
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                          | ROSÀ.
                            Chiuse le scuole oggi e domani. Due concerti con
                            bande e cori |  
                          | Benzinai
                            e commercianti faranno orario continuato |  |  
                  |  |  
                  | In
                    occasione dell’adunata nazionale degli alpini, i
                    distributori di carburante e gli esercizi pubblici avranno
                    un orario continuato.Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco di Rosà, Manuela
                    Lanzarin.
 Nel periodo compreso fra domani e lunedì, i titolari degli
                    impianti di distribuzione dei carburanti potranno tenerli
                    aperti sia al mattino che al pomeriggio, in deroga alla
                    normativa vigente.
 Inoltre, da ieri fino a domenica, tutte le attività
                    commerciali in sede fissa potranno tenere aperti i battenti
                    fino alle 24.
 Gli esercizi pubblici e gli stand per la somministrazione di
                    bibite e bevande potranno tenere aperte le porte senza
                    limiti di orario.
 Attività fino alle 24, per gli esercizi di commercio su
                    aree pubbliche, nelle zone individuate dalla Giunta che
                    effettuano la vendita di prodotti alimentari e non.
 Sospensione delle lezioni nei vari ordini di scuola, oggi e
                    domani 10. Le lezioni riprenderanno lunedì.
 Gli alpini rosatesi hanno dotato di servizi una zona di
                    campagna in via Carpellina, per ospitare un settantina di
                    amici di Pinerolo.
 Due gli appuntamenti organizzati in paese nel contesto
                    dell’adunata.
 Stasera alle 20,30, nel Parco delle rose, concerto
                    bandistico con il complesso di Campolongo sul Brenta e la
                    banda Montegrappa.
 Domani alle 20,45, al teatro Montegrappa, concerto corale
                    con il coro La Rosa, il coro “Bric Bucie” di Pinerolo,
                    il gruppo “Aqua Ciara” di Recoaro.
 Nel corso delle due serate, nel teatro tenda allestito in
                    via Schallstadt, funzionerà lo stand gastronomico. Mario
                    Baggio
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                          | NOVITÀ.
                            Sessantotto allievi del Remondini in servizio nei
                            prossimi giorni in 17 punti tappa |  
                          | Alpini
                            “informati” dagli... studenti |  |  
                  |  |  
                  |  Sessantotto
                    giovani stagisti, distribuiti in 17 punti tappa collocati
                    nei principali snodi viari delle direttrici che conducono a
                    Bassano sono pronti ad entrare in servizio nei prossimi
                    giorni, quelli infuocati dell’Adunata nazionale, per
                    indirizzare, guidare e informare gli alpini e i visitatori
                    in arrivo in queste ore da tutta Italia. In vista dell’ottantunesima adunata nazionale degli alpini
                    la mobilitazione in città è generale e coinvolge anche i
                    ragazzi di quarta e di quinta dell’indirizzo turistico
                    dell’istituto tecnico professionale Remondini. Gli
                    studenti, quasi una settantina, sono infatti stati reclutati
                    dall’agenzia di incoming Veneto Marketing, da qualche mese
                    al fianco del comitato organizzatore dell’Ana, per aiutare
                    i volontari dell’associazione nazionale alpini che da
                    domani a domenica, saranno operativi nei "box
                    informazioni" piazzati in città ma anche in periferia,
                    all’uscita dell’autostrada di Dueville, a Cittadella, a
                    Borso, a Solagna o addirittura a Castelfranco.
 Con il sostegno della Regione, della Provincia e del Comune,
                    Veneto Marketing e la scuola cittadina hanno infatti
                    stipulato un accordo di collaborazione presentato ieri
                    ufficialmente dal preside dell’istituto Davide Danieli.
 Una convenzione che permetterà ai ragazzi delle classi
                    terminali di offrire il proprio contributo per la buona
                    riuscita della manifestazione.
 Le postazioni, a cui potrà far riferimento chiunque voglia
                    recarsi a Bassano, saranno in totale ventuno e, ad eccezione
                    di quella di Romano, che sarà attiva sin dalla mattina,
                    entreranno in funzione da domani alle 14 e rimarranno aperte
                    anche sabato e domenica dalle 8 alle 20. Alcune saranno
                    gestite da addetti specializzati dello Iat o del comune ma
                    ben 17 saranno affidate ai gruppi alpini e ai giovani del
                    Remondini, che faranno turni di sei ore e che, come hanno
                    sottolineato l’assessore regionale alla formazione Elena
                    Donazzan e il presidente dell’agenzia di incoming Roberto
                    Xausa, avranno un’occasione straordinaria, sotto molti
                    aspetti unica, di sperimentare sul campo quanto imparato a
                    scuola.
 Una sorta di "battesimo del fuoco" come ha detto
                    qualcuno.
 «Si tratterà di un lavoro impegnativo - ha avvertito
                    l’assessore provinciale Morena Martini, rivolgendosi agli
                    studenti, pronti e motivati a scendere in campo - e vi
                    richiederà di operare sempre con il sorriso sulle labbra».
 «Ma ogni vostro sorriso - ha aggiunto Donazzan - sarà un
                    ottimo biglietto da visita per la città». Caterina
                    Zarpellon
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                          | STAMANE.
                            Con il presidente della Regione |  
                          | La
                            presentazione alle Bolle di Nardini |  |  
                  |  |  
                  | Prendono
                    avvio stamani in città, con la presentazione ufficiale alla
                    stampa, le celebrazioni dell’ottantunesima adunata
                    nazionale degli alpini.Per l’occasione quindi, alle 10.45, nella struttura delle
                    Bolle progettate dall’arch. Fuksas per la distilleria
                    Nardini, sarà presente, accanto ai vertici dell’Ana,
                    capeggiati dal presidente nazionale Corrado Perona, il
                    governatore Giancarlo Galan, che, a quanto hanno riferito
                    dalla Regione, ha assicurato la sua presenza sul palco
                    d’onore anche alla sfilata finale di domenica.
 Non sono invece ancora giunte conferme ufficiali sui nomi
                    dei rappresentanti del nuovo governo centrale che dovrebbero
                    arrivare da Roma nel finesettimana per assistere al corteo
                    conclusivo.
 Per il momento l’unica notizia certa è che sarà
                    l’assessore Donazzan a rappresentare il Veneto domani
                    mattina a Cima Grappa, durante la solenne cerimonia sul
                    sacrario, e poi sabato pomeriggio, alla messa prevista al
                    Tempio ossario cittadino.
 Il collega della Giunta regionale Oscar De Bona avrà invece
                    il compito di portare i saluti dell’esecutivo veneto
                    all’incontro con i delegati delle sezioni estere. C.Z.
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                          | GLI
                            ARRIVI. La sezione veneta si è stabilita nella zona
                            di viale De Gasperi, quella lombarda all’interno
                            di via Colomba: entrambe hanno inaugurato la cambusa |  
                          | Già
                            in cucina gli alpini di Brescia e Verona |  |  
                  |  |  
                  |  Sono
                    ancora poche le penne nere che sfilano in città: il clou
                    degli arrivi, infatti, è previsto per la giornata di domani
                    ma, nelle zone dove sono posizionati gli accampamenti, già
                    si trovano i primi ospiti. Le sezioni di Brescia e di Verona si sono stabilite nella
                    zona di viale De Gasperi, con tende e sacchi a pelo, in
                    onore dell’alto spirito di adattamento tipico del corpo
                    alpino.
 Quelli di Verona, in particolare, sono arrivati lunedì
                    scorso e alle 6.30 della mattina hanno iniziato a montare la
                    tenda, con la predisposizione della cucina che, ieri, a
                    pranzo, sotto il caldo sole di mezzogiorno, ha iniziato a
                    funzionare per cucinare il minestrone. Sono un gruppo di
                    "veterani" delle adunate, con alle spalle ben
                    quaranta edizioni passate: Antonio Zandonà è il
                    "vecio" della sezione ed ha 76 anni mentre il
                    "bocia del gruppo" è Renzo Perina. Insieme a
                    Guglielmo Marconi e a Elio attendono l’arrivo di molti
                    altri amici alpini.
 
  Per
                    la sfilata di domenica hanno portato il cappello: «questa
                    è la nostra divisa - ci racconta Antonio -; una volta
                    l’ho perso, è caduto dal treno. Sono riuscito a scendere
                    solo dopo 20 km ed ho ripercorso tutte le rotaie per
                    ritrovarlo». Gli alpini di Brescia sono appostati, invece, all’interno
                    di via Colomba: ieri hanno visitato il Grappa e ad
                    accudirli, in cucina, c’è il loro cuoco Ermanno. Per ora
                    sono in dodici, della sezione di Borgo Poncarale, da dove
                    giungeranno altri alpini nei prossimi giorni. Sono giunti in
                    città lunedì scorso, portando cibo e attrezzature per
                    cucinare ma, nel bassanese, hanno acquistato il vino, del
                    souvignon e del buon cabernet. Altri tre alpini di Bergamo -
                    Carlo, Giovanni e Franco - li abbiamo incontrati mentre
                    passeggiavano nelle piazze del centro storico, insieme alle
                    rispettive mogli: queste ultime senza cappello "perchè
                    - ci spiega Carlo - le donne sono amiche degli alpini ma non
                    possono indossare la penna!". In città hanno trovato
                    una calda accoglienza, molta pulizia e, soprattutto, una
                    "sana aria alpina". E.C.
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                          | L’ANA
                            VICENZA AL LAVORO. Prevista la partecipazione alla
                            sfilata di almeno 5 mila penne nere della sezione
                            berica |  
                          | Vicenza
                            in pista con 200 alpini |  |  
                  |  |  
                  | «Abbiamo
                    già 200 dei nostri alpini impegnati nell'organizzazione
                    dell'81^ adunata nazionale di Bassano. In particolare si
                    tratta di aliquote della nostra Protezione civile, della
                    squadra sanitaria dislocata nell'ospedale vecchio della città,
                    cui vanno aggiunte le nostre penne nere inserite nel Son, il
                    Sevizio d'ordine nazionale direttamente dipendente dall'Ana
                    nazionale».Giuseppe Galvanin, presidente della sezione Ana
                    "Vicenza", una delle maggiori d'Italia quanto ad
                    organico e attività sul territorio e in favore della
                    popolazione, snocciola cifre importanti sull'ormai imminente
                    adunata nazionale.
 
  «Disponiamo
                    di 136 gruppi per un totale complessivo di circa ventimila
                    soci. Fra questi, 550 sono volontari di protezione civile
                    includendo nel conto quattro squadre specialistiche fiore
                    all'occhiello in questo specifico settore della nostra
                    attività associativa. Con la squadra logistica siamo in
                    grado di sopperire alle necessità in fase d'emergenza alla
                    cui soluzione si dedica anche la squadra-cinofili. Con il "reparto trasmissioni" - prosegue il
                    responsabile berico - garantiamo i collegamenti anche in
                    quest'occasione mentre il gruppo sanitario sarà in prima
                    linea sul fronte degli interventi diretti alle persone in
                    difficoltà».
 Come si configura la partecipazione della
                    "Vicenza" alla sfilata di domenica?
 «C'è da fare una premessa: nonostante la vicinanza di
                    Bassano del Grappa, molti dei nostri gruppi hanno scelto di
                    partecipare all'evento allestendo dei campeggi già da
                    qualche giorno».
 Andranno così a vivere una sorta di "campo
                    estivo".
 «Esattamente come ai tempi della naja, per molti assai
                    lontana, comunque mai dimenticata. Un modo per ricordare
                    assieme i tempi del grigioverde. Molti gruppi saranno
                    assieme a quelli con i quali sono gemellati, sono tanti, così
                    l'atmosfera che andrà a crearsi ricalcherà in pieno il
                    nostro spirito improntato all'amicizia e alla condivisione.
                    Per quanto riguarda la sfilata, avremo con noi, ancora una
                    volta in prima fila, Sante Dal Santo, classe 1902, uno degli
                    alpini meno giovani d'Italia: per noi un simbolo. Va poi
                    sottolineato che con la nostra sezione sfileranno ben sei
                    corpi bandistici. Una nota particolare a questo proposito
                    voglio dedicarla alla nostra fanfara storica sezionale, il
                    cui esordio sulla scena delle manifestazioni risale al
                    settembre scorso quando, a Villaverla, ci siamo incontrati
                    per la nostra adunata. In questi pochi mesi il nostro
                    complesso ha già un carnet di oltre venti concerti, segno
                    inequivocabile di come l'idea a suo tempo proposta e quindi
                    concretizzata abbia colto nel segno».
 C'è un calcolo attendibile su quanti alpini della
                    "Vicenza" sfileranno?
 «Saranno circa cinquemila, cui vanno aggiunti gli alpini,
                    sono sempre tanti, che invece di inserirsi nel corteo
                    saranno ai bordi coi loro familiari ad applaudire chi passa
                    loro davanti. Si va quindi verso una partecipazione molto
                    massiccia perché il nostro contributo è sicuramente
                    rilevante».
 Ma c'è di più. Le penne nere beriche hanno pensato anche
                    alla loro città, e così sabato alle 17 in corso Palladio
                    sfilerà "La Tenentina", fanfara della sezione Ana
                    di Asti. Raggiunta piazza dei Signori, a salire sul palco
                    sarà il Coro congedati della brigata alpina
                    "Orobica", disciolta al pari della
                    "Cadore", la brigata dei vicentini, per offrire
                    alla cittadinanza un concerto come accadrà nelle stesse ore
                    in tanti centri, grandi e piccoli, della nostra provincia.
 La marcia di avvicinamento alla città del Grappa è ormai
                    nel pieno della sua forza e, come sempre accade ogni anno
                    verso la metà di maggio, anche stavolta le penne nere
                    beriche saranno pronte a sfilare orgogliose della loro
                    appartenenza e dei valori che portano nel cuore. Renato
                    Angonese
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                          | La
                            patalpina con il ponte sul sacchetto |  |  
                  |  |  
                  | La
                    grande Adunata risveglia i sentimenti patriottici, ma anche
                    la creatività e… l’appetito. Alla Fen Srl di Tezze sul
                    Brenta hanno pensato di dedicare alle migliaia di alpini in
                    arrivo a Bassano uno snack salato studiato in tutti i suoi
                    dettagli come omaggio alle Penne nere: la Patalpina. La
                    sagoma è quella di un cappello d’alpino.Non è a base di patate ma di mais, con un esplicito
                    richiamo alla polenta, pietanza povera tradizionalmente
                    consumata sulle montagne. Come recita la descrizione del
                    prodotto, la Patalpina si adatta benissimo alla consumazione
                    fuori pasto e, naturalmente, dà il meglio di sé
                    accompagnata da un bicchiere di vino rosso.
 Il primo snack nazionale viene proposto in una confezione
                    illustrata, con il ponte di Bassano in posizione centrale.
                    Ne sono stati prodotti 20 mila sacchetti, in distribuzione
                    in questi giorni nei bar del Bassanese e nei molti ristori
                    “volanti” allestiti lungo le strade transitate dagli
                    alpini e dai visitatori. La Fen è azienda specializzata
                    nella progettazione e costruzione di impianti industriali
                    per la produzione di alimentari.
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                          | L’INAUGURAZIONE.
                            Domani sarà meta di migliaia di penne nere per la
                            cerimonia in omaggio ai Caduti del ’15-’18 |  
                          | Cima
                            Grappa, la Galleria torna a scrutare le Alpi |  |  
                  |  |  
                  | La
                    Galleria Vittorio Emanuele III a Cima Grappa è stata
                    inaugurata dal presidente della Provincia di Treviso
                    Leonardo Muraro con l’assessore al turismo Florian Zambon
                    e il sindaco di Crespano Nico Cunial. I suoi trinceramenti
                    tornano a vigilare sulle Prealpi.L’opera difensiva fu realizzata in dieci mesi nel 1917 dal
                    colonnello del Genio Nicola Gavotti per fortificare la zona
                    della vetta del Massiccio, divenuto punto cruciale del
                    fronte arretrato sul Piave dopo la rotta di Caporetto. La
                    galleria si dipana per 5 chilometri nelle viscere della
                    montagna.
 
  Quello
                    appena conclusosi rappresenta il primo stralcio di un
                    intervento più generale finalizzato a rendere visitabile
                    l’intera opera e rientra nell’ambito delle iniziative
                    per le celebrazioni del novantesimo anniversario della
                    Vittoria, organizzate dalla Provincia di Treviso che ha
                    ottenuto dalo Stato 9 milioni di euro per opere di restauro
                    dei siti storici della Grande Guerra. Gli alpini potranno dunque visitare parte della Galleria
                    grazie all’intervento di circa 300 alpini volontari delle
                    sezioni Montegrappa, Treviso e Feltre che per restaurare
                    l’opera difensiva hanno lavorato nei mesi scorsi per circa
                    2000 ore. Le penne nere hanno ripulito e allestito circa
                    ottocento metri di galleria. All’interno della
                    fortificazione sono stati risistemati tratti di trincea e
                    restaurati i pezzi di artiglieria.
 A pochi metri dalla riaperta galleria Vittorio Emanuele III,
                    il Sacrario di Cima Grappa, con la sua Via Eroica, che
                    domani vivrà uno dei momenti più intensi e solenni
                    dell’adunata alpina: l’omaggio ai Caduti della Grande
                    Guerra.
 Sul Massiccio sono attese migliaia di alpini che saliranno
                    la statale Cadorna, chiusa al traffico regolare, con
                    un’ottantina di autobus per seguire la cerimonia
                    dell’alzabandiera e della deposizione di una corona
                    d’alloro. Il vescovo di Padova celebrerà una messa. Carlo
                    Barbieri
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                          | LA
                            PRESENTAZIONE. A Palazzo Roberti |  
                          | Alpini,
                            parole e immagini di un mito |  |  
                  |  |  
                  | Rispetto
                    a tutti gli altri corpi dell'esercito italiano, quello degli
                    alpini è, in assoluto, il più amato e il più popolare: lo
                    confermano l'impegno e l'entusiasmo con cui tutta la città
                    si prepara ad ospitare l'81° adunata nazionale dell'Ana.Lo storico Marco Mondini, bassanese e lui stesso alpino, ha
                    analizzato le ragioni e la storia di questa popolarità nel
                    libro dal titolo “Alpini: parole e immagini di un mito”,
                    presentato martedì alla libreria palazzo Roberti.
                    L'incontro rientra nei numerosi appuntamenti culturali
                    organizzati dall'Ana Montegrappa, in vista dell'attesa
                    manifestazione.
 Accanto all'autore, sono intervenuti anche il rappresentante
                    nazionale dell'Ana Alessandro Rossi e lo storico bassanese
                    Paolo Pozzato per illustrare il volume al numeroso pubblico
                    presente.
 «Il mito degli alpini - ha detto nell'introduzione
                    Alessandro Rossi - si consolida nel tempo attraverso il
                    sacrificio e l'umanità che ne sono il collante. Dai vari
                    fronti, dall'Albania e dalla Russia in particolare, nasce il
                    rovesciamento della sconfitta che trova purificazione nella
                    lotta partigiana, nella Resistenza e nei campi di sterminio:
                    in questo modo, gli alpini entrano nella leggenda del nostro
                    popolo».
 Come spiegato da Paolo Pozzato, la mitologia che investe le
                    penne nere risale alla Grande guerra poiché, fino ai primi
                    del Novecento, il corpo più acclamato dell'esercito è
                    quello dei bersaglieri. Dopo la conquista del Montenero e
                    dopo le altre rilevanti imprese degli alpini si consolida un
                    mito che prosegue anche durante il ventennio fascista,
                    intrecciandosi a quello degli arditi. Mondini ha preso in
                    esame una bibliografia di oltre centocinquanta titoli,
                    individuando le motivazioni dell'affermarsi di una leggenda
                    e di un fenomeno che risulta essere unico al mondo.
 La letteratura e la memorialistica, in primis, hanno avuto
                    molto peso nella creazione di questo mito.
 «L'idea del libro - ha detto l'autore - è nata dalla
                    volontà di spiegare la celebrità degli alpini. Il volume
                    non è la storia dell'Ana ma di un immaginario collettivo
                    che sussiste al di là di ogni ideologia o stagione
                    politica. Gli alpini - ha concluso Mondini - godono di una
                    straordinaria fortuna letteraria e, in virtù dei loro
                    successi nel campo di battaglia, sono diventati i migliori
                    figli della nazione, i difensori della patria».
 L'affermazione del loro leggendario coraggio spetterebbe,
                    dunque, all'Ana che, nei decenni, ha saputo farsi
                    depositaria della storia di questo corpo, coronando di
                    eroismo le molteplici imprese compiute dagli scarponi
                    d'Italia. E.C.
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                          | SCARPONI
                            D’ITALIA. Arrivati su biciclette tricolori o
                            Campagnole militari, da Montesuello di Salò e da
                            Sirmione |  
                          | Tra
                            Castelcucco e Castagnito un’amicizia nata alle
                            adunate |  |  
                  |  |  
                  |  Per
                    gli alpini, l’annuale adunata nazionale rappresenta la più
                    importante occasione per ritrovare i vecchi compagni di
                    naja, ma anche per stringere e consolidare nuove amicizie,
                    nello spirito di fratellanza e di condivisione che da sempre
                    caratterizza il corpo degli scarponi d’Italia. È il caso, ad esempio, delle due sezioni di Castelcucco e
                    Castagnito che si sono conosciuti quattro anni fa e da
                    allora si ritrovano ad ogni adunata.
 A Bassano, sono arrivati ieri ed alloggiano in tenda in via
                    Passalacqua: Massimo Torresan e Dario Ceccato per
                    Castelcucco e Francesco Mozza e Luca Rapalino per Castagnito
                    ci raccontano dello spirito di amicizia proprio degli
                    alpini, la loro facilità a socializzare offrendo
                    l’immancabile "goto de vin" e chiamando chi è
                    dotato di fisarmonica a suonare le tradizionali cante
                    alpine.
 Leggendaria, delle penne nere, è pure la capacità di
                    munirsi dei mezzi più curiosi per spostarsi nei luoghi
                    dell’adunata: un esempio è Angelo da Brescia che,
                    giocando col proprio nome, si autodefinisce "senza ali,
                    ma coi pedali". Su una bicicletta verde, bianca e rossa
                    e con il tricolore svolazzante, dal primo maggio ad oggi, ha
                    percorso il bassanese, fino ad Asiago. Ha r
  inunciato
                    al Grappa "perchè - egli racconta - per affrontarlo  ci
                    vorrebbero vent’anni di meno". Appartiene alla
                    sezione di Montesuello di Salò e, alloggiato in viale
                    Vicenza, attende tra oggi e domani gli altri ottocento
                    alpini del suo gruppo. Degni di nota sono pure Franco e Giacomo, due alpini di
                    Sirmione che percorrono Bassano con una Campagnola militare
                    del 1958. «Siamo arrivati lunedì sotto la pioggia -
                    racconta Franco - ma non abbiamo paura perchè gli alpini
                    hanno il coraggio e la forza per affrontarla».
 Oltre al Ponte, hanno visitato la caserma Montegrappa e sono
                    saliti ad Asiago; oggi sarà la volta del Sacro Monte. «Siamo
                    una quarantina da Sirmione - ha aggiunto Giacomo - e ieri
                    sera ci siamo ritrovati per mangiare insieme e intonare
                    qualche canto. Con questa adunata intendiamo portare
                    benessere e pace al Bassanese». E.C.
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                          | AUTORITÀ.Il
                            presidente della Regione ha invitato il nuovo
                            premier |  
                          | Berlusconi
                            atteso in città con La Russa |  |  
                  |  |  
                  |   Il
                    nome più quotato è quello di Ignazio La Russa ma per molti
                    non sarebbe così remota la possibilità che, ai piedi del
                    Grappa, in occasione dell’ottantunesima adunata nazionale
                    degli alpini possa giungere, come massimo rappresentante del
                    nuovo esecutivo, lo stesso Silvio Berlusconi. A confermarlo d’altro canto è stata ieri pomeriggio
                    l’assessore regionale Elena Donazzan.
 «Non è escluso - ha risposto a chi la interpellava
                    sull’argomento -. So infatti che il governatore del Veneto
                    Giancarlo Galan ha invitato il leader del Popolo delle
                    libertà a Bassano per questo evento».
 È quindi possibile che il capo del prossimo governo possa
                    davvero far tappa in città, anche se per il momento non ci
                    sono in merito notizie ufficiali. Sebbene scorrano via
                    veloci i giorni e le ore che separano il piccolo centro
                    dall’abbraccio delle penne nere e manchi davvero poco
                    all’avvio del raduno Ana, ancora non è dato infatti
                    sapere con certezza quali saranno le autorità che dalla
                    Capitale giungeranno ai piedi del Grappa in occasione della
                    sfilata finale di domenica e delle celebrazioni a Cima
                    Grappa.
 
   Nessuna
                    conferma è ancora giunta sulle rive del Brenta da Roma,
                    dove si sta compiendo proprio in questi giorni il delicato
                    rito del passaggio delle consegne tra il governo precedente
                    e i vincitori delle ultime elezioni. Qualche indiscrezione
                    tuttavia, come sempre accade, è già filtrata. Negli
                    ambienti Ana da tempo si vocifera che, con tutta probabilità
                    sarà l'onorevole. di Alleanza Nazionale Ignazio La Russa,
                    in qualità di nuovo ministro della difesa, a portare agli
                    alpini il saluto dello Stato e anche in questo caso
                    l’assessore Donazzan non ha smentito. Su questa eventualità,
                    poco più di una settimana fa si era sbilanciato d’altro
                    canto anche il presidente del comitato organizzatore del
                    convegno Paolo Casagrande. Da ieri mattina tuttavia, tale
                    ipotesi è presa in considerazione assieme a quella di una
                    sortita di Silvio Berlusconi. Sembra invece assodato che non sarà presente la massima
                    carica dello Stato, il presidente della Repubblica Giorgio
                    Napolitano. Il primo rappresentante della nazione era stato,
                    come di prassi, invitato alla manifestazione ma non
                    interverrà.
 La notizia è giunta ieri pomeriggio proprio per voce del
                    col. Casagrande, che, a margine della conferenza stampa di
                    presentazione del neonato comitato per la difesa della
                    caserma Montegrappa, ha smentito nella maniera più assoluta
                    tutte le voci di corridoio relative ad un possibile arrivo
                    di Napolitano. C.Z.
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                          | VIABILITÀ.
                            Viale Venezia transennato. In piazzale Trento, dopo
                            la rimozione di due aiuole, sono iniziati i lavori
                            per la collocazione delle gradinate per 2104 posti a
                            sedere |  
                          | Si
                            montano le tribune, via gli spartitraffico |  |  
                  |  |  
                  | In
                    viale delle Fosse sono apparse le impalcature delle tribune,
                    lungo viale Venezia è stata sistemata una lunga fila di
                    transenne e all’imbocco di discesa Brocchi, davanti a
                    piazzale Trento, sono state letteralmente rimosse due
                    aiuole.
  Mentre
                    prosegue veloce il conto alla rovescia dei giorni e delle
                    ore che separano Bassano dall’adunata, altrettanto
                    febbrilmente procedono in città i lavori di allestimento
                    delle strutture necessarie per l’ottantunesimo convengo
                    alpino. A San Vito, è apparsa una nuova rotatoria e ieri
                    mattina, ai due lati di Viale delle Fosse, è iniziato
                    l’assemblaggio dei palchi d’onore su cui siederanno le
                    autorità e i più fortunati tra gli spettatori della
                    sfilata conclusiva, circa 2104 persone. Contestualmente gli uomini del Comune hanno provveduto a
                    rimuovere i due spartitraffico collocati al centro
                    dell’importante arteria cittadina, così com’era già
                    avvenuto una decina di giorni fa per quelli posti
                    all’intersezione tra viale Parolini e viale XI Febbraio.
 Domenica, infatti, la strada dovrà essere sgombra da
                    qualsiasi ostacolo per lasciar libero il passaggio dei
                    gruppi di alpini che parteciperanno al corteo finale.
 Per tutta la giornata di ieri, quindi, gli operai sono
                    rimasti al lavoro quasi al centro della strada e il comando
                    dei vigili ha dovuto inviare i suoi agenti per dirigere e
                    coordinare il traffico.
 «Ora le operazioni andranno avanti a oltranza e si lavorerà
                    anche di notte - ha riferito il presidente dell’Ana
                    Montegrappa Carlo Bordignon -. In viale Venezia sono già
                    state sistemate le transenne ed entro domani pomeriggio
                    (oggi, ndr) anche le tribune dovranno essere pronte».
 Una volta che le strutture saranno montate infatti, gli
                    uomini delle forze dell’ordine dovranno avere il tempo per
                    controllarle e per verificare che tutto sia in ordine e in
                    linea con le disposizioni in materia di sicurezza e di
                    circolazione stradale. Caterina Zarpellon
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                          | MULTA.
                            La prima sanzione della polizia locale inaugura la
                            linea dura dell’Amministrazione |  
                          | Guerra
                            a trabiccoli e trattorini    Che
                            botta agli alpini trevigiani! |  |  
                  |  |  
                  |  Il
                    comitato organizzatore dell’Ana e gli amministratori
                    bassanesi erano stati chiari e avevano avvertito tutti:
                    niente trabiccoli in città durante l’adunata e pene
                    severe per i trasgressori. E così, non appena iniziata la settimana del grande
                    convegno alpino, i vigili bassanesi hanno intensificato i
                    controlli e hanno subito bloccato il primo mezzo
                    “improprio” comparso sulle strade bassanesi, sanzionando
                    con 1000 euro di multa gli autisti del folcloristico
                    carretto a motore.
 In viale del Gasperi gli uomini della polizia municipale
                    hanno infatti fermato un gruppo di penne nere provenienti da
                    Treviso che viaggiavano su una vecchia automobile di piccola
                    cilindrata, modificata appositamente per l’occasione.
 Gli agenti hanno intimato l’alt alla squadra di cappelli
                    grigioverdi a bordo e hanno subito sequestrato il mezzo,
                    comminando poi una salatissima ammenda agli alpini
                    trevigiani, ai quali non è rimasto che consegnare l’auto
                    agli uomini del comando cittadino.
 I controlli, ha assicurato l’assessore alla sicurezza e
                    alla polizia municipale Claudio Mazzocco, proseguiranno per
                    tutta la settimana e gli agenti saranno intransigenti.
 Lo stesso Comitato organizzatore e anche l’Ana nazionale,
                    d’altro canto, appoggiano pienamente la “linea
                    dura" adottata dall’amministrazione.
 Un’atteggiamento intransigente ma indispensabile per
                    evitare che le strade del territorio ai piedi del Grappa si
                    riempiano di trabiccoli, trattorini e improbabili mezzi
                    semoventi, destinati a intralciare il traffico e a rendere
                    ancor più difficoltosa la circolazione.
 «Quello di viale De Gasperi è stato il primo episodio - ha
                    commentato infine il membro della Giunta - ma continueremo
                    ad essere ferrei anche nei prossimi giorni».
 Come si suol dire... “alpino avvisato”... . C.Z.
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                          | IL
                            TAGLIO DEL NASTRO. La struttura ospedaliera è stata
                            presentata a sindaci e amministratori |  
                          | Nuovo
                            pronto soccorso al battesimo del fuoco |  |  
                  |  |  
                  | Nuovo,
                    ampliato, reso più razionale e potenziato nei servizi che
                    sarà in grado di offrire: si è presentato così il pronto
                    soccorso del San Bassiano a sindaci ed assessori dei 28
                    Comuni dell'Ulss 3, convocati dopo i lavori di
                    ammodernamento (costati oltre 1.700.000 euro, 800.000 dei
                    quali messi a bilancio dalla Regione) dell'area dedicata
                    alle emergenze.
  «La
                    zona del pronto soccorso - ha spiegato il direttore medico
                    Claudio Menon - è cresciuta di ottocento metri quadri, di
                    fatto raddoppiando in estensione, ma le innovazioni più
                    significative riguardano non tanto l'ampliamento degli
                    spazi, quanto la loro razionalizzazione. Se in precedenza -
                    ha aggiunto - avevamo un corridoio affiancato dai singoli
                    reparti, oggi abbiamo una centrale operativa totalmente
                    informatizzata, dalla quale si dipartono a raggiera i
                    singoli settori dedicati alle diverse emergenze». «L' Accettazione è stata modificata in modo da tutelare la
                    privacy dei pazienti» ha aggiunto il direttore generale
                    dell'Ulss 3 Valerio Alberti.
 «Tornando ad aspetti medico-sanitari - ha ripreso la parola
                    Menon - l'area pensata per le emergenze (la cosiddetta
                    “zona rossa”) è costruita secondo criteri di sicurezza
                    europei, così da dare la possibilità ad una stessa équipe
                    di seguire efficacemente più di una emergenza in
                    contemporanea. In aggiunta sarà presto operativa un'
                    “area di bonifica”. Non dimentichiamo poi, all'esterno,
                    l'ampliamento degli spazi per l'atterraggio degli elicotteri
                    e il quartier generale del Centro operativo misto, l'unità
                    di intervento che raggruppa trenta postazioni di lavoro di
                    personale ospedaliero, protezione civile e forze dell'ordine».
 Il pronto soccorso è rinnovato e il primo test di
                    funzionamento sarà l'adunata. «Con l'augurio - come ha
                    dichiarato il sindaco Bizzotto - che una struttura così
                    moderna e funzionale sia chiamata a lottare col minor numero
                    possibile di emergenze».L.P.
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                          | Un
                            cordone sanitario efficiente e capillare |  |  
                  |  |  
                  |  Sette
                    punti medici avanzati (PMA) attivi ventiquattro ore su
                    ventiquattro: in Prato S. Caterina, nell' ex spedale, al
                    Centro giovanile, in Angarano a palazzo Bonaguro, in viale
                    Venezia nell'ex casema Montegrappa, a Romano , a San
                    Fortunato e sul Grappa in località Cason de Meda lungo la
                    "Cadorna", con il compito di alleviare le fatiche
                    dell'ospedale cittadino, trattando le patologie minori e
                    stabilizzare le maggiori (codice giallo e rosso). Tre
                    presidi medici fissi (a Rosà, Marostica e Carpanè) e
                    quattro mobili, per le aree più difficilmente accessibili,
                    per fungere da supporto all'attività di primo soccorso.
                    Guardia medica potenziata, così da coprire il maggior
                    numero di emergenze durante le 72 ore dell'adunata alpina,
                    coordinata con la task force del Centro operativo misto che
                    riunisce medici, volontari, protezione civile e forza
                    dell'ordine nel quartier generale del San Bassiano e, a
                    completamento del tutto, gli elicotteri-ambulanza trasferiti
                    ai piedi del Grappa per essere più vicini ai luoghi
                    dell'adunata. È questo, in estrema sintesi, il piano di
                    assistenza sanitaria predisposto dall'Ulss 3 per intervenire
                    durante i giorni che vedranno Bassano "invasa"
                    dalle penne nere: "un piano integrato a più livelli
                    per essere capillarmente e tempestivamente presenti dove ci
                    sarà bisogno di un intervento medico", come ha
                    spiegato il direttore generale Valerio Alberti. Sulla scorta dell'esperienza delle precedenti adunate la
                    rete "presidi fissi-presidi mobili" dovrà
                    garantire la miglior copertura possibile, in grado di
                    coprire anche imprevisti ed eventi difficilmente
                    ponderabili. E per non lasciare nulla al caso, ieri
                    pomeriggio alle 17 sono arrivate in dono al Pma del centro
                    storico quattro bici-mediche donate dall'associazione
                    "No profit center" di Romano d'Ezzelino.
                    "Mezzi che permetteranno ai volontari - come ha
                    commentato il presidente di No profit center, Giancarlo
                    Andolfatto - di muoversi agevolmente tra le vie del centro,
                    così da portare rapidamente il loro aiuto, dove
                    richiesto".L.P.
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                          | ASANITÀ.
                            Il 29 aprile è stato sottoscritto con la dirigenza
                            dell’Asl il piano d’emergenza predisposto con la
                            prefettura. Potenziati i distretti e tutti i servizi |  
                          | Ulss,
                            350 addetti in più nel fine settimana |  |  
                  |  |  
                  | «Durante
                    l’adunata tutti i servizi sanitari saranno garantiti. I
                    proclami di sciopero vengono da una minoranza che, tra
                    l’altro, ha firmato assieme a noi gli accordi con
                    l’amministrazione dell’Asl 3».Il personale dell’ospedale di Bassano sta con gli alpini e
                    nei giorni centrali del convegno nazionale delle penne nere
                    è pronto ad assicurare un servizio straordinario per
                    garantire l’assistenza sanitaria a tutti i 400 mila ospiti
                    attesi ai piedi del Grappa. È questo il messaggio lanciato
                    ieri mattina, all’ingresso del nosocomio di via dei Lotti,
                    dal coordinatore delle Rsu ospedaliere e dagli esponenti
                    provinciali di Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica.
 Dopo aver ascoltato gli annunci dei portavoce dei sindacati
                    di minoranza come il Nursind, pronti a far incrociare le
                    braccia ad operatori e infermieri proprio nel clou della
                    manifestazione, le maggiori sigle sindacali attive nella
                    struttura cittadina hanno voluto tranquillizzare i bassanesi
                    e le penne nere che stanno già arrivando in città in
                    occasione dell’adunata alpina. Emiliano Galvanetto (Cisl),
                    Carola Paggin (Uil) e Giancarlo Puggioni (Cgil) hanno
                    infatti ricordato che il 29 aprile scorso è stato
                    sottoscritto con la dirigenza sanitaria dell’Ulss
                    bassanese un’intesa relativa al piano sanitario
                    d’emergenza approvato nei mesi scorsi dalla prefettura di
                    Vicenza, dalle forze dell’ordine e da tutti gli enti e le
                    organizzazione coinvolte nell’organizzazione del raduno.
 Un protocollo messo a punto per fornire le cure mediche a
                    tutte le persone in arrivo e, di fatto, approvato da tutte
                    le sigle sindacali.
 «Hanno firmato anche quanti ora contestano i patti e
                    minacciano scioperi» ha precisato Galvanetto, sottolineando
                    poi come il documento preveda l’impiego, nel fine
                    settimana di 350 addetti in più rispetto al normale, ma
                    anche una serie di garanzie e di gratificazioni per gli
                    operatori, gli infermieri e i tecnici che dovranno
                    rinunciare alle ferie e ai riposi o che dovranno sobbarcarsi
                    turni più pesanti. «Rispetto a quanto era accaduto due
                    anni fa ad Asiago - continuano i sindacalisti - abbiamo
                    ottenuto dall’azienda di poter mettere in campo un numero
                    di dipendenti inferiore ma comunque sufficiente a garantire
                    un servizio adeguato all’afflusso previsto». «Basti
                    pensare - dicono ancora i sindacalisti - che al pronto
                    soccorso saranno sempre operativi 15 infermieri, a cui se ne
                    aggiungerà uno reperibile». Sono stati potenziati anche i
                    distretti e i cambi turno sono stati predisposti in maniera
                    da non coincidere con gli orari critici per la viabilità
                    bassanese nei giorni del’adunata.
 L’amministrazione dell’Ulss di Bassano ha poi messo a
                    disposizione una somma per indennizzare e gratificare
                    economicamente tutti quei dipendenti che saranno al lavoro
                    in queste giornate intense per la città.
 «La cifra è cinque volte superiore a quella prevista per
                    l’adunata sull’Altopiano - evidenziano i portavoce dei
                    lavoratori - ma anche su questo le sigle minoritarie ora
                    trovano da ridire. Eppure al tavolo delle trattative non
                    hanno mai contestato nulla».«È chiaro - commenta il
                    coordinatore Rsu Maurizio De Rossi - che questa polemica è
                    stata creata solo perché qualcuno potesse avere visibilità»
 «Stiamo però parlando di un gruppuscolo - insiste
                    Giancarlo Puggioni -. Il personale dell’ospedale è a
                    disposizione e si trova in piena sintonia con l’evento. E
                    questa è anche un’assunzione di responsabilità».
 I bassanesi e le penne nere non avranno quindi di che
                    preoccuparsi, lasciano intendere i rappresentanti di Cgil,
                    Cisl e Uil.Il fatto stesso che tutti abbiano siglato
                    l’intesa del 29 aprile di fatto, d’altro canto, dovrebbe
                    annullare ogni possibilità di sciopero. Caterina Zarpellon
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                          | INFORMAZIONE.
                            Trasmesse la cerimonia sul Grappa e la sfilata |  
                          | Tutta
                            l’adunata in diretta tv L’esclusiva è di Tva Vicenza
 |  |  
                  |  |  
                  |  Quest'anno
                    tutta la sfilata di domenica sarà trasmessa in diretta
                    satellitare e tutto il mondo potrà puntare gli occhi sugli
                    alpini a Bassano. L'iniziativa viene da Tva Vicenza, che
                    venerdì e domenica trasmetterà la cerimonia del Grappa e
                    la sfilata di tutte le sezioni alpine dal proprio canale
                    satellitare Sky 907, in una prima assoluta a livello
                    nazionale ed europeo, esclusiva di questa rete. Venerdì, il canale 907 Sky rivolgerà l’obiettivo al
                    sacrario del Grappa e la cerimonia sarà visibile sui due
                    megaschermi predisposti dall'Ana in centro città: alle 9.30
                    la trasmissione inizierà con la messa in onda del filmato
                    "Bentornati alpini", che ripercorre l'adunata
                    nazionale del 2006 ad Asiago, e proseguirà con la diretta
                    della cerimonia di Cima Grappa. Conclusa la celebrazione, il
                    907 Sky ospiterà il filmato storico dal titolo "La
                    Grande guerra", prodotto da Videomedia e Rossato
                    Edizioni, con le immagini originali della battaglia
                    combattuta sul Sacro monte.
 La trasmissione di domenica verterà invece
                    sull’appuntamento clou dell’adunata, con la diretta
                    non-stop della sfilata dalle 8.45 alle 18.30, e continuerà
                    in serata alle 20.45 e alle 23.45. Repliche dell’evento
                    andranno in onda il lunedì e il martedì seguenti,
                    rispettivamente alle 9.30 e alle 21; contemporaneamente un
                    documentario su Tva Vicenza racconterà l'intera adunata.
 Le riprese saranno raccolte in cassetta e dvd che, sabato 17
                    maggio, potranno essere acquistati in tutte le edicole.
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                          | L’ARRIVO.
                            In città già si vedono numerose penne nere
                            provenienti dal Nord Italia. I primi commenti |  
                          | Da
                            Como sul Ponte «Qui ci ridiam la mano» |  |  
                  |  |  
                  | Il
                    conto alla rovescia in vista dell’adunata sta per
                    terminare: l’invasione delle penne nere è attesa domani
                    ma già nei giorni scorsi i rappresentanti di alcune sezioni
                    sono arrivati in città.L’atmosfera che si respira è effervescente soprattutto
                    nella sede del comitato organizzatore della manifestazione,
                    intento ormai negli ultimi preparativi.
 
  Il
                    punto di riferimento, come facilmente prevedibile, resta il
                    Ponte vecchio, adottato alla finedella seconda guerra
                    mondiale dall’Ana e in questi giorni addobbato per
                    l’atteso, grande, evento con decine di bandiere
                    biancorossoverdi mosse dal vento della Valsugana. Sullo storico simbolo bassanese, quattro alpini cadorini si
                    sono incontrati ieri con altrettanti romagnoli: i primi
                    appartengono alla sezione Ana di Auronzo mentre i secondi a
                    quella di Dozza, vicino a Imola. Sono amici di vecchia data
                    che si sono conosciuti nel 1976 e hanno fatto dell’adunata
                    nazionale Ana l’occasione per rincontrarsi ogni anno.
                    Alloggiano a Thiene e ad Alano di Piave e resteranno qui
                    fino a lunedì: con sè hanno portato l’immancabile
                    cappello e la divisa per la sfilata di domenica.
 Molin Ottavio ha 82 anni e da 37 è capogruppo degli alpini
                    di Auronzo. «Nel tragitto da Thiene a Bassano - racconta
                    l’alpino - ci siamo fermati a Marostica e poi siamo giunti
                    sul Ponte degli Alpini per ammirarlo, sorseggiando le grappe
                    Nardini e Poli. Domani visiteremo il Grappa e venerdì
                    accompagneremo la bandiera». Il più giovane del gruppo è,
                    invece, Fabio Nanni che ha 41 anni: è l’alfiere del
                    gruppo e domenica, in sfilata, porterà il gagliardetto
                    sezionale. Casualmente, sul Ponte Vecchio gli otto alpini
                    hanno incontrato il sindaco Gianpaolo Bizzotto e hanno
                    rivolto parole di apprezzamento per la nostra città e per
                    la calda accoglienza finora ricevuta.
 Altre sezioni, provenienti da diverse parti d’Italia, sono
                    al lavoro da alcuni giorni per affiancare l’Ana
                    Montegrappa e il comitato organizzatore nella preparazione
                    dell’evento. Ieri mattina, in via Angarano sono giunti
                    numerosi alpini delle sezioni di Como e Lecco, in divisa
                    rossa, pronti per ripulire gli argini della Brenta.
 Sono in città già da domenica sera e alloggiano nella
                    storica caserma Montegrappa: Felice, Giorgio, Giacomo,
                    Ernesto e molti altri formano questo gruppo di volontari
                    della protezione civile, impegnati a preparare
                    l’accoglienza degli altri alpini. Oltre al cappello e in
                    vista del lavoro che li attende, hanno caricato i furgoni
                    con svariati attrezzi: «motoseghe, badili, carriole e tanta
                    buona volontà», spiegano i rappresentanti del gruppo che,
                    domenica, sfilerà con la divisa gialla della protezione
                    civile: testimonianza dello spirito volontaristico e civile
                    del corpo degli alpini.
 In questi giorni, i volontari hanno percorso e ripulito i
                    sentieri lungo il fiume, fino al Monte Crocetta: come gli
                    alpini di Como raccontano, hanno una lunga esperienza di
                    interventi di questo tipo, spesso anche in situazioni più
                    drammatiche, come nel caso di terremoti o alluvioni. Questa
                    volta sono mossi dall’entusiasmo dell’adunata e dalla
                    speranza di ritrovare molti vecchi compagni. E.C.
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                          | TRASPORTI.
                            Potenziati i servizi ferroviari |  
                          | Per
                            l’Adunata più di 500 treni e 225 mila posti |  |  
                  |  |  
                  |  In
                    occasione dell'Adunata e al conseguente straordinario
                    afflusso di viaggiatori, l'offerta ferroviaria delle linee
                    Venezia-Bassano-Trento, Padova-Cittadella-Bassano,
                    Padova-Castelfranco e Vicenza-Treviso è stata riprogrammata
                    e potenziata per dare un servizio più adeguato alla
                    clientela. La direzione del “trasporto regionale del Veneto” di
                    Trenitalia, in collaborazione con l'Associazione nazionale
                    alpini e il comune di Bassano, ha predisposto un programma
                    con 515 treni e 225 mila posti; all'offerta ordinaria si
                    aggiungono quindi 216 treni straordinari e 145 mila posti.
 Potenziati sia il servizio di vendita nelle biglietterie che
                    quelli di assistenza e informazione nelle stazioni
                    interessate dalla manifestazione, oltre ai presidi delle
                    sale operative territoriali.
 Il piano di trasporto, frutto di un notevole sforzo
                    organizzativo da parte di Trenitalia è stato reso possibile
                    anche grazie all'apporto di personale e mezzi di altre
                    regioni.
 Il piano prevede il potenziamento dei treni ordinari da
                    Venezia, Treviso, Padova e Vicenza per Castelfranco e
                    viceversa; un servizio di treni navetta a orario cadenzato
                    da Cittadella a Bassano e da Bassano a Primolano e
                    viceversa; e un servizio navetta ad alta capacità tra
                    Castelfranco e Bassano.
 Per viaggiare con questi treni è necessario essere muniti
                    del regolare biglietto di viaggio, da convalidare prima di
                    salire in treno.
 I biglietti si possono acquistare sia presso le biglietterie
                    che i self service e i punti vendita esterni. Si consiglia
                    di acquistare anticipatamente anche i biglietti per il
                    viaggio di ritorno.
 Informazioni sull'offerta sono disponibili in stazione, sul
                    sito www.ferroviedellostato.it e telefonando al call center
                    892021.
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                          | Un
                            “ponte” in miniatura accoglie gli ospiti |  |  
                  |  |  
                  | Sono
                    innumerevoli le riproduzione del Ponte degli Alpini, tra
                    souvenir ed immagini decorative, sparse nei negozi e nelle
                    vetrine che raccolgono gli oggetti tipici o rappresentativi
                    della nostra città.  In questi giorni, anche una scultura in legno lo ripropone
                    nelle dimensioni di sei metri di lunghezza per quasi tre di
                    altezza: l’opera è di Cristian Rossi, infermiere del 118
                    di Cittadella e residente a Crespano, da molti anni
                    appassionato modellista.
 Già medaglia d’oro al valore civile, Rossi ha riprodotto
                    il Ponte Vecchio nelle sue esatte fattezze, intagliando il
                    legno di abete, tutte le sere, per due anni. Egli ha voluto
                    realizzarlo per rendere onore alla città di Bassano e agli
                    alpini: una fatica che ora è stata ricompensata con
                    l’esposizione della scultura in uno dei punti nevralgici
                    dell’adunata, di fronte alla sede del comitato
                    organizzatore della manifestazione.
 Questo Ponte Vecchio in miniatura non mancherà di attirare
                    l’ammirazione dei moltissimi alpini e visitatori attesi a
                    Bassano per i prossimi giorni e resterà esposto fino a
                    lunedì. "Se ci saranno offerte o se sarà venduto - ha
                    detto l’autore Cristian Rossi - il ricavato sarà devoluto
                    per la costruzione del nuovo centro parrocchiale di
                    Crespano". E.C.
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                          | VANDALI.
                            Dopo i tricolori bruciati a Rosà |  
                          | Rubate
                            le bandiere da via Tabacco |  |  
                  |  |  
                  | Vedere
                    la città tinta con il tricolore fa sicuramente un grande
                    effetto. Bandiere, striscioni e addobbi in onore degli
                    alpini impreziosiscono ancor di più gli scorci più
                    suggestivi della nostra città. Purtroppo, però, il
                    notevole sforzo degli organizzatori dell’Adunata in alcune
                    zone è stato rovinato dai soliti incivili.È il caso del sottopasso di via Tabacco: prima bardato con
                    delle bandiere a caduta ma ora già spoglio, poichè qualche
                    maleducato si è divertito a far sparire i drappelli.
                    Davvero un peccato perchè al passaggio, già degradato per
                    colpa di rifiuti e muri imbrattati, le bardature tricolori
                    donavano anche.
 I gesti di vandalismo, in questi giorni, interessano però
                    anche la zona di Rosà. Nel parco delle Rose, i soliti
                    ignoti si sono accaniti contro le bandiere appese ai pali
                    della pubblica illuminazione. Quando uno dei volontari dei
                    quartieri che dormiva all'interno del teatro tenda per
                    controllare la zona è stato svegliato dal baccano fatto dai
                    bulli, ha cercato di affrontarli ma essendo da solo contro
                    cinque ha poi lasciato perdere.
 La scorsa settimana erano state strappate altre bandiere
                    dalla sede degli alpini, che poi erano state anche bruciate.
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                          | ARRIVANO.
                            Ultimi interventi per ospitare migliaia di penne
                            nere |  
                          | Mancano
                            solo tre giorni “all’alba” |  |  
                  |  |  
                  |  Mancano
                    ancora tre giorni all’alba ma a Bassano scattano le prime
                    misure eccezionali previste per l’adunata e fervono i
                    lavori lungo il percorso della sfilata e negli attendamenti.
                    Preannunciata sabato scorso dall’inaugurazione del quarto
                    ponte sul fiume, è iniziata ieri, ufficialmente, sulle rive
                    del Brenta la settimana dell’ottantunesimo convegno
                    nazionale degli alpini. E mentre i gruppi Ana di tutta
                    Italia e dall’estero cominciano a piantare le tende ai
                    piedi del Grappa, l’amministrazione e il comitato
                    organizzatore dell’evento hanno cominciato a mettere in
                    atto alcuni dei provvedimenti straordinari studiati nei mesi
                    scorsi e a preoccuparsi dell’allestimento delle transenne
                    e delle tribune per il corteo finale di domenica. Tribune che sarebbero dovute arrivare nella mattinata di
                    ieri in piazzale Trento ma che in realtà sono giunte a
                    destinazione solo nel tardo pomeriggio.
 «Ci sono stati dei contrattempi - ha spiegato il presidente
                    della sezione Ana Montegrappa Carlo Bordignon - ma domani
                    mattina (oggi ndr) gli operai inizieranno a montarle».
 Ieri intanto i tecnici della ditta Scotton di Mussolente si
                    sono messi al lavoro per sistemare, lungo il tragitto della
                    sfilata, un adeguato impianto audio. Sono stati piazzati dei
                    megafoni in viale delle Fosse e all’imbocco di Largo
                    Parolini ma, a quanto conferma l’addetto stampa del
                    comitato organizzatore Flavio Gollin, l’amplificazione
                    arriverà anche in viale Venezia e nel piazzale del Tempio
                    ossario. In questa zona e anche in piazza Libertà si sta
                    inoltre pensando di collocare, nei prossimi giorni, due
                    maxischermi per permettere a tutti di assistere alla
                    cerimonia di Cima Grappa di venerdì e alla messa solenne
                    che sarà celebrata sabato pomeriggio all’ossario.
 «Sono poi entrate in funzione le cucine dell’ex ospedale
                    e della caserma Montegrappa - continua Gollin -, che
                    verranno gestite dai gruppi di Casoni e di Casella
                    d’Asolo. E sono arrivati anche i primi delegati delle
                    sezioni estere».
 Con l’approssimarsi della manifestazione delle penne nere,
                    per gli abitanti della città del Grappa sono cominciati però,
                    inevitabilmente, anche i primi disagi di tipo viabilistico.
                    Ieri mattina infatti la stazione delle corriere di piazzale
                    Trento, per permettere l’allestimento dei palchi
                    d’onore, è stata spostata in via Chilesotti per le
                    percorrenze urbane e in viale Diaz per quelle extraurbane e
                    in molte strade del centro è stata vietata la sosta alle
                    auto, anche se in realtà, come ha spiegato l’assessore ai
                    lavori pubblici Egidio Torresan, nella prima giornata di
                    quella che si preannuncia come una settimana campale per i
                    bassanesi, «si è mantenuta una certa tolleranza». C.Z.
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                          | Vetrine
                            e negozi in tema col grande evento |  |  
                  |  |  
                  |  Un
                    successo il concorso lanciato dall’Umce per premiare le
                    vetrine più belle in sintonia con i simboli dell’adunata.
  
                      
 Un
                    fiorire di antichi, preziosi, cimeli e bandiere tricolori in
                    tutto il Bassanese a conferma della simpatia e dell’amore
                    della gente per gli alpini in arrivo da tutta Italia. |  
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                          | Nonostante
                            la pioggia di ieri mattina è cominciato il
                            montaggio delle strutture |  
                          | In
                            Prato Santa Caterina la cittadella militare |  |  
                  |  |  
                  | L’esercito
                    arriva a Bassano e pianta le tende in Prato Santa Caterina e
                    in Parco Ragazzi del ’99, due siti strategici della città
                    del Grappa scelti per ospitare, nei giorni
                    dell’ottantunesima adunata nazionale degli alpini, una
                    vera cittadella militare.
  Mentre
                    in tutta la città fervono i preparativi per il grande
                    evento di venerdì, sabato e domenica, anche nel parcheggio
                    e nell’area verde a nord del centro storico i lavori sono
                    già iniziati. E nonostante la pioggia di ieri mattina,
                    entro oggi con tutta probabilità i soldati della Brigata
                    alpina Julia incaricati di seguire questo settore della
                    manifestazione, riusciranno a completare l’allestimento
                    del campo: finiranno quindi di montare gli stand espositivi
                    e di attrezzare le strutture di servizio per il personale
                    della cittadella. Le operazioni sono partite nella prima mattinata di ieri,
                    quando, all’interno del parco e nel piazzale hanno
                    cominciato ad essere scaricati dai mezzi militari tende,
                    teloni e travi e pali di metallo. Decine di uomini in
                    divisa, provenienti dai reparti di Udine, di Belluno ma
                    anche da nuclei minori, hanno così potuto dare il via ad
                    una serie di attività che trasformeranno il
                    "prato" in una vetrina d’eccezione, dove le
                    penne nere attese ai piedi del Grappa per la sfilata e tutti
                    i bassanesi e i visitatori potranno ammirare le attrezzature
                    tecniche messe a disposizione del corpo degli alpini ma
                    anche le attività in cui sono solitamente impegnati gli
                    uomini e le donne di questo settore dell’esercito.
 «Nell’area del parcheggio - ha spiegato il maresciallo
                    Davide Paoloni, del reparto comando supporti tattici della
                    Brigata Julia di Udine - verranno allestiti una decina di
                    stand in cui verrà esposto l’equipaggiamento tecnico
                    delle truppe alpine: ci saranno armi e un poligono ma anche
                    una palestra di roccia».
 Sarà invece riservato esclusivamente al personale della
                    cittadella militare un particolare settore del parco, dove i
                    soldati hanno cominciato a montare tre tende da tre metri
                    per otto e dove gli addetti agli stand avranno uno spazio
                    dedicato esclusivamente a loro.
 «Questo sito - ha continuato l’ufficiale - diverrà la
                    base logistica per chi lavorerà all’interno della
                    cittadella militare».
 Nei prossimi giorni inoltre in Prato Santa Caterina sarà
                    allestito anche uno dei sei punti medici avanzati previsti
                    nei mesi scorsi dal Comitato organizzatore dell’Ana e
                    dall’Azienda sanitaria in città e nel comprensorio e
                    sempre in questa zona è già stata individuata un’area da
                    usare, in caso d’emergenza, come piazzola per gli
                    elicotteri. C.Z.
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                          | MONTE
                            GRAPPA. In occasione dell’adunata nazionale sarà
                            estesa la copertura della rete per la telefonia
                            mobile |  
                          | Gli
                            alpini “regalano” cellulari che funzionano |  |  
                  |  |  
                  | Per
                    la Comunità montana del Brenta l’adunata nazionale 2008
                    ha costituito l’occasione da non perdere per riproporre la
                    necessità della copertura cellulare sul Massiccio del
                    Grappa. Questa volta due gestori hanno accolto l’appello,
                    dichiarando la disponibilità a installare stabilmente delle
                    apparecchiature per assicurare il servizio.Nella postazione di Col della Berretta, che servirà la zona
                    Finestron, Col dei Prai, Cima Grappa e località Lepre,
                    verranno installati ripetitori Tim e Wind; mentre nella
                    postazione dei Colli Alti, che servirà San Giovanni, Campo
                    de Roa, Ponte San Lorenzo, Cibara e Val dea Giara, verrà
                    installato un ripetitore Tim.
 Per la realizzazione dell’iniziativa si è reso dunque
                    necessario il coinvolgimento di più soggetti. S
 i è dovuta prevedere la collocazione di adeguate strutture
                    per accogliere le apparecchiature. Operazione resa possibile
                    per l’intervento finanziario della Comunità montana che
                    ha sottoscritto una convenzione con l’impresa che cura la
                    diffusione dei segnali telefonici e televisivi sul Grappa.
 
  Inoltre,
                    l’attuazione dell’iniziativa ha richiesto la
                    collaborazione dei Comuni di Cismon del Grappa (postazione
                    Col della Beretta) e Solagna (postazione Colli Alti), nel
                    cui territorio vengono posizionate le apparecchiature
                    telefoniche per il rilascio delle necessarie autorizzazioni. Grazie alla disponibilità di tecnici e funzionari delle
                    imprese e all’interessamento dei Comuni, si sta
                    realizzando in questi giorni l’intervento per assicurare
                    la ricezione telefonica mobile a partire dall’Adunata
                    nazionale degli Alpini.
 La copertura telefonica mobile del Massiccio del Grappa,
                    tuttavia, è stato un problema che i cittadini e le
                    associazioni che operano nella zona hanno posto da tempo
                    all’attenzione degli Enti pubblici.
 In passato la Comunità montana aveva più volte sollecitato
                    i gestori di reti di telefonia mobile a estendere il
                    servizio sul Grappa, privo di qualsiasi copertura.
 La mancanza di tale servizio, infatti, ha creato
                    indubbiamente non pochi ostacoli allo sviluppo turistico
                    della zona. Cosa che la Comunità montana ha sempre
                    perseguito nell’ottica di valorizzare questa importante
                    realtà.
 La possibilità di comunicare attraverso la rete dei
                    cellulari diventa ancor più importante nelle situazioni di
                    necessità o emergenza, come in caso di incidenti stradali o
                    ad escursionisti. L’attivazione del servizio appare quindi
                    sempre più indispensabile.
 «Nonostante i ripetuti solleciti proposti in passato -
                    evidenzia il presidente della Comunità montana del Brenta,
                    Pierluigi Peruzzo - la richiesta era stata accolta solo
                    parzialmente e da un solo gestore. Questo importante
                    servizio va dunque a colmare una lacuna del Massiccio per il
                    quale la Comunità si è sempre interessata nell’ambito di
                    un progetto complessivo di valorizzazione turistica della
                    zona montana che ha usufruito di importanti risorse europee.
                    La collocazione stabile di questi fa ben sperare che anche
                    nel prossimo futuro possano essere collocati ulteriori
                    ripetitori, in modo che i gestori di telefonia mobile
                    possano assicurare sul Grappa la completa ricezione».
                    Renato Pontarollo
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                          | “Difendiamo
                            la caserma Monte Grappa” |  |  
                  |  |  
                  | 
                       Oggi
                      alle 16, alla caserma Monte Grappa, sarà presentato il
                      comitato "Difendiamo la Monte Grappa", con lo
                      scopo di salvaguardare il patrimonio ideale, monumentale e
                      storico della caserma. Sarà illustrata l'iniziativa relativa ad una raccolta di
                      firme da proporre alle migliaia di alpini che giungeranno
                      a Bassano e ai tanti bassanesi che vorranno difendere un
                      simbolo della città.
 
 
                      Il
                      Comitato è stato promosso dal presidente onorario della
                      sezione Ana Monte Grappa, Bortolo Busnardo, dal
                      vice-presidente nazionale Alessandro Rossi, dal
                      consigliere nazionale Sebastiano Favero, dal presidente
                      della sezione Monte Grappa Carlo Bordignon, dal presidente
                      del Comitato organizzatore colonnello Paolo Casagrande,
                      dal già comandante della caserma Monte Grappa maggiore
                      Pietro Aglio e dal presidente dell'Unuci Alberto
                      Calzamiglia . Saranno presenti il sindaco Gianpaolo
                      Bizzotto, l'europarlamentare Sergio Berlato e l'assessore
                      regionale Elena Donazzan.
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                          | Rosà   
                            Una "limousine" alpina. ... |  |  
                  |  |  
                  | Una
                    "limousine" alpina. Succede a San Pietro di Rosà
                    dove un gruppo di genitori della locale scuola materna si è
                    organizzato per realizzare una vettura lunga sette metri,
                    con dieci posti a sedere, un tavolo, una spinatrice di vino,
                    una griglia per le salsicce, come nemmeno una lunga
                    limousine di lusso può permettersi. Tutto è nato dopo
                    l'ultima festa della Befana.«E adesso che cosa facciamo
                    fino a fine giugno, sagra del paese?», si sarebbe chiesto
                    il gruppo di amici, abituati a vivere insieme diverse
                    esperienze di volontariato. E qualcuno avrebbe suggerito: «Perchè
                    non facciamo qualcosa per l'adunata alpina?». L'idea è
                    piaciuta, ma che cosa fare? «Io ho una vecchia golf del
                    1991», ha detto Alberto Berno, che conduce una piccola
                    società di assistenza stradale. «Ed io una Fiesta del 1990»
                    ha risposto Alessandro Bernardi. Ed allora perché non unire
                    le due auto, con il motore ancora in buon uso? si sono detti
                    gli amici di San Pietro. Detto, fatto. Da settimane Alberto
                    Berno, Loris Campanaro, Mauro Guarise, Alessandro Bernardi,
                    Andrea De Paoli, Bruno Guglielmi, Carlo Bin, tutti genitori
                    della scuola, passano le ore in un capannone in via Brega a
                    tagliare, saldare e limare.«Abbiamo realizzato un lungo veicolo, che va avanti e
                    indietro per i due versi - riferisce sempre Alberto Berno -,
                    abbiamo tenuto i due motori, uno da una parte, uno
                    dall'altra, i due volanti. In mezzo abbiamo realizzato con
                    delle panchine dieci posti a sedere, un tavolo con
                    l'erogatore di vino, e una griglia». Un veicolo solido,
                    lungo sette metri. La"limousine alpina" sarà
                    portata nei prossimi giorni Bassano e "nascosta"
                    nel giardino di un alpino per essere tirata fuori solo
                    all'ultimo minuto. Silvano Bordignon
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                          | Per
                            l'Adunata, Provincia e Coldiretti lanciano la
                            promozione dei prodotti tipici |  |  
                  |  |  
                  | «Cari
                    alpini, il Vicentino non è solo la terra della grappa e del
                    Palladio: ci sono un sacco di prodotti agroalimentari da
                    scoprire o riscoprire». L'adunata di Bassano è vista dalla
                    Provincia come una vetrina importante per pubblicizzare cibi
                    e bevande tipici della nostra terra. "Mangia genuino,
                    mangia vicentino" è lo slogan di uno striscione che i
                    cittadini di Vicenza e provincia hanno già avuto modo di
                    vedere da alcuni giorni sulle strade del territorio.
                    L'assessore provinciale all'agricoltura Luigino Vascon, il
                    presidente di Coldiretti Diego Meggiolaro e quello di Sapori
                    del Palladio Dino Panozzo hanno spiegato ieri a Palazzo
                    Nievo cosa c'è dietro: «È un'operazione a favore della
                    vicentinità: non in senso meramente campanilistico, ma
                    anche economico», dice Vascon. «Con quello slogan
                    viaggeranno per la Provincia una settantina di autobus e
                    tutti i taxi della città. Una quarantina poi gli striscioni
                    stradali sparsi un po' ovunque, a parte la zona di Marostica
                    e Bassano, dove gli alpini ci hanno preceduto».«All'adunata però saremo presenti facendo conoscere i
                    nostri prodotti agli operatori nazionali dell'informazione».
                    Come? Attraverso uno zainetto omaggio (sempre "made in
                    Vicenza") contenente il pregiato Olio dei Berici e del
                    Bassanese, il Mais Marano, il riso di Grumolo delle
                    Abbadesse, il pluripremiato formaggio del Pennar e il miele.
                    «A parte il pesce di mare, il nostro territorio offre di
                    tutto: sta anche a noi consumatori vicentini aiutare
                    l'economia locale scegliendo i nostri prodotti invece di
                    essere esterofili. Se non si mettono le basi per creare
                    imprenditoria agricola nelle zone collinari e montane, pari
                    al 72\% della provincia, e attraverso essa reddito, prima
                    saranno gli uomini a scendere e poi le nostre montagne».
 Il territorio agricolo della provincia si sta riducendo ma i
                    prodotti di qualità sono tanti: ben novanta le varietà
                    certificate a livello comunitario. Meggiolaro punta sul
                    "menù a chilometri zero" anche per un
                    ragionamento che ricorda il Beppe Grillo ecologista: «Consumare
                    i prodotti locali fa risparmiare anche energia e benzina.
                    Faccio un esempio: ci sono camion che portano al sud l'acqua
                    Recoaro e altri che salgono per portare la Fiuggi. Il
                    risparmio sui costi di trasporto comporterebbe prezzi più
                    bassi anche per i consumatori. Ci rendiamo conto che il
                    nostro lavoro è reso più difficile dalle logiche della
                    grande distribuzione».
 Appena pubblicata dalla Provincia anche una nuova guida agli
                    agriturismo del Vicentino suddivisi per zone
                    geografiche.Enrico Soli
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                          | Rallentamenti
                            e colonne per gli ultimi addobbi. Già scattati da
                            ieri alle 6 numerosi divieti di sosta. In parco
                            Ragazzi del ’99 sta prendendo forma la
                            "cittadella militare" |  
                          | Bassano
                            ha già cambiato volto per l'adunata |  
                          | La
                            stazione delle corriere trasferita provvisoriamente
                            da piazzale Trento in due sedi, viale Diaz e via
                            Chilesotti. Arrivate le tribune per il palco
                            centrale |  |  
                  |  |  
                  | Bassano
                    sta rapidamente cambiando volto. Mancano pochi giorni
                    all'adunata degli alpini e la città si sta preparando ad
                    accogliere l'invasione pacifica di circa 400 mila penne
                    nere. Tante infatti sono le persone attese sul territorio
                    per l'evento.Come preannunciato nelle scorse settimane, ieri mattina sono
                    scattatati numerosi provvedimenti, tra i quali il divieto di
                    sosta in diverse aree del centro o a ridosso di questo, dove
                    saranno ubicate le principali strutture funzionali alla
                    manifestazione.
 E così la stazione dei pullman è stata trasferita da
                    piazzale Trento per consentire le operazioni di allestimento
                    delle tribune per le autorità che seguiranno la sfilata di
                    domenica: i tir con il materiale sono arrivati nel
                    pomeriggio di ieri.
 «Il capolinea del servizio di bus extraurbano è stato
                    temporaneamente trasferito lungo viale Diaz - ha spiegato
                    Egidio Torresan, assessore alla viabilità - che per evitare
                    ingorghi, soprattutto nelle fasce orarie di punta, per tutta
                    la settimana rimarrà chiuso al traffico veicolare. Non
                    saremo inflessibili: l'accesso sarà consentito ai residenti
                    e a chi si deve recare al lavoro e chiuderemo un occhio
                    anche nelle situazioni particolari, purché non si creino
                    colonne e disagi».
 «In qualsiasi caso - ha aggiunto Stefano Giunta, assessore
                    ai trasporti pubblici e all'istruzione - per gli studenti il
                    servizio sarà garantito fino al centro studi di Santa
                    Croce, quindi come prima. Cambia solo il sito del capolinea,
                    che in questi giorni non sarà più piazzale Trento ma viale
                    Diaz».
 Inevitabili, ieri, i rallentamenti e qualche disagio
                    nell'area della Destra Brenta che gravita sul viale.
 Il servizio di trasporto bus urbano, invece, è stato
                    spostato nella nuova autostazione, quella appena realizzata
                    di fianco alla ferrovia.
 «Abbiamo preferito trasferirvi solo una parte del servizio
                    pubblico dei bus per non eccedere con gli sconvolgimento in
                    corso e per far decollare il nuovo capolinea
                    progressivamente - ha motivato l'assessore Torresan - ci
                    vorrà qualche settimana per completare lo spostamento ed
                    entrare a pieno regime».
 Infatti, calato il sipario sull'adunata , i pullman deputati
                    al trasporto extraurbano torneranno in piazzale Trento.
                    Ancora una volta in via provvisoria, in attesa di essere
                    collocati nella nuova postazione.
 E sempre da ieri mattina, è scattato il divieto di sosta in
                    alcuni parcheggi cittadini. Vietato lasciare l'auto in viale
                    delle Fosse, davanti al vecchio ospedale, ma anche lungo
                    altre vie cittadine. Nei luoghi ritenuti sensibili, Etra sta
                    posizionando nuovi cestini e bidoni per i rifiuti e sta
                    potenziando le isole ecologiche con ulteriori cassonetti per
                    la differenziata.
 Tendoni per i posti ristoro, chalet, postazioni per le
                    informazioni, accampamenti stanno spuntando in tutta la città
                    e sul territorio.
 Ieri sono iniziate anche le operazioni di allestimento della
                    cittadella degli alpini in parco Ragazzi del'99 e delle aree
                    ristorazione, il "pasta party Zara" oltre al
                    villaggio dei partners.
 Il tricolore sventola ovunque, nelle forme più strane, e il
                    Comune sta pensando di addobbare anche il "tetro"
                    ponte della Vittoria.
 Anche l'ex macello comunale, il locale fatiscente a due
                    passi dal Ponte degli Alpini, ora di proprietà privata, si
                    vestirà a festa per l'occasione. Raffaella Forin
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                          | «Speriamo
                            che rimanga». Piace quasi a tutti la nuova
                            passerella sul fiume, ai pescatori no |  |  
                  |  |  
                  | I
                    residenti lo adorano, i romantici si incantano guardando il
                    monte Grappa a nord o il Ponte Vecchio illuminato dai raggi
                    del tramonto a sud, qualche pescatore si lamenta perché ha
                    rovinato il letto del fiume. Tutti scattano foto, chi al
                    panorama, chi alla struttura del ponte. "Ci conviene
                    ammirarlo adesso prima che venga invaso dalla calca"
                    commentano sorridendo. Fatto è che la nuova passerella
                    pedonale parallela al Ponte Vecchio piace così tanto che i
                    bassanesi sperano rimanga a servizio della città anche
                    quando l'Adunata non sarà che un ricordo. "A noi
                    residenti questa passerella non porta che benefici- diceva
                    Emilio Zen, abitante di via Margnan, ieri pomeriggio -. Per
                    raggiungere l'altra sponda del Brenta, dove vivono alcuni
                    parenti, dovevo sempre passare per il Ponte Vecchio. Ora è
                    molto più comodo. Speriamo solo rimanga e non venga
                    abbattuto dopo l'Adunata ". "Finalmente l'hanno
                    realizzata - dice fiero il signor Bruno, che appoggiato al
                    parapetto si gode i primi spiragli di sole dopo la pioggia
                    -. Ho suggerito io la realizzazione di questa passerella
                    altrimenti ci avrebbero distrutto il nostro Ponte degli
                    Alpini. E ora è giusto questa struttura rimanga nella
                    storia. Potrebbero chiuderla nei giorni feriali e aprirla
                    nei festivi, ma è ben realizzata, deve rimanere"."Sarebbe importante dare un riconoscimento anche ai due
                    "eroi" che l'hanno costruita - aggiunge Bruno
                    assieme a Nicola Tessarolo che con la sua macchina
                    fotografica ha documentato tutta la costruzione del nuovo
                    ponte -. Erano solo in due, padre e figlio: mentre il padre
                    appoggiava i tubi con la gru il figlio, calato in acqua, li
                    sistemava". A Gabriella Tasca invece la nuova
                    passerella fa paura: "È bella e mi piace ma temo che
                    il parapetto non riuscirà a contenere la calca dei passanti
                    durante l'Adunata . La vista è stupenda ma ho paura".
                    Marco Apuzzo attraversa il nuovo ponte in bici:
                    "Sicuramente è una struttura molto comoda e utile ma
                    è di cemento, sarebbe stato meglio costruire un Ponte
                    Vecchio in miniatura, più raffinato e in legno".
                    "Magari rimanesse - ripete Giampietro Dalla Pellegrina
                    -. Ora è provvisorio, si potrebbe sistemare e mettere in
                    sicurezza in caso restasse patrimonio di Bassano".
                    Solleva problemi logistici Romeo Carmelo, caposquadra della
                    protezione civile: "Il parapetto è troppo debole: se
                    arriva una piena si porta via questa nuova costruzione e ce
                    la ritroviamo più a sud. Andava costruito più verso la
                    Valsugana".
 Voce fuori dal coro quella del pescatore Diego Ronzan:
                    "Questo ponte non è che un'altra trovata per deturpare
                    il nostro fiume Brenta. Noi pescatori preferiamo la
                    salvaguardia del letto del fiume". Ma Daniela Ferraro
                    non ha dubbi: "Al di là dei problemi logistici io sono
                    una romantica: a me questa passerella piace davvero".
                    Lara Lago
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                          | Quattro
                            "bici mediche" per i volontari dei posti
                            avanzati |  |  
                  |  |  
                  | Le
                    hanno già ribattezzate "bici mediche". Sono
                    quattro biciclette in dotazione ai volontari Ana in servizio
                    nei punti medici avanzati (Pma). Permetteranno loro di
                    raggiungere rapidamente i diversi presidi attivati in centro
                    e sul territorio per l'adunata degli alpini.Nei prossimi giorni, infatti, per tutti, cittadini ma anche
                    organizzatori dell'evento, avranno non poche difficoltà
                    negli spostamenti soprattutto su mezzi a motore. Nel fine
                    settimana, in particolare, quando la città resterà chiusa
                    al traffico veicolare.
 Per ovviare al disagio, il centro di promozione culturale e
                    sportiva "Non Profit Center" ha deciso di donare
                    all'azienda sanitaria locale quattro velocipedi destinati a
                    favorire i collegamenti tra i posti medici avanzati. La
                    consegna avverrà ufficialmente questo pomeriggio alle 17
                    nella sede del San Bassiano in via dei Lotti.
 E sempre questo pomeriggio, il direttore generale dell'Asl
                    cittadina, Valerio Alberti, riceverà i 28 sindaci dei
                    Comuni che rientrano nel territorio di competenza
                    dell'azienda sanitaria nei nuovi locali del pronto soccorso,
                    oggetto di un recente intervento di ristrutturazione,
                    potenziamento e di riorganizzazione interna degli spazi, in
                    modo da rispondere in maniera più efficiente ai bisogni
                    dell'utenza .
 Nello stesso contesto, saranno illustrate loro le novità
                    operative messe in campo per l'adunata dal punto di vista
                    sanitario. Inoltre, ai primi cittadini verranno tratteggiate
                    le linee guida e il dispiegamento di forze che fanno capo a
                    Regione, Asl e volontariato, predisposte per l'imponente
                    manifestazione. R.F.
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                          | ROSÀ.
                            I programmi del gruppo locale |  
                          | Ciao
                            alle penne nere tra musica e marce |  |  
                  |  |  
                  | DLe
                    manifestazioni organizzate dalle penne nere rosatesi in
                    collaborazione con l'amministrazione comunale, in occasione
                    dell'ottantunesima adunata nazionale, sono iniziate sabato
                    scorso.Di fronte ad un pubblico numeroso, nell'anfiteatro della
                    piazza di Cusinati, si sono esibiti il coro Bassano e quello
                    dell'Amicizia alpina di Tezze. Per venerdì, è stata
                    organizzata una marcia alpina sul Monte Grappa.
 Il ritrovo è stato fissato alle 6,30 nei pressi della sede
                    degli alpini di Via Schallstadt. Per l'adesione, gli
                    interessati possono rivolgersi a Stefano Zanon (telefono
                    <?XML:NAMESPACE PREFIX = SKYPE />
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    333-2818667
                    
                    
                    
                    
                    ).
 Alle 20,30 della stessa giornata, nel teatro tenda allestito
                    nel Giardino delle rose, avrà luogo un concerto bandistico
                    con la partecipazione della banda Monte Grappa di Rosà e
                    del complesso di Campolongo sul Brenta.
 Sabato sera, alle 20,45, al teatro Montegrappa, concerto
                    corale. Interverranno il coro La Rosà di Rosà, il coro
                    "Aqua Ciara" di Recoaro Terme ed il coro
                    "Bric Bucie" di Pinerolo. Nel corso delle due
                    serate, funzionerà uno stand gastronomico in via
                    Schallstadt. M.B.
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                          | Rossano. |  
                          | Penne
                            nere Accoglienza trionfale in musica |  |  
                  |  |  
                  | Gli
                    alpini di Rossano, con il patrocinio dell’Amministrazione
                    e la collaborazione della compagnia teatrale
                    “Genitoriattori”, hanno definito il programma delle
                    manifestazioni che si terranno in paese in occasione
                    dell’Adunata nazionale degli alpini. Venerdì alle 21 il
                    gruppo teatrale diretto da Simone Bragagnolo metterà in
                    scena, nella nuova palestra comunale, “Il giro del mondo
                    in 80 giorni”. Sabato, alle 17,30, un corteo partirà da
                    villa Caffo preceduto dalla fanfara di Arco (TN). La sfilata
                    si concluderà in piazza Marconi per la deposizione di una
                    corona al monumento ai Caduti. Quindi, messa in duomo,
                    animata dal coro Soreghina.Alle 19 spettacolo nella nuova palestra comunale che sarà
                    inaugurata per questa occasione, con il coro Soreghina di
                    Genova e il coro “RoxAna” di Rossano. La serata si
                    concluderà con una cena nella sede del Centro sociale di
                    via S. Zenone. Le prenotazioni vengono raccolte al Centro
                    stesso, oppure rivolgendosi a Renato Campagnolo, tel. 
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    0424 848719
                    
                    
                    
                    
                    .
 È stata modificata la precedente ordinanza del sindaco che
                    prevedeva la chiusura di ogni ordine di scuola da venerdì 8
                    a lunedì 12 maggio.
 Il provvedimento non riguarda i Centri d’infanzia di villa
                    Aldina e la sezione Primavera dell’Istituto comprensivo
                    Rodari, che resteranno aperti. Per la scuola materna
                    parrocchiale, elementare e media, sarà vacanza.
 Le penne nere hanno allestito in piazza Marconi una
                    “Farmacia alpina” M.B.
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                          | Arrivati
                            5 muli nell'attendamento di Spin |  |  
                  |  |  
                  | Con
                    l’ingresso dei primi alpini nell’attendamento
                    dell’area Fratelli, a Spin, sono arrivati anche cinque
                    muli che sfileranno domenica per le vie della città. «L’esercito
                    non li usa più - spiegano al gruppo bergamasco di Foresto
                    Sparso - ma questi animali fanno parte della storia delle
                    penne nere e così abbiamo deciso di portarli. Li porteremo
                    anche nelle scuole e negli asili». C.Z. |  
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                          | Il
                            corpo degli alpini ieri e oggi |  
                          | Il
                            cappello è logoro ma lo spirito è vivo |  |  
                  |  |  
                  | Terra
                    di alpini il Bassanese, terra di alpini la Pedemontana. Ogni
                    paese ha il suo monumento con incisi i nomi dei soldati
                    scomparsi nelle guerre che hanno sconvolto queste terre. In
                    passato era considerato un vanto per i giovani appartenere
                    al corpo degli alpini, anche se non mancavano quelli che
                    andavano a finire in altri corpi. «Val pì un alpin in
                    infermeria che sento soldà de fanteria», si diceva,
                    celiando, naturalmente.Molti, tra la prima e la seconda guerra mondiale, in quei
                    difficili anni percorsero le vie di paesi remoti,
                    dall’Albania alla Grecia, alla Russia, protagonisti, dalla
                    “Julia” alla “Tridentina”, di vicende epiche. Ora,
                    animati da “spirito alpino” ci si ritrova per rivivere
                    l’antica amicizia, l’antico cameratismo, nato e
                    rassodato in condizioni difficili, con in testa l’ormai
                    logoro cappello e l’ormai logora penna nera. Resta vivo
                    tuttavia lo spirito di corpo che spinge gli alpini ed essere
                    presenti dove urge il bisogno.
 In zona, un paese può mostrare con orgoglio un monumento
                    all’alpino eretto a Sant’Eulalia tra il 1928 ed il 1933,
                    ornato da una statua raffigurante un alpino con lo sguardo
                    fisso a Cima Grappa, opera di Francesco Rebesco. A.F.C.
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                          | Da
                            giovedì a domenica il Comune e le associazioni
                            hanno messo a punto un intenso programma |  
                          | La
                            città veste il tricolore per accogliere gli alpini |  |  
                  |  |  
                  |  Mentre
                    le strade della città si tingono di verde, bianco e rosso,
                    con moltissime famiglie che hanno esposto il tricolore già
                    da qualche settimana, anche Marostica è ormai pronta ad
                    accogliere l’invasione pacifica delle penne nere. Davvero ricco il cartellone di iniziative organizzate
                    dall’amministrazione comunale scaligera in occasione
                    dell’ormai imminente adunata nazionale degli alpini a
                    Bassano, in collaborazione con gli assessorati alla cultura
                    e al turismo, la Pro Marostica, la sezione Ana cittadina e
                    l’Unione dei comuni.
 Si parte giovedì sera con la presentazione del libro di
                    Vito Mantia “Naja alpina, reclute e veci nella vita
                    quotidiana in caserma”. A partire dalle 20.30 nella sala
                    consiliare del Castello inferiore interverranno il sindaco
                    Alcide Bertazzo e il presidente della sezione alpini di
                    Marostica, Roberto Genero.
 Dopo la presentazione di Luigi Girardi e l’intervento
                    dell’autore si esibirà anche il coro “El Livergon”
                    diretto da Paolo Labruna.
 Venerdì sera, invece, sarà la volta di Paolo Volpato,
                    originario di Pianezze ma romano d’azione. Volpat
                    presenterà uno dei suoi ultimi libri, “L’Ortigara il 25
                    giugno 1917 nel racconto degli ufficiali di prima linea” e
                    l’esibizione del coro de “I cantori di Marostica”
                    diretti dall’alpino Albano Berton.
 Particolarmente intensa sarà la giornata di sabato, a
                    partire dall’alzabandiera in piazza degli Scacchi alle 9
                    del mattino.
 Dalle 11sino alle 17.30 si esibiranno figuranti,
                    sbandieratori e musici della partita a scacchi, che
                    ricreeranno un’atmosfera medioevale e accoglieranno gli
                    alpini in visita alla città.In programma anche la sfilata
                    della fanfara dei congedati della brigata alpina Cadore, che
                    percorreranno le vie Dalle Laste, Roma, Stazione, Pizzamano
                    e Mazzini per arrivare alle 11.30 in piazza castello con
                    l’anteprima del concerto serale.
 Ricco è anche il programma previsto per il pomeriggio
                    scaligero: dalle 15 sino alle 18.30 verrà proposto “Il
                    castello che rivive”. Alle 15.30, invece, si esibirà la
                    banda di Campolongo diretta da Alvise Zanini, mentre alle
                    16.30, sempre in piazza, sarà la volta del coro Ana di
                    Melzo diretto da Emilio Scarpanti che ricorderanno il
                    marosticense Piero Corrà.
 Momento particolarmente atteso il concerto delle 20.45 in
                    piazza degli scacchi, con la fanfara dei congedati della
                    brigata alpina Cadore che verrà accolta delle autorità
                    cittadine.
 Domenica, in concomitanza con la sfilata di Bassano, a
                    Marostica è infine organizzata la “Giornata della
                    solidarietà” con gli stand delle associazioni culturali e
                    di volontariato del territorio presenti in piazza degli
                    scacchi dalle 10 alle 18.
 Alle 16, nella sala consiliare del castello, è in programma
                    anche la presentazione del libro di Domenico Canale
                    “Francesco Barausse vita, azione e pensiero” in
                    collaborazione con l’Unione italiana ciechi e
                    l’intervento musicale del conservatorio di Castelfranco
                    Veneto.
 Fino a domenica 11 maggio sarà inoltre possibile visitare
                    due interessanti esposizioni ospitate nelle sale del
                    castello inferiore: la prima è la mostra storico militare
                    di Bruno De Agnoi, la seconda quella dal titolo “Creazione
                    evoluzione dissoluzione” di Ilio Marengon. Serena Vivian
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                          | Cellulari,
                            Grappa “coperto” |  
                          | Le
                            informazioni sull’81° raduno arrivano via sms |  |  
                  |  |  
                  |  Grandi
                    novità dal punto di vista della comunicazione in occasione
                    dell’adunata. Vodafone Italia affiancherà infatti per la
                    prima volta questo evento di rilievo internazionale e la
                    partnership tecnologica porterà all'attivazione di un
                    servizio sms attraverso il quale il Comune di Bassano, il
                    Comitato Organizzativo e Vodafone comunicheranno tutte le
                    informazioni dedicate alle giornate dell'evento. I clienti
                    di tutti gli operatori potranno iscriversi inviando un
                    messaggio con scritto “alpini” al numero 
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    340 4399100
                    
                    
                    
                    
                    e fare il loro ingresso nel database a cui verranno inviate
                    tutte le informazioni e gli aggiornamenti. Per
                    de-registrarsi sarà sufficiente inviare un altro messaggio
                    con il testo “alpini off”. Il messaggio di iscrizione
                    sarà tariffato in base al piano telefonico del proprio
                    gestore, mentre il servizio e tutti gli sms ricevuti sono
                    gratuiti. Altra grande novità per il territorio bassanese,
                    sarà l’assicurato funzionamento della rete di telefonia
                    mobile anche sul Massiccio del Monte Grappa. L’area montuosa, che attualmente non è coperta, nei
                    prossimi giorni sarà meta di migliaia di alpini che
                    visiteranno i luoghi della grande guerra. Far funzionare i
                    cellulari è un segnale importante per garantire la
                    sicurezza di tutti.
 Infine, per tutti gli appassionati, i collezionisti e,
                    naturalmente, tutti gli alpini, sarà in vendita, per la
                    prima volta, un telefono che Vodafone ha voluto
                    personalizzare con il logo dell’adunata nazionale e che
                    sarà distribuito in esclusiva a Bassano proprio in
                    occasione della grande manifestazione nazionale.
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                          | «L’evento
                            per la città come una olimpiade» |  |  
                  |  |  
                  |  Come
                    molti bassanesi attendo l'adunata con curiosità e qualche
                    timore. In queste settimane siamo stati bombardati da dati e
                    cifre un po' frastornanti. E anche se penso che sarà una
                    bella esperienza mi domando dove metteremo, e come
                    arriveranno a Bassano, quasi 400mila persone. Sento parlare
                    di 2000 posti per gli autobus e di centomila posti-auto;
                    numeri che francamente, considerando le dimensioni della
                    nostra realtà, mi sembrano un tantino fantascientifiche.
                    Comunque al di là dei numeri (l'unico paragone per quanto
                    riguarda manifestazioni a Bassano è la "serata dei
                    fuochi" e lì si parla di non più di trentamila
                    persone!) mi piacerebbe che l'Adunata funzionasse per la
                    città come una specie di olimpiade. Nessuno si aspetta
                    stadi o piscine (l’assenza di un impianto natatorio è uno
                    dei "buchi neri" delle Amministrazioni negli
                    ultimi 40 anni) ma sto pensando alle misure prese in
                    funzione dell'Adunata e mi chiedo perché la maggiore
                    frequenza nei collegamenti ferroviari o di autobus (perché
                    nessuno in città ha mai pensato a un servizio urbano
                    "circolare" con frequenze decenti?) non possa
                    diventare una costante della nostra quotidianità. A.F.
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                          | Task
                            force sanitaria alla “Montegrappa” |  |  
                  |  |  
                  |  La
                    Croce verde curerà per l’adunata il posto medico avanzato
                    (Pma) alla caserma Monte Grappa. Tale compito è stato
                    affidato all’ente dal primario del pronto soccorso Claudio
                    Menon al quale spetta il compito di coordinare il quadro
                    sanitario dell’evento. Il personale della Croce verde, a
                    turno, effettuerà servizio continuato dalle 8 di venerdì
                    fino alla conclusione dell’adunata e avrà a disposizione
                    alcune sale della caserma, per l’occasione rimesse a
                    nuovo. Nel Pma saranno allestiti, a partire dalle prossime
                    ore, un piccolo ufficio per una prima diagnosi, quattro
                    ambulatori per gli interventi medici e sei stanze adibite ad
                    astanteria. Vi potranno trovare posti i pazienti che
                    accuseranno malesseri non gravi che necessiteranno di essere
                    tenuti sotto osservazione. La scelta rappresenterà uno
                    sgravio non indifferente per l’ospedale. Per ogni turno è assicurata, alla Monte Grappa, la presenza
                    di un medico specialista in anestesia e rianimazione, di uno
                    esperto di medicina generale e di tre infermieri
                    professionali. Saranno ai disposizione, sempre per ciascun
                    turno, tre autisti e tre volontari generici.
 I medici, volontari della Croce verde, arriveranno da
                    Chioggia, Verona, Valdagno, Padova, Treviso, gli infermieri
                    specializzati da Bassano, Cittadella, Padova e Treviso.
                    Stazioneranno in caserma quattro ambulanze attrezzate. Mezzi
                    e infermeria saranno in contatto via radio con il pronto
                    soccorso. Nella caserma è stata ricavata anche una piazzola
                    per gli elicotteri.
 Il Pma della Montegrappa coprirà un bacino consistente, che
                    comprende tutta la zona dell'ammassamento di domenica 11,
                    con parte di San Giuseppe, viale Venezia, via Bernucci,
                    Ca’ Baroncello.
 Nei prossimi giorni, fino a giovedì gli addetti della Croce
                    verde porteranno in caserma il materiale necessario per
                    garantire gli interventi di soccorso. L.Z.
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                          | Nei
                            giorni della kermesse alpina Venezia presterà a
                            Bassano agenti specializzati nel gestire il traffico
                            pedonale |  
                          | "Vigili
                            dei ponti" per l'Adunata |  
                          | Necessario
                            evitare eccessive resse. Ieri riunione su viabilità
                            e sicurezza con il questore |  |  
                  |  |  
                  | A
                    regolare il traffico pedonale sulla zona che gravita attorno
                    al Ponte degli alpini di Bassano, nei giorni caldi
                    dell'adunata del prossimo fine settimana, saranno alcuni
                    esperti del settore: agenti in forza alla polizia locale del
                    Comune di Venezia, specializzati nel favorire la
                    circolazione pedonale sui ponti.I vigili lagunari, insomma, unitamente alle squadre
                    regionali della Protezione civile controlleranno il traffico
                    dei pedoni a ridosso del monumento simbolo della città,
                    evitando così il rischio di pesanti resse o di altri
                    pericoli. Attenzione particolare anche alla passerella
                    provvisoria a nord del manufatto.
 Di viabilità e sicurezza si è parlato ieri pomeriggio in
                    un vertice tenutosi nella sede municipale di via Matteotti,
                    alla presenza del questore Giovanni Sarlo.
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                          | Inaugurata
                            ieri mattina la struttura indispensabile per il
                            traffico pedonale nei giorni dell’Adunata |  
                          | Aperta
                            la passerella sul Brenta |  
                          | Si
                            è deciso di lasciarla transitabile al pubblico in
                            entrambi i sensi fino a giovedì |  |  
                  |  |  
                  | Niente
                    taglio del nastro, ma una sfilata a passo di marcia tra
                    gagliardetti e stendardi alpini. E' stato inaugurato così
                    il quarto attraversamento sul fiume Brenta. Ieri mattina,
                    poco dopo le 12, amministratori e penne nere si sono
                    ritrovati per l'apertura ufficiale della passerella, per
                    l'occasione imbandierata a festa. Una struttura di quaranta
                    metri di lunghezza e quattro di larghezza, realizzata in
                    cemento, che collega via Pusterla a via Volpato e che
                    permetterà il ritorno verso il centro cittadino delle
                    migliaia di penne nere che, almeno una volta, transiteranno
                    sul ponte palladiano ad esse dedicato.A differenza di quanto annunciato fino all'altro ieri da
                    fonti dell'amministrazione, la passerella è già
                    transitabile e resterà aperta in entrambi i sensi di marcia
                    fino al prossimo giovedì, quando il ponte comincerà ad
                    essere presidiato e la circolazione limitata ad una sola
                    direzione. Tanti i bassanesi che già dalle prime ore, hanno
                    voluto testare la struttura e soffermarsi qualche minuto ad
                    ammirare un panorama mai visto fino ad ora in città: il
                    ponte ligneo visto da sud e, a nord, la Valsugana e il
                    Massiccio del Grappa, per una volta visibili da una
                    prospettiva assolutamente diversa. "Finalmente - ha
                    esordito nel suo discorso il sindaco Gianpaolo Bizzotto -
                    siamo ad inaugurare il tanto atteso quarto attraversamento
                    sul fiume. Dobbiamo dire grazie a chi si è impegnato per la
                    sua realizzazione, ma in quest'occasione non possiamo certo
                    dimenticare anche lo sforzo del genio militare di Trento che
                    fino all'ultimo ha sperato di poter realizzare il ponte
                    bailey". La struttura, che il primo cittadino ha
                    suggerito di ribattezzare "la passerella dei
                    muli", è costata cento mila euro, una cifra che è
                    stata suddivisa tra amministrazione comunale, Ana e alcuni
                    "amici", come gli ha definiti Bizzotto, ovvero le
                    tante aziende che a vario titolo hanno collaborato alla
                    costruzione del ponte (Lazzarotto, Sartori, Tecnoacciai,
                    Euromeccanica, Scuccato, Venezian e Gnoato).
 "Oggi siamo di fronte ad uno dei primi atti ufficiali
                    di questa Adunata - ha affermato il presidente del comitato
                    organizzatore, il colonnello Paolo Casagrande - e si tratta
                    di un'occasione importante, perché sono certo che su questa
                    passerella transiteranno tante penne nere, quante quelle che
                    saliranno sul ponte degli Alpini".Per rendere sicuro il
                    passaggio dei pedoni da una sponda all'altra del fiume, è
                    stato protetto da transenne anche il tratto di argine che
                    dalla passerella conduce a via Pusterla. E fino ad ora
                    sembrerebbe scongiurato anche il possibile pericolo piene:
                    le abbondanti piogge cadute negli ultimi giorni, infatti,
                    hanno già permesso di testare positivamente la struttura.
                    Barbara Todesco
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                  | L'arte
                    alpina fiorisce in città in vista dell'Adunata . Oltre ai
                    tradizionali addobbi con bandiere, colori e uniformi, che si
                    possono vedere in molte vetrine del centro, si segnalano
                    anche inziiative più particolari.E' il caso dell'hotel Palladio, nella cui hall Emanuele
                    Bonotto ha fatto installare un grande cappello d'alpino in
                    marmo, opera dei fratelli Zanchetta di Pove del Grappa. «Mi
                    è sembrato un giusto segno di benvenuto ai nostri ospiti -
                    spiega il dinamico albergatore - e anche un omaggio all'Ana
                    che secondo me sta veramente ben organizzando quest'adunata
                    , insieme al Comune e alle altre realtà coinvolte. Dal
                    canto nostro, come albergatori, abbiamo collaborato con
                    grande disponibilità e con un lavoro di rete, concordando
                    offerte e modalità operative anche ben al di fuori de lla
                    nostra provincia, visto il grande numero di richieste si
                    stanze. Lo considero un primo passo di un lungo cammino che
                    dovrà portare all'unificazione dell'immagine turistica e di
                    ricettività dell'intera Regione, in modo da fare sempre più
                    sistem».
 Al noto artista Federico Bonan, invece, il fotografo
                    Patrizio Vinante ha chiesto un'opera d'arte per la facciata
                    della sua casa in via Remondini. Bonan ha così realizzato
                    un dipinto 90 per 150, un olio raffigurante il volto di
                    Biagio Zonta, celebre alpino classe 1915, scomparso una
                    decina d'anni fa.Tratti delicati e risoluti quelli della
                    "penna nera" scelta per omaggiare idealmente tutti
                    i commilitoni che hanno reso un grande servigio alla Patria
                    e continuano a onorarla con il volontariato.
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                          | DICIOTTO
                            POSTAZIONI |  
                          | "Punti
                            tappa" da Dueville a Castelfranco |  |  
                  |  |  
                  | (R.F.)
                    Li hanno chiamati "punti tappa". Sono 18
                    postazioni che verranno allestite, in maniera ben evidente,
                    nella mattinata di venerdì 9 attorno al Bassanese:
                    dall'uscita dell'autostrada A31 di Dueville a Castelfranco
                    Veneto tanto per dare un'idea dell'area interessata
                    dall'operazione.A gestirle, due alpini e due studentesse dell'indirizzo
                    turistico dell'istituto professionale Remondini che avranno
                    il compito di indirizzare i partecipanti all'adunata nelle
                    zone di accampamento loro assegnate o agli alberghi
                    prenotati.
 Ma forniranno anche informazioni utili sulle modalità di
                    accesso alla città del Grappa, sull'organizzazione del
                    piano viario e del trasporto pubblico.
 Il servizio curato dal comitato organizzatore del raduno e
                    da Veneto marketing funzionerà fino alla serata di domenica
                    11.
 «Nei giorni scorsi, abbiamo svolto due incontri di
                    preparazione con le allieve del Remondini - ha spiegato
                    Roberto Xausa, presidente di Veneto Marketing, la società
                    che affianca il comitato sul fronte dell'accoglienza - in
                    modo che possano avere gli strumenti utili per effettuare
                    questo servizio che per loro rappresenta un utile banco di
                    prova, un'occasione di approccio con quello che sarà il
                    loro ambiente professionale».
 In tutto sono 68 i ragazzi coinvolti nel progetto e che nei
                    tre giorni si turneranno nei 18 "punti tappa".
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                          | RICHIESTA
                            DI SCHNECK |  
                          | Il
                            contributo della Provincia (150mila euro) destinato
                            all'incremento della sicurezza |  
                          | Posti
                            aumentati, sale rativo |  |  
                  |  |  
                  | Il
                    contributo erogato dalla Provincia all'adunata degli alpini
                    è stato investito sul versante della sicurezza di tutte le
                    persone che nel prossimo fine settimana invaderanno
                    pacificamente la città.«Si tratta di 150 mila euro - ha detto il sindaco Gianpaolo
                    Bizzotto - e su indicazione del presidente provinciale
                    Attilio Schneck sono stati utilizzati per mettere in campo
                    le azioni di salvaguardia degli ospiti e dei cittadini».
 Un altro sostanzioso contributo è arrivato al comitato
                    organizzatore dell'evento dalla Banca Popolare di Vicenza,
                    che si aggiunge così all'elenco dei partner
                    dell'appuntamento alpino.
 «È in assoluto il più importante del capitolo
                    sponsorizzazioni e beneficenza - ha informato il consigliere
                    dell'istituto Paolo Tellatin - con quella bassanese, la
                    banca per la terza volta sostiene la manifestazione
                    nazionale delle penne nere: la prima fu nel 1991 in
                    occasione del raduno vicentino; la seconda ad Asiago, due
                    anni fa».
 «Il comitato investe con oculatezza e particolare cura i
                    finanziamenti ottenuti, siano essi pubblici o privati - ha
                    sottolineato il colonnello Paolo Casagrande, presidente
                    dello staff organizzatore dell'evento - tenendo conto non
                    solo della logistica e degli aspetti tecnici, ma anche della
                    promozione della cultura e dello spirito alpino che si
                    rifanno ai valori di solidarietà, di impegno e di gratuità».
                    Raffaella Forin
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                          | Duecento
                            alpini di Ramon faranno da mangiare alle penne nere
                            di Bassano |  |  
                  |  |  
                  | Gruppo
                    alpini di Ramon di Loria in prima fila per l'adunata
                    nazionale di Bassano del Grappa che si terrà sabato e
                    domenica. Duecento volontari che ogni giorni prepareranno
                    migliaia di pasti caldi. E' l'ennesima sfida che il
                    capogruppo di Ramon di Loria, Renato Monegato ha accettato
                    di "combattere" con il suo Gruppo alpini che in
                    occasione dell'adunata avrà così un ruolo determinante per
                    l'organizzazione. Lo stesso capogruppo Monegato, ha chiuso
                    per una settimana la sua attività di costruzioni, ed ha
                    deviato tutto il lavoro su Bassano. Dai vertici
                    organizzativi dell'adunata , gli alpini di Ramon hanno avuto
                    in consegna tutta l'area delle scuole dei Fratelli Cristiani
                    a Romano d'Ezzelino da anni abbandonata. «Da circa un mese
                    stiamo lavorando per sistemarla e renderla accogliente -
                    spiega soddisfatto Monegato - e penso che insieme ai ragazzi
                    siamo riusciti nell'impresa». In questa area troveranno
                    vitto ed alloggio circa 10 mila alpini che hanno già
                    cominciato ad arrivare: «Ci sono spazi per le tende, ma
                    all'interno della struttura abbiamo sistemato circa 5 mila
                    posti letto » spiega ancora Monegato. Ma non è tutto perchè
                    il gruppo alpini di Ramon ha avuto l'incarico di organizzare
                    tre chioschi disseminati lungo il percorso della sfilata,
                    quindi i pasti caldi per le fanfare che si esibiranno sabato
                    sera allo stadio Mercante. Infine dovranno accudire e
                    rinfocillare tutti i reduci e gli alpini anziani. «È una
                    settimana di grande lavoro per tutti noi - ha spiegato
                    domenica scorsa Renato Monegato in occasione della
                    "festa" di apertura dell'adunata per il gruppo di
                    Ramon - e dobbiamo metterci tutto l'impegno possibile
                    affinchè questa diventi un'adunata storica». Lavoro ed
                    impegno che sono nel Dna degli alpini ramonesi come ha
                    sottolineato nel suo saluto il gen. Roberto Fontana invitato
                    per l'occasione:" Ringrazio il gruppo di Ramon per
                    l'impegno costante in tutti i settori. Siete presenti anche
                    nel servizio d'ordine suppletivo che abbiamo voluto
                    istituire per combattere sia eventuali eccessi di
                    comportamento, ma anche di teppismo perchè l'adunata di
                    Bassano deve rimanere scolpita nella mente di tutti».
                    Gabriele Zanchin |  
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                          | Porta
                            a porta sospeso venerdì 9 e sabato 10 |  |  
                  |  |  
                  | (R.F.)
                    Durante la manifestazione alpina, Etra gestirà sia la
                    raccolta ordinaria che quella straordinaria dei rifiuti. Per
                    realizzare il doppio intervento, sono state introdotte
                    alcune modifiche nella raccolta ordinaria relativa al comune
                    di Bassano.«La raccolta ordinaria dei rifiuti delle utenze private del
                    territorio risulterà condizionata dallo svolgimento
                    dell'adunata - ha fatto sapere il presidente di Etra,
                    Stefano Svegliado - si cercherà di operare limitando al
                    massimo il disturbo alla manifestazione e delle attività
                    collaterali. In alcune giornate, in particolare venerdì 9 e
                    sabato 10, la raccolta ordinaria sarà sospesa per poter
                    ottimizzare al massimo l'impiego dei mezzi. Tuttavia, sarà
                    sempre possibile, anche nel corso del raduno, il
                    conferimento dei rifiuti differenziati nelle apposite aree
                    per la raccolta che saranno potenziate con l'aggiunta di
                    nuovi contenitori».
 In particolare, per quanto riguarda la frazione umida, nei
                    giorni di venerdì 9 e sabato 10 maggio non sarà effettuato
                    il passaggio di raccolta porta a porta. Il servizio verrà
                    ripreso regolarmente da lunedì 12 secondo le frequenze di
                    raccolta vigenti.
 Sempre venerdì 9 e sabato 10 sarà sospesa la raccolta
                    porta a porta della frazione secca; anche in questo caso, il
                    cittadino potrà conferire i rifiuti negli appositi
                    cassonetti posizionati in più punti del territorio comunale
                    che saranno aumentati per l'occasione. Il servizio riprenderà
                    lunedì 12 come da calendario.
 Nelle due giornate sarà interrotta anche la raccolta di
                    carta e cartone in tutto il centro storico; riprenderà a
                    pieno regime martedì 13.
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                          | "MUSEI
                            ALL’APERTO" |  
                          | Duemila
                            cimeli della guerra sul Grappa in mostra a Palazzo
                            Bonaguro |  |  
                  |  |  
                  | La
                    Grande Guerra combattuta sul massiccio del Grappa raccontata
                    in duemila cimeli. È quanto propone l'interessante
                    itinerario espositivo inaugurato ieri pomeriggio a palazzo
                    Bonaguro e che sarà visitabile fino al 18 maggio."Bassano, il monte Grappa e la Grande guerra" è
                    il titolo della rassegna che nella nobile dimora raccoglie e
                    presenta significativi reperti e documenti riferiti ad
                    alcune delle più importanti pagine scritte durante il primo
                    conflitto. Uno spaccato a tutto campo quello offerto
                    dall'esposizione, che si inserisce nel cartellone cittadino
                    riservato alle attività culturali messo a punto per
                    l'adunata degli alpini.
 Dopo la mostra "Lassù sulla montagna" al museo
                    dell'automobile "Bonfanti Vimar", quelle
                    fotografiche "Alpini a Bassano" al museo civico,
                    "Hemingway e la Croce Rossa Americana" a Villa Ca'
                    Erizzo Luca, e «Alpini sull'Ortigara» al castello degli
                    Ezzelini, tocca ora ad un'interessante proposta firmata
                    dall'associazione "Musei all'aperto 1915-'18- Grande
                    Guerra sul monte Grappa" guidata da Alberto
                    Calsamiglia, con la collaborazione del comitato
                    organizzatore dell'adunata alpina e che gode del patrocinio
                    di Regione, Provincia, Comune, Croce Rossa, del ministero
                    della Difesa e dell'Unuci (Unione nazionale degli ufficiali
                    in congedo).
 Diciotto le ambientazioni ricreate in altrettanti siti del
                    Bonaguro, compreso il cortile dove è stata collocata la
                    riproduzione del velivolo di Francesco Baracca. Un percorso
                    che illustra la tragica epopea, ma allo stesso tempo
                    contribuisce a conservare la memoria dei caduti e di quanti
                    sacrificarono la vita in quella drammatica circostanza.
 Attraverso i cimeli recuperati e gelosamente conservati
                    negli anni, viene progressivamente ricostruita la storia
                    della Grande Guerra: dalla partenza del soldato per il
                    fronte alla riproposizione di un ospedale da campo.
                    Notevole, ad esempio, la collezione di divise ed armamenti
                    appartenenti agli opposti schieramenti scesi in campo
                    durante il conflitto: quello italiano, francese, inglese e
                    austro-ungarico. D'effetto anche la raccolta di mazze di
                    ferro, strumento ritenuto efficace nel combattimento uomo a
                    uomo nelle trincee.
 Si possono poi ammirare i pezzi d'artiglieria da montagna,
                    le documentazioni di scatti e la stessa macchina fotografica
                    di Ettore Boschi che, partito volontario, realizzò un
                    prezioso reportage dal fronte. Molte delle sue foto sono
                    state raccolte in una pubblicazione curata dall'associazione
                    "Musei all'aperto", edita nel 2002, opera del col.
                    Gianni Bellò.
 E ancora, le planimetrie e il materiale bellico in dotazione
                    all'esercito tedesco. Una sezione è dedicata alla Croce
                    Rossa e un'altra alle intense lettere dal fronte e dalla
                    prigionia indirizzate dai giovani combattenti ai loro cari.
 In una sala viene proposto il modello del triplano del
                    Barone Rosso; numerosi, poi, i recuperi storici effettuati
                    dai volontari dei "Musei all'aperto". Uno spazio
                    è occupato da una prestigiosa collezione di 40 cappelli
                    appartenente ad un privato, Gianni Periz, che racconta la
                    storia dal 1880 ai giorni nostri dell'inconfondibile
                    copricapo delle truppe da montagna.
 Non mancano la postazione multimediale e la sala per le
                    proiezioni. Di rilevanza storico-documentale, il trittico
                    dei Cd Rom relativi al Grappa, al Montello e all'altopiano
                    di Asiago, realizzati sempre da Bello.
 Anche i corridoi e i vani di palazzo Bonaguro sono stati
                    utilizzati per esporre quadri e fotografie d'epoca.
                    Completano l'itinerario, gli effetti scenografici con le
                    ricostruzioni della Tridimont di Crocetta del Montello che
                    ha reso vera e palpabile l'atmosfera del periodo bellico
                    attraverso suoni e una dozzina di manichini a dimensioni
                    reali.
 La mostra è visitabile dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30
                    alle 18,30. Nei giorni dell'adunata , ad orario continuato,
                    dalle 9 alle 23. L'ingresso è libero. R.F.
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                          | Bassano    
                            L'adunata e l'impatto ... |  |  
                  |  |  
                  | L'adunata
                    e l'impatto ambientale. Affinché il grande evento, che si
                    prevede porterà sul territorio oltre 400 mila persone,
                    risulti sostenibile sotto il profilo ambientale, è stato
                    messo a punto un articolato piano per la raccolta e lo
                    smaltimento dei rifiuti che verranno prodotti nei tre giorni
                    "caldi", ossia il 9, il 10 e l'11 maggio. Ma sono
                    stati potenziati anche i servizi di erogazione dell'acqua
                    potabile e della depurazione dei reflui.A definirlo è stata Etra, la società che gestisce i tre
                    settori, con il supporto del comitato organizzatore del
                    raduno. Per mesi le due realtà hanno analizzato e studiato
                    le soluzioni ritenute più idonee, capaci di coniugare il
                    rispetto per l'ambiente e l'efficacia del servizio,
                    ordinario e straordinario.
 «Indicativamente, saranno necessari 11 mila metri cubi
                    d'acqua potabile in più rispetto al normale consumo della
                    città - ha informato Stefano Svegliado, presidente della
                    holding - si dovranno poi raccogliere e depurare gli
                    scarichi di 500 bagni chimici e di 30 campeggi. Sul fronte
                    dei rifiuti, invece, la produzione stimata nelle tre
                    giornate è di 350 tonnellate, 100 più di Asiago».
 Numeri importanti e impegnativi, che tuttavia sembrano non
                    spaventare eccessivamente i vertici di Etra.
 «Ci siamo fatti le ossa proprio ad Asiago che ha ospitato
                    l'adunata nel 2006 - ha ricordato Svegliado - ma la sfida in
                    questo caso si fa più importante, poiché contiamo di
                    aumentare la differenziazione dei rifiuti. Se sull'altopiano
                    si era fermata al 10,14 per cento, con Bassano ci siamo
                    posti l'ambizioso obiettivo del 15-20 per cento. A Cuneo,
                    l'anno scorso, non raggiunse il 3 per cento. Per arrivare a
                    questo risultato abbiamo previsto un incremento del numero
                    dei cassonetti e dei contenitori per il conferimento
                    differenziato a seconda della frazione. Inoltre, cestini,
                    contenitori speciali, bidoni e campane saranno distribuiti
                    su tutto il territorio, in aggiunta alle 90 isole ecologiche
                    esistenti, che verranno spesso svuotate, soprattutto nelle
                    zone più sensibili come i campeggi, i parcheggi, le aree
                    riservate alla ristorazione, nei pressi di locali pubblici.
                    Ma molto dipenderà dalla sensibilità dei residenti e degli
                    ospiti ai quali facciamo appello».
 Nel voluminoso rapporto redatto dalla società (vi sono
                    analisi dettagliate sull'attuale sistema di raccolta e di
                    gestione dei rifiuti, ipotesi, dati riferiti alle ultime
                    sette adunate), si legge che il sistema organizzativo messo
                    a punto per la raccolta dei rifiuti è «flessibile e in
                    grado di sopperire all'imprevedibilità della situazione del
                    momento».
 «La nostra struttura sarà operativa 24 ore su 24 - ha
                    tenuto a precisare il presidente di Etra - con uomini,
                    saranno 150 quelli in servizio, e automezzi, alcuni dei
                    quali di dimensioni ridotte per poter intervenire in spazi
                    limitati. Particolare attenzione sarà riservata alla
                    predisposizione di percorsi di raccolta per evitare giri a
                    vuoto dei mezzi che possono rappresentare un fattore di
                    inquinamento».
 «Mi piacerebbe che Bassano, nei giorni dell'adunata , fosse
                    sempre pulita - ha aggiunto il sindaco Gianpaolo Bizzotto -
                    come abbiamo visto a Cuneo. Facciamo leva sul senso civico
                    dei bassanesi e degli ospiti: di solito le penne nere non
                    lasciano sporco dove passano».
 «La pulizia e l'impatto ambientale sono due questioni che
                    stanno particolarmente a cuore al comitato organizzatore -
                    ha replicato il col. Paolo Casagrande - e devo dire che il
                    piano predisposto da Etra ci è parso fin da subito molto
                    efficiente e valido. Anche noi alpini contribuiremo al
                    servizio di raccolta di rifiuti. Abbiamo acquistato ben 120
                    mila sacchetti gialli da sistemare nelle aree al coperto,
                    come le palestre, che ospitano gli alloggi collettivi e
                    spingeremo per la raccolta differenziata».
 Per ogni guasto, malfunzionamento o altro, sarà attivato un
                    call center operativo 24 ore su 24 che raccoglierà o
                    smisterà le segnalazioni; il numero verde da comporre è
                    800013027. Raffaella Forin
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                          | Bassano   
                            A regolare il traffico ... |  |  
                  |  |  
                  | A
                    regolare il traffico pedonale sulla zona che gravita attorno
                    al Ponte degli alpini, nei giorni caldi dell'adunata ,
                    saranno alcuni esperti del settore. Si tratta nientemeno che
                    degli agenti in forza alla polizia locale del Comune di
                    Venezia, specializzati nel favorire la circolazione pedonale
                    sui ponti.I vigili lagunari, insomma, unitamente alle squadre
                    regionali della Protezione civile controlleranno il traffico
                    dei pedoni a ridosso del monumento simbolo della città,
                    evitando così il rischio di pensati resse o di altri
                    pericoli. La parte sottostante del ponte palladiano sarà
                    invece costantemente presidiata dalle squadre dei
                    sommozzatori, pronte ad intervenire nel caso malaugurato in
                    cui qualcuno cada in acqua.
 Di questo e più in generale di tutti gli aspetti che
                    riguardano viabilità e sicurezza si è parlato ieri
                    pomeriggio in un vertice tenutosi nella sede municipale di
                    via Matteotti. Al summit sono intervenuti il questore
                    Giovanni Sarlo, i vertici provinciali e locali di tutte le
                    forze di polizia: di stato, stradale, locale, carabinieri,
                    guardia di finanza, vigili del fuoco, forestale e poi i
                    rappresentanti regionali della Protezione civile, quelli
                    dell'Asl cittadina. Per il Comune erano presenti il sindaco
                    Gianpaolo Bizzotto con gli assessori Egidio Torresan e
                    Claudio Mazzocco, il dirigente dell'ufficio tecnico Ugo
                    Bonato e il comandante della polizia locale Maurizio
                    Zuliani.
 «Tutti i reparti delle forze di polizia saranno
                    notevolmente rinforzati per l'occasione - ha riferito
                    l'assessore alla sicurezza Claudio Mazzocco - centinaia e
                    centinaia di uomini saranno operativi monitorando la città
                    24 ore su 24, molti dei quali anche in borghese».
 «Il punto critico resta il Ponte degli Alpini - ha aggiunto
                    l'assessore alla viabilità Egidio Torresan - che sarà
                    preso d'assalto da decine di migliaia di persone nelle tre
                    giornate. per evitare assembramenti, abbiamo istituito il
                    senso unico pedonale nell'intera zona. Si potrà accedere al
                    manufatto solo in direzione est-ovest, quindi verso
                    Angarano, mentre per ritornare verso le piazze si dovrà
                    transitare sulla passerella realizzata provvisoriamente a
                    nord del ponte o per il ponte della Vittoria, che sarà a
                    doppio senso».
 L'attraversamento temporaneo che unisce le sponde fluviali
                    di via Volpato e via Pusterla è pressochè ultimato. «Stiamo
                    installando l'impianto di illuminazione - ha spiegato
                    Torresan - e mettendo in sicurezza il percorso sull'isolotto
                    che da via Pusterla conduce alla passerella. Ma il passaggio
                    sarà aperto solo per l'adunata ». Raffaella Forin
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                          | CASTELFRANCO
                            V.TO. Quasi quattromila posti macchina predisposti
                            per ospitare chi si reca all’adunata nazionale di
                            Bassano |  
                          | La
                            città come parcheggio degli alpini |  
                          | Per
                            l’occasione sarà anche completamente stravolto il
                            traffico ferroviario con un’utenza di 20 mila
                            passeggeri |  |  
                  |  |  
                  | Castelfranco
                    si prepara a diventare il "parcheggio" degli
                    alpini. Dal Comune sono state date disposizioni precise e
                    per gli alpini che, tra sabato e domenica 10 e 11 maggio, si
                    recheranno all'81esima Adunata Nazionale di Bassano sono
                    stati predisposti quasi quattromila posti auto. Questo perché
                    Castelfranco sarà il principale terminale ferroviario verso
                    Bassano del Grappa, come si legge anche nel sito internet
                    del Comune. In internet ci sono tutte le informazioni del
                    caso e si passano in rassegna tutti i parcheggi - e si
                    indicano i relativi posti auto - della città murata che
                    saranno a completa disposizione dei festaioli: ex Foro
                    Boario (600 posti auto); Fs Nord (500 posti); Pavesino - via
                    Forche (100 posti); Coop - via Valsugana (150 posti);
                    Palavenale - Ipsia (100 posti); via Francia - ex Carlon (100
                    posti); via Dei Pini (500 posti); Centro commerciale e Logge
                    (1.500 posti). In totale fanno 3.800 posti auto. Per
                    l'occasione inoltre verrà stravolto completamente il
                    traffico ferroviario. Durante i due giorni in cui ci sarà
                    l'Adunata degli Alpini, infatti, i treni che normalmente
                    vanno e vengono da Bassano saranno sospesi. Verranno
                    sostituiti da altri convogli che faranno la spola tra le due
                    città. Si tratterà di treni ad alta frequentazione, capaci
                    di contenere circa un migliaio di passeggeri. Quindi, sabato
                    treni ogni 40 minuti e domenica ogni 30 minuti. Ma si farà
                    anche di più. Sabato si andrà ben oltre l'orario di
                    apertura della stazione dei treni e infatti sarà possibile
                    fare la spola dalle 12 fino alle 2 di notte. Domenica,
                    invece, il servizio, con treni appunto ogni mezz'ora, andrà
                    dalle 6 del mattino e fino alle 22. Gli alpini potranno
                    quindi arrivare da qualsiasi parte d'Italia a Castelfranco
                    in macchina e, senza dover tirar dritto fino a Bassano dove
                    sarà praticamente impossibile trovar parcheggio, potranno
                    lasciare l'auto nella città di Giorgione, che per un fine
                    settimana passerà dallo status di città d'arte a quello di
                    "città parcheggio". Dunque tutto è già stato
                    predisposto ed evidentemente sarà necessario il
                    dispiegamento in massa degli uomini della protezione civile.
                    Si è stimato che da Castelfranco potrebbero passare anche
                    20 mila persone. "Per far fronte a un'utenza
                    ferroviaria che potrà variare tra i 10 mila e i 20 mila
                    passeggeri - si legge nel sito internet del Comune di
                    Castelfranco - (stima basata sull'ultima adunata nazionale
                    degli alpini di Cuneo) si è approntato il seguente elenco
                    di parcheggi disponibili per auto, camper ed autobus
                    schematizzati anche nella planimetria allegata". Quindi
                    non solo parcheggio, forse sarebbe il caso di parlare anche
                    di campeggio, dato che si dà la disponibilità di
                    posteggiare pure i camper e quindi non mancheranno nemmeno
                    le tende. Tende che anni fa, a Treviso, in occasione
                    dell'adunata degli alpini erano state piazzate perfino sulle
                    aiuole delle rotonde.Matteo Ceron |  
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                          | L’imperativo
                            di tutti è garantire la sicurezza |  |  
                  |  |  
                  |  Pur
                    senza particolari tensioni, proseguono i "tavoli
                    tecnici" guidati dal questore di Vicenza Giovanni
                    Sarlo, che dirige le operazioni di sicurezza in occasione
                    dell’adunata degli alpini. Il lavoro che attende gli
                    operatori di tutte le forze dell’ordine è moltissimo e in
                    città gli incontri tra gli esponenti dei vari corpi si
                    susseguono per mettere a fuoco i problemi e pensare alle
                    soluzioni. Tutto comunque si sta svolgendo con serenità,
                    perché l’arrivo degli alpini equivale ad una festa, anche
                    se di proporzioni mai viste fino ad ora a Bassano. All’ultimo tavolo tecnico hanno partecipato i
                    rappresentanti delle diverse forze di polizia e delle
                    organizzazioni chiamate a garantire la serenità
                    dell’avvenimento. Nessuno è fuori dal gioco, compresa
                    naturalmente la polizia ferroviaria. Il numero complessivo
                    degli uomini destinati a questo scopo si conoscerà nelle
                    prossime ore e sarà definito dal ministero dell’Interno.
 «A Bassano - ha detto il questore Sarlo - esiste già un
                    forte presidio di forze dell’ordine, alle quali si
                    aggiungono, da Vicenza, la Questura e il Comando provinciale
                    dei carabinieri».
 I poliziotti e i carabinieri a disposizione dei responsabili
                    della sicurezza sono, ora come ora, 200 ma il Ministero ne
                    destinerà altri ancora.
 Molti anche i vigili urbani. Lavoreranno a pieno ritmo, con
                    i colleghi del comando di via Vittorelli, le polizie locali
                    di numerosi comuni del comprensorio, per complessivi 160
                    uomini. A questi si aggiungeranno 24 vigili provenienti da
                    Venezia che, in particolare, garantiranno il controllo nelle
                    zone di accesso ai ponti. Molta importanza viene data alle
                    vie di comunicazione che portano in città.
 Al recente tavolo tecnico era presente in forze anche il
                    Comune, con il sindaco Gianpaolo Bizzotto, gli assessori
                    Egidio Torresan e Claudio Mazzocco, il responsabile
                    dell’ufficio tecnico Ugo Bonato, oltre a Maurizio Zuliani
                    che guida la polizia locale. L.Z.
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                          | L’opera
                            è costata 100 mila euro e servirà ad alleggerire
                            l’afflusso di persone sul Ponte Vecchio. Sarà
                            continuamente sorvegliato da sommozzatori e vigili |  
                          | Gli
                            alpini in passerella  Il quarto ponte è realtà |  |  
                  |  |  
                  |  Realizzarlo,
                    ha confessato il sindaco Gianpaolo Bizzotto, non è stato
                    affatto semplice. Ma dopo mesi di attese, sopralluoghi e
                    dubbi, i lavori sono finiti e ora Bassano ha ufficialmente
                    un quarto ponte. L’opera, una nuova passerella sul Brenta
                    realizzata in vista dell’ottantunesima adunata nazionale
                    delle penne nere, è stata inaugurata ieri mattina da un
                    piccolo corteo di alpini e amministratori. L’attraversamento, composto da una massicciata di pietre e
                    da una serie di scatolari di 2 metri per 2,30 metri posati
                    tra via Pusterla e via Volpato, servirà infatti ad
                    alleggerire il carico di persone che il ponte vecchio dovrà
                    sopportare tra giovedì e domenica prossima e ad incanalare
                    il flusso di visitatori che, dopo aver raggiunto la zona di
                    Angarano passando per lo storico monumento ligneo, vorranno
                    tornare in centro città.
 «Questa è la soluzione migliore», ha assicurato il
                    sindaco Gianpaolo Bizzotto, ricordando come l’idea
                    originaria, quella del ponte bailey, sia stata scartata solo
                    per problemi legati ad imprevisti di tipo metereologico, e
                    sottolineando poi la disponibilità del genio civile ad
                    approvare l’alternativa proposta dal comune. Un progetto
                    messo a punto dall’ufficio tecnico comunale, in
                    collaborazione con l’ing. Zoncheddu, e realizzato dalle
                    ditte Sartori e Lazzarotto, grazie al contributo offerto
                    dalle ditte Tecnoacciai, Venezian&Gnoato, Euromeccanica
                    Group e Scuccato. Decorata con un lungo nastro tricolore, la
                    struttura, costata in tutto 100 mila euro ripartiti tra
                    privati, comune e comitato organizzatore dell’Ana,
                    attualmente può essere tranquillamente percorsa da tutti i
                    cittadini.
 «Qualcuno mi ha chiesto cosa accadrà di questa costruzione
                    dopo l’adunata - ha aggiunto Bizzotto -. Chi lo sa?
                    Vedremo». Per il momento è sicuro che da giovedì a
                    domenica sarà presidiata dai vigili in arrivo da Venezia e
                    potrà essere percorsa in una sola direzione (da ovest verso
                    est). «Sulle sponde - ha ricordato infine l’assessore ai
                    lavori pubblici Egidio Torresan - a sud del ponte si
                    piazzeranno i vigili del fuoco, mentre a nord sarà in
                    servizio una squadra di sommozzatori». C.Z.
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                          | Sabato
                            10 lancio dei paracadutisti |  |  
                  |  |  
                  |  Anche
                    a Bassano gli alpini paracadutisti si sono dati convegno. Il
                    posto di ritrovo sarà il bar Garibaldi, in Piazza Bonamigo.
   Come
                    per le adunate precedenti è previsto un lancio di parà,
                    sabato 10 maggio alle ore 12. Per ulteriori informazioni
                    rivolgersi all'indirizzo di posta elettronica
                    alpar1@alice.it |  
                  |  |  
            
              
                
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                          | Ad
                            una settimana dall'evento le previsioni meteo
                            segnalano maltempo |  
                          | Adunata
                            un pò bagnata |  |  
                  |  |  
                  |  Mancano
                    pochi giorni all'Adunata ed il tempo sembra non volersi
                    sistemare. Sabato 5 scorso a Cima Grappa era comparso
                    perfino qualche fiocco di neve che però non è andato ad
                    aumentare il lieve manto di neve sparso a macchia di
                    leopardo su tutta la sommità del monte Sacro.
 Sembra
                    che non migliorerà la situazione nemmeno a Bassano del
                    Grappa dove a giorni alterni la pioggia non manca mai. Su
                    www.ilmeteo.it le previsioni parlano chiaro: abbassamento
                    della pressione atmosferica nel bassanese già da giovedì 8
                    maggio e progressivo peggioramento con pioggia di forte
                    intensità proprio nei giorni clou dell'Adunata e cioè
                    sabato e domenica. Il maltempo abbandonerà Bassano ed il
                    Monte Grappa verso mercoledì 14/5 quasi a voler fare un
                    dispetto a questa grande manifestazione così tanto attesa
                    da una città che è il capoluogo degli alpini ed un Monte,
                    il Grappa che è il simbolo dei sacrifici fatti durante la
                    Prima Guerra Mondiale dai nostri valorosi soldati.
                     Per
                    le previsioni ad oggi visitare: http://www.ilmeteo.it/meteo-lungo-termine/Bassano+del+Grappa
                    .
                     Per
                    controllare in tempo reale la situazione del tempo a Bassano
                    e sul Monte Grappa è possibile collegarsi alla pagina: www.AdunataBassano2008.it/webcam.htm
                    di questo sito. 
                     Pensando
                    ai sacrifici fatti sotto pioggia, neve e gelo durante la
                    Grande Guerra dai nostri soldati, risulta abbastanza
                    difficile pensare che gli alpini ed amici degli alpini di
                    oggi possano spaventarsi o disertare l'evento Adunata
                    Bassano 2008 per un pò di pioggia! Michele Bittante |  
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                  | Questo
                    è un breve e disincantato decalogo per sensibilizzare
                    chiunque partecipi all'adunata nazionale. Si sa, quando a
                    muoversi sono migliaia di persone i più tengono un
                    comportamento assolutamente ineccepibile, ma alcuni altri,
                    talvolta, si lasciano… come dire… prendere la mano.Facciamoci quindi un esame di coscienza: se ciascuno tenesse
                    a mente questi semplici "comandamenti" di buon
                    comportamento, sarete concordi che il risultato finale
                    sarebbe eccellente.
 
 1. Il Labaro, decorato da 213 medaglie delle quali 207 al
                    Valor Militare, 4 al Valor Civile, 1 al Merito Civile e 1
                    medaglia d'oro della C.R.I., deve essere salutato da tutti,
                    come devono essere salutati i gonfaloni dei comuni ed i
                    vessilli quando sono decorati di Medaglia d'Oro al V.M.
 
 2. Nel corso della sfilata il saluto al Labaro, che si trova
                    in prossimità della tribuna d'onore e alle autorità
                    presenti sulla tribuna stessa deve essere reso solo dal
                    presidente di sezione, mentre per tutti gli altri il saluto
                    si rende con "l'attenti a…".
 
 3. Durante la sfilata, va tenuto il passo scandito dalle
                    fanfare, altrimenti si assiste a un trasferimento tipo
                    gregge che non onora la Sezione.
 
 4. Si conduca una campagna senza quartiere contro i
                    trabiccoli: non significano nulla, danno solo fastidio al
                    prossimo, quando non vanno contro le norme del codice della
                    strada dal quale nessuno è esentato.
 
 5. Si convincano i propri associati che i comportamenti
                    violenti non devono in alcun modo entrare nella nostra
                    Associazione. Portare il cappello alpino non autorizza
                    alcuno a sentirsi superiore agli altri, anzi! Chi si dovesse
                    macchiare di questa colpa dovrà essere subito espulso dalla
                    Sezione.
 
 6. Uno degli spettacoli più rivoltanti è offerto da quanti
                    alzano il gomito. L'ubriachezza è uno dei vizi peggiori
                    dell'uomo: degrada e svilisce l'individuo compromettendone
                    la dignità personale. Occorre condurre un'assidua campagna
                    per convincere i riottosi che il bere in eccesso non ha mai
                    reso l'alpino più alpino.
 
 7. Rispetto e cura per i cappelli alpini: sia fatto togliere
                    ogni ammennicolo che li rende ridicoli cenci. Non si esiti a
                    sequestrarli, almeno nei giorni dell'adunata.
 
 8. Rispetto per il sonno altrui: non si capisce perché le
                    notti, soprattutto di sabato, molti si sentano autorizzati a
                    infastidire il prossimo con urla, canti sguaiati, trombette
                    e rombi di motore fino alle prime luci dell'alba. Sono
                    manifestazioni di pura stupidità, non di alpinità.
 
 9. Rispetto per il gentil sesso: il comportarsi male con
                    loro, unito a sguaiataggini varie, trasforma l'adunata in un
                    baccanale.
 
 10. Rispetto per l'autorità costituita e per il nostro
                    Servizio d'ordine: opporre resistenza ai pubblici ufficiali
                    o, peggio, mancar loro di rispetto è azione da non alpini.
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                          | L’ESPOSIZIONE.
                            Visitato ogni anno da migliaia di persone, sotto la
                            Taverna al ponte, fu luogo di ritrovo di reduci |  
                          | Il
                            Museo degli alpini Qui è scritta la Storia |  |  
                  |  |  
                  | In
                    città c’è un piccolo tesoro a ridosso del ponte degli
                    alpini che, pur sconosciuto a molti bassanesi, viene
                    visitato ogni anno da migliaia di turisti provenienti da
                    ogni angolo d’Italia. È il Museo degli alpini sotto la
                    Taverna al ponte che in fatto di ospiti surclassa nettamente
                    il più blasonato museo civico.In due sale sovrapposte, colme di cimeli, documenti e
                    fotografie, si ripercorrono decenni di storia patria e
                    un’infinità di piccole storie personali, di militari
                    decorati, noti alla storiografia, e di anonimi soldati
                    spazzati via dalle guerre del Novecento.
 Varcare la soglia del museo, sotto il soffitto impreziosito
                    da cassettoni dipinti con gli stemmi dei battaglioni alpini,
                    accolti dal “medagliere” delle adunate delle penne nere
                    dal ’20 sull’Ortigara, è come entrare in un mondo
                    passato che parla silenziosamente. Infiniti sono i pezzi
                    esposti nelle bacheche sapientemente curate
                    dall’ex-sindaco Lucio Gambaretto con Amedeo Parolin e
                    Silvio Forin, i fautori della rinascita del museo, nel 2000.
                    Sono stati loro a restaurare le sale, a ricomporre le
                    collezioni e gli allestimenti del museo ispirato
                    dall’indimenticato presidente Uti Fabris nei primi anni
                    Settanta e fortemente voluto e poi fondato da Marco Tosin,
                    che a spese proprie, insieme ad Angelo Verin, realizzò gli
                    allestimenti e seguì lo sviluppo dell’esposizione sino ai
                    primi anni Ottanta. Impossibile elencare tutti i pezzi
                    esposti in quello che nel secondo dopoguerra era solo una
                    stanza con alcuni cimeli, luogo di ritrovo dei reduci.
 
  Dalle
                    immagini della scuola allievi ufficiali nella caserma
                    MonteGrappa di Bassano alle foto della spedizione sul fronte
                    russo, dalla collezione di moschetti 91 e Mab Beretta agli
                    esemplari di mitraglietrice Breda 37 e Fiat mod. 35, accanto
                    a un mortaio da 81 mm. Ci sono le orribili mazze ferrate
                    usate nel ’15-’18 usate per finire i nemici negli
                    assalti alle trincee e le prime rudimentali maschere antigas
                    con i pugnali d’assalto degli Arditi ma anche i cimili
                    della guerra partigiana con uno sbiadito cartello recante la
                    scritta “bandito”, che venne appeso al collo di un
                    condannato a morte. Alle pareti campeggia una stupenda carta
                    del fronte russo, dono del gen. Ermenegildo Moro: in essa un
                    piccolo tricolore piantato a Rossosch si perde
                    nell’infinita pianura fra Russia e Ucraina. Poco distante
                    c’è il glorioso medagliere del gen. Amedeo De Cia.
                    Accanto ci sono i riconoscimenti tributati all’eneghese
                    Giovanni Fincato, classe 1891, medaglia d’oro, colonnello
                    entrato nella Resistenza, deceduto sotto tortura a Verona
                    nell’ottobre ’44. Sulla parete opposta si può leggere
                    l’avviso di chiamata alle armi della classe 1891 datato
                    luglio 1914 con il quale vengono convocati gli alpini del 6°
                    reggimento nella caserma Cimberle-Ferrari. Oppure il
                    manifesto con il programma d’inaugurazione del ponte
                    ricostruito, recante la data di domenica 3 ottobre 1948.
                    Suggestive le foto del gruppo Lanzo del 3° artiglieria da
                    montagna sul fronte albanese, toccanti le immagini scattate
                    dal ten. medico Giorgio Vagnini, mai più tornato dalla
                    guerra, sulla linea del Don. Oltre una lastra di vetro, il
                    manichino d’alpino reduce dell’Armir: la divisa
                    spolverata di neve, è dono dell’alpino Giuseppe Bianchi e
                    reca la data 27 febbraio ’43, anno XXI dell’era
                    fascista. Nella sala inferiore è stata ricostruita la
                    postazione di una vedetta della Grande guerra, celata dietro
                    una selva di filo spinato e “triboli antiuomo”. Ci sono
                    pure pezzi rari, come l’elemetto ’15-’18 di
                    fabbricazione austriaca (quelli austro-ungarici erano
                    pressochè tutti tedeschi), costruito dall’azienda del
                    cecoslovacco Augusto Westen, futuro fondatore delle
                    Smalterie a Bassano. In una teca ci sono le lettere spedite
                    dal fronte: raccontano un’Italia contadina, povera di
                    tutto, e una generazione che in guerra patì la fame e il
                    freddo e che sperava nella pace e nel ritorno a casa. L’esposizione, ad ingresso gratuito, osserva l’orario
                    della Taverna al ponte ed è chiusa il lunedì. Carlo
                    Barbieri
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                      | L’IDEA.
                        La Regione dona 450 mila bicchieri |  
                      | Adunata
                        ecologica, goti biodegradabili |  |  
              |  |  
              |  Un
                bicchiere ecologico per rispettare l’ambiente, anche durante
                l’adunata. Nasce con questo spirito il "goto
                biodegradabile", iniziativa promossa e finanziata dalla
                Regione Veneto, e in particolare dall’assessorato alla
                protezione civile, per l’ottantunesimo convegno nazionale
                delle penne nere.
  
                 Prendendo
                in parola l’invito del presidente del comitato organizzatore
                Paolo Casagrande a lasciar pulita la città anche nei giorni del
                convegno alpino, l’assessore regionale Elena Donazzan ha
                deciso di far distribuire 450 mila bicchieri biodegradabili nei
                chioschi e nella mensa ufficiali degli alpini. I bicchieri
                riporteranno la scritta “il Veneto si differenzia. Goto
                biodegradabile”.
                 «L’abbiamo chiamato goto - spiega l’assessore Donazzan -
                perché in questa parola legata al dialetto della nostra regione
                è nascosta anche un’espressione della lingua inglese,
                divenuta ormai il principale veicolo di comunicazione
                internazionale. Goto infatti può anche essere letto come
                "go" (andare) "to" (verso), ossia andare
                verso l’ambiente, con il biodegradabile». C.Z.
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                      | DOMENICA
                        11. Il clou |  
                      | Per
                        la sfilata la paralisi sarà totale |  |  
              |  |  
              | Domenica
                11 per consentire l’ordinato svolgimento del grande corteo
                delle penne nere, la paralisi del traffico sarà totale. Oltre
                alle aree chiuse nei giorni scorsi, dalle dalle sei del mattino,
                il blocco coinvolgerà anche il tratto della Gasparona compreso
                tra Marostica e Pove. In questo segmento di superstrada il
                transito sarà consentito solo ai pullman incaricati di
                trasportare chi parteciperà alla sfilata e ai bus navetta
                attivati per condurre gli alpini dalle zone di scarico (area
                Tosano e Ca’Sette) all’ammassamento e per riprenderli poi in
                viale de Gasperi, dove si scioglierà il raduno. C.Z. |  
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                      | SABATO
                        10 MAGGIO. Impossibile accedere a molte vie della
                        periferia |  
                      | Si
                        allarga la cintura off-limits e i divieti diventano
                        ferrei |  |  
              |  |  
              |  Se
                nella giornata di venerdì sarà concesso ai residenti e ai
                lavoratori di percorrere il tragitto che separa l’ufficio da
                casa o di portare l’auto nei parcheggi esterni, a partire da
                sabato 10 i divieti e gli ordini da rispettare in materia di
                viabilità diventeranno ferrei. 
 La
                circolazione diverrà praticamente impossibile non solo nella
                zona marrone ma anche anche nella cosiddetta area a traffico
                limitato, dove potranno passare esclusivamente, ma solo in caso
                necessità, i possessori di uno speciale permesso. In serata,
                inoltre, le limitazioni diventeranno ancor più severe e
                riguarderanno non solo le strade comprese nel comune di Bassano
                ma anche una serie di vie della municipalità cassolese.
                  
                 In
                vista della grande sfilata di domenica, a partire dalla
                mezzanotte scatterà il divieto di transito e di sosta in via
                Motton, in via Cunizza da Romano, in via Monte Pertica, in via
                Col Moschin in via Aldo Moro, in via della Ceramica e in viale
                Vicenza. Le stesse disposizioni saranno valide anche per via
                Perosi, via Bassanese, via Sant’Antonio e via Papa Giovanni
                Paolo II, tutte appartenenti al territorio di Cassola. C.Z. |  
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                      | Si
                        fa più ampia la zona col divieto di accesso |  |  
              |  |  
              |  Dalla
                mattina di venerdì e sino al giorno successivo, la stazione
                degli autobus, per le provenienze urbane sarà spostata al
                centro studi. Dalle 14 si attiveranno invece i primi blocchi
                lungo il perimetro della "zona marrone", coincidente
                con la primissima periferia, e verranno creati dei presidi di
                volontari sul confine di una più vasta "zona a traffico
                limitato". Un’area che si estenderà a est sino
                all’incrocio di Spin di Romano, a nord fino al Ca’ Sette, a
                sud da viale de Gasperi e via Colombo e a ovest da via Gobetti
                (Centraledel latte). Questo cordone potrà essere attraversato
                dai bassanesi, dagli abitanti e dai lavoratori della zona,
                mentre sino a domenica 11 resteranno interdette al traffico le
                vie della cosiddetta cintura marrone: Scalabrini, Margnan, prato
                Santa Caterina, Santa Caterina, Santo Stefano, San Bonaventura,
                Frate Marco d'Aviano, Ca' Tonde, Torino, Vaccari, Gramsci,
                Bombardini, de Blasi, dell'Ospedale, largo Parolini, Villaraspa,
                Chilesotti, Venezia, delle Fosse, brg. Basilicata, p.le
                Giardino, p.le Trento, Parolini (da viale XI Febbraio a p.le
                Trento), via Tabacco (da via Folo a via Villaraspa), via Sterni,
                vicolo Parolini, Beata Giovanna (tratto a sud di via Brocchi),
                XI Febbraio (sarà consentita la circolazione dalle 14 di venerdì
                alle 24 di sabato nel tratto tra via Chini e via Ca' Rezzonico),
                Brocchi, p.le Cadorna, via Remondini, vicolo Teatro vecchio, via
                Ognissanti (da via Chini a p.le Cadorna), Emiliani, Diaz (da
                p.le Cadorna a v.le Scalabrini), vecchia Colomba e Bonaguro. In
                via Colbacchini inoltre dalle 6 di venerdì e sino a domenica
                sera sarà vietata la sosta. Ai lavoratori e ai residenti di queste strade saranno assegnati
                dei parcheggi speciali, che potranno però essere utilizzati
                solo se si esibirà un pass marrone rilasciato dal Comune.
 Dislocate tra San Giuseppe e Bassano anche le strade
                dell’ammassamento, quelle dove confluiranno domenica i
                partecipanti alla sfilata, saranno impraticabili già dal
                pomeriggio di venerdì. C.Z.
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                      | Viene
                        chiuso il cuore della città |  |  
              |  |  
              | Da
                giovedì 8 il centro storico sarà chiuso. Scatterà infatti al
                mattino il blocco del traffico. I non residenti non potranno né
                transitare né sostare già dalle 9. Chi abita qui avrà tempo
                sino alle 14 per portare l’auto nei parcheggi esterni e sarà
                tenuto a rispettare il divieto come gli altri, utilizzando i bus
                navetta.Queste le vie chiuse: Volpato, Colombare, Don Soldà, San
                Donato, Macello, Angarano (dal semaforo al Ponte), Manardi,
                Margnan, Sant'Anna, Pusterla, Gamba, Menarola, Ferracina,
                Schiavonetti, Portici Lunghi, Bellavitis, Campo Marzio, porto di
                Brenta, Bastion e Mure del Bastion, vicolo Bastion, Verci,
                Marinali, Bonamigo, Roma, dell'Angelo, vicolo Brocchi, Museo, Da
                Ponte, Dei Martiri, Callegherie Vecchie, vicolo XX Settembre,
                Barbieri, Vendramini,Vittorelli, San Bassiano, della Torre,
                Matteotti, Dei Zudei, Bricito, Castello degli Ezzelini,
                Montevecchio, Libertà, Garibaldi, Delle Poste, dell'Angelo,
                Trento, Guadagnin, Zaine, vicolo Angarano, galleria Verci,
                salita Ferracina. C.Z.
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                      | Difficoltà
                        lungo viale delle Fosse |  |  
              |  |  
              | Con
                l’avvio dei lavori per l’installazione delle tribune in
                piazzale Trento, da lunedì la circolazione in viale delle Fosse
                potrebbe risultare difficoltosa. Per consentire l’allestimento
                dei palchi sarà necessario spostare, sino al 15, la stazione
                degli autobus per le provenienze extraurbane in viale Diaz, dopo
                la nuova rotatoria poco distante dal distributore. In
                quell’area saranno scaricati anche i ragazzi delle scuole. Le
                corriere delle linee urbane saranno invece dirottate verso la
                nuova stazione vicino alla ferrovia sino a giovedì 8. Dalle 6
                sarà vietato sostare in Prato Santa Caterina, in viale Venezia
                e delle Fosse, nelle vie Parolini e XI Febbraio, nei piazzali
                Cadorna e Trento, nel parcheggio Cimberle Ferrari, in piazza
                Terraglio, nella strada dei Pilati, in contrà San Giorgio,
                nelle vie Don Sturzo, Palladio, Moro, De Gasperi, Colombo,
                Capitelvecchio, Cà Rezzonico, Ca’ Baroncello, Gaidon, Ca’
                Cornaro (nel tratto compreso tra via San Pio X e via Cunizza da
                Romano) e in viale Pecori Girardi (dall’aiuola Diaz a via SS.
                Trinità). C.Z. |  
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                      | Un
                        riassunto delle disposizioni che entreranno in vigore
                        nei prossimi giorni in vista del grande appuntamento
                        nazionale con le penne nere |  
                      | Adunata,
                        la viabilità giorno dopo giorno |  |  
              |  |  
              | Strade
                interdette al traffico veicolare, deviazioni, blocchi e un
                completo rivoluzionamento della logistica dei parcheggi. Sta per
                scattare a Bassano il piano viario messo a punto in occasione
                dell’ottantunesima adunata nazionale degli alpini e, a pochi
                giorni dall’arrivo delle penne nere, la città e il
                comprensorio si preparano ad una settimana di festa ma anche a
                giornate molto difficili sotto il profilo viabilistico.
  Per
                tutti, inevitabilmente, raggiungere Bassano e spostarsi
                all’interno del territorio comunale ma anche nei paesi
                limitrofi con la propria vettura diverrà in quei giorni più
                complicato, impossibile in alcuni casi. «Già venerdì
                pomeriggio viale Venezia sarà piena di gente e non ci si potrà
                muovere» preannuncia il responsabile del comitato
                organizzatore, il col. Paolo Casagrande, che raccomanda quindi
                ai lavoratori e agli abitanti di richiedere in municipio i pass
                necessari per accedere ai parcheggi a loro riservati e per
                transitare nelle strade del cosiddetto "secondo
                cordone". La città e l’hinterland verranno infatti progressivamente
                chiusi da tre anelli concentrici, dove saranno in vigore regole
                ben precise in materia di viabilità. I residenti e i lavoratori
                avranno diritto ad utilizzare dei parking creati appositamente
                per loro all’esterno del centro storico e tutti i cittadini,
                non solo gli alpini, saranno invitati ad utilizzare i bus
                navetta gratuiti che da venerdì a domenica percorreranno cinque
                linee extraurbane e sette linee urbane (a cui se ne andranno ad
                aggiungere altre tre domenica).
 I blocchi veri e propri scatteranno da giovedì 8 con la
                chiusura del centro storico, ma già dall’inizio della
                settimana prossima, in concomitanza con l’avvio degli ultimi
                preparativi, molte delle aree solitamente destinate a parcheggio
                non potranno essere più utilizzate e per i cittadini
                cominceranno quindi i primi disagi.
 Il consiglio è quindi quello di inforcare la bicicletta o di
                usare motorini e scooter, tenendo però presente che questi
                mezzi dovranno rispettare i divieti e potranno essere
                posteggiati solo nei parking per i residenti.
 Caterina Zarpellon
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                      | La
                        mostra sarà inaugurata alle 18 di oggi nelle sale di
                        palazzo Bonaguro |  
                      | Bassano
                        e il Grappa nella Grande guerra |  |  
              |  |  
              | Per
                rievocare le tragiche vicende della Grande guerra, in cui gli
                alpini hanno espresso il loro coraggio e il loro valore, le sale
                di palazzo Bonaguro ospiteranno fino al 18 maggio la mostra dal
                titolo “Bassano, il monte Grappa e la Grande guerra”. La
                rassegna, che sarà inaugurata questa sera alle 18, è stata
                allestita dall’associazione “Musei all’aperto 1915-18”,
                in collaborazione con la sezione Ana “Montegrappa” e il
                comitato organizzatore dell’adunata. L’iniziativa è inoltre
                patrocinata dal Comune, dalla regione Veneto, dalla provincia di
                Vicenza e dai numerosi enti e musei che, nel nostro territorio,
                operano per diffondere e valorizzare la storia del primo
                conflitto mondiale.
  Dal
                1999, il sodalizio “Musei all’aperto 1915-18”, presieduto
                da Alberto Calsamiglia, promuove iniziative locali, rivolte a
                mantenere viva la memoria della Grande guerra. L’esposizione
                nel prestigioso palazzo di via Angarano, con i suoi duemila
                reperti, rientra a pieno titolo in questa attività e intende
                ricordare tutti i caduti, non solo gli alpini ma anche i fanti e
                la croce rossa che, nel tragico contesto del fronte, hanno
                affiancato le penne nere. La frase “Monte Grappa”: dopo novant’anni i ricordi
                scaldano ancora i nostri cuori” introduce un percorso
                suggestivo, fatto di ricostruzioni scenografiche, cimeli e armi
                che accompagnano lo spettatore dentro la storia, attraverso le
                sofferenze patite e le difficoltà della vita in trincea.
 Pannelli esplicativi offrono una panoramica generale di
                introduzione storica al conflitto, spesso corredata da immagini
                e fotografie d’epoca. Interessante risulta la collezione di
                quaranta cappelli che rievoca la storia del copricapo delle
                truppe da montagna, dal 1880 ai nostri giorni; ma si trovano
                anche le divise originali di tutti gli eserciti impiegati nella
                grande guerra, compresa una raccolta di mazze di ferro, che
                costituivano lo strumento più efficace nel combattimento uomo a
                uomo.
 Un’apposita sala multimediale ospita, infine, la proiezione di
                documenti, immagini, ricostruzioni belliche e storie di
                personaggi eroici, realizzati dal col. Gianni Bellò,
                responsabile militare dei sacrari del Veneto e del Trentino.
 “La rassegna – ha spiegato l’assessore alla cultura
                Luciano Fabris – si aggiunge alle molteplici iniziative
                organizzate in vista dell’81° adunata nazionale dell’Ana:
                in questo modo la città intende onorare gli alpini,
                ripercorrerne la storia e le varie attività svolte in campo
                sociale e civile”. Elena Castellan
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                      | VALBRENTA.
                        Denso il programma nei paesi della vallata |  
                      | Adunata
                        alpina Mille iniziative |  |  
              |  |  
              |  L’Adunata
                degli alpini di Bassano ha spinto le amministrazioni comunali
                della Valbrenta, associazioni, gruppi di volontariato e privati
                a programmare occasioni d’incontro, mostre, cori di montagna
                ed altre proposte culturali, in agenda sia prima che dopo
                l’evento nazionale. In tutti i paesi sono in programma
                concerti e sfilate di bande e fanfare. San Nazario offre l’opportunità di sentire e vedere
                un’eccezionale rappresentanza di gruppi vocali, dall’Alto
                Adige alla Liguria, dalla provincia di Treviso alla Valbrenta.
                La rassegna è cominciata con il coro di Selva dei Molini (Valle
                Aurina); nella parrocchiale di San Nazario si è esibito il coro
                Edelweiss; il 9 maggio toccherà al coro Valbrenta; il 24 maggio
                chiuderanno la rassegna il coro di Camogli alle 18 e alle 20,30
                il coro Incanto.
 A Solagna, in una vetrina di via 4 Novembre, tra gli altri
                artisti espone Giuseppina Bianchin, nota per le sue
                “terrecotte”. In mostra alcuni pezzi unici in ceramica: il
                cappello alpino, la Madonnina del Grappa e il Sacrario di Cima
                Grappa realizzato nel 1994 a favore dell’Abl.
 A Carpané di San Nazario, “Immagini dell’epopea degli
                alpini dal 1872 ad oggi” raccontano “Gli alpini nella
                storia”, una mostra allestita nel museo di palazzo Guarnieri.
                La rassegna sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio: sabato e
                domenica dalle 15 alle 18 e durante l’adunata degli alpini,
                dal 9 all’11 maggio, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
 Gli organizzatori del “Palio delle zattere” a Valstagna, in
                collaborazione con l’amministrazione comunale e la Pro loco,
                proporranno sabato 10 maggio la discesa di tre zattere sotto il
                Ponte degli Alpini. L’associazione “Tagliata della Scala”
                di Primolano, nella chiesetta Torre a San Giacomo, propone una
                mostra temporanea “Aquile in trincea” che sarà inaugurata
                sabato. R.P.
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                      | Orari
                        AUTOBUS
                        e NAVETTE - Servizio Urbano |  |  
              |  |  
              |  
                 
                  
                    
                      |  | Mappa
                        LINEE Bus Navetta SERVIZIO URBANO / generale: | Mappa
                        LINEE Bus Navetta SERVIZIO URBANO / zona centrale: |  |  
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                      | Il
                        generale Gorza sovrintende il supporto Ana per la grande
                        adunata |  |  
              |  |  
              | Protezione
                Civile Alpina: una realtà e una... progenitura, per così dire.
                Nel senso che, vedendo all'opera le Penne Nere dell'Ana in
                occasione del terribile sisma del 1976 in Friuli, l'allora
                commissario straordinario governativo Giuseppe Zamberletti ebbe
                l'idea di costituire la Protezione Civile, appunto. Così, di
                questa istituzione mobilitata per calamità naturali e in tanti
                altri casi, fanno parte anche gli alpini in congedo con una loro
                particolare organizzazione. Coordinatore nazionale della
                Protezione Civile Ana è il generale Maurizio Gorza, friulano
                "trapiantato" a Vicenza, mentre coordinatore del
                Raggruppamento Veneto è il bellunese Orazio D'Incà.Quanto ai numeri, a livello nazionale, i volontari Ana sono
                13718 (dato aggiornato al 20 febbraio scorso), mentre nel Veneto
                i volontari sono 3779, suddivisi in tredici unità sezionali. E
                il generale Gorza, insieme a D'Incà, in questi giorni in
                particolare (ma da diverso tempo più in generale) è impegnato
                nell'organizzazione del lavoro per le giornate della grande
                kermesse scarpona di Bassano del Grappa.
 «La massa di volontari della nostra Protezione Civile sarà di
                supporto alla Polstrada - avverte Gorza - come ad Asiago, del
                resto, nel controllo della circolazione stradale a largo raggio,
                cominciando da Conegliano, Cittadella, Vicenza, e terminando
                alla circonvallazione di Bassano del Grappa».
 Altre squadre provvederanno «al ripristino di un percorso vita
                sui colli circostanti Bassano, quindi alla messa in sicurezza di
                un costone sopra i cortili di un plesso scolastico e alla
                manutenzione di una pista ciclo-pedonale fra Bassano e Pove».
 Ancora: «Le squadre sanitarie nazionali costituiranno uno dei
                Posti Medici Avanzati (un altro lo costituirà l'Ospedale da
                campo Ana). Le squadre trasmissioni nazionali, come sempre,
                cureranno i collegamenti fra l'Unità impegnata e quelli del
                Servizio d'ordine nazionale. Le squadre subacquee nazionali
                svolgeranno servizio di vigilanza lungo il Brenta, e una squadra
                vettovagliamento della sezione di Trento, infine, confezionerà
                il vitto per il Posto Medico Avanzato».
 A proposito della sezione Ana di Trento (che è la seconda per
                numero coi suoi 20583 iscritti, dopo quella di Bergamo, che ne
                conta 20762), va segnalato che mantiene in piena efficienza
                diverse cucine da campo variamente impiegate da anni dagli
                Alpini intervenuti in zone colpite da calamità naturali. G.Lu.
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                      | Il
                        presidente delle penne nere vicentine, Giuseppe
                        Galvanin, è riuscito a realizzare il suo sogno: creare
                        un complesso strumentale con uniformi d’epoca |  
                      | ALPINI
                        Vicenza fa sfilare la fanfara storica |  
                      | Luigi
                        Girardi ha messo insieme i musicanti in parte reclutati
                        dalle brigate Julia e Cadore: l’obiettivo è giungere
                        a un organico di 50 elementi |  |  
              |  |  
              | Ogni
                qual volta vediamo, e sentiamo, una fanfara scarpona,
                immancabilmente, ci sovvengono le espressioni di Piero Jahier,
                in quelle indimenticabili pagine di "Con me e con gli
                alpini", laddove, parlando della fanfara del reparto,
                appunto, se ne esce in una espressione conclusiva di elogio,
                emblematica nella sua immediatezza e semplicità, aderente al
                linguaggio delle Penne Nere: "I é forti, i alpini, fioi de
                cani"!Ogni fanfara di reparti in armi o di sezioni o gruppi di Alpini
                in congedo ha comunque il potere di avvicinare, di farsi
                ascoltare, di... a volte entusiasmare.
 Non diversamente pensiamo di poter dire a proposito dell'ultima
                nata in àmbito Ana: la "Fanfara storica della sezione di
                Vicenza", fortemente voluta dal presidente delle Penne Nere
                beriche, Giuseppe Galvanin, e che da subito ha dimostrato
                affiatamento e capacità notevoli. Giusto, nelle migliori
                tradizioni del "suonare alpino".
 La storia di questo complesso di trenta elementi, tutti
                rigorosamente alpini in congedo, è piuttosto recente, ma
                altrettanto eloquente.
 L'idea Galvanin ce l'aveva da tempo, fin quando, nell'autunno
                del 2006, ecco il passo decisivo. Chiama il consigliere Luigi
                Girardi e gli affida l'incarico di costituire il complesso
                strumentale. Progetto di non facile realizzazione, anche perché
                nell'ambito del consiglio direttivo sezionale c'era tanto
                scetticismo... Vicenza non aveva mai avuto una sua fanfara;
                difficoltà oggettive, e via elencando...
 Ma si sa come vanno queste cose, fra le Penne Nere. Galvanin era
                più che mai deciso. Possibile che una delle sezioni più
                numerose d'Italia (la quarta: con 17331 iscritti, più quasi
                tremila "amici degli alpini", o aggregati) non debba
                avere una sua fanfara?
 Il daffare, a quel punto, è stato tutto di Luigi Girardi, al
                quale ha arriso subito la fortuna, nel senso di avere incontrato
                un maestro di ottimo livello, sensibile e disponibile: Diego
                Zordan di Mosson, che si è occupato della direzione artistica.
 Poi, ecco la ricerca dei musicanti e il Girardi, dopo pochi mesi
                è stato in grado di presentare una prima formazione: il gruppo
                percussioni, formato da dodici elementi, i quali il 17 giugno
                2007 hanno debuttato con successo ad Arzignano in occasione
                dell'adunata scarpona triveneta. Ma il "reclutamento"
                doveva ovviamente proseguire, come di fatto sarebbe proseguito.
                Così, il 16 settembre la Fanfara Ana Vicenza al completo
                (trenta elementi!) sfilava all'adunata sezionale di Villaverla,
                ben figurando al confronto con il complesso strumentale della
                Brigata Julia.
 Ma come si presentano i trenta componenti del complesso?
                Indossando prestigiose uniformi d'epoca, cioè quelle adottate
                dalle fanfare alpine tra il 1800 e il 1900; esattamente, quelle
                del 1883: bellissime!
 I componenti? La maggior parte dei suonatori proviene dal
                servizio di leva svolto nei ranghi delle fanfare delle brigate
                Julia e Cadore. Il maestro Zordan, nato a Tiene nel 1969,
                residente a Cogollo del Cengio, già nella fanfara della Cadore
                diretta da Ermanno Pantini (1992-1993), è insegnante di clarino
                nella scuola secondaria a indirizzo musicale ed è fondatore e
                direttore della Mosson Marchino Band, mentre Luigi Girardi,
                capofanfara, nato nel 1940 a Vicenza, residente a Malo, è stato
                nella fanfara della Cadore diretta da Mario Del Fabbro nel
                1962-1963. Dirigente d'azienda e imprenditore, oggi a riposo, ha
                trovato il suo daffare con questo grosso impegno. Sì, perché
                la fanfara è ben affiatata, viene richiesta da più parti, ha
                mietuto applausi a non finire la sera dell'1 marzo al Teatro
                Civico di Vicenza in occasione della serata intitolata
                "Nikolajewka 65 anni dopo", e farà bella mostra di sé
                l'11 maggio nella sfilata conclusiva dell'adunata nazionale
                scarpona di Bassano del Grappa... ma! Ma la storia non finisce
                qui, perché Bepi Galvanin sta portando avanti un'altra idea:
                quella di raggiungere un organico di cinquanta elementi.
 «Non si sa mai - dice - che un sabato o una domenica possano
                esserci delle defezioni: qualcuno che ha impegni improrogabili
                di famiglia, o di altro genere, che sia ammalato... Allora, è
                bene avere un organico come si deve, no?».
 E come dargli torto...
 I è forti, i alpini, fioi de cani!
 G.Lu.
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                        il quadro dell'Ospedale da campo |  |  
              |  |  
              | In
                occasione dell'Adunata degli alpini, la Pro Bassano proporrà il
                quadro della Ballata del Millennio dedicato alla Grande Guerra.
                L'ambientazione ricostruita è quella dell'ospedale militare che
                durante il conflitto fu presente in città. La rappresentazione
                verrà messa in scena nel cortile interno della scuola
                "Mazzini", sabato 10 maggio alle 20, e poi alle 20.40,
                21.20, 22 e 22.40; domenica 11 alle 16 con replica alle 16.40,
                17.20, 18 e 18.40. |  
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                      | Viaggio
                        in anteprima nella nuova modernissima struttura
                        allestita al San Bassiano dove i lavori saranno ultimati
                        entro il primo maggio |  
                      | In
                        ospedale Soccorso più Pronto e più spazioso |  
                      | Posti
                        aumentati, sale ampie (c’è perfino un’area per
                        eventuali decontaminazioni) e modifiche anche di
                        carattere operativo |  |  
              |  |  
              | Un
                Pronto soccorso più ampio, più funzionale e sempre più a
                misura di paziente. Sarà quello che avrà a disposizione il San
                Bassiano a partire dal prossimo giovedì primo maggio. Entro
                questa data, infatti, saranno completati i lavori di ampliamento
                e riorganizzazione dell'area di prima assistenza, iniziati lo
                scorso settembre e accelerati in vista dell'adunata ."Per rispondere al meglio alle esigenze del nostro
                territorio - spiega il primario del Pronto Soccorso Claudio
                Menon - abbiamo pensato ad una serie di modifiche non solo di
                tipo logistico ma anche organizzativo, capaci di migliorare il
                rapporto con i pazienti e le prestazioni erogate".
 La prima trasformazione sostanziale riguarda l'accettazione, che
                avverrà con la formula del cosiddetto "triage"
                avanzato o infermieristico. Se fino ad oggi il primo colloquio
                con un infermiere avveniva direttamente in sala d'attesa, nella
                nuova struttura avverrà in un apposito spazio riservato, nel
                quale oltre a sbrigare la parte strettamente burocratica,
                l'infermiere potrà anche agire direttamente sul paziente,
                preparandolo alla visita del personale medico. A completare
                questa importante novità, sarà la presenza di una sala
                d'attesa più ampia e più confortevole, suddivisa in due aree
                distinte: l'una riservata agli adulti ed una seconda, invece, a
                misura di bambino. A questa nuova ala si accederà da un
                apposito ingresso dedicato, all'esterno del quale troveranno
                spazio i parcheggi riservati esclusivamente ai pazienti del
                pronto soccorso. Lo spazio oggi occupato dall'accettazione,
                invece, sarà impiegato in maniera differente, divenendo una
                nuova sala d'attesa riservata ai cosiddetti "ritorni",
                ovvero a quei pazienti che rientrano dopo essersi sottoposti a
                controlli e nuove diagnosi negli altri reparti.
 Già in funzione da qualche tempo a pieno regime è la nuova
                base operativa del 118, situata in uno spazio dedicato
                comunicante con l'accesso di ambulanze e mezzi medici e in grado
                di affacciarsi nella zona riservata invece alle osservazioni
                temporanee. Proprio queste ultime vedranno l'incremento di un
                posto letto: dagli attuali sette si passerà ad otto, e grazie
                al nuovo ampliamento della struttura, anche i posti riservati
                alle visite si duplicheranno, passando dagli attuali 5 a 9.
                L'intero pronto soccorso sarà così suddiviso in tre distinte
                zone: l'area rossa (nella nuova ala), riservata alle criticità
                e ai pazienti in arrivo con l'ambulanza (4 sale), l'area gialla
                (2 sale) e l'area verde, riservata agli ambulatori (3 sale).
 Novità assoluta, poi, sarà la cosiddetta camera di
                decontaminazione, riservata a pazienti a rischio contagio,
                mentre uno sforzo ulteriore sarà quello che nel tempo porterà
                a risolvere anche il problema dei barellati e dei pazienti in
                dimissione. "Stiamo entrando a pieno regime passo dopo
                passo - chiarisce il dottor Menon - e siamo convinti che solo
                tra un mese potremmo avere la certezza di aver fatto tutte le
                modifiche nel modo migliore. Per noi era importante riuscire a
                completare il trasferimento almeno una settimana prima
                dell'adunata e ci siamo riusciti. Mi scuso con i nostri utenti
                per i disagi vissuti in questi mesi, che assicuro sono stati
                difficili anche per noi. Per questo chiedo solo qualche giorno
                di pazienza in più e in cambio i bassanesi avranno un pronto
                soccorso ancora più accogliente ed efficiente".Barbara
                Todesco
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                      | Una
                        Tour Guide per L'Adunata di Bassano del Grappa |  |  
              |  |  
              | In
                occasione della prossima Adunata Nazionale di Bassano, Garmin, -
                www.garmin.it- nota multinazionale produttrice di navigatori
                satellitari, ha messo a disposizione in download gratuito, a
                tutti gli alpini che si stanno per mettere in viaggio,
                possessori di un navigatore Garmin, una Tour Guide di Bassano
                del Grappa.
                 Punti
                di interesse Adunata di Bassano per navigatori satellitari
                Garmin nuova serie Nuvi 2XXDescrizione: Questo download contiene due file .gpi utilizzabili
                SOLO per la serie Garmin Nuvi 2XX e le licenze d'uso. I due file
                sono TourGuide_Bassano_del_Grappa_2XX.gpi che fornisce una guida
                interattiva di Bassano del Grappa illustrando i maggiori punti
                turistici d'interesse ed il file Adunata_Bassano.gpi che invece
                contiene tutte le informazioni (sudivise per categorie) che sono
                presenti sulle mappe pubblicate da L'Alpino e
                dall'organizzazione, arricchite da ulteriori informazioni. Ad
                esempio, dove disponibile, nei punti si trovano anche i numeri
                di telefono, oppure gli orari ed i luoghi di eventuali eventi
                come ad esempio l'alza bandiera o il lancio dei paracadutisti.
                Per fare un esempio se si clicca sul PDI "Teatro
                Astra" comparirà l'indirizzo ed il numero di telefono e
                cliccando su "Altre info" comparirà "Sabato 10
                maggio ore 20.30 Concerto Ufficilae di Cori Alpini".
 In questa categoria compare anche una lista "Ristoranti menù
                a prezzo fisso" che riporta una lista di ristoranti che per
                l'occasione faranno menù a prezzo fisso, ovviamente per ogni
                punto è disponibile indirizzo, telefono, riferimento per
                contatto e i menù disponibili.
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 Punti
                di interesse Adunata di Bassano per navigatori satellitari
                Garmin- street pilot, zumo, nuvi 3XXDescrizione: Questo download contiene due file .gpi utilizzabili
                da tutti i navigarori satellitari Garmin (street pilot, zumo,
                nuvi 3XX, 6XX, 7XX) ESCLUSA la nuova serie Nuvi 2XX, e le
                relative licenze d'uso. I due file sono
                TourGuide_Bassano_del_Grappa.gpi che fornisce una guida
                interattiva di Bassano del Grappa illustrando i maggiori punti
                turistici d'interesse ed il file Adunata_Bassano.gpi che invece
                contiene tutte le informazioni (sudivise per categorie) che sono
                presenti sulle mappe pubblicate da L'Alpino e
                dall'organizzazione, arricchite da ulteriori informazioni. Ad
                esempio, dove disponibile, nei punti si trovano anche i numeri
                di telefono, oppure gli orari ed i luoghi di eventuali eventi
                come ad esempio l'alza bandiera o il lancio dei paracadutisti.
                Per fare un esempio se si clicca sul PDI "Teatro
                Astra" comparirà l'indirizzo ed il numero di telefono e
                cliccando su "Altre info" comparirà "Sabato 10
                maggio ore 20.30 Concerto Ufficilae di Cori Alpini".
 In questa categoria compare anche una lista "Ristoranti menù
                a prezzo fisso" che riporta una lista di ristoranti che per
                l'occasione faranno menù a prezzo fisso, ovviamente per ogni
                punto è disponibile indirizzo, telefono, riferimento per
                contatto e i menù disponibili.
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 Punti
                interesse generici per navigatori satellitari GarminDescrizione: Questo download contiene il file
                Adunata_Poi_Generici.gpi utilizzabile con qualsiasi modello di
                navigatore Gramin più le relative licenze d'uso. Una volta
                copiato il file sul navigatore questo darà la disponibilità di
                alcuni punti di interesse di generica utilità di Bassano del
                Grappa e zone limitrofe come ad esempio officine, pediatri,
                farmacie, ristoranti ecc...
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                        OSPITI IN PAESE |  
                      | Un
                        ricco programma per gli Alpini |  |  
              |  |  
              | (G.T.)
                Nelle vie principali e in tutte le abitazioni dei 425 alpini del
                locale gruppo "Tenente Cecchele", aderente alla
                sezione Ana Monte Grappa e presieduto da Renato Campagnolo,
                sventolano i tricolori che annunciano l'imminente Adunata
                nazionale di Bassano del 9, 10 e 11 maggio. In paese fervono
                anche i preparativi in vista del grande evento nazionale. Le
                penne nere rossanesi saranno presenti in massa alla sfilata di
                domenica e marcieranno per ultime insieme agli oltre sessanta
                gruppi della sezione.Rossano si prepara a ospitare quasi 150 alpini da fuori regione.
                Sabato 10 maggio sono attesi dal Trentino la Fanfara Alpina di
                Arco, e il Coro di Soresino, che arriva dalla Liguria.
                Alloggeranno nella palestra di via Piave e in Villa Caffo
                Navarrini. Un'altra cinquantina, in gran parte privati, saranno
                invece ospitati dai Padri Camilliani di Mottinello, all'albergo
                "Al sole" e in famiglie.
 Intanto si stanno definendo gli ultimi particolari del programma
                rossanese dell'Adunata . Venerdì 9 maggio alle 21, nella nuova
                palestra comunale la compagnia "Genitoriattori"
                presenta uno spettacolo in onore agli alpini. Sabato 10 alle
                17.30 corteo da Villa Caffo, preceduto dalla Fanfara fino al
                Monumento dei Caduti per la deposizione di una corona d'alloro.
                Poi tutti in Duomo per la messa cantata dal Coro di Soresino,
                alle 19, alla quale farà seguito una serata di canzoni alpine
                con la partecipazione anche del coro "Rox-Ana" di
                Rossano.
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                      | Lo
                        sponsor telefonico ufficiale ha istituito in
                        collaborazione con il Comune un servizio di informazioni
                        via sms ai cittadini |  
                      | Un
                        "aereo-spia" vigilerà sull'Adunata |  
                      | Passerà
                        sulla città e sul comprensorio consentendo di tenere
                        sotto controllo il traffico e i "punti caldi" |  |  
              |  |  
              | (Tutta
                l'adunata , minuto per minuto, sul telefono cellulare. Ovvero
                come vivere in maniera puntuale e aggiornata la manifestazione
                cittadina del 9, 10 e 11 maggio. È quanto ha predisposto il
                gestore telefonisco tra i partner ufficiali della kermesse per
                gli alpini e per cittadini nei giorni centrali del raduno
                bassanese.Per accedere al servizio informazioni sul raduno, basterà
                inviare un sms con scritto "ALPINI" al numero Vodafone
                340-4399100 per ricevere un messaggio contenente tutte le
                notizie relative all'appuntamento.
 I messaggi saranno gratuiti, anche per i non clienti Vodafone.
                All'utente sarà addebitato il messaggio d'iscrizione, il cui
                valore sarà tarato sulla base del piano telefonico attivato.
 «Notizie relative alla viabilità, alla disponibilità dei
                parcheggi, al traffico, ma anche alle condizioni meteo o sui
                principali eventi, sulle cerimonie e sulle eventuali situazioni
                di emergenza che potrebbero verificarsi - ha spiegato Luca
                Laroni, responsabile per le relazioni istituzionali del Nord-Est
                - informazioni che saranno veicolate dall'ufficio stampa
                congiunto del Comune e del comitato organizzatore dell'adunata
                ».
 Anche il Com, il Centro operativo misto, ovvero la centrale
                operativa del raduno, in funzione all'interno dell'ospedale San
                Bassiano da mercoledì 7 maggio, potrà utilizzare il servizio
                caricando informazioni.
 «Non solo - è intervenuto il colonnello Paolo Casagrande,
                presidente del comitato organizzatore della manifestazione - nei
                giorni clou dell'adunata , il Bassanese sarà monitorato anche
                dall'alto. Un aereo, che alcuni hanno impropriamente definito
                "spia", sorvolerà l'area rilevando dati e immagini
                sul traffico, sulla circolazione, sui rallentamenti, incidenti e
                via dicendo che provvederà ad inviare in tempo reale al Com.
                Nel caso in cui si verificasse una situazione di criticità, le
                squadre del centro operativo potrebbero utilizzare il servizio
                di Vodafone per una comunicazione capillare».
 Il gestore di telefonia sarà inoltre presente in città in
                quattro punti commerciali per promuovere un cellulare dedicato
                all'adunata cittadina. «Sarà venduto solo a Bassano al prezzo
                di 19,90 euro», ha informato Laroni.
 «La tecnologia a servizio della tradizione e della storia - ha
                aggiunto l'assessore regionale Elena Donazzan - con questa
                chiave leggo la collaborazione offerta da un'azienda mondiale
                come Vodafone alla manifestazione alpina». Raffaella Forin
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              | Stanno
                arrivando in questi giorni nelle case dei bassanesi residenti
                all'interno dell'area rossa, quella comprensiva del centro
                storico, parte del Margnan e di Angarano che sarà interdetta al
                traffico veicolare e alla sosta da giovedì 8 maggio e fino alla
                conclusione dell'adunata , i pass che consentiranno di accedere
                ai parcheggi prediposti appositamente per gli abitanti
                sprovvisti di garage o che necessitano di utilizzare l'auto per
                recarsi fuori città.Accompagnati da una lettera del sindaco Gianpaolo Bizzotto, i
                lasciapassare, compilati dei dati, dovranno essere collocati sul
                cruscotto degli autoveicoli degli aventi diritto in maniera
                visibile. Solo con l'apposito talloncino, infatti, si potranno
                utilizzare le aree di sosta riservate allo scopo.
 "Il presente pass - si legge - consente ma non garantisce
                l'accesso e lo stazionamento dell'autovettura nei parcheggi
                residenti attivati per l'adunata ". Ossia, nel caso in cui
                i posti del parking fossero esauriti, il residente dovrà optare
                per un'altra area sosta.
 Sono una dozzina i parcheggi per i residenti attivati in quei
                giorni, tutti distribuiti all'interno della prima cintura
                urbana, quindi a ridosso del cuore cittadino. Si riconoscono
                perchè contrassegnati sulla cartine e sulla segnaletica
                verticale con la sigla PR.
 «Nei giorni del raduno, acuni bassanesi, e fra questi anche voi
                - scrive Bizzotto nella lettera accompagnatoria - dovranno
                sopportare qualche disagio in più, dovuto la fatto di abitare
                nella zona della città maggiormente interessata all'adunata e
                al suo sviluppo. Per andarvi incontro, l'amministrazione
                comunale ha studiato, in concerto con il comitato organizzatore,
                dei piani per la circolazione e per la sosta».
 Il primo cittadino ricorda poi che è stato istituito un numero
                verde gratuito (800240303) per avere tutte le informazioni del
                caso e che l'ufficio Informacittà di piazzale Trento farà gli
                straordinari per l'occasione. Lo sportello sarà aperto domani e
                sabato 3 maggio dalle 9,30 alle 12,30; nella settimana
                dell'adunata farà orario continuato, da lunedì 5 maggio a
                giovedì 8 (dalle 8,30 alle 20); venerdì 9, sabato 10 e
                domenica 11 maggio dalle 8,30 fino alle 24; lunedì 12 maggio,
                dalle 8,30 alle 20. R.F.
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                      | POTENZIATI
                        I RIPETITORI |  
                      | Cellulari,
                        "coperto" anche il Monte Grappa |  |  
              |  |  
              | (R.F.)
                Nei giorni "caldi" dell'adunata alpina, il servizio di
                rete della telefonia mobile sarà rafforzato, garantendo alle
                migliaia di ospiti, ma soprattutto ai cittadini, la
                comunicazione via cellulare.In particolare, il gestore Vodafone, uno dei partner ufficiali
                del raduno bassanese, ha predisposto un piano di potenziamento
                in città, che prevede l'installazione provvisoria e mobile di
                tre postazioni, e sul Grappa, dove nei pressi del Sacrario verrà
                collocato un impianto.
 Per la prima volta, quindi, sul massiccio, da sempre zona
                tecnologicamente "muta" funzioneranno i telefonini,
                almeno quelli dei clienti Vodafone. Un risultato a cui
                l'operatore della telefonia è giunto grazie alla collaborazione
                del Comune di Crespano.
 «Ci auguriamo che questo sia il primo passo del programma di
                rilancio del Grappa, progetto che ci sta tanto a cuore», ha
                osservato il colonnello Paolo Casagrande, presidente del
                comitato organizzatore dell'adunata .
 Con la complicità della municipalità bassanese, invece, il
                gestore telefonico ha già collocato tre postazioni in
                altrettanti siti all'interno del territorio comunale: in un'area
                privata di via San Tarcisio e di via mons. Rodolfi, e lungo
                viale Asiago, nei pressi degli impianti sportivi.
 «Si tratta di concessioni rilasciate in via temporanea - ha
                tenuto a precisare il sindaco Gianpaolo Bizzotto - ossia
                valevoli dal 20 aprile al 20 maggio. Anche altri gestori hanno
                chiesto ed ottenuto il potenziamento della rete, in modo da
                scongiurare quello che si dice "effetto stadio", quel
                sovraccarico di rete che scatta durante le partite di calcio
                importanti bloccando le comunicazioni della telefonia mobile».
 «Oltre all'espansione della copertura radio delle rete dell'85
                per cento- ha spiegato Luca Laroni, responsabile delle relazioni
                istituzionali di Vodafone per il Nord-Est - il piano prevede
                anche interventi finalizzati ad evitare eventuali blocchi e a
                ribilanciare opportunamente il traffico fra le diverse aree
                geografiche».
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                      | Nel
                        piano delle Ferrovie per l'Adunata ... |  |  
              |  |  
              | Nel
                piano delle Ferrovie per l'Adunata anche l'ospitalità notturna
                in carrozze speciali ad alcuni gruppi prenotatisi per tempo.
                Intanto gli infermieri del sindacato Nursind confermano: «Al
                lavoro solo se saremo precettati» |  
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                      | GLI
                        INFERMIERI DEL NURSIND CONFERMANO LO SCIOPERO |  
                      | «Lavoreremo
                        solo se saremo precettati» |  |  
              |  |  
              | Il
                sindacato Nursind non solo ribadisce lo sciopero degli
                infermieri in occasione dell'Adunata nazionale degli Alpini, il
                10 e 11 maggio prossimi, ma accetta di lavorare solo se sarà il
                Prefetto di Vicenza a disporre la precettazione. E la riunione
                aziendale con le organizzazioni sindacali di giovedì scorso si
                è risolta in un nulla di fatto."L'amministrazione sanitaria dell'Asl 3 di Bassano del
                Grappa - attacca il segretario provinciale Nursind Andrea
                Gregori - pensava di risolvere ogni cosa con un accordo interno,
                attraverso la contrattazione integrativa, ridefinendo i
                contingenti minimi del personale. I dirigenti si erano
                presentati alla riunione con un accordo pronto per essere
                sottoscritto, ma nessuna delle organizzazioni sindacali ha
                accolto di buon grado le proposte e la discussione è stata
                rinviata, con diverse argomentazioni, al prossimo martedì 29
                aprile".
 La protesta è la conseguenza dell'accordo aziendale siglato
                dall'Asl 3 lo scorso 8 ottobre 2007, con il quale è previsto
                che "per il solo personale amministrativo l'anzianità di
                servizio sarà valutata con una maggiorazione del 60 per
                cento". Gli infermieri si sono sentiti presi in giro e il
                Nursind ha con fervore sottolineato la disparità di trattamento
                tra personale infermieristico ed amministrativo, così è stata
                assunta la decisione dello sciopero nei giorni clou dell'Adunata
                nazionale degli alpini.
 "Non si tratta di un attacco agli alpini - prosegue Gregori
                - ma della legittima difesa dei diritti dei lavoratori che il
                Nursind rappresenta e tutela. Il direttore generale dell'Asl 3
                Valerio Alberti aveva assicurato un riconoscimento economico
                agli infermieri in servizio, ma con l'ultimo accordo proposto
                non si fa più menzione di questo e si costringe la categoria a
                prestare volontariato".
 Il Nursind denuncia contraddizioni contenute nell'accordo
                proposto: "stando ai dati storici dell'ultima Adunata -
                sottolinea il segretario Andrea Gregori - i partecipanti sono
                stati oltre 400mila e tra quelli che sono ricorsi alle cure
                sanitarie il 40 per cento presentava malori, il 28 per cento
                traumi, il 5 per cento patologie cardiache ed il 30 per cento
                patologie alcol correlate. Con l'accordo proposto, se uno dei
                partecipanti dovesse avere un infarto i guai sarebbero seri, in
                quanto in ospedale è in servizio il personale infermieristico,
                ma il tecnico di radiologia risulta reperibile e non sarà
                facile garantire il suo arrivo con la città assediata da
                centinaia di migliaia di Alpini e visitatori". Matteo
                Crestani
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                      | L'assessore
                        Giunta: «Lo sforzo dell'ente dovrebbe riuscire a far
                        fronte alle richieste» |  |  
              |  |  
              | (Secondo
                le stime degli addetti ai lavori, saranno alcune decine di
                migliaia le persone che, tra sabato 10 e domenica 11 maggio,
                approderanno a Bassano utilizzando il treno per l'adunata
                alpina.Per agevolarle, Trenitalia e Rfi hanno predisposto un piano che
                prevede il rafforzamento del servizio ferroviario locale. Il
                numero delle corse sarà infatti potenziato, gli orari della
                biglietteria della stazione cittadina saranno estesi anche alla
                fascia serale-notturna e arriveranno dei convogli speciali
                dotati di cuccette dove pernotteranno alcune comitive già
                prenotatesi.
 "In particolare, aumenteranno le corse dei treni sulle
                tratte che collegano Bassano a Castelfranco, dove funziona la
                linea elettrificata - ha spiegato l'assessore ai trasporti
                Stefano Giunta - a Cittadella e a Primolano. In linea di
                massima, nella giornata di domenica 11 maggio, sulla tratta con
                Castelfranco ci sarà un treno ogni mezz'ora in partenza e in
                arrivo alla stazione ferroviaria cittadina, con una portata di
                passeggeri stimata in circa 900 unità all'ora. Leggermente
                inferiore invece sarà la frequenza sulle linee per Cittadella e
                per Primolano perché non ancora elettrificate. In questo caso,
                il trasporto prevede circa 300-350 passeggeri all'ora".
 Sabato 10 maggio, invece,il numero delle corse previste risulterà
                lievemente ridotto. "Siamo nell'ordine di un treno ogni
                circa 45 minuti sulla tratta Bassano-Castelfranco - ha fatto
                sapere il vicesindaco Giunta - con una concentrazione nelle
                fasce centrali della giornata . In qualsiasi caso, la cadenza
                studiata da Trenitalia e Rfi, in accordo con il Comune e il
                Comitato organizzatore dell'adunata , dovrebbe riuscire a
                fronteggiare le richieste. Anche perché il piano è stato
                costruito tenendo conto del numero dei fruitori del servizio
                ferroviario dei precedenti raduni alpini".
 Sempre a ridosso della manifestazione, arriveranno a Bassano
                alcuni vagoni speciali dotati di cuccette dove alcuni gruppi di
                penne nere trascorreranno la notte.
 "Non sappiamo ancora se questi treni stazioneranno sui
                binari cittadini o verranno trasferiti nei dintorni, a Primolano
                ad esempio", ha precisato l'assessore.
 Aumentando il numero delle corse, anche la biglietteria della
                stazione ferroviaria cittadina farà gli straordinari.
 "Ci sono treni che partiranno da Bassano anche dopo le 23 -
                ha evidenziato Giunta - ragion per cui lo sportello resterà
                aperto oltre il normale orario".
 "Trenitalia ha dovuto incrementare anche il personale - ha
                concluso l'amministratore - chiamando rinforzi da tutte le
                regioni limitrofe. Per dare un'idea dello sforzo compiuto, basti
                pensare, ad esempio, che ogni treno necessita di due macchinisti
                per poter funzionare". Raffaella Fori
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                      | BASSANO
                        DEL GRAPPA. |  
                      | "Alpini
                        a Bassano", al museo la città rende omaggio alle
                        Penne nere |  |  
              |  |  
              | L'intenso
                legame fra la città e gli alpini, dal 1875 ai giorni nostri. È
                quanto racconta la mostra che ha aperto i battenti ieri nella
                nuova ala del museo civico cittadino. "Alpini a
                Bassano" raccoglie il materiale cartaceo e fotografico
                relativo al glorioso corpo degli alpini, in chiave bassanese,
                conservato negli archivi dell'istituto museale.Fotografie in bianco e nero che ritraggono le penne mere mentre
                sfilano, in trincea, al fronte, in partenza o in arrivo, ma
                anche feriti. E poi immagini ingrandite, documenti pressoché
                inediti come l'ordine del giorno dell'Ottavo corpo d'armata
                datato 4 settembre 1916. E ancora, medaglie, cartoline di fine
                Ottocento e primi del Novecento appartenenti alla collezione
                Chini, modellini di antichi pezzi d'artiglieria, le pagine del
                Prealpe, lo storico periodico locale che, in occasione della
                cerimonia di inaugurazione del ricostruito Ponte degli Alpini,
                pubblicò un'edizione speciale.
 «La rassegna racconta lo storico rapporto che lega Bassano agli
                alpini - ha riferito la curatrice Renata Del Sal, archivista
                storico del museo - fin da quel 30 aprile 1875 quando il primo
                contingente approdò nella città del Grappa, tre anni dopo la
                costituzione del corpo. Si articola in tre sezioni, ciascuna
                dedicata ad altrettante significative pagine di storia locale:
                l'arrivo degli alpini e la costruzione delle caserme
                Cimberle-Ferrari e Monte Grappa; la prima Guerra mondiale; il
                secondo conflitto e la ricostruzione del Ponte nel 1948». «La
                mostra rappresenta un prezioso contributo culturale, un
                approfondimento storico che si lega all'adunata cittadina - ha
                spiegato l'assessore alla cultura Luciano Fabris - ma allo
                stesso tempo racconta le vicende della Bassano alpina, quelle di
                ieri e quelle più recenti».
 La rassegna resterà aperta fino al 29 giugno e sarà visitabile
                dal martedì al sabato dalle 9 alle 18,30; di domenica e nei
                festivi dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nelle giornate
                dell'adunata , ossia il giovedì 8, il venerdì 9 e il sabato 10
                maggio dalle 9 alle 23; domenica 11 e lunedì 12 maggio dalle
                10,30 alle 18. In una saletta si possono seguire rari filmati
                dell'istituto Luce dedicati alla Grande Guerra.
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                      | Da
                        Torino e Reggio Emilia |  
                      | I
                        primi alpini sono già arrivati con il camper |  |  
              |  |  
              |  Gli
                ultimi saranno i primi? Ma quando? Ma dove? I primi sono i primi e basta. Chiedetelo a Ivano Martinelli,
                ferrarese ed emiliano, come ci tiene a sottolineare lui, 63
                anni, da cinquanta a Torino dove ha impiantanto un’azienda che
                ora gestiscono i figli.
 Ebbene, Martinelli da decenni, assieme all’amico Tiberio Govi
                di Reggio Emilia (lui e la moglie Angela) è sempre il primo a
                presentarsi ad ogni adunata degli alpini.
 Da Cuneo, ad Asiago sino a Catania il tandem Martinelli-Govi non
                può farsi sorpassare da nessuno, devono essere i primi a
                piazzare il camper.
 E così, da questo week-end hanno bruciato tutti sul tempo,
                collocandosi nell’area dell’ex Etv Morello in via San
                Giorgio, alla Ss. Trinità. Mercoledì saranno all’asilo del
                XXV Aprile a raccontare un po’ di storia alpina, nel frattempo
                a chi transita in quell’angolo di strada, un buon bicchiere di
                vino ed un panino al salame non sarà negato.
 Infatti l’altra sera una comitiva di ragazzi si è fermata a
                rifocillarsi dal terzetto di simpaticoni, peraltro mirabilmente
                calati nella parte. E allora, come dire, alla salute. V.P.
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                      | Il
                        ritorno dei "Cacciatori di montagna" che in
                        tempo di guerra occuparono la città |  |  
              |  |  
              | Tra
                le rappresentanze straniere che sfileranno alla prossima adunata
                non mancherà una delegazione dei Gebirgsjäger, i cacciatori di
                montagna dell'esercito tedesco.Per gli "alpini" di Germania sarà un ritorno nel
                segno dell'amicizia dato che furono proprio le truppe
                specializzate nella guerra sui monti ad occupare Bassano dopo
                l'armistizio dell'8 settembre.
 L'unità che prese stanza in città fu
                l'Hochgebirgs-Lehrbataillon Mittenwald, un reparto
                d'addestramento presso il quale si svolgevano corsi per allievi
                ufficiali, sottoufficiali e di specializzazione delle truppe
                alpine. Lo comandava il capitano Hans Ruchti, motivo per cui nei
                documenti veniva chiamato anche Bataillon Ruchti, o Kommandostab
                Ruchti. Sede del battaglione era appunto Mittenwald, località
                bavarese che per il retaggio di storia e tradizione per i
                soldati con l'Edelweiss ha un'importanza pari a quella di
                Bassano per le penne nere.
 Presso l'archivio del museo civico si trova qualche traccia
                dell'arrivo ai piedi del Grappa degli occupanti. In particolare
                una lettera del cav. Andrea Morelli funzionario trovatosi a
                sostituire l'allora commissario prefettizio, il comm. Gino
                Romano che, dopo il 25 luglio, aveva preso il posto del podestà
                nell'amministrazione degli affari cittadini, aiuta a ricostruire
                quello che accadde in quei giorni.
 "Egregio commendatore", scriveva Morelli il 16
                settembre 1943, "ieri nelle prime ore del pomeriggio è
                giunto a Bassano del Grappa un Maggiore tedesco al comando di
                mille uomini circa ed in vostra assenza sono stato chiamato io
                ed ho dovuto con loro procedere alla ricognizione dei posti
                militari, dei depositi, ecc, quindi egli si è riservato di
                prendere delle decisioni che mi avrebbe poi fatto note.
 Questa mattina il Comandante tedesco, in vostra assenza, ha
                nuovamente convocato me, il Capitano dei Reali Carabinieri ed il
                Comandante delle Guardie di Finanza.
 Il Comandante tedesco ha dichiarato che ritiene me unico e
                personalmente responsabile di ogni irregolarità nella
                cittadinanza e mi ha dato disposizioni per quanto riguarda
                l'ordine pubblico.
 La vostra assenza in questa circostanza mi ha imposto di
                sostituirvi addossandomi anche la responsabilità di cui sopra
                perché non era il caso di esimermi".
 Il giorno seguente venne pubblicato un manifesto sul tenore di
                quelli affissi sui muri di tutto il nostro paese in quei giorni
                che così recitava: "Il vile tradimento del governo
                Badoglio ha esposto l'Italia al pericolo di un'invasione nemica.
                Le forze armate tedesche hanno perciò assunto la protezione del
                territorio italiano". "Ogni tentativo di sabotaggio o
                trasgressione ai miei ordini", scriveva il capitano Ruchti,
                "sarà severamente ed inesorabilmente punito nell'interesse
                della tranquillità e dell'ordine".
 In quelle settimane non sono segnalati fatti cruenti in zona, i
                soldati che si erano sbandati non avevano ancora dato vita ai
                primi nuclei di partigiani ma cercavano rifugi sicuri per
                evitare la cattura e l'internamento in Germania. Allo stadio
                Mercante venne anche organizzata un incontro di calcio tra una
                rappresentativa locale ed una formata dai militari tedeschi.
 I Gebirgsjäger lasciarono Bassano in treno agli inizi del
                novembre 1943 per tornare alla propria sede.
 Ma l'impegno in Italia del Bataillon Ruchti non si esaurì qui.
                Nell'estate del 1944 fu impiegato contro i partigiani nelle Alpi
                Apuane e in Piemonte. Alla fine di dicembre dello stesso anno
                prese parte all'operazione "Wintergewitter" (tempesta
                invernale) in Garfagnana. Fu l'unica operazione offensiva degna
                di rilievo sul fronte italiano da parte dei soldati dell'Asse ma
                si esaurì dopo pochi giorni e la linea del fronte tornò sulle
                posizioni tenute in precedenza. Roberto Fontana
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                      | Adunata,
                        è "febbre" da tricolore |  
                      | Città
                        imbandierata ovunque per la grande manifestazione. Oltre
                        30mila bandiere vendute ai cittadini dal Comitato
                        Organizzatore |  |  
              |  |  
              |  60
                bandiere, in due file parallele, sono state collocate dall’Ana
                Montegrappa sul Ponte degli Alpini regalando un colpo d’occhio
                formidabile. Altri 4mila vessilli compongono l’imbandieramento
                pubblico lungo le strade della città e del comprensorio,
                allestito dai volontari della Sezione alpina bassanese.. Più di
                30mila bandiere italiane sono state vendute a singoli cittadini
                allo sportello del Comitato Organizzatore dell’Adunata nella
                sede del Vecchio Ospedale: e le richieste continuano. A Bassano, per il grande evento alpino di maggio, è
                “febbre” da tricolore. “Contagiati” anche i comuni
                contermini, dove il bianco rosso e verde la fa da padrone. Lo si
                trova ovunque: esposto sui balconi e alle finestre di case e
                palazzi.
 La bandiera italiana per l’Adunata va letteralmente a ruba
                anche negli esercizi commerciali: mercerie, cartolerie, edicole
                e bar. Grande richiesta dei cittadini anche per i fiocchi e le
                coccarde tricolori. Il tocco finale, la prossima settimana:
                quando a partire da martedì 29 aprile l’Ana Montegrappa
                allestirà 15 chilometri di bandierine a filo continuo lungo
                tutto il percorso dello sfilamento di domenica 11 maggio, da
                Viale Venezia a Piazzale Cadorna.
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                        TRENI - Servizio Alpini |  |  
              |  |  
              | 
 ORARI
                TRENI ADUNATA da/per Bassano SABATO
                10/05/2008   ORARI
                TRENI ADUNATA da/per Bassano DOMENICA
                11/05/2008 |  
              | TREVISO
                - VICENZAVICENZA - TREVISO
 CASTELFRANCO V.TO -
                BASSANO
 BASSANO -
                CASTELFRANCO V.TO
 Trento - PRIMOLANO -
                BASSAN0 DEL GRAPPA
 BASSANO DEL GRAPPA -
                PRIMOLANO - Trento
 CITTADELLA - BASSANO
                DEL GRAPPA
 BASSANO DEL GRAPPA -
                CITTADELLA
 CASTELFRANCO V.TO -
                VENEZIA S.L.
 VENEZIA S.L. -
                CASTELFRANCO V.TO
 | CASTELFRANCO
                V.TO - BASSANOBASSANO -
                CASTELFRANCO V.TO
 VENEZIA S.L. -
                CASTELFRANCO V.TO - BASSANO DEL GRAPPA
 BASSANO DEL GRAPPA -
                CASTELFRANCO V.TO - VENEZIA S.L.
 PADOVA - CASTELFRANCO
                V.TO - BASSANO DEL GRAPPA
 BASSANO DEL GRAPPA -
                CASTELFRANCO V.TO - PADOVA
 VICENZA -
                CASTELFRANCO V.TO - BASSANO DEL GRAPPA
 BASSANO DEL GRAPPA -
                CASTELFRANCO V.TO - VICENZA
 TREVISO -
                CASTELFRANCO V.TO - BASSANO DEL GRAPPA
 BASSANO DEL GRAPPA -
                CASTELFRANCO V.TO - TREVISO
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                        AUTOBUS - Servizio Alpini |  |  
              |  |  
              |  ORARI
                linea servizio adunata
 ASOLO
                - BASSANO
                (LA MARCA) Asolo
                Cà Vescovo- Onè - S.Zenone - Mussolente - Romano Spin -
                Bassano   ORARI
                linea servizio adunata PEDEROBBA
                - BASSANO (CTM) Alb.
                Piave - Pederobba Centro - Cavaso Parrocchia - Cavaso Caniezza -
                Possagno - Castelcucco - Paderno - Crespano - S. Eulalia - Borso
                - Semonzo P.T. - Romano d'Ezzelino -S. Giacomo - S. Giacomo Municipio - Bassano
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                      | BASSANO
                        DEL GRAPPA. |  
                      | Il
                        prefetto Piero Mattei ... |  |  
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              | Il
                prefetto Piero Mattei e i vertici della Protezione civile
                nazionale promuovono il piano generale predisposto per l'adunata
                degli alpini.Ieri, nel corso dell'ultimo vertice collettivo fra tutti coloro
                che, a diverso titolo, collaborano all'organizzazione
                dell'evento, è stata infatti presentata l'imponente macchina
                che gestirà l'altrettanto imponente evento.
 Nel capoluogo berico, attorno allo stesso tavolo si sono
                ritrovati i sindaci, o loro delegati, dei Comuni del territorio
                e delle aree limitrofe, la direzione dell'Asl cittadina, i
                vertici di tutte le forze dell'ordine (carabinieri, polizia di
                stato, stradale e locale, guardia di finanza, forestale, vigili
                del fuoco) e quelli regionali della Protezione civile guidati da
                un incaricato del direttore nazionale di dipartimento Guigo
                Bertolaso, oltre ad una rappresentanza degli alpini.
 «Sono stati presentati in via definitiva i vari piani messi a
                punto per la manifestazione - ha riferito Paolo Casagrande,
                presidente del comitato organizzatore dell'adunata - da quello
                relativo alla viabilità a quello sanitario, da quello della
                sicurezza a quello logistico, dall'accoglienza ai trasporti
                pubblici. Sono stati promossi tutti anche se qualcuno necessita
                di piccole modifiche, ma si tratta perlopiù di dettagli, di
                aspetti tecnici che non vanno ad intaccare il meccanismo. Niente
                insomma di grave o che non si possa risolvere da qui ai primi di
                maggio».
 Ad impegnare i presenti è stato soprattutto il piano del
                trasporto su rotaia, fresco di stesura perchè modificato
                rispetto a quello individuato nelle scorse settimane.
 «Purtroppo, le ferrovie ci hanno fatto sapere di non avere
                sufficienti risorse umane per garantire tutte le corse dei treni
                previste inizialmente - ha spiegato Casagrande - il loro numero
                quindi risulterà ridotto rispetto alle aspettative. A breve
                provvederemo a diffondere i cambiamenti con gli orari dei
                convogli in partenza e in arrivo alla stazione bassanese.
                D'altro canto, il piano è stato definito e trasmesso dalle
                ferrovie solo un paio di giorni fa».I
 Confermati invece gli altri piani, anche se nel corso
                dell'incontro qualcuno ha sollevato qualche perplessità e
                preoccupazione circa l'elevato numero di presenze annunciato.
 In particolare, si è parlato di intensificare le misure di
                controllo e di sicurezza nell'area che gravita attorno al Ponte
                degli Alpini e che comprende anche l'attraversamento pedonale in
                fase di realizzazione a nord della struttura lignea palladiana,
                che inevitabilmente sarà presa d'assalto da migliaia di penne
                nere.
 Salvo novità dell'ultimo momento, il summit di ieri in
                prefettura dovrebbe essere l'ultimo della lunga serie che ha
                coinvolto tutti gli attori impegnati nell'organizzazione
                dell'adunata .
 «L'impressione è quella di una soddisfazione generale per il
                lavoro svolto - ha osservato il presidente del comitato - almeno
                così ci ha detto il prefetto». R.F.
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                      | VANDALI.
                        Dopo aver fatto sparire 9 bandiere |  
                      | Bruciano
                        a Rosà il tricolore degli alpini |  |  
              |  |  
              | Nell'arco
                di una settimana hanno fatto sparire nove bandiere. Nella notte
                fra venerdì e sabato hanno completato l'opera, strappando uno
                dei tricolori appesi al primo piano della sede degli alpini, in
                via Schallstadt, in centro a Rosà, a due passi dalla caserma
                dei carabinieri.
  I
                resti della bandiera bruciata all'esterno della sede degli
                alpini sono la prova di una serie di gesti inqualificabili.
                Secondo persone bene informate, non è il caso di seguire la
                pista degli immigrati. Gli autori sarebbero dei giovani che abitano nella zona e che si
                sono già distinti per altri comportamenti incivili.
 Sempre in via Schallstadt, recentemente, i soliti ignoti avevano
                abbattuto la centralina che regola l'alimentazione della
                pubblica illuminazione nel parco delle rose. Per portare a
                termine la bravata è stato usato un ciclomotore lanciato a
                tutta velocità, di cui sono rimaste le impronte sulla porta in
                metallo della struttura abbattuta.
 Sempre nel fine settimana, altre forme di vandalismo si sono
                registrate in quartiere Cremona e lungo via borgo Lunardon. La
                gente è stanca e c'è chi è intenzionato ad intervenire con
                una buona lezione per i vandali che non sanno come trascorrere
                in modo diverso e più costruttivo le serate del fine settimana.
 Il rogo del tricolore strappato dalla sede degli alpini, che si
                aggiunge ai furti di altre nove bandiere appese sul porticato e
                sui lampioni della luce, è stato oggetto di commenti amari da
                parte delle penne nere rosatesi che, fra i soci, contano
                numerosi giovani.
 Non solo vilipendio alla bandiera, ma anche sfida a
                un’associazione gloriosa che ha saputo farsi apprezzare per le
                numerose iniziative umanitarie in Italia e all'estero e che si
                è mobilitata in vista della prossima Adunata nazionale di
                Bassano. M.B.
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                      | Una
                        grande mostra a palazzo Bonaguro in concomitanza con
                        l’adunata Ana |  
                      | «Bassano,
                        il Grappa e la Grande guerra» |  |  
              |  |  
              |  Col
                placet del presidente del comitato organizzatore dell'adunata,
                col. Paolo Casagrande, e sotto la direzione di Alberto
                Calsamiglia, presidente dei "Musei all'aperto 1915/18 -
                Grande guerra sul Monte Grappa", fervono i lavori per
                l'allestimento della mostra "Bassano, il monte Grappa e la
                Grande guerra" a palazzo Bonaguro che sarà inaugurata il
                30 aprile. Si corona così l'anello museale-espositivo dei grandi eventi
                relativi alla Prima guerra mondiale. Dopo l'inagurazione delle
                mostre "Lassù sulla montagna" al museo
                dell'automobile "Bonfanti Vimar" e delle mostre
                fotografiche "Alpini a Bassano" al museo civico
                "Hemingway e la Croce Rossa Americana" a Villa Ca'
                Erizzo Luca, e «Alpini sull’Ortigara» al castello degli
                Ezzelini, prenderà il via l'esposizione ufficiale del comitato
                organizzatore dell'adunata, realizzata grazie agli innumerevoli
                contatti e alle conoscenze sull'argomento e, non ultimo, alla
                concreta operosità dell'associazione "Musei
                all'aperto".
 
  La
                volontà di creare sinergie (ognuno apportando i propri know
                how, contatti e realizzazione di eventi) inerenti il primo
                conflitto mondiale, già presente nello statuto
                dell'associazione, è stata anche finalità fondante
                dell'istituto internazionale di studi sulla Grande guerra,
                promosso alcuni anni fa da Comune di Bassano, Umce, museo
                Bonfanti Vimar, Kaiserschutzen austriaci e dagli stessi Musei
                all'aperto. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha mandato
                una lettera che così dichiara il suo plauso: «Esprimo
                apprezzamento per l'iniziativa che ricorda il sacrificio ed il
                valore dei soldati italiani nel difendere i confini nazionali e
                nel portare a compimento l'unificazione d'Italia» questo uno
                stralcio del testo arrivato ieri ad Alberto Calsamiglia,
                presidente dell’associazione «Musei all’aperto».
 In città, in concomitanza con l'adunata Ana di Asiago,
                l'associazione aveva realizzato la mostra "Un ricordo della
                Grande guerra per una speranza di pace", che contò oltre
                15.000 visitatori nelle tre settimane di apertura.
                L’iniziativa riscosse un grande successo anche per
                l’allestimento e la singolarità del materiale esposto. Nel
                2005 è stata insignita del trofeo Ifms (International
                foundation of mountain soldiers) ed è stata anche tra gli
                espositori ufficiali nelle precedenti adunate nazionali Ana di
                Brescia, Parma e Trieste, portando reperti e documenti storici
                ed inoltre testimonianze del grande lavoro di recupero che da
                dieci anni i soci stanno effettuando, su base volontaria e
                gratuita, nel sacro monte.
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                      | L’intervento,
                        finanziato dalla fondazione Cassamarca, da Pederobba
                        alla Cima |  
                      | Viabilità
                        più sicura sul Grappa Sistemati 30 km della dorsale |  |  
              |  |  
              | Dino
                De Poli, presidente della fondazione Cassamarca, ha inaugurato
                questa mattina la nuova viabilità sicura della dorsale del
                Grappa: 30 chilometri da Pederobba a cima Grappa sono infatti
                stati messi in sicurezza grazie allo stanziamento di un milione
                di euro da parte dell’ente trevigiano. Accanto a lui, al
                taglio del nastro, l'ingegner Mauro Biasuzzi, che ha eseguito i
                lavori, il sindaco di Bassano Gianpaolo Bizzotto e numerose
                autorità politiche.
  I
                lavori sono cominciati a settembre e sono proseguiti a ritmo
                serrato anche durante la stagione invernale. Sono stati posati
                in totale 8 mila metri di protezioni in acciaio e 4 mila in
                legno e acciaio per proteggere i tratti più pericolosi della
                provinciale 141, che corre appunto da Pederobba a Malga il Doc,
                Castel Cesil, Monte Palon, Malga delle Mure, e poi lungo la
                provinciale 140 da Semonzo a cima Grappa e lungo la 149 da
                Romano sempre al Grappa. Lungo il percorso sono stati conservati
                i centinaia di paracarri in roccia martellinata a mano, che
                risalgono alla prima guerra mondiale e che pesano 3 quintali
                l’uno. A breve saranno completate le 20 piazzole previste nei
                tratti più stretti del percorso. Nella conferenza stampa
                seguita all’inaugurazione, Dino De Poli, scherzando ha detto:
                «Ho spinto perché i lavori venissero finiti al più presto, a
                maggio si sa che ci sarà il raduno nazionale degli alpini a
                Bassano e siccome si sa che bevono solo aranciata...» Poi ha
                lanciato una sfida ai sindaci per la valorizzazione di tutto il
                comprensorio: «Fondazione Cassamarca sta lavorando ad altri
                importanti progetti. Credo sia importante valorizzare le malghe
                del Grappa, e lo dico ai sindaci che sono qui numerosi e che
                vedo ben disposti». |  
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                      | Cori
                        classici gospel e fanfara alpina |  |  
              |  |  
              | Di
                concerti durante l’adunata ce ne saranno tanti. Tra tutti non
                si possono dimenticare le serate organizzate al Parco Firenze.
                Si darà il "la" agli eventi musicali la sera di
                venerdì 9 maggio alle 20.30 con i "Canti della tradizione
                popolare" interpretati dal gruppo Storicanti seguito
                dall'esibizione del coro bassanese "Vecchio Ponte"
                diretto da Giovanni Maier.Gli appuntamenti nella cornice del Parco Firenze continueranno
                nella serata successiva con il concerto che vedrà protagonisti
                il baritono bassanese Angelo Baggio e le voci bianche del coro
                gospel "Voices of Joy" diretto da Marianna Bordignon.
                Si concluderà, infine, la due giorni al Parco Firenze con
                l'esibizione della Fanfara di Val Chiese della provincia di
                Brescia. P.M.
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                      | Attesi
                        un migliaio di alpini oggi allo stadio Mercante per
                        spingere i giallorossi verso la promozione |  |  
              |  |  
              | (E.B.)
                Al Mercante, oggi, prove generali di invasione degli alpini. Ne
                sono attesi almeno un migliaio, alla mega-festa che i
                Fedelissimi del Bassano stanno preparando nei minimi dettagli
                ormai da mesi: un anticipo di Adunata nel segno dello sport. Per
                l'occasione, l'intera tribuna nord, di solito destinata ai
                tifosi ospiti, sarà riservata alle penne nere della sezione
                Montegrappa, che avranno libero accesso allo stadio a patto che
                esibiscano tessera d'iscrizione e cappello d'ordinanza
                (d'obbligo, in compenso, una generosa offerta a favore
                dell'associazione Conca d'oro). Alle 15 i calciatori delle due
                squadre usciranno dal tunnel mano nella mano con altrettanti
                bambini del vivaio di via Piave, che stringeranno in pugno una
                bandierina tricolore. A centrocampo, poi, i Fedelissimi
                (rappresentati ufficialmente dagli alpini Giuseppe Sonda, Pino
                Calmonte e Mirco Moretto) consegneranno ai capitani e alla terna
                arbitrale una riproduzione lignea in miniatura del Ponte Vecchio
                fatta realizzare per l'evento. La banda dell'Ana Montegrappa
                suonerà nell'intervallo "Sul ponte di Bassano" e
                tornerà in scena a fine gara, quando i giocatori alzeranno al
                cielo davanti al popolo giallorosso la Coppa Italia conquistata
                a Benevento (sarà pure in vendita un'apposita sciarpa
                celebrativa) e le autorità pronunceranno i discorsi di rito:
                non mancheranno il sindaco Gianpaolo Bizzotto con gli assessori
                Egidio Torresan e Mauro Lazzarotto, l'assessore regionale Elena
                Donazzan, il presidente dell'Ana Montegrappa Carlo Bordignon e
                il suo predecessore Bortolo Busnardo, il colonnello Paolo
                Casagrande, presidente del comitato organizzatore dell'Adunata ,
                e il consigliere nazionale dell'Ana Sebastiano Favero. Al
                termine, terzo tempo con scorte da Guinness, messe a
                disposizione dal Gruppo macellai bassanesi e dai panificatori
                del comprensorio oltre che dai consueti sponsor. Un folto
                contorno di pubblico ha incorniciato anche il debutto della
                Berretti di Massimo Beghetto nelle finali nazionali, venerdì,
                al XXV Aprile: la spinta dei supporter, però, non è bastata
                per scardinare il Monza, che ha imposto lo 0-0 a Tretto e
                compagni. Per entrare nei quarti, ora alle promesse giallorosse
                serve un'impresa sabato prossimo in casa del Perugia. |  
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                      | MAROSTICA.
                        La mostra, nel castello inferiore, resterà aperta sino
                        all’11 maggio |  
                      | L’Italia
                        dal 1900 al ’46   In vetrina 3mila cimeli |  |  
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              | Lettere
                d’amore spedite dal fronte alle ragazze di Marostica,
                uniformi, berretti, sciabole e baionette, documenti rari,
                medaglie e distintivi trovati nelle Foibe. E ancora un
                ciclostile a mano perfettamente conservato e funzionante, un
                telefono da campo francese in dotazione alle truppe italiane
                durante la prima guerra mondiale, una bandiera sabauda originale
                del 1912 e una cassetta con tutti gli attrezzi di un barbiere da
                campo. Sono queste solo alcune delle innumerevoli curiosità che
                è possibile scovare tra gli oltre tremila pezzi originali
                raccolti nella mostra storico- militare allestita nelle sale del
                castello inferiore di Marostica. In vetrina la collezione
                privata di Bruno De Agnoi, nato a Marostica durante il
                coprifuoco del 1943, da oltre vent’anni presidente della
                sezione bersaglieri scaligera. Grande appassionato di storia, di
                cimeli e documenti relativi alle guerre che hanno interessato il
                nostro Paese, De Agnoi ha trovato il suo primo reperto nel 1950,
                quando era ancora un bambino.
  «Avevo
                sette anni ed ero sul monte Ortigara assieme a mio padre -
                ricorda De Agnoi -. Mentre camminavamo ho scorto un elmetto
                italiano perfettamente conservato: l’ho raccolto e dentro
                c’era ancora il cranio del soldato. Abbiamo portato le ossa
                nell’ossario mentre l’elmetto ha dato il via alla mia
                passione per la storia e le sue testimonianze». Attraverso un
                excursus storico documentato e studiato, la mostra ripercorre il
                periodo che va dall’assassinio di Umberto I nel 1900 al
                referendum del ’46, attraverso le sanguinose battaglie della
                Grande guerra e il secondo conflitto mondiale. Una mostra da
                visitare con calma, riservandosi il tempo di ascoltare la storia
                che si cela dietro ogni oggetto. «Questa bandiera italiana con
                lo scudo sabaudo ad esempio - racconta De Agnoi - è stata
                recuperata dai soldati italiani della brigata Sassari e scucita
                in tre parti perché non cadesse in mano nemica. Per non destare
                sospetti ogni soldato ne conservava un pezzo all’interno
                dell’uniforme e venne poi donata ad una famiglia di Marostica
                che li ospitò durante l’avvicendamento dal fronte durante le
                battaglie sull’Altopiano». È possibile visitare l’esposizione, che rimarrà aperta fino
                a domenica 11, tutti i giorni dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 17
                alle 19; sabato e domenica anche dalle 15 alle 19.30.
                L’ingresso è libero. Serena Vivian
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                      | Protesta
                        del Nursind «Infermieri in sciopero nei giorni
                        dell’Adunata» |  |  
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              | L’ombra
                di uno sciopero del personale infermieristico aleggia
                sull’adunata degli alpini. L’agitazione è stata proclamata
                dal Nursind e potrà essere scongiurata solo con l’intervento
                del prefetto. «Lo sciopero è confermato - spiega il segretario
                provinciale Andrea Gregori -, quindi saremo presenti all'Adunata
                soltanto se sarà il prefetto Piero Mattei a precettarci. I
                dirigenti del San Bassiano, anziché promuovere il dialogo con
                le organizzazioni sindacali, nell'incontro dell’altroieri
                hanno preferito calare un accordo che prevede una modifica dei
                contingenti minimi del personale, in particolare in concomitanza
                di "eventi straordinari" come l'Adunata». Di fronte
                all'accordo, nessuno ha preso la penna in mano, se non i
                dirigenti dell'Ulss 3, e tutto è stato rinviato a martedì.
                  Il
                Nursind ha messo anche in discussione il "Piano di
                intervento sanitario" presentato al prefetto di Vicenza. «Si
                pensi - spiega Sergio Squarzon, del Nursind dell’Ulss 3 - che
                al pronto soccorso è prevista la presenza di 15 infermieri e un
                reperibile al mattino, 7 infermieri e un reperibile al
                pomeriggio, 14 infermieri e un reperibile la notte. È assurdo:
                ci sono più forze quando c'è meno lavoro. Il Nursind non vuole
                fare la guerra agli alpini, ma non può mancare di tutelare la
                categoria». «Nell'ultima Adunata - conclude Gregori - i
                partecipanti sono stati oltre 400 mila e tra quelli che sono
                ricorsi alle cure, il 40% presentava malori, il 28% traumi, il
                5% patologie cardiache e il 30% patologie alcol correlate. Se
                uno dei partecipanti dovesse avere un infarto i guai sarebbero
                seri: in ospedale è in servizio il personale infermieristico;
                il tecnico di radiologia risulta reperibile e non sarà facile
                garantire il suo arrivo con la città assediata da centinaia di
                migliaia di penne nere». 
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                      | Sarà
                        coordinata dal Suem di Crespano, struttura creata dal
                        dott. Aurelio Tommasi |  
                      | Una
                        task force sanitaria per vigilare sul Grappa |  |  
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              | La
                copertura sanitaria sul massiccio del Grappa per l'adunata degli
                alpini, in programma fra due settimane, è stata affidata dal
                dott. Claudio Menon, primario del pronto soccorso del San
                Bassiano, al Suem di Crespano, la struttura creata e diretta dal
                dott. Aurelio Tommasi e che, tramite convenzioni con le Ulss
                delle province di Vicenza, Treviso e Belluno, ormai da anni
                garantisce proprio un’efficace e puntuale copertura del
                massiccio. Si tratta di un’attività complessa perché il
                Grappa sarà preso d’assalto dalle penne nere. Si prevede, in
                particolare, un enorme afflusso soprattutto venerdì 9 maggio:
                un’ottantina di pullman dovrebbe salire lungo i tornanti che
                portano verso la cima. Il dott. Tommasi ha predisposto una
                "task force" sanitaria pronta per ogni evenienza, da
                mezzogiorno di giovedì 8 a mezzogiorno di domenica 11. Se le
                condizioni del tempo lo consentiranno e se non ci saranno altri
                interventi urgenti, stazionerà sul massiccio anche un velivolo
                dell’elisoccorso di Treviso. Le emergenze saranno dirottate in
                primo luogo all’ospedale della città del Grappa, il San
                Bassiano. In caso di difficoltà, però, i pazienti verranno
                trasportati anche a Castelfranco o Feltre. Di ogni fase
                operativa sarà informato il dott. Menon, che ha la
                responsabilità di tutto l’apparato sanitario dell’adunata.
  Per
                gli interventi sul massiccio, il posto medico avanzato (Pma) è
                fissato a malga Cason di Meda, in comune di Borso. A cima Grappa
                stazioneranno due ambulanze, una con il medico a bordo, una moto
                medica e un gruppo di volontari esperti negli interventi di
                soccorso. A Cason di Meda, a quota 1500, il 118 di Crespano
                utilizzerà due ambulanze fuoristrada per poter effettuare, in
                caso di necessità, un rapido collegamento con Campocroce lungo
                una stretta strada sterrata, destinata esclusivamente a questo
                servizio tramite un’ordinanza del comune di Borso. Non è
                infatti escluso che sulla statale Cadorna e sull’altra strada
                che porta verso cima Grappa, la provinciale Giardino, il
                traffico possa diventare talmente intenso da rallentare
                notevolmente anche il flusso dei mezzi d’emergenza. A
                Campocroce ci saranno altre due ambulanze, pronte a partite
                verso Bassano. Sempre a malga Cason di Meda, il Pma sarà
                rafforzato da uomini del soccorso alpino, presenti con due
                mezzi. Altri uomini e mezzi saranno piazzati sul Forcelletto e
                sul Monfenera.Per tre notti raddoppieranno gli equipaggi
                notturni nella base del 118 di Crespano e sul Grappa saranno in
                servizio complessivamente circa dieci sanitari con due
                ambulanze, una delle quali fuoristrada. Un mezzo del soccorso
                alpino stazionerà a malga Cason di Meda. Per la tre giorni
                dell’adunata, invece, sotto la guida del dott. Tommasi si
                alterneranno circa cinquanta operatori. Le chiamate di soccorso
                tramite telefonini cellulari possono essere attivate formando il
                118. Sul Grappa nei giorni dell’adunata, sarà attivato un
                ripetitore provvisorio per garantire la copertura dei telefonini
                e le comunicazioni dei soccorsi. Lucio Zonta. |  
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                      | ESPOSIZIONI.
                        L’allestimento, in concomitanza con l’adunata, si
                        chiuderà il 4 novembre |  
                      | Lassù
                        sulla montagna - Pezzi unici al Bonfanti |  |  
              |  |  
              | «Questa
                è l'apertura ufficiale della stagione bassanese di celebrazioni
                storico-patriottiche».Sono le parole dell'assessore alla cultura di Bassano Luciano
                Fabris. Gli ha fatto eco il vicesindaco di Romano Remo Seraglio.
                «Questo museo che sa essere sempre in sintonia con il
                territorio - ha detto - non é solo una gloria di Romano, ma
                dell'intera Regione».
 Oltre duecento persone erano presenti all’inaugurazione della
                nuova mostra tematica “Lassù sulla montagna” che il museo
                dell'automobile Bonfanti-Vimar ha voluto allestire in
                concomitanza con l'adunata degli alpini anche per affiancare
                tutta una serie di celebrazioni che riempiranno estate e
                autunno, per chiudersi come la mostra il 4 novembre.
 
  Parole
                di elogio anche dal col. Capovilla che rappresentava il gen.
                Vincenzo De Luca, responsabile del Dipartimento trasporti e
                materiali dell'Esercito, istituzione che ha collaborato per
                questa esposizione, così come da parte del consigliere Asi
                Siligardi, del presidente Ana di Bassano Carlo Bordignon e
                dell'assessore regionale Elena Donazzan. Una rassegna che racconta della montagna e dell'alpino. Più di
                duemila anni, da Annibale che per primo violò le Alpi, agli
                ultimi ritrovati tecnologici messi a disposizione dall'Esercito.
 Una storia di fatiche e di eroismi che si dipana davanti al
                visitatore senz’armi, solo con mezzi “tecnici” fra i quali
                slitte, carrette, muli, gloriosi camion Fiat 18Bl e 15Ter della
                Grande guerra, una trattrice cingolata grande quanto una
                locomotiva sempre del 1915/18, sino ai mezzi della seconda
                guerra mondiali e agli attuali. C’é anche il cesto di un
                aerostato, idea abortita prima di essere attuata, che prevedeva
                l'assalto alla Marmolada nel 1917 con palloni aerostatici. Ma
                cento e cento altre curiosità, dall'autoambulanza di Hemingway,
                alla baracca d'alta montagna, dalle divise alpine dal 1900 ad
                oggi, alla teleferica, alle imprese sui ghiacci.
 Un’esposizione che ha avuto il patrocinio del Ministero della
                difesa e il sostegno economico della Regione Veneto, della Banca
                popolare di Marostica, del Comunato organizzatore dell' adunata
                degli alpini, dei comuni di Romano e Bassano, dell' Automotoclub
                storico italiano, della Provincia di Vicenza e la collaborazione
                del Museo militare della Cecchignola di Roma, del museo del
                Genio di Roma, di quello della Guerra di Rovereto; dei musei di
                Borgo Valsugana, Crocetta del Montello, Salcedo, Canove, della
                Scuola militare di Aosta, di quello di Doss di Trento e di molti
                apprezzati collezionisti.
 Il museo si sta anche preparando per l'apertura della sfilata di
                domenica 11maggio, con una serie di mezzi militari d'epoca e
                tante altre iniziative.
 Una mostra che interesserà le scuole e migliaia di appassionati
                e curiosi.
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                      | Tutte
                        le informazioni tramite telefonino su spettacoli e
                        sfilata |  |  
              |  |  
              | Tre
                impianti temporanei di potenziamento già attivati da Vodafone
                in città e un altro installato a cima Grappa dove, in occasione
                dell’Adunata nazionale degli alpini, sarà finalmente
                garantita la copertura per i telefoni cellulari. Per tutta la
                durata della manifestazione di metà maggio infatti, per la
                prima volta sarà assicurato il funzionamento della rete di
                telefonia mobile anche sul massiccio.«Saremo gli unici a poterlo fare» spiega Luca Laroni,
                responsabile dei rapporti con le istituzioni della società di
                telefonia partner dell’Ana che, nell’ambito
                dell’adeguamento delle strutture di rete effettuato in vista
                del raduno in collaborazione con i comuni di Bassano e Crespano,
                con l’Associazione nazionale delle penne nere e con il
                Ministero della difesa, ha posizionato in vetta un’antenna che
                nei giorni centrali della festa permetterà ai clienti della
                società di effettuare o ricevere chiamate anche sul monte.
 «E non è detto - sottolinea il colonnello Paolo Casagrande,
                presidente del comitato organizzatore - che questo non possa
                essere visto anche come un incentivo per ampliare il servizio in
                futuro».
 Al pari degli altri gestori inoltre Vodafone, ha messo in campo
                anche una serie di azioni di rafforzamento per la rete di
                pianura. Nei pressi degli impianti sportivi di viale Asiago, in
                un’area privata di via San Tarcisio, in Margnan, e in un altro
                terreno privato in via mons. Rodolfi a Santa Croce, fino 20 di
                maggio, saranno attivi tre carrelli mobili, messi in funzione
                per coprire soprattutto le aree di alloggio o i parcheggi.
 «È stata inoltre prevista un’espansione della capacità
                radio pari all’85 per cento - prosegue Laroni - e un
                ribilanciamento del traffico tra le aree geografiche». Per
                prevenire possibili blocchi o intasamenti delle linee sono poi
                state adottate delle speciali configurazioni delle centrali già
                sperimentate in occasione del Giubileo. In qualità di sponsor
                dell’Adunata, Vodafone ha però avviato anche una serie di
                iniziative collaterali volte ad offrire delle prestazioni
                aggiuntive ai curatori della "tre giorni alpina", agli
                abitanti e ai visitatori. In quei giorni in città sarà quindi
                in vendita un telefonino con il logo del convegno e soprattutto
                è stato attivato un servizio di "sms informativi".
                Inviando un messaggio con scritto ALPINI al numero 340 4399100,
                sarà possibile ricevere gratuitamente (si pagherà solo l' sms
                d'iscrizione) tutte le informazioni viabilistiche, logistiche,
                meteo o sanitarie correlate al raduno. I dati saranno inseriti
                dal ufficio stampa dell’Adunata ma, come sottolinea il
                colonnello Casagrande, la stessa possibilità sarà offerta
                anche agli addetti del Centro operativo misto, che avrà la sua
                sede operativa in via dei lotti.
 «A partire da mercoledì 7 d’altro canto - ha ricordato
                infine - sopra la città, a 1000 metri di quota, sarà in volo
                un piccolo aereo spia che monitorerà il territorio e trasferirà
                le informazioni raccolte al Com». C.Z.
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              | Il
                primo test importante per il rinnovato Pronto Soccorso bassanese
                sarà rappresentato, come ovvio, dall'adunata alpina, quando
                l'intera città, e dunque anche il suo sistema sanitario,
                dovranno fare fronte alla presenza di centinaia di migliaia di
                cittadini più del consueto. Per Claudio Menon, direttore medico
                della struttura, tutto potrà funzionare per il meglio se quanto
                previsto dal piano sanitario sarà rispettato in modo
                scrupoloso."Nei giorni scorsi, il piano è stato presentato ed
                approvato in Prefettura. Ora, però, diviene fondamentale che
                l'amministrazione comunale e il comitato organizzatore
                mantengano le promesse fatte. Il piano, non c'è dubbio, è
                adeguato all'evento, ma lo è per un insieme di piccoli
                tasselli: se comincia a crollarne uno, si rischia di far
                crollare tutto".
 Ma quali saranno, a suo giudizio, le difficoltà maggiori a cui
                andrete incontro? "Innanzitutto dovremo riuscire a dare un
                supporto logistico adeguato alle agenzie di volontariato che
                collaborano con la struttura ospedaliera. Si tratta di personale
                serio e preparato, ma che necessità del nostro corretto
                apporto. In secondo luogo dovremo affrontare il problema della
                viabilità e in questo senso servirà la piena collaborazione di
                amministrazione e comitato: dovranno esserci garanti gli spazi
                richiesti, i transennamenti previsti, le piazzole di elisoccorso
                e la totale percorribilità dei percorsi di collegamento tra i
                posti medici avanzati e l'ospedale. Il rischio altrimenti, e si
                tratta di un'eventualità troppo pericolosa, è che un settore
                dalla nostra città possa trovarsi in crisi e non essere
                adeguatamente servito".
 L'azienda sanitaria bassanese ha già affrontato con successo
                l'esperienza dell'Adunata di Asiago; è facile immaginare che ne
                abbiate fatto tesoro. "Certamente. Abbiamo raccolto
                quell'esperienza e al contempo ci siamo confrontati con i nostri
                colleghi di Cuneo, Trieste e Padova, città che di recente hanno
                ospitato l'evento. Ma non ci siamo certo accontentati di
                guardare alle statistiche: sappiamo benissimo che l'adunata è
                un evento di massa, capace di concentrare oltre 300mila persone
                in poco spazio e in questi casi può sempre accadere di tutto.
                Sarebbe un errore gravissimo dare qualcosa per scontato: la maxi
                emergenza può avvenire in ogni momento e non possiamo certo
                permetterci di non averlo previsto. Per questo abbiamo pensato a
                risorse capaci di far fronte ad ogni genere di emergenza".
 E' facile immaginare, però, che alcuni interventi possano
                essere più frequenti di altri. "Questo è indubbio. Le
                esperienze precedenti ci hanno già detto cosa ci aspetta:
                traumi, malori e problemi di natura cardiologia saranno
                all'ordine del giorno, considerata la presenza di numerose
                persone anziane. Così, ad esempio, è stato ad Asiago dove
                fortunatamente siamo sempre riusciti ad arrivare in tempo. E
                l'abbiamo fatto grazie alla perfetta riuscita del piano, l'unico
                che, se rispettato, sarà in grado di garantire il corretto
                funzionamento dell'apparato medico -sanitario anche a
                Bassano". B.T.
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                      | ADUNATA
                        E VIABILITÀ. Domenica 11 maggio solo per i casi di
                        necessità |  
                      | Un
                        pass speciale per il S. Bassiano |  |  
              |  |  
              | Un
                pass speciale per fare visita domenica 11 maggio ai pazienti
                ricoverati in ospedale. Con l’avvio del blocco totale del
                traffico e con le strade chiuse per l’arrivo dei pullman
                carichi di penne nere, ai parenti dei malati intenzionati a
                raggiungere in auto il nosocomio nella giornata clou
                dell’adunata alpina, non resterà che chiedere ai capisala un
                lasciapassare, una tessera personale che sarà però consegnata
                solo in caso di effettiva ed estrema necessità.
  «Altrimenti
                - raccomanda Claudio Menon - sarà meglio evitare le visite in
                quella giornata. Domenica sarà difficile muoversi per tutti
                sulle strade bassanesi, anche per le ambulanze. Certi siti,
                anzi, si potranno raggiungere solo a piedi». Così, il primario del Pronto soccorso, scelto come coordinatore
                degli aspetti sanitari del convegno Ana, risponde a Mauro
                Fogliato, un cittadino bassanese che in una lettera segnalava le
                difficoltà e i disagi in cui potrebbero incorrere quanti nei
                giorni del raduno avranno bisogno di raggiungere la struttura di
                via dei Lotti.
 «A quanto ho potuto constatare dalle mappe riportate nel
                notiziario inviatomi dal Comune - osserva il lettore -
                l’ospedale ricade all'interno della “zona blu”. Questo
                significa forse che chi dovesse andare a trovare in quei giorni
                un parente o un amico ricoverato, sarà costretto a prendere
                l’autobus? O dovrà forse cercare un pass?».
 Il problema sarà ancora più grave, sottolinea Fogliato, per
                una persona anziana o con difficoltà di movimento ma costretta
                a fare assistenza ad un degente che necessita, ad esempio, di
                essere imboccato.
 «Non sarebbe stato meglio - prosegue - lasciar libero il
                “corridoio” di Via Ca’ Dolfin, via Cima e via dei Lotti?
                Magari le mie preoccupazioni sono infondate ma, nonostante abbia
                cercato anche sui siti internet, sino ad ora non ho trovato
                risposte alle mie domande».
 Il dott. Menon non nega le difficoltà, ma ricorda anche che la
                chiusura delle strade riguarderà la zona del nosocomio
                solamente nella giornata di domenica e che venerdì e sabato non
                ci saranno limitazioni alle visite. L’ospedale sarà sempre
                raggiungibile da sud e per gli automobilisti provenienti da
                altre direzioni saranno previste delle lunghe deviazioni che
                verranno imposte anche al personale medico e infermieristico».
                I parenti degli assistiti, tuttavia, per domenica potranno
                richiedere ai capisala un pass da esibire ai volontari Ana in
                corrispondenza dei punti di blocco di via Carpellina e della
                statale 47.
 «Se possibile - conclude però Menon - noi consigliamo di
                evitare almeno l’11 maggio, di salire nei reparti».C.Z.
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                      | Luoghi
                        e monumenti del ’15-’18 |  |  
              |  |  
              | L'apertura
                della rassegna «Alpini a Bassano» nella nuova ala del museo,
                è stata l'occasione per presentare il nuovo volume
                "Bassano 15/18. Luoghi e monumenti della Grande
                Guerra"di Renata Dal Sal e Lucio Fabi, illustrato ieri
                dallo studioso bassanese Giamberto Petoello. Il libro si rivolge
                a quanti cercano le tracce e la memoria della Prima guerra. Il
                volume descrive l'interessante itinerario che dal generale
                Giardino, in viale delle Fosse, ripercorre luoghi e monumenti
                legati alla grande guerra. E.C. |  
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                      | LA
                        MOSTRA. La rassegna, che documenta l’arrivo del corpo
                        alpino sul Brenta nel 1875, è stata inaugurata ieri e
                        resterà aperta sino al 29 giugno |  
                      | Gli
                        alpini e la “loro” città Un secolo di fotografie
 |  |  
              |  |  
              | L'archivio
                storico del museo civico conserva oltre mille foto che
                testimoniano e documentano gli anni delle due guerre a Bassano:
                l'81° adunata nazionale dell'Ana, che fra poche settimane
                porterà in città migliaia di penne nere, diventa anche
                l'occasione per valorizzare e divulgare questo importante
                patrimonio storico ancora poco conosciuto.
  A
                questo scopo, l'assessorato alla cultura in collaborazione con
                il museo civico, ha inaugurato ieri la mostra dal titolo
                “Alpini a Bassano”, che resterà aperta fino al 29 giugno. La rassegna, curata da Renata Del Sal e ospitata nelle nuove
                sale del complesso museale cittadino, racconta in tre sezioni la
                storia e il legame degli alpini a Bassano, attraverso fotografie
                d'epoca, riprodotte in grande formato e accompagnate da pannelli
                esplicativi.
 La parte iniziale del percorso raccoglie notizie sull'arrivo in
                città del primo corpo di alpini, nel 1875, ed il loro
                insediamento nella caserma di Santa Chiara. Le foto illustrano
                gli sviluppi architettonici della Cimberle-Ferrari e della
                storica caserma Monte Grappa, fino alla sua chiusura nel 2004.
 Il secondo momento riguarda, invece, la prima guerra mondiale,
                che coinvolse Bassano nelle immediate retrovie del fronte. A
                causa di questa sua posizione, la popolazione dovette lasciare
                la città dove rimasero le penne nere. Immagini in bianco e nero
                restituiscono le sfilate dei battaglioni nelle piazze cittadine,
                alcuni ritratti di soldati caduti, giovani alpini in riposo
                nelle trincee ed un modellino di un cannone.
 Ampio spazio viene dato, infine, al simbolo dell'eroismo e del
                sacrificio degli alpini con il resoconto della ricostruzione del
                Ponte Vecchio, inaugurato il 3 ottobre del 1948. Questa sezione
                intende testimoniare lo spirito volontaristico e civile che, da
                sempre, caratterizza il corpo delle penne nere.
 Oltre ai bombardamenti subiti dalla città e la distruzione
                dello storico simbolo di Bassano, una foto ricorda
                l'inaugurazione del ponte appena ricostruito, con la
                partecipazione dell'allora presidente del consiglio Alcide De
                Gasperi, accanto alle autorità locali e agli alpini di tutta
                Italia.
 «Questa è la prima delle molteplici mostre preparate in
                occasione dell'adunata - ha spiegato l'assessore alla cultura
                Luciano Fabris, che sabato ha partecipato all’inaugurazione
                della mostra allestita al museo dell’auto -; l'evento di festa
                diventa anche l'occasione per ripercorrere la storia della prima
                guerra mondiale a Bassano. Il rapporto che lega gli alpini alla
                nostra città è iniziato oltre cento anni fa: questo è il
                momento per ripercorrerlo e fissare nella memoria i momenti più
                significativi».
 La mostra resterà aperta con i seguenti orari: da martedì a
                sabato: 9-18.30; domenica e festivi: 10.30-13 / 15-18. Nei
                giorni 8, 9, 10 maggio dalle 9 alle 23; domenica 11 e lunedì 12
                maggio dalle 10.30 alle 18. Solo nei giorni dell'adunata:
                ingresso gratuito. Elena Castellan
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                      | BASSANO
                        DEL GRAPPA. |  
                      | Lo
                        sportello del turismo ora è un palazzetto |  |  
              |  |  
              | (R.F.)
                Da sportello a palazzetto del turismo. In vista dell'adunata
                degli alpini, l'ufficio Iat di Largo Corona d'Italia è stato
                potenziato. I lavori di sistemazione sono stati completati nei
                giorni scorsi e ieri, con la firma sul protocollo d'intesa fra
                il Consorzio Vicenzaè e l'istituto Einaudi, è stata inaugurata
                ufficialmente la sala conferenze situata al primo livello della
                struttura.Il nuovo spazio, comodo e accogliente, sarà messo a
                disposizione per le attività di carattere turistico proposte
                dagli enti ed operatori privati del territorio. «Nei giorni
                precedenti il raduno delle penne nere, lo Iat sarà operativo
                anche nelle fasce serali e se sarà necessario anche fino alla
                mezzanotte - ha anticipato l'assessore provinciale al turismo
                Dino Secco, nonchè vicepresidente del Consorzio Vicenzaè - Il
                personale sarà facilmente riconoscibile perché dotato di
                divisa, cappellino e cartellino identificativo dove sarà ben
                visibile il logo ideato appositamente per l'appuntamento con gli
                alpini. Si tratta di "Bassano città alpina" e da
                circa un anno compare in tutta la corrispondenza, cartacea ed
                e-mail, dello Iat».
 Ricordando l'effetto promozionale che l'adunata avrà per il
                territorio, Secco ha poi spostato l'attenzione sull'importanza
                di investire sul settore turistico che ha definito «una delle
                principali risorse locali, sulle quali bisogna attivare precise
                strategie e sinergie». In questa direzione va ad esempio il
                progetto celebrativo sui novant'anni della fine del primo
                conflitto mondiale predisposto congiuntamente dalle province di
                Vicenza e di Treviso e che prevede un itinerario attraverso i
                luoghi della Grande Guerra. L'iniziativa sarà presentata giovedì
                8 maggio al Castello superiore di Marostica ai direttori di
                tutte le testate alpine presenti all'adunata .
 «Notevoli anche gli sforzi promozionali fatti sul piano
                editoriale - ha ricordato Secco - Sono state stampate 50mila
                copie della cartolina "Bassano città Alpina", già
                distribuita durante le più importanti fiere turistiche, e poi
                centomila copie di "Bassano città di Belle Arti",
                altrettante della pianta provinciale e di quella del centro
                storico; 30 mila copie de "I quattro elementi" sono
                state date alle stampe d'intesa con il Comune di Bassano. A
                breve sarà presentata una nuova pubblicazione, appositamente
                realizzata per l'evento, che sarà disponibile negli uffici Iat».
 Anche il Comune di Bassano si è rimboccato le maniche sul
                fronte promozionale. «Tra le altre, ricordo l'iniziativa
                "Amici di Bassano" - ha evidenziato l'assessore al
                turismo Luciano Fabris - che dà la possibilità ai suoi
                sottoscrittori di avere in anteprima tutto il materiale della
                programmazione culturale cittadina fino al 31 dicembre 2009. Un
                modo di riportare la gente in città. Credo che una delle sfide
                future di Bassano si giochi proprio sul turismo di qualità».
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                      | ROMANO.
                        Iniziativa |  
                      | Penne
                        nere in cattedra nelle scuole del paese |  |  
              |  |  
              | Anche
                a Romano le penne nere salgono in cattedra e fanno lezione di
                storia, di musica e di “alpinità” ai ragazzi delle scuole
                primarie del paese e di Pove. In occasione dell’adunata
                nazionale, i rappresentanti dei gruppi alpini della sezione
                Montegrappa sono stati protagonisti anche nelle scuole romanesi
                di una serie di attività tese a diffondere fra le giovani
                generazioni il messaggio di solidarietà ed altruismo che
                contraddistingue questo corpo ma anche l’impegno e il
                sacrificio dei soldati che combatterono ai piedi del Grappa e
                sul massiccio.A Sacro Cuore e a Pove gli alunni hanno incontrato i gli ex
                combattenti e, attraverso i loro ricordi, hanno rivissuto le
                emozioni e le tristi vicende di quegli anni. Ai ragazzi di
                quinta dell’istituto di San Giacomo è stata proposta la
                testimonianza di un reduce della campagna di Russia che, in
                concomitanza con la mostra allestita a Bassano al Castello degli
                Ezzelini, ha accettato di ripercorrere i tragici momenti della
                ritirata dal Don.
 Gli alunni, con l'aiuto del prof. Zarpellon, hanno approfondito
                i momenti salienti dei combattimenti sulle nostre montagne e
                prossimamente si recheranno sull'Ortigara, assieme al gruppo
                alpini. A fine maggio, le quinte di Fellette visiteranno le
                trincee sul Grappa. Molte altre iniziative per gli alunni più
                piccoli sono in programma in maggio, mentre gli scolari si sono
                esibiti assieme al coro Edelweiss Monte Grappa. C.Z.
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                      | Spartitraffico
                        rasi al suolo per la sfilata |  
                      | Rimossi
                        in tre diversi punti del percorso per non creare
                        intralcio al passaggio delle Penne nere |  |  
              |  |  
              | Spariscono
                tre aiuole spartitraffico situate lungo il percorso della
                sfilata degli alpini. E precisamente, quella posizionata
                all'incrocio tra via Parolini e viale XI febbraio, quella
                collocata all'intersezione tra lo stesso viale e via Chini e una
                marginale situata in piazzale Cadorna.Ieri, le ruspe sono entrate in azione sui siti e in breve hanno
                divelto il cordolo delle aiuole, preventivamente
                "spogliate" dal verde che le ricopriva, spianando il
                terreno.
 «Un intervento pressoché necessario - ha detto l'assessore ai
                lavori pubblici Egidio Torresan - la presenza delle aiuole
                avrebbe infatti creato non poche difficoltà al serpentone di
                alpini che domenica 11 maggio attraverserà la città in
                occasione dell'adunata . In particolare, quella di fianco all'ex
                complesso Sacro Cuore e l'altra a ridosso di via Chini sarebbero
                risultate d'intralcio, ma soprattutto pericolose per i
                partecipanti alla sfilata. Da qui la decisione di eliminarle».
 Nei prossimi giorni, i "buchi" rimasti saranno
                rivestiti da un manto d'asfalto e delle aiuole resterà solo un
                ricordo.
 «Operazione che si risolverà in pochissimo tempo - ha tenuto a
                precisare l'assessore - pertanto i disagi alla circolazione
                saranno molto contenuti».
 Resta ora da vedere se la soluzione possa portare qualche
                miglioramento alla mobilità cittadina, sempre più caotica
                soprattutto in quei punti dove spesso, nell'arco della giornata,
                si formano lunghe colonne d'automezzi.
 «Ogni ragionamento sulla questione è prematuro», ha tagliato
                corto Torresan.
 Di sicuro, nei prossimi giorni, quando i piccoli cantieri
                saranno smantellati, la novità lascerà spiazzato più di
                qualche automobilista. R.F.
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                      | VALBRENTA.
                        Sono centinaia le penne nere attese nei diversi paesi in
                        occasione dell’adunata |  
                      | La
                        vallata è già pronta ad accogliere gli alpini |  |  
              |  |  
              |  L’adunata
                nazionale porterà in Valbrenta centinaia e centinaia di alpini,
                che saranno ospitati in strutture ed alloggiamenti che i gruppi
                locali stanno predisponendo in ogni paese. Ancora una volta gli
                alpini manifestano concretamente quella spontanea ospitalità
                che caratterizza l’appartenenza all’Ana e che si traduce in
                un fitto programma di iniziative nelle piazze e di proposte
                culturali. Il gruppo Ana di Cismon, in collaborazione con
                l’amministrazione comunale, la squadra volontari antincendio
                boschivo e i donatori di sangue, disporrà un punto di
                informazione nella stazione ferroviaria. Visto che gran parte
                del proprio territorio montano occupa il massiccio, gli alpini
                avranno il compito di gestire un settore della logistica sul
                Grappa dove, il 9 maggio, affluiranno un’ottantina di pullman,
                e organizzerà un punto di ristoro al rifugio Scarpon.
 Gli alpini ospiti a Cismon saranno alloggiati nella palestra
                delle scuole. Nel programma delle manifestazioni, un concerto
                corale il 9 maggio; un pranzo sabato 10 maggio nella sede Ana;
                nel pomeriggio si esibirà per le vie del paese la banda
                bergamasca di Prezzate. Solagna avrà ospiti gruppi alpini
                bresciani, ma ci saranno anche molti dei “Ragazzi Aosta 41”,
                gli alpini del corso ufficiali nella caserma Montegrappa.
 Grazie al gemellaggio tra il gruppo solagnese e la sezione di
                Viareggio, che l’anno scorso ha ospitato il convegno della
                stampa alpina, a Solagna arriveranno alcuni ospiti illustri: il
                tenente Nelson Cenci del 6° Reggimento Btg. Vestone sul fronte
                russo, medaglia d’argento al valore militare; il capitano Nilo
                Pes, pluridecorato nella seconda guerra mondiale; il
                sottotenente Carlo Vicentini di Bolzano del Btg sciatori Monte
                Cervino, pluridecorato; È atteso anche Mario Rigoni Stern. Per
                i gruppi alpini sono a disposizione le palestre comunali,
                l’asilo ed il centro giovanile della parrocchia, l’ex campo
                sportivo Agis.
 Tra le iniziative in agenda il concerto nella chiesa di Santa
                Giustina del coro della sezione Carnica venerdì 9 maggio;
                sabato si esibiranno due fanfare: alle 15 con il saluto del
                sindaco agli alpini ospiti e alle 19 per le vie del centro
                storico.A Campolongo sul Brenta sono attesi pullman di alpini
                piemontesi che saranno ospitati nei ristoranti Alla Nave e
                Contarini. Concerto sabato sera in paese con un coro di
                montagna.
 A Valstagna sono imbandierate la riviera Garibaldi, piazza San
                Marco e via Roma. Sventolano i tricolori anche nelle contrade e
                sui colli che sovrastano Sasso Stefani.
 A San Nazario giungeranno oltre 300 alpini dal Piemonte,
                dall’Emilia e dal Trentino: saranno alloggiati nel centro
                parrocchiale e nel palatenda nell’area degli impianti
                sportivi. Renato Pontarollo
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                      | Alpini,
                        olimpionici, piloti e Virtus over 40 È... la partita del cuore
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              |  |  
              |  L’11
                maggio sfileranno a passo di marcia per le vie di Bassano ma il
                7, in calzoncini e maglietta, gli atleti alpini scenderanno sul
                campo di calcio per una nuova sfida all’insegna della
                solidarietà. È fissata per la sera del mercoledì antecedente
                l’adunata una nuova partita del cuore per l’Alpini Veneto
                Team, formazione che riunisce una ventina di giocatori iscritti
                alle sezioni delle province di Padova, Treviso e Vicenza e che
                da due anni organizza incontri sportivi per raccogliere fondi
                per iniziative benefiche. Il prossimo si disputerà appunto il 7
                e vedrà impegnate, in un triangolare, il team dei piloti e
                degli olimpionici, gli atleti over 40 del Bassano Virtus col
                supporto di patron Renzo Rosso e naturalmente la squadra alpina
                nella quale giocheranno anche il sindaco Gianpaolo Bizzotto e
                l’assessore Mauro Lazzarotto. «Tra gli assi del volante -
                svela Mario Zorzetto, fondatore della squadra e curatore della
                manifestazione - ci saranno Miki Biasion, Gasparotto ma anche
                olimpionici come Christian Ghedina, Loris Stecca o Stefano Mei.
                Il commento a bordo campo sarà affidato a Franco Ligas, di
                Canale 5». Il ricavato della serata servirà in parte per
                finanziare i progetti dell’associazione Butterfly, impegnata
                nella realizzazione di una scuola in Etiopia, e in parte per
                sostenere le iniziative umanitarie in Mozambico della sezione
                Ana Montegrappa. L’appuntamento è per le 20.15 al Mercante,
                dove la banda Montegrappa darà il benvenuto. La prima partita
                avrà inizio alle 20.30 e sarà seguita, alle 21.05
                dall’esibizione del coro Valcanzoi di Castelfranco. Alle 21.15
                partirà il secondo match. Alle 21.50 è previsto l’intermezzo
                del coro Edelweiss Ana e alle 22 si diputerà la terza sfida. I
                biglietti (7 euro gli interi e 2 i ridotti per i bambini sino ai
                dieci anni) sono già in vendita nelle edicole di piazza
                Garibaldi e di piazzale Trento, nella drogheria Menon di
                piazzotto Montevecchio e nella cartolibreria Bellò di via
                Angarano. C.Z.
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                      | Bassano. |  
                      | La
                        guerra sull’Ortigara rivive in una mostra al castello
                        ezzeliniano |  |  
              |  |  
              | Da
                domani al 18 maggio nel Corpo di guardia del castello degli
                Ezzelini sarà ospitataa una mostra sulle truppe alpine
                impiegate nella Grande guerra dal titolo: “La nascita del
                mito: gli alpini sull’Ortigara”.Curatore è il bassanese Ruggero Dal Molin, noto agli
                appassionati del settore per il suo vasto ed importante archivio
                bibliografico e fotografico sul conflitto italo-austriaco, nonché
                collaboratore da diversi anni di svariate pubblicazioni.
 La mostra ruota attorno alla più importante documentazione
                d'epoca mai raccolta sulla battaglia dell'Ortigara, mito e
                leggenda degli alpini ed è stata resa possibile da quasi
                vent'anni di ricerche ed acquisizioni da parte dell'Archivio Dal
                Molin e, in modo particolare, dall'acquisizione di alcuni album
                fotografici personali di ufficiali austriaci di gloriosi reparti
                antagonisti dei nostri battaglioni alpini.
 
  Il
                percorso fotografico, comunque, è di più ampio respiro e
                inizia con belle e rare immagini di prime formazioni di truppe
                alpine che si esercitano in alta montagna. Prosegue con uno sguardo alle campagne d'Africa dove i nostri
                alpini, nati per difendere i confini montani, ebbero
                curiosamente il battesimo del fuoco.
 Proseguendo nel Primo conflitto mondiale con la conquista del
                Monte Nero, le foto illustrano la battaglia dell'Ortigara,
                tramutatasi in tragedia nel volgere di una quindicina di giorni
                nel giugno del 1916.
 Filo conduttore del percorso è la contrapposizione ieri - oggi
                proposta dalle svariate immagini: dal medesimo punto di ripresa,
                si osservano passato e presente con ciò che era
                inequivocabilmente allora e quello che ne rimane ai nostri
                giorni. Il visitatore ha l'opportunità di riflettere sulla
                battaglia dell'Ortigara con gli occhi di oggi, ma con lo sguardo
                nel passato, in ciò supportato anche da un plastico realizzato
                da Loris Zigliotto, altro appassionato del settore che ne ha
                curato la realizzazione con la massima scrupolosità.
 In sala, viene proposto anche un dvd, realizzato da Ruggero Dal
                Molin e da Mario Busana, docente di scienze naturali.
 Completamento della mostra inoltre, allestita con la
                collaborazione di Massimo Serena di Borso, sarà tutta una serie
                di materiali e oggetti a testimonianza della vita di guerra in
                trincea.G.A.
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                      | Una
                        delle tante iniziative per riportare ospiti e visitatori |  
                      | Una
                        card con pacchetto sconti per chi ritornerà in città |  |  
              |  |  
              |  L’idea
                è semplice e dovrebbe riuscire ad invogliare chi parteciperà
                all’Adunata alpina a tornare ai piedi del Grappa anche una
                volta chiusa la manifestazione. Nasce così l’idea della carta
                "amici di Bassano", riservata a chi, dopo aver
                partecipato al raduno, desidererà rivedere con maggior
                tranquillità le bellezze della città e del suo territorio. In
                allegato alla guida dell’adunata sarà consegnato un coupon
                staccabile dove i visitatori potranno segnalare le zone o le
                iniziative della città a cui sono maggiormente interessati e
                dove trascriveranno il proprio indirizzo. «Il foglietto dovrà essere restituito al comitato o al
                personale dei musei - spiega l’assessore Luciano Fabris -. In
                cambio si riceverà una "card", grazie alla quale chi
                avrà preso parte alla festa Ana continuerà ad essere informato
                sugli appuntamenti culturali, artistici o sportivi programmati a
                Bassano e avrà diritto, sino al 31 dicembre 2009, ad uno sconto
                sull’entrata ai musei e agli spettacoli dal vivo di
                Operaestate festival».
 Una promozione per permettere alle penne nere che caleranno in
                città di ritornare ai piedi del Grappa e di rivivere le
                emozioni provate durante la sfilata. C.Z.
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                      | Per
                        servizi legati alla logistica |  
                      | «Cerchiamo
                        giovani come volontari» |  |  
              |  |  
              | Gli
                alpini cercano volontari. Non è, questa volta, un appello alla
                ferma breve per mantenere numericamente consistenti i reparti di
                penne nere: si tratta di una richiesta che il comitato
                organizzatore dell'adunata ha rivolto agli assessorati più
                vicini ai giovani (nello specifico, il referato omonimo di
                Federica Finco e quello alla Pubblica istruzione di Stefano
                Giunta) perchè radunino un gruppo di "under 30" da
                aggregare alla logistica nel corso della due giorni alpina. «Si
                tratta - precisa l'assessore Finco - di dedicare alcune ore a
                forme di piacevole partecipazione attiva, aggregandosi alla
                logistica».Dato il numero davvero imponente di persone che la nostra città
                sarà chiamata ad ospitare, le istituzioni si sono mobilitate e
                all'appello degli organizzatori ha aderito anche il progetto
                giovani cittadino, "Cantieri giovani", con il quale
                sarà possibile mettersi in contatto (via mail all'indirizzo
                c.giovani@comune.bassano.vi.it o telefonicamente allo
                0424-227207) per comunicare la propria disponibilità. Sarà
                compito poi dell'Ana indicare la destinazione e fornire il
                materiale.L.P.
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                      | La
                        Prefettura approva tutti i piani del Comune, problemi
                        con Trenitalia che non è in grado di garantire i
                        convogli richiesti |  
                      | Adunata,
                        Ferrovie in difficoltà |  
                      | Numero
                        chiuso sul Grappa con forze dell’ordine pronte ad
                        attuare posti di blocco |  |  
              |  |  
              | Il
                prefetto Piero Mattei e i vertici della Protezione civile
                nazionale promuovono il piano generale predisposto per l'adunata
                degli alpini. Ieri l'ok nell'ultimo vertice collettivo fra tutti
                coloro che collaborano all'organizzazione dell'evento. Unico
                problema, il piano del trasporto su rotaia, fresco di stesura
                perchè modificato rispetto a quello individuato nelle scorse
                settimane: le Ferrovie hanno fatto sapere di non avere
                sufficienti risorse umane per garantire tutte le corse dei treni
                previste inizialmente e il numero sarà ridotto rispetto alle
                aspettative.Anche per le visite sul Grappa è previsto un numero chiuso in
                occasione delle cerimonie ufficiale e l'afflusso libero negli
                altri giorni, con le forze dell'ordine però sempre vigili e
                pronte a chiudere le strade con posti di blocco qualora il
                numero dei partecipanti diventi eccessivo.
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                      | Importante
                        riunione ieri mattina a Vicenza per fare il punto della
                        situazione a due settimane dall’evento |  
                      | Strade,
                        sicurezza, sanità al vaglio del Prefetto |  |  
              |  |  
              |  Definire
                gli ultimi dettagli, fare il punto della situazione, limare, se
                ancora ce ne fosse stato bisogno, i piani redatti, visionati e
                continuamente perfezionati negli ultimi mesi. Questo l’ordine del giorno dell’ultimo incontro organizzato
                a Vicenza prima dell’ottantunesima adunata nazionale degli
                alpini. A due settimane dal grande convegno di scena a Bassano
                il nove, il dieci e l’undici maggio, il prefetto Pietro Mattei
                ieri mattina ha incontrato i rappresentanti di tutte le realtà
                coinvolte nell’organizzazione della grande manifestazione
                delle penne nere per verificare il perfetto funzionamento degli
                ingranaggi della complessa macchina destinata a mettersi in moto
                fra pochi giorni.
 «Abbiamo esaminato tutte le problematiche connesse alla
                manifestazione - ha riferito il sindaco di Bassano Gianpaolo
                Bizzotto, di ritorno dal capoluogo berico -, prendendo in
                considerazione gli aspetti viabilistici, quelli sanitari ma
                anche le questioni relative alla sicurezza e al
                vettovagliamento. Mi sembra che il vertice sia andato molto bene
                e che ormai possiamo davvero dirci a buon punto. Per questo
                ringrazio anche il prefetto, che si è dimostrato essere, in
                quest’occasione, davvero molto bravo».
 Il primo amministratore si mostra quindi ottimista anche se
                preferisce non sbilanciarsi troppo con chi gli chiede se davvero
                tutti siano pronti ad affrontare "l’invasione".
                Bizzotto conferma che le criticità individuate nei precedenti
                incontri sono state in linea generale superata e si augura che
                le forze messe in campo saranno sufficienti.
 «Credo - ha continuato - che solo gli alpini e la protezione
                civile potranno mettere a disposizione in tutto almeno 1000
                volontari». A questi si aggiungeranno i medici e gli
                infermieri, gli agenti delle forze dell’ordine, i vigili e
                anche i dipendenti comunali. Alla riunione di ieri, una sorta di
                briefing, hanno preso parte un centinaio di persone, tra
                esponenti delle forze dell’ordine, responsabili della Pc e
                dell’Ana, personale dell’Ulss e sindaci del comprensorio.
                Presenti anche il presidente del comitato organizzatore Paolo
                Casagrande e, per il comune di Bassano, oltre al sindaco,
                l’assessore alla viabilità Egidio Torresan e quello alla
                sicurezza Claudio Mazzocco, il comandante dei vigili Maurizio
                Zuliani e il dirigente dell’ufficio tecnico Ugo Bonato. Ieri
                pomeriggio altra riunione tecnica in municipio con tutti i
                sindaci del comprensorio. C.Z.
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                      | ROMANO.
                        Un’iniziativa degli alpini del paese |  
                      | Un
                        maxicappello per il benvenuto all’adunata 2008 |  |  
              |  |  
              |  Hanno
                sistemato i pendii, recuperato i terrazzamenti e ripulito
                l’intera zona dalle erbacce e al termine del lavoro, gli
                alpini di Romano hanno collocato sulla sommità del colle di
                Dante un enorme cappello alpino di 12 metri d’altezza per 11
                di larghezza. Coronati dall’allestimento di un simpatico
                segnale di benvenuto per le migliaia di penne nere attese in
                città il mese prossimo, sono stati completati nelle scorse
                settimane gli interventi di ripristino e recupero della più
                famosa collina ezzelina. Le attività sono iniziate alla fine del mese di febbraio e sono
                state portate avanti dal nucleo Ana del capoluogo romanese che,
                sotto la guida del capogruppo Giovanni Bontorin, ha impiegato
                una paio di settimane per rimettere a nuovo l’area del colle.
                Le operazioni, sostenute anche dall’amministrazione comunale,
                hanno coinvolto in particolare una decina di volontari del
                gruppo ed alcuni coltivatori della zona che, usando solo
                attrezzature di loro proprietà, hanno nuovamente reso
                accessibile e fruibile a tutti i cittadini e i visitatori un
                angolo del Comune rimasto per lungo tempo in balia delle
                erbacce, dei rovi e dei maleducati che avevano cominciato ad
                usarlo come una discarica.
 I lavori non sono stati portati a termine solo in vista del
                raduno alpino di metà maggio ma anche per valorizzare questo
                sito. È stato quindi ripristinato l’accesso al colle e sono
                stati recuperati i vecchi terrazzamenti. Il prossimo autunno
                inoltre le penne nere romanesi completeranno l’opera
                concentrandosi sul versante ovest.
 Nel frattempo, sulla cima della collina, è stata montata
                un’impalcatura, fornita dal gruppo di Cuneo, sulla quale è
                stato issato un enorme cappello alpino visibile anche di notte,
                grazie al suggestivo gioco di luci creato dai fari piazzati dai
                volontari. C.Z.
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                      | Studenti
                        dell’Einaudi allo Iat per far fronte
                        all’“invasione” |  
                      | L’istituto
                        collaborerà all’accoglienza dei numerosi visitatori
                        dall’8 all’11 maggio |  |  
              |  |  
              | Per
                18 ragazzi dell’Einaudi sarà l’adunata alpina il banco di
                prova che permetterà loro di misurare le proprie capacità e di
                mettere in pratica le nozioni acquisite a scuola. In occasione dell’ottantunesimo convegno dell’Ana, si
                rinsalda il rapporto tra l’istituto cittadino e il consorzio
                turistico VicenzaÈ, che da giovedì 8 e sino a domenica 11
                maggio potenzierà il servizio di accoglienza dell’ufficio Iat
                bassanese grazie alla disponibilità degli studenti delle classi
                quarte dell’indirizzo Erica della scuola. Per far fronte
                all’invasione di penne prevista per quei giorni, i locali di
                largo Corona d’Italia rimarranno infatti aperti anche sino a
                mezzanotte e si dovrà partanto rinforzare lo staff di operatori
                addetti all’accoglienza e all’assitenza dei turisti. Ieri
                pomeriggio, quindi, il vicepresidente della Provincia Dino Secco
                e il preside dell’istituto Giovanni Pone hanno firmato una
                convenzione che consentirà ai giovani di effettuare uno stage
                formativo allo Iat proprio nei giorni centrali del raduno.
 «Siamo orgogliosi di questa opportunità che ci viene offerta -
                ha sottolineato il dirigente scolastico -: per i ragazzi questo
                è un modo per partecipare, anche in piccola parte, alla buona
                riuscita di un grande evento».
 Ma non sarà questa l’unica iniziativa messa in campo dal
                consorzio tursitico per garantire agli alpini e ai loro amici
                una perfetta accoglienza. Al piano superiore dell’ufficio
                turistico, già addobbato con il tricolore e con striscioni di
                benvenuto, è stata inaugurata una nuova sala che potrà essere
                utilizzata anche a manifestazione conclusa ed è stato dato alle
                stampe un notevole quantitativo di materiale informativo e
                topografico. A breve verrà presentata una nuova pubblicazione
                e, con la provincia di Treviso, sono state messe in campo una
                serie di iniziative con cui si celebrerà il novantesimo
                anniversario della fine della prima guerra mondial. «Sarà
                creato - ha concluso Secco - un itinerario dedicato ai luoghi di
                battaglia e si darà il via al festival "Forti in
                scena"». C.Z.
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                      | Nei
                        guai un commerciante di Cassola con l’attività a
                        Romano e il titolare di una serigrafia di Schio che ha
                        stampato le magliette finite nel mirino della GdF |  
                      | Alpini
                        e gadget tarocchi   Sequestri e due denunce |  |  
              |  |  
              | Oltre
                al merchandising ufficiale dell’Adunata degli alpini, c’è
                anche una (redditizia) vendita di gadget contraffatti. La
                scoperta è della Guardia di finanza di Bassano, che in queste
                settimane ha avviato dei controlli a tappeto per impedire il
                commercio di prodotti realizzati utilizzando il marchio
                dell’evento, registrato dall’Ana e quindi utilizzabile solo
                su licenza. L’attività ha permesso ai finanzieri del capitano
                Danilo Toma di controllare una decina di negozi, sequestrare
                oltre mille magliette contraffatte e denunciare alla procura di
                Bassano sia il commerciante che le vendeva, sia colui che ha
                eseguito le stampe.
  La
                merce è stata rinvenuta giovedì scorso a Romano,
                nell’esercizio commerciale gestito da G.A., 40 anni, di
                Cassola. Nel suo negozio, le Fiamme gialle hanno appurato che le
                magliette poste in vendita al prezzo di 6 euro l'una non erano
                quelle originali. Potevano sicuramente essere confuse con quelle
                autentiche da un occhio non esperto, ma i militari non si sono
                fatti ingannare. Oltre al sequestro, è stata avviata anche una
                vera e propria indagine: l'analisi della documentazione fiscale
                in possesso del negoziante ha infatti consentito di risalire
                alla serigrafia di Schio che ha materialmente stampato le
                magliette. L’azienda scledense è stata perquisita e,
                all'interno dei locali di stampa, sono stati rinvenuti e
                sequestrati i cliché e alcune stampe di prova delle magliette
                trovate a Romano. Il commerciante che vendeva i prodotti è
                stato quindi denunciato a piede libero per la vendita di merce
                recanti marchi contraffatti, mentre il titolare della
                serigrafia, M.M., 30 anni, di Schio, dovrà rispondere della
                produzione di beni recanti marchi contraffatti. Quello scoperto
                dai finanzieri era un business piuttosto redditizio: realizzare
                una maglietta costava un euro e 50 centesimi, mentre al
                dettaglio la stessa veniva venduta a 6 euro. Appurare la presenza di prodotti falsi è stato possibile grazie
                a delle differenze con gli originali. Innanzitutto per
                l’assenza del simbolo del marchio registrato, la classica
                lettera R, in corrispondenza del logo; poi, in basso, la
                mancanza della striscia tricolore; ultimo ma non meno
                importante, la data stampata: per i “falsari” l’Adunata
                inizia infatti il 9 maggio e si conclude l’11, ma in realtà
                la manifestazione organizzata dall’Ana si svolgerà il 10 e 11
                maggio, mentre le iniziative in programma per il 9 non compaiono
                nei prodotti del merchandising perchè organizzati da altri
                enti, come il comune.
 I controlli della Guardia di finanza contro il proliferare di
                gadget abusivi proseguiranno fino all’Adunata e anche durante
                l’evento nazionale. D.M.
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                      | LA
                        CIMA SACRA |  
                      | Monte
                        Grappa a numero chiuso o con posti di blocco |  |  
              |  |  
              | (R.F.)
                Dopo Bassano, sarà il monte Grappa l'altro punto focale
                dell'adunata alpina. Teatro di numerose, combattute e decisive
                battaglie, concentrate soprattutto nelle fasi finali della
                Grande Guerra, custode di pagine e pagine di storia e delle
                spoglie di migliaia di caduti sui fronti opposti, il massiccio
                sarà una tappa pressoché obbligata per moltissime penne nere.Tuttavia, la fragile rete viaria che porta sulla sommità del
                monte sacro alla patria impone alcune limitazioni al transito
                veicolare lungo le strade che conducono al Sacrario e ai diversi
                siti bellici presenti sul posto. Divieti che si concentreranno
                soprattutto nella giornata di venerdì 9 maggio quando il
                programma ufficiale del raduno si sposterà sul Grappa per una
                solenne cerimonia. L'argomento è stato affrontato attentamente
                ieri nel corso del vertice in prefettura.
 Per non appesantire la circolazione sul massiccio, il comitato
                organizzatore del raduno alpino ha quindi previsto una serie di
                provvedimenti finalizzati a garantire la sicurezza dei presenti.
                A cominciare dal numero di penne nere che potranno transitare
                lungo le strette strade che dalla pianura portano in quota. Dal
                versante "bassanese" del monte, non salire con mezzi
                motorizzati più di 3.500 alpini. Tanti, infatti, potranno
                essere trasportati dal servizio di autobus previsto. Saranno 70
                i bus che potranno circolare, tutti riservati alle penne nere.
 Niente automobili, quindi, lungo la Cadorna nella giornata del 9
                maggio: la strada resterà completamente interdetta al traffico
                dalle 6 alle 10,30 e dalle 12,30 alle 17, mentre nelle altre
                fasce orarie sarà concesso il transito solo ai residenti.
 Sulle direttrici che portano a cima Grappa da Semonzo, Crespano,
                Possagno, Cavaso, Alano e dal versante bellunese potranno invece
                transitare solo le auto (nemmeno i camper) in un unico senso di
                marcia: al mattino solo in salita e al termine delle cerimonie
                solo in discesa. Tutte le autovetture dovranno essere
                parcheggiate prima del monumento al partigiano dal momento che
                non potranno proseguire oltre quel punto.
 Nelle giornate di giovedì 8 maggio e poi sabato 10 e domenica
                11, l'accesso a cima Grappa sarà libero e con qualsiasi mezzo,
                ma verrà costantemente monitorato da un apposito servizio di
                sorveglianza posizionato su tutte le strade che portano al
                sacrario.
 «Gli incaricati attiveranno le forze dell'ordine nel caso in
                cui risultassero problemi alla circolazione», ha spiegato Paolo
                Casagrande presidente del comitato organizzatore.
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                      | ROSA'. |  
                      | Due
                        giorni di vacanza per l’adunata degli alpini |  |  
              |  |  
              | Asilo
                nido, scuola d’infanzia, media, elementare ed English
                International School di Rosà chiuderanno battenti venerdì 9 e
                sabato 10 maggio, in occasione dell’adunata nazionale degli
                alpini che si terrà a Bassano.Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco Manuela Lanzarin che
                modifica provvedimenti presi ancora nel gennaio scorso.
 Questi prevedevano la sospensione delle lezioni anche in data
                lunedì 12 maggio.
 È stata accolta la richiesta presentata dalla Direzione
                didattica di ridurre di un giorno la vacanza per non penalizzare
                eccessivamente il calendario scolastico, vista anche la scadenza
                delle elezioni politiche di aprile che hanno richiesto la
                chiusura della scuola.
 L’amministrazione comunale e le penne nere locali sono
                impegnate nella buona riuscita della manifestazione nazionale.
                Nella zona del quartiere Carpellina, sarà allestito un campo
                sosta attrezzato in grado di ospitare 1500 persone. Nel Parco
                delle rose, a sud di palazzo Casale, sarà allestito il servizio
                mensa.
 A disposizione degli alpini, che arriveranno da ogni parte
                d’Italia, ci saranno la palestra di via Balbi, lo stadio
                comunale, il palazzetto dello sport ed altri spazi pubblici. Il
                piano della viabilità, messo a punto in collaborazione con la
                polizia stradale e la Protezione civile, prevede la limitazione
                del traffico lungo strade comunali che s’intersecano con
                Valsugana. M.B.
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                      | Un
                        menù tricolore alla cena della stecca |  |  
              |  |  
              |  Carciofi
                fritti di Latina, torta al tarassaco e pancetta di Asiago,
                ravioli ai porcini di Parma, zuppa di fagioli e patate di
                Trieste e asparagi bassanesi con uova sode. È un menù
                "tricolore", destinato ad unire i sapori di tutta
                Italia quello preparato l’altra sera al ristorante al Pioppeto
                di Sacro Cuore per la prima cena della "stecca". Un
                appuntamento conviviale di sapore squisitamente alpino che, in
                attesa dell’81^ adunata nazionale, ha riunito ai piedi del
                Grappa i politici locali e gli organizzatori dell’ormai
                imminente convegno bassanese delle penne nere ma anche gli
                amministratori e i soci delle sezioni Ana delle città scelte
                come sedi dei raduni degli ultimi anni e poi di Latina,
                selezionata per ospitare l’ottantaduesimo e per ricevere
                quindi il testimone, (la stecca" in gergo militare) da
                Bassano. Assenti giustifcate Cuneo ed Aosta, impossibilitate a
                partecipare per impegni istituzionali. Le altre città hanno
                invece presentato agli invitati un loro piatto tipico ricevendo
                in cambio dai propri ospiti una piccola riproduzione della
                "stecca". Quella vera, rifatta dai triestini, il prossimo anno sarà
                consegnata al sindaco di Latina secondo un rito nato ai tempi di
                Napoleone, quando questo attrezzo era usato dai soldati per
                lustrare i bottoni delle uniformi e veniva poi passato dai
                "vecchi" alle reclute. C.Z.
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                      | ROSA’
                        Penne nere in parata per le scuole elementari. E i
                        bambini si sbizzarriscono in disegni sul tema |  
                      | Mini
                        prova di adunata alpina a Sant'Anna |  |  
              |  |  
              | (S.B.)Una
                mini parata alpina, quasi una prova della grande sfilata dell'11
                maggio a Sant'Anna, con il direttore de L'Alpino Vittorio
                Brunello, il presidente bassanese dell'Ana Carlo Bordignon,
                quello rosatese Rino Dal Fior, quello canadese di Montreal
                Ferdinando Bisinella. Una cerimonia voluta dalle insegnanti
                della scuola per far capire ai bambini il senso
                dell'appuntamento bassanese. Alle dieci una formazione di oltre
                cento penne nere, preceduta dai tamburi della Banda Montegrappa,
                è partita marciando, come nelle sfilate, dal monumento in
                piazza della frazione rosatese, ha percorso via Nuova, davanti
                alle scuole elementari, ha girato intorno alla piazzetta di via
                San Francesco per tornare ed entrare nel cortile della scuola
                Giacomo Zanella. Lungo il percorso, ai lati della strada c'erano tutti gli
                scolari ad applaudire con palloncini tricolori, con mamme, zii,
                parenti, amici. Tra gli alpini che marciavano c'erano genitori,
                nonni; uno di questi teneva per mano un nipotino con un piccolo
                cappello alpino. Ogni bimbo aveva preparato un disegno sugli
                alpini.
 In modo colorito il professor Brunello ha spiegato ai piccoli
                come leggere il cappello degli alpini. "Dimmi che penna hai
                e ti dirò che alpino sei !" è stata la spiegazione di
                Brunello, che ha ricordato come la penna corta e dritta indichi
                un alpino militare o ex militare di carriera, e come invece chi
                porta la penna lunga e abbassata dimostri di essere ormai un
                alpino anziano. Uno dei genitori, Ferruccio Campagnaro, si è
                prestato al rito della vestizione alpina in diretta. Alla fine,
                prima del rinfresco, il presidente dell'Ana di Montreal ha
                donato alla scuola il gagliardetto della sua sezione. Il piccolo
                Nicolaj ha salutato tutti con un "Cari Alpini, vi vogliamo
                bene".
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              | Nel
                corso dell'adunata degli Alpini Etra sarà chiamata a gestire,
                oltre alla raccolta ordinaria, la raccolta straordinaria dei
                rifiuti. Per realizzare al meglio l'intervento, che dovrà abbinare il
                rispetto per l'ambiente e l'efficacia del servizio, Etra ha
                messo a punto un piano di raccolta dei rifiuti che prevede
                alcune modifiche della raccolta ordinaria.
 
 Come cambia la raccolta per i cittadini di Bassano del Grappa
 I cambiamenti per i cittadini hanno l'obiettivo di fronteggiare
                la produzione dei rifiuti, limitando al massimo il disturbo alla
                manifestazione e delle attività collaterali. In alcune giornate
                la raccolta ordinaria sarà sospesa (come di seguito descritto),
                per poter ottimizzare al massimo l'impiego dei mezzi.
 Sarà sempre possibile, anche nel corso della manifestazione, il
                conferimento dei rifiuti differenziati nelle apposite aree per
                la raccolta
 
 Raccolta del rifiuto umido
 Venerdì 9 e sabato 10 maggio non sarà effettuato il passaggio
                di raccolta porta a porta del rifiuto umido. Il servizio di
                raccolta verrà ripreso la settimana successiva secondo le
                frequenze di raccolta vigenti.
 
 Raccolta del rifiuto secco
 Venerdì 9 e sabato 10 maggio sarà sospesa la raccolta porta a
                porta, ma il conferimento potrà avvenire presso i cassonetti
                che saranno posizionati in più punti del Comune; anche nelle
                isole ecologiche già presenti saranno posizionati cassonetti
                aggiuntivi per il secco. Il servizio di raccolta verrà ripreso
                la settimana successiva secondo le frequenze di raccolta
                vigenti.
 
 Raccolta di carta e cartone
 Venerdì 9 maggio non sarà effettuata la raccolta di carta e
                cartone effettuata presso il centro storico. Il servizio di
                raccolta verrà ripreso la settimana successiva secondo le
                frequenze di raccolta vigenti.
 
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                      | Un
                        gruppo di specialisti del Cai cittadino ieri ha lavorato
                        otto ore per ripulire il manufatto palladiano |  
                      | Gli
                        speleologi fanno bello il “Ponte degli alpini” |  |  
              |  |  
              | Ci
                sono voluti corde, moschettoni e olio di gomito ma dopo otto ore
                di lavoro gli speleologi del Cai di Bassano sono riusciti a far
                di nuovo risplendere i piloni e i basamenti del Ponte degli
                alpini. Dopo il rinforzo delle balaustre e la sostituzione delle
                lampadine e dell’impianto d’illuminazione, ieri in Brenta i
                bassanesi e i visitatori hanno potuto assistere alla più
                curiosa e spettacolare delle operazioni di pulizia del monumento
                palladiano messe in campo dall’amministrazione comunale e
                dell’Ana in vista dell’adunata nazionale delle penne nere.
  Dalle
                6 alle 14, una ventina di soci del gruppo speleologico Geo Cai
                di Bassano sono infatti stati impegnati a togliere dai pilastri
                e dai basamenti il guano dei colombi, le erbacce e le ramaglie
                trasportate dalle piene. «Ci siamo suddivisi in squadre - ha spiegato Stefano Fietta,
                responsabile del sodalizio - e ciascun gruppo ha lavorato su un
                diverso pilone».
 Gli sportivi, abituati a scendere in grotte e caverne, si sono
                calati dal ponte con le corde e per una volta hanno utilizzato
                le tecniche e gli strumenti speleologici in centro città.
 «L’idea di dare un contributo all’organizzazione
                dell’adunata di maggio è venuta ad uno dei nostri iscritti -
                riferisce poi - La proposta è stata così illustrata prima
                all’Ana e poi agli amministratori, che sono sembrati
                entusiasti».
 Ieri, non solo l’assessore Egidio Torresan ma anche il sindaco
                Giampaolo Bizzotto e i membri della sezione Montegrappa si sono
                dati appuntamento sul ponte per seguire l’intervento.
                Un’attività del tutto nuova anche per gli speleologi che ad
                ogni modo, a quanto assicura Fietta con soddisfazione, hanno
                fatto un buon lavoro.
 Le operazioni di pulizia però non sono ancora concluse.
                Proseguiranno anche nei prossimi giorni e, come annuncia
                Torresan, questa volta si concentreranno sui fondali.
 «Sarà il consorzio di bonifica ad entrare in azione - anticipa
                il membro della Giunta - Navigando su una zattera, gli uomini
                dell’ente passeranno sotto il ponte e libereranno il fondo
                dalle alghe». C.Z.
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                      | Il
                        tradizionale punto "ristoro" promosso dal
                        gruppo dei "veci" di Conegliano-Belluno non
                        mancherà di allietare anche l’adunata del Grappa:
                        verrà allestito davanti alla stazione ferroviaria |  
                      | A
                        Bassano sarà presente l'osteria "La Vecchia" |  |  
              |  |  
              | Quando
                si parla di alpini, è inevitabile parlare (anche) di vino,
                avendo essi la fama di allegri (e grandi) bevitori. È vero.
                Alle Penne Nere piace bere e cantare in compagnia. E coinvolgere
                in quel loro stare insieme così compagnevole anche i non
                alpini. Certo, c'è chi fra loro esagera, alzando un po' troppo
                il gomito, come si suole dire, come capita dovunque, perché gli
                incontinenti ci sono sempre.Del bere degli alpini scherzò un tempo anche un noto uomo di
                governo, il quale, in una adunata scarpona, rivolgendosi ad un
                dirigente dell'Ana (l'avvocato Erizzo, se non andiamo errati),
                andava giù in maniera piuttosto greve:
 «Quanto bevete? E quanti fiaschi, e quante damigiane?...».
 Al che, l'avvocato Erizzo rispose: «Sì, signor ministro, a noi
                piace bere in compagnia, in allegria, certo. Ci piace il vino.
                Ma si ricordi che, nella nostra storia, c'è molto più sangue
                che vino!». Al ché, il personaggio politico non ebbe elementi,
                argomenti, per replicare. Gli era stata tappata la bocca.
 Vino, dunque, canti, allegria coinvolgenti.
 E restiamo dunque in "materia", per dire che...
 Non si smentirà anche nell'adunata nazionale scarpona di
                Bassano del Grappa, il gruppo dei "veci"
                coneglianbellunese, all'insegna dell'Osteria "La
                Vecchia", appunto.
 È una delle caratteristiche (fisse, per così dire) dei grandi
                raduni dell'Ana, dovunque essi si svolgano: da Brescia a Genova,
                da Catania ad Aosta, da Trieste, e via elencando. Là, loro ci
                sono: col camper, la grande tenda, lo spiedo enorme e,
                soprattutto il verdiso e il prosecco di Ogliano del capintesta
                Lino Chies, senza trascurare - ovviamente - quel di più
                costituito da un caldo senso di ospitalità tipicamente
                coneglianbellunese, per l'appunto.
 A proposito, poi, del frizzante vino proveniente dalle vigne
                collinari di Lino Chies, se nelle adunate precedenti, veniva
                tirato al collo a duecento (o poco più) bottiglie, quest'anno
                sarebbe il caso di arrivare a duecentocinquanta! E proprio per
                le buone ragioni che hanno portato alla scelta di Bassano del
                Grappa quale sede dell'81. kermesse nazionale delle Penne
                Nere.Ragioni che si identificano in tre anniversari: 90. della
                fine della Grande Guerra, col Montegrappa (e gli Alpini)
                protagonista; 60. della ricostruzione dello storico ponte sul
                Brenta e 60. della prima adunata nazionale delle Penne Nere dopo
                il secondo conflitto mondiale che si svolse proprio a Bassano.
 L'Osteria "La Vecchia" non sarà certo l'unica, nel
                quadro dell'affollamento che caratterizzerà anche questa
                kermesse. Ma sicuramente essa rappresenta l'elemento più
                qualificante "in materia", perché lì approdano
                presidente ed ex presidenti dell'Ana con il loro "stato
                maggiore", ministri, assessori regionali e sindaci, alti
                ufficiali dell'esercito e questori, deputati e senatori, e,
                naturalmente, tanti amici dei nostri anfitrioni (in primis l'ex
                ministro Carlo Giovanardi). Anfitrioni che rispondono al nome
                (dopo Chies) di Angelo Dal Borgo da Puos d'Alpago,
                vicepresidente della sezione Ana di Belluno, del medico e
                musicista Toni Battistella, coneglianese, dell'ex presidente
                nazionale dell'Ana Beppe Parazzini, succeduto, nella
                "conduzione del locale", a Cesare Poncato, quando
                questi, come capogruppo Ana di Ponte delle Alpi, ha dovuto dare
                forfait per gli impegni derivanti alla carica alla quale era
                stato chiamato lo scorso anno.
 Con i "big" citati, non mancheranno i coneglianesi
                Luciano, "Garrincha" (al secolo, Aldo Tomasella), e
                Gilberto da Colfosco
 Si è parlato di bianchi frizzanti e di spiedo, ma non si può
                trascurare il resto dei cibi: dai salumi e formaggi alle ormai
                "storiche" spumiglie donate alla équipe
                coneglianbellunese dalla fedelissima Reginetta. E, spumiglie,
                sempre ben s'intende,... tricolori!
 La collocazione dell'Osteria "La Vecchia"?, verrà a
                questo punto da chiedere. Davanti alla stazione ferroviaria di
                Bassano del Grappa, all'interno delle mura.
 Ci sarà anche l'insegna: Osteria "La Vecchia", ci
                saranno canti accompagnati dalla fisarmonica di Toni
                Battistella, e se due anni fa ad Asiago anche Rai3 si occupò di
                questa lieta compagnia, il servizio verrà ripetuto (quasi)
                certamente anche in questa occasione. Giovanni Lugaresi
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                      | ROSSANO.
                        Intenso il programma in vista dell’adunata di maggio |  
                      | Il
                        tricolore su tutti i balconi per accogliere le penne
                        nere |  |  
              |  |  
              | In
                tutte le abitazioni degli alpini di Rossano è già stato
                esposto il tricolore, consegnato dal direttivo ai soci nel
                periodo pasquale.Diversi locali pubblici hanno già provveduto, sempre in vista
                dell’adunata, ad esporre la bandiera. Nei prossimi giorni, si
                provvederà ad addobbare anche le vie principali del paese. Il
                gruppo locale, guidato da Renato Campagnolo, attende gli amici
                trentini di Arco, un’ottantina, che saranno accompagnati dalla
                fanfara e che saranno ospitati nella palestra comunale di via
                Piave. Il coro veronese “Soresina”, sarà accolto a villa
                Caffo. La fanfara di Arco ed il coro Soresina, alle 21 di sabato
                10 maggio, daranno vita ad uno spettacolo musicale nel teatro
                all’aperto del parco Sebellin.
 Un altro centinaio di penne nere saranno ospitate nella villa
                Comello dei Camilliani, a Mottinello, dove sono disponibili 50
                camere. Inoltre, gli alpini per i rossanesi che vorranno
                trascorrere l’intera giornata dell’11 maggio a Bassano, per
                seguire la sfilata, allestiranno un campo base in località Cà
                Baroncello, dove funzionerà uno stand gastronomico.
 È garantito il trasferimento in pullman, per la mattinata di
                venerdì 9 maggio, fino a Cima Grappa, dove alle 10,30, di
                fronte al Sacrario militare, si procederà prima
                all’alzabandiera, quindi alla deposizione di una corona ed
                alla solenne celebrazione di una messa per tutti i Caduti
                italiani ed austriaci, presieduta dal vescovo di Padova, mons.
                Mattiazzo.
 Chi intende partecipare alla trasferta in pullman, costo 5 euro,
                può rivolgersi a Renato Campagnolo. Fra le altre iniziative, da
                segnalare l’allestimento della farmacia alpina, presso il bar
                “da Duro”, in centro a Rossano. Il locale pubblico è
                diventato punto d’incontro per le vecchie glorie alpine e i
                “boce”. M.B.
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                      | Niente
                        deve essere lasciato al caso |  
                      | Adunata,
                        cercansi 85 celle mortuarie |  
                      | E
                        sotto il Ponte pronti i sub |  |  
              |  |  
              | 85
                celle mortuarie cercansi! Eh sì, perché anche gli alpini,
                gagliardi e forti, potrebbero avere un mancamento. E allora chi
                sta preparando con puntigliosità tutti i particolari della
                prossima adunata di Bassano, ha pensato anche a questo. In una
                delle tante riunioni che in questi giorni vedono impegnati gli
                organizzatori dell'happening, è successo che un responsabile
                della sicurezza abbia fatto presente questo aspetto. In sala
                stupore e gesti apotropaici.Il responsabile della sicurezza ha rammentato: "E se
                succede qualcosa, magari una grossa disgrazia, dove li mettiamo
                i corpi?". È una eventualità rara, ma occorre esser
                preparati anche a questo. E allora via alla non certo allegra
                ricerca di possibili celle mortuarie. L'obitorio dell'ospedale
                potrebbe non soddisfare la "domanda". Bisognerà fare
                una ricognizione in tutti i cimiteri dei comuni limitrofi.
                Quante celle servirebbero? Qualcuno ha fatto un po' di conti: se
                un pullman dovesse precipitare, se si dovesse perdere il
                controllo dell'affollamento, i decessi potrebbero essere decine.
                Meglio stare larghi nella disponibilità, 80-90 loculi. E così
                qualcuno si farà carico di cercarli. Certo, le telefonate
                saranno un po' imbarazzanti. Coraggio, comunque: "A
                generosi giusta di glorie dispensiera è la morte", scrive
                Foscolo nei "Sepolcri".Ma in questi giorni non sono
                state solo le tombe l'unica sinistra preoccupazione di chi sta
                preparando l'adunata . In una riunione dei vigili e della
                protezione civile si è deciso di allestire una squadra
                sommozzatori da collocare in via permanente nei pressi del Ponte
                Vecchio. Infatti potrebbe darsi che qualche alpino un po'
                allegro, tra le decine di migliaia che transiteranno, scambi il
                parapetto per la ringhiera di casa e... caschi di sotto. I sub
                devono essere pronti ad intervenire.
 Ogni giorno che passa spuntano aspetti sempre più complicati. E
                se ad esempio la Tac dell'Ospedale si dovesse bloccare? Può una
                Asl all'avanguardia come Bassano fare una figura del genere?
                Bisogna pensare ad una seconda Tac, e così via per i mezzi di
                soccorso e per gli altri servizi. Niente deve essere lasciato al
                caso. Al di là di facili battute, l'adunata è una
                esercitazione generale di sicurezza per tutto il territorio, una
                prova rassicurante per tutti i cittadini.Grazie alpini! S.B.
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                      | I
                        tre comitati dei quartieri Centro storico, Margnan e
                        Angarano, hanno incontrato gli organizzatori esternando
                        le loro perplessità |  
                      | Adunata,
                        pass per chi lavora in centro |  
                      | Il
                        sindaco ha illustrato le inevitabili modifiche della
                        viabilità. Individuati i parcheggi per i residenti |  |  
              |  |  
              | In
                sala consiliare una rappresentanza dei tre quartieri centrali
                della città, Centro Storico, Margnan Conca d'Oro e Angarano,
                capeggiati dalle rispettive presidentesse, Alberta Bizzotto,
                Clara Bertuola e Maria Zampierin, hanno trattato degli aspetti
                logistici e organizzativi dell'evento Adunata . E' stata
                l'occasione per esprimere anche alcune preoccupazioni in merito
                alla pulizia delle strade, da fare sia durante che dopo
                l'Adunata e di sollecitare l'uso di bicchieri e stoviglie
                biodegradabili. Non solo: ai tre quartieri sono stati illustrate
                nel dettaglio le inevitabili modifiche della viabilità ed
                individuati i posteggi riservati ai residenti. Erano presenti il
                sindaco Bizzotto, gli assessori Torresan e Mazzocco, il
                comandante dei vigili Zuliani, il capo dell'ufficio tecnico
                Bonato, il segretario Vetrano, e Luigi Giacobbo, a capo della
                segreteria. Nell'introdurre l'incontro il sindaco ha ammesso:
                "Non mi stanco mai di ricordare le forti motivazioni di
                questa Adunata ". Ha poi osservato una serie di anniversari
                per la nostra città: "80 anni fa, al nome di 'Bassano'
                veniva aggiunta la denominazione 'del Grappa'; i 60 anni dalla
                ricostruzione del Ponte, inaugurato da Alcide De Gasperi che
                decideva di chiamarlo 'degli Alpini'. E ancora: quest'Adunata
                ricorre a 60 anni dalla prima edizione e a 90 anni dalla fine
                della prima Grande guerra". E ha concluso: "I
                bassanesi sapranno accogliere gli alpini con calore e cuore
                aperto". E' toccato quindi all'assessore Torresan
                rassicurare i quartieri che i residenti che non hanno un posto
                auto privato potranno usare il sotterraneo Cadorna (210 posti) e
                ancora il Gerosa, S. Anna, quello in via Colombare e Ferracina,
                oltre che quelli dedicati pure agli operatori commerciali
                (posteggio del cimitero Angarano, in via Chini, centro studi e
                via S. Sebastiano). Il sistema di fruizione parcheggi è stato
                illustrato da Mazzocco. Speciali pass per i lavoratori ed i
                residenti del centro. Ogni famiglia riceverà a casa un pass, di
                colore rosso, per un posto auto. Mentre i datori di lavoro
                dovranno fare richiesta alla polizia locale per il tesserino
                marrone, per i propri dipendenti. Il modulo da presentare è già
                disponibile anche in internet. Fra i presenti è stata sollevata
                una certa preoccupazione per lo 'stato di salute' del Ponte
                Vecchio. L'assessore Torresan ha detto che secondo un controllo
                eseguito da un ingegnere specializzato, il ponte reggerà alla
                pacifica invasione delle penne nere, ammettendo erò: "La
                preoccupazione rimane, ed è molto forte; abbiamo affidato la
                sicurezza del ponte alla Protezione civile nazionale".
                Altra richiesta, la recinzione dell'area di atterraggio
                dell'elicottero nel brolo di Angarano dove c'è uno dei quatto
                soccorsi sanitari del centro. "Lo spazio sarà transennato
                per 150 metri" ha risposto Torresan.La questione della pulizia della città e dell'igiene dei bagni
                è stata ampiamente discussa. I 250 gabinetti saranno installati
                dove è fattibile il collegamento fognario (non ci saranno bagni
                chimici, poco funzionali e non usati). "Ho esperienza o
                oltre vent'anni di adunate - ha detto un consigliere del Margnan
                - è prioritario disinfettare le strade appena conclusa la
                manifestazione, che potrebbero puzzare di urina. Nel nostro
                quartiere sono previsti solo 10 bagni, che mi sembrano davvero
                insufficienti". Altra domanda posta allo staff: il futuro
                della passerella sul Brenta. La struttura è provvisoria, servirà
                a smaltire il flusso di persone, un ponte funzionale all'evento
                di maggio. A giorni saranno installate le due tribune d'onore in
                piazzale Trento. Altra opera in dirittura d'arrivo:
                l'asfaltatura del parcheggio in via Folo per ulteriori 180
                posti. Lucia Fincato
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                      | Invasione
                        di gadget in vista dell’adunata, ma non tutti sono
                        ufficiali: quelli veri, in vendita nei negozi e in
                        un’apposita postazione in centro, sono marchiati |  
                      | Due
                        squadre speciali contro i falsi oggetti alpini |  
                      | Una
                        task-force anti-vendite abusive organizzata
                        dall’assessore Mazzocco in collaborazione con la
                        Guardia di finanza |  |  
              |  |  
              | Spille,
                portachiavi, t-shirt, polo, felpe, giacche a vento, gilet,
                grembiuli, cappellini, ombrelli, gagliardetti, foulard, boccali
                e crest dove spiccano i colori e i simboli alpini bassanesi.
                Sono solo alcuni dei gadget ufficiali prodotti per l'adunata
                cittadina.Gli articoli sono già in vendita in alcuni negozi del
                territorio e da sabato, per ogni fine settimana fino al raduno
                delle penne nere, si potranno acquistare anche da una postazione
                collocata nelle piazze del centro storico.
 A gestirla sarà la Giemme, azienda di Pianezza, nel Torinese,
                specializzata nel settore del merchandising e del promozionale,
                alla quale dal 2003 l'Ana ha affidato l'incarico di produrre e
                commercializzare in esclusiva i gadget della manifestazione
                alpina utilizzando il logo ufficiale della stessa.
 «Una scelta - ha motivato Silvano Spiller, consigliere
                nazionale Ana e di Ana Servizi - voluta appositamente per
                evitare innanzitutto di associare l'immagine del nostro
                sodalizio ad oggetti discutibili o di dubbio gusto, in secondo
                luogo per avere gli strumenti giuridici idonei per combattere i
                numerosi falsi, o l'indebito uso di marchi e loghi registrati
                regolarmente dall'associazione in vista delle adunate. Abbiamo
                individuato pertanto un interlocutore serio e professionalmente
                all'avanguardia, che oltre a tutelare l'associazione le versa un
                contributo in denaro. È un'azienda leader a livello europeo, già
                licenziataria ufficiale di Juventus, Inter, Milan, Torino e dei
                giochi olimpici invernali del 2006».
 «I prodotti realizzati per l'evento bassanese sono stati
                studiati e curati nei minimi dettagli, quindi certificati - ha
                assicurato Marzio Bodria, responsabile marketing per
                l'Associazione nazionale alpini - e la loro autenticità è
                testimoniata dal marchio riportato. Purtroppo, sappiamo che
                circolano dei prodotti taroccati mai commissionati dall'Ana:
                sulla questione sono già intervenuti gli agenti della polizia
                locale e si è mossa anche l'associazione. Quei cappelli alpini
                con la penna sulla destra, anziché a sinistra, e le magliette
                con il ponte palladiano a quattro arcate, quindi, non sono
                originali nè autorizzati, perciò non hanno nulla a che vedere
                con la Giemme».
 «Ovviamente alcuni componenti utilizzati per la lavorazione dei
                prodotti sono realizzati all'estero - ha precisato Francesco
                D'Agostino, presidente dell'azienda torinese - ma si tratta di
                realtà che da anni collaborano con noi, pertanto sono
                conosciute e serie».
 E sulla questione dei gadget falsi, brutte copie che qualcuno
                sta distribuendo illegalmente, l'assessore alla polizia locale
                Claudio Mazzocco avvisa che sono già scattati i controlli.
 «Sono state individuate alcune posizioni scorrette - ha
                dichiarato l'amministratore - e siamo subito intervenuti. Stiamo
                attivando due squadre specializzate che effettueranno i
                controlli contro le vendite abusive. Ciascuna sarà composta da
                dieci persone, fra agenti della polizia locale e della guardia
                di finanza. Una volta riscontrati i falsi procederemo secondo
                legge. Invitiamo quindi i consumatori a fare attenzione: prima
                di acquistare i gadget vanno controllati tutti i marchi. Anche
                perché comperando quelli non autorizzati non si sostiene l'Ana».Gli
                articoli ufficiali sono già in distribuzione in alcuni punti
                vendita del territorio autorizzati, sia di postazione fissa che
                ambulante.
 «La risposta della gente è buona - ha commentato Spiller - gli
                articoli prodotti sembrano infatti avere successo. Piacciono e
                vengono acquistati». Raffaella Forin
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              | Tra
                le numerose iniziative promosse in occasione dell’Adunata
                degli alpini a Bassano, segnaliamo una singolare mostra
                “1915-1918 Aviatori ed Alpini ai piedi del Grappa”,
                allestita presso i locali del museo Laboratorio di Mussolente,
                che si trova accanto alla palestra della Scuola Media . E’ la
                terza volta che le numerose foto del campo di Aviazione di
                Casoni di Mussolente vengono esposte al pubblico, per far
                conoscere una parte di storia locale molto significativa legata
                alla storia nazionale. Ci piace ricordare che anche Bassano ha
                un legame con il campo di Aviazione. Infatti proprio da lì sono
                partiti i ricognitori che scoprirono le postazioni
                austro-ungariche pronte per colpire la città di Bassano del
                Grappa. Alcune foto e documenti testimoniano la presenza degli
                Alpini a Mussolente e il loro impegno durante la grande guerra.
                E’ prevista , nella serata dell’inaugurazione, la consegna,
                da parte dell’Amministrazione Comunale, di una targa ricordo,
                in memoria del comandante la truppa che presidiava il Campo di
                Aviazione, al figlio, dott. Bonaga Roberto. La mostra allestita dal Museo Laboratorio, in collaborazione con
                il gruppo ANA di Mussolente, del Comune e della Pro-Loco sarà
                inaugurata il 3 Maggio 2008 alle ore 20.30 e rimarrà aperta
                anche il 10 e 11 maggio dalle 16 alle 19.
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                      | Le
                        prevendite per lo spettacolo ... |  |  
              |  |  
              | Le
                prevendite per lo spettacolo di Marco Paolini durante l'Adunata
                sono state aperte soltanto da cinque giorni ma già è stato
                venduto un terzo dei biglietti."E ha manifestato la volontà di partecipare alla serata
                anche la moglie di Giulio Badeschi, lo scrittore autore di
                "Centomila gavette di ghiaccio", ha aggiunto Lucio
                Gambaretto, responsabile della commissione manifestazioni
                dell'Adunata .
 Per lo spettacolo teatrale "Il sergente nella neve"
                tratto dall'omonimo testo del '53 di Mario Rigoni Stern, che
                giovedì 8 maggio verrà portato da Marco Paolini sul palco del
                Palasport di Bassano l'organizzazione spenderà più di 25 mila
                euro: "Al compenso di 15 mila euro richiesto dall'attore
                vanno aggiunti i costi dell'attrezzatura necessaria e della
                sicurezza - ha specificato il sindaco Gianpaolo Bizzotto - Sarà
                l'unica serata a pagamento dell'intera manifestazione".
 "Volevamo offrire degli spettacoli teatrali di grande
                valore - ha proseguito Lucio Gambaretto - Sempre mantenendo
                contenuto il prezzo del biglietto d'entrata".
 E i bassanesi sembrano aver già apprezzato i tickets a 10 euro
                per la gradinata e 15 per il posto in platea, che si possono
                trovare alla sede Iat o direttamente nella sede del Comitato
                Organizzazione Adunata .Gratuite fino ad esaurimento posti le
                serate al Palasport di venerdì 9 e sabato 10 maggio:
                "Venerdì lo spettacolo multimediale dal titolo "Una
                lunga penna nera" racconterà la storia degli Alpini
                attraverso canti, racconti ed immagini- ha illustrato Flavio
                Golin, vice presidente del comitato - Gli autori ed interpreti
                saranno il coro Val Canzoi di Castelfranco e il Coro Edelweiss
                Ana Monte Grappa. La storia partirà dal 1872 per arrivare ai
                giorni nostri. Il tutto verrà suddiviso in dodici capitoli.
                L'ultimo, intitolato "Alpini per sempre", mostrerà
                gli interventi umanitari che hanno visti protagonisti gli Alpini
                nell'ultimo periodo in diverse zone del mondo. Abbiamo scelto il
                palazzetto perché aspettiamo un notevole afflusso di
                gente."Sabato sera alle 20 sarà la volta dei cori delle
                brigate Cadore, Tridentina, Taurinense e Julia che si riuniranno
                per dar voce ai canti imparati nel corso del servizio militare.
 "Il nostro invito alla cittadinanza, in quanto comitato
                cultura, è di partecipare attivamente a queste iniziative- ha
                esortato l'assessore Luciano Fabris- L'Adunata è anche un
                momento culturale".Un ringraziamento speciale è andato
                alla Baxi, sponsor ufficiale dell'Adunata : "Il legame tra
                azienda e territorio è forte - hanno spiegato l'ingegnere
                Tonino Vettori, amministratore delegato Baxi e Paolo Pesavento -
                Siamo la più grande realtà d'impresa del bassanese con i
                nostri mille dipendenti, oltre ad essere il più grande
                stabilimento di caldaie in Italia e non solo. Era logico e
                corretto entrare a far parte dell'Adunata anche per il
                grandissimo numero di alpini che ospitiamo nella nostra realtà."
                Lara Lago
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                        maggio: un grande pranzo sul Grappa |  |  
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              | Il
                giorno della Solenne cerimonia al Sacrario Militare di Cima
                Grappa, con la Santa Messa officiata dal vescovo di Padova per
                tutti i caduti italiani e austrungarici, sarà un momento
                toccante di memoria, di partecipazione, di amore per la Patria e
                per la montagna ma anche di amicizia e di incontro. Il Comitato
                organizzatore, il gruppo ristoratori bassanesi e i ristoranti
                del Grappa propongono agli Alpini e ai loro amici di sedersi
                idealmente insieme allo stesso tavolo, pranzando nei ristoranti
                del Massiccio e nel bassanese. Prenotazione PULLMAN per CIMA GRAPPA Versare Euro 5,00 al
                Comitato dell’81^Adunata (viale delle Fosse, 43 - Bassano del
                Grappa) oppure tramite versamento postale (c/c 84985191
                intestato a “ANA Sezione Bassano del Grappa”). Per
                confermare la prenotazione, è necessario far pervenire copia
                del bollettino via fax al numero 0424 521567. Luogo di partenza:
                Parcheggio di Villa Cà Negri a S. Giacomo di Romano d’
                Ezzelino.
 PRANZO sul GRAPPA Contattare l’ufficio di Veneto Marketing
                (Tel. 0424 525856 / 349 0721920 – E-mail:
                info@bassanoveneto.it) per prenotare il pranzo in uno dei
                ristoranti convenzionati.
 Menu: 2 primi, 1 secondo, 1 dessert, ¼ vino, ½ acqua, caffè
                corretto. Prezzo: Euro 20,00
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                      | Bassano 
                        Primi disagi, ieri in ... |  |  
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              | Primi
                disagi, ieri in città, dovuti ai preparativi per l'adunata
                alpina di scena dal 9 all'11 maggio.Con l'arrivo dei mezzi di trasporto dei servizi igienici mobili
                e del materiale necessario all'allestimento dell'imponente
                manifestazione e con i lavori di asfaltatura di alcune strade
                sulle quali sfileranno le penne nere, la circolazione bassanese
                ha subito dei rallentamenti.
 Lunghe colonne d'autoveicoli si sono formate in mattinata in
                prossimità della rotatoria di viale De Gasperi e lungo via
                Parolini.
 «È stato asfaltato un breve tratto di viale De Gasperi dove il
                manto risultava sconnesso - ha spiegato l'assessore ai lavori
                pubblici Egidio Torresan - l'intervento si è concluso in una
                manciata di ore e per non appesantire il traffico in quel punto
                già di per sè delicato è iniziato alle 8.40, dopo l'ora di
                punta».
 E sempre ieri, è stata completata l'opera di riasfaltatura di
                via Parolini.
 «Purtroppo, il maltempo ha rallentato l'intervento che si è
                protratto per qualche giorno in più del previsto
                sovrapponendosi a quello di viale De Gasperi - ha aggiunto
                Torresan - ma mi pare che i disagi alla circolazione siano stati
                contenuti».
 All'appello ora mancano via Angarano, dal ponte all'incrocio
                semaforico con viale Scalabrini, dove i lavori sono iniziati
                ieri, via Villaraspa, nel tratto che collega la stazione
                ferroviaria a via Parolini.
 Sempre su via Parolini, ma nel segmento a sud dell'incrocio con
                viale XI febbraio, è prevista un'altra operazione di
                asfaltatura. Infine, sarà ultimata la sistemazione dei
                marciapiedi di viale Venezia.«L'asfaltatura in generale
                riguarderà brevi tratti di strade e non richiederà tempi
                lunghi di esecuzione - ha rilevato l'assessore - ma qualche
                disagio bisogna metterlo in conto da qui all'adunata ».
 Nel frattempo, è iniziata la posa sul territorio dei servizi
                igienici. Collegati con la rete fognaria cittadina, i primi sono
                già stati installati.
 Il colonnello Paolo Casagrande, presidente del comitato
                organizzatore dell'adunata , ha annunciato che sono in arrivo
                diversi automezzi pesanti carichi di materiale ed attrezzature
                utilizzate per l'allestimento della cittadella militare in Prato
                Santa Caterina, di centinaia di transenne che delimiteranno il
                percorso della sfilata, e poi le tribune e i palchi per gli
                ospiti d'onore.R.F.
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                      | Grappa
                        Nardini scontata per l'Adunata |  |  
              |  |  
              |  La
                Ditta Bortolo Nardini in occasione dell'Adunata Nazionale degli
                Alpini nella propria città, ha deciso di applicare uno sconto
                del 20% sulla vendita della bottiglieria presso i negozi al
                Ponte Vecchio e alle Fosse p.le Giardino. L'offerta speciale inizierà giovedì 8 maggio e proseguirà
                fino a martedì 13 maggio compresi.
 E' dal 1779 che l'Acquavite Nardini viene prodotta e
                imbottigliata a Bassano del Grappa. A quel tempo Bassano del
                Grappa era sotto il dominio della Serenissima Repubblica di
                Venezia, tre anni prima Thomas Jefferson aveva redatto la
                dichiarazione d'Indipendenza e Luigi XVI regnava tranquillamente
                sulla Francia senza minimamente immaginare quello che sarebbe
                accaduto appena dieci anni dopo.
 Fondatore di quella che é senza dubbio la più antica e
                tradizionale distilleria italiana fu Bortolo Nardini che acquistò
                nell'aprile del 1779 i locali dell' "Osteria sul
                ponte" all'ingresso del famoso ponte di Bassano, sul fiume
                Brenta. L'osteria sarebbe poi diventata la "Grapperia
                Nardini", collocata in una posizione strategica sia per
                l'approvvigionamento dell'acqua, elemento essenziale per la
                distillazione, sia per la facilità con la quale era possibile,
                navigando sul fiume, raggiungere i principali mercati della
                regione, Venezia in primis.
 Prima di allora la grappa, nome popolare per definire
                l'acquavite di vinaccia, era prodotta quasi esclusivamente nelle
                case dei contadini delle valli venete e soprattutto trentine
                dove si distillavano in modo avventuroso i residui della
                vinificazione, graspi e vinacce (bucce dell'uva) in primo luogo.
                La nascita della Nardini determinò una vera e propria
                rivoluzione e segnò l'inizio della distillazione moderna in
                Italia. Con una battuta si potrebbe insomma definire l'Acquavite
                Nardini come la "madre di tutte le grappe". Oggi la
                Nardini con le sue due distillerie ed il moderno centro di
                imbottigliamento é un'azienda che riesce a coniugare la sua
                grande tradizione con i più avanzati sistemi di lavorazione.
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                      | Intervento
                        dei soci del Geo-Cai |  
                      | In
                        corda doppia per pulire i piloni del Ponte Vecchio |  |  
              |  |  
              |  Sabato
                mattina, dalle 6 il gruppo Geo-Cai della sezione cittadina sarà
                operativo sul Ponte degli Alpini per un'azione coordinata con
                l'Ana in vista della prossima adunata. È stato infatti preso
                l'impegno di ripulire i sostegni in legno del ponte, quelli che
                da sotto il ponte vanno in acqua, dalle "escrezioni degli
                uccelli". «Sembra una banalità - spiega il presidente della sezione
                cittadina Antonio Caregaro Negrin - ma abbiamo notato che il
                turista che si affaccia al ponte vede i travi completamente
                ricoperti di guano, e la cosa non ci sembrava degna di noi. Così
                sabato i nostri ragazzi si caleranno in corda dal parapetto e,
                armati di spazzoloni e idropulitrici, provvederanno a ripulire.
                Il lavoro proseguirà ad oltranza, probabilmente fino alle prime
                ore del pomeriggio. Oltre all'aspetto utilità, ci sarà la
                parte spettacolare».
 Sul posto, dalla mattina presto, sarà presente Michele Tommasi,
                coordinatore dell’operazione.
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                      | GADGET.
                        Autentici solo quelli della Giemme |  
                      | Anche
                        il Comune vigilerà sulle contraffazioni |  |  
              |  |  
              | 
                  
                  Sono già in vendita nella
                  sede del comitato organizzatore e in alcuni negozi bassanesi e
                  sono tutti rigorosamente targati Ana i gadget ufficiali
                  dell’ottantunesima adunata delle penne nere. E mentre scatta
                  a Bassano e nel comprensorio la caccia a spille, magliette,
                  cappellini, gilet e portachiavi alpini, gli organizzatori
                  dell’adunata invitano i consumatori a fare attenzione alle
                  contraffazioni e spiegano come riconoscere i prodotti
                  originali da quelli “taroccati”. Lo hanno fatto ieri in conferenza stampa Silvano Spiller,
                  consigliere nazionale Ana e Francesco D’Agostino, presidente
                  della torinese Giemme, azienda alla quale l’Ana da anni
                  affida la fabbricazione e la commercializzazione dei gadget.
                  L’incarico in esclusiva è stato voluto per combattere
                  l’abusivismo e per evitare che, come è accaduto in passato,
                  si associassero alle adunate oggetti copiati e di dubbio
                  gusto.
 I bassanesi e i visitatori che vorranno acquistare un piccolo
                  ricordo dovranno quindi badare che su ogni prodotto siano
                  apposti il nome della Giemme di Torino e la scritta
                  “prodotto ufficiale” oppure “Lic. Uff. Giemme To”.
                  Alpini e forze dell’ordine ad ogni modo vigileranno per
                  contrastare la vendita di “falsi”.
 Anche il Comune farà la sua parte. Lo ha sottolineato
                  l’assessore alla sicurezza e alla polizia municipale Claudio
                  Mazzocco. Saranno formate delle squadre incaricate di
                  controllare la merce messa in vendita.
 L’attenzione delle forze dell’ordine sarà massima,
                  soprattutto nei giorni centrali della festa alpina. In quel
                  fine settimana saranno allestiti banchi autorizzati alla
                  vendita di prodotti autentici, che per ora sono disponibili
                  all’ex ospedale e in alcuni punti vendita della città. «Domenica
                  inoltre - ha rammentato il presidente della Giemme - tra le
                  piazze Garibaldi e Libertà allestiremo un gazebo per la
                  distribuzione, che proseguirà 25, 26 e 27 aprile e il primo
                  maggio». C.Z.
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                      | Fervono
                        i preparativi sul Sacrario |  |  
              |  |  
              | 
                  
                   Imbiancato
                  in questi giorni dalla neve, il sacrario di Cima Grappa tornerà
                  a risplendere in occasione dell’ottantunesima adunata
                  nazionale degli alpini. Anche sul Massiccio sono ormai giunti al termine i lavori di
                  pulizia e di sistemazione del Sacrario avviati in vista delle
                  celebrazioni ufficiali fissate per il 9 maggio sulla vetta del
                  monte. I volontari alpini della sezione Montegrappa e di
                  quelle di Feltre, Belluno e Treviso, lo scorso settembre hanno
                  infatti cominciato a intervenire sulla Via eroica, sul
                  cimitero austroungarico e su tutte le pavimentazioni e i
                  muretti, che sono stati ripuliti e aggiustati.
 «In questi giorni - aggiunge il rappresentante
                  dell’associazione delle penne nere - stiamo completando la
                  sistemazione della galleria Vittorio Emanuele, che per un buon
                  tratto potrà essere percorsa e visitata». Grazie al
                  contributo della Provincia di Treviso infine all’interno del
                  tunnel saranno sistemati e poi illuminati dei pannelli
                  informativi, attraverso i quali si cercherà di spiegare il
                  senso e il vero significato dell’adunata alpina. C.Z.
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                      | Intervento
                        dei soci del Geo-Cai |  
                      | Ex
                        ospedale Il quartier generale è pronto |  |  
              |  |  
              | «Ormai
                siamo alla fine ed è tempo di tirare i remi in barca». Dopo più
                di un anno di lavoro, stanno per giungere al termine le
                operazioni di recupero e sistemazione dell’ex ospedale
                cittadino, reso di nuovo agibile grazie alla buona volontà di
                centinaia di volontari della sezione Ana Montegrappa, che hanno
                permesso di allestire nel vecchio nosocomio il quartier generale
                del comitato organizzatore dell’adunata alpina, gli alloggi
                per i rappresentanti delle delegazioni estere e, nei locali
                dell’ex pronto soccorso, la sede di uno dei punti medici
                avanzati che verranno allestiti in città nei giorni del raduno. 
  «È
                quasi tutto a posto - spiega Girolamo Viero, il coordinatore
                dell’intervento -. Dobbiamo solo allestire la sala stampa, che
                troverà posto nella cappella». Negli ultimi quattordici mesi d’altro canto tutto il
                complesso, è stato completamente ripulito e sistemato. Sono
                stati rimessi in funzione gli impianti elettrici, quello idrico
                e anche quello fognario e si sono ricavati 750 posti letto.
 «Abbiamo rimesso a nuovo anche la palazzina delle segreteria -
                prosegue - sgomberando e ritinteggiando i locali e riattivando i
                servizi igienici e tutti gli impianti. Per recuperare nuovi
                spazi, abbiamo inoltre spostato i libri della biblioteca del
                Comune, ospitata in una stanza posta nell’ala destra della
                struttura».
 Sono quindi stati creati dodici uffici, tutti dotati di
                allacciamento telefonico e di un collegamento per le linee
                telematiche.
 È stato infine riaperto il vecchio pronto soccorso, I locali,
                da tempo dismessi, sono stati ridipinti. è stato riattivato il
                riscaldamento e si è allestita un’ala destinata ad ospitare
                il personale infermieristico, che presterà servizio in quel
                punto medico. C.Z.
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                      | Squadre
                        al lavoro. Dalla prossima settimana via alla costruzione
                        delle tribune |  
                      | La
                        città si prepara a diventare “metropoli” |  |  
              |  |  
              | 
                  
                  I primi camion sono già
                  arrivati alla caserma Fincato, altri giungeranno nei prossimi
                  giorni e gli alpini questa settimana hanno cominciato a
                  sistemare i servizi igienici e le strutture indispensabili per
                  i giorni dell’adunata. Fervono in città i preparativi e,
                  conclusi ormai i più grossi interventi di recupero e
                  ristrutturazione, per i curatori della manifestazione è
                  giunto il momento di passare alla fase finale dei lavori.Come annunciato sabato scorso, nei primi giorni di questa
                  settimana una serie di autotreni ha cominciato a far rotta su
                  Bassano per trasportare transenne tribune e brande per gli
                  alloggi collettivi e tutto il materiale necessario per
                  allestire i servizi primari per gli ospiti che il 9, il 10 e
                  l’11 maggio si riverseranno ai piedi del Grappa. Di pari
                  passo con l’arrivo dei camion, è quindi già iniziata la
                  posa delle toilette esterne da allacciare alla rete fognaria e
                  dei bagni chimici.
 «Tutto il materiale, sistemato sui Tir, viene scaricato alla
                  caserma Fincato - ha spiegato Giuseppe Cortese, coordinatore
                  di una delle tante squadre di volontari della sezione
                  Montegrappa - e poi piazzato nei siti prefissati. Il nostro
                  gruppo al momento si sta occupando dei servizi: dovremmo
                  piazzare circa ottocento wc ma anche 85 blocchi sanitari da
                  collegare all’impianto fognario cittadino». Strutture,
                  queste ultime, che dovranno essere collocate in centro città,
                  nella prima periferia e nei punti nevralgici della sfilata.
 «Ne sono arrivati una quarantina - ha riferito Cortese - e
                  parte di essi hanno già trovato posto in prato Santa
                  Caterina. Dalla prossima settimana inoltre si partirà con la
                  sistemazione delle tribune e successivamente verranno disposti
                  circa otto chilometri di transenne».
 In Brenta proseguono speditamente i lavori per la
                  realizzazione della passerella sul fiume, che potrebbe essere
                  terminata entro la settima prossima. «Abbiamo completato la
                  posa degli scatolari e sono stati fissati i parapetti del
                  primo passaggio sulla roggia - ha riferito l’assessore ai
                  lavori pubblici Egidio Torresan - Ora non rimane che finire la
                  pavimentazione». C.Z.
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                      | Il
                        Gruppo Alpini di Romano d'Ezzelino ... |  |  
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              | Il
                Gruppo Alpini di Romano d'Ezzelino si è messo di buona lena a
                sistemare il Colle di Dante. Ci sono volute due settimane di
                lavoro ma alla fine, sotto la guida del capogruppo Giovanni
                Bontorin, l'area del colle di Dante, sotto la torre, ha cambiato
                faccia ritirnando accogliente.Nei lavori sono stati coinvolti una decina di volontari del
                gruppo Alpini ed alcuni coltivatori della zona che hanno usato
                solo attrezzature proprie. È stato ripristinato l'accesso al
                Colle di Dante, salendo da via Castello, sia dalla parte
                superiore che inferiore. E sono stati recuperati i terrazzamenti
                dove una volta venivano coltivati vigneti ed orti.
 I lavori sono stati eseguiti non solo nell'imminenza
                dell'Adunata , ma anche per ridare vita al Colle: l'area ormai
                era invasa dai rovi ed usata da irresponsabili come discarica
                abusiva.
 I lavori di pulizia, ritenuti opportuni dal gruppo alpini, sono
                stati appoggiati dall'amministrazione comunale. In autunno è
                prevista la seconda parte del lavoro per finire la parte ovest
                per recuperare tutti i terrazzamenti.
 Posizionata sulla sommità del colle, in occasione dell'Adunata
                , vi sarà un'impalcatura con un cappello di alpino dell'altezza
                di 12 metri per 11 che viene illuminato durante la notte. La
                struttura è stata fornita dall'associazione degli alpini di
                Cuneo; l'impianto luci ovviamente è a cura degli alpini
                romanesi.
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                      | La
                        formazione all’adunata: concerti, sfilate e un cd |  
                      | Il
                        coro della “Cadore” fa rivivere la brigata |  |  
              |  |  
              | La
                brigata alpina “Cadore” ritorna in città. Lo fa con il
                “suo” coro, dopo la prima apparizione a “Bassano
                InCanto” del 2001, anno di fondazione della stessa formazione
                che ancora oggi riunisce tutti gli alpini, e sono 600, che fra
                il ’79 e il ’96 prestarono servizio di leva nel coro della
                disciolta brigata alpina, rimasta nel cuore di molti veneti ed
                emiliani.In occasione dell’imminente adunata, il “Coro brigata alpina
                Cadore congedati” terrà concerti, sfilerà con la fanfara
                della disciolta unità alpina e presenterà il suo cd.
                Purtroppo, quello che dovrebbe essere un momento di festa
                condivisa dagli ex commilitoni, è turbato dalla notizia del
                gravissimo stato di salute del primo direttore del coro dei
                congedati, il vicentino Luca Pillon, 39 anni, ricoverato in
                ospedale a Padova. Ieri, le penne nere del coro gli si sono
                strette accanto, insieme a don Sandro Capraro, cappellano
                militare, direttore dell’originaria formazione cadorina,
                congedatosi lo scorso anno col grado di generale. Nel pomeriggio
                i suoi commilitoni si sono recati a Monte Berico per un momento
                di preghiera.
 Un gruppo unito, affiatato da sempre quello del coro della
                brigata, come spiega Massimo Bordignon, 38 anni, di Bassano,
                ispiratore e co-fondatore della formazione insieme ad altri
                quattro vicentini. «Ci siamo sempre ritrovati tra di noi -
                spiega Bordignon -. Lino Lanzarin, promotore di “Bassano
                InCanto”, ci lanciò l’idea di partecipare e nel 2001
                fondammo il gruppo, ora presieduto dal bassanese Franco
                Bertoncello. Da allora ci ritroviamo una volta al mese per le
                prove, ospiti di volta in volta della protezione civile di
                Vicenza, degli alpini di Monteviale, di Thiene e all’ospedale
                di Montecchio Maggiore. È sorta una sezione in Emilia, regione
                a forte reclutamento della Cadore dopo il Veneto, con punto di
                riferimento Modena. Ogni trenta giorni teniamo un concerto. Lo
                spirito che ci anima è l’amicizia, la comunanza e la
                condivisione di ricordi, oltre al piacere del ritrovarsi.
                Veniamo chiamati un po’ dovunque ma non chiediamo mai soldi se
                non un contributo per le spese di viaggio. Per il resto ci
                spesiamo noi». Il gruppo di 40 coristi, oggi diretto dal
                valdagnese Michele Segato, con già 70 esibizioni alle spalle
                fra i quali il raduno dei cori delle brigate alpine e
                l’omaggio a Mario Rigoni Stern in occasione del suo
                compleanno, ha concerti fissati sino a dicembre in tutto il Nord
                Italia. «In occasione dell’adunata abbiamo un programma
                intenso - prosegue Bordignon -. Sabato 10 ci ritroveremo tutti.
                Alle 9,30 abbiamo la deposizione di una corona d’alloro al
                Tempio ossario con la sezione di Brescia. Alle 11 presenteremo
                il cd, forse al Graziani, con 19 brani del nostro repertorio in
                vendita a partire da quella data. Alle 15, concerto in piazzale
                Trento. Alle 16, sfilata con la fanfara della Cadore e concerto
                al Tempio ossario. Alle 20, concerto al palasport con tutti gli
                altri cori. Domenica 11 sfileremo insieme alla sezione di Modena».
                E sarà festa. Carlo Barbieri
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                      | È
                        ufficialmente iniziato il conto alla rovescia ... |  |  
              |  |  
              | È
                ufficialmente iniziato il conto alla rovescia verso l'adunata
                degli alpini di scena in città dal 9 all'11 maggio. L'imponente
                macchina organizzativa del raduno sta girando a pieno regime e
                nella sede di viale delle Fosse del comitato fervono i
                preparativi.«Da martedì inizieranno anche i disagi - avverte il col. Paolo
                Casagrande, presidente del comitato organizzatore - approderanno
                ai piedi del Grappa numerosi camion carichi di materiale
                necessario alla manifestazione: servizi igienici pubblici che
                saranno posizionati in città e sul territorio, le transenne, le
                tribune, le attrezzature per la cittadella militare e per
                l'ospedale da campo. Chiediamo ai bassanesi di pazientare».
 Facendo il punto sulla situazione, Casagrande fa sapere che «i
                lavori stanno procedendo bene». Evita invece di fornire
                ulteriori numeri sulla possibili presenze nei giorni centrali
                dell'adunata , lasciando tuttavia intendere che le cifre
                previste saranno abbondantemente superate.
 «Le adesioni stanno aumentando in maniera consistente - accenna
                - posso solo dire che sarà una festa per moltissimi e che tutti
                gli spazi disponibili sono esauriti. Ne abbiamo accantonati
                pochi come riserva per eventuali emergenze».
 Anche il numero chiuso di partecipanti alle cerimonie a Cima
                Grappa fissate per venerdì 9 è destinato a salire. «Ne
                avevamo previsti seimila per evitare di appesantire la fragile
                rete viaria del Massiccio - osserva Casagrande - ma molti si
                sono organizzati per salirvi a piedi».
 Sul fronte dell'ospitalità, sono già 170 i commercianti del
                Bassanese che hanno aderito all'iniziativa "Amici degli
                alpini". Un numero destinato ad aumentare come hanno
                riferito i vertici dell'Unione del commercio, considerando che
                manca poco meno di un mese all'appuntamento e che a Cuneo, lo
                scorso anno, furono 200 gli operatori che suggellarono il patto
                di amicizia con gli alpini.
 Già collaudato nelle precedenti edizioni del raduno, il
                progetto ha una duplice valenza: da un lato calmierare i prezzi,
                evitando rincari fuori luogo sui costi delle bevande e di
                alimenti nelle giornate clou della manifestazione imponendo
                quindi trasparenza e il rispetto delle cifre indicate sui
                listini esposti nell'ambito dell'attività; dall'altro
                contribuisce a promuovere l'immagine della città sotto il
                profilo dell'accoglienza e dell'ospitalità.
 «Solo adottando un comportamento leale ed etico, potremo
                sperare che le decine di migliaia di persone che arriveranno a
                Bassano possano tornare in futuro perché soddisfatte del
                servizio trovato», riferisce Casagrande.
 «Prima di essere commercianti siamo cittadini - evidenzia la
                neopresidentessa dell'Umce, Teresa Cadore - e come tali ci sta a
                cuore l'immagine di Bassano. Tutti quindi faremo la nostra parte
                per garantire un servizio accogliente e puntuale».
 Oltre ad indicare alcuni prezzi di base (un euro per un
                bicchiere di vino, due per una birra e tre euro per un panino
                con la soppressa nostrana), il kit "Amici degli
                alpini" contiene del materiale che rende riconoscibili
                quegli esercizi commerciali che, aderendo al progetto, hanno
                offerto il loro contributo a sostegno dell'adunata .
 Inoltre, i nominativi dei locali sostenitori saranno inseriti
                nella guida all'adunata stampata in 400 mila copie. A fronte
                dell'adesione, viene chiesto il versamento di una quota che per
                i titolari di bar, pizzerie, ristoranti, panetterie, selfservice
                di Bassano è di 150 euro più Iva; 100 euro più Iva per gli
                alimentaristi e 50 euro per tutti quelli delle altre categorie;
                50 euro più Iva dovranno sborsare gli operatori della
                ristorazione dei Comuni del mandamento e 30 euro sempre più Iva
                se appartenenti ad altre categorie merceologiche del territorio.
 Tutti i contributi raccolti saranno investiti nei progetti di
                carattere sociale avviati dalla sezione Ana Montegrappa o
                dall'Ana centrale.
 L'Unione del commercio ha anche lanciato il concorso
                "Vetrine amici degli alpini"; l'iniziativa è estesa a
                tutte le attività commerciali del mandamento e riguarderà il
                periodo dal 2 al 12 maggio. Sarà poi una commissione a
                giudicare gli allestimenti in gara (adesione entro il 28 aprile
                nella sede dell'Umce): tra i premi in palio, un pass per
                assistere alla sfilata dalle tribune d'onore.
 «Per agevolare i nostri associati - informa Riccardo Celleghin,
                direttore dell'associazione di categoria - gli uffici resteranno
                aperti, ininterrottamente, dalle 12 di venerdì 9 alle 12 di
                domenica 11 maggio». Mercoledì pomeriggio, alle 16, gli
                operatori commerciali del mandamento potranno confrontarsi
                sull'adunata con i colleghi dell'Ascom di Cuneo nell'incontro
                che si terrà all'hotel Belvedere. Raffaella Forin
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                      | Lievitano
                        le stime sulle presenze per il grande evento di
                        maggio.Il comitato organizzatore del raduno nazionale «Supereremo
                        quota trecentomila» |  
                      | «Ci
                        stiamo avvicinando alla grande invasione» |  |  
              |  |  
              | La
                passerella sul Brenta è quasi completata, anche gli ultimi
                spazi disponibili nel punto d’attendamento dell’area
                Fratelli stanno per essere riempiti e la città, imbandierata
                con il tricolore, è pronta per affrontare, già a partire dalla
                prossima settimana, la fase finale dell’allestimento delle
                strutture e dei servizi indispensabili per lo svolgimento
                dell’ormai imminente adunata degli alpini A meno di un mese dal raduno nazionale delle penne nere, il
                presidente del comitato organizzatore Paolo Casagrande svela
                qualche nota tecnica sull’andamento dei lavori di preparazione
                dell’attesissimo appuntamento di metà maggio.
 
  «La
                macchina organizzativa è in moto - annuncia - abbiamo qualche
                dettaglio ancora da definire ma ormai siano a buon punto». Già da martedì la città sarà sconvolta dall’ingresso di
                mezzi di soccorso e di «colonne di camion» che giungeranno ai
                piedi del Grappa per trasportare le transenne, i palchi per le
                tribune ma anche i servizi igienici da piazzare in centro, sulla
                sommità del massiccio e nel comprensorio e i materiali per la
                Cittadella militare e per l’ospedale da campo. Una vera e
                propria invasione che, come ammette il numero uno del gruppo
                organizzatore, creerà inevitabilmente qualche disagio alla
                popolazione, specialmente ai più anziani, e qualche difficoltà
                nella circolazione delle auto.
 «Chiediamo alla cittadinanza di portare pazienza - sottolinea
                -, anche perché siamo sicuri che quelli dell'adunata saranno
                tre giorni di grande festa per tutti».
 A circa una settimana dall’avvio dell’intervento, Casagrande
                ricorda inoltre come siano ormai in fase di completamento le
                operazioni per la costruzione di una passerella di servizio sul
                fiume, a pochi metri di distanza dal Ponte vecchio. Un passaggio
                che sarà accessibile esclusivamente durante il raduno e che
                verrà costantemente sorvegliato dagli uomini della protezione
                civile.
 Pur senza azzardare cifre, il colonnello lascia poi intendere
                che il numero dei visitatori attesi il 9, il 10 e l’undici
                maggio a Bassano, supererà la stima iniziale di trecentomila ma
                assicura che la task force predisposta per quei giorni sarà
                pronta ad accogliere tutti quanti, anche se le palestre e le
                aree d’attendamento sono pressoché al completo e nonostante
                stiano per esaurirsi anche gli ultimi posti ancora disponibili
                nel vastissimo fondo dei fratelli delle scuole cristiane, a
                Spin. La società Veneto Marketing d’altro canto sta ancora
                cercando dei posti letto liberi nelle strutture ricettiva della
                zona e dell’intera regione e delle case private. Entro fine
                mese poi aprirà in centro città, nei locali sottostanti al
                loggiato del municipio, un vero e proprio ufficio informazioni.
                Anche i dipendenti comunali, ha aggiunto il sindaco Giampaolo
                Bizzotto, sono stati invitati a rendersi disponibili in quelle
                giornate per indirizzare e aiutare le penne nere e i loro
                accompagnatori.
 «E tutti sono parsi decisi a svolgere la loro parte sino in
                fondo» ha aggiunto il primo cittadino che ha infine invitato
                tutti i bassanesi a completare il rivestimento di balconi,
                finestre e facciate con stendardi e vessilli verdi, bianchi e
                rossi.
 «È bello vedere la città raccolta attorno al tricolore - ha
                concluso - e quindi chiediamo a tutti un ulteriore sforzo e ad
                esporre una bandiera». Caterina Zarpellon
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                      | ORMAI
                        QUASI PRONTO |  
                      | A
                        nord del "Vecchio" prende forma il nuovo ponte |  |  
              |  |  
              | (R.F.)La
                conclusione dei lavori era prevista per il 29 di questo mese, ma
                le imprese Lazzarotto e Sartori hanno accelerato i tempi e così
                l'attraversamento pedonale sul Brenta, a nord del Ponte degli
                alpini, sarà ultimato molto prima del previsto.«Questo non significa che la passerella entrerà subito in
                funzione - ha tenuto a precisare il col. Paolo Casagrande,
                presidente del comitato organizzatore - il passaggio è infatti
                consentito solo in presenza delle squadre di protezione civile».
 Insomma, dopo settimane di attese e di rinvii, di progetti
                annullati e ripresi (inizialmente era stato deciso di realizzare
                un ponte militare di tipo bailey, ipotesi in seguito abbandonata
                in quanto si sarebbe dovuta smantellare la struttura in caso di
                allarme piena del fiume), si sta recuperando il tempo perduto.
 «La posa degli scatolari del ponte provvisorio è completata -
                ha detto il sindaco Gianpaolo Bizzotto, tra i primi a coprire a
                piedi il percorso che unisce le due sponde fluviali -
                all'appello manca ancora la gettata di cemento della soletta che
                li copre e la sistemazione dei due parapetti. Senza voler
                azzardare scadenze, credo che in una manciata di giorni
                l'intervento sarà portato a termine. Con un risultato gradevole
                sotto il profilo estetico. Si dovrà poi procedere con i
                collaudi del caso e via dicendo. Alla fine la soluzione
                adottata, ossia quella di un ponte civile e non militare, si sta
                rivelando la più idonea alla situazione».
 Nel frattempo, la città sta indossando il tricolore. Il
                vessillo sventola infatti sia dai luoghi istituzionali che dalle
                case private. Ed è il sindaco Gianpaolo Bizzotto a lanciare un
                appello ai bassanesi affinché addobbino finestre e balconi con
                la bandiera nazionale. «E' un modo per rafforzare il senso di
                appartenenza ad una comunità - ha ricordato il primo cittadino
                - e per unirsi alla festa. Le bandiere sono a disposizione di
                tutti nella sede del comitato dell'adunata ad un prezzo
                simbolico; il ricavato sarà devoluto a sostenere i progetti
                umanitari della Montegrappa».
 «I tricolori che sventolano sono anche un segnale di ospitalità
                e di accoglienza - ha aggiunto l'assessore regionale Elena
                Donazzan - e unitamente ai nostri commercianti e esercenti
                costituiscono uno dei principali biglietti da visita della città.
                Ci sono persone che stanno dando molto a quest'adunata , come
                quell'agricoltore che ha rinunciato a coltivare i campi per
                concederne l'uso alle penne nere».
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                      | Viabilità
                        modificata nei giorni clou, concerti e cerimonie. Il
                        paese si prepara all’assalto alpino |  |  
              |  |  
              |  Giornate
                campali anche a Nove per l'adunata alpini di Bassano. Il centro
                della ceramica sarà interessato per vari aspetti dal grande
                evento della città del Grappa. Domenica 10 maggio il traffico
                non diretto al grande raduno alpino di Bassano proveniente da
                Breganze sulla superstrada Nuova Gasparona, sarà deviato per il
                centro di Nove dallo svincolo di corso della ceramica di
                Marostica. Si prevede che sulla direttrice Marostica-Cartigliano
                (via Rizzi, incrocio piazza De Fabris, via Brenta), ci sarà
                traffico se necessario sarà chiusa pure via Molini (direzione
                Bassano). Polistrada e polizia locale, d'intesa con l’Ana
                Montegrappa, disporranno segnaletica supplementare. Nove ospiterà
                gruppi di alpini nella palestra di via Padre Roberto, al centro
                parrocchiale (gruppo di Settecà-Vicenza con il gemellato gruppo
                del Friuli), fanfara alpina di Castrignano di Langhirano,
                cittadina gemellata con Nove ubicata nella palestra di via
                Brenta. Il Comune praticherà un costo agevolato d'ingresso al
                museo della ceramica (1 euro), venerdi 9 maggio in piazza
                inaugurazione di una mostra di piatti in ceramica con
                decorazioni floreali e temi alpini promossa dall'associazione
                terra di ceramica (alle 10), alle 20,30 al teatro San Pio X
                concerto dei cori alpini sezione di Udine e coro “Col di
                Lana” di Vittorio Veneto. Sabato prosecuzione mostra piatti in
                ceramica, al pomeriggio esibizione fanfare in alcune vie del
                paese, alle 18 distribuzione di trippa, alle 18,30 messa in
                duomo accompagnata dal coro alpino Orobico di Bergamo, alle
                19,30 onori alla bandiera al monumento ai caduti e concerto
                Fanfara alpina di Castrignano e corpo bandistico novese, alle
                20,30 al San Pio X cori alpini “Giulio Tedeschi” di Gaiarine
                (Conegliano) e coro Orobico (Ana Bergamo), a seguire festa in
                piazza De Fabris con bande e fanfare e spettacolo pirotecnico.
                R.B.
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                      | Dopo
                        i lavori di ripulitura il manufatto palladiano è stato
                        sottoposto a un curioso intervento di consolidamento |  
                      | Tiranti
                        per rinforzare il Ponte |  
                      | Più
                        sicure le balaustre dei terrazzini laterali.
                        L’assessore Torresan: «Precauzione contro la calca» |  |  
              |  |  
              | Ripulito,
                rinforzato e vestito a festa. Il Ponte degli alpini, storico
                simbolo della città e delle penne nere di tutta Italia, si sta
                preparando ad accogliere le migliaia di alpini che lo
                invaderanno pacificamente nei giorni dell'adunata .La serie di interventi previsti è ormai giunta all'epilogo.
                L'ultimo in ordine di tempo riguarda il rinforzo dei parapetti
                dei due terrazzini laterali dell'attraversamento. «Non perché
                il ponte sia a rischio di crollo - tiene a precisare l'assessore
                ai lavori pubblici Egidio Torresan - ma per motivi
                precauzionali. In quei punti, infatti, la spinta dovuta alla
                calca delle persone sarà maggiore, pertanto abbiamo pensato di
                rinforzare la tenuta delle balaustre lignee».
 Nei giorni scorsi, il manufatto è stato completamente ripulito
                dalle ragnatele e dal guano dei colombi. I lavori si sono
                concentrati soprattutto sulle capriate lignee e sulle fonti
                luminose che sono state accuratamente pulite. «Il sistema
                d'illuminazione è stato potenziato - spiega Torresan -
                aumentando la suggestione notturna esercitata dallo storico
                monumento». Nei prossimi giorni, il capolavoro di Palladio
                tornerà anche a rivestirsi con il tricolore. Le bandiere,
                infatti, erano state momentaneamente tolte per consentire le
                operazioni di pulizia.
 Sempre in vista del grande raduno alpino che richiamerà a
                Bassano un «numero immane di persone» come ha detto il col.
                Paolo Casagrande, presidente del comitato organizzatore
                dell'adunata , sono iniziati gli ultimi interventi programmati
                dalla municipalità: la riasfaltatura di viale Parolini, che
                procede a singhiozzo per evitare di appesantire la circolazione;
                quella dei due marciapiedi di viale Venezia, che nelle scorse
                settimane sono stati sistemati.
 «Quindi, toccherà a via Angarano - ha informato l'assessore -
                dove verrà posato un nuovo manto d'asfalto nel tratto compreso
                tra il ponte e l'incrocio semaforico con viale Scalabrini.
                Dopodiché, si chiuderà il capitolo cantieri previsti per la
                manifestazione». Raffaella Forin
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              | Anche
                l'Unione del commercio cittadina dà il benvenuto agli alpini
                che approderanno nella città del Grappa in occasione del grande
                raduno.E lo fa invitando i suoi associati ad allestire le vetrine delle
                attività commerciali ispirandosi al mondo e alla gloriosa
                storia delle penne nere.
 L'invito si è presto trasformato in una simpatica sfida.
                L'associazione di categoria ha infatti indetto il concorso
                "Vetrine amici degli alpini". Riservato agli operatori
                al dettaglio, ai baristi e ai ristoratori operanti in tutti i 15
                comuni del mandamento che fa capo all'Umce, suggerisce ai
                partecipanti di addobbare a loro piacimento, purché in stile
                alpino, gli angoli del negozio visibili dall'esterno.
 «Per motivi logistici ed operativi - ha spiegato Riccardo
                Celleghin, direttore dell'associazione - gli allestimenti
                dovranno essere effettuati dal 2 al 12 maggio nei comuni del
                mandamento, dal 5 al 12 maggio compreso per i commercianti di
                Bassano. Le vetrine in concorso saranno poi giudicate da una
                commissione che vedrà scendere in campo anche alcuni
                rappresentanti del comitato organizzatore del raduno».
 Tre i vincitori; ciascuno, oltre a ricevere una coccarda da
                esibire nei giorni dell'adunata , potrà assistere gratuitamente
                alla sfilata di domenica 11 maggio dal palco d'onore.
 «Si tratta di un'ulteriore occasione di promozione della città
                e per dimostrare il senso dell'ospitalità e dell'accoglienza
                che contraddistinguono i bassanesi», ha aggiunto Celleghin.
 Gli interessati a partecipare al concorso dovranno compilare
                l'apposito modulo e farlo pervenire nella sede dell'Umce entro
                il 28 di questo mese (per informazioni 0424-523108).
 Per garantire, poi, un servizio puntuale e preciso nei giorni
                centrali della manifestazione, la sede dell'Unione del commercio
                resterà aperta in via continuativa dalle 12 di venerdì 9 alle
                12 di domenica 11 maggio.
 Infine, l'associazione ha diffuso tra i suoi iscritti
                un'edizione speciale del periodico "Noi commercianti"
                dedicata all'adunata contenente tutte le notizie utili su quanto
                accadrà in quei giorni (dalla viabilità all'occupazione del
                suolo pubblico) nel Bassanese e sulle iniziative che coinvolgono
                direttamente gli operatori R.F.
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                      | Dalle
                        20 del 5 maggio |  
                      | Suolo
                        pubblico. Occupazione stop |  |  
              |  |  
              | 
                  
                  Sul sito internet del Comune
                  è stata pubblicata la deliberazione di Giunta comunale numero
                  49 del 6 marzo “Definizione dei criteri per l'occupazione di
                  spazi ed aree pubbliche in occasione dell'81a Adunata
                  nazionale alpini”.Si informa che, in occasione dell'adunata, verranno sospese
                  temporaneamente tutte le occupazioni di suolo pubblico nelle
                  vie del centro storico come precisate nella planimetria
                  visionabile sul sito internet www.comune.bassano.vi.it. Le
                  occupazioni dovranno essere rimosse entro le 20 del 5 maggio e
                  potranno essere ripristinate dalle ore 12 del 12 maggio a cura
                  e spese dei titolari delle concessioni.
 È comunque consentita, previa presentazione di apposita
                  richiesta, l'occupazione da parte degli esercenti di attività
                  commerciali di somministrazione e vendita del settore
                  alimentare con una superficie massima di 10 metri quadri con
                  distributori di bevande e alimenti. Ulteriori dettagli sono
                  rinvenibili sul sito internet.
 L'Ufficio Patrimonio è a disposizione per eventuali
                  informazioni in Via Matteotti, 39 - 3° piano o al numero
                  telefonico 0424/519342.
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                      | Gli
                        scatolari avanzano sul letto del Brenta |  |  
              |  |  
              |  
 Proseguono,
                malgrado il tempo incerto, i lavori di costruzione del quarto
                ponte. 
                 L’altro
                giorno, in via Pusterla, hanno fatto la loro comparsa i primi
                “scatolari” che formeranno il ponte provvisorio. 
                 In
                due giorni di lavoro, i vari elementi posati sul basamento di
                massi a partire dal “canale dei mulini”, hanno quasi
                raggiunto la sponda opposta in via Volpato. La meta è vicina.
                CA.B. |  
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                      | MARCHI
                        E LOGHI. Niente “made in China” |  
                      | Gadget
                        taroccati. L’Ana vigilerà sull’adunata |  |  
              |  |  
              | Gli
                alpini vigileranno sull’uso indebito di loghi e marchi
                registrati dall’Ana per l’adunata di Bassano. A mettere i
                puntini sulle “i” sono il col. Silvano Spiller, del
                direttivo nazionale Ana, e Marzio Bodria, responsabile per
                l’Associazione nazionale alpini delle sponsorizzazioni private
                e dei contratti di licenza di marchio. Chi si appropria del logo
                dell’adunata è avvisato. 
  Concessionaria
                per l’utilizzo dei marchi ufficiali (logo e manifesto
                dell’adunata), è la Giemme di Torino che da anni produce per
                l’Ana gadget in occasione delle adunate. Sponsor di club di
                serie A, tra cui Juve e Inter, la Giemme produce in Piemonte
                spille e oggettistica varia per gli alpini, oltre a stampare su
                magliette e cappellini i loghi ufficiali dell’adunata. Gadget
                taroccati a parte, dunque, niente produzioni “made in China”
                commissionate dall’Ana. «Le magliette della torinese Giemme - chiarisce Bodria - sono
                della “Fruit of the loom”, fabbricate in Marocco, del resto
                molti prodotti in cotone arrivano dall’estero. L’Ana ha
                registrato il logo e il manifesto dell’adunata. Lo fa da
                qualche anno per proteggere l’immagine dell’evento, un
                avvenimento che muove un businness da 2,5 milioni di euro. Tutti
                i prodotti della Giemme vengono verificati dall’Ana prima
                della loro commercializzazione. Se solo la maglietta ufficiale
                dell’adunata reca il marchio registrato dall’Ana, è vero
                anche che chiunque è libero di stamparsi una maglietta con
                l’immagine di un alpino o la scritta “viva gli alpini”.
                Cappelli con la penna a destra, magliette made in China e ponti
                di Bassano con più arcate rispetto all’originale sono
                chiaramente dei falsi».
 E l’Ana ha già iniziato a difendersi da tentativi di uso
                commerciale indebito del logo delle sue adunate. È capitato
                proprio di recente a Cuneo dove s’è costituita parte civile
                in giudizio contro chi l’anno scorso tentò di
                commercializzare 1500 magliette, poi sequestrate dalle Fiamme
                gialle.
 Per un fatto analogo al raduno di Asiago due anni fa l’Ana è
                giunta ad un accordo transattivo con il venditore che ha
                riconosciuto le sue responsabilità, come riferisce il
                presidente della Commissione legale Ana Fabrizio Balleri sul
                mensile nazionale Ana “L’alpino”. Carlo Barbieri
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                      | DOMENICA
                        11 MAGGIO. Preceduta dallo striscione con il motto
                        dedicato al monte sacro alla patria |  
                      | Ore
                        16,30 sfila la sezione Montegrappa |  |  
              |  |  
              | Prima
                i reduci, il presidente sezionale e quello onorario, i
                consiglieri e i sindaci, a seguire i gruppi e 136 bandiere, una
                per ogni anno di vita del corpo degli alpini. In tutto saranno
                seimila le persone che nel pomeriggio di domenica 11 maggio
                rappresenteranno la sezione Montegrappa durante la grande
                sfilata destinata a porre il sigillo sull’ottantunesima
                adunata nazionale dell’Ana. Come vuole la tradizione saranno
                proprio gli alpini locali, in qualità di padroni di casa, a
                chiudere il corteo finale e, con esso, l’edizione 2008 del
                convegno delle penne nere. Nei giorni scorsi il consiglio
                sezionale si è quindi riunito per stabilire l’ordine interno
                di sfilamento dei rappresentanti dei soci bassanesi, che
                dovranno marciare, divisi in otto blocchi, secondo una scaletta
                ben precisa.
  PRIMO
                BLOCCO. Dopo il cartello sezionale e lo striscione con il motto
                “Montegrappa tu sei la mia patria”, i primi alpini della
                sezione a inserirsi nel percorso saranno i reduci a piedi,
                seguiti dai mezzi militari su sui saliranno i veterani invalidi
                e i disabili. A scandire il passo arriverà poi la banda
                sezionale e dopo il presidente Carlo Bordignon con il vessillo
                sezionale e il presidente onorario Bortolo Busnardo. Dietro di
                loro ci saranno il consigliere nazionale Sebastiano Favero, il
                sindaco di Bassano Gianpaolo Bizzotto, e il presidente del
                comitato organizzatore Paolo Casagrande. La teoria proseguirà
                con i vicepresidenti Pierino Lago, Gianni Zara e Antonio Spenga,
                con il consiglio direttivo sezionale, con i membri del comitato
                organizzatore e con i sindaci, prima quelli alpini e poi quelli
                senza cappello. Toccherà poi alle autorità militari, in
                servizio e in congedo, agli ufficiali superiori e ai
                gagliardetti. SECONDO BLOCCO. Dopo lo striscione “Sul ponte di Bassano”
                sfileranno i membri del coro Ana Edelweiss, il gruppo sportivo e
                il plotone delle Fiamme Verdi con le divise storiche.
 TERZO BLOCCO. Introdotto dalla banda dell’istituto musicale
                canoviano di Possagno, avanzerà lo striscione “Monte
                Tomba”, che aprirà la strada alla prima tranche dei gruppi
                dei primi quattro mandamenti della sezione: Cavaso, Possagno,
                Crespano e Sant’Eulalia, Mussolente, Casoni, Ca’ Rainati,
                Liedolo, San Zenone, Casella, Villa, Pagnano , Onè, Fonte,
                Romano, Fellette, Borso, Pove, Sacro Cuore, San Giacomo e
                Semonzo.
 QUARTO BLOCCO. Ad aprire la marcia saranno la Banda di Crespano
                e lo striscione “Gloria a voi Soldati del Grappa”.
                Seguiranno le penne nere di Cassola, San Giuseppe, Loria. Ramon,
                Castello di Godego, Bessica, Rosà Rossano, San Pietro,
                Cusinati, Tezze, Belvedere, Cartigliano, Stroppari, Nove,
                Pozzoleone, Longa e Friola.
 QUINTO BLOCCO. Questo settore sarà occupato dagli alpini
                donatori, che sfileranno in maglietta rossa, preceduti dalla
                banda di San Giorgio di Perlena, dallo striscione e dai vessilli
                del Rds, dell’Aido e dell’Admo.
 SESTO BLOCCO. In questo raggruppamento ci saranno la banda di
                Cassola con il nuovo striscione della sezione e gli alpini di
                Breganze, Salcedo, San Giorgio di Perlena, Mure, Enego,
                Valrovina, Conco, Rubbio, Carpanè, Solagna, Campolongo, San
                Nazario, Valstagna e Cismon.
 SETTIMO BLOCCO. Sarà occupato dai gruppi bassanesi: Santa
                Croce, San Marco, Generale Giardino, San Vito, San Lazzaro, Gen.
                Cadorna, Campese Sant’Eusebio, Angarano, San Michele e
                Marchesane.
 Nell’OTTAVO BLOCCO, infine, con la banda di Romano, marceranno
                la protezione civile e il servizio d’ordine , seguiti dalle
                136 bandiere del corpo degli alpini, che saranno portate in
                corteo dai soldati in armi dai congedati “giovani” della
                sezione. Caterina Zarpellon
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                      | Ecco
                        le cartine e le mappe l'Adunata |  |  
              |  |  
              | Sono
                scaricabili on-line tutte le cartine e mappe dell'Adunata
                direttamente da questa pagina oppure anche alla sezione
                LOGISTICA/ MODULISTICA di questo sito.  |  
              |   
 Cartine
                dell'Adunata a Bassano.pdf   Download       
 Cartina
                Parcheggi e Campeggi a Bassano.pdf   Download         
                  Mappa
                per raggiungere Bassano con Mezzi Pesanti.pdf
 Download       
 Cartina
                Ammassamento, sfilata e sciogliemento.pdf   Download         
 Download                                                                  Cartine:   |  
              | cartina
                di bassano  mappa
                della città di bassano  itinerario
                bandiera di guerra ammassamento sfilata scioglimento tribune zona
                filtro  S.O.N
                Servizio d'Ordine Nazionale Caserma Montegrappa  ufficio
                stampa presidenza nazionale  ufficio
                segreteria nazionale A.N.A.  centro
                studi ana  comitato
                organizzatore ospedale A.N.A. posti
                medici avanzati    | annullo
                postale  municipio  alloggi
                collettivi  campeggi
                per tende, roulottes e camper  area
                discesa paracadutisti  commissione
                giovani  concerti
                di cori e fanfare  bus
                navetta  ospedale  parcheggi
                autobus  parcheggi
                auto  posti
                tappa informazioni    |  
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                      | Strade
                        per il Grappa chiuse al traffico il 9/05 |  |  
              |  |  
              |  -
                SOSPENSIONE DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE NELLA CORSIA CHE SCENDE
                da Cima
 Grappa
                a Romano D’Ezzelino, dalle ore 6.00 alle ore 10.30;   -
                SOSPENSIONE DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE AI MEZZI CON MASSA A
                PIENO CARICO
                SUPERIORE ALLE 3,5 TONNELLATE, dalle ore 10.30 alle ore 12.00;   -
                SOSPENSIONE DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE NELLA CORSIA CHE SALE da
                Romano D’Ezzelino
                a Cima Grappa, dalle ore 12.00 alle ore 17.00;   La
                posa dei segnali di chiusura, dei relativi segnali di preavviso
                e di deviazione, dei segnali di divieto di
                sosta con rimozione forzata, e quant’altro sarà necessario,
                avverrà almeno 48 ore prima dell’inizio effettivo della
                stessa. Il Comitato
                Organizzatore effettuerà la continua sorveglianza per garantire
                lo svolgimento della manifestazione in condizioni di sicurezza
                anche ai fini della circolazione stradale. |  
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                      | L’adunata
                        di maggio è stata al centro dell’attenzione dei
                        consiglieri presenti all’adunata annuale |  
                      | Cinquecento
                        donatori sfileranno con gli alpini |  |  
              |  |  
              | All'assemblea
                generale ordinaria dei capigruppo del reparto Ana "Monte
                Grappa", svoltasi al San Bassiano, i donatori di sangue
                approvano il bilancio consuntivo 2007, quello preventivo 2008, e
                si presentano già pronti e carichi di entusiasmo per
                l'imminente adunata nazionale alpini. A Bassano sono attese
                centinaia di migliaia di penne nere da tutta Italia. 
  Ci
                saranno anche i donatori del Rds "Monte Grappa" che
                sfileranno con maglietta rossa e cappello alpino, recando lo
                striscione storico "Ieri alla Patria, oggi all'Umanità"
                , facendo un blocco proprio all'interno della sezione Ana
                "Monte Grappa" che schiererà con la Protezione
                civile, il Rds, Aido e Admo, anche una fanfara. I donatori
                saranno almeno cinquecento e non si esclude che tra i ranghi dei
                donatori, e questa sarebbe una novità in assoluto, possano
                sfilare anche donatrici. «Abbiamo posto un quesito al Consiglio nazionale Ana - ha
                spiegato il presidente Carlo Bordignon - e nel merito siamo in
                attesa di una risposta».
 In apertura dei lavori è stato osservato un momento di
                raccoglimento per ricordare i donatori defunti, quindi è stato
                nominato presidente dell'assemblea Carlo Bordignon e segretario
                Antonio Spenga, consigliere Ana nel consiglio Rds.
 Il presidente Bordignon, portando il saluto della sezione Ana,
                ha ricordato i giorni che ancora separano da quel grande evento
                dell'Adunata nazionale che ritorna ai piedi della città del
                Grappa dopo 60 anni.
 «Vorremmo offrire agli alpini di tutta Italia la migliore
                ospitalità» ha esordito Bordignon. Quindi ha spiegato il
                cambiamento radicale che si sta verificando da qualche anno
                nello svolgimento organizzativo dell'adunata: sono ridotti gli
                attendamenti e si va verso gli alloggi collettivi.
 Nel 2007 a Cuneo c'erano oltre 7 mila camper. Fra qualche giorno
                uscirà uno "Speciale adunata" che illustrerà tutti i
                servizi e la logistica nei giorni dell'adunata, mentre il
                prossimo numero della rivista L'Alpino ha riservato ben 26
                pagine a Bassano sulle 46 complessive.
 «Aspettiamo in città e dintorni tanta gente - ha concluso
                Bordignon - Il segnale viene dalle sezioni estere che
                arriveranno a Bassano: le prenotazioni sono già oltre
                quattrocento, il doppio di Cuneo. E sono attesi numerosi alpini
                che alla caserma Monte Grappa hanno fatto il Car».
 «Non dimentichiamo che i donatori di sangue sono figli
                primogeniti degli alpini - ha sottolineato Bombieri - perché il
                Rds è stato fondato nel 1962 dalla sezione Ana
                "Montegrappa". Non dimentichiamo perciò le nostre
                origini perché l'adunata è anche la festa della nostra
                associazione». Renato Pontarollo
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                Aprile2008 |  
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                      | Alpini
                        “made in China” e penne nere... a destra |  |  
              |  |  
              |  “Italianità”,
                “alpinità”, “patria”, “valori da trasmettere”.
                Quante volte, in questo ultimo periodo, abbiamo sentito
                pronunciare anche da candidati “in corsa”, parole
                altisonanti e frasi fatte per celebrare l’evento alpino
                imminente. Tutto bello. Meno quando, dalle parole di circostanza, si guarda
                alla sostanza. Già, perchè per l’evento dei più italiani
                fra i nostri militari, universalmente identificati dalla penna
                sul cappello, si scopre che i gadget con emblemi e fregi sono
                tutti rigorosamente “made in China”. Il più alpino fra i
                simboli alpini, ossia il logo della “nostra” adunata, quella
                che celebrerà fra pochi giorni i novant’anni della Vittoria
                nel ’15-’18, gli ottant’anni dell’attribuzione a Bassano
                del nome di “Bassano del Grappa”, i sessant’anni della
                ricostruzione del Ponte degli alpini e della prima adunata
                bassanese, compare su cappellini e magliette commissionati
                dall’Ana nazionale ad un’azienda cinese che in Cina li ha
                prodotti.
 Come il più banale dei giochini che si trovano negli ovetti di
                cioccolato per bambini.
 Forse, per gli alpini e per gli eventi che l’adunata 2008
                rievoca, si poteva guardare “in casa”. Per onorare
                l’importante appuntamento nazionale ormai alle porte,
                probabilmente si poteva affidare l’incarico ad un’azienda
                nazionale, sicuramente più rappresentativa della tradizione
                alpina o quantomeno della storia di casa nostra di quanto non lo
                sia un’azienda cinese.
 Gli svarioni si vedono già. Del resto cosa ne sanno in un
                qualche distretto produttivo di Shanghai del Monte Grappa e
                delle penne nere?
 Capita così di vedere circolare cappelli alpini con la penna
                sulla destra anzichè sulla sinistra come si usa dal 1872 e
                magliette con il ponte palladiano a quattro arcate.
 C’è da augurarsi di non vedere sfilare in viale Venezia,
                domenica 11 maggio, penne nere “cinesi”, svettanti sulla
                destra. CA.B.
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                      | Il
                        Ponte degli alpini tricolore |  |  
              |  |  
              | Un
                ponte bianco, rosso e verde dà il benvenuto a chi si affaccia
                sul Brenta. Un lungo drappo tricolore è stato disteso sulla
                struttura palladiana che da questo week-end saluta con questa
                nuova veste i visitatori. Tutta la città è stata imbandierata.
                Ieri anche viale Venezia, da dove partirà la sfilata
                dell’adunata, era un tripudio tricolore. E nei prossimi giorni
                i vessilli compariranno sempre più numerosi in tutta Bassano.
                Anche a Rossano procede l’imbandieramento. Nelle abitazioni
                degli alpini rossanesi è già stato esposto il tricolore. Nei
                prossimi giorni saranno addobbate anche le vie principali. Il
                gruppo locale, guidato da Renato Campagnolo, attende gli amici
                trentini di Arco, un’ottantina, che saranno accompagnati dalla
                fanfara e che saranno ospitati nella palestra comunale di via
                Piave. Il coro veronese “Soresina” sarà accolto a villa
                Caffo. La fanfara di Arco e il coro Soresina, alle 21 del 10
                maggio, daranno vita a uno spettacolo musicale nel teatro
                all’aperto del parco Sebellin. Un altro centinaio di penne
                nere sarà ospite nella villa Comello dei Camilliani, a
                Mottinello. M.B. |  
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                      | Cambiano
                        anche le date del mercato |  |  
              |  |  
              | In
                occasione della prossima adunata nazionale degli alpini, dal 9
                al 10 maggio prossimi, sono in arrivo novità anche per quanto
                riguarda il mercato del giovedì e del sabato.
                L’amministrazione comunale ha infatti modificato le date di
                alcune giornate.Con l’occasione è stato predisposto anche il calendario che
                prevede qualche altro ritocco alle date da qui al 31 dicembre.
 Ecco l’indicazione completa delle modifiche.
 Gli ambulanti che espongono le bancarelle in centro il giovedì
                ed il sabato e ai quali la presenza sarà preclusa l’8 e il il
                10 maggio, avranno la possibilità di recuperare il lavoro perso
                domenica 4 maggio, quando sosteranno per tutta la giornata, fino
                alle 19, e sabato 20 dicembre quando il mercato verrà
                prolungato anche per il pomeriggio, sempre fino alle 19.
 Avranno regolare svolgimento, pur se in deroga, i due mercati
                che cadono in altrettante giornate di festività, il primo
                maggio e il primo novembre, che sono rispettivamente un giovedì
                ed un sabato.
 Sono stati invece anticipati di un giorno i mercati previsti per
                i due giovedì di fine anno, che coincideranno con i giorni di
                Natale e di Capodanno.
 Gli ambulanti saranno ai loro posti il mercoledì. L.Z.
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                      | Un
                        legame che è andato oltre la guerra con la
                        ricostruzione del ponte |  |  
              |  |  
              | Dopo
                il battaglione Aosta, tocca all'Associazione nazionale alpini
                ricevere la cittadinanza onoraria di Bassano.La notizia era nell'aria e tutti l'aspettavano complice il
                fermento "alpino" scaturito dall'imminente adunata
                delle penne nere ospitata in città tra poco più di un mese.
 All'ufficialità manca ancora un passaggio decisivo, quello in
                consiglio comunale (l'argomento è all'ordine del giorno della
                seduta di questa sera), ma il sindaco Gianpaolo Bizzotto si
                dichiara ottimista circa un felice epilogo della discussione.
 Sono innumerevoli le motivazioni con le quali la municipalità
                cittadina intende assegnare la cittadinanza onoraria all'Ana
                oggi guidata da Corrado Perona. Ragioni che affondano le radici
                nelle pagine di storia, a partire dalla Grande Guerra,
                estendendosi fino al terzo millennio.
 «Le ragioni prettamente storiche si riferiscono al tributo di
                sangue versato dagli alpini sul nostro territorio, sulle nostre
                montagne in particolare durante il primo conflitto, ma anche al
                sacrificio delle nostre penne nere durante l'ultima guerra
                mondiale - ha iniziato il sindaco - per passare a quello
                straordinario esempio di generosità che hanno saputo
                testimoniarci quando, nell'immediato dopoguerra, hanno
                contribuito concretamente alla ricostruzione del nostro ponte
                ligneo, nel 1948, da allora ribattezzato "degli
                Alpini" e inaugurato proprio in occasione della prima
                adunata bassanese dall'allora presidente del consiglio Alcide De
                Gasperi. Una disponibilità e un gran cuore, quello delle penne
                nere, che continua a battere ancora oggi come documentano i
                numerosi interventi umanitari che le vedono protagoniste in
                Italia e nelle realtà più disagiate del mondo. Gli alpini, e
                lo vediamo con quelli della sezione Montegrappa, sono sempre in
                prima linea anche nella nostra realtà quando si tratta di
                aiutare la comunità».
 «Ma Bassano è da tempo riconosciuta come capitale morale dei
                cappelli grigioverdi - ha continuato Bizzotto - e l'assegnazione
                della cittadinanza onoraria era quindi un atto dovuto».
 La cerimonia ufficiale dell'attribuzione si inserirà nel
                programma celebrativo dell'adunata di scena dal 9 all'11 maggio.
                Metterà il sigillo allo storico legame esistente fra la città
                del Grappa e le penne nere.
 «Un modo per esprimere il nostro grazie sincero - ha concluso
                il sindaco - e per ricordare che sono parte integrante della
                nostra città»R.F.
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                      | IL
                        GRANDE EVENTO. La logistica della kermesse dell’Ana
                        nel secondo week-end di maggio coinvolgerà i Comuni
                        contermini. Il ruolo della “Cittadella degli alpini” |  
                      | L’adunata,
                        sulla mappa c’è tutto |  |  
              |  |  
              |  Dagli
                attendamenti agli “alloggi collettivi”, dai posti medici
                avanzati alle postazioni per gli annulli postali. Ormai è tutto
                pronto e programmato. Nella piantina, predisposta dal comitato
                organizzatore dell’adunata alpina c’è tutto. È come
                “leggere” l’adunata in anticipo. È evidenziato il
                percorso della sfilata di domenica 11 maggio, da viale Venezia
                sino a piazzale Cadorna, passando per viale Parolini e con esso
                l’itinerario della bandiera che taglierà invece per salita
                Brocchi per raggiungere il ponte della Vittoria e da viale Diaz
                arrivare in Angarano, passare il Ponte degli alpini e approdare
                infine in piazza Libertà. L’ammassamento è previsto
                nell’area più a est, fra S. Giuseppe di Cassola e San Vito
                (via Calibri, via Da Vinci, viale S.Pio X viale M.Grappa e via
                S. G. Bosco). Sulla pianta è indicata la dislocazione dei
                concerti di cori e fanfare. Due i centri di riferimento: da un
                lato la storica caserma “Monte Grappa”, dall’altro parco
                Ragazzi del ’99, ossia la “Cittadella degli alpini” dove
                si concentreranno punti di attrazione per “alleggerire” il
                peso che graverà sul centro storico, invaso da decine di
                migliaia di persone. Carlo Barbieri.
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                      | In
                        diretta sul Web l’adunata nazionale di maggio |  
                      | La
                        sfilata alpina anche su internet |  |  
              |  |  
              |  Viaggia
                anche sul web l'ottantunesima edizione dell'Adunata nazionale,
                grazie ad una squadra di penne nere informatiche, che sanno
                coniugare alpinità e nuove tecnologie. Alessandro Baggio, Mauro Salton, Michele Bittante. Giovanni
                Mayer, Roger e Michelangelo Favero, Carlo Grigolon e il
                presidente della commissione informatica Fabrizio Busnardo, sono
                attivi da settembre nella costruzione di un sito ad hoc per
                l'appuntamento di maggio.
 «Il sito è attivo all'indirizzo www.anamontegrappa.it, e
                l'adunata è stata l'occasione giusta per aprirlo - spiega
                Michele Bittante - con un aumento giornaliero, in progressione
                geometrica, dei contatti».
 «Dai circa 290 visitatori giornalieri, siamo passati nelle
                ultime due settimane a circa cinquecento - aggiunge Grigolon,
                informatico di professione - con la presenza costante nell'arco
                dell'intera giornata di dieci e più utenti collegati in
                contemporanea».
 «Abbiamo visto che anche la mail
                (adunata2008@anamontegrappa.it) è uno strumento largamente
                utilizzato per reperire informazioni e sono stati finora più di
                milleseicento le lettere arrivate tramite posta elettronica».
 Le pagine più visitate del sito della sezione Montegrappa sono
                quelle relative alle mappe di Bassano, alle ultime notizie e, in
                generale, alla logistica per la sistemazione in tenda o per
                l'ospitalità alberghiera e, da qui a maggio, il numero di
                contatti è destinato nelle previsioni a crescere ulteriormente.
 Peri giorni dell'adunata è prevista una sorpresa: il
                collegamento in presa diretta via web con la sfilata. È già
                stato preso, in proposito, contatto con un'agenzia che si occupa
                di streaming (cioè di trasmissione di filmati via internet) e
                chi vorrà potrà gustarsi da qualunque angolo del mondo
                collegato al proprio Pc l'adunata bassanese delle penne nere.
                L.P.
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                      | L’attraversamento
                        pedonale sul Brenta si farà: non sarà più opera del
                        Genio militare ma di una serie di ditte |  
                      | Alpini,
                        pool di imprese per il quarto ponte |  
                      | Ipotesi
                        Bailey scartata a malincuore, ruspe già in azione tra
                        via Pusterla e via Volpato |  |  
              |  |  
              | Dato
                per spacciato prima del tempo, l'attraversamento pedonale sul
                Brenta si farà. Rispetto alla prima ipotesi, cambia solo il
                tipo della struttura provvisoria che sarà realizzata
                appositamente per l'adunata degli alpini a nord del ponte
                palladiano: non sarà più bailey, quindi militare, ma verrà
                costruita da un pool di imprese private del territorio.Invariato invece il sito fluviale sul quale sorgerà l'opera che
                in tempi velocissimi ha ottenuto il via libera dal genio civile.
                Il ponte collegherà le vie Pusterla e Volpato, dove da lunedì
                sono stati allestiti i rispettivi cantieri.
 Le ruspe sono infatti già entrate in azione. Su via Volpato per
                spianare la sponda e per riempire con circa 1.200 metri cubi di
                sassi le sacche sul letto del Brenta formatesi nel tempo per
                effetto dell'erosione dell'acqua; operazione che consentirà di
                livellare il fondale. Ma i macchinari hanno acceso i motori
                anche sulla riva di via Pusterla, dalla quale si sviluppa una
                sorta di spiaggetta verso il fiume: qui la Protezione civile sta
                provvedendo a sistemare il terreno e ad eliminare alcune piante
                che potrebbero creare dei disagi.
 «Si tratta di interventi programmati da tempo su proposta del
                genio civile», precisa l'assessore ai lavori pubblici Egidio
                Torresan.
 Il progetto redatto in tempi da record prevede un
                attraversamento perdonale lungo circa 45 metri e largo quattro
                (qualcosa in più del bailey).
 «Il passaggio in cemento, protetto ai lati, poggerà su
                scatolari - spiega l'amministratore - una doppia fila di
                strutture di forma quadrangolare posizionate una di fianco
                all'altra. Essendo vuote in centro, permetteranno all'acqua di
                defluire. L'opera è stata studiata per sopportare una portata
                notevole, fino a 400 metri cubi d'acqua al secondo. Pertanto, in
                grado di resistere anche nel caso in cui si verificasse
                un'improvvisa piena del fiume».
 Insomma, l'attraversamento provvisorio individuato offre una
                serie di garanzie che il vecchio bailey non poteva dare per la
                sua particolare conformazione.
 «Il genio militare sarebbe stato disposto a smontarlo in 48 ore
                in caso di brentana - aggiunge il sindaco Gianpaolo Bizzotto -
                che, come sappiamo bene noi bassanesi, può montare in poche ore
                visto che il fiume riceve da diversi affluenti. Di fronte al
                rischio di dover smantellare il bailey magari un paio di giorni
                prima dell'adunata perché si palesava l'allarme di una piena,
                il Comune ha deciso di scartare l'ipotesi del ponte militare. A
                malincuore, certo. L'infrastruttura militare era stata
                considerata, fin da subito, la soluzione migliore. Il genio di
                Trento poi ci aveva messo l'anima pur di riuscire a portare a
                termine l'opera. Ma noi dobbiamo anche pensare a far funzionare
                il complesso meccanismo dell'adunata . E perdere il quarto ponte
                alla vigilia del raduno avrebbe creato enormi disagi alla
                viabilità pedonale, in quanto quello degli Alpini e quello
                della Vittoria da soli faticherebbero a reggere l'ondata d'urto
                di decine di migliaia di persone».
 «La nuova soluzione adottata potrà anche non piacere a
                qualcuno, ma è la più funzionale alle esigenze logistiche
                della manifestazione delle penne nere - continua il sindaco -
                poiché ci permette di individuare un percorso pedonale a senso
                unico capace di far defluire molte pedoni in contemporanea».
 Risolti i problemi tecnici, rimanevano però quelli economici.
                «La nuova struttura ha dei costi superiori rispetto a quella
                militare - evidenzia Torresan - ma fortunatamente tra
                sponsorizzazioni e aziende che ci mettono a disposizione il
                materiale siamo riusciti ad abbatterli mantenendoci sui 60 mila
                euro previsti per il bailey».
 Le imprese che partecipano all'operazione sono tutte del
                territorio: Euromeccanica Group spa, Venezian & Gnoato srl,
                Tecnoacciai srl, Sartori srl, Scuccato Primo. Le ultime due,
                assieme alla Lazzarotto di Valstagna, realizzeranno
                materialmente l'attraversamento, che dovrà essere completato
                entro il 29 di questo mese.
 La questione della presenza del canale che costeggia via
                Pusterla, sarà risolta invece con la posa di una passerella
                sopra lo stesso dalla quale poi si accederà agevolmente al
                ponte.
 Rimane ora da definire la direzione del senso unico pedonale,
                ovvero dell'anello che verrà creato per far defluire la massa
                di persone nell'area che gravita attorno al Ponte degli Alpini.
 Per tutta la durata dei lavori, rimarrà chiuso il passaggio
                ciclopedonale che si sviluppa lunga il fiume, nel tratto che da
                via Volpato risale il Brenta dietro all'istituto Scalabrini.
                Vietato pure l'accesso alla spiaggetta detta dell'Arcon dove si
                sta realizzando un terrapieno. Raffaella Forin
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                      | Militari
                        sempre pronti. Il no è stato dell’Amministrazione |  
                      | Sul
                        Brenta il ponte di “scatolari” |  |  
              |  |  
              |  «Non
                sono stati i militari del secondo reggimento Genio di Trento a
                dire no al “bailey”. Siamo stati noi, soppesando tutte le
                eventualità, a decidere che non potevamo permetterci di correre
                un rischio simile». Il sindaco Bizzotto e il presidente del
                comitato organizzatore dell’adunata Paolo Casagrande hanno
                tenuto a sottolinearlo ieri in conferenza stampa. «L’Esercito
                - ha spiegato il sindaco con accanto l’assessore alla
                sicurezza Mazzocco - è ancora pronto a realizzare il
                “bailey” e noi siamo grati per la disponibilità che ci ha
                sempre dimostrato. Purtroppo, la natura del nostro fiume ci ha
                costretto a cercare un’altra soluzione». E la soluzione la
                indica subito l’assessore ai lavori pubblici Torresan. Si
                chiama passaggio realizzato con “scatolari”: una serie di
                manufatti realizzati nel Bresciano, a sezione quadra di due
                metri per due, per altrettanti di lunghezza, posati sul letto
                del Brenta uno accanto all’altro in doppia fila in modo da
                avere un “ponte” di quattro metri di larghezza per 43 di
                lunghezza. La loro caratteristica è che l’acqua scorre
                all’interno della struttura senza spingere sul manufatto. In
                caso di ingrossamento del Brenta, l’acqua scavalcherà
                l’opera che regge 400 metri cubi al secondo e, in caso di
                “Brentana”, se qualche elemento fosse trascinato via, ciò
                non costituirebbe un pericolo per il Ponte degli alpini, perchè
                il singolo elemento non è pesante. «L’opera - ha spiegato
                Torresan - si inserisce in un intervento più ampio già
                previsto dal Genio civile lungo gli argini del Brenta. Occorreva
                mettere in sicurezza una “sacca” che si era formata in
                corrispondenza dell’“Arcon” e che poteva costituire un
                pericolo per le abitazioni che sorgono lungo quel tratto di
                fiume». La sacca sarà livellata con 1200 metri cubi di sassi e
                su essa poggerà il ponte. Il budget di spesa resta quello
                iniziale. «Cinquantamila euro. Per il resto saranno alcune
                imprese a sostenerci - ha detto ancora Torresan -:
                l’Euromeccanica Group, la Venezian&Gnoato, la Tecnoacciai,
                la Sartori e la Scuccato Primo. La Sartori, con la Lazzarotto di
                Valstagna, e la Scuccato per i trasporti, si occuperanno
                materialmente della costruzione del “ponte”». La struttura
                sarà pronta per il 29 di questo mese, tempo permettendo. Si
                lavorerà anche nei festivi per realizzarla». Sul “bailey”
                dell’Esercito (l’ok del Capo di stato maggiore era giunto
                alcuni giorni fa), pesava l’incognita meteo e l’instabilità
                del Brenta. Un preavviso dell’Arpav di precipitazioni
                abbondanti e rischio piena di 48-72 ore, avrebbe costretto
                all’immediata rimozione della struttura, con il rischio di
                trovarsi in coincidenza con l’adunata senza ponte. «Avremmo
                speso inutilmente dei soldi e ci saremmo trovati senza passaggio
                a nord - ha detto il sindaco -. Troppo rischioso. Con questa
                soluzione non c’è alcun pericolo di piogge o ingrossamento
                del Brenta». L’opera è stata autorizzata dal Genio civile il
                primo di aprile. «È provvisoria - ha precisato il sindaco -,
                ci è stata consentita solo per la straordinarietà
                dell’evento. Per il futuro? Beh, staremo a vedere». Il
                passaggio a nord consentirà agli alpini di defluire agevolmente
                tra le due sponde del fiume. Comune e comitato stanno cercando
                di creare dei punti di attrazione per decongestionare le due
                piazze e il Ponte degli alpini, in particolare con il “pasta
                party”, nel parcheggio del parco Ragazzi del ’99, e con la
                “Cittadella degli alpini”, nella stessa area verde. Per il
                cantiere del ponte, il percorso ciclopedonale lungo il Brenta a
                nord di via Volpato sino a via Fontanelle, sarà chiuso. Carlo
                Barbieri
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                      | Modificato
                        in corsa il progetto iniziale, dopo il diniego
                        dell’Esercito, il Comune punta tutto sull’opera di
                        una ditta privata per realizzare il passaggio |  
                      | Si
                        “lancia” il ponte. Ruspe in via Volpato |  |  
              |  |  
              | Il
                Comune non ha perso un secondo... L’adunata incombe. Non
                appena ha appreso il diniego dell’Esercito che scartava
                l’ipotesi di realizzare un ponte “bailey” sul Brenta per
                motivi di natura tecnica (l’opera rischiava di essere travolta
                da un’eventuale piena improvvisa del fiume incurante dei tempi
                necessari per la rimozione del manufatto), ha pensato bene di
                giocare l’ultima carta a sua disposizione.
  L’Amministrazione
                cittadina, infatti, aveva annunciato già l’altro ieri
                l’intenzione di affidare ad un’impresa privata la
                realizzazione di una passerella per consentire agli alpini di
                spostarsi agevolmente fra una sponda e l’altra del Brenta,
                senza sovraccaricare il Ponte Vecchio e creare un ingorgo
                colossale fra Angarano e centro storico. Si parlava di una ditta di Valstagna.
 Ieri mattina, in via Volpato, hanno fatto la loro comparsa le
                ruspe. L’accesso alla zona prospicente la spiaggetta
                dell’“Arcon” è stata recintata e sulle rive del fiume una
                ruspa ha iniziato a creare un terrapieno.
 Evidentemente le caratteristiche del “nuovo” quarto ponte
                dovranno essere sostanzialmente diverse rispetto
                all’originario progetto “bocciato” da Roma perchè a
                rischio piena e costituito da tre pannelli da tre metri
                ciascuno.
 Inizialmente si doveva realizzare una piattaforma, tecnicamente
                denominata “plinto”, in cemento, sulla sponda orientale,
                ossia in via Pusterla e questo doveva essere compito del Comune.
 Il primo sopralluogo venne effettuato ad inizio febbraio e nelle
                settimane successive alla visita in città dei tecnici del Genio
                militare pareva ci fossero buone possibilità per arrivare alla
                realizzazione del ponte.
 L’opera avrebbe richiesto circa venti giorni di lavoro ma in
                questa prima metà di aprile si sarebbe dovuto provvedere a
                realizzare i basamenti.
 Ora si tratta di vedere se nei rimanenti trentasei giorni che ci
                separano dall’adunata alpina sarà possibile lanciare il
                quartoponte fra via Pusterla e via Volpato.
 La passerella dovrà consentire alle decine di migliaia di penne
                nere di procedere secondo due sensi di marcia per raggiungere
                Angarano e per far ritorno in centro storico.
 Gli alpini, naturalmente, hanno sempre assicurato tutta la loro
                disponibilità per contribuire alla realizzazione del passaggio
                sul Brenta, ritenuto essenziale allo svolgimento
                dell’ottantunesima adunata alpina.
 Il Comune, dal canto suo, aveva previsto una spesa di 50mila
                euro per la realizzazione dei basamenti.
 Ora è davvero una corsa contro il tempo. CA.B.
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                      | Tutta
                        la città si veste di tricolore Inizia viale Venezia
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              |  |  
              | Bassano
                si veste di verde, bianco e rosso e si prepara ad accogliere gli
                alpini di tutta la nazione, ornando con il “tricolore” le
                vie che ospiteranno la sfilata delle penne nere, i palazzi e
                persino le acque del Brenta.Saranno ben visibili in ogni angolo della città prima
                dell’inizio ufficiale dell’ottantunesima adunata nazionale i
                tre colori della bandiera italiana. Sventoleranno sui drappi
                destinati ad essere appesi alle finestre e per le strade e di
                sera si rifletteranno anche sul fiume. La sezione Ana
                Montegrappa sta infatti valutando la possibilità di sistemare
                sul vecchio ponte ligneo degli speciali fari che, grazie ad un
                gioco di luci, dovrebbero riuscire a creare una suggestiva
                striscia tricolore sull’acqua del Brenta . «Già questo
                sabato - annuncia il presidente sezionale Carlo Bordignon -
                prenderà avvio l’imbandieramento del percorso della sfilata
                di domenica 11 maggio».
 
  I
                viali che quel giorno saranno interessati dal passaggio del
                corteo delle sezioni alpine provenienti da tutta Italia, nei
                prossimi giorni cominceranno quindi ad essere rivestiti con
                decine e decine di drappi verdi, bianchi e rossi. Gli stessi che già da qualche tempo sono stati esposti alla
                caserma Montegrappa in viale venezia e che i bassanesi residenti
                nelle zone centrali e nei siti strategici della manifestazione
                sono invitati ad appendere alle finestre delle loro abitazioni.
 «Le bandiere - osserva il responsabile della sezione - saranno
                distribuite ai cittadini a partire dai prossimi giorni. Da parte
                di alpini muniti di documento di riconoscimento sarà chiesto in
                cambio alle famiglie un piccolo contributo economico». C.Z.
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                      | Tutte
                        le forze coinvolte Piano viabilità Rosà si prepara
                        all’“invasione” |  
                      | Tutte
                        le forze coinvolte Piano viabilità Rosà si prepara
                        all’“invasione” |  |  
              |  |  
              | In
                vista dell’adunata nazionale degli alpini, prevista a Bassano
                dal 9 all’11 maggio, anche il Comune di Rosà si è mobilitato
                per predisporre un piano della viabilità. A questo scopo si è svolto un incontro con la partecipazione
                del comandante della polizia locale Alex Scalco,
                dell’assessore Simone Bizzotto, del sindaco Manuela Lanzarin,
                del comandante della polizia stradale Pierangelo Carlesso, di
                referenti per la Protezione civile Ana a livello provinciale.
 Vista la vicinanza con Bassano e le vie di collegamento, Rosà
                è coinvolta direttamente nello spostamento delle circa 300 mila
                persone previste per l’adunata delle penne nere.
 Data l’esiguità del personale in organico, Alex Scalco ha
                chiesto a Bassano che vengano messi a disposizione otto vigili,
                per tenere sotto controllo la viabilità nei punti critici del
                paese. La collaborazione con la Polizia stradale permetterà di
                controllare i flussi di traffico provenienti dal Padovano, con
                eventuali deviazioni verso Vicenza o Castelfranco, a nord di
                Cittadella.
 Il piano comprensoriale prevede la chiusura dell’anello
                centrale della città di Bassano, giovedì 8 maggio.
 Dal 9 maggio, la chiusura sarà spostata a sud all’altezza
                della Sveg.
 Dalle 6 alle 18 dell’11 maggio, la Gasparona sarà chiusa al
                traffico e resterà a disposizione solo per il pullman degli
                alpini nel tratto compreso fra Marostica e Pove.
 A Rosà, durante i giorni di massimo traffico, oltre alla
                polizia locale entreranno in azione gli uomini della Protezione
                civile e quelli della Protezione civile Ana. Saranno presidiati
                l’incrocio semaforico e i punti critici di via Bertorelle, via
                Cavallini e via Ca’ Dolfin.
 Per i mezzi provenienti da Treviso, è prevista la deviazione
                nella strada provinciale della Ezzelina, lungo via S. Lorenzo, a
                Rossano.
 Sarà garantito l’anello esterno di collegamento viario con
                deviazione Nove, Rosà, Rossano, Cassola, Marini, Mussolente,
                Romano e Pove. La viabilità provinciale di Baggi e S. Anna sarà
                utilizzata per il traffico di emergenza.
 L’arrivo di migliaia di mezzi richiederà turni continuati di
                sorveglianza lungo le strade rosatese, con un grande impiego di
                uomini e mezzi.
 Sarà emergenza per gli spostamenti, ma il piano è già stato
                messo in atto per evitare la paralisi del traffico. Mario Baggio
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                      | Da
                        Bassano a Latina stecca tirata a nuovo |  |  
              |  |  
              |  La
                stecca dell'Adunata è pronta. Tra le tante iniziative proposte
                dal Comitato organizzatore, c'è stata anche quella di dare una
                bella “lustrata” alla stecca dell'alpino, ricevuta dagli
                organizzatori di Cuneo in una solenne cerimonia organizzata
                nell'estate scorsa sul Ponte degli alpini.
 Gli organizzatori bassanesi si sono resi conto che il testimone
                ricevuto aveva una foggia leggermente diversa da quella canonica
                e hanno pensato di preparare per gli alpini di Latina, che
                ospiteranno l'adunata del 2009, una stecca... impeccabile.
                Affidata la realizzazione ad un laboratorio locale, gli alpini
                bassanesi l'hanno fatta ricostruire istoriandola con il logo
                dell'Ana e quello dell’ottantunesima adunata, inserendo nel
                corpo della stessa, le targhe con incise data e località di
                tutte le precedenti adunate, da quella del 1920 sull'Ortigara,
                all'appuntamento dello scorso anno a Cuneo.
 Nella sua versione originale la stecca è predisposta per
                l'inserimento delle targhe che testimonieranno il raggiungimento
                delle 100 edizioni dell'adunata. Quella pubblicata qui, invece,
                ottimizza lo spazio riportando gli appuntamenti fino a quello
                organizzato quest'anno a Bassano.
 Vista la forma, forse a qualcuno piacerà sapere che la
                “stecca” non è solo un modo di dire, ma che si tratta di un
                oggetto fisico, molto pratico, un tempo utilizzato dai sarti e
                da chi era aduso indossare abiti caratterizzati da luccicanti
                bottoniere.
 I bei bottoni venivano infilati ad uno ad uno, laddove lo spazio
                è più ampio, e lustrati in maniera semplice e veloce per
                presentarli luccicanti sulla divisa da parata o all'appello per
                la libera uscita. G.A.
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                      | Distribuzione
                        bandiere per l'Adunata |  |  
              |  |  
              | Nei
                prossimi giorni gli alpini dei gruppi ANA di Bassano del Grappa
                muniti di apposito documento di riconoscimento, rilasciato dalla
                sezione ANA Montegrappa inizieranno una distribuzione delle
                bandiere tricolore nelle famiglie di Bassano, da esporre alle
                finestre.Quanti volessero accogliere la loro proposta possono versare un
                contributo libero.
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                      | Anche
                        la caserma Montegrappa sarà protagonista con due
                        esposizioni a carattere storico. Molteplici le
                        iniziative in calendario per l’appuntamento |  
                      | Mostre,
                        concerti, teatro La città saluta gli alpini
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                      | «Un
                        programma che testimonia il profondo legame esistente
                        tra la città del Grappa e le penne nere» |  |  
              |  |  
              | È
                quanto mai ricco il programma di iniziative culturali
                predisposto e presentato ieri nella sede operativa del comitato
                organizzatore, a cornice dell'ottantunesima Adunata nazionale
                alpini di Bassano fra l'8 e l'11 maggio.«Un fiorire di proposte culturali, artistiche, musicali
                (centocinquanta i cori e le fanfare coinvolti nei giorni
                dell'adunata), editoriali e promozionali che testimonia il
                profondo legame esistente tra la città del Grappa e le penne
                nere», ha commentato l'assessore alla cultura Luciano Fabris.
                «Sarà proprio il programma culturale, denso e qualitativamente
                rilevante, a costituire il fiore all'occhiello dell'adunata
                bassanese - ha spiegato il responsabile di mostre e
                manifestazioni, Lucio Gambaretto -. Cominceremo già dal 3
                maggio, a palazzo Agostinelli, con tre mostre in una: “Amore e
                Guerra”, “Alpini in tempo di pace” e “Le cartoline dei
                prestiti di guerra”, che sveleranno alla città un volto
                inedito delle nostre truppe di montagna». Accanto agli
                elaborati di fattura alpina spazio ai giovani, con due mostre
                fotografiche allestite tra sala Tolio e Centro anziani, e ai
                giovanissimi che dal 7 al 12 maggio vedranno esposti i loro
                lavori in tema con l'adunata nei locali della scuola Mazzini. «Anche
                la gloriosa Montegrappa tornerà ad essere protagonista della
                vita cittadina - ha aggiunto il vicepresidente del comitato
                organizzatore, Flavio Gollin - perchè abbiamo scelto,
                simbolicamente, di collocare due mostre a tema storico proprio
                negli spazi dell'ex-caserma».
 
  Accanto
                alle mostre (venticinque, equamente ripartite tra città e
                comprensorio) saranno particolarmente significativi gli
                spettacoli proposti in concomitanza con l'adunata: il via sarà
                dato con “Centomila gavette di ghiaccio”, adattamento
                teatrale del testo di Giulio Bedeschi, presentato il 3 maggio
                all'Astra. «Un lavoro che vuole essere un esplicito omaggio ai nostri
                concittadini, che hanno accolto con calore ed entusiasmo
                l'adunata nazionale», hanno spiegato i responsabili
                dell'organizzazione. A seguire, il 7, “Conflitto e Castigo”
                (sempre al teatro Astra), e il clou al palazzetto dello sport,
                l'8 maggio, con l'applauditissimo “Sergente nella neve” di
                Marco Paolini, su testi di Mario Rigoni Stern.
 «Alpinità e cultura: un binomio vincente - ha aggiunto
                l'assessore Fabris - che anche grazie al lancio, nei giorni
                dell'adunata, della “Card Amici di Bassano”, contribuirà
                alla promozione del nostro territorio».
 «Una promozione già in atto da alcuni mesi sulle pagine della
                rivista “L'Alpino” - gli ha fatto eco Vittorio Brunello,
                nostro concittadino nonché direttore della pubblicazione
                ufficiale dell'Ana - nello specifico abbiamo aperto le nostre
                pagine a giornalisti e scrittori bassanesi perchè potessero
                raccontare in prima persona la città».
 «Confidiamo poi - ha aggiunto - nella capacità dei nostri
                cori, delle numerosissime fanfare e dei gruppi spontanei di
                “veci” e “bocia” di animare vie e piazze della città
                durante le tre giorni alpina».
 È finita qui? Certo che no, perchè ci sono ancora due sorprese
                per il gran finale: l'apertura di musei e monumenti, con ingress
                gratuito fino alle 23 nei giorni dell'adunata, e
                l'organizzazione ad opera dell'assessorato, di visite guidate
                nei luoghi della città che conservano la memoria della Grande
                guerra.
 «Memoria per conservare l'identità, guardando ad un futuro di
                giustizia e pace», hanno concluso in coro tutti i responsabili
                delle iniziative culturali. Lorenzo Parolin
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                      | TRASPORTI
                        PUBBLICI |  
                      | Sarà
                        trasferita la stazione degli autobus |  |  
              |  |  
              | Anche
                il servizio di trasporto pubblico sarà modificato, nei tempi e
                nei luoghi, in occasione dell'adunata degli alpini.A partire dalla stazione degli autobus, che da lunedì 5 a
                giovedì 15 maggio sarà trasferita.
 E precisamente: per le provenienze extraurbane, verrà spostata
                in viale Diaz, nel tratto ad ovest della nuova rotatoria (salvo
                variazioni dovute alla situazione contingente), mentre per le
                provenienze urbane verrà collocata in quella di nuova
                realizzazione (dovrebbe essere ultimata a breve), nell'area
                della stazione ferroviaria.
 Piazzale Trento, infatti, dovrà essere del tutto sgombro perché
                ospiterà le tribune delle autorità che assisteranno alla
                sfilata delle penne nere di domenica 12 maggio.Le corse del
                trasporto pubblico urbano ed extra urbano rimarranno
                regolarmente in funzione, secondo il normale programma di
                esercizio, per tutto il periodo dell'adunata .Tuttavia, a
                partire dalla giornata di venerdì 9 e fino a domenica 11
                maggio, è prevista un'intensificazione ed estensione del
                servizio su 5 linee con provenienza Pederobba, Casella d'Asolo,
                Cittadella, Sandrigo e Thiene, con una percorrenza continua.Per
                quanto riguarda i bus navetta urbani, questi continueranno a
                svolgere la loro funzione di trasporto nei giorni 9, 10 e 11
                maggio, ma con modalità differenti tra i giorni precedenti e il
                giorno dell'Adunata .
 Inoltre, fino a sabato sera, funzionerà un servizio di supporto
                sviluppato su 7 linee e finalizzato a collegare i grandi
                parcheggi esterni e le aree di attendamento con il centro
                storico. La linea 1 collegherà Villa Negri di Romano a via
                Passalacqua. La linea 2 si muoverà dal centro di San Zeno fino
                a viale Venezia. La linea 3, da Travettore e quartiere Firenze.
 La linea 4, da località Baggi alla rotatoria di via Rosmini. La
                linea 5, dal parcheggio Strada Cartigliana alla rotatoria di via
                Rosmini. La linea 6, dalla Centrale del Latte di Marchesane alla
                nuova rotatoria del ponte nuovo. La linea 7, da Campese a viale
                Scalabrini.Il servizio effettuerà un orario continuato dalle 8
                di venerdì 9 maggio alle 2 di sabato 10, e dalle 8 di sabato 10
                alle 2 di domenica 11 maggio.Nella giornata di domenica, le
                linee rimarranno le stesse, ma le corse inizieranno alle 6 e si
                protrarranno fino alle 24.R.F.
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                      | Mancano
                        37 giorni e tra le vie Pusterla e Volpato tutto è
                        immobile ma l’Amministrazione ritiene di poter
                        realizzare il passaggio vitale per l’adunata |  
                      | Ponte,
                        i tempi stringono |  |  
              |  |  
              | In
                viale Venezia procedono spediti i lavori, hanno ridipinto
                persino i pali dell’illuminazione. Il percorso della sfilata
                dell’ottantunesima adunata dev’essere rimesso a nuovo. Sulle
                rive del Brenta, invece, tutto resta inesorabilmente immobile. Nella prima metà di questo mese, si doveva provvedere a gettare
                i basamenti del manufatto. In un secondo tempo sarebbero dovuti
                entrare in scena i militari del Genio guastatori di Trento per
                lanciare il ponte fra le due sponde, in corrispondenza della vie
                Volpato e Pusterla. Ma non si farà nulla. Per l’Esercito c’è
                il rischio che una piena improvvisa travolga il ponte prima che
                esso possa essere rimosso.
 
  Quello
                che appare sempre più come un punto nevralgico di tutta la due
                giorni alpina si sta rivelando come il nodo più complesso da
                sciogliere e il problema maggiore di tutta l’organizzazione.
                Sul Ponte degli alpini transiteranno tutte le penne nere che
                giungeranno in città: decine di migliaia di persone che
                potrebbero creare un ingorgo colossale fra Angarano e discesa
                Gamba. Oggi, mancano solo 37 giorni alla fatidica data e del ponte
                neanche l’ombra. L’Amministrazione cittadina sta correndo ai
                ripari nel tentativo di trovare un soluzione. Da un lato il col.
                Paolo Casagrande, presidente del comitato organizzatore
                dell’adunata, aveva prospettato l’alternativa dell’uso del
                Ponte nuovo per creare un flusso di ritorno verso il centro
                storico. Di diverso parere il Comune che punta comunque sulla
                realizzazione di un passaggio nello stesso punto in cui si
                sarebbe dovuto gettare il “bailey” dell’Esercito.
 A sentire l’assessore Torresan appare una via ancora
                percorribile. L’incarico dovrebbe essere affidato ai civili,
                forse a una ditta della Valbrenta. Ma manca poco più di un
                mese. Sarà possibile realizzare il ponte provvisorio? Oggi, o
                domani al massimo, l’Amministrazione Bizzotto dovrebbe calare
                le carte. Le ultime, perché ormai... “rien ne va plus” e
                l’adunata rischia di essere affidata al solo Ponte degli
                alpini. CA.B.
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                      | Parallelamente
                        alle celebrazioni solenni dell’Adunata, la città e il
                        circondario ospiteranno una fitta serie di concerti ed
                        eventi culturali |  
                      | Insieme
                        agli Alpini 27 mostre e 150 cori |  
                      | Una
                        speciale card consentirà sconti sull’ingresso ai
                        musei e sui biglietti di Operaestate festival fino al
                        dicembre 2009 |  |  
              |  |  
              | Sette
                mostre a Bassano e una ventina dislocate sul territorio, una
                decina di eventi, fra i quali alcuni spettacoli di notevole
                spessore, e poi numerose pubblicazioni e oltre 150 cori e
                fanfare che daranno vita a concerti ufficiali ed esibizioni
                improvvisate. Musei aperti, visite guidate ai principali siti
                storici cittadini, promozioni e agevolazioni per tutti gli
                interessati a cui viene offerta la possibilità di sottoscrivere
                la card "Amici di Bassano".È la variegata offerta culturale, concentrata dal 9 all'11
                maggio, con la quale la città del Grappa accoglierà le decine
                di migliaia di penne nere attese per il grande raduno alpino.
 «Un cartellone intenso, ma anche di qualità - ha premesso
                Lucio Gambaretto, a capo della commissione culturale del
                comitato organizzatore dell'adunata - che a nostro avviso
                coniuga gli interessi dell'ospiti con quelli dei bassanesi a cui
                stanno a cuore la storia e le tradizioni della nostra terra. Una
                programmazione, quella messa a punto, degna delle potenzialità
                culturali della città, che si distingue per la ricercatezza e
                la varietà delle proposte».
 Stando agli alpini addetti ai lavori, un ventaglio di
                appuntamenti come quello che fa da cornice all'adunata bassanese
                non si era mai visto nei raduni precedenti, sia per quantità
                che per rilevanza.
 «In realtà, il numero delle opportunità sarebbe stato di gran
                lunga superiore se avessimo avuto una maggiore disponibilità di
                spazi - ha spiegato Gambaretto - nonostante il Comune ci abbia
                concesso tutti i luoghi espositivi, i teatri e gli impianti
                sportivi della città, abbiamo dovuto rifiutare molte richieste
                pervenuteci da parte di associazioni o privati interessati a
                dare un contributo culturale alla manifestazione alpina».Secondo
                l'assessore alla cultura Luciano Fabris, due sono le motivazioni
                che stanno alla base di questo felice risultato.
 «Il legame dalle radici profonde fra le penne nere e Bassano -
                ha interpretato l'amministratore - e il fermento culturale che
                caratterizza il territorio. La nostra città produce e promuove
                cultura. E l'adunata , al di là del ricordo e della festa in sé,
                è anche un'occasione culturale alla portata di tutti. E
                infatti, le mostre allestite in città in quel periodo saranno
                tutte ad ingresso gratuito. Come sarà libero l'accesso al museo
                civico, a quello della ceramica e remondiniano di palazzo Sturm,
                all'esposizione naturalistica del Bonaguro e alla torre civica
                che in via straordinaria resteranno aperti dalle 9 alle 23 nei
                giorni 8,9,10 e 11 maggio».
 Gli ospiti, ma l'opportunità sarà estesa anche ai bassanesi,
                potranno poi sottoscrivere la card "Amici di Bassano"
                con la quale riceveranno del materiale informativo sull'offerta
                culturale cittadina e potranno godere di sconti futuri sia sui
                biglietti d'ingresso ai musei che su quelli degli spettacoli di
                Operaestate Festival Veneto. L'agevolazione si protrarrà fino
                al 31 dicembre 2009.
 Città di cultura ma anche a vocazione turistica e quindi
                ospitale. Per l'adunata , Bassano indosserà il suo vestito più
                elegante. «Abbiamo perciò anticipato il concorso "Bassano
                fiorita" che solitamente si svolgeva a fine giugno - ha
                ricordato l'assessore Fabris - invitiamo pertanto i residenti e
                i gestori dei pubblici esercizi a ornare con piante e fiori i
                balconi e le finestre delle loro abitazioni o l'esterno delle
                attività. I più suggestivi dei quali saranno poi premiati.
                Credo sia un gesto sempre apprezzato quello di abbellire la città
                con un fiore o una pianta».E sempre nei giorni centrali del
                raduno alpino debutterà il premio dedicato alla memoria del
                generale Amedeo De Cia. Istituito dal figlio dell'alto ufficiale
                che riposa nel cimitero cittadino, consiste in diecimila euro.
                Saranno assegnati a un alpino, o a uno scrittore, a un gruppo
                corale che in qualche modo ha contribuito a valorizzare il
                glorioso corpo.Raffaella Forin
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                      | Mancano
                        37 giorni e tra le vie Pusterla e Volpato tutto è
                        immobile ma l’Amministrazione ritiene di poter
                        realizzare il passaggio vitale per l’adunata |  
                      | Cosa
                        resterà di questo evento? |  |  
              |  |  
              |  Bassano
                è tutta in fermento in attesa del grande evento di cui gli
                alpini saranno iprotagonisti per la loro 81^ adunata nazionale. Tutto è pronto per la festa delle penne nere. Bassano, città
                degli alpini, non ha finora pensato di lasciare ai posteri un
                qualcosa di tangibile come segno e ricordo di questo fatto
                eccezionale.
 Personalmente speravo che, in questa fase preparatoria, dai vari
                comitati, dai responsabili della città e soprattutto dalle
                associazioni culturali cittadine uscisse qualche proposta
                significativa al riguardo, ma invece niente.
 Questa mia presa di posizione non vuole essere una nota stonata
                in questo momento di euforica attesa, ma di ringraziamento per
                quanto si sta facendo.
 Tutti sanno della recente inaugurazione della bella fontana alla
                rotonda davanti al Ponte della Vittoria. Complimenti sinceri a
                chi ne ha avuto l’idea e poi l’ha sostenuta
                finanziariamente.
 A dire il vero questo abbellimento non è l’espressione di
                tutta una città ma di una ditta privata, come da cartello. Il
                bello sarebbe che Bassano, la città degli alpini, potesse
                realizzare per l’occasione un segno concreto e ben visibile
                attinente a quanto sta per avvenire. Potrebbe essere un
                monumento che mettesse in risalto la figura ed il ruolo
                dell’alpino o la storia di questo corpo glorioso.
 Il luogo più indicato per la sua collocazione sarebbe nel
                piazzale Cadorna al posto dell’attuale fontana poco
                appariscente e quasi invisibile perchè troppo bassa.
 In mancanza d’altro potrebbe essere sufficiente una targa
                commemorativa, nel qual caso la cosa di gran lunga da preferirsi
                sarebbe l’intitolazione di una via importante con la dicitura:
                via degli Alpini. Organizzare una festa, dalla risonanza
                mondiale, senza poi lasciare un segno che incida nella vita e
                quindi nella storia della città sarebbe, a mio avviso, una
                svista o, meglio, un errore assai grave.
 Con il mio suggerimento penso di dare il mio apporto per una
                migliore riuscita di questa grande kermesse delle penne nere
                nella nostra città.
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                      | AL
                        TEATRO ASTRA E AL PALASPORT |  
                      | "Centomila
                        gavette" e "Il Sergente" di Paolini |  |  
              |  |  
              | Reportage
                fotografici dal fronte, attrezzature ed equipaggiamenti di ieri
                e di oggi, documenti, recital e rappresentazioni con artisti di
                calibro nazionale, ma anche triangolari di calcio, spettacoli
                multimediali, visite guidate sui luoghi nei quali sono state
                scritte memorabili pagine della storia alpina e poi decine e
                decine di concerti corali e di caroselli di fanfare, complici
                151 formazioni che approderanno ai piedi del Grappa.Il cartellone bassanese degli eventi si articola in cinque
                appuntamenti. Sabato 3 maggio, alle 21, il teatro Astra ospiterà
                il recital "Centomila gavette di ghiaccio" (cinque
                euro il biglietto). Sempre sul palcoscenico dell'Astra, mercoledì
                7 maggio alle 21, andrà in scena "Conflitto e
                Castigo" di Maurizio Mune con Milena Vucotic (ingresso
                dieci euro). Contemporaneamente, sul terreno dello stadio
                Mercante, prenderà il via la sfida a calcio fra le squadre
                Alpini Veneto Team, Piloti e Olimpionici e Over 45 Diesel
                (ingresso sette euro, l'incasso sarà devoluto in beneficenza).
 Giovedì 8 maggio, alle 21, sarà la volta dell'artista Marco
                Paolini che al palasport presenterà "Il sergente nella
                neve" tratto dall'omonimo romanzo di Mario Rigoni Stern
                (ingresso 15 euro in platea, 10 in gradinata).
 E ancora il palazzetto dello sport sarà teatro, nella serata di
                venerdì 9 maggio, dello spettacolo multimediale registrato in
                Dvd "Una lunga penna nera" e presentato dal vivo con
                canti, racconti e immagini a cura dei cori Val Canzoi di
                Castelfranco e Edelweiss Ana Montegrappa (ingresso libero fino
                ad esaurimento posti).
 I biglietti per seguire tutti gli appuntamenti si potranno
                prenotare dal 14 aprile nella sede del comitato organizzatore
                dell'adunata , in viale delle Fosse, nei locali dell'ex
                ospedale, e all'ufficio Iat di Largo Corona d'Italia.
 Sette invece le esposizioni di carattere alpino allestite in
                città a partire dalla fine di questo mese (tutte ad ingresso
                libero). Dal 15 aprile a 18 maggio, nel Castello degli Ezzelini
                si potrà ammirare la mostra fotografica "La nascita del
                mito degli alpini" curata da Dal Molin e Pozzato. Dal 24
                aprile al 29 giugno, le sale del museo civico ospiteranno la
                rassegna "Gli alpini e la città di Bassano: cartoline,
                foto e documenti inediti". Il legame fra le penne nere e la
                città del Grappa sarà raccontato con materiale pressoché
                inedito conservato negli archivi dell'istituto museale e da
                alcuni filmati d'epoca.
 A Palazzo Bonaguro, il 30 aprile sarà inaugurata la
                "Grande mostra sulla prima guerra mondiale" e quella
                dedicata al centenario del corpo delle infermiere volontarie
                della Croce Rossa Italiana. Le due esposizioni saranno
                visitabili fino al 18 maggio.
 Tre invece i percorsi che saranno allestiti a palazzo
                Agostinelli dal 3 al 25 maggio: "Amore e guerra",
                "Alpini in tempo di pace", "Le cartoline dei
                prestiti di guerra (1915-'18). Dal 7 al 12 maggio alla caserma
                Montegrappa saranno esposte le mostre "La ritirata di
                Russia" e "Fotografie sulla storia della
                caserma"; quest'ultima, in particolare, ripercorrerà
                attraverso documenti e immagini, la storia e la vita della
                struttura militare cittadina fino alla recente chiusura.
 Nello stesso periodo, ma alla scuola Mazzini, saranno esposti
                gli elaborati degli allievi che hanno partecipato al concorso
                "Alpini: dal fronte della dovere al fronte della solidarietà"
                ed i bozzetti per la realizzazione del manifesto e della
                medaglia dell'adunata . Dall'8 all'11 maggio, nella chiesetta
                dell'Angelo troveranno spazio i materiali relativi agli eventi e
                alle vicende europee dei soldati di montagna.
 Altri appuntamenti espositivi saranno organizzati in tutto il
                territorio: da Castelfranco a Breganze, dal Forte Corbin-Monte
                Cengio (Altopiano di Asiago) a Cittadella.
 Tra le manifestazioni collaterali anche l'inaugurazione della
                nuova sede bassanese della Lilt (Lega italiana per la lotta
                contro i tumori) in via Marinali che si terrà giovedì 8 maggio
                con inizio alle 17,30. Il giorno successivo, alle 16, alla
                caserma Montegrappa, verrà scoperta la targa ricordo intitolata
                ai "Ragazzi di Aosta '41". Mentre dal 5 all'8 maggio,
                il nucleo della protezione civile Ana recupererà e ripulirà il
                parco di Monte Crocetta, lasciando un segno tangibile
                dell'impegno e della buona volontà delle penne nere.
 Infine, le pubblicazioni. Martedì 6 maggio, a palazzo Roberti
                alle 18, verrà presentato il libro curato da Marco Mondini
                "Alpini- parole e immagini di un mito guerriero",
                mentre altre pubblicazioni sulla storia e la vicende salienti
                che hanno per protagoniste le truppe alpine saranno illustrate
                giovedì 8 maggio alle 18,30 nella sala Chilesotti del museo
                civico.R.F.
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                      | Negata
                        la posa della struttura per l’attraversamento del
                        fiume in occasione del raduno degli alpini |  
                      | Il
                        timore di piene fa saltare il ponte mobile sul Brenta |  |  
              |  |  
              | Il
                “quarto” ponte, quello che doveva essere realizzato
                dall’Esercito a nord di quello degli alpini, non si farà.
                Doccia fredda sulla città e sul comitato organizzatore
                dell’ottantunesima adunata che puntava tutto sul collegamento
                provvisorio in vista dell’adunata delle penne nere.L’opera doveva consentire un passaggio più fluido alle decine
                di migliaia di alpini in movimento fra le due sponde del Brenta:
                il ponte degli alpini doveva essere utilizzato solo in un senso,
                il quarto nell’altro. Per raggiungere Angarano si sarebbe
                utilizzato il ponte palladiano, per ritornare verso il centro,
                invece, l’opera realizzata dal Genio militare.
 
  L’assessore
                ai lavori pubblici, Egidio Torresan, nel corso del sopralluogo
                dei militari del Genio guastatori di Trento lo aveva fatto
                capire: senza il quarto ponte, gestire il flusso di alpini fra
                le due rive del Brenta sarebbe stato un problema non da poco.
                Che da Roma dovesse arrivare un “no” era ormai nell’aria. L’inesorabile scorrere dei giorni, entro le prime due
                settimane di aprile dovevano essere gettati i basamenti per la
                realizzazione del “bailey” fra via Pusterla e via Volpato,
                aveva fatto intendere agli organizzatori che per la posa del
                ponte non c’erano più speranze.
 A far pendere la bilancia per la cancellazione del progetto
                sarebbe stata la pericolosità di una piena improvvisa che
                avrebbe scatenato la sua furia contro un manufatto che non
                potrebbe essere smantellato in breve tempo. Dopo mesi di
                incontri, sopralluoghi e valutazioni, quella che rimane come una
                delle più grosse incognite per la macchina organizzativa
                dell’ottantunesimo convegno nazionale delle penne nere, il
                “no” definitivo dalla capitale mette in difficoltà la
                logistica dell’adunata.
 L’Amministrazione punta ad affidare un passaggio a raso ad una
                ditta privata della Valbrenta. L’opera appare vitale allo
                svolgimento del fine settimana alpino. «Nell’eventualità in
                cui non riuscissimo a farlo - aveva detto il colonnello
                Casagrande, presidente del comitato organizzatore - stiamo
                mettendo a punto alternative, che coinvolgeranno inevitabilmente
                il Ponte nuovo».
 Ora si tenta la carta del privato per la realizzazione del
                quarto ponte che nell’originario progetto avrebbe richiesto
                l’intervento di diverse decine di uomini e almeno una ventina
                di giorni di lavoro. Ma il tempo, a questo punto, stringe sempre
                più e senza il quarto ponte, la città rischia grosso. Carlo
                Barbieri
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                      | Parcheggi.
                        Posti riservati ai residenti |  
                      | In
                        arrivo i pass per le famiglie |  |  
              |  |  
              | I
                residenti e i lavoratori dell'area interdetta alla circolazione
                nei giorni dell'adunata alpina, potranno parcheggiare l'auto in
                alcuni spazi a loro riservati.E precisamente: nel parking di via mons. Onisto, in Destra
                Brenta, in quello di fianco al cimitero di Angarano, alla scuola
                media Bellavitis di via Colombare, all'istituto Ferracina, su
                viale Scalabrini, nel parcheggio ricavato dove sorgeva la
                Continplast, in via del Cristo, in quello Ascom di viale De
                Gasperi, nel parcheggio del Centro Studi, della Baxi e della Iar
                (ma solo da venerdì sera).
 Ai residenti del centro storico e della zona del Margnan che
                gravita attorno a prato Santa Caterina saranno riservati i
                parcheggi di Sant'Anna, ma anche il Cadorna e il Gerosa.
 A queste tre aree sosta vi si potrà accedere solo con il pass
                allegato alla pubblicazione "Speciale adunata alpini",
                che sarà recapitata ad ogni famiglia nella seconda metà del
                mese di aprile. Il lasciapassare dovrà essere compilato ed
                esposto visibilmente sull'automezzo.
 Oltre a consentire l'accesso ai parcheggi riservati, il pass
                servirà anche per uscire dalla città percorrendo le strade
                libere da occupazioni e raggiungere così la viabilità esterna.
 Tuttavia, il documento non garantirà il rientro in città. I
                residenti pertanto, nella fase di rientro, dovranno utilizzare i
                parcheggi esterni collegati al centro con i bus navetta.
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                      | MOSTRE
                        E ALPINI. Nelle foto esposte al Castello |  
                      | Ecco
                        cosa fu la ritirata dal fronte russo |  |  
              |  |  
              | I
                giorni tragici della ritirata degli alpini dal fronte russo
                rivivono nelle sale del corpo di guardia attraverso le foto in
                bianco e nero del ten. Aldo Devoto e il racconto del reduce
                Pasquale Corti. Rimarrà aperta sino al 13 al castello degli
                Ezzelini la rassegna fotografica “La disfatta”, dedicata a
                una delle pagine più drammatiche della storia italiana. 
  La
                mostra è destinata a dare il via alle manifestazioni promosse
                per l’adunata nazionale. Per due settimane, in città,
                rimarranno quindi esposte le fotografie scattate dal ten. Devoto
                durante la ritirata dal fronte russo e consegnate poi
                all’amico e compagno di viaggio, l’emiliano Pasquale Corti,
                ex-combattente della divisione Tridentina. Dopo aver recuperato l’eredità lasciatagli dall’autore
                delle immagini, il reduce ha deciso di mettere a disposizione di
                tutti, specialmente delle nuove generazioni, questa preziosa
                documentazione e di spiegare cosa accadde in Russia.
 Per tutta la durata della rassegna, promossa dal gruppo alpini
                di San Giacomo di Romano e patrocinata dal Comune di Bassano, il
                reduce resterà in città e sarà disponibile, al mattino, ad
                incontrare le scuole.
 Il pomeriggio sarà invece presente al Castello, mentre la sera
                dell’8 aprile, alle 20.30, presenterà la sua testimonianza in
                chiesetta Torre a San Giacomo. La mostra potrà essere visitata
                dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Gli istituti che
                desiderano ospitare Pasquale Corti possono contattare il numero
                3484756475. C.Z.
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                      | Tezze
                        sul Brenta |  
                      | Bandierone
                        di 15 metri saluterà gli alpini |  |  
              |  |  
              | Sono
                cominciati i preparativi per addobbare il paese a ricevere i
                numerosi alpini che passeranno per le vie del comune. Saranno
                particolarmente imbandierate le vie Risorgimento, Marconi, Villa
                e Viale Brenta. Il centro avrà un look tutto particolare: al
                campanile sarà appeso un bandierone di quindici metri per
                cinque (misure record) e a coordinare l'operazione sono delegati
                l'alpino Nico Cocco e il figlio Damiano, esperto scalatore. Sarà
                inoltre appesa, di fronte all'ex municipio, un'altra bandiera da
                cinque metri per cinque. Ora saranno posizionate le altre due
                "bombe", reperti bellici, al monumento dei caduti, così
                saranno sei.Il gruppo Ana di Tezze è pronto a ricevere e ad ospitare 300
                alpini provenienti da varie località. "Il nove maggio -
                anticipa Silvano Zarpellon responsabile da ben 13 anni del
                gruppo locale - nel capannone in Brenta ospiteremo il gruppo Ana
                di Provezze (Brescia) che arriverà con settanta persone e il
                gruppo di Ghifa (Intra, Verbania) sul Lago Maggiore. La domenica
                arriveranno i vicentini di Agugliaro e un altro gruppo da San
                Giorgio Montalbano (Bergamo). Il capannone sarà attrezzato
                opportunamente per passare la notte, mentre per il vitto non ci
                sono problemi. Un trattamento speciale avrà invece il gruppo
                Ana di Olgiate Comasco che arriverà il sabato con la fanfara e
                sarà alloggiato al centro diurno del centro: in serata si
                esibirà in piazza. Avremo in paese un bel gruppo di ospiti e
                chiediamo a tutti di collaborare e mostrare ospitalità. Un
                saluto, un sorriso, uno scambio di parole non dovrebbero
                mancare".
 E su sicurezza e viabilità?
 "Il comandante della polizia locale Fiorenzo Fior - precisa
                Zarpellon - ci darà indicazioni sul programma di quei giorni e
                su cosa dovremo fare noi di Tezze. L'adunata di Bassano passerà
                alla storia non solo per il luogo in cui si svolge, in mezzo a
                tanti territori teatro della azioni più valorose degli alpini,
                ma anche per l'organizzazione e il numero di partecipanti".
                Pio Brotto
 
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                      | Dall’8
                        all’11 maggio circolazione e rete viaria della città
                        e dei dintorni saranno rivoluzionate. Ecco divieti di
                        sosta e di transito strada per strada |  
                      | Adunata,
                        un vademecum per i cittadini |  
                      | Per
                        quattro giorni i residenti del centro storico e
                        dell’area a ovest del ponte non potranno muoversi
                        sulle loro vetture |  |  
              |  |  
              | Saranno
                giornate difficili per la viabilità bassanese quelle a cavallo
                dell'adunata degli alpini. Dall'8 al 11 maggio, infatti, la rete
                viaria interna e quella esterna alla città saranno
                rivoluzionate.
 Il disagio maggiore lo avvertiranno i residenti del centro
                storico e dell'area subito ad ovest del Ponte degli alpini, che
                per quattro giorni non potranno muoversi a bordo dei loro
                automezzi.
 
 Nel tentativo di ridurre le difficoltà, l'ufficio tecnico
                comunale ha predisposto una sorta di vademecum allegato alla
                mappa dei divieti, offrendo consigli e suggerimenti ai
                cittadini.
 
 Ai residenti della zona off-limits al traffico è consigliato di
                posteggiare l'automobile nei parcheggi privati (box, garage,
                cortili) o nelle aree di sosta, messe appositamente a
                disposizione, entro la giornata di giovedì. Ma si suggerisce
                loro anche di evitare gli spostamenti in uscita dalla città dal
                pomeriggio di venerdì 9 maggio, poichè il rientro potrà
                avvenire solo utilizzando i bus navetta, dopo che l'automobile
                sarà lasciata nei parcheggi identificati per i residenti.
 
 Ecco in sintesi la mappa dei divieti programmati dal Comune per
                la manifestazione alpina.Strade e piazze sulle quali scatterà
                il divieto di sostaalle 6 di lunedì 5 maggio e si protrarrà
                fino al termine delle esigenze organizzative della
                manifestazione: Prato Santa Caterina, Viale Venezia, Viale delle
                Fosse, Via Parolini, Viale XI febbraio, piazzale Cadorna e
                piazzale Trento.Strade chiuse al transito e con divieto di sosta
                dalle 9 di giovedì 8 maggio alle 24 di domenica 11 maggio (il
                transito sarà consentito ai residenti fino alle 14 di giovedì
                8 maggio): via e vicolo Volpato, Via Colombare, Vicolo Don Soldà,
                Via San Donato, Via e Vicolo Macello, Via Angarano (ad est di
                viale Scalabrini), Via Manardi, Salita Margnan, Via Sant'Anna,
                Via Pusterla, Via e Vicolo Gamba, Via e Vicolo Menarola, Via
                Ferracina, Via e Vicolo Schiavonetti, Via Portici Lunghi, Via
                Bellavitis, Via Campo Marzio, Via Porto di Brenta, Via Bastion,
                Via Mure del Bastion, Vicolo Bastion, Via Verci, Via Marinali,
                Via e Vicolo Bonamigo, Via Roma, Via dell'Angelo, Vicolo
                Brocchi, Via Museo, Via e Vicolo da Ponte, Viale dei Martiri,
                Vicolo Callegherie Vecchie, Vicolo XX Settembre, Via Barbieri,
                Via Vendramini, Via Vittorelli, Via San Bassiano, Via della
                Torre, Via e Vicolo Matteotti, Vicolo dei Zudei, Via Bricito,
                piazza Castello degli Ezzelini e piazza Terraglio, piazzotto
                Montevecchio, piazza Libertà e piazza Garibaldi, piazzetta
                delle Poste, piazza dell'Angelo, piazzale Trento, piazzetta
                Guadagnin, piazzetta Zaine.Strade chiuse al transito e con
                divieto alla sosta, dalle 14 di venerdì 9 maggio alle 24 di
                domenica 11 maggio: via Margnan, Prato Santa Caterina, Via Santa
                Caterina, Via Sant'Agnese, Via Santo Stefano, Via San
                Bonaventura, Via San Francesco, Via Frate Marco d'Aviano, Viale
                Scalabrini, Via Ca' Tonde, Viale Pio X, Viale Venezia, Viale
                delle Fosse, Via Parolini, Viale XI Febbraio, Piazzale Cadorna,
                Viale De Gasperi, Via Brigata Basilicata, piazzale gen.
                Giardino.Strade interessate dall'ammassamento sulle quali
                scatterà il divieto di sosta dalle 6 di sabato 10 maggio alle
                22 di domenica 11 maggio.
 
 Nel territorio comunale di Bassano: Via Col Moschin, Via Monte
                Asolone, Via Gaidon (riservate alla viabilità di servizio), Via
                col Fagheron (da via Col Moschin a Viale Montegrappa), Via San
                Giovanni Bosco (da via Cogo a via Ca' Cornaro),Via Roberti, Via
                Cogo (tronco sud fino all'incrocio con via San Giovanni Bosco),
                Viale Montegrappa, Via Monte Verena, Via Ca' Cornaro (riservata
                alla viabilità di servizio), Via Piave.
 
 Nel territorio comunale di Cassola: Viale Venezia, Viale San Pio
                X, Via Dante Alighieri (da via Gaidon a via Zanella), Via
                Manzoni, Via Zanella (da viale Venezia a via Calibri), Via
                Calibri (da via Gaidon a via Toscanini), Via Leonardo da Vinci,
                Via dei Mille, Via Padova,Viale San Giuseppe (da via Pio X a via
                Leonardo da Vinci).
 
 Strade chiuse al transito e con divieto di sosta dalle 24 di
                sabato 10 maggio alle 22 di domenica 11 maggio.
 
 Nel Comune di Bassano: Via Motton, Via Cunizza da Romano, Via
                Monte Pertica, Via Col Moschin, Via Aldo Moro, Via della
                Ceramica, Viale Vicenza. Nel territorio comunale di Cassola: Via
                Perosi, Via Bassanese, Via Sant'Antonio, Via Papa Giovanni Paolo
                II.In tutte le strade non comprese negli elenchi, la sosta ed il
                transito non sono formalmente vietate, tuttavia si prevede che,
                a partire da venerdì 9, ma soprattutto sabato 10 e domenica 11
                maggio, la circolazione sarà difficoltosa, se non impossibile,
                a causa del numero di partecipanti alla manifestazione.
                Raffaella Forin
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              | Protezione
                civile e sanità  una
                “prova” sul campo |  
              |  |  
              |  Viabilità,
                trasporti, programmi, piani sanitari e di protezione civile:
                l’assetto logistico dell’adunata nazionale degli alpini è
                stato squadernato davanti agli amministratori dei comuni del
                comprensorio e ai rappresentanti delle Provincie, delle
                istituzioni e delle organizzazioni di volontariato interessate
                dal grande evento di metà maggio. A un mese di distanza
                dall’ottantunesimo convegno dell’Ana, i curatori della
                manifestazione hanno condiviso progetti e strategie con quanti
                saranno chiamati a collaborare alla buona riuscita
                dell’evento. Ieri, nell’aula magna dell’ospedale San Bassiano, poco
                distante dal sito che nella settimana del raduno ospiterà il
                Centro operativo misto (il punto di coordinamento degli
                interventi delle forze dell’ordine della Pc e dei vigili del
                fuoco) i rappresentanti della Regione, il presidente del
                comitato organizzatore Paolo Casagrande e gli amministratori
                bassanesi hanno incontrato prima i colleghi e i tecnici delle
                municipalità del circondario, le istituzioni provinciali e
                regionali e poi i rappresentanti dei gruppi di protezione civile
                del territorio e i dirigenti dell’organizzazione.
 Nel corso della riunione sono stati presentati il programma
                ufficiale delle celebrazioni ma anche i piani d’azione messi a
                punto in vista dell’arrivo delle penne nere. Un’invasione
                che non interesserà solo la città del Grappa ma anche il
                massiccio, il comprensorio e almeno tre Province.
 «Questo incontro - ha esordito l’assessore regionale Elena
                Donazzan, promotrice del vertice - dà senso al motto della
                manifestazione: un’adunata per tutti e tutti per l’adunata».
 Sulla necessità di spiegare a tutti gli operatori ogni
                dettaglio il dipartimento nazionale di protezione civile, al
                quale è stato chiesto di qualificare come esercitazione il
                servizio che verrà attivato nei giorni centrali del raduno, è
                stato chiaro: «ogni vostro piano - ha raccomandato il
                funzionario dell’organizzazione Massimo La Pietra - dovrà
                essere condiviso, perché non accada come ad Asiago, dove più
                che altro abbiamo agito da osservatori».
 
  A
                maggio infatti, dalla sede centrale della Pc nazionale
                arriveranno ai piedi del Grappa almeno cinque o sei uomini che
                andranno a supportare i volontari locali nei settori delle
                telecomunicazioni, della sanità e della viabilità. Comparti
                per i quali esistono già strategie ben definite. In particolare
                l’assessore ai lavori pubblici di Bassano Egidio Torresan,
                ricordando che il centro storico sarà chiuso al traffico già
                da giovedì pomeriggio, ha puntato sulla necessità di invitare
                la popolazione locale a lasciare le auto nei parcheggi esterni
                individuati e a servirsi dei bus navetta destinati ad entrare in
                funzione da venerdì pomeriggio «Saranno attivate sette linee - ha ricordato - che rimarranno
                attive sino alle 2 del mattino e che garantiranno un mezzo ogni
                dieci minuti». «Abbiamo inoltre stipulato una convenzione con
                le aziende di trasporto per i collegamenti esterni - ha
                proseguito - da venerdì alle 14, ogni venti minuti gli alpini
                avranno gratuitamente a disposizione un pullman sulle direttrici
                di Asolo, Crespano, Sandrigo, Thiene e Cittadella».
 Il 9 maggio, giorno della cerimonia ufficiale in cima Grappa,
                lungo la Cadorna e sulle principali strade del massiccio saranno
                allestiti dei punti con meccanici e mezzi di soccorso per
                intervenire qualora gli automezzi dovessero incorrere in guasti
                o rotture.
 La protezione civile Ana e la polstrada pattuglieranno infine le
                principali vie di comunicazione, comprese le autostrade,
                indicando le uscite preferenziali per chi dovrà raggiungere
                Bassano e creando delle deviazioni per quanti non partecipano
                alla manifestazione. C.Z.
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                      | Cittadini
                        affittacamere per ospitare gli Alpini |  |  
              |  |  
              | (R.F.)
                "Un'adunata per tutti e tutti per l'adunata ". Lo
                slogan coniato per il raduno alpino bassanese ormai alle porte
                è chiaro: da un lato evidenzia il carattere comunitario della
                manifestazione, dall'altro invita tutti a fare quadrato attorno
                all'evento affinché riesca nel migliore dei modi.Un invito, quest'ultimo, esteso anche ai residenti del
                Bassanese, e ripreso da Veneto Marketing, la società di recente
                costituzione che si occupa di promuovere il territorio secondo
                le moderne strategie di mercato.
 «"Tutti per l'adunata " sottolinea a caratteri
                tricolori la condivisione e la partecipazione all'appuntamento -
                ha dichiarato Roberto Xausa, presidente della società -, anche
                solo esponendo un tricolore alle finestre. C'è un altro modo
                però, che in pochi conoscono, di essere protagonisti in quei
                giorni. Riguarda l'ospitalità. Che tocca da vicino anche i
                cittadini. Coloro che lo desiderano, infatti, possono ospitare e
                offrire posti letto agli alpini anche in case private, secondo
                la formula dell'affittacamere».
 E in considerazione del crescente numero di richieste che stanno
                pervenendo ai piedi del Grappa per il raduno, l'offerta dei
                privati potrebbe rappresentare un'ottima valvola di sfogo.
 Per dare la propria disponibilità è sufficiente contattare
                l'ufficio di Veneto Marketing, incaricata per le prenotazioni
                negli alberghi della provincia, al numero 349 0721920 o allo
                0424 525856 (fax 0424/521567; www.venetomarketing.it; e-mail:
                info@bassanoveneto.it ). La sede operativa si trova proprio in
                viale delle Fosse, nei locali del comitato organizzatore
                dell'appuntamento.
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                      | A
                        Bassano per l’Adunata la giornata nazionale della
                        stampa alpina |  
                      | L'annuncio
                        del vicepresidente della Provincia Dino Secco |  |  
              |  |  
              | A
                Bassano del Grappa, in occasione dell’Adunata, si svolgerà la
                Giornata Nazionale della Stampa Alpina. Lo ha annunciato il
                vicepresidente e assessore al turismo della Provincia di Vicenza
                Dino Secco, intervenuto nell’aula magna dell’Ospedale San
                Bassiano all’incontro preparatorio sulla Protezione Civile
                promosso dall’assessore regionale Elena Donazzan. “Il 4 e 5
                aprile prossimi saremo a Brescia per partecipare al Congresso
                Nazionale della stampa alpina - ha dichiarato Secco - e in
                quella occasione confermeremo l’appuntamento bassanese in
                concomitanza con l’Adunata”.Ancora l’assessore Secco ha anticipato la notizia di un
                prossimo accordo di programma con la Provincia di Treviso e la
                Regione Veneto “per partire con i progetti per la
                valorizzazione dei luoghi della Grande Guerra.”
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                      | Mappa
                        di Ristoranti e Trattorie per l'Adunata |  |  
              |  |  
              | 
 
                  
                    
                      
                        |  | Menu
                          n 1 - € 20,00 Bis di Primi Piatti
 Secondo Piatto
 Contorno Misto
 Dessert, Caffè
 1/4 Vino, 1/2 Acqua
 | Menu
                          n 2 - € 25,00 Aperitivo con Salatini
 Bis di Primi Piatti
 Secondo Tipico
 Contorno Misto
 Dessert, Caffè
 1/4 Vino, 1/2 Acqua
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                      | Aree
                        di sosta per un milione e 200 mila metri quadrati |  
                      | Centomila
                        posti auto e 2000 per i bus |  
                      | Sedici
                        punti informativi lungo le strade Aree riservate per tende, roulotte e camper
 A Spin il concentramento più grande
 |  |  
              |  |  
              |  Un
                milione e duecentomila metri quadri di terreno adibiti a
                parcheggio per un totale di 100 mila posti auto e 2000 posteggi
                per i bus ma anche sedici punti informativi per accogliere e
                indirizzare i visitatori e una serie di aree riservate alle
                tende, alle roulotte e ai camper. Sono finalmente stati tradotti
                in simboli e ordinati in una piantina i numeri e l’ossatura
                dell’impianto logistico dell’ottantunesima adunata alpina. Ad un mese e mezzo dall’incontro nazionale delle penne nere,
                nel quartier generale bassanese del comitato organizzatore del
                grande evento del 9, 10 e 11 maggio sono arrivate le planimetrie
                relative alla dislocazione degli attendamenti, dei principali
                parcheggi per le autovetture e per i pullman e di tutti i
                servizi predisposti per le 300 mila persone attese ai piedi del
                Grappa fra meno di cinquanta giorni.
 In una delle prime mappe sono stati indicati tutti i centri e i
                siti di maggior interesse, tra quelli dislocati in tutto il
                territorio della sezione, per gli alpini e i loro
                accompagnatori.
 Lungo le principali arterie che conducono a Bassano e nella
                prima periferia della città verranno quindi piazzati dei
                "posti tappa", veri e propri centri informativi
                gestiti dall’Ana in cui si potranno ottenere tutte le
                indicazioni e le notizie utili per raggiungere il centro sulle
                rive del Brenta e gli alloggi assegnati.
 Nella cartina sono inoltre stati segnalate anche le aree di
                parcheggio per le auto degli ospiti. Strutture che sorgeranno in
                zone per lo più esterne alla città e che entreranno in
                funzione da martedì 6 maggio. Saranno invece operativi da
                giovedì, ma serviranno soprattutto per la giornata di domenica,
                quella della sfilata, gli otto parking per i bus individuati
                dagli organizzatori della manifestazione.
 «Due siti - spiega il presidente del comitato, il colonnello
                Paolo Casagrande - li abbiamo ricavati nella zona di via
                Colombo, mentre altri due verranno aperti nella frazione di San
                Zeno di Cassola.
 Gli autobus potranno poi sistemarsi a Fellette, nei pressi
                dell’ipermercato Tosano, nella zona Fiere di Mussolente e
                anche a San Lazzaro».
 Gli attendamenti, ossia i punti d’accampamento, sono invece
                concentrati nelle immediate vicinanze della città.
 Il più grande sarà quello che verrà ospitato all’interno
                dell’area Fratelli di Spin di Romano; altri saranno realizzati
                in viale De Gasperi e anche nella zona di San Vito, appena un
                po’ più a nord del centro storico. C.Z.
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                      | Agevolazione
                        visite museo Ceramica a Nove |  |  
              |  |  
              | Nei
                giorni 9, 10 e 11 maggio pp.vv. il comune di Nove praticherà
                l'agevolazione per visite al museo civico della ceramica di
                Piazza De Fabris (tel. 0424/829807), il biglietto avrà il costo
                di € 1,00.Inoltre l'associazione "Nove terra diceramica",
                proporrà alcune iniziativemirate alla presenza dei numerosi
                ospiti, tali proposte sono inerenti alle tradizioni artistiche e
                artigianali locali.  Nei giorni dell'Adunata ci sarà
                un'esposizione di piatti in ceramica sul tema degli alpini,
                fiori e natura morta. Un'altra espozizione avrà come tema il
                mondo degli alpini mentre il Gruppo Cucari Veneti propone una
                dimostrazione pratica con soggetti riguardanti l'Alpino ed
                altro. La mostra sarà allestita nella Piazza e nel Viale Ovest;
                neglia alberi saranno appesi i piatti e le foto degli alpini,
                tratti dal calendario della Banca Popolare di Marostica.
 Il
                giorno 10 maggio sempre a Nove presso lo stand gastronomico ci
                sarà una distribuzione gratuita di Trippe e Vino agli alpini ed
                ospiti offerti dal supermercato Sisa "Cillo" di Nove e
                dall'Associazione Nove Terra di Ceramica. |  
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                      | Adunata
                        degli alpini, un record internazionale |  
                      | Quella
                        bassanese sarà l’edizione con il maggior numero di
                        partecipanti dalle sezioni estere:il doppio rispetto al
                        solito |  |  
              |  |  
              | È
                sempre più internazionale l'adunata alpina bassanese. L'evento
                di scena in città dal 9 all'11 maggio porterà ai piedi del
                Grappa centinaia di penne nere residenti all'estero.«Dalle prenotazioni ricevute, è facile ipotizzare che saranno
                presenti oltre 400 alpini in rappresentanza delle 36 delegazioni
                straniere - ha detto Carlo Bordignon, presidente della sezione
                Ana Montegrappa - un numero elevatissimo, come ci ha riferito il
                nostro timoniere nazionale, Corrado Perona, intervenuto domenica
                scorsa all'assemblea sezionale».
 «Di solito le delegazioni straniere sono presenti alle adunate
                con 200 persone - ha precisato Bordignon - nel nostro caso,
                invece, ne sono attese almeno il doppio. Una partecipazione così
                non si era mai registrata nei precedenti raduni. Ne siamo fieri
                ed orgogliosi. Sappiamo che diversi connazionali che vivono
                all'estero hanno atteso proprio l'appuntamento bassanese per far
                ritorno in patria».
 Sarà per il fascino del ponte intitolato agli alpini, che fa di
                Bassano la loro capitale morale, o per il richiamo esercitato
                dal monte Grappa, o forse perché molte penne nere hanno svolto
                il servizio di leva in città: sta di fatto che le prenotazioni
                per la manifestazione continuano a fioccare superando
                abbondantemente le previsioni.
 «Impossibile avere un'idea precisa sulla quantità di persone
                che arriveranno in quei giorni - ha osservato il presidente
                sezionale - ma di sicuro saranno moltissime. Trecentomila
                potrebbe essere una cifra realistica».
 Non mancano poi le curiosità sui profili degli alpini che
                animeranno l'adunata .
 «Stiamo ricevendo tante prenotazioni dall'Abruzzo - ha spiegato
                Bordignon - la cosa ci ha incuriosito a tal punto da volerne
                sapere di più. La spiegazione non ha tardato ad arrivare: molte
                penne nere abruzzesi hanno fatto il Car a Bassano, nella caserma
                Montegrappa, un tempo centro di addestramento reclute. E ora, a
                distanza di decenni, tornano volentieri laddove hanno trascorso
                alcuni mesi della loro giovinezza».
 Raffaella Forin
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                      | Saranno
                        raccolti migliaia di reperti e documenti provenienti da
                        collezioni private di tutta Italia |  
                      | La
                        Grande guerra nelle sale del Bonaguro |  |  
              |  |  
              | È
                ufficiale: palazzo Bonaguro ospiterà la mostra “Bassano, il
                monte Grappa e la Grande guerra”. Sarà realizzata
                dall'associazione “Musei all'aperto 1915/18 - Grande guerra
                sul Monte Grappa”, in occasione dell'adunata nazionale degli
                alpini e rimarrà aperta dal 30 aprile al 18 maggio. L'esposizione, voluta dalla sezione Ana Montegrappa, è stata
                concordata attraverso il protocollo d'intesa siglato tra il col.
                Paolo Casagrande, presidente del comitato organizzatore
                dell'adunata in città, e Alberto Calsamiglia, presidente dei
                Musei all'aperto del Grappa e da 15 anni anche del mandamento
                bassanese dell'Unuci, l'Unione nazionale degli ufficiali in
                congedo d'Italia.
 
  Considerate
                le precedenti esposizioni organizzate in altre regioni d'Italia,
                in particolare l'essere stati espositori ufficiali, con altra
                tipologia di mostre, nelle adunate nazionali di Brescia e Parma
                e, in forma non ufficiale, anche a Trieste, l'importante lavoro
                di recupero espletato sul Massiccio del Grappa, meta oggi di
                continue visite di scolaresche (lunedì scorso il liceo Brocchi
                ha effettuato un sopralluogo per accompagnare in aprile gli
                studenti in gemellaggio provenienti da Paesi europei) e, non da
                ultimo, l'aver meritato nel 2005 il trofeo Ifms (International
                foundation of mountain soldiers), hanno reso l'associazione
                meritevole di seria attenzione da parte degli organizzatori
                dell'adunata e naturale destinataria di tale incarico. Data la riuscita della precedente mostra sulla Grande guerra
                titolata “Un ricordo della Grande guerra per una speranza di
                pace”, organizzata nel 2006 in concomitanza con l'adunata ad
                Asiago (oltre 15.000 i visitatori nei 20 giorni di apertura), la
                scelta è caduta su coloro che potevano garantire la rilevanza
                culturale dell'evento e la capacità organizzativa, anche nei
                tempi ristretti messi a disposizione.
 In questa mostra si prevede l'esposizione di qualche migliaio di
                oggetti e documenti storici, provenienti principalmente da
                collezioni private e da singoli cittadini di tutta Italia, ma
                anche da musei tematici, individuati grazie alle relazioni
                dell'associazione, frutto di una minuziosa opera di contatto e
                di selezione operata nel corso degli anni dagli stessi soci,
                specialmente dal segretario Olinto Parissenti e dal socio e
                consulente storico Gianni Bellò (già direttore dei Sacrari
                militari di Veneto e Trentino).
 I Musei all'aperto del Grappa annoverano 328 “soci
                lavoratori” (suddivisi in ventidue gruppi di lavoro, tra
                ufficiali in congedo, alpini, fanti, protezione civile e
                studenti universitari) e altri trecento simpatizzanti,
                provenienti da tutta Italia. Dal 1998 questi volontari
                contribuiscono al restauro dei luoghi storici del Grappa, ognuno
                con un proprio sito da recuperare ubicato nei pressi di malga
                col Andreon, base logistica dei Musei all'aperto per i lavori
                sul Massiccio.
 Ma non solo di manovalanza in trincea si occupa il sodalizio:
                nel corso dei dieci anni di vita, infatti, ha pubblicato opere
                storiche inedite, quali “Ajo! … e andammo all'assalto -
                memorie di un ardito sardo”, “Dall'Adamello al Grappa -
                cronaca fotografica di Ettore Boschi”, “Monte Grappa,
                Solaroli 24-28 ottobre 1918: ultimo sacrificio” e tre Cd rom,
                a cura del socio Bellò: “Monte Grappa tu sei la mia
                Patria”, “Montello e Piave nella Grande Guerra”, “Asiago
                nella Grande Guerra”.
 La particolare affluenza di pubblico, sia alla mostra del 2006,
                sia alle serate organizzate a palazzo Roberti, in occasione
                della pubblicazione dei libri, hanno infatti evidenziato quanto
                la Grande guerra e gli episodi ad essa collegati siano ancora
                radicati nel cuore e nel ricordo dei Bassanesi e dei veneti in
                generale.
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                      | Invito
                        ai direttori delle testate alpine |  |  
              |  |  
              | Gli
                assessorati al Turismo delle Province di Vicenza e Treviso
                rivolgono un invito ai direttori delle testate alpine Ana per un
                incontro ed un saluto di benvenuto in occasione dell’Adunata
                nazionale a Bassano. 
 L’incontro è fissato per giovedì 8 maggio alle ore 20 presso
                il ristorante Castello Superiore di Marostica. La conferma può
                essere inviata ai numeri: 0444.994770; fax. 0444.994779- mail
                info@vicenzae.org
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                      | Due
                        milioni di spesa, Pasta Zara sponsor benefico |  |  
              |  |  
              | (R.F.)
                I conti si faranno solo alla fine, ma si stima che la spesa
                complessiva per l'organizzazione dell'adunata alpina cittadina
                supererà i due milioni di euro.«La Regione ha stanziato un finanziamento di un milione di euro
                - ha ricordato il col. Paolo Casagrande, presidente del comitato
                organizzatore del raduno - il Comune di Bassano ci sostiene con
                500 mila euro e la Provincia ci ha garantito un contributo di
                150 mila euro e stiamo bussando anche a quella di Treviso. Il
                resto della spesa lo dobbiamo coprire con le sponsorizzazioni e
                le attività di marketing».
 E i primi partner si sono fatti avanti. Ieri mattina, nella sede
                del comitato di viale delle Fosse, è stata siglata la
                convenzione con lo sponsor ufficiale dell'appuntamento
                nazionale, che per la prima volta è Pasta Zara. A suggellare la
                collaborazione tra le due realtà sono stati Silvano Spiller di
                Servizi Ana srl, nonchè consigliere nazionale Ana, e Furio
                Bragagnolo presidente della secolare azienda con sede a Riese
                Pio X e a Muggia, seconda nel settore per produzione e prima
                nell'esportazione.
 «L'accordo firmato non è solo di tipo commerciale - ha tenuto
                a precisare Spiller affiancato dal collega Sebastiano Favero -
                ma si estende ai progetti umanitari che vede l'Ana impegnata in
                prima linea nel mondo. Pasta Zara, infatti, non solo sarà
                presente all'adunata nei due punti in cui allestirà il
                tradizionale pasta party, ma sosterrà finanziariamente la
                seconda fase della nostra missione in Mozambico, che prevede la
                realizzazione di una scuola professionale e la ristrutturazione
                di un ospedale da attrezzare in una missione per la cura dei
                malati di Aids».
 I pasta party, immancabili nei raduni alpini, funzioneranno da
                venerdì 9 a domenica 11 maggio nel parco Ragazzi del '99 e
                nell'ex caserma Cimberle-Ferrari.
 «Prevediamo di distribuire almeno 70 mila piatti di pasta - ha
                spiegato Furio Bragagnolo - per un totale di oltre 60 tonnellate
                di prodotto consumato. Il servizio vedrà scendere in campo, a
                fianco dei professionisti del settore, gli studenti delle scuole
                alberghiere venete, che potranno così vivere un'esperienza
                concreta di quella che sarà la loro attività futura».
 Secondo quanto stabilito da Servizi Ana srl, ogni portata sarà
                venduta a tre euro, uno dei quali sarà destinato al progetto
                sociale in Mozambico.
 Ma il sodalizio fra gli alpini e Pasta Zara proseguirà oltre
                l'adunata . L'accordo, infatti, prevede una collaborazione
                triennale.
 «Ben volentieri sosteniamo le penne nere delle quali
                condividiamo i valori - ha motivato Bragagnolo - Come noi
                diffondono il "made in Italy" nel mondo. Noi con la
                pasta, loro con iniziative umanitarie. Il raduno poi è una
                grande festa, la più importante e coinvolgente del Veneto per
                il 2008. Siamo fieri di poterne far parte. Per noi la
                manifestazione bassanese segna il debutto su questo fronte; ci
                auguriamo che sia l'inizio di una felice collaborazione».
 «La storia di Pasta Zara, come si evince già dal nome,
                s'intreccia con le vicende che hanno per protagonista il corpo
                alpino - ha evidenziato l'assessore regionale Elena Donazzan -:
                entrambi hanno un passato glorioso e significativo».
 Alla firma della convenzione era presente anche il sindaco
                Gianpaolo Bizzotto, con gli assessori Egidio Torresan, lavori
                pubblici, e Claudio Mazzocco, polizia locale. «È incoraggiante
                vedere che imprenditori illuminati, oltre a produrre ottimi
                risultati economici, credono e investono nelle manifestazioni
                del territorio - ha osservato il primo cittadino - affiancandosi
                alle istituzioni e alle associazioni».
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                      | Mostra
                        di artisti alpini da Visentin |  |  
              |  |  
              | (R.L.)
                Una mostra di artisti alpini sarà ospitata, in occasione
                dell'adunata nazionale di Bassano, nel museo Visentin, a Carpanè.
                "Lo spirito alpino, la solidarietà, la fede nei valori
                universali, sono temi che accomunano le penne nere ai messaggi
                delle mie opere - ha spiegato l'artista rosatese Gianni Visentin
                - Ecco quindi che accanto alla mostra "Faville di
                luce", preludio all'adunata , sarà inaugurata il prossimo
                19 aprile una mostra di artisti alpini di Pordenone".Nato nel 1998 il gruppo è formato da oltre una ventina di
                artisti di ogni età, legati dall'amore per l'arte e la tessera
                alpina. La tecnica usata per le loro opere spazia dalla
                ceramica, alla scultura, dalla pittura ad olio all'acquarello,
                su vetro e con tecniche polimateriche, dall'intarsio
                all'incisione a sbalzo su rame, dall'affresco alle tavole
                realizzate con sabbia del Senegal, dall'arte povera alla poesia,
                alla fotografia, con risultati sorprendenti. Interpretazioni
                artistiche di messaggi che trovano continuità anche nel
                movimento artistico "Arte Positiva", fondato da
                Visentin, da sempre impegnato sul fronte dell'unità della
                famiglia, dei valori cristiani ed in difesa dell'ambiente.
 Le penne nere friulane saranno ospitate nel museo di Carpanè,
                dove gli alpini che parteciperanno all'adunata bassanese avranno
                l'opportunità di ammirare anche la grande mostra "Faville
                di luce", inaugurata lo scorso Natale, una carellata di
                mirabili opere con le quali Visentin invita a ripensare alla
                materialità della nostra esistenza, per ritrovare i veri valori
                della quotidianità.
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                Marzo 2008 |  
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                      | Adunata
                        nazionale degli alpini a Bassano: Vicenza manda in aiuto
                        i propri vigili urbani |  |  
              |  |  
              | A
                Bassano del Grappa arrivano gli alpini e Vicenza invia i propri
                agenti di Polizia locale. In occasione dell'adunata nazionale
                delle penne nere che si terrà dal 9 all'11 maggio presso la
                città del Grappa, il capoluogo berico ha approvato un accordo
                di collaborazione tra il comando di Polizia locale di contra'
                Soccorso Soccorsetto e quello di Bassano che prevede il rinforzo
                dei servizi di controllo del territorio. La delibera è stata
                ratificata ieri dal commissario prefettizio del Comune Vicenzo
                Madonna, nel corso di una riunione di giunta composta dai
                dirigenti dei vari settori comunali. Roberto Cervellin |  
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                      | Tra
                        le popolazioni del Grappa c’è grande attesa per
                        l’81 Adunata nazionale di maggio che riaccende
                        ricordi, momenti gloriosi e tragici della lunga epopea
                        delle penne nere |  
                      | Bassano
                        "scarpona", è scritto nella Storia |  
                      | Bastano
                        i nomi dei battaglioni per evocare luoghi sacri alla
                        Patria: ecco il programma tra emozioni, anniversari ed
                        eventi |  |  
              |  |  
              | Il
                tempo scorre inesorabilmente, più i giorni passano e sempre più
                si avvicina l'ora "ics", quella della pacifica
                invasione dei "veci" e dei "bocia" sui
                territori bassanesi in occasione dell'81. Adunata Nazionale
                degli Alpini: venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 maggio. Il
                lavoro del comitato organizzatore, ben coordinato dal colonnello
                Paolo Casagrande, prosegue a ritmo serrato. D'altronde, non è
                facile mettere in piedi un evento del genere, dove per la tre
                giorni "scarpona" nei territori ai piedi del Massiccio
                del Grappa sono attesi tra alpini, artiglieri e familiari oltre
                350.000 persone. I gruppi più numerosi, è sempre stato così,
                saranno quelli che hanno svolto la naja da queste parti, senza
                ovviamente escludere i rappresentanti che hanno indossato le
                divise dei Btg. che portano i nomi di alcune significative
                località di queste parti: Bassano, Val Brenta, Val Cismon e di
                quelli vicini: del Feltre, Saccarello, Monte Pavione e infine
                gli altri con i nomi che ricordano quelli della nostra
                provincia, oltre i già citati, vale a dire: Monte Berico, Monte
                Pasubio, Sette Comuni, Val Leogra, Val Schio, Vicenza e Vicenza
                bis.Alpini e artiglieri e la cabala vanno al di là della stessa
                storia di queste truppe riconoscibili dalla lunga penna nera sul
                cappello, Così dicasi per i grigio-verdi che hanno e che ancora
                formano: plotoni, compagnie, battaglioni, reggimenti, brigate e
                Corpi d'Armata. Le penne nere e gli artiglieri da montagna
                proseguono imperterriti il loro invidiabile ed esaltante
                cammino. Le prime sono "nate" il 15 ottobre 1872 a
                Napoli e le seconde, più giovani con il battesimo del fuoco,
                fuori dal sacro suolo della Patria, nel corso della guerra
                d'Africa il 25 gennaio 1887 a Dogali e poi la battaglia di
                Massaua del marzo dello stesso anno, in guerra e in pace. Da non
                trascurare poi l'evento costituito dai raduni nazionali (quello
                di Bassano è l'81.), che richiamano, le più fraterne e
                profonde amicizie, tra loro e le città che le ricevano. Mai
                come l'81. Adunata Nazionale dei "veci" e
                "bocia" si celebrerà su di un terreno legato
                all'esaltante storia delle truppe alpine, come Bassano del
                Grappa nei giorni di venerdì 9, sabato 10 e domenica 11
                dell'imminente mese di maggio. Un programma dettagliato e ben
                scandito nei tre giorni dove in ogni angolo piccolo o grande è
                di assoluto rigore il Tricolore e il cappello dalla lunga penna
                nera. D'altronde, qui da queste parti del bassanese, molte date
                concordano con questa grande kermesse alpina, meglio dire per
                restare in tema, scarpona! Appuntamento quindi di assoluto
                prestigio per la Città ai piedi del massiccio del Monte Grappa,
                la quale è decorata di medaglia d'oro al Valor Militare, per le
                fulgide giornate del 17 e 18 settembre 1943 - aprile 1945 e
                quindi di inestimabile valore umano, storico e memorialistico.
                Storie che hanno scandito nel tempo la gloria e l'inimitabile
                cammino delle penne nere d'Italia.
 
 A Bassano per i giorni dell'Adunata Nazionale l'italianità è
                assicurata e le genti di Bassano e dei paesi vicini, già da ora
                si stanno preparando per l'evento, perchè una kermesse del
                genere è da considerarsi un passo fondamentale per la città
                che ospita questo importante appuntamento. Tutti alpini,
                artiglieri e familiari vogliono ricordare che il terreno
                bassanese (Valsugana, Brenta e Grappa) ha l'opportunità più
                unica che rara, di sentirsi investiti da trascorsi storici che
                si sono ripetuti nel corso della Grande Guerra, come il 90.
                anniversario del vittorioso epilogo del primo conflitto
                mondiale, quando le truppe, prima affidate a Luigi Cadorna e dal
                novembre del 1917 ad Armando Diaz, quest'ultimo di origine
                spagnola (suo padre era un funzionario dell'ambasciata spagnola
                in quel di Napoli, ndr), poi da queste parti l'utilizzo dei
                "militarini" classi 1899 e 1900, agli ordini del
                generale Gaetano Giardino che spezzarono con azioni che ancora
                oggi hanno dell'incredibile, l'ostinata resistenza dell'esercito
                imperiale austro-ungarico, come aveva largamente previsto in
                tempi non sospetti il "generalissimo" Luigi Cadorna.
                Mai terreno, quindi come quello bassanese è ancora più
                simbolico, con il suo aureo metallo per ospitare l'evento del
                Raduno Nazionale degli Alpini, in questo 81. appuntamento dal
                così alto valore e dell'amicizia più sincera.
 
 Da non far passare in "cavalleria" che i
                "veci" e "bocia" ritornano ai piedi del
                Massiccio del Grappa e sulle sponde del fiume Brenta, dopo
                sessant'anni. Erano le giornate del 3 e 4 ottobre del 1948.
                L'occasione di quell'anno, ha avuto un significato alquanto
                speciale: il ripristino del "Ponte degli Alpini" che
                viene attribuito all'estro e alla fantasia dell'architetto
                Andrea Palladio. La cerimonia ha visto la presenza di Alcide De
                Gasperi. Il ponte era stato pressochè distrutto nel corso dei
                ripetuti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale dagli
                anglo-americani. Numeri, date, località, sacrari, quello in
                città contiene le spoglie mortali di 6543 e con l'aggiunta di
                59 Caduti civili bassanesi periti sotto i bombardamenti nel
                secondo conflitto mondiale. Il sacrario venne inaugurato il 13
                maggio del 1934. Nelle varie fila tutte in loculi anche quattro
                medaglie d'oro di cui due ai "Caduti" della nostra
                provincia: Giovanni Cecchin da Marostica e Marco Sasso da
                Valstagna. Al primo bisogna aggiungere anche due medaglie
                d'argento. Gli altri due aurei metalli sono, uno del capitano
                Rapino Pantaleone da Ortona a Mare (Chieti) e l'altro, Vincenzo
                Zerboglio da Pisa. Il Caduto più illustre il diciannovenne
                Principe Umberto di Savoia-Aosta, Conte di Salemi, morto a
                Crespano del Grappa a fine ottobre del 1918. Il tempio-sacrario
                di Bassano, -dove oltre alle quattro medaglie d'oro, ci sono
                inumati 147 decorati di medaglia d'argento e 87 medaglie di
                bronzo-, poi quello di Cima Grappa a quota 1776, che i due
                appositi settori conserva le spoglie mortali di 12.615 Caduti
                italiani dei quali 10.332 ignoti, mentre gli austro-ungarici
                sono 10.295 dei quali 10.000 ignoti. La solenne inaugurazione si
                effettuò il 22 settembre 1935, vale a dire quasi settanta tre
                anni orsono, quassù ancora oggi, nella bella stagione, la zona
                viene prima invasa e poi osservata con rigoroso rispetto e da
                una velata commozione da migliaia di visitatori. Tutte cose che
                verranno idealmente percorse, così da rappresentare il
                leit-motiv delle tre giornate scarpone, le quali sembrano già
                d'ora essere attese con ansia e commozione, così da far
                rivivere eventi da conservare poi gelosamente nell'albo dei
                ricordi personali.
 
 Molti dei partecipanti "veci" e "bocia",
                quelli che hanno indossato le stellette dei battaglioni:
                Bassano, Val Brenta, Val Cismon e del Btg. di artiglieria da
                montagna del 6. Rgt., quest'ultimo acquarteriato alla Caserma
                "Monte Grappa" in Bassano, prima con la Julia, poi con
                la Cadore e infine ancora con la Julia e poi tutti gli
                "anziani" ufficiali che sono usciti dalla stessa
                Caserma, dopo aver espletato il corso "Sauca", in modo
                particolare i partecipanti del 28. Corso, datato 1942, divisi in
                tre compagnie e di cui molti provenienti da tutto il vicentino e
                nonchè dal Veneto. Saranno proprio questi anche se le fila si
                assottigliano sempre più, che rivivranno i momenti trascorsi
                proprio a Bassano e nei dintorni della città del Brenta e del
                Grappa. Quante volte hanno "scarpinato" la
                "Strada Cadorna", partendo dalla
                "MonteGrappa" poi transitando per Romano d'Ezzelino
                per iniziare i 27 km che portano a Cima Grappa, passando per
                Camposolagna, Ponte San Lorenzo per arrivare alla meta
                costituita dai 1776 metri del monte Sacro all'Italia, così da
                completare l'addestramento? "I numeri, come i km percorsi
                si perdono nella notte dei tempi". Parole di un ufficiale
                che frequentò proprio il 28. Corso, quello del 1942, ancora
                arzillo e pronte nel rifare quelle fatiche, nonostante i quasi
                novant'anni, essendo del 1921. Complimenti! Ovviamente, non solo
                sul volto di questo ufficiale con i gradi da capitano, ma anche
                su tanti altri volti di penne nere e non, sarà facile vedere
                scorrere nelle loro guance più di una lacrima, pensando ai
                tempi di gioventù trascorsi in Bassano e rammentando con
                affetto velato di commozione verso i commilitoni che in guerra
                ed in pace hanno raggiunto il "Paradiso di Cantore",
                per dirla come la dicono loro "Sono andati avanti!".
                Tutte emozioni che supereranno, nei giorni dell'Adunata
                Nazionale, il limite massimo dell'adrenalina e nonchè quelli
                che saranno "pieni" di indelebili e per questo
                incancellabili ricordi: belli e brutti. Una imponente task-force
                di pace all'insegna di ieri, oggi, domani, sempre e per sempre
                nella storia delle truppe alpine e dell'artiglieria da montagna
                della nostra Patria.
 
 L'81. Adunata Nazionale delle penne nere, come tutte le altre,
                è sempre stato così, nella storia dei raduni, ha posto in
                essere le novità, anche se poi riguardano cose di cui i
                partecipanti sono a conoscenza, però sono questi momenti in cui
                l'atmosfera attorno alla grande kermesse comincia a riscaldarsi,
                momenti dall'incommensurabile valore: l'arrivo della Bandiera di
                guerra (a Bassano con molta probabilità, da quel che si è
                capito, dovrebbe essere quella dell'8. Rgt Alpini, unità in
                forza alla Brigata Alpina Julia con sede nel capoluogo friulano
                per la Brigata mentre il reggimento diviso su tre Btg. con sedi
                sempre nelle zone friulane, il quale si fregia di una Croce di
                Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, di due Medaglie d'Oro,
                una sul fronte russo e l'altra sul fronte albanese-greco e
                ancora un argento sul fronte carnico con l'aggiunta di un bronzo
                Alto e Medio Friuli, questo al Valor dell'Esercito. Le
                decorazioni individuali con l'aureo metallo: Brosadola (fronte
                russo), Goi (fronte russo), Rossi (fronte russo) e Peatto
                (fronte abissino-etiope). Dopo le onoreficenze del Gemona ora a
                quelle del Tolmezzo: Croce di Cavaliere all'Ordine Militare
                d'Italia, due Medaglie d'Oro al Valor Militare: fronte russo e
                fronte albanese-greco e sei medaglie d'argento: Tebedut,
                Braksada, Pal Piccolo-Friekofel-Pal Grande, Busa Alta e al
                Valore dell'Esercito: Venzone e Moggio Udinese. Medaglie d'oro
                individuali: Cavarzerani (fronte albanese greco), Fregonara
                (stesso fronte) Eugenio Garrone (Coston di Lora, Dosso Faiti e
                Col Beretta), Giuseppe Garrone (Carnia e Col Berretta).
                L'ultimo, il Cividale, risponde con una Croce di Cavaliere
                all'Ordine Militare d'Italia, due aurei metalli (fronte albanese
                greco), poi fronte russo e ancora un bronzo ed un argento al
                valore dell'Esercito guadagnata a Chiusaforte. Aurei metalli
                individuali: Brunengo (fronte albanese-greco), Cescato (fronte
                russo), Chiaradia (fronte russo), Gavoglio (fronte russo),
                Gianluigi Zucchi (Valderoa) e Paolino Zucchi (fronte russo). La
                bandiera di guerra, questa molto probabilmente dell'8. Alpini,
                che alle 8.45 di domenica 11 maggio aprirà la sfilata, richiama
                fascino ed emozioni. Oltre l'arrivo della bandiera di guerra del
                venerdì 9, altri momenti emozionanti, sempre concatenati tra di
                loro, cioè vale a dire, l'arrivo del Btg. di formazione che
                renderà gli onori alla bandiera di guerra e al labaro nazionale
                dell'Ana, sul quale sono appese una serie impressionante di
                aurei metalli: 207 medaglie d'oro al V.M. così distribuite
                nella storia degli alpini: 16 ai reparti alpini, 191
                individuali, più 3 medaglie d'oro al Valor Civile concesse al
                7. Rgt Alpino e al 6. Rgt. d'artiglieria alpina - della
                disciolta Brigata Cadore, poi altra medaglia d'oro concessa
                all'A.N.A. al valor civile, ancora un diploma di benemerenza con
                medaglia e infine: medaglia di Bronzo al merito civile. Scusate
                se tutto questo è poco... Anzi, sono le attestazioni che
                possono gratificare l'eroismo ed il lavoro di questi veri uomini
                contraddistinti dalla lunga penna nera che portano sul loro
                immancabile cappello.
 
 Lo schieramento si concluderà con l'arrivo della Fanfara della
                Brigata Alpina Julia che si insedierà nello allineamento, che
                arriverà appositamente da Udine, al passo lento e cadenzato con
                le note dell'Inno degli Alpini, la "Trentatre". Atto
                quello che ci celebrerà nel pomeriggio del venerdì che aprirà
                ufficialmente il grande appuntamento "scarpone" di
                Bassano. Però l'emozione nel pomeriggio di venerdì sarà ancor
                di più forte quando tutti ben inquadrati sfileranno per le vie
                bassanesi con questo percorso: viale delle Fosse, davanti
                all'ospedale vecchio, poi per piazza Trento, discesa Brocchi,
                piazzale Cadorna, Ponte Nuovo, via Scalabrini, Ponte degli
                Alpini, via Ferracina, via Bellavitis e arrivo in piazza Libertà.
                Quando la bandiera di guerra, il labaro dell'Ana la fanfara e il
                battaglione di formazione saranno nuovamente schierati questa
                volta in piazza della Libertà, tutto ciò significa che l'81.
                Adunata Nazionale delle penne nere è già entrata nel vivo
                della manifestazione tra abbracci e pacche sulle spalle, nella
                più consolidata amicizia "scarpona", non comunque,
                trascurando, tutti in compagnia, di fiaschi di buon vino, un
                sigaro, poi un bicchierino di grappa (Bassano ne è un po' la
                capitale), e una lunga camminata all'insegna dei ricordi belli e
                brutti di naja trascorsa con le penne nere e dove l'emozione ai
                più sensibili toglie addirittura la voce mentre ad altri dai
                ricordi s'imperla i volti. L'Adunata Nazionale può provocare
                anche questi scherzi. Alpini vuol dire anche questo, come nella
                loro storia iniziata il 15 ottobre 1872 e che ancora oggi, ai
                nostri giorni, riesce ad emozionare e riscaldare i cuori di chi
                sarà presente alla grande kermesse alpina, dei giorni di venerdì
                9, sabato 10 e domenica 11 maggio prossimo venturo. Vittorino
                Cenzon
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                      | Molte
                        centinaia di penne nere arriveranno dalle sezioni Ana di
                        Svizzera, Cile, New York, Australia, Canada, Sudafrica,
                        Scandinavia, Argentina, Brasile, Germania, Francia |  
                      | Benvenuto
                        agli emigrati, "alpini della seconda naja" |  |  
              |  |  
              | Parlerà
                dunque ancora veneto, a due anni di distanza da Asiago,
                l'adunata nazionale delle Penne Nere. La grande kermesse
                scarpona numero 81, infatti, come da tempo è noto, avrà luogo
                a Bassano del Grappa e non a caso.Infatti, in questo 2008 ricorrono ben tre anniversari (anche e
                soprattutto) agli Alpini legati. Il primo riguarda il 90. della
                fine della Grande Guerra, nella quale il Monte Grappa rappresentò
                (a un certo punto) la "Patria degli Italiani".
 Il secondo e il terzo risalgono a 60 anni fa. Nel 1948, la città
                fu sede della prima adunata nazionale dell'Ana all'indomani del
                secondo conflitto mondiale, mentre in quello stesso anno veniva
                inaugurato lo storico ponte sull'Adige alla cui ricostruzione le
                Penne Nere locali avevano lavorato, e non poco. Tanto che,
                presente insieme al capo del Governo, Alcide De Gasperi
                all'inaugurazione, l'allora presidente del Senato Ivanoe Bonomi
                disse che quel manufatto avrebbe potuto (e dovuto) chiamarsi con
                buona ragione "Ponte degli Alpini".
 E "Ponte degli Alpini" venne intitolato, come si legge
                anche nelle targhe poste ai due accessi.
 Ottime ragioni, più che ragionevoli motivazioni, dunque, per
                l'Ana, di avere accettato a suo tempo la richiesta della sezione
                Montegrappa presieduta da Bortolo Busnardo.
 Bassano non è una grande città ma presenta requisiti
                sufficienti per organizzare una manifestazione del genere.
 Intanto, tutta la zona presenta alberghi e strutture idonee
                (caserme, spazi per tendopoli e camper) ad accogliere la massa
                degli alpini partecipanti all'adunata nazionale annuale.
 In secondo luogo, è servita da una rete stradale comoda,
                scorrevole e dalla ferrovia, per cui sarà possibile per qualche
                treno speciale organizzato nell'occasione, fare scalo appunto a
                Bassano.
 L'appuntamento, come da tanti anni ormai è consuetudine
                dell'Ana, sarà per la settimana centrale di maggio: dal 9
                all'11, anche se già fin dall'inizio, è previsto l'arrivo dei
                primi appassionati alpini. Taluni arriveranno addirittura a
                piedi, altri in bicicletta. Nel tardo pomeriggio di giovedì 8
                maggio, poi, in una sala del centro verrà presentata la quarta
                (ampliata) edizione di "Alpini di pace" (il Prato,
                Padova).
 L'adunata sarà occasione di incontri, di gioia, di canti, di
                bevute (certo, in allegria!), di ricordi e memorie.
 Fra le immagini "originali" dell'adunata - come
                peraltro in altre occasioni del genere - avremo quella dei
                quattro-cinque muli superstiti del Reparto Salmerie della
                sezione di Vittorio Veneto.Si tratta dei quadrupedi superstiti
                della disciolta Brigata Cadore acquistati a suo tempo all'asta
                militare da un imprenditore agricolo di Cappella Maggiore per
                sottrarli ai macellai.
 Un'altra "originalità" dell'adunata (che si ripeterà
                a Bassano) è rappresentata dagli alpini-parà che nella sfilata
                domenicale trascinano con le apposite corde un paracadute
                tricolore gonfiato di quando in quando prendendo una lunga (e
                faticosa) rincorsa.
 Ma, a proposito di tricolori, in quei giorni, per iniziativa
                della locale sezione Ana e dell'Amministrazione comunale, le
                strade e le piazze della città e dei paesi limitrofi saranno
                pavesate da migliaia e migliaia di bandiere nazionali. Le stesse
                con le quali le Penne Nere provenienti da tutta Italia e
                dall'estero sfileranno la domenica. E saranno centinaia e
                centinaia, quei tricolori.
 "Penne Nere provenienti dall'estero" si è annunciato.
                Sì: perché molte centinaia di alpini arriveranno, come nelle
                adunate precedenti, da tutto il mondo, perché in tutto il mondo
                ci sono sezione dell'Ana.
 Le hanno costituite gli "alpini della seconda naja" -
                come li definì un mitico presidente nazionale, Leonardo
                Caprioli. "Seconda naja", perché dopo avere prestato
                il servizio militare in Patria, quei giovani dovettero prendere
                la via dell'emigrazione per poter trovare un lavoro, guadagnarsi
                un pane.
 E quando sfilano loro, preceduti dal cartello indicante la
                provenienza, dobbiamo dire che a più d'uno degli spettatori,
                viene un groppo in gola e si inumidiscono gli occhi. Perché è
                forse vivendo lontano da questa Patria, dimostratasi spesso
                matrigna, e non madre, questa Patria immemore e negatrice a
                volte di certi valori, che ci si può sentire - e proprio a
                dispetto di tutto e di tutti - italiani, e del resto, gli
                "alpini della seconda naja", la Patria l'hanno onorata
                e continuano ad onorarla dovunque si trovino con il loro lavoro,
                l'impegno dimostrato.
 I cartelli che precedono i rappresentanti delle sezioni
                dell'estero, dalla Svizzera (decine e decine di Penne Nere) al
                Cile (magari soltanto tre o quattro alpini), da New York
                all'Australia, dal Canada al SudAfrica, dalla Scandinavia
                all'Argentina, dal Brasile alla Germania, alla Francia, danno la
                misura della diffusione dell'associazione a livello planetario
 Quanto poi a magoni e a commozioni, non mancano di suscitarli
                pure gli alpini di Fiume, Pola e Zara, che "vivi e morti
                sono qui". E sono sempre di meno; il loro gruppo si
                assottiglia man mano che passa il tempo, da quel lontano e
                doloroso e drammatico 1945 agli anni Cinquanta del Novecento.
 Sono testimoni di alpinità, ma soprattutto di attaccamento alla
                madre Patria, quella Patria che nel 1954 era tornata a Trieste
                accolta dal calore, dall'entusiasmo, dal grande cuore di quella
                città segnata dalla Storia.
 E Trieste sarà presente a Bassano con i suoi (ormai) pochi
                alpini, ma con un sentimento ricco di significato: perché il
                90. della fine della Grande Guerra segnò (anche) il ritorno
                delle "città irredente" nel grembo della Patria, un
                ritorno per il quale sia Trento, sia Trieste, avevano perso dei
                figli fra i migliori, da Cesare Battisti e Fabio Filzi a Nazario
                Sauro, Carlo Stuparich, Scipio Slataper. Giovanni Lugaresi
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                      | A
                        Carpanè una mostra sulla storia delle truppe alpine |  
                      | In occasione
                        dell’adunata bassanese il locale gruppo dell’Ana
                        organizza la rassegna: 14 pannelli riassumeranno le
                        vicende dal 1872 ad oggi |  |  
              |  |  
              | In
                occasione dell'adunata nazionale delle penne nere di Bassano, il
                gruppo alpini di Carpanè, del presidente Lino Borsa, allestirà
                nel museo di Palazzo Guarnieri, sede della Comunità montana del
                Brenta, a Carpanè, una mostra sulle truppe alpine dalla
                nascita, nel 1872, ai giorni d'oggi.La mostra è articolata in
                14 grandi pannelli, curati dallo storico e alpino friulano Guido
                Aviani Fulvio, attraverso i quali viene delineata con testi,
                immagini, mappe, la storia delle truppe alpine dalla
                costituzione sino alle ultime missioni di pace in zone ancora
                "calde" come in Mozambico, Bosnia, Kosovo e
                Afghanistan.Una impressionante carrellata di immagini, molte
                delle quali inedite, che farà conoscere ai visitatori le gesta
                delle truppe da montagna impegnate nelle guerre coloniali di
                fine '800, nella guerra di Libia (1911-1913) e nei due conflitti
                mondiali. Per quanto riguarda la seconda guerra mondiale la
                mostra analizza in particolare la campagna di Grecia e quella
                drammatica di Russia, dove le truppe alpine ebbero un ruolo di
                primo piano e dove purtroppo fecero registrare il triste e
                drammatico primato di caduti e dispersi.Nella mostra viene anche
                analizzato un delicato capitolo dell'ultimo conflitto mondiale,
                il periodo della guerra civile, tra il 1943 e il 1945, durante
                il quale il governo della Repubblica Sociale e quello del Regno
                del Sud mobilitarono entrambi dei reparti alpini, che
                combatterono su fronti opposti. Un capitolo triste della nostra
                storia da conoscere, approfondire e non dimenticare, perché
                possa essere d'insegnamento alle future generazioni. Roberto
                Lazzarato |  
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                      | In
                        dirittura d'arrivo i lavori di ampliamento del Pronto
                        soccorso |  |  
              |  |  
              | È
                stato pensato e costruito a tavolino per rispondere alle
                necessità di 500 mila persone il piano sanitario per l'adunata
                nazionale degli alpini.Un lavoro imponente che ha impegnato i vertici dell'Asl 3, ma
                anche personale della Regione, della Protezione civile e della
                sezione Ana Montegrappa.
 «Oltre agli ospiti, per i quali non abbiamo cifre certe,
                dobbiamo tenere conto anche delle necessità assistenziali dei
                residenti del Bassanese - ha premesso Claudio Menon,
                responsabile del pronto soccorso dell'ospedale San Bassiano e
                referente del piano su delega dell'azienda sanitaria cittadina -
                che nelle giornate di venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 maggio
                non potranno circolare liberamente con gli automezzi».
 Una rete articolata quella predisposta, curata in ogni minimo
                dettaglio, ma anche adattabile alle differenti situazioni che
                potrebbero verificarsi. Un piano dall'impalcatura solida,
                quindi, ma costruito su modalità flessibili capaci di
                modificarsi e di riorganizzarsi velocemente. Ma anche un piano
                che potrebbe essere considerato come un'esercitazione nazionale
                di Protezione civile (la possibilità è attualmente allo studio
                del numero uno dell'ente in Italia, Guido Bortolaso).
 «Sono sostanzialmente due le linee guida adottate - ha iniziato
                Valerio Alberti, direttore generale dell'Asl 3 -: una che
                riguarda il potenziamento del servizio ospedaliero interno,
                l'altra finalizzata all'attivazione di una rete sanitaria
                territoriale ad esso collegata che prevede l'allestimento di
                punti medici avanzati e di presidi sanitari. Si è quindi
                cercato di delocalizzare il più possibile all'esterno le
                risposte sanitarie per poter intervenire con rapidità. Se il
                sistema territoriale funzionerà, l'ospedale non sarà preso
                d'assalto».
 Per quanto riguarda il San Bassiano, Alberti ha annunciato che
                sono in dirittura d'arrivo i lavori di ampliamento del pronto
                soccorso, intervento volutamente programmato per l'appuntamento
                delle penne nere.
 «Nei giorni di fuoco dell'adunata saranno inoltre aumentati i
                posti letto nei reparti e rinforzate le unità di cardiologia,
                di emodinamica e di traumatologia - ha evidenziato Menon - che
                da quanto emerso dall'attività delle aziende sanitarie che
                hanno ospitato le ultime edizioni del raduno sono solitamente le
                più indaffarate».
 L'organizzazione del piano ha poi tenuto in considerazione sia
                della recente esperienza di Asiago (sede della manifestazione
                alpina del 2006), sia le presenze previste dall'Ana nella città
                del Grappa.
 «Si stima arriveranno oltre 300 mila persone - ha fatto sapere
                Menon illustrando lo scenario generale in cui si inserisce
                l'intervento - A queste dobbiamo aggiungere la popolazione
                locale, per un totale complessivo di 500 mila persone.
                Prevediamo che il picco di richieste sanitarie si avrà dalla
                mattinata di sabato fino alla domenica sera. Le urgenze saranno
                per lo più di tipo cardiologico, internistico e traumatologico».
 Sulla base dei dati raccolti nelle adunate precedenti,
                l'incidenza di emergenze dovrebbe interessare lo 0,1-0,2 per
                cento del totale delle presenze.
 «Nel nostro caso, riteniamo che avremo fra le 1.200-1.500
                richieste di intervento - ha detto Menon - abbiamo anche
                ipotizzato una suddivisione rispetto alla gravità dei casi. Il
                97 per cento delle persone che si rivolgeranno ad un presidio
                sanitario dovrebbe essere per urgenze minori, vale a dire codici
                bianchi e verdi; si prevede invece un 2 per cento di codici
                gialli, ossia con problemi seri e l'1 per cento di codici rossi,
                vale a dire di quadri clinici in cui il paziente si trova in
                pericolo di vita».
 Sempre ragionando per ipotesi, il 40 per cento di coloro che
                richiederanno una prestazione sanitaria lo farà a causa di un
                malore; il 28 per cento per un trauma, il 5 per cento per
                problemi cardiaci e il 30 per cento per conseguenze legate al
                consumo di alcol.
 Il piano sanitario scatterà a pieno regime nella mattinata di
                venerdì 9 maggio e si protrarrà fino alle 21 di domenica 11
                maggio. Ma tutto sarà operativo già da giovedì 8 maggio e sarà
                smantellato il lunedì 12.A supportare l'attività sanitaria
                vera e proprio saranno percorsi preferenziali e sempre garantiti
                all'interno del comprensorio e una fitta rete di collegamenti
                telematici, via radio, un sistema di videoconferenza (che in
                seguito sarà utilizzato per favorire i contatti tra l'ospedale
                e le case di riposo o le altre strutture residenziali del
                comprensorio) e una rete telefonica fissa per facilitare le
                comunicazioni dei Pma del territorio. Su tutto vigileranno in
                via continuativa squadre di tecnici e addetti alla logistica.
                Raffaella Forin
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                      | Le
                        istruzioni per i cittadini |  |  
              |  |  
              | I
                bassanesi che per diversi motivi dovessero necessitare di
                ricorrere alle cure dei sanitari nelle giornate di venerdì 9,
                sabato 10 e domenica 11 maggio potranno rivolgersi al Pma o al
                presidio più vicino, senza doversi affannare per raggiungere il
                pronto soccorso del San Bassiano, dal momento che in quei giorni
                muoversi con gli automezzi sarà alquanto difficile se non
                impossibile.«Qui troveranno una prima risposta grazie alla presenza di
                personale medico e paramedico in grado di valutare ogni singolo
                caso - ha ribadito il direttore del pronto soccorso Claudio
                Menon - I Pma, ad esempio, saranno attrezzati per garantire
                tutti i codici: quello bianco e verde, ossia potranno gestire la
                situazione in toto, compresa l'osservazione del paziente dal
                momento che ogni punto medico avanzato sarà dotato di posti
                letto. Nel caso in cui si presentasse un codice giallo, con
                tempestività lo invieranno al pronto soccorso. Infine, saranno
                in grado di assicurare la stabilizzazione del paziente
                classificato con il codice rosso e di assicurarne il trasporto
                in ospedale attrezzato. Il tutto si svolgerà in uno stretto
                collegamento fra i presidi territoriali e quello centrale del
                San Bassiano. Questo non significa che l'ospedale sarà vietato
                ai cittadini. Anzi, il piano è stato predisposto per agevolarli
                il più possibile, dando loro, come agli ospiti, una risposta
                rapida ed efficiente».Anche le farmacie faranno gli
                straordinari nei giorni centrali dell'adunata .
 «Con il contributo del presidente di Federfarma, Fontanesi,
                stiamo pianficando un servizio di apertura continuativo - ha
                annunciato Cristina Beltramello - A Bassano oltre alla farmacia
                di turno ne funzioneranno altre e tutti i paesi limitrofi ne
                avranno una aperta. Anche il servizio di guardia medica sarà
                rinforzato in quei giorni, e sarà collegato con i Pma».
 Insomma, il piano sembra aver pensato a tutto per riuscire a
                fronteggiare qualsiasi tipologia di emergenza sanitaria. R.F.
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                      | Iniziativa
                        di solidarietà nell’ambito del raduno nazionale che
                        si concretizzerà con un centro cura dell’Aids |  
                      | L’adunata
                        degli alpini finirà in... Mozambico |  |  
              |  |  
              | Un
                piatto di pasta, anzi sessantamila porzioni di penne, rigatoni e
                lumaconi al sugo, per dare un contributo all’adunata ma anche
                per finanziare i progetti umanitari Ana in Mozambico. È un
                patto commerciale e di solidarietà quello siglato
                dall’associazione nazionale delle penne nere e dal comitato
                organizzatore dell’ottantunesimo raduno nazionale degli alpini
                con Pasta Zara, l’azienda scelta come sponsor della
                manifestazione di scena in città il 9, il 10 e l’undici
                maggio. La ditta di Riese, prima esportatrice italiana di pasta
                e secondo produttore nazionale, non solo diverrà il maggior
                partner privato degli organizzatori del convegno bassanese,
                contribuendo ad ammortizzare i costi di allestimento e di
                gestione ma darà un contributo fondamentale alla missione
                umanitaria avviata dalle penne nere in Mozambico.
  «La
                convenzione che andremo a firmare con i titolari, ossia con la
                famiglia Bragagnolo, prevede proprio un intervento su questi due
                fronti - ha spiegato Silvano Spiller rappresentante di Servizi
                Ana srl, la società affiliata all’associazione nazionale
                incaricata di curare le questioni commerciali -. Verrà quindi
                devoluto in beneficenza esattamente un terzo del ricavato dei
                pasta party fissati a Bassano tra venerdì e domenica». Nei giorni centrali della manifestazione, in prato Santa
                Caterina e all’ ex caserma Cimberle Ferrari saranno allestiti
                due punti di distribuzione in cui saranno somministrati ai
                bassanesi e ai visitatori, in tutto il finesettimana, almeno sei
                tonnellate di pasta, condita in tre o quattro modi diversi.
 «La cottura sarà affidata ad un’azienda specializzata - ha
                ricordato il titolare del pastificio Furio Bragagnolo - ma
                saranno coinvolti anche gli studenti delle scuole alberghiere
                della zona».
 Ogni piatto di pasta costerà tre euro, dei quali uno sarà
                destinato alla missione africana. Un’operazione che andrà a
                completare gli interventi già avviati un paio d’anni fa nella
                zona settentrionale del Mozambico, in un’area segnalata agli
                alpini dalle suore dell’ordine di Fatima.
 Accanto alla strutture già realizzate, le penne nere italiane
                costruiranno una scuola professionale e ristruttureranno una
                parte dell’ospedale di Nerere per creare un centro di
                assistenza per i malati di Aids.
 «Invieremo delle squadre formate da tre o quattro volontari che
                lavoreranno assieme alla popolazione locale - ha assicurato il
                consigliere nazionale dell’associazione Sebastiano Favero
                -.Vorremmo infatti che, come era accaduto negli anni scorsi,
                grazie a questa esperienza i mozambicani imparino un nuovo
                lavoro».
 Sono quindi state rivolte parole di riconoscenza verso i partner
                dell’adunata sia dall’assessore regionale Elena Donazzan sia
                dal sindaco Gianpaolo Bizzotto, che ha posto l’accento
                sull’importanza dei contributi dei privati per la buona
                riuscita dell’evento.
 «Solo così riusciremo a dare alla città l’adunata che tutti
                si aspettano» ha chiosato il presidente del comitato
                organizzatore Paolo Casagrande, ringraziando gli sponsor
                dell’adunata, che avranno uno spazio riservato in piazza
                Terraglio. Il colonnello ha infine ricordato come i fondi che
                dovessero rimanere in cassa saranno utilizzati per le attività
                benefiche della sezione cittadina Montegrappa. C.Z.
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                      | Il
                        cellulare funzionerà anche sul Grappa... Ma solo per l’adunata
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              |  |  
              | Sei
                antenne telefoniche di rinforzo in città e altre tre sul
                Grappa. Per garantire le comunicazioni telefoniche a Bassano,
                nel comprensorio e soprattutto sul massiccio nei tre giorni
                centrali dell’Adunata, i gestori delle tre principali
                compagnie di telefonia mobile stanno già provvedendo a
                rafforzare i ripetitori piazzati nel bassanese e a coprire la
                zona montana.
  Già
                da qualche settimana, quindi, i tecnici stanno lavorando nelle
                loro centrali e nei siti degli impianti locali per permettere
                una perfetta ricezione e una buona trasmissione durante il
                raduno. «Sul Grappa - spiega Paolo Casagrande, presidente del comitato
                organizzatore della manifestazione del 9, 10 e 11 maggio -
                saranno sistemate tre antenne e finalmente anche sul Massiccio
                sarà possibile parlare al cellulare. Ogni gestore potrà
                inoltre piazzare in pianura due antenne di potenziamento».
 Tali impianti, tiene tuttavia a precisare il colonnello, saranno
                attivati in via del tutto eccezionale ed entreranno in funzione
                solo nel periodo dell’Adunata. Essi avranno cioè un carattere
                del tutto provvisorio e, come assicura il responsabile del
                comitato, verranno smantellati non appena conclusa la
                manifestazione. Mentre quindi le compagnie telefoniche
                provvedono a sistemare i loro siti, proseguono in città gli
                incontri per stabilire se realizzare o meno il progetto del
                ponte “bailey”. Ancora non è dato sapere se il passaggio
                verrà effettivamente costruito ma il verdetto finale dovrebbe
                essere pronunciato proprio in questi giorni. Qualora infatti
                venisse data l’autorizzazione per procedere con la costruzione
                della passerella, si dovrà partire con i lavori preliminari già
                la settimana prossima. C.Z.
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                      | Gli
                        Alpini in assemblea: «I nostri volontari stanno
                        lavorando a gran ritmo. La loro adunata l'hanno già
                        vinta» |  |  
              |  |  
              | "I
                nostri alpini volontari, che da mesi stanno lavorando a gran
                ritmo, la loro adunata l'hanno già fatta e già vinta, vada
                come vada. Spetta a noi ora il compito di mettere la ciliegina
                sulla torta". Uno scrosciare di applausi ha accompagnato
                ieri mattina al cinema Grotta di Bassano questa frase di Bortolo
                Busnardo, presidente onorario dell'Ana. Mancano 53 giorni
                all'adunata degli alpini ed è tempo di raccogliere le forze,
                convogliare gli ultimi sforzi e parlare dell'operato
                dell'associazione nel 2007. Coordinati dal sindaco Gianpaolo
                Bizzotto, i numerosi presidenti delle diverse sezioni e
                associazioni hanno voluto portare il loro saluto e la relazione
                delle loro attività. Tra tutti Corrado Perona, presidente
                nazionale dell'Ana: "Mentre eravamo al servizio militare
                sentivamo il desiderio di fare ritorno alle nostre case, ora si
                respira l'attesa di giungere a questa adunata . Non nego le
                polemiche che hanno accompagnato la scelta della città di
                Bassano: ci era stato criticato l'aver optato nel giro di due
                anni per due località così vicine tra loro. Io dico invece che
                la ragione c'era: nella canzone "Sul ponte di Bassano"
                un verso recita "noi ci darem la mano" e proprio qui
                va ricercato il forte segnale di unità e amicizia. Torneremo a
                Bassano per confermare questo solido legame tra gli alpini, è
                bene anche che l'associazione passi attraverso i luoghi che le
                comunicano qualcosa." Approvati con l'unanimità dei
                presenti la relazione del bilancio del tesoriere Lamberto Zen e
                il resoconto del 2007 con i nuovi programmi per quest'anno di
                Giancarlo Bordignon, presidente della sezione Ana Montegrappa.
                "Vanno ricordati anche i progetti solidali per i quali i
                nostri alpini hanno lavorato- ha specificato Bordignon-
                Argentina, Senegal, Capo Verde: i volontari hanno impiegato 62
                mila ore di lavoro per questi progetti, segno della vostra
                sensibilità, nonostante le difficoltà economiche di tante
                famiglie. Oltre all'adunata , che assorbirà tutta l'attenzione
                della prima parte dell'anno, a giugno verranno effettuati dei
                pellegrinaggi nei luoghi simbolici della grande guerra dato
                quest'anno ricorre il novantesimo anniversario dalla sua fine.
                L'8 e 9 novembre a Breganze ci sarà il raduno del Triveneto. Ma
                ora è tempo di assolvere l'impegno "Tutti per l'adunata
                " , come recita lo slogan. Serve un surplus di energie in
                quest'ultimo periodo ma lo spirito alpino è ciò che farà la
                forza della nostra sezione. Un ringraziamento speciale va al
                comitato organizzativo che da tempo sta lavorando nella
                struttura dell'ex ospedale, al sindaco, all'amministrazione e ai
                presidenti delle sezioni vicine. Sono certo tutto andrà
                bene."Lara Lago
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                      | La
                        “torta dell’alpino”. Una ricetta del 1954 |  |  
              |  |  
              |  Per
                l'adunata si stanno mobilitando anche i pasticceri. L'idea è
                venuta a un pasticcere di Rosà, Vittorio Vialetto. Ha
                rispolverato una ricetta milanese del 1954, epoca in cui
                lavorava per la "Motta": farina doppio zero, burro,
                zucchero, uova, mandorle, amido, sale, aromi naturali e grappa.
 È
                la "Torta dell'alpino", formato medio piccolo, ideale
                per la consumazione giornaliera e a distanza. Il pasticcere, che
                con il figlio e la moglie gestisce un laboratorio a Chiasso che
                serve i reali europei, ha aggiunto un tocco originale: un
                adesivo che riporta l'immagine del ponte di Bassano ed in primo
                piano un cappello alpino. M.B. |  
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                      | VIABILITA'.
                        Il col. Casagrande spiega come funzionerà il servizio |  
                      | Area
                        rossa sorvegliata da 16 squadre |  |  
              |  |  
              |  Sorvegliare
                e tutelare l’area centrale della città, garantire l’ordine
                ed evitare che camper e mezzi impropri oltrepassino la zona
                delle mura. Non sono stati definiti tutti i dettagli e restano
                da apportare alcuni ritocchi ma ormai sono chiari gli obiettivi
                e i tratti salienti del piano di sicurezza per il centro storico
                predisposto dal Comitato organizzatore dell’adunata e dal
                Comune per i giorni dell’ottantunesimo raduno nazionale delle
                penne nere. In vista della manifestazione fissata per la metà
                di maggio ai piedi del Grappa è stato infatti messo a punto un
                programma di controllo, che prevede l’impiego di circa
                centocinquanta volontari della sezione Ana Montegrappa,
                coordinati dal generale Roberto Fontana, ma anche degli uomini
                della polizia municipale di Bassano. I vigili infattie nella
                settimana del raduno lavoreranno fianco a fianco con i soci
                della sezione locale e per sorvegliare questo settore della città. La cosiddetta “area rossa” già dal pomeriggio di giovedì 8
                maggio sarà off-limits anche per i residenti, che sino alla
                domenica sera non potranno raggiungere in auto le proprie
                abitazioni. In questa zona non potranno d’altro canto
                circolare trabiccoli e nessun tipo di veicolo non autorizzato.
 Proprio per questo, come riferisce il colonnello Paolo
                Casagrande, presidente del Comitato, da quel giorno saranno
                creati dei presidi attivi 24 ore su 24 in corrispondenza di
                sedici punti d’accesso già individuati e dislocati lungo
                tutto il perimetro del centro..
 A supportare i volontari incaricati di sorvegliare questi
                accessi, sottolinea poi il colonnello, ci saranno anche delle
                squadre itineranti che svolgeranno un servizio di “ronda”
                all’interno della zona rossa e che dovranno coordinarsi con
                gli uomini della protezione civile posti a guardia del
                “secondo anello”, ossia quello della primissima periferia
                cittadina.
 «Ufficialmente - conclude il colonnello - questo piano sarà
                operativo da giovedì. In realtà, già nei giorni precedenti i
                volontari cominceranno a sorvegliare il centro». C.Z.
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                      | L'Associazione
                        Nazionale Alpini, ha rinnovato l'incarico per la
                        realizzazione della diretta internet dell'adunata
                        nazionale del 2008 che si terrà a Bassano del Grappa a
                        maggio. |  
                      | Adunata
                        in diretta sul web |  |  
              |  |  
              |  Kaoma,
                come per l'anno scorso si ccuperà della gestione della
                post-produzione video dell'evento, in particolare della gestione
                dell'encoding on-site, dell'invio del segnale audio/video verso
                il server di streaming e la distribuzione su internet. Inoltre
                le sfilate delle singole sezioni saranno "tagliate" e
                pubblicate on-line anche per la visione in differita. Per
                consentire la visione anche a chi, per qualsiasi motivo, si sia
                collegato dopo il passaggio della propria sezione di
                appartenenza. Kaoma si occupa di produzione e post-prduzione video finalizzata
                alla diffusione su internet di eventi, convegni e
                manifestazioni. Garantendo al cliente la gestione completa di
                tutti gli aspetti del servizio, dalle riprese, al montaggio alla
                fornitura delle linee adsl temporanee fino alla pubblicazione
                sul sito web o sulla WebTV.
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                      | Lanciato
                        un concorso fotografico ispirato ai principi della
                        Costituzione e riservato a ragazzi e over 60 |  
                      | Scatti
                        di... patria e democrazia |  |  
              |  |  
              | Uno
                scatto per rendere omaggio alla Costituzione e alla patria, per
                unire generazioni diverse e per festeggiare tutti gli alpini che
                parteciperanno all’Adunata nazionale di Bassano. L’iniziativa è unica ma sono tanti e ambiziosi gli obiettivi
                che il Comune, in collaborazione con i Cantieri Giovani, con
                l’associazione Anni d'argento e con l’Ana, intende centrare
                attraverso la promozione, in città e in tutti i Comuni del
                comprensorio, di un concorso fotografico dedicato alla carta
                costituzionale italiana, redatta esattamente sessant’anni fa,
                ma anche al sentimento patriottico e allo spirito di
                appartenenza alla nazione. Il progetto rientra d’altro canto
                nell’elenco delle attività collaterali al raduno alpino del
                9, 10 e 11 maggio ma, come ha precisato la responsabile del
                settore anziani dei Servizi sociali Daniela Bianchi, si colloca
                sulla scia dei programmi avviati dall’assessorato per
                avvicinare i giovani ai rappresentanti della terza età. La gara
                sarà infatti aperta ai ragazzi dai 14 ai 19 anni e agli
                "over sessanta" residenti nei 28 Comuni del mandamento
                bassanese.
 
  Ogni
                concorrente potrà partecipare, scegliendo a quale delle due
                sezioni inviare le proprie foto (al massimo cinque); le
                immagini, scattate per l’occasione o reperite negli album di
                famiglia, dovranno essere ispirate ai primi 54 articoli della
                carta costituzionale se gareggeranno per la categoria
                "scatti di democrazia", mentre esprimeranno il senso
                di identità e di appartenenza al nostro Paese se in gara nel
                settore "la patria siamo noi?". «L’idea è stata concordata con il presidente del comitato
                organizzatore del convegno delle penne nere, Paolo Casagrande -
                ha spiegato l’assessore ai servizi alla persona e alle
                politiche giovanili, Federica Finco - e ci auguriamo possa
                aiutare i ragazzi che non hanno potuto fare il servizio militare
                o l’obiezione di coscienza a riflettere su questi temi».
 Sarà proprio l’amministratrice poi a presiedere la giuria del
                concorso, formata dal fotografo Cesare Gerolimetto, dal
                colonnello Casagrande per l’Ana, dal presidente di Anni
                d’Argento Giuseppe Lo Castro, da Valeria Cerantola e Daniela
                Bianchi per il Comune e da Alice Tasca per Cantieri Giovani.
 Le fotografie dovranno giungere nella sede di Cantieri Giovani o
                al Centro diurno entro il 23 aprile e le tre più belle di ogni
                sezione saranno premiate il 6 maggio alle 18.30 in sala Tolio
                con un buono libri. Saranno inoltre messe a disposizione, per
                gli autori segnalati, anche delle formelle di ceramica relative
                all’inaugurazione del Ponte vecchio dopo la ricostruzione del
                1948. Tutte le opere rimarranno esposte nella saletta di via Da
                Ponte dal 7 al 16 maggio. Sino all’11 lo spazio espositivo sarà
                aperto con orario continuato dalle 9 alle 23, mentre nei giorni
                finali si potrà accedere alla mostra solo dalle 9 alle 12 e
                dalle 15 alle 18.  Caterina Zarpellon
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                      | ORGANIZZAZIONE |  
                      | Direttive
                        cerimonia Cima Grappa |  |  
              |  |  
              | Per
                la complessa organizzazione logistica della cerimonia di Cima
                Grappa, in programma venerdì 9 maggio, in relazione alle
                obiettive difficoltà del percorso e dei parcheggi si rendono
                necessarie alcune direttive che dovranno essere rigorosamente
                rispettate onde consentire un ordinato svolgimento della stessa.
                 
                  
                    Regolamentazione
                    delle strade che portano alla Cima Grappa. Tutti gli
                    itinerari stradali saranno a senso unico a salire sino al
                    termine della cerimonia (orientativamente ore 12.30) mentre
                    a senso unico a scendere dopo tale orario. La strada
                    provinciale 148 (Cadorna), da Romano d’Ezzelino, sarà
                    riservata solo ed esclusivamente al transito dei pullman che
                    l’organizzazione metterà a disposizione di tutti gli
                    alpini che avranno prenotato a partire dalle ore 6 del 9
                    maggio dalla zona parcheggi di Romano d’Ezzelino (che
                    saranno identificati nei prossimi numeri dell’Alpino). Non
                    sarà consentito il transito ad altri mezzi. Tutte le altre
                    strade da: Borso, Possagno, Cavaso, Paderno, Pederobba
                    (prov. di Treviso), Alano di Piave e Seren del Grappa (prov.
                    di Belluno) saranno percorribili, anche per la conformazione
                    delle stesse, solo ed esclusivamente da autovetture che
                    dovranno essere parcheggiate solo lungo gli itinerari fuori
                    dalla sede stradale, con proseguimento a piedi. Sui piazzali
                    della zona Sacrario, abitualmente adibiti a parcheggio, non
                    sarà consentito il parcheggio di mezzi privati siano essi
                    pullman o autovetture. Tutti gli itinerari per raggiungere
                    la zona Sacrario saranno presidiati già dalla giornata
                    precedente, pertanto sarà vietato il transito a coloro che
                    non sono autorizzati. Onde evitare inutili e spiacevoli
                    contestazioni si fa appello al buon senso ed
                    all’educazione di tutti nel rispettare le disposizioni.
                    Ai
                    presidenti di Sezione ed ai loro alfieri che
                    parteciperanno alla cerimonia dell’alzabandiera e alla
                    successiva cerimonia degli onori ai Caduti, sarà riservato,
                    previa prenotazione, il posto su un mezzo
                    dell’organizzazione che partirà, per Cima Grappa, da
                    Bassano immediatamente dopo la conclusione delle cerimonie. 
                    Prenotazioni,
                    biglietti e costo. Il contributo individuale per il
                    viaggio di andata e ritorno è stato determinato in euro 5.
                    Le prenotazioni dovranno essere effettuate, via e-mail, fax
                    o posta ai seguenti recapiti: Adunata2008@anamontegrappa.it
                    Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare
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                    fax: 0424.521567 oppure direttamente alla Segreteria
                    Adunata – viale delle Fosse 43 – 36061 Bassano del
                    Grappa.Di ciascuna prenotazione la segreteria darà conferma
                    numerata. Alla ricezione della conferma numerata dovrà
                    seguire il versamento di euro 5 direttamente in segreteria,
                    utilizzando un bollettino di c/c postale, sul n. 84985191
                    intestato a: Associazione Nazionale Alpini – sezione di
                    Bassano del Grappa, indicando nella causale di versamento
                    “Cerimonia Cima Grappa”. Per ogni altra informazione:
                    telefonare al 0424.525856 oppure: www.anamontegrappa.it
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                      | Ieri
                        l’assemblea annuale della sezione Ana Montegrappa
                        impegnata sul fronte del raduno nazionale |  
                      | «L’adunata
                        a Bassano perché qui c’è storia» |  |  
              |  |  
              |  In
                un clima carico di motivazioni e di entusiasmo, e con quello
                spirito alpino che polarizza la vigilia dell'adunata nazionale
                di maggio, si è aperta al cinema Grotta alla presenza del
                presidente nazionale Ana, Corrado Perona, l'assemblea annuale
                della sezione Ana "Montegrappa", preceduta da un
                minuto di silenzio per rendere omaggio al tricolore. Ha presieduto l'assemblea il sindaco Gianpaolo Bizzotto che, in
                apertura dei lavori, ha sottolineato l'impegno e la
                determinazione nel ricercare e volere l'appuntamento nazionale a
                Bassano. «Ringrazio il presidente nazionale Perona per la
                fiducia accordata alla sezione Montegrappa e alla città di
                Bassano - ha detto Bizzotto - Tutto il territorio vi ringrazia
                per questa grande scelta. L'adunata non è solo occasione di
                ritrovarsi per brindare. È il momento della riflessione, del
                ricordo di chi ci ha preceduto e di chi ha sacrificato la
                propria vita per la nostra libertà, il nostro benessere e
                progresso. L'adunata serve a rinnovare questi valori. Stiamo
                lavorando alla grande - ha concluso - senza la pretesa che sia
                la più grande, ma che sia un'adunata indimenticabile».
 
  Quindi
                sono stati indicati i delegati della sezione all'assemblea
                nazionale di Milano, a maggio; ed è seguita la relazione del
                presidente sezionale Carlo Bordignon che ha fatto il punto
                sull'attività svolta nel 2007 e sugli impegni dell'adunata
                ormai imminente. A fine 2007 nella "Montegrappa" si
                contano 9.078 alpini: fanno segnare una leggera flessione,
                compensata però dall'aumento di amici degli alpini passati a
                quota 1629. La presenza delle penne nere sul territorio si
                conferma ancora una realtà importante per quello che gli alpini
                sono e rappresentano. Bordignon ha evidenziato l'impegno di
                tutti nelle fasi di preparazione all'adunata, come supporto al
                comitato organizzatore e alle commissioni. Ha ricordato i
                momenti salienti del 2007: la partecipazione all'adunata di
                Cuneo, la riuscita dell'adunata sezionale a Cismon e la festa
                del donatore a Cima Grappa; ha sottolineato l'impegno nelle
                iniziative di solidarietà internazionale, citando Argentina,
                Senegal e Capoverde, oltre alla colletta alimentare. Ha concluso ricordando che il 9 maggio, a Cima Grappa, si
                svolgerà una cerimonia per ricordare il 90.mo anniversario
                della fine della Grande guerra, nel contesto di analoghe
                cerimonie sul Pasubio, Ortigara e Adamello.
 
  Sono
                seguite le relazioni del tesoriere e dei revisori del conto.
                Quindi sono intervenuti il presidente del Comitato organizzatore
                dell'adunata, Paolo Casagrande; il responsabile del periodo Ana
                "Sul Ponte di Bassano", Antonio Marin; della banda
                sezionale, Mirco Moretto; del coro, Gianni Gottardo; Ruggero
                Gnesotto, responsabile della Protezione civile, forte di 389
                volontari, che collaboreranno al controllo della viabilità,
                alla gestione della caserma, ai collegamenti radio; è in
                allestimento una squadra sanitaria; Ermando Bombieri per il Rds
                che nel 2007 ha registrato un aumento delle donazioni (6.851) e
                di nuovi donatori (508); per l'Aido Fabrizio Busnardo, che ha
                segnalato il Bassanese tra i più attivi della Provincia;
                Beatrice Vanzo per l'Admo; il Gruppo sportivo e Lucio Gambaretto
                per il Museo Ana, che nel 2007 ha registrato oltre 70 mila
                presenze; quindi il presidente onorario Bortolo Busnardo: «Voi
                - ha detto ai volontari che stanno lavorando da mesi nelle
                strutture di supporto - l'adunata l'avete già fatta e già
                vinta!» Ha concluso gli interventi dell'assemblea il presidente
                nazionale Perona. «Sono venuto a Bassano - ha detto Perona - principalmente per
                rendere onore a questa Sezione e a questa città. Qui ho
                respirato l'attesa dell'adunata 2008, che ha avuto qualche
                polemica, perché in due anni sono state scelte due località
                vicine, quasi fosse una preferenza. C'era invece una ragione ed
                è quella degli alpini! Asiago non è confrontabile con Bassano.
                Ad Asiago si trattava di rendere omaggio ai nostri soci
                fondatori.
 Bassano ha altri contenuti: 90 anni dalla fine della Grande
                guerra e il Grappa che ha rappresentato l'estrema difesa della
                Patria, ed è la montagna degli Italiani e degli avversari. E
                poi c'è il Ponte, simbolo di amicizia in un momento in cui la
                gente non si guarda più negli occhi.   Renato
                Pontarollo
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                      | Presentate
                        in commissione bilancio dall’assessore Mauro
                        Lazzarotto le novità |  
                      | Bancarelle
                        all’adunata ma lotta agli abusivi |  |  
              |  |  
              | Mancano
                due mesi all'adunata e in Commissione bilancio s’è discusso
                sulle misure straordinarie da prendere in occasione dell'evento
                che coinvolgerà la città con l’arrivo di trecentomila,
                stimate in ribasso, penne nere.Le adunate degli alpini sono spesso sfruttate dai venditori
                ambulanti o dai commercianti, i quali vedono nell'evento
                un'eccezionale opportunità di mercato. In questa occasione,
                l'Amministrazione comunale permetterà l'affitto di porzioni di
                suolo pubblico (la tassa di plateatico) a condizioni particolare
                studiate proprio per la manifestazione.
 
  «Le
                zone in cui sarà possibile usufruire di un'area pubblica sono
                quattro - ha spiegato l'assessore al bilancio, Mauro Lazzarotto
                -. La prima è quella del centro storico, in cui l'affitto di un
                metro quadrato costerà dieci euro al giorno per un massimo di
                dieci metri quadrati disponibili. Poi, c'è la zona
                immediatamente all'esterno delle mura, dove il costo sarà di
                otto euro, mentre nella zona adibita a grandi aree un metro
                quadrato costerà tre euro. Per il resto, la tariffa sarà di
                cinque euro al giorno al metro quadro». Le vie che potranno essere interessate da questa delibera sono,
                quindi, tutte le vie del centro interne alla cinta muraria -
                comprese tutte le piazze -, piazzale Cadorna, piazzale Trento,
                via Brocchi, viale delle Fosse, viale De Gasperi e altre strade
                minori.
 Paola Facchinello, consigliera di minoranza, ha espresso la sua
                preoccupazione che è un po’ quella di tutti: «mi pare che
                per prendere un po' di soldi in più l'Amministrazione rischi di
                farsi del male da sola permettendo l'installazione di troppe
                bancarelle, che influiranno negativamente sul flusso delle
                persone».
 «Nelle altre adunate è sempre successo così», le ha fatto
                notare il presidente di commissione, Stefano Monegato (An). «L'importante
                è che non si permetta ai mercanti abusivi di fare ciò che
                vogliono - ha continuato il presidente - sia perché non ne
                hanno il diritto, sia per rispetto nei confronti dei nostri
                commercianti che pagano per usufruire di un po' di suolo
                pubblico».
 L'esperienza insegna che non sarà facile liberare le strade dai
                venditori abusivi; ad ogni modo l'Amministrazione sta valutando
                l'attuazione di duri provvedimenti contro gli stessi.
                Provvedimenti che probabilmente contempleranno il sequestro
                della merce e multe salate. P.M.
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                      | Beraldin
                        (Pd): «Rischio ingorghi» Il Comune accoglie alcuni
                        suggerimenti Ponte Bailey in "bilico" |  |  
              |  |  
              | Stazione
                dei treni e rischio "ingorghi" in centro storico,
                punti deboli del piano della mobilità studiato in occasione
                dell'Adunata degli alpini. Li hanno individuati le minoranze
                l'altra sera in commissione Lavori pubblici, sede in cui
                l'assessore Egidio Torresan e il capo dell'Ufficio tecnico Ugo
                Bonato hanno illustrato ai consiglieri comunali le misure
                predisposte dall'amministrazione per i giorni dell'evento.L'arretratezza dei collegamenti ferroviari, secondo Mauro
                Beraldin (Pd), rappresenta uno dei maggiori limiti strutturali
                della città di fronte a manifestazioni di grande richiamo. «Molti
                gruppi saranno costretti a mettersi in viaggio in auto o in
                corriera - ha osservato l'esponente centrosinistra - proprio per
                le difficoltà che si incontrano nel raggiungere Bassano via
                rotaia. Chi utilizzerà comunque il treno, temo che si scontrerà
                con forti disagi quando dovrà ripartire: la stazione è piccola
                e una notevole concentrazione di persone minaccia di
                paralizzarla». Un pericolo che corre, in realtà, un po' tutto
                il centro. Per Beraldin, non è sufficiente introdurre il senso
                unico pedonale sul Ponte Vecchio (dalla sinistra verso la destra
                Brenta) e nelle strade immediatamente a est (via Gamba, via
                Ferracina e via Pusterla): «In altre strettoie rischiamo
                pericolosi assembramenti dovuti all'incrocio di diversi flussi:
                bisogna prevedere una rete di direzioni obbligate più a largo
                raggio». Una possibilità che Torresan ha promesso di valutare
                seriamente.
 Beraldin, del resto, ha preso atto con soddisfazione che il
                Comune ha accolto altri suggerimenti delle minoranze: in
                particolare, la comunicazione in anticipo a ogni singolo pullman
                del luogo dove parcheggeranno una volta arrivati a Bassano,
                nonché lo spostamento dell'area di reimbarco degli alpini sui
                bus dopo la sfilata, non più in viale De Gasperi ma nella zona
                del centro commerciale di Santa Croce. «L'importante - ha
                ricordato il consigliere del Pd - è che la ditta Pengo la
                sgombri del materiale attualmente depositato negli spazi esterni».
 L'assessore ai lavori pubblici, intanto, non ha ancora sciolto
                le riserve sulla realizzazione del ponte Bailey a nord di quello
                degli alpini. Appurata la fattibilità tecnica dell'operazione,
                il problema adesso è un altro. «Dobbiamo avere la certezza che
                ci siano i tempi per smantellare la passerella in caso di piena
                del Brenta», ha spiegato Torresan: «Il Genio ci ha assicurato
                che gli bastano 48 ore per smontare la struttura in metallo. Ora
                il Centro meteorologico di Teolo deve dirci se è in grado di
                garantire questo preavviso nell'eventualità appunto dell'arrivo
                di una piena». Emanuele Borsatto
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                      | Tribune
                        per 2104 posti e oltre 8 chilometri di transenne sui
                        viali |  |  
              |  |  
              |  Otto
                chilometri di transenne, due tribune per un totale di 2104 posti
                a sedere e quasi cinquecento servizi igienici stanno per
                arrivare in città. A Bassano prosegue febbrilmente il lavoro
                del Comitato organizzatore dell’ottantunesima adunata
                nazionale degli alpini e i responsabili del gruppo di lavoro
                hanno provveduto ad ordinare le strutture e le attrezzature
                necessarie per delimitare il percorso della sfilata di domenica
                11 maggio, per allestire gli spalti per le autorità e i
                visitatori e per mantenere l’ordine e la pulizia in città. Tutto il materiale dovrebbe giungere ai piedi del Grappa il
                lunedì precedente all’avvio della manifestazione ma, come
                assicurano dal quartier generale dell’Ana Montegrappa di viale
                Delle Fosse, gli ordini sono già stati effettuati.
 «Abbiamo noleggiato da una ditta di Bologna le transenne con
                cui segneremo il tragitto del corteo - ha spiegato l’addetto
                stampa delle penne nere Flavio Gollin - e anche le due tribune
                che verranno montate in piazzale Trento».
 La prima, quella “d’onore”, sarà piazzata grosso modo
                davanti al bar dell’autostazione, sarà riservata alle autorità
                e avrà 1024 posti, mentre la seconda verrà sistemata proprio
                dirimpetto all’altra e potrà ospitare 1080 persone.
 Sarà invece un’azienda di Pavia a fornire i servizi da
                dislocare in città e nel comprensorio. Saranno infatti messi a
                disposizione circa 400 bagni chimici, che verranno però
                collocati solo nei posti raggiungibili dai mezzi usati per la
                pulizia di queste strutture. Negli altri siti saranno invece
                posizionati novantacinque container collegati alla fognatura e
                dotati di wc e di lavandini.
 «Abbiamo inoltre chiesto ad un’azienda locale - conclude
                Gollin -, una ditta di Mussolente, di attivare un sistema di
                amplificazione che copra l’intero percorso della sfilata».
                C.Z.
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                      | Comitato
                        organizzatore fiducioso sulla realizzazione che dovrà
                        agevolare il transito fra le rive del fiume |  
                      | Quarto
                        ponte. Fattibilità confermata |  |  
              |  |  
              | Le
                problematiche sollevate dal Genio civile, ha annunciato ieri il
                colonnello Paolo Casagrande, sono state superate, e la
                fattibilità dell’opera è stata confermata. Ma sul quarto
                ponte del Brenta ancora non è stata detta l’ultima parola. Il
                via libera definitivo alla costruzione, in vista dell’adunata
                nazionale degli alpini, di un passaggio di tipo bailey a nord
                del ponte vecchio, dovrebbe arrivare a Bassano entro la fine
                della settimana, direttamente dal Ministero della difesa. 
                  A giorni quindi, dopo mesi di incontri, sopralluoghi e
                valutazioni, sarà svelata quella che rimane ad oggi una delle
                più grosse incognite per la macchina organizzativa
                dell’ottantunesimo convegno nazionale delle penne nere.
                Nonostante si sia infatti assicurato ai tecnici del Genio civile
                che, in caso di piena del fiume, il passaggio in ferro potrà
                essere smantellato nel giro di 48 ore e nonostante sia stato
                eliminato di conseguenza anche l’ultimo ostacolo tecnico alla
                realizzazione della passerella, fino a quando non arriverà
                l’autorizzazione del Ministero non si potrà dare avvio ai
                lavori. «Quello che aspettiamo non è un sì scontato - precisa il
                presidente del Comitato organizzatore della manifestazione
                dell’Ana -. Il comando Forze operative terrestri di Verona ha
                già prospettato a Roma la possibilità di realizzare il
                passaggio a titolo gratuito ma lo Stato maggiore dell’esercito
                dovrà valutare i propri bilanci e fare poi una serie di
                considerazioni di carattere non solo economico ma anche di
                opportunità e di disponibilità di personale». Per completare
                una struttura simile saranno necessarie diverse decine di uomini
                e almeno una ventina di giorni di lavoro. Questo, senza contare
                che saranno il Comune e gli alpini a doversi occupare delle
                opere preliminari, accollandosene anche i costi, fissati sui 50
                mila euro.
 «I basamenti dovranno essere pronti entro il 15 di aprile -
                continua il responsabile del comitato - ma l’intervento vero e
                proprio sarà portato a termine dai militari del secondo
                reggimento del Genio guastatori di Trento, sempre se otterremo
                il benestare dalla capitale. Io, ad ogni modo, sono ottimista e
                confido di poter veder sorgere questo ponte».
 Un’opera di questo tipo permetterebbe d’altro canto di
                disciplinare e snellire, nei giorni centrali del raduno, il
                flusso dei visitatori sullo storico ponte ligneo, che potrà
                essere utilizzato solo per raggiungere la destra Brenta. Quanti
                invece, dalla zona di Angarano, intenderanno tornare in centro
                città, potrebbero trovare uno sbocco proprio sul quarto ponte.
 «Nell’eventualità in cui non riuscissimo a farlo - conclude
                il colonnello Casagrande -, stiamo comunque già mettendo a
                punto delle alternative, che coinvolgeranno inevitabilmente il
                ponte nuovo». C.Z.
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                      | Prezzi
                        da 10 a 5 euro al metro quadro. Ecco le dislocazioni
 |  |  
              |  |  
              |  Ecco
                nel dettaglio dimensioni, dislocazioni e nuovi costi dei siti
                pubblici concessi ai commercianti nei giorni dell’Adunata
                degli alpini. Dentro le mura potranno sistemarsi solo gli
                esercenti che già operano in centro storico, ai quali saranno
                concessi spazi di grandezza non superiore ai 10 metri quadri al
                prezzo di 10 euro al mq. Le strade interessate saranno le vie
                Angarano, Manardi, Ponte degli Alpini, Ferracina, Campo Marzio,
                Schiavonetti, Portici lunghi, Bellativis, Verci, piazzetta delle
                Poste, Mure del Bastion, piazza dell'Angelo, Brocchi, Beata
                Giovanna da porta Dieda all’incrocio con via Brocchi, Corte
                dei Berri, dell'Angelo, Marinali, Roma, Museo, piazzetta Ragazzi
                '99, largo Corona d'Italia, Jacopo da Ponte, piazzotto
                Montevecchio, le piazze Libertà e Garibaldi, San Bassiano, via
                e vicolo Vittorelli, vicolo della Torre, Matteotti, Gamba,
                Zaccaria Bricito, degli Zudei, Menarola, piazza Guadagnin,
                Terraglio, Vendramini, Barbieri, viale dei Martiri, Bonaguro,
                piazza castello Ezzelini e Zaine, Vicolo Gallerie Vecchie. Per Viale De Gasperi, Piazzale Cadorna, via Brocchi, via
                Remondini, Piazzale Trento, viale delle Fosse, via Chilesotti,
                piazzale Giardino, via Macello, via Volpato e vicolo Volpato,
                viale Scalabrini, via Colombare e via Pusterla la tariffa sarà
                di 8 euro mq, sempre per un massimo di 10 metri quadri. Stessa
                quota anche per gli ambulanti, che però avranno a disposizione
                metrature diverse. Gli sponsor dell'adunata pagheranno 3 euro mq
                per i siti a loro riservati in Prato Santa Caterina, in Piazza
                Terraglio e nell'ex Caserma Cimberle Ferrari, mentre in tutte le
                altre zone della città verrà applicata una tariffa di 5 euro
                mq. C.Z.
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                      | Il
                        Comune ha accolto la richiesta dei negozianti per
                        ridurre le tariffe inizialmente previste |  
                      | Plateatico
                        “scontato” in vista dell’Adunata |  |  
              |  |  
              | Alla
                fine i commercianti l’hanno spuntata. Raddoppiate rispetto a
                quelle applicate un anno fa a Cuneo e giudicate troppo esose, le
                tariffe speciali applicate sui plateatici dal Comune per i
                giorni dell’adunata degli alpini sono state notevolmente
                ridotte. Dopo le proteste degli esercenti bassanesi, la Giunta
                di Giampaolo Bizzotto ha fatto dietrofront e ha modificato i
                prezzi degli spazi pubblici concessi in occasione
                dell'ottantunesimo convegno nazionale delle penne nere.
  Il
                costo di un posto in centro storico nella settimana del raduno
                alpino è sceso quindi da 15 a 10 euro al metro quadro, mentre
                ambulanti e negozianti del posto per un sito fuori le mura
                pagheranno 8 euro anziché i 15 previsti inizialmente. Non
                quattro ma tre euro al metro quadro saranno invece chiesti agli
                sponsor ufficiali dell’evento e cinque euro per mq sarà la
                quota per i plateatici temporanei in tutte le altre zone della
                città. «Ci siamo confrontati con alcuni rappresentanti di Cuneo che
                hanno partecipato attivamente all'organizzazione dell’evento
                dello scorso anno - spiega il sindaco di Bassano Gianpaolo
                Bizzotto, motivando la scelta dell’esecutivo - Ci hanno fatto
                riflettere su alcuni possibili aspetti migliorativi rispetto
                alla loro esperienza e così, tenuto conto anche di quanto
                avvenuto in altri centri, abbiamo pensato di modificare le
                tariffe in maniera da favorire l’attivazione di un buon numero
                di servizi per le migliaia di alpini in arrivo da tutto il mondo».
 «Parlo di servizi - continua il primo cittadino - perché è
                anche in quest'ottica che vanno viste le presenze dei
                commercianti in quei giorni. Gli esercenti infatti, a livello
                qualitativo e quantitativo, dovranno essere all’altezza della
                situazione, in modo da poter gestire un’affluenza di persone
                che sarà davvero massiccia».
 Con l’avvio dell’iniziativa Amici degli alpini, come ricorda
                Bizzotto, si è già chiesto ai commercianti del comprensorio
                una sorta di impegno morale nei confronti dei visitatori attesi
                in città il 9, il 10 e l'11 maggio. La proposta lanciata
                dall’Ana ai titolari delle attività commerciali infatti non
                prevede solo l'acquisto di un particolare kit a tema alpino ma
                anche la promessa, da parte degli aderenti, di mantenere
                calmierati i prezzi di alcuni particolari tipi di alimenti e di
                bevande, come il vino, la birra o i panini.
 «Invito tutti i commercianti a cogliere questa opportunità -
                continua l’amministratore - che ci permetterà di qualificare
                ancor di più la nostra accoglienza. Le penne nere d’altra
                parte sono abituate a riconoscere e a cercare i simboli e i
                loghi degli Amici degli alpini».
 Anche queste considerazioni, unite alla consapevolezza che l'uso
                dei plateatici tradizionali sarà sospeso a partire dal lunedì,
                sembra abbiano pesato sulla decisione di ridurre le tariffe.
 «Certo - conclude il sindaco Bizzotto - per il Comune si tratta
                di un ulteriore sforzo in termini economici, che però ci
                sentiamo di sostenere, con l'obiettivo di porre tutte le
                condizioni perché l'Adunata si svolga nel migliore dei modi per
                la gioia e l'emozione di tutti coloro che vorranno partecipare».
                C.Z.
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                      | A Levico e zone oltre i 40 km. da Bassano |  
                      | Oltre
                        2000 letti ancora disponibili negli hotel |  |  
              | Gli
                alberghi nel raggio di 40 km. da Bassano sono attualmente al
                completo.  L'agenzia
                "Veneto Marketing" delegata dal Comitato Organizzatore
                a gestire le richieste alberghiere, ha contattato recentemente
                le strutture ricettive della zona per creare un elenco degli
                alberghi che dispongono ancora di camere libere.  Al
                momento sono ancora disponibili circa 2000 posti letto in
                alberghi situati a Levico ed altre zone distanti 40 km. circa da
                Bassano del Grappa.   Per
                conoscere l'elenco delle strutture ricettive che hanno ancora
                disponibilità di camere libere contattare: Infoline:
                349 0721920  - E-mail: info@bassanoveneto.it |  
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                      | All’ufficio
                        della “Servizi ANA” DVD dell’Adunata, gadget e
                        libri |  |  
              |  |  
              | Nei
                giorni dell’Adunata nazionale, alla sede della Segreteria ANA,
                in via delle Fosse 43, ci sarà anche l’ufficio della
                “Servizi ANA” con i prodotti associativi quali cappellini di
                vario tipo con stemma dell’ANA, cravatte, folder, cartoline
                delle Adunate precedenti, libri dei canti alpini, DVD
                dell’Adunata di Cuneo. |  
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                      | L’Amministrazione
                        ha individuato i punti della città in cui sarà
                        possibile parcheggiare gli automezzi nei giorni in cui
                        la circolazione sarà bloccata. |  
                      | Adunata,
                        ecco i parcheggi |  |  
              |  |  
              |  Tre
                parking speciali per il centro storico e nove aree di sosta
                straordinarie nella primissima periferia cittadina. Strettamente
                intrecciata con il piano della viabilità, è ormai completata
                anche la lista dei parcheggi che nei giorni dell’adunata
                nazionale degli alpini saranno riservati agli abitanti del cuore
                della città dove, dalle 14 di giovedì 8 maggio, nemmeno i
                residenti potranno più transitare in auto ma anche per chi in
                centro lavora e per quanti vivono nel cosiddetto secondo anello.
                Una zona che grosso modo corrisponde all’area compresa tra i
                confini del centro storico e il cordone formato dalle vie San
                Pio X, Capitelvecchio, Colombo, Aldo Moro, della Ceramica,
                Asiago e la strada dei Pilati. In questo settore dal pomeriggio
                di venerdì 9 maggio e sino a domenica notte potranno infatti
                entrare solo i mezzi autorizzati. Ecco dunque l’elenco degli spazi auto individuati
                dall’amministrazione, che nella scelta dei siti ha cercato di
                coprire tutte le zone interessato dalle limitazioni.I bassanesi
                del centro storico e della zona di prato Santa Caterina potranno
                quindi posteggiare la macchina al parcheggio Cadorna, al
                parcheggio Gerosa e nel parcheggio di via Sant’Anna.
 Per i cittadini che abitano nel secondo settore e per chi lavora
                in centro sono invece a disposizione il parcheggio di via mons.
                Onisto, quello del cimitero di Angarano, quello della scuola
                media Bellavitis di via Colombare, quello dell’istituto
                Ferracina di viale Scalabrini, l’area Continplast di via
                Chini, quella di via Colombo, il parcheggio del centro studi e,
                da venerdì sera, i parcheggi degli stabilimenti Baxi e Iar.
 «Quanti svolgono un’attività all’interno del secondo
                anello non avrà invece alcun tipo di problema - confermano dal
                Comune e dal quartier generale del comitato organizzatore del
                convegno - perché nei giorni lavorativi saranno autorizzati a
                raggiungere le loro fabbriche e gli uffici. In quest’area
                d’altro canto i maggiori problemi logistici si avranno
                domenica, con l’avvio della sfilata». C.Z.
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                      | Cima
                        Grappa |  
                      | La
                        neve ricopre Primo e Riccardo |  |  
              |  |  
              |  
 È
                tornata la neve sul Grappa. Quando l’Ana discuteva sulla data
                dell’adunata, il 18 maggio coincideva con la Fiera orafa di
                Vicenza, non poche furono le perplessità nel decidere per
                l’anticipo, come poi fu. 
                  
                 «Non
                è evento raro la neve sul Grappa a inizio maggio - disse il
                presidentissimo Bortolo Busnardo -. Una settimana può far la
                differenza». 
                  
                 Cima
                Grappa sarà tappa obbligata per migliaia di penne nere che
                renderanno omaggio ai 23 mila Caduti. Una curiosità: le salme
                degli italiani sono 12615 di cui 10332 di ignoti. I 2283 noti
                sono in ordine alfabetico. 
                 Il
                primo è il soldato Acerbi Primo, 207° fanteria, caduto il 25
                luglio ’18 nella Galleria Vittorio Emanuele. L’ultimo è
                parzialmente ignoto:... chino Riccardo. CA.B. |  
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                      | Un'osteria
                        nella roccia restaurata per gli Alpini |  |  
              |  |  
              | Durante
                l'adunata nazionale di Bassano, gli alpini potranno visitare
                un'antica osteria, incastonata nella roccia, scoperta
                casualmente, durante un'uscita esplorativa del Gruppo Grotte
                Giara, in località "Grottella", tra Rivalta e San
                Marino, risalente agli anni precedenti la Grande Guerra. Dopo
                ottant'anni lo storico manufatto, che racchiude la sorgente
                della Grottella, ritorna ad avere un tetto, grazie al lavoro di
                recupero dei volontari del GGG e dell'associazione "Fioi
                dea Valbrenta". Adibita ad osteria, fu trasformata ad uso
                militare durante la Grande Guerra, con la costruzione di una
                postazione di artiglieria, a nord e collegata, tramite una
                galleria, con l'attuale linea ferroviaria. Si notano ancora i
                segni delle chiusure dei condotti a difesa del propagarsi dei
                gas, all'interno della stessa galleria. A sud, invece, era stata
                realizzata una via di fuga verso le retrovie, tramite un
                passaggio in cengia, attualmente in parte crollato.Dopo la donazione al comune del manufatto, da parte del
                proprietario Valter Borsa, l'accordo con il GGG e l'approvazione
                del progetto, ha preso il via, alcuni mesi fa, l'operazione di
                recupero della storica osteria, con la ricomposizione fedele
                delle parti sconnesse, piccole ricostruzioni di muratura in
                sasso, copertura con travature recuperate da demolizioni, coppi
                d'epoca, ricostruzione del solaio al secondo piano in legno.
 Nel 1917, dopo la "rotta di Caporetto", il fronte
                orientale subì un tracollo e la Valle del Brenta si ritrovò in
                prima linea. Le avanguardie dell'esercito austro-ungarico, che
                scendevano verso la pianura, furono contrastate da un reparto di
                alpini proprio nei paraggi della "Grottella". Nel
                tentativo di risalire il corso di una piccola sorgente,
                intrufolandosi tra arbusti e detriti che si estendevano sino
                alla carreggiata della vecchia SS. 47, gli speleo del GGG hanno
                scoperto tra i rovi uno zampillo che scaturiva da un muro
                nascosto dagli arbusti. Incastonata nella roccia, nascosta
                dall'intreccio della vegetazione, è affiorata così casualmente
                quella che, in epoca antecedente la Grande Guerra, era una
                rinomata osteria di frontiera, punto di sosta e di riferimento
                per tutti quelli che percorrevano la Valsugana, prima di
                giungere allo sbarramento di confine fra Cismon e Primolano. Il
                progetto prevede il ripristino dell'antica osteria, al piano
                terra, adibita a museo della Grande Guerra, il recupero del
                primo piano, trasformato in sala convegni ed il piano mansardato
                riservato a possibile foresteria. "Contiamo di renderla
                visitabile in occasione dell'adunata delle penne nere - ha
                confidato Ennio Lazzarotto, presidente del GGG. - La cantina
                dell'osteria ha già aperto le porte a quanti, per l'adunata
                degli alpini, vogliano riempirla. Siamo soddisfatti del lavoro
                svolto e proseguiremo nella strada intrapresa per portare alla
                luce ambienti e luoghi spesso dimenticati, che hanno però fatto
                la storia del nostro territorio".
 Roberto Lazzarato
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                      | Ponte
                        bailey: a giorni la decisione |  |  
              |  |  
              | «La
                fattibilità c’è tutta. Ora resta da vedere se una passarella
                di quel tipo potrebbe reggere a una eventuale piena del fiume».
                È questo ormai, come ha rivelato l’assessore ai lavori
                pubblici Egidio Torresan, l’ultimo nodo da sciogliere prima
                che possa essere finalmente dato il via libera alla costruzione
                del quarto ponte sul Brenta. Un “bailey” che il comitato
                organizzatore dell’ottantunesima adunata nazionale degli
                alpini spera di poter presto realizzare a nord del ponte
                vecchio, in maniera tale da riuscire a distribuire e a regolare
                al meglio il flusso dei visitatori che si riverseranno da una
                sponda all’altra del fiume. Dopo la prima visita in città dei
                militari del Genio guastatori di Trento, poco meno di un mese
                fa, ieri pomeriggio, il genio civile e quello militare sono
                giunti ai piedi del Grappa per un nuovo sopralluogo. «Da quanto
                è stato detto - ha riferito l’amministratore - tra un paio di
                giorni dovrebbe essere pronunciato il verdetto definitivo». In
                linea di massima, il progetto è stato giudicato fattibile. «Si
                dovrà però tenere conto - ha però ribadito - anche di una
                possibile piena». Se gli esperti riterranno che la struttura
                progettata sia in grado di reggere anche in condizioni
                eccezionali, allora non ci dovrebbero essere più ostacoli alla
                costruzione della passerella. C.Z. |  
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                      | Bassano,
                        il monte Grappa ... |  
                      | "Bassano,
                        il monte Grappa e la Grande Guerra". È il titolo
                        della mostra che dal 30 aprile al 18 maggio sarà
                        allestita a palazzo Bonaguro in occasione dell'adunata
                        degli alpini. |  |  
              |  |  
              | Realizzata
                dall'associazione "Musei all'aperto 1915/18 - Grande Guerra
                sul monte Grappa", l'esposizione è stata commissionata
                dalla sezione Ana Monte Grappa e concordata attraverso un
                protocollo d'intesa siglato tra il col. Paolo Casagrande,
                presidente del comitato organizzatore del raduno, ed Alberto
                Calsamiglia, che guida il sodalizio curatore nonchè il
                mandamento bassanese dell'Unuci, l'unione nazionale degli
                ufficiali in congedo d'Italia. Saranno circa mille, fra cimeli e
                documenti storici, gli oggetti che si potranno ammirare lungo il
                percorso espositivo che si snoderà nella sale della nobile
                dimora. Molti provenienti da collezioni private nazionali, ma
                anche da musei tematici individuati grazie alla fitta rete di
                relazioni intessuta dall'associazione, frutto di una minuziosa
                opera di contatto e di selezione operata nel corso degli anni
                dagli stessi soci, specialmente dal segretario Olinto Parissenti
                e dal socio e consulente storico Gianni Bellò (già direttore
                dei Sacrari Militari di Veneto e Trentino).Oggetti semplici, ma di notevole valore storico, che
                permetteranno di raccontare alcune significative pagine di
                storia consumatasi sul massiccio.Già in passato, esattamente
                nel 2006 in concomitanza con l'adunata di Asiago, l'associazione
                aveva organizzato una riuscita mostra sulla Grande Guerra.
                Intitolata "Un ricordo della Grande Guerra per una speranza
                di pace", ebbe oltre 15 mila visitatori in 20 giorni di
                apertura.
 
 Proprio in virtù di questa e altre esperienze espositive
                allestite nelle adunate di Brescia e Parma e, in forma non
                ufficiale, anche a Trieste, gli organizzatori della
                manifestazione alpina cittadina hanno voluto assegnare al
                sodalizio guidato da Calsamiglia il compito di curare la
                rassegna al Bonaguro.
 Non solo. I "Musei all'aperto" hanno portato a termine
                un importante lavoro di recupero di siti bellici sul massiccio
                del Grappa, meta oggi di continue visite di scolaresche (di
                recente il liceo Brocchi ha effettuato un sopralluogo per
                accompagnare sul posto, ad aprile, gli studenti europei delle
                scuole gemellate). Inoltre, nel 2005 ha ottenuto il trofeo IFMS
                (International foundation of mountain soldiers).
 
 L'associazione annovera ben 328 "soci lavoratori"
                (suddivisi in 22 gruppi di lavoro, tra ufficiali in congedo,
                alpini, fanti, protezione civile e studenti universitari) e 300
                simpatizzanti provenienti da tutta Italia. Dal 1998, questa
                realtà di volontari coordinati dai "Musei all'aperto"
                ha contribuito al restauro dei siti storici sul Grappa, come le
                trincee.
 Intensa anche l'attività sul fronte prettamente culturale con
                la pubblicazione di opere storiche inedite, quali "Ajo! e
                andammo all'assalto - memorie di un ardito sardo",
                "Dall'Adamello al Grappa" - cronaca fotografica di
                Ettore Boschi", "Monte Grappa, Solaroli 24-28 Ottobre
                1918: ultimo sacrificio" e tre Cd rom, a cura del socio
                Bellò: "Monte Grappa tu sei la mia Patria",
                "Montello e Piave nella Grande Guerra", "Asiago
                nella Grande Guerra".
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                      | Adunata,
                        ecco l’ordine del corteo di domenica 11 maggio.
                        Ammassamento nell’area del Pio X, al confine con S.
                        Giuseppe e Spin |  
                      | Sfilata
                        alpina, alla fine arrivano i nostri |  
                      | Per
                        ultima la passerella dei "padroni di casa", le
                        seimila penne nere dell’Ana Montegrappa |  |  
              |  |  
              | L'imponente
                sfilata degli alpini, momento centrale della tre-giorni in cui
                si snoderà l'adunata bassanese, prenderà il via alle 9 di
                domenica 11 maggio (l'area dell'ammassamento è stata
                individuata ai confini tra i comuni di Bassano, Cassola,
                frazione San Giuseppe e Spin di Romano). Per ore ed ore, viale
                Venezia, viale delle Fosse, via Parolini e poi viale XI Febbraio
                e piazzale Cadorna indosseranno il cappello grigioverde.Secondo l'ordine di sfilamento predisposto e già diffuso dal
                comitato organizzatore della manifestazione, a introdurre la
                lunga teoria che si muoverà dall'altezza della storica caserma
                Monte Grappa saranno la fanfara militare, i reparti con
                bandiera, il gruppo degli ufficiali e dei sottufficiali in
                servizio, i gonfaloni della Regione e delle Province di Vicenza,
                Padova, Treviso e Belluno e dei comuni sede dei gruppi della
                sezione. Seguiranno la seconda fanfara, il labaro dell'Ana, gli
                alpini decorati e quelli mutilati e invalidi su un automezzo,
                una rappresentanza Ifsm dei militari stranieri, il centro di
                coordinamento degli interventi operativi della protezione civile
                e i volontari dell'ospedale da campo.
 Indicativamente, alle 9.15 toccherà al secondo settore-esteri
                con gli alpini di Zara, Fiume e Pola e delle sezioni straniere:
                Sudafrica, Germania, Argentina, Australia, Brasile, Canada, New
                York, Perù, Cile, Uruguay, Venezuela, Francia, Belgio,
                Lussemburgo, Gran Bretagna, Nordica e Svizzera.
 Alle 9.30 sarà la volta delle penne nere del raggruppamento
                piemontese e ligure, con la protezione civile, le sezioni liguri
                di Imperia, Savona, Genova e La Spezia e quelle di Cuneo,
                Saluzzo, Ceva, Mondovì, Domodossola, Intra, Valsesiana, Omegna,
                Valdostana, Ivrea, Biella, Valsusa, Pinerolo, Torino, Novara,
                Vercelli, Acqui Terme, Asti, Alessandria e Casale Monferrato.
 Subito dopo, all'incirca alle 11.30, toccherà al quarto
                settore, quello riservato alle sezioni dell'Italia centrale, del
                Sud e delle Isole, con il quarto raggruppamento della protezione
                civile, le sezioni di Sicilia, Sardegna, Bari, Napoli, Molise,
                Abruzzi, Marche, Latina e Roma e quelle toscane con
                Pisa-Lucca-Livorno, Massa Carrara e Firenze.
 Il quinto settore, occupato dagli alpini della Lombardia e
                dell'Emilia Romagna, si muoverà verso mezzogiorno. Sfileranno
                il secondo Reggimento di protezione civile, le sezioni lombarde
                di Tirano, Sondrio, Colico, Luino, Lecco, Varese, Como, Monza,
                Milano, Pavia, Bergamo, Cremona, Salò, Brescia e Vallecamonica
                e le sezioni dell'Emilia Romagna, ossia Piacenza, la Bolognese
                romagnola, Modena, Reggio Emilia, Parma.
 Alle 14 toccherà al sesto settore, che comprende le sezioni del
                Trentino, Friuli e Veneto. A precederle, il terzo raggruppamento
                della protezione civile, che si avvierà lungo viale Venezia con
                le sezioni di Bolzano e Trento, con quelle del Friuli Venezia
                Giulia (Trieste, Carnica, Gorizia, Gemona, Cividale, Udine,
                Palmanova e Pordenone) e con quelle venete che si preannunciano
                particolarmente numerose: Venezia, Cadore, Belluno, Feltre,
                Valdobbiadene, Verona, Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso,
                Padova, Vicenza, Valdagno, Asiago e Marostica.
 Gran finale con la sfilata degli organizzatori del raduno
                bassanese, ossia gli alpini della sezione Ana Montegrappa. Dalle
                16.30 in poi (ma come i precedenti, anche questo orario è
                puramente indicativo) si muoveranno la protezione civile
                sezionale, seguita dalle penne nere sezionali che saranno circa
                seimila.
 Subito dietro, le 136 bandiere simbolo dei 136 anni di storia
                del Corpo degli alpini e una rappresentanza del servizio
                d'ordine nazionale in azione durante la manifestazione.
                Raffaella Forin
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                      | Il
                        calendario in piazza scandisce il countdown
                        dell’adunata alpina |  |  
              |  |  
              |  Cento
                ne pensa e... cento ne fa. Lino Lanzarin, titolare del
                Timbrificio Bassano, vulcanico e infaticabile promotore di tante
                iniziative benefiche oltre che di riuscite manifestazioni canore
                all’insegna della tradizione alpina, in vista dell’adunata
                di maggio ha preparato il suo personalissimo conto alla
                rovescia. Davanti alla vetrina del suo negozio, in piazza
                Garibaldi, ha esposto il calendario tricolore con il logo
                dell’adunata che ogni giorno scandisce il count-down
                dell’evento. Sullo sfondo la scritta “Alpinniiiiii! 66 a
                l’alba”. Naturalmente, come noto, il buon Lanzarin è
                personaggio che tiene a distinguersi per la sua precisione. «Il
                conteggio dell’AnaMontegrappa arriva sino al giovedì compreso
                - fa notare simpaticamente polemico - ma non è corretto,
                gliel’ho detto. Le adunate alpine, infatti, e lo si vede
                dovunque nei loghi dei raduni, si svolgono sabato e domenica.
                Per questo nel mio calendario io conto sino al venerdì compreso».
                Lanzarin non si smentisce. «Mi hanno fatto notare - dice ancora
                - che ho commesso degli errori: “Alpini” con due “enne”
                e “all’alba” senza una “elle”. Ma è voluto! Chi non
                ricorda il grido nelle caserme “Alpinniii”. “A
                l’alba”, come la frase riportata più sotto “Sul ponte de
                Bassan se ridarem la man...” è volutamente dialettale come
                tutto il resto, per questo manca la “elle”». CA.B.
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                      | Il
                        responsabile Ruggero Gnesotto traccia un quadro del
                        servizio che sarà approntato. |  
                      | Protezione
                        civile, in 350 a vigilare sull’adunata |  |  
              |  |  
              | Cento
                volontari della sezione Montegrappa in azione, duecentocinquanta
                in arrivo dalle altre sezioni vicine e tre giorni di servizio
                ininterrotto, ventiquattro ore su ventiquattro.Per l’adunata nazionale delle penne nere è pronto a mettere
                in campo tutti i suoi uomini ma anche quelli dei gruppi vicini
                e, se necessario, i colleghi dei nuclei comunali il reparto di
                protezione civile dell’Ana bassanese che, dal pomeriggio di
                venerdì 9 maggio e sino a domenica 11 sarà impegnato in una
                intensa attività di coordinamento, controllo e supervisione.
 
  Come
                spiega Ruggero Gnesotto, coordinatore delle squadre di
                Protezione civile delle penne nere del Bassanese, il principale
                compito di questo particolare comparto dell’associazione sarà
                infatti quello di sorvegliare le vie d’ingresso alle zone
                centrali o strategiche della manifestazione e fornire
                indicazioni agli alpini e ai visitatori che quel fine settimana
                confluiranno ai piedi del massiccio. «Dovremo in sostanza fare da filtro - chiarisce il responsabile
                - ed evitare che i veicoli non autorizzati possano creasi un
                varco nei cordoni di sicurezza creati attorno alla città. Ci
                piazzeremo quindi ai confini dell’anello destinato a cingere
                la primissima periferia cittadina ma anche in corrispondenza
                degli svincoli della Gasparona e della Valsugana».
 Il venerdì mattina poi, in occasione della solenne cerimonia
                fissata a cima Grappa, i volontari offriranno agli organizzatori
                il loro sostegno per garantire i collegamenti radio, mentre
                nella giornata di domenica saranno incaricati di indirizzare
                tutti gli autobus verso le zone di scarico dei passeggeri e
                quindi alle aree di parcheggio ad essi riservate.
 Per tutta la durata dell’evento la Protezione civile alpina
                avrà come base operativa la caserma Montegrappa, dove potranno
                essere ospitate circa un migliaio di persone. «Sarà da lì che
                dirigeremo le nostre azioni», continua il coordinatore.
 Dato per certo il trasferimento in via dei Lotti del centro
                operativo misto delle forze dell’ordine, la struttura di viale
                Venezia sarà quindi utilizzata come quartier generale e punto
                di coordinamento dagli uomini della protezione civile ma anche
                da circa centocinquanta militari e da duecento uomini del
                servizio d’ordine nazionale Ana inviati a Bassano dalla sede
                centrale dell’associazione alpina. C.Z.
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                      | L’Ana
                        Montegrappa chiuderà la sfilata con 136 bandiere |  |  
              |  |  
              | La
                scorsa settimana abbiamo riportato l’ordine di sfilamento del
                mattino, dal primo settore sino al quarto, ossia dai reparti con
                gli ufficiali, i militari decorati e le sezione giunte da più
                lontano.A chiudere la mattina saranno le penne nere arrivate dalle isole
                maggiori, Sicilia e Sardegna, ma anche quelle da Napoli, da
                Bari, dal Molise, dall’Abruzzo, insiema a Marche, Latina, Roma
                e quelle toscane di Firenze, Pisa, Lucca, Livorno e
                Massa-Carrara. A questo punto saremo giunti al giro di boa di
                metà giornata.
 Il quinto settore comincerà il percorso verso mezzogiorno.
 
  A
                quell’ora in viale Venezia si prepareranno il secondo
                reggimento di protezione civile, le sezioni lombarde di Tirano,
                Sondrio, Colico, Luino, Lecco, Varese, Como, Monza, Milano,
                Pavia, Bergamo, Cremona, Salò, Brescia e Vallecamonica e le
                sezioni dell'Emilia Romagna, ossia Piacenza, la Bolognese
                romagnola, Modena, Reggio Emilia, Parma. Grosso modo alle 14 sarà la volta del terzo raggruppamento
                della protezione civile che si avvierà lungo viale Venezia con
                le sezioni giunte dal Trentino Alto Adige, ossia quelle di
                Bolzano e Trento, con quelle del Friuli Venezia Giulia (Trieste,
                Carnica, Gorizia, Gemona, Cividale, Udine, Palmanova e
                Pordenone) e con le venete: Venezia, Cadore, Belluno, Feltre,
                Valdobbiadene, Verona, Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso,
                Padova, Vicenza, Valdagno, Asiago e Marostica.
 Chiuderanno infine la sfilata dell’ottantunesima adunata
                alpina, e cio avverrà presumibilmente intorno alle 16.30, gli
                organizzatori del raduno 2008.
 Partirà per prima la Protezione civile sezionale, seguita dalle
                penne nere della sezione di Bassano. Subito dopo sarà la volta
                delle 136 bandiere simbolo dei 136 anni di storia del corpo
                degli Alpini e una rappresentanza del Servizio d’ordine
                nazionale in servizio a Bassano. C.Z.
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                      | Al
                        lavoro per ripulire le caserme dismesse |  |  
              |  |  
              |  Le
                squadre stanno lavorando alacremente già da tempo per
                riordinare, ripulire e sistemare nel migliore dei modi le
                caserme dismesse del Bassanese, dalla “Montegrappa” alla
                “Fincato” sino alla “San Zeno”, che a maggio dovranno
                accogliere migliaia di penne nere e di volontari in servizio nel
                corso dell’adunata.
 Il lavoro non era poco ma, come noto, gli alpini non si tirano
                mai indietro e, rimboccatisi le maniche, si sono messi subito al
                lavoro affinchè le vecchie caserme possano ospitare
                confortevolmente uomini e mezzi nel week-end dell’adunata. Un
                plauso agli infaticabili. CA.B.
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                      | Tutto
                        il programma del raduno delle penne nere in città.
                        Invitate le massime autorità dello Stato compreso il
                        Presidente della Repubblica |  
                      | Tutta
                        l’adunata, giorno per giorno |  |  
              |  |  
              | Quattro
                giorni densi di eventi e ricchi d’appuntamenti carichi di
                significati storici e simbolici attendono gli alpini e tutti i
                bassanesi intenzionati ad assaporare sino in fondo l’atmosfera
                della prossima adunata delle penne nere. Un raduno nazionale che culminerà domenica 11 maggio con la
                tradizionale sfilata ma che vivrà il suo momento più
                emozionante con la cerimonia fissata a Cima Grappa per la
                mattina di venerdì 9. Sin da giovedì tuttavia Bassano ospiterà
                una serie di iniziative e incontri strettamente legati al
                convegno e inseriti dal Comitato organizzatore in un programma
                dettagliatissimo, illustrato ieri dal presidente del gruppo di
                lavoro Paolo Casagrande e dal sindaco Gianpaolo Bizzotto che
                spera di poter ricevere, sul Massiccio o in città, la visita
                del presidente della Repubblica.
 «Inviteremo tutte le autorità dello Stato - ha specificato il
                primo cittadino - ma a maggio il nuovo governo si sarà appena
                insediato. A Napolitano invece la richiesta è già arrivata e
                ci auguriamo che la risposta possa essere positiva».
 
  GIOVEDÌ
                8. Alle 10.30 alle Bolle di Nardini, sede della nota distilleria
                bassanese, è fissata una conferenza stampa per la presentazione
                dell’evento ma anche del “Libro verde della solidarietà”,
                un volume in cui sono state catalogate e schedate tutte le
                iniziative umanitarie promosse dai gruppi alpini. Alle 16 in
                parco Ragazzi del ’99 sarà invece inaugurata la “Cittadella
                degli alpini”, un’esposizione dei mezzi e delle attrezzature
                militari attualmente in uso nei reparti che verrà curata dal
                comando della brigata Julia. Alle 18.30 al museo verranno infine
                illustrati i contenuti di alcune pubblicazioni di carattere
                storico militare sulla prima guerra mondiale e sul monte Grappa
                nelle quali si potranno ritrovare anche le motivazioni
                dell’assegnazione dell’ottantunesima adunata a Bassano. VENERDÌ 9. Inizierà alle 8 in punto con il rito
                all'alzabandiera in piazzale Cadorna quella che il col.
                Casagrande definisce una giornata particolarmente «importante e
                pesante» per gli alpini. Una volta raggiunta, in corteo, piazza
                Garibaldi e deposta una corona d’alloro sul monumento ai
                Caduti di tutte le guerre, ci si sposterà sul sacrario militare
                di Cima Grappa, dove alle 10.45 avrà inizio una solenne
                celebrazione che si chiuderà con la messa in suffragio dei
                Caduti italiani e austroungarici officiata dal vescovo di Padova
                mons. Antonio Mattiazzo.
 Alle 17.30, al teatro Da Ponte si terrà un incontro tra il
                presidente e i consiglieri nazionali dell’associazione
                nazionale e i portavoce delle sezioni straniere, mentre alle
                19.30 in viale delle Fosse prenderà avvio la sfilata dei
                gonfaloni della Regione, delle Province di Vicenza e Treviso e
                dei rispettivi Comuni, della Provincia di Belluno e delle
                municipalità di Arsiè, Seren, Feltre, Quero e Alano. A questi
                vessilli si aggiungeranno poi il labaro dell’Associazione e la
                “bandiera di guerra”.
 «Non sappiamo ancora quale reparto sarà scelto per portare a
                Bassano la sua bandiera - riferisce il presidente del Comitato -
                ma sarebbe per noi un grande onore ospitare l’ottavo
                reggimento». Il corteo percorrerà le vie Remondini e Brocchi,
                piazzale Cadorna, il ponte nuovo, viale Diaz, le vie Scalabrini
                e Angarano, il Ponte vecchio e via Ferracina e si scioglierà in
                piazza Libertà, dove verranno resi gli onori a vessilli e
                bandiere. La giornata si chiuderà con i concerti dei 150 cori e
                fanfare alpine che dalle 21 si esibiranno in città e nei comuni
                del comprensorio.
 SABATO 10. Alle 10.30 il teatro Da Ponte ospiterà l’incontro
                tra le delegazioni Ana estere, quelle della Federazione
                internazionale delle truppe da montagna e dei militari
                stranieri, mentre a mezzogiorno, se non ci saranno ostacoli di
                natura tecnica, in prato Santa Caterina si potrà assistere ad
                uno spettacolare lancio di paracadutisti. Alle 17 il vescovo di
                Vicenza Cesare Nosiglia e i cappellani militari celebreranno al
                tempio ossario una messa in suffragio dei Caduti, mentre alle
                18.30 il sindaco e il presidente dell’Ana Corrado Perona
                saluteranno al teatro Da Ponte tutte le autorità e i presidenti
                di sezione. Alle 20 proseguiranno le esibizioni dei cori e delle
                fanfare, mentre alle 20.30 al teatro Astra si terrà un vero e
                proprio concerto di formazioni corali alpine, cui seguirà, alle
                21.30 al velodromo Mercante l’esecuzione delle fanfare dei
                congedati delle brigate alpine con il carosello della fanfara
                militare in servizio.
 DOMENICA 11. La giornata finale sarà interamente occupata dalla
                sfilata delle sezioni e dei gruppi alpini che dalla zona di via
                San Pio X e delle laterali confluiranno in viale Venezia, di
                fronte alla caserma Montegrappa, che sarà imbandierata per
                l’occasione con il tricolore. Qui, prima della partenza del
                corteo, saranno resi gli onori iniziali, mentre davanti alle
                tribune d’onore di piazzale Trento si porterà omaggio alla
                bandiera e alla massima autorità presente. Dopo aver percorso i
                viali Venezia, delle Fosse, Parolini, e XI febbraio, le ottanta
                sezioni italiane, quelle straniere e tutti gli alpini che
                prenderanno parte alla parata, si fermeranno in piazzale
                Cadorna, dove il rito dell’ammainabandiera chiuderà nel tardo
                pomeriggio l’ottantunesima adunata. C.Z.
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                      | Settemila
                        persone sul monte Grappa |  |  
              |  |  
              | Sarà
                forse il momento più intenso ed emotivamente coinvolgente
                dell’ottantunesima Adunata alpina e per non perderlo venerdì
                mattina saliranno sulla vetta del monte Grappa almeno settemila
                persone. Tanti saranno, secondo le stime del Comitato
                organizzatore, gli alpini e i simpatizzanti dell’Ana che il 9
                maggio prenderanno parte alla solenne cerimonia fissata alle
                10.45 sacrario militare. Un appuntamento che idealmente darà
                avvio alle celebrazioni in onore dei caduti fissate per
                quest’anno: quella del 14 luglio sul Lagazzuoi e quella del 3
                novembre che si svolgerà alle 18 a Trento ma, in contemporanea,
                anche in tutte le altre sezioni d’Italia. 
  «Molti
                si stanno organizzando per raggiungere la sommità del massiccio
                a piedi - ha spiegato il presidente Paolo Casagrande,- e noi
                prevediamo di trasportare a bordo di 70 pullman turistici circa
                3500 visitatori. Queste corriere,a tre minuti di distanza
                l’una dall’altra, partiranno da Romano, dal parco di villa
                Negri, mentre da piazzale Giardino si metteranno in marcia i
                dieci bus speciali per le autorità, i presidenti di sezione e i
                propri vessilli e i gagliardetti». Saranno gli unici mezzi autorizzati a percorrere quel giorno la
                strada Cadorna che rimarrà chiusa dalle 6 del mattino sino
                10.30 e poi dalle 12.30 alle 17 per consentire il transito degli
                autobus, prima in salita e poi in discesa.
 Lungo le altre arterie che portano al massiccio si potranno
                invece immettere solo le autovetture, per le quali sarà
                previsto un senso unico di marcia per l’andata e il ritorno,
                mentre ai camper sarà vietato l’accesso.
 «Chi partirà da Semonzo, da Crespano, da Alano, da Seren e da
                Possagno - avverte il col. Casagrande - non potrà raggiungere
                in auto il sacrario ma all’altezza del monumento al
                Partigiano, dovrà proseguire a piedi».
 Sulla cima del monte quel giorno saranno in servizio 250 uomini
                della protezione civile (con base operativa alla caserma
                Fincato) e gli operatori del Suem di Crespano, cui sarà
                affidata la gestione in quella zona di un posto medico avanzato.
                Saranno poi a disposizione due elicotteri per le emergenze e
                verranno predisposte delle piazzole d’atterraggio per le più
                importanti autorità politiche e militari.
 «Il corpo forestale ha infine già individuato tre punti di
                controllo per prevenire eventuali incendi - prosegue il
                colonnello - e abbiamo intenzione di portare in vetta una
                ventina di bagni chimici». C.Z.
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                      | Una
                        lunga penna nera |  
                      | Storia
                        e canti degli alpini dalla creazione del Corpo ai giorni
                        nostri |  |  
              |  |  
              | Opera
                multimediale, suddivisa in 12 capitoli, che ripercorre i
                principali episodi dell'epopea alpina, dalla creazione del Corpo
                ai giorni nostri. Autori e interpreti il coro Val Canzoi di
                Castelfranco Veneto e il coro ANA Edelweiss della sezione
                Montegrappa di Bassano. Lo spettacolo, registrato in DVD, è
                supportato da un album di 34 pagine sul quale sono riportati
                momenti storici, brani letterari, testi delle canzoni,
                fotografie e commenti. |  
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                      | Frecce
                        tricolori, niente sorvolo |  
                      | Domenica
                        11 maggio la pattuglia acrobatica nazionale non volerà
                        su Bassano |  |  
              |  |  
              | La
                notizia è ufficiale. All’81ma Adunata Nazionale degli Alpini
                di Bassano non si esibirà la pattuglia acrobatica delle frecce
                tricolori dell’aeronautica nazionale. Le speranze di un
                sorvolo della pattuglia con l’emozionante scia tricolore sulla
                città nella giornata di domenica 11 maggio, durante lo
                sfilamento, restano pertanto al palo. 
  La
                notizia arriva dallo stesso presidente del comitato
                organizzatore dell’Adunata, colonnello Paolo Casagrande.
                “Troppo fitto il calendario degli appuntamenti delle frecce
                tricolori. Impossibile una loro partecipazione per il grande
                appuntamento di maggio.” Notizia confermata anche dall’aeroporto di Rivolto ( Udine ),
                dove ha sede il comando della celebre Pattuglia Acrobatica
                Nazionale.
 “Dal Ministero della Difesa non è giunta alcuna comunicazione
                in merito ad una nostra esibizione per l’Adunata” - ci hanno
                fatto sapere.
 Ma per i tanti appassionati delle gloriose “frecce”, delusi
                per la mancata partecipazione, non mancheranno sorprese. A
                sorvolare il cielo bassanese saranno tre aerei d’epoca e con
                tutta probabilità anche il velivolo (ricostruito) del
                leggendario aviatore italiano Francesco Baracca, deceduto
                durante la prima guerra mondiale, durante una missione sul
                Montello, abbattuto da un cecchino mentre con il suo Spad S XIII
                col simbolo del “cavallino rampante” sorvolava le trincee
                austriache, durante la battaglia del solstizio d’estate, nel
                giugno del 1918.
 I quattro aerei storici sorvoleranno il cielo di Cima Grappa
                venerdì 9 maggio, in occasione della solenne cerimonia al
                Sacrario Militare, ma anche in città durante la tradizionale
                sfilata, disegnando tra le nuvole l’immancabile fumata
                tricolore.
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                      | «Azzeccati
                        gli spazi ampi per le corriere, sul Brenta necessario il
                        quarto ponte» |  |  
              |  |  
              | (R.F.)
                Nonostante l'invasione di oltre 300 mila alpini, l'adunata
                piemontese dello scorso anno è stata riconosciuta come una
                delle meglio organizzate. E non solo dal punto di vista tecnico.
                Secondo le testimonianze delle persone che l'hanno vissuta, si
                è distinta anche per la festosa atmosfera che ha saputo
                abbracciare l'intera città, compresi gli abitanti inizialmente
                diffidenti.Un evento modello, al quale Bassano guarda con ammirazione e con
                la speranza di poterlo ripetere. Secondo l'assessore Guido Lerda
                di Cuneo, le premesse per un felice esito si ci sono tutte.
 «Al di là di qualche dettaglio che può essere perfezionato,
                l'impalcatura dell'evento bassanese è ottima - ha osservato -
                Le soluzioni individuate sul fronte della viabilità e del
                servizio collegamenti mi sembrano valide. Potete disporre di
                superfici molto ampie, come quella a sud della città, destinata
                al deflusso dei bus nel post-filata. È più centrale e vasta di
                quella da noi utilizzata l'anno scorso e per la quale abbiamo
                dovuto istituire una fitta rete di sensi unici per chilometri.
                Inoltre è vicinissima ad un'importante arteria a scorrimento
                veloce».
 Insomma, l'assessore cuneese è ripartito con un'impressione
                positiva e con la convinzione che anche quella bassanese sarà
                «una grande adunata , capace di coniugare il significato
                storico e morale della manifestazione con l'atmosfera di festa».
                Parole che hanno rincuorato il comitato organizzatore guidato
                dal col. Paolo Casagrande e soprattutto i colleghi
                amministratori cittadini.
 «Qualche problema di circolazione potrebbe crearsi sul Ponte
                degli Alpini e sull'area circostante - ha aggiunto - perché
                nonostante i tentativi di diluire le presenze sul territorio, la
                maggior parte delle penne nere che approderanno in città
                vorranno fare tappa sul ponte a loro intitolato. Credo che fra
                sabato e domenica, quel sito sarà costantemente invaso. Ritengo
                pertanto necessaria la realizzazione di ponte provvisorio, tipo
                Bailey come proposto, che affianchi la struttura lignea, in modo
                da creare una sorta di anello pedonale».
 Tra un consiglio e un suggerimento, l'amministratore piemontese
                ha poi rassicurato i bassanesi che temono l'avvicinarsi della
                pacifica invasione.
 «Se il meccanismo ha funzionato da noi, può funzionare
                benissimo anche a Bassano - ha spiegato - non dovete pensare
                alla nostra città come ad una metropoli. Cuneo ha 56 mila
                abitanti e non ha potenzialità incredibili se si escludono il
                lungo viale utilizzato per la sfilata e la piazza centrale.
                Dalla vostra avete un territorio esteso ed omogeneo che gravita
                attorno alla città e da quanto ho appreso è stato coinvolto
                nella manifestazione».
 E sulla delicata questione del trasporto ferroviario, ha
                aggiunto: «Pure da noi la mobilità su rotaia non brilla certo
                per efficienza ma nel momento in cui, durante l'adunata , ci
                siamo resi conto che la rete risultava insufficiente, abbiamo
                inviato alcuni pullman in supporto alle corse dei treni. Ecco,
                posso affermare che, in casi di difficoltà, deve scattare
                subito un piano alternativo di emergenza. Ma è fondamentale che
                le decisioni siano prese in tempi brevissimi per evitare
                l'appesantirsi della situazione già in crisi. Ciò significa
                che il piano organizzativo generale dev'essere definito e
                chiaro, ma con un margine di flessibilità che permetta di
                intervenire in qualsiasi momento con modifiche immediate».
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                      | Bassano.
                        Nuovo sopralluogo in ... |  |  
              |  |  
              | Nuovo
                sopralluogo in città del superconsulente comunale per l'adunata
                degli alpini. Bruno Giraudo, comandante della polizia locale di
                Cuneo, nonchè responsabile della macchina organizzativa del
                riuscito raduno nazionale di penne nere ospitato lo scorso
                maggio nel centro piemontese, è ritornato ai piedi del Grappa
                per visionare il lavoro svolto dai responsabili della
                manifestazione bassanese.Ad accompagnare l'esperto voluto dalla municipalità cittadina e
                "prestato" da quella cuneese, questa volta, anche
                Guido Lerda, assessore alla mobilità, trasporto e ambiente di
                Cuneo, che a sua volta ha verificato il piano attuato
                congiuntamente dal comitato organizzatore dell'adunata e
                dall'amministrazione comunale.
 I due ospiti si sono trattenuti per un paio di giorni,
                soffermandosi su quelli che sono i principali nodi dell'evento:
                viabilità, trasporti ed accoglienza. Le rispettive soluzioni
                individuate dai bassanesi hanno incassato una prima promozione.
 «L'imponente macchina organizzativa ha già collocato ogni
                tassello al posto giusto - ha rilevato Giraudo, che durante la
                visita ha distribuito ulteriori suggerimenti - si tratta ora di
                diffondere il mosaico in maniera adeguata. La comunicazione su
                ciò che accadrà nei giorni centrali del raduno è
                fondamentale. La città dev'essere informata e soprattutto
                coinvolta affinché recepisca il significato profondo
                dell'evento. Che non è così traumatico come si potrebbe
                pensare. Anzi: l'adunata non va temuta, ma vissuta come
                un'opportunità irripetibile. Di fatto, al call-center da noi
                attivato l'anno scorso per raccogliere le segnalazioni e i
                disagi dei cittadini durante l'appuntamento alpino, sono giunte
                in totale 18 proteste per altrettante situazioni rumorose. Meno
                di quelle che talvolta arrivano al comando in un qualsiasi fine
                settimana».
 E sempre nella città piemontese non sono stati registrati seri
                danni alle cose e alle strutture. «Abbiamo solo sistemato il
                terreno di un campo da calcio perché la società sportiva che
                lo gestisce lo voleva in perfette condizioni - ha fatto sapere
                il superconsulente - e rifatto pochi metri quadrati di manto
                stradale rovinato da un camper che aveva rotto la coppa
                dell'olio».
 Il comandante non ha quindi espresso particolari perplessità
                sul lavoro svolto dai bassanesi. «Direi piuttosto che gli
                incaricati hanno agito molto bene, prevedendo ogni cosa - ha
                commentato a ricognizione ultimata - certamente il
                confronto-conforto con chi ha vissuto da poco la stessa
                esperienza aiuta. E infatti alcuni consigli che avevamo dato in
                precedenza sono stati recepiti».
 Lasciandosi poi andare ad un ricordo nostalgico, Giraudo che
                oramai si è affezionato a Bassano tanto da promettere di
                portare presto anche la famiglia a visitare la città, invita i
                bassanesi ad accogliere con calore ed ospitalità le decine di
                migliaia di alpini che arriveranno.
 «Per i residenti saranno tre giorni difficili, inutile
                nasconderlo - ha concluso - dovranno accettare che la città sarà
                nelle mani delle penne nere. Questo non significa che debbano
                scappare. Anzi, il mio consiglio è quello di partecipare il più
                possibile all'evento che rimarrà scritto nelle pagine della
                storia locale. Ancora oggi quei cuneesi che per l'adunata
                avevano scelto di andarsene perché preoccupati, si sono poi
                pentiti per aver perso un momento importante della vita
                comunitaria».  Raffaella Forin
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                      | Quando
                        furono messi all’asta, all’alba degli anni Novanta,
                        erano rimasti in nove Fu un imprenditore di Treviso,
                        Antonio De Luca, a sottrarli alla macellazione E dal
                        1994 a Treviso fanno passerella insieme alle penne nere |  
                      | Bassano,
                        sul ponte sfileranno gli ultimi cinque muli |  
                      | Giovanni
                        Salvador: «Sono vecchi, ma Leo, Laio, Fina, Iso e
                        Iroso, i "reduci" del reparto Salmerie della
                        brigata Cadore, ci saranno» |  |  
              |  |  
              | All'inizio
                erano nove, fra gli ultimi della brigata Cadore messi all'asta
                perché, tanto, "loro" non sarebbero più serviti!Certo, all'alba degli anni Novanta del secolo scorso, appariva
                scontato alle menti direttive del nostro Esercito che i muli
                fossero diventati qualcosa di superfluo. Gli alpini potevano
                farne a meno. Bando ai ricordi, alla tradizione, ai
                sentimentalismi, dunque. Il nuovo modello di Difesa (ma quale
                era?) si avvaleva di ben altri "strumenti", o
                "mezzi", che non quei quadrupedi superatissimi dalla
                modernità.
 Furono così organizzate dalle aste pubbliche per vendere quella
                "merce"... che sarebbe finita in macelleria per
                diventare, ovviamente, carne da macello.
 Se non che, qualcuno pensò di sottrarre i vecchi "fratelli
                muli" alla triste sorte della macellazione; si aggiudicò
                l'asta e si portò a casa nove esemplari. Quel qualcuno era un
                imprenditore forestale di Cappella Maggiore (provincia di
                Treviso, sezione di Vittorio Veneto): Antonio De Luca, classe
                1945, penna nera della Julia. Correvano gli anni 1992-1993 ed
                altri quadrupedi furono salvati trovando ricovero in varie zone
                del Nordest per l'intervento di persone come De Luca.
 Ma il nucleo più numeroso era quello di Cappella Maggiore,
                dove, fra l'altro, si trovava tale Giovanni Salvador, naja
                alpina, ma non conducente di muli, che però a quegli esemplari
                si appassionò, tanto da provvedere alla loro cura, al recupero
                di finimenti ed... elementi vari a quella realtà legati.
 Salvador, d'accordo con i vertici della sezione Ana vittoriese,
                e naturalmente, col De Luca, ha portato spesso in questi anni il
                "Reparto Salmerie" alle adunate nazionali alpine.
 Così, dopo la prima apparizione a Treviso (1994), i muli hanno
                fatto passerella nelle sfilate suscitando applausi scroscianti
                dovunque. In talune città sono stati trasportati in camion; in
                altre, marciando a quattro zampe, coi conducenti a piedi -
                ovviamente. Ricorderemo, en passant, Udine, Trieste, Asiago...
 E quest'anno, per l'adunata di Bassano del Grappa? La domanda è
                legittima. L'abbiamo girata al "comandante" del
                Reparto Salmerie, Salvador.
 «Diciamo intanto - esordisce - che in questo lungo tempo i muli
                sono apparsi spesso in manifestazioni alpine del Triveneto, dove
                veniva richiesta la loro presenza, e sempre con grande interesse
                da parte della gente. Va anche aggiunto che i muli sono stati
                utilizzati pure sul Monte Palon, dove le Penne Nere del gruppo
                di Possagno hanno ripristinato trincee, gallerie, osservatorii
                della Grande Guerra, per il trasporto di materiali in quota».
 Ma all'adunata di Bassano ci saranno? E come ci andranno? Da
                Bassano, peraltro, passarono, transitando sullo storico
                "Ponte degli Alpini" nella trasferta asiaghese di due
                anni fa...
 «Sì, ci saranno. I superstiti. Perché di quei nove acquistati
                tanto tempo fa, ne sono rimasti vivi cinque, nati negli anni
                1977-1980. Sono, insomma, vecchi. Quanto al "come" ci
                andranno, penso utilizzeremo un camion. Se la vecchiaia pesa per
                gli uomini, non di meno accade per i muli. Comunque, sfileranno,
                carichi di vecchi armamenti e coi relativi conducenti».
 Infine, facciamoli i nomi del quintetto, no?
 «Certamente. Saranno all'adunata di Bassano del Grappa, Leo,
                Laio, Fina, Iso, Iroso, tutti 'muli militari'...».
 E sarà come avere, fra l'altro, un pezzetto della brigata
                Cadore il cui ricordo è più che mai vivo in tanti cuori
                alpini.  Giovanni Lugaresi
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                      | PIANO
                        DEL COMMERCIO. Predisposto per l’adunata di maggio, è
                        stato illustrato ieri alle categorie economiche dal
                        sindaco Bizzotto e dall’assessore Mazzocco |  
                      | Duecento
                        bancarelle per la “fiera” degli alpini |  |  
              |  |  
              | È
                pronto il piano del commercio per i giorni del raduno delle
                penne nere. E ieri, dopo averne illustrato i dettagli ai
                rappresentanti delle categorie economiche, il sindaco Gianpaolo
                Bizzotto e l’assessore alla sicurezza Claudio Mazzocco, con i
                portavoce del Comitato organizzatore dell’adunata, hanno
                presentato ufficialmente il protocollo che definisce in maniera
                chiara, costi, dimensioni e dislocazioni degli spazi pubblici di
                vendita riservati, da giovedì 8 a domenica 11 maggio, ai
                commercianti bassanesi e agli ambulanti in arrivo da tutta
                Italia. Si prevede che le domande per ottenere la concessione a
                posizionare le bancarelle in città saranno più di
                trecentocinquanta, a fronte di un conteggio iniziale che
                contempla l’assegnazione di poco meno di 200 posti.  «Cercheremo di favorire i bassanesi - ha sottolineato il primo
                cittadino - ma abbiamo ugualmente sollecitato gli uffici
                competenti a vendere quanti più siti possibile visto che anche
                le quote d’affitto serviranno ad ammortizzare i costi del
                grande evento».
 Chi vorrà sfruttare fino in fondo la straordinaria occasione
                offerta dalla manifestazione alpina, dovrà d’altro canto
                sborsare per ogni metro quadro di suolo pubblico occupato una
                quota superiore a quella richiesta abitualmente ma diversificata
                in base alla distanza dai luoghi centrali del raduno.Come è
                avvenuto per il piano della viabilità, anche la strategia
                commerciale prevede quindi una suddivisione in settori del
                territorio comunale.
 ZONA VERDE - CENTRO STORICO. Nel cuore di Bassano gli ambulanti
                non metteranno piede. Questo settore sarà riservato agli
                esercenti che già operano in tale zona, dove tuttavia dal lunedì
                precedente all’adunata dovranno cominciare ad essere
                smantellati i plateatici già assegnati. Ai bar, alle panetterie
                e ai ristoranti e ai titolari degli altri esercizi del nucleo
                cittadino che ne faranno richiesta l’amministrazione comunale
                concederà infatti degli spazi speciali (con un area massima di
                10 metri quadri) al costo di 15 euro al giorno per mq.
 ZONA VERDE - VIE ESTERNE AL CENTRO. Comprende piazzale Giardino
                e Trento, e Cadorna i viali delle Fosse e dei Martiri, le vie
                Chilesotti e Pusterla, via e vicolo Angarano, via e vicolo
                Volpato, le vie Manardi, Maello, Scalabrini, Colombare, De
                Gasperi (nel tratto a nord di via Del Cristo) Remondini, Beata
                Giovanna
 (da porta Dieda all’incrocio con via Brocchi) e infine via e
                vicolo Brocchi. Lungo queste arterie, poste al di fuori dal
                centro ma dislocate in punti strategici sotto il profilo
                commerciale, potranno sistemarsi anche gli ambulanti, che
                avranno l’opportunità di chiedere postazioni da 6x4m, da 9x4m
                o da 12x4 m al prezzo di 15 euro per mq. La stessa cifra verrà
                chiesta ai proprietari degli esercizi presenti in loco, ai quali
                verrà data l’opportunità di occupare un’area di 10 mq e
                sarà garantito una sorta di diritto di prelazione sul
                plateatico.
 ALTRE VIE. In questo settore i baristi, i ristoratori del posto
                che già possiedono un plateatico saranno liberi di sfruttarlo
                senza costi aggiuntivi, mentre tutti gli altri negozianti e gli
                ambulanti potranno ottenerne uno (secondo le misure fissate per
                l’area verde) pagando 8 euro per mq.
 ZONA GIALLA - SPONSOR. Ai maggiori finanziatori dell’Adunata
                il Comune concederà a un prezzo decisamente amichevole (4 euro
                al mq) tre siti centralissimi, come piazza Terraglio, l’ex
                caserma Cimberle Ferrari e Prato Santa Caterina, dove le aziende
                che avranno contribuito in maniera particolarmente generosa
                all’organizzazione dell’evento potranno vendere o promuovere
                i loro prodotti.
 GAZEBI ALPINI. A titolo gratuito saranno infine affidati dieci
                spazi per la somministrazione di bevande e spuntini ad alcuni
                gruppi di penne nere.
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                      | A
                        TUTTE LE SEZIONI A.N.A. |  |  
              |  |  
              | Il
                comitato organizzatore dell’Adunata Alpina Nazionale 2008, in
                collaborazione con l’Assessorato alla cultura del comune di
                Bassano, ha promosso una mostra, che sarà esposta al palazzo
                Bonauguro, dal titolo “Gli alpini in tempo di pace”.La mostra si propone di presentare una panoramica delle attività
                e degli interventi svolti dalle varie Sezioni alpine in
                occasione di calamità naturali o per solidarietà nei confronti
                di popolazioni italiane ed estere. Tale documentazione sarà
                preventivamente selezionata da apposita commissione.
 Tutte le Sezioni sono invitate ad inviare gli interventi più
                significativi svolti recentemente in forma cartacea o CD.
 Il materiale dovrà pervenire, a questa sede, entro e non oltre
                la fine del mese di febbraio 2008.
 Sarà cura di questa organizzazione esporre il materiale al
                pubblico durante il periodo dell’Adunata su appositi pannelli.
 Certi della Vostra collaborazione V’inviamo un caloroso saluto
                alpino.
 
 L’ASSESSORE ALLA CULTURA IL PRESIDENTE
 Luciano Rag. Fabris Col. t. ris. Paolo Casagrande
 
 P.S. Scadenza 05 aprile 2008
 Recapiti tel 0424/525868 fax 0424/521567
 e.mail info@anamontegrappa.it adunata2008@anamontegrappa.it sito
                internet www.anamontegrappa.it
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                      | Pioggia
                        di adesioni ai programmi didattici e di
                        sensibilizzazione proposti dagli organizzatori
                        dell’Adunata |  
                      | Trenta
                        scuole "studiano" gli Alpini |  
                      | Concorsi,
                        mostre, visite guidate e nelle classi testimonianze di
                        reduci della guerra |  |  
              |  |  
              | A
                scuola con gli alpini. In vista della grande adunata , le penne
                nere della sezione Ana Montegrappa salgono in cattedra per
                trasmettere alle giovani generazioni il valore e il senso
                autentico dell'alpinità nelle sue diverse sfaccettature.Un'azione culturale e di sensibilizzazione che si concretizza
                attraverso lezioni di storia, in particolare quella legata alla
                prima e alla seconda guerra mondiale, ma anche di educazione
                civica, espressa con il volontariato sociale e di Protezione
                civile: tutti ambiti che vedono in prima linea le penne nere del
                Bassanese.
 Per avvicinarsi ai giovani, unitamente alla Regione e al Comune,
                la sezione ha predisposto un articolato progetto d'impostazione
                didattica che sta ottenendo ampi consensi. Una trentina,
                infatti, le scuole del territorio che hanno aderito con
                entusiasmo alla proposta riuscendo a coinvolgere centinaia di
                classi e migliaia di studenti della scuola primaria e secondaria
                di primo e secondo grado, statale e paritaria.
 Diverse le iniziative previste dal pacchetto, tarate sulle
                differenti fasce di età dei partecipanti e suddivise per
                filoni. Una sintesi dell'attività prodotta sarà poi oggetto
                del bando di concorso intitolato "Alpini, dal fronte del
                dovere al fronte della solidarietà".In sostanza, agli
                allievi delle primarie viene chiesto di approfondire il tema
                selezionato attraverso elaborati grafici, scritti, e
                multimediali. Quelli delle secondarie di primo grado e delle
                superiori possono invece produrre una ricerca testuale o
                ipertestuale, multimediale anche con foto o disegni.
 Per tutti, il termine ultimo di consegna è fissato per il 10
                aprile nei locali del vecchio ospedale di viale delle Fosse dove
                si trova la sede del comitato organizzatore dell'adunata .
 Gli elaborati migliori saranno premiati giovedì 8 maggio dalla
                commissione costituita da rappresentanti della Montegrappa, del
                Comune e della Regione; in palio materiale didattico e altre
                opportunità che si rifanno al mondo alpino. Da 9 all'11 maggio,
                saranno esposti a palazzo Bonaguro o in un'altra sede
                cittadina.Quattro i filoni in cui si articola il progetto che
                mette in rilievo le diverse componenti dell'alpinità: uno
                legato alla storia, uno al volontariato e all'attività di
                Protezione civile, uno alle tradizioni popolari e corali, e uno
                che prevede visite guidate nei principali siti in cui si è
                consumata la storia delle penne nere."Per andare incontro
                alla sensibilità dei più giovani abbiamo individuato tematiche
                di contenuto ma al tempo stesso di facile approccio - ha
                illustrato Fabrizio Busnardo, che all'interno della sezione è
                il referente del settore scuola, rivolgendosi ai dirigenti
                scolastici e agli insegnanti - A partire da quella di carattere
                storico, che prevede l'intervento in classe degli ultimi
                testimoni alpini del secondo conflitto. Reduci che raccontano ai
                ragazzi la loro esperienza, rafforzata dall'ausilio di reperti
                bellici conservati nel sempre più frequentato museo alpino
                allestito sotto la sede della Montegrappa, sul ponte palladiano.
                Ampio spazio riserviamo poi all'attività di Protezione civile e
                di volontariato sociale, culturale ed ambientale, settori che
                oggi impegnano la maggior parte delle penne nere. Abbiamo poi
                previsto il progetto "Cantiamo con gli alpini" che,
                curato dal nostro coro l'Edelweiss, propone agli studenti il
                recupero della tradizione delle cante. La nostra è una società
                alpina: in quasi tutte le abitazioni del Bassanese si trova un
                cappello grigioverde. E' nostro dovere tenere vivo e consegnare
                alle giovani generazioni questo patrimonio umano e storico.
                Infine, i "campi attivi", ovvero la possibilità di
                effettuare visite guidate sul massiccio del Grappa, nei siti che
                hanno fatto la storia locale: trincee, monumenti, campi di
                battaglia".
 E proprio in considerazione della valanga di richieste di
                visitare il museo degli alpini della Montegrappa, il
                responsabile del sito, Lucio Gambaretto, ha comunicato ai
                dirigenti scolastici la predisposizione di un'agevole guida per
                facilitare le scolaresche nell'affrontare in autonomia il
                percorso espositivo, che continua ad arricchirsi di materiale.
 "Con questa iniziativa vogliamo lanciare un messaggio forte
                ai giovanissimi - è intervenuto l'assessore alla pubblica
                istruzione Stefano Giunta - affinché riflettano sul ruolo degli
                alpini di ieri e su quello attuale. La loro presenza continua
                infatti ad essere preziosa nel mondo e di grande supporto alla
                nostra comunità".
 "La nostra Regione - ha aggiunto l'assessore regionale alla
                formazione Elena Donazzan - è stata la prima a siglare con
                l'Ana, già due anni fa, un accordo per la diffusione della
                cultura alpina sui banchi di scuola. Il mondo dell'istruzione
                dev'essere partner delle penne nere, depositarie di un alto
                valore civico e di una cultura popolare intesa nel senso più
                nobile del termine. Allo stesso tempo, con queste azioni
                vogliamo che l'adunata non si esaurisca l'11 maggio, ma produca
                un effetto domino a livello culturale e sociale. Vogliamo,
                insomma, che lasci un segno nei nostri giovani". Raffaella
                Forin
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                      | Nei
                        bar "amici" prezzi anti-speculazioni |  
                      | Il
                        pacchetto studiato dal comitato organizzatore
                        suggerisce: un euro per un bicchiere di vino, due per
                        una birra e tre per un panino |  |  
              |  |  
              | L'invito
                del comitato organizzatore della grande adunata alpina ai
                commercianti del Bassanese è chiaro: evitare rincari fuori
                luogo dei prezzi di somministrazione delle bevande e di alimenti
                nella tre giorni della manifestazione e soprattutto rispettare
                le cifre indicate sui listini esposti nell'ambito dell'attività.
 «Solo adottando un comportamento leale ed etico, potremo
                sperare che le migliaia di persone che arriveranno a Bassano fra
                poco di due mesi, possano tornare in futuro perché soddisfatte
                dell'accoglienza ricevuta e dell'ospitalità avuta», ha
                avvertito il col. Paolo Casagrande, che guida il comitato
                curatore del raduno.
 In questa direzione va anche il progetto "Amici degli
                alpini". Già collaudato nelle precedenti edizioni
                dell'adunata nazionale delle penne nere, è stato pensato per
                gli operatori commerciali, in particolare per quelli delle
                categorie dei bar, ristoranti e pizzerie, che costituiscono uno
                dei principali biglietti da visita della città. Il pacchetto è
                già stato sottoposto all'attenzione dell'Unione del commercio
                che l'ha sottoscritto.
 «L'intervento ha una duplice finalità - ha spiegato il col.
                Paolo Gasagrande, presidente del comitato -: da un lato
                calmierare i prezzi di alcune consumazioni di base nel periodo
                clou della manifestazione, dall'altro rendere riconoscibili
                quegli esercizi commerciali che, aderendo al progetto, hanno
                offerto il loro contributo a sostegno dell'adunata ».
 Una sorta di patto, insomma, tra organizzazione e operatori
                dell'ospitalità per contenere il più possibile i rincari dei
                prezzi e per costruire insieme i presupposti di un futuro
                turistico del territorio.
 Chi aderirà all'iniziativa riceverà un kit costituito da
                bandierine, locandine e altro materiale promozionale che
                potranno essere esposti all'interno delle attività commerciali.
                Inoltre, i nominativi dei locali sostenitori saranno inseriti
                nella guida all'adunata stampata in 300 mila copie distribuite
                tra i 4.200 gruppi alpini, italiani e stranieri, prima e durante
                la manifestazione e nei principali organi d'informazione
                dell'Ana.
 A fronte dell'adesione, viene chiesto il versamento di una quota
                che per i titolari di bar, pizzerie, ristoranti, panetterie,
                selfservice di Bassano è di 150 euro più Iva; 100 euro più
                Iva per gli alimentaristi e 50 euro per tutti quelli delle altre
                categorie; 75 euro più Iva dovranno sborsare gli operatori
                della ristorazione dei Comuni del mandamento e 30 euro sempre più
                Iva se appartenenti ad altre categorie merceologiche del
                territorio.
 «Gli esercenti sottoscrittori dovranno impegnarsi a rispettare
                i prezzi indicati sui listini esposti esternamente e consegnati
                con il kit - ha ribadito Casagrande - ma anche a garantire
                qualità e convenienza dei prodotti, nonchè ad accogliere con
                cortesia gli alpini ospiti. Tutti i contributi raccolti saranno
                investiti nei progetti di carattere sociale avviati dalla
                sezione Ana Montegrappa o dall'Ana centrale».
 Nel tentativo di evitare sensibili squilibri nei prezzi di
                vendita di alcuni prodotti di base da consumare al banco nei
                pubblici esercizi, l'iniziativa "Amici degli alpini"
                suggerisce anche una minitabella che sarà cura del gestore
                rispettare.
 «Indicativamente, abbiamo fissato in un euro il prezzo di un
                bicchiere di vino normale - ha indicato Casagrande - due euro
                uno di birra alla spina e tre euro per un panino con a
                soppressa. Non imponiamo nulla, sia chiaro: tuttavia, invitiamo
                gli esercenti a tenere un comportamento eticamente corretto, pur
                capendo le diverse esigenze».
 Inoltre, alle attività di ristorazione ed alle pizzerie sarà
                fornito il listino prezzi "Amici degli alpini" in
                bianco, nel quale i gestori inseriranno il menù con il relativo
                costo. «È importante che il titolare mantenga l'impegno preso
                con l'avventore, rispettando il prezzo segnato sul listino», ha
                sottolineato il presidente del Comitato.
 Oltre all'iniziativa "Amici degli alpini", è
                possibile partecipare all'adunata in qualità di sponsor,
                diventandone partner. Alle attività commerciali viene inoltre
                offerta la possibilità di avere uno spazio pubblicitario sulla
                guida dell'adunata o sulla cartina della città di Bassano.
 «Si tratta di operazioni di marketing - ha ammesso Casagrande -
                che ci aiutano a fronteggiare i costi della manifestazione
                stimati in oltre due milioni di euro. La Regione ha stanziato un
                finanziamento di un milione di euro; il Comune di Bassano si
                sostiene con 500 mila euro e la Provincia ci ha garantito un
                contributo di 150 mila euro. Il resto della spesa lo dobbiamo
                coprire con le sponsorizzazioni e le attività di marketing».
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                      | Adunata
                        degli Alpini Invito a Napolitano |  |  
              |  |  
              | L'adunata
                nazionale delle penne nere, con la sfilata dell'11 maggio, a
                Bassano, potrebbe avere un ospite d'eccezione. Si tratta
                nientemeno che del presidente della Repubblica Giorgio
                Napolitano.Sebbene a tutt'oggi non siano giunte né conferme né smentite,
                il sindaco Gianpaolo Bizzotto nutre la speranza di poter
                stringere la mano sul ponte palladiano alla massima carica
                istituzionale italiana.
 «Lo avevamo invitato al raduno già l'anno scorso - ha fatto
                sapere il primo cittadino - durante una cerimonia al Quirinale,
                nel corso della quale erano stati premiati gli studenti di una
                classe del liceo Brocchi, distintisi per un progetto di
                approfondimento sulla Shoah. In quella circostanza, porsi una
                lettera d'invito a Napolitano. Mi rispose che volentieri sarebbe
                tornato a Bassano, che aveva avuto modo di conoscere in
                precedenza e della quale conserva un bel ricordo».
 L'invito formale è stato riformulato in seguito anche dall'Ana,
                ma per il momento non ha ottenuto una risposta.
 «Forse sarà difficile per l'11 maggio avere con noi il nuovo
                presidente del consiglio o il neo-ministro alla difesa - ha
                osservato Bizzotto - i tempi che intercorreranno fra la loro
                investitura e l'adunata sono strettissimi e faticheranno ad
                inserire nell'agenda una scadenza così ravvicinata. Di sicuro,
                appena saranno nominati, provvederemo ad invitarli. Se non fosse
                possibile avere un esponente di governo, mi piace pensare che
                potrebbe partecipare all'evento il presidente Napolitano. Che so
                essere molto sensibile a attento alle celebrazioni legate alla
                storia, tanto che sarà a Vittorio Veneto per il novantesimo
                anniversario della Vittoria. Noi qui abbiamo il Grappa, che
                rappresenta pur sempre un sito di notevole valore storico.
                Staremo a vedere».
 Nel frattempo ieri è stato presentato il programma ufficiale
                dei quattro giorni dell'adunata , da giovedì 8 a domenica 11
                maggio. Raffaella Forin
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                      | Gli
                        utili dell'Adunata devoluti in beneficenza |  
                      | Gli
                        eventuali utili di amministrazione finanzieranno
                        iniziative alpine di solidarietà e volontariato
                        all'estero |  |  
              |  |  
              |  “I
                recuperi dell’Iva e gli eventuali utili dell’Adunata
                Nazionale di Bassano saranno tutti devoluti a iniziative di
                solidarietà promosse dall’Associazione Nazionale Alpini”.
                Lo ha dichiarato oggi il presidente del Comitato Organizzatore
                col. Paolo Casagrande, a margine della presentazione del Piano
                del Commercio della manifestazione. I costi preventivati dell’Adunata, ha ricordato ancora il
                presidente, sono stati calcolati in due milioni di euro. La
                copertura di un milione è stata garantita dalla Regione Veneto,
                500mila euro dal Comune di Bassano e 150mila euro dalla
                Provincia di Vicenza.
 I rimanenti 350mila euro dovranno invece essere reperiti dagli
                sponsor della manifestazione e dai ricavi del plateatico per gli
                spazi riservati ai commercianti e agli ambulanti.
 In caso di amministrazione in attivo, a conti chiusi, gli
                eventuali proventi in eccedenza saranno destinati alle attività
                di volontariato all’estero della sezione Ana Montegrappa e ai
                progetti di solidarietà internazionale dell’Associazione
                Nazionale Alpini.
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                      | Davanti
                        i decorati,i reduci e gli alpini di Zara, Fiume e Pola |  |  
              |  |  
              | Comincerà
                alle 9 la sfilata di domenica 11 maggio. Prima i reparti, gli
                ufficiali e i militari decorati, poi le sezioni più lontane e
                infine dei padroni di casa. Ecco l’ordine di sfilamento del
                mattino dell’ottantunesima adunata. 
  Il
                primo settore partirà in viale Venezia alle 9 . La prima
                fanfara militare, i reparti con bandiera, il gruppo degli
                ufficiali e dei sottufficiali in servizio, i gonfaloni della
                Regione e delle Province di Vicenza, Padova, Treviso e Belluno e
                dei comuni sede dei gruppi della sezione. Seguiranno la seconda
                fanfara, il labaro dell’Ana, gli alpini decorati e quelli
                mutilati e invalidi su un automezzo, una rappresentanza Ifsm dei
                militari stranieri, il centro di coordinamento degli interventi
                operativi della protezione civile e i volontari dell’ospedale
                da Campo. Lo sfilamento avrà inizio alle 9.15 per le penne nere del
                secondo settore, gli alpini di Zara, Fiume e Pola e delle
                sezioni straniere (Sudafrica, Germania, Argentina, Australia,
                Brasile, Canada, New York, Perù, Cile, Uruguay, Venezuela,
                Francia, Belgio, Lussemburgo, Gran Bretagna, Nordica e
                Svizzera).
 Alle 9.30 entreranno nel corteo il primo raggruppamento della
                Protezione civile, le sezioni liguri di Imperia, Savona, Genova
                e La Spezia e quelle di Cuneo, Saluzzo, Ceva, Mondovì,
                Domodossola, Intra, Valsesiana, Omegna, Valdostana, Ivrea,
                Biella, Valsusa, Pinerolo, Torino, Novara, Vercelli, Acqui
                Terme, Asti, Alessandria e Casale Monferrato. Alle 11.30 toccherà
                al quarto settore, in cui sono compresi il quarto raggruppamento
                della protezione civile, le sezioni del centro sud e delle isole
                con la Sicilia, la Sardegna, Bari, Napoli, il Molise, gli
                Abruzzi, le Marche, Latina e Roma e quelle toscane con Pisa -
                Lucca -Livorno, Massa Carrara e Firenze. C.Z.
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                      | Nel
                        progetto saranno coinvolti gli istituti del Bassanese e
                        dei Comuni dei 65 gruppi dell’Ana Montegrappa |  
                      | Gli
                        studenti a scuola di "Alpinità" |  |  
              |  |  
              |  Come
                materie di studio i canti alpini, la storie dei vecchi soldati
                chiamati a combattere sulle nostre montagne e le diverse attività
                in cui è impegnata l’Ana Montegrappa e per insegnanti veri
                maestri con la “penna nera”. Vanno a scuola con gli alpini i
                ragazzi degli istituti della sezione bassanese dell’Ana, per i
                quali il comitato organizzatore ha messo a punto una serie di
                proposte, in vista della grande adunata del 10 e 11 maggio,
                ideate per preparare gli studenti all’appuntamento della
                prossima primavera ma soprattutto per far conoscere alle giovani
                generazioni il mondo delle penne nere, il loro passato e il
                ruolo che oggi ricoprono all’interno della società. Come riferisce Fabrizio Busnardo, referente del settore
                “scuola”, sono quindi stati organizzati una serie di
                incontri a tema ed è stato indetto concorso sul tema “Alpini:
                dal fronte del dovere al fronte della solidarietà”, aperto a
                tutti i giovani residenti nei comuni che ospitano i 65 gruppi
                della sezione Montegrappa e promosso in collaborazione con
                l’assessorato alla pubblica istruzione del comune di Bassano e
                con il patrocinio della Regione.
 I concorrenti, divisi per classi, saranno quindi chiamati a
                presentare uno scritto, un disegno, un elaborato grafico o
                multimediale oppure una ricerca incentrati sull’argomento
                suggerito dal titolo, nella speranza di poter ritirare, l’8
                maggio, nei giorni immediatamente precedenti al raduno, il
                premio riservato ai lavori migliori.
 Tutte le opere esaminate dalla commissione, inoltre, rimarranno
                in esposizione dal 9 all’11 maggio.
 Nel frattempo, nei plessi cittadini e in quelli dei paesi del
                comprensorio, proseguiranno le lezioni di “alpinità”, che
                di volta in volta si concentreranno su un diverso aspetto
                dell'attività e della storia delle penne nere.
 «Abbiamo il filone “Il nonno racconta” - sottolinea il
                rappresentante del gruppo degli organizzatori -, in cui gli ex
                combattenti e i reduci ripercorreranno con gli alunni le vicende
                e gli episodi che li hanno visti protagonisti durante la prima e
                la seconda guerra mondiale. I responsabili del nostro museo
                metteranno poi a disposizione le divise storiche della prima
                guerra mondiale con tutto l’equipaggiamento dato in dotazione
                ai soldati».
 Non mancheranno gli appuntamenti riservati ai volontari e agli
                uomini della protezione civile dell’Ana, in cui verranno
                presentate le finalità dei gruppi affiliati alla sezione
                Montegrappa, compresi quelli dei donatori di sangue, di organi o
                di midollo. Anche gli alpini in congedo iscritti
                all’associazione avranno però occasione di illustrare agli
                scolari le attività di volontariato svolte all’interno del
                territorio all’estero, mentre è un progetto speciale quello
                che vedrà protagonista il coro Ana Edelweiss.
 «L’iniziativa si intitola “Cantiamo con gli alpini” -
                sottolinea Busnardo - e vedrà impegnati i ragazzini, le
                insegnanti e anche i coristi. I bambini impareranno con le
                maestre i canti della tradizione Ana, poi li eseguiranno insieme
                alla nostra formazione e in qualche caso prepareranno dei veri e
                propri spettacoli».
 Con alcuni istituti infine, dopo l’adunata, verranno
                organizzati dei “campi attivi” sul Grappa durante i quali i
                ragazzi saranno quindi accompagnati sul Massiccio, lungo i
                sentieri battuti dai soldati e sulle trincee.
 Caterina
                Zarpellon |  
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                      | Le
                        aree per i commercianti |  
                      | In
                        queste vie troveranno posto 150 ambulanti |  |  
              |  |  
              | Centocinquanta
                ambulanti sono attesi a Bassano da tutta Italia nei giorni
                centrali dell’adunata degli alpini. E negli uffici comunali si
                sta quindi lavorando a pieno ritmo per individuare le vie in cui
                ricavare gli spazi per questi operatori commerciali. Siti che,
                come spiega Gaetano Sebellin, dell’area commercio, saranno
                distribuiti grosso modo lungo trenta o quaranta vie situate a
                ridosso del nucleo storico della città ma non in quelle più
                centrali.
  «Il
                centro dovrà essere salvaguardato - spiega il referente di
                questo particolare aspetto della manifestazione - e si dovrà
                cercare di evitare di creare intralcio nei tratti inseriti nel
                percorso della sfilata di domenica 11 maggio». Le bancarelle
                arriveranno infatti ai piedi del Grappa il venerdì e vi
                resteranno sino al termine del raduno delle penne nere. «Stiamo definendo in questi giorni - continua Sebellin -
                l'elenco delle vie che saranno interessate ma il documento è
                ancora del tutto provvisoria».
 La lista stilata dagli uffici, come avvertono dal municipio,
                potrebbe quindi subire ancora delle modifiche.
 Nella bozza del catalogo si era pensato di inserire il viale
                Montegrappa, via Roberti, via Piave e via San Pio X ma anche le
                vie Velo, Bernucci, IV Armata, Passalacqua e Gramsci. Tra le
                aree prese in considerazione anche il parcheggio di fronte
                all’istituto Mazzini, il viale delle Fosse, i piazzali
                Giardino e Cadorna, via S. Anna, prato Santa Caterina, le vie
                Chilesotti, Villaraspa, Ognissanti, e XI Febbraio, il vicolo
                Parolini, i viali De Gasperi, Diaz e Scalabrini ma anche le vie
                Colombare, Volpato, Ca’ Rezzonico, Ca’ Baroncello e del
                Mercato.
 Saranno tre infine le zone riservate agli sponsor dell’evento,
                che si sistemeranno in piazza Terraglio, ne complesso Cimberle
                Ferrari e in prato Santa Caterina. C.Z.
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                      | Per
                        conto dell’Amministrazione ezzelina il responsabile
                        per l’adunata è il vicesindaco Remo Seraglio |  
                      | Attendamenti
                        e parking A Romano tutto pronto
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              |  |  
              | Ospiterà
                alcune fra le più grosse aree per gli attendamenti e i
                parcheggi, sarà interessato dal piano speciale per la viabilità
                e sta predisponendo un’agenda di appuntamenti e incontri a
                tema. Punto d’accesso strategico per Bassano e per il
                Massiccio del Grappa, il Comune di Romano si sta preparando per
                ricevere l’abbraccio dei 300 mila visitatori attesi a maggio
                in occasione dell’ottantunesima adunata nazionale degli
                alpini.
  Il
                paese ezzelino, confinante con la città scelta come sede del
                raduno Ana sarà infatti una delle zone più “calde” del
                comprensorio in quelle tre giornate. Con tutta probabilità la
                località ospiterà uno dei sette posti medici avanzati (pma)
                previsti dal dott. Claudio Menon ma, come ricorda il vicesindaco
                Remo Seraglio, sarà anche sede di diversi attendamenti e
                parking. Il membro della Giunta di Rossella Olivo, scelto dal
                sindaco come referente comunale per tutte le questioni relative
                all’evento della prossima primavera, elenca quindi i
                principali accampamenti individuati entro il perimetro del paese
                dal comitato organizzatore della manifestazione. «Verranno usate l’area a nord del campo da baseball - ricorda
                l’amministratore -, la zona di valle Santa Felicita e l’area
                Fratelli Cristiani, dove potranno essere ospitate circa 15 mila
                persone. Gli spiazzi di Villa Negri, dell’area Caregnato di
                Romano capoluogo e dell’area Campagnolo, in zona Frigosystems,
                saranno invece adibiti a parcheggio».
 Venerdì 9 maggio, inoltre, la nuova sede delle associazioni del
                capoluogo sarà utilizzata come base logistica dagli
                organizzatori, visto che proprio dalla frazione di San Giacomo,
                quel giorno, partiranno settanta degli ottanta pullman
                autorizzati a salire a Cima Grappa per la solenne cerimonia
                fissata al sacrario militare.
 Tra venerdì e sabato, come spiega Seraglio, si susseguiranno in
                paese le esibizioni di diversi cori alpini, mentre in montagna
                saranno organizzati dei tour guidati lungo i sentieri e le
                trincee recuperati sul Grappa dall’associazione Musei
                all’aperto, in collaborazione con molti altri sodalizi della
                zona.
 «L’adunata, d’altro canto, - riferisce l’assessore - sarà
                per noi anche un’opportunità per promuovere e far conoscere
                il nostro territorio da un punto di vista turistico».
 Saranno moltissime quindi nei prossimi mesi le iniziative
                collegate al raduno alpino. Le penne nere di San Giacomo ad
                esempio allestiranno in chiesetta Torre una mostra dedicata alla
                prima guerra mondiale e l’organizzazione dei Musei
                all’aperto sta pensando ad un progetto molto particolare da
                presentare in Valle Santa Felicita. Gli alpini, infine, saranno
                protagonisti nelle settimane che precederanno l’adunata di
                alcuni incontri organizzati nelle scuole del paese: brevi
                interventi in cui si cercherà di illustrare ai ragazzi la
                storia del glorioso corpo dell’esercito e il vero significato
                della manifestazione. C.Z.
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                          | Il
                            col. Casagrande: «Impossibile fare previsioni ma le
                            penne nere saranno moltissime» |  |  
                  |  |  
                  | Per
                    quattro giorni la vita di Bassano ruoterà attorno
                    all'adunata alpina. Il programma ufficiale dell'evento per
                    il quale da oltre un anno stanno lavorando centinaia di
                    persone prenderà il via la mattina digiovedì 8 maggiocon
                    la presentazione della manifestazione nella raffinata
                    cornice delle Bolle della distilleria Nardini. Contestualmente, verrà illustrato il libro verde della
                    solidarietà. Si tratta di un volume che raccoglie le
                    molteplici iniziative e gli interventi di volontariato nei
                    quali sono impegnati gli alpini, in Italia e all'estero. Una
                    sorta di censimento quello proposto, che dà visibilità e
                    rende merito ad un investimento in solidarietà calcolabile
                    in oltre un milione e mezzo di ore solo nell'ultimo anno.
 Alle 16, in parco Ragazzi del '99, sarà inaugurata la
                    "Cittadella degli alpini", ovvero un'esposizione
                    di carattere militare che mette in vetrina attrezzature e
                    mezzi in uso oggi ai reparti; a curare la rassegna, la
                    brigata Julia. Alle 18.30, in museo civico, saranno invece
                    presentate tutte le pubblicazioni dedicate alla storia e al
                    mondo degli alpini, privilegiando quello locale.
 Venerdì 9 maggio. Alle 8 è fissata la cerimonia
                    dell'alzabandiera in piazzale Cadorna, da dove, in corteo, i
                    partecipanti raggiungeranno piazza Garibaldi. Qui, sull'ara
                    dei caduti depositeranno una corona d'alloro. Alle 10,45 il
                    programma si sposterà a cima Grappa con la solenne
                    cerimonia al sacrario militare. Alle 17.30, la sala Da Ponte
                    del Centro giovanile ospiterà l'incontro tra il presidente
                    nazionale Ana, Corrado Perona, i consiglieri nazionali e i
                    presidenti delle sezioni Ana estere. Alle 19,30 è previsto
                    l'arrivo dei Gonfaloni della Regione, delle Province di
                    Vicenza, Treviso, Belluno, del Comune di Bassano, di tutti i
                    Comuni del Vicentino e del Trevigiano, di Arsiè, Seren del
                    Grappa, Feltre, Quero e Alano di Piave. A questi si uniranno
                    il labaro dell'Ana e la bandiera di guerra.
 «Non sappiamo ancora quale vessillo sarà - ha detto il
                    col. Paolo Casagrande, presidente del comitato organizzatore
                    dell'adunata - se fosse quella dell'ottavo reggimento
                    alpino, sarebbe un grande onore dal momento che è fra le più
                    decorate».
 Dopo gli onori, il corteo sfilerà partendo da viale delle
                    Fosse, quindi le vie Remondini e Brocchi, piazzale Cadorna,
                    il ponte della Vittoria, viale Diaz, via Scalabrini, via
                    Angarano, Ponte degli Alpini, le vie Ferracina e Bellavitis,
                    per approdare infine in Piazza Libertà dove si terranno gli
                    onori finali (la bandiera di guerra, sarà conservata fino a
                    domenica mattina all'interno della sede municipale).
 Dalle 21 in poi, scatteranno i caroselli alpini corali e
                    strumentali e altre manifestazioni. Solo a Bassano sono già
                    stati individuati 18 "palcoscenici" dai quali si
                    esibiranno cori e fanfare. Altri animeranno i comuni
                    limitrofi per un totale di circa 200 formazioni.
 Sabato 10 maggio.Alle 10.30, nella sala Da Ponte, si svolgerà
                    l'incontro con le delegazioni Ana estere e le delegazioni
                    Ifms (la Federazione internazionale che raccoglie le truppe
                    da montagna) e i militari stranieri. Alle 12, tutti nel
                    parco Ragazzi del'99 per assistere al lancio dei
                    paracadutisti alpini. Alle 17, al Tempio Ossario, messa in
                    suffragio di tutti i caduti. La liturgia sarà presieduta
                    dal vescovo di Vicenza, mons. Cesare Nosiglia, e
                    concelebrata dai cappellani militari alpini.
 Nella sala Da Ponte, alle 18.30, il sindaco Gianpaolo
                    Bizzotto e il presidente Ana, Corrado Perona, daranno il
                    benvenuto alle autorità, al direttivo e ai presidenti
                    sezionali. Dalle 20 in poi, protagonisti i cori e le fanfare
                    dell'Ana e dei congedati delle brigate alpine. Alle 20,30 al
                    teatro Astra, il concerto ufficiale dei cori alpini e alle
                    21,30 ancora caroselli ma al velodromo Mercante.
 Domenica 11 maggio. Dalle 8 alle 8.30, gli alpini si
                    ritroveranno nell'area dell'ammassamento nelle zone dei
                    viali Venezia e Monte Grappa, via San Pio X e adiacenti.
                    Alle 8.45, onori iniziali di fronte alla caserma Montegrappa
                    che per l'occasione riaprirà i portoni e sul pennone
                    centrale tornerà a sventolare il tricolore; quindi, alle 9,
                    prenderà il via lo sfilamento degli alpini che saranno
                    divisi in sette settori. La lunga teoria percorrerà viale
                    Venezia, viale delle Fosse, con onori alle autorità nelle
                    tribune allestite in piazzale Trento, quindi via Parolini,
                    viale XI febbraio e piazzale Cadorna dov'è previsto lo
                    scioglimento con deflusso dei partecipanti sui viali Diaz e
                    De Gasperi. Al termine, il rito dell'ammainabandiera in
                    piazzale Cadorna.
 
 Impossibile conoscere in anticipo il numero degli alpini che
                    sfileranno. «Lo sapremo solo al termine dell'evento - ha
                    osservato Casagrande - ma ho la sensazione che saranno
                    moltissimi. Vorrei azzardare 200mila».
 Fonte: Il Gazzettino di Vicenza-Bassano
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                          | Parcheggi
                            per residenti e lavoratori e cinque linee di bus
                            navetta |  |  
                  |  |  
                  | «L'adunata
                    degli alpini sarà una grande festa, da vivere e da
                    condividere: invito tutti ad unirsi alle numerose penne nere
                    che approderanno nella nostra città e a partecipare agli
                    eventi che si susseguiranno in quei giorni».L'esortazione arriva dal primo cittadino Gianpaolo Bizzotto
                    che fa appello ai bassanesi affinché non si spaventino di
                    fronte all'imponenza dell'evento atteso in città per
                    maggio.
 Anzi, il sindaco chiede a tutti di collaborare alla riuscita
                    della manifestazione «che costituisce un'occasione unica
                    per la città del Grappa».
 «Siamo consapevoli dei disagi che inevitabilmente si
                    dovranno affrontare in quei giorni, soprattutto per quanto
                    riguarda la viabilità, che è il nodo più delicato
                    dell'intero apparato organizzativo - ha continuato - ma
                    abbiamo cercato di individuare le soluzioni di minor impatto
                    per la comunità. Il piano predisposto per quelle giornate
                    è il risultato di una fitta serie di incontri, tavoli di
                    lavoro, suggerimenti e consigli. Prima di metterlo a punto
                    ci siamo confrontati con le esperienze delle adunate
                    precedenti. Gli esempi di Aosta, Parma e Cuneo, città che
                    hanno ospitato il grande raduno, ci sono stati utili».
 Nell'illustrare le linee generali del piano viabilità-parcheggi
                    ed accoglienza, il sindaco ha ricordato che sono state prese
                    in considerazione le esigenze di tutti: dei residenti, delle
                    persone che a Bassano lavorano e delle decine di migliaia di
                    ospiti che arriveranno ai piedi del Grappa.
 «Ci hanno sorpreso la disponibilità e la collaborazione
                    offerteci dai privati che ci hanno concesso l'uso di grandi
                    superfici da adibire a parcheggi o per gli attendamenti - ha
                    rilevato il sindaco - ci sono state aperte tutte le porte
                    alle quali abbiamo bussato, senza esitazione. Con loro la
                    municipalità ha sottoscritto dei comodati».
 Ora che il piano è pronto, gli addetti ai lavori tirano un
                    sospiro di sollievo. «La nostra grande preoccupazione era
                    costituita dalla Gasparona - ha sottolineato Bizzotto -
                    senza la disponibilità di questa arteria a scorrimento
                    veloce sarebbe stato tutto più complicato. Ma il prefetto
                    Mattei ha capito e ce l'ha concessa».
 La filosofia seguita nel predisporre il piano ha tenuto in
                    considerazione tutti e quattro i punti di accesso alla città.
 «Abbiamo previsto varchi, parcheggi e attendamenti nelle
                    quattro direzioni in modo da agevolare tutti gli arrivi - ha
                    spiegato l'assessore Torresan - e individuato numerosi
                    parking riservati ai residenti e lavoratori del centro
                    storico dove la circolazione sarà vietata per tre giorni e
                    mezzo. Ci siamo anche dotati di aree di scorta, sia per
                    quanto riguarda gli attendamenti che i parcheggi, nel caso
                    in cui gli arrivi fossero superiori alle previsioni che
                    ruotano attorno alle 300 mila presenze nella giornata di
                    domenica».
 Nei giorni precedenti la manifestazione e fino alla nottata
                    di sabato, funzioneranno cinque linee di bus navetta che
                    garantiranno un servizio di trasporto continuativo dalla
                    periferia al centro cittadino e viceversa.
 Sull'adunata vigilerà il centro operativo misto, ovvero
                    l'organismo di controllo generale, posizionato in alcuni
                    locali dell'ospedale San Bassiano appositamente attrezzati.
 A tenere in mano le redini della situazione, monitorandola,
                    sarà uno staff composto da personale della Prefettura, del
                    Comune e della Protezione civile regionale.
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                          | Treni
                            speciali per trentamila persone |  
                          | Sei
                            convogli all’ora per l’intera giornata della
                            sfilata |  |  
                  |  |  
                  | Secondo
                    le stime degli organizzatori, saranno circa 30 mila le
                    persone che, nei giorni dell'adunata nazionale degli alpini,
                    arriveranno a Bassano utilizzando il treno.Preoccupati per le condizioni critiche in cui versa il
                    sistema ferroviario locale, gli amministratori comunali e il
                    comitato organizzatore dell'evento hanno fatto pressione sui
                    vertici dell'azienda regionale che gestisce il trasporto su
                    binari affinché vengano potenziati i collegamenti delle
                    linee esistenti.
 
 «Per tutta la giornata di domenica 11 maggio ci sono stati
                    garantiti sei treni in arrivo per ogni ora - ha spiegato
                    l'assessore Claudio Mazzocco - due viaggeranno sulla linea
                    di Castelfranco, che essendo elettrificata riuscirà a
                    trasportare un migliaio di passeggeri a corsa. Altri due
                    sulla linea con Padova e infine due su quella che porta a
                    Primolano. In entrambi i casi, i treni potranno portare al
                    massimo 400 persone per viaggio. Vediamo invece cosa le
                    ferrovie riusciranno a garantirci nei giorni precedenti alla
                    manifestazione».
 Contestualmente, è stato chiesto alla direzione regionale
                    dell'azienda ferroviaria la soppressione di tutte le fermate
                    dei convogli nelle piccole stazioni attorno a Bassano.
 
 «Questo per evitare il prolungarsi della chiusura dei
                    molteplici passaggi a livello a raso presenti sul territorio
                    - ha motivato l'amministratore - che contribuirebbe ad
                    appesantire la circolazione attorno alla città del Grappa.
                    Con la chiusura al traffico veicolare della Gasparona,
                    infatti, gli automezzi dovranno per forza deviare su
                    percorsi secondari, dove sono presenti anche diversi
                    attraversamenti ferroviari, alcuni dei quali posizionati in
                    prossimità delle stazioni. Vorremmo evitare che a causa di
                    una fermata il traffico andasse in tilt. Anche in questo
                    caso stiamo attendendo una risposta».
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                          | Vietati
                            i "trabiccoli", sicurezza affidata a quasi
                            200 vigili e 500 volontari |  |  
                  |  |  
                  | Nei
                    giorni clou dell'adunata il servizio di sicurezza e ordine
                    pubblico sarà capillare e continuativo. La polizia locale
                    bassanese, che può contare su 40 agenti, ha chiesto
                    rinforzi ai comandi di altri Comuni che nell'insieme
                    invieranno 150 vigili, preventivamente istruiti sulla
                    dislocazione di tutti i servizi del territorio, sulla
                    viabilità e circolazione.A questi si uniranno un migliaio di volontari della
                    Protezione civile, numerosi dipendenti comunali e tutte le
                    forze dell'ordine: dalla polizia provinciale alla guardia di
                    finanza passando per carabinieri, polizia di stato e
                    stradale.
 Un esercito di uomini che avranno il compito di vigilare
                    sulla manifestazione garantendo la totale sicurezza alle
                    decine di migliaia di ospiti che invaderanno la città e ai
                    residenti.
 A ridosso dell'area "rossa", quella corrispondente
                    al centro storico allargato, vietata alla circolazione già
                    dal pomeriggio del giovedì precedente, saranno attivati
                    sedici presidi permanenti, corrispondenti all'incirca ai
                    principali accessi al cuore bassanese.
 A gestirli saranno i volontari del servizio di sicurezza
                    della sezione Ana Montegrappa coadiuvati dalla polizia
                    locale.
 «Circa 500 persone che a turno, per tre giorni consecutivi,
                    24 ore su 24, terranno blindato il centro storico - ha
                    sottolineato Paolo Casagrande,il presidente del comitato
                    organizzatore dell'adunata - Saranno agli ordini del
                    comandante Maurizio Zuliani e sempre affiancati dagli agenti
                    della polizia locale. Prenderanno servizio per alcune ore già
                    dal lunedì antecedente il raduno per controllare che tutto
                    sia in ordine».
 «Quattro pattuglie saranno di supporto ai
                    "varchi" - ha aggiunto l'assessore alla polizia
                    locale, Claudio Mazzocco - pronte ad intervenire. I sedici
                    presidi saranno severissimi nel far rispettare le regole a
                    tutti: ospiti e cittadini».
 Saranno banditi dal territorio comunale tutti i
                    "trabiccoli", quei mezzi artigianali-folcloristici
                    che talvolta invadono le adunate creando pericoli e notevoli
                    disagi ai pedoni.
 «Nel caso in cui qualcuno di questi veicoli riuscisse ad
                    entrare in città, sarà immediatamente sequestrato e il suo
                    conducente pesantemente multato», ha ricordato Casagrande.
 A vigilare sulla seconda cintura, identificata con il colore
                    verde, all'interno della quale il divieto di circolazione
                    scatterà dal venerdì pomeriggio, saranno invece le squadre
                    della Protezione civile del Triveneto unitamente a quelle
                    bassanesi che proprio ieri mattina si sono ritrovate alla
                    caserma Montegrappa per fare il punto della situazione.
 «Il controllo sarà ferreo soprattutto attorno all'area
                    dell'ammassamento e del percorso della sfilata - ha
                    informato l'assessore alla viabilità Egidio Torresan - ma
                    verranno comunque individuati dei percorsi alternativi per
                    gli abitanti e i lavoratori coinvolti dal provvedimento.
                    Cercheremo di essere elastici il più possibile
                    compatibilmente con le esigenze di chi dovrà sistemare il
                    percorso o il sito che ospiterà la tribuna per le autorità».
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                          | Viabilità
                            durante l'Adunata a Bassano.                        
                            Circa
                            duemila autobus, ... |  |  
                  |  |  
                  | Circa
                    duemila autobus, 50mila autovetture, oltre un milione di
                    metri quadrati fra attendamenti e aree sosta per camper e
                    altrettanti per i parcheggi. Sono solo alcuni dei numeri più
                    significativi del piano viabilità-accoglienza predisposto
                    per l'adunata degli alpini di scena in città fra meno di
                    tre mesi.
 Con
                    il via libero alla chiusura della superstrada Gasparona
                    nella giornata di domenica 11 maggio, ottenuto nei giorni
                    scorsi dal prefetto Pietro Mattei, il pacchetto è pressoché
                    ultimato. Se si escludono gli aggiustamenti dell'ultimo
                    minuto, ed eventuali successivi ritocchi, la sua struttura
                    essenziale è infatti stata messa a punto, pronta per essere
                    diffusa.Ieri, la prima presentazione ufficiale dei provvedimenti
                    decisi in materia da parte dei due artefici:
                    l'amministrazione comunale e il comitato organizzatore
                    dell'evento.
 «Si tratta di situazioni nuove - ha premesso il sindaco
                    Gianpaolo Bizzotto - che per alcuni giorni rivoluzioneranno
                    Bassano e con le quali i cittadini dovranno destreggiarsi».
 
 Da
                    giovedì 8 a domenica 11 maggio, il territorio comunale sarà
                    progressivamente suddiviso in tre cinture, a ciascuna delle
                    quali corrisponderanno altrettante tipologie di
                    provvedimenti con modalità e tempi differenti.I bassanesi, dunque, ma anche tutti coloro che lavorano
                    nella città del Grappa dovranno cominciare a riconoscere la
                    zona "rossa", ovvero quella corrispondente al
                    centro storico alla quale è stata annessa la zona di
                    Angarano fino a viale Scalabrini perché vicina al Ponte
                    degli Alpini; c'è poi quella "verde", molto più
                    estesa, che funzionerà da primo filtro per proteggere
                    soprattutto l'area dell'ammassamento e partenza sfilata,
                    ossia ai confini con Romano e San Giuseppe di Cassola;
                    infine, la cintura più ampia, limitata alla giornata di
                    domenica, che vieterà la circolazione dalla Gasparona fino
                    al cuore bassanese.
 
 La
                    prima, quella più delicata, resterà off-limits al traffico
                    veicolare e alla sosta di tutti gli automezzi, compresi
                    quelli dei residenti autorizzati, dalle 14 di giovedì 8
                    fino alla tarda serata di domenica 11.«In quei giorni, nelle fasce orarie dell'alba,
                    compatibilmente con la situazione, saranno consentite
                    operazioni di carico e scarico merci e, nei casi di necessità,
                    l'uscita delle vetture dalle proprie abitazioni, dove però
                    non potranno rientrare fino alla fine del provvedimento»,
                    ha anticipato l'assessore alla viabilità Egidio Torresan.
 Per i residenti e per coloro che lavorano in centro storico,
                    sono stati previsti alcuni parcheggi esterni all'area
                    inaccessibile. Si tratta di spazi individuati a ridosso di
                    questa e distribuiti in più zone all'interno della seconda
                    cintura, dove la circolazione sarà consentita
                    esclusivamente alle due categorie di persone anche nelle
                    giornate di venerdì e sabato.
 
 «Il
                    secondo anello, che noi abbiamo identificato con il colore
                    verde, scatterà alle 14 di venerdì ponendo dei limiti alla
                    mobilità cittadina che tuttavia non interesseranno né i
                    residenti né i lavoratori - ha precisato Torresan - in
                    sostanza la viabilità subirà delle restrizioni che saranno
                    applicate agli automobilisti di passaggio per intenderci e
                    agli ospiti dell'adunata . Gli altri potranno circolare,
                    anche se con alcuni disagi legati ad esempio alla
                    sistemazione di siti o strutture, oppure alla chiusura delle
                    arterie principalmente interessate dalla sfilata, come viale
                    Venezia. Anche viale De Gasperi sarà per lo più fuori uso,
                    e così altri tratti centrali. In questi casi si seguiranno
                    percorsi alternativi».
 La
                    seconda cintura si sviluppa su una superficie piuttosto
                    ampia che comprende viale Montegrappa, via Capitelvecchio,
                    via Cristoforo Colombo, via Aldo Moro, via della Ceramica,
                    viale Asiago, strada dei Pilati e fino ai confini con Pove.«Servirà soprattutto per evitare di far entrare la massa e
                    per indirizzare gli arrivi alle rispettive zone assegnate in
                    precedenza, sia per quanto riguarda gli accampamenti che i
                    parcheggi», ha aggiunto Paolo Casagrande, il portavoce del
                    comitato organizzatore dell'adunata .
 
 Domenica
                    11 maggio, invece, la circolazione degli automezzi sarà
                    vietata all'interno di tutto il territorio comunale. Dalle 6
                    alle 18 rimarrà chiusa anche la Gasparona, nel tratto
                    compreso tra Marostica e Pove, come deciso dal prefetto.
                    Verranno attivati itinerari alternativi attorno al
                    perimetro, che in linea generale sono già stati individuati
                    ma dovranno essere condivisi anche dalle amministrazioni
                    comunali contermini interessate, tra le quali Nove,
                    Cartigliano, Rosà, Cassola, Romano, Pove.
 La
                    Gasparona sarà ad uso esclusivo dei partecipanti alla
                    sfilata. Lungo la direttrice infatti viaggeranno i pullman,
                    i bus navetta e tutti i mezzi che trasporteranno gli alpini
                    nella zona ammassamento.«Saranno due le aree dove le penne nere confluiranno in
                    attesa di sfilare - ha detto il sindaco Bizzotto -: una nei
                    pressi dell'Iper Tosano, a San Giuseppe di Cassola; l'altra
                    in prossimità dello svincolo della superstrada che porta a
                    Cima Grappa, vicino a Ca' Cornaro. Due zone da dove si può
                    facilmente raggiungere il punto in cui si muoverà la
                    sfilata, ossia nei pressi della caserma Montegrappa, e di
                    facile accesso. Tengo a precisare, che i pullman una volta
                    scaricati gli alpini, non resteranno nell'area ammassamento,
                    ma raggiungeranno i posti loro assegnati, che
                    indicativamente saranno duemila, quasi tutti già
                    individuati».
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                          | «Gasparona
                            chiusa da Marostica all’uscita di Pove» |  |  
                  |  |  
                  | Per
                    il colonnello Paolo Casagrande «non ci sono alternative».
                    Dalle 8 di domenica 11 maggio la Gasparona dovrà rimanere
                    chiusa nel tratto compreso tra la rotonda di Marostica e
                    l’uscita di Pove.Lungo quel segmento d'asfalto il giorno della grande sfilata
                    delle penne nere potranno infatti transitare solo i pullman
                    attesi in città per l’adunata e le autovetture
                    autorizzate al trasporto delle persone che dovranno
                    inserirsi nel corteo.
 «Per tutti gli altri - spiega il presidente del comitato
                    organizzatore - saranno indicati dei percorsi alternativi.
                    D’altro canto, anche se non chiudessimo la strada, la
                    circolazione risulterebbe bloccata lo stesso».
 In mattinata infatti in città dovrebbero arrivare, dalle
                    direttrici di Padova, Treviso e Vicenza, circa duemila
                    corriere, che inevitabilmente andranno a confluire nella
                    Gasparona.
 «Il problema più grosso sarà condurre tutte queste
                    persone nel luogo dell’ammassamento - osserva il portavoce
                    del gruppo di lavoro - e poi farli uscire ordinatamente dal
                    territorio comunale».
 Il piano comprende quindi da un lato l’interdizione del
                    traffico, dall’altro l’individuazione di un sistema per
                    far defluire in maniera gli autobus. Alcuni fermeranno
                    quindi in zona Perin, altri nelle vicinanze
                    dell’ipermercato Tosano e altri ancora al Ca’ Sette.
                    Dopo aver lasciato scendere i passeggeri, gli autisti
                    saranno poi dirottati in apposite aree di parcheggio.
 «Ci sarà chi potrà sistemarsi in viale de Gasperi o in
                    viale Colombo, non lontano dal luogo di scioglimento del
                    corteo - riferisce il responsabile -, mentre gli altri
                    dovranno fare rotta verso zone di sosta diverse. I
                    partecipanti, al termine della manifestazione, saranno però
                    riaccompagnati ai loro pullman, dai bus navetta messi
                    gratuitamente a disposizione dei visitatori». C.Z.
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                  | In
                    occasione dell’81ª Adunata Nazionale Alpini di Bassano
                    del Grappa, vogliamo rendere il più agevole possibile la
                    partecipazione dei reduci alpini alle manifestazioni
                    programmate. Preghiamo quindi i Capi Gruppo dei reduci che
                    volessero partecipare a prendere contatti con il Comitato
                    Organizzatore dell’Adunata al seguente numero telefonico:
                    0424-525868 o di inviare un fax al seguente numero:
                    0424-521567. 
 Le cerimonie dove sarà possibile far partecipare i Reduci
                    Alpini, sono le seguenti:
 1. Cerimonia solenne al Sacrario Militare di Cima Grappa 09
                    maggio alle ore 10.45 con trasporto da Bassano a mezzo
                    pullman riservato, la partecipazione a questo evento è
                    consigliata solamente a chi non ha problemi fisici che
                    possano essere aggravati dalla quota di mt. 1775.
 2. Santa Messa al Tempio Ossario in suffragio di tutti i
                    caduti 10 maggio alle ore 17.00.
 3. Saluto del Sindaco e del Presidente nazionale ANA Corrado
                    Perona e tutte le autorità nel Teatro “Jacopo da Ponte”
                    10 maggio ore 18.30”.
 4. Sfilata conclusiva in automezzi militari d’epoca
                    domenica 11 maggio con ammassamento dalle ore 07.00 alle ore
                    08.15 in via Roberti.
 
 E’ quindi di fondamentale importanza prendere contatto con
                    il Comitato per pianificare l’accesso delle autovetture
                    con i reduci mediante pass e altri aspetti organizzativi.
 I reduci della sezione ANA Monte Grappa avranno disposizioni
                    a parte.
 
 Il Comitato Organizzatore
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                          | Il
                            prefetto Pietro Mattei ha sciolto la riserva
                            autorizzando la sospensione del traffico sulla
                            superstrada nella giornata di domenica 11 maggio |  
                          | Gasparona
                            riservata all'adunata degli Alpini |  
                          | L’arteria
                            resterà chiusa tranne che per i mezzi che
                            trasporteranno le penne nere. Approvato l’intero
                            piano della viabilità |  |  
                  |  |  
                  | Il
                    prefetto di Vicenza Pietro Mattei ha sciolto la riserva: la
                    superstrada Gasparona sarà interdetta a tutti gli automezzi
                    estranei all'adunata degli alpini nella giornata di domenica
                    11 maggio, quando sulla città del Grappa si riverseranno
                    decine di migliaia di persone.L'autorità berica ha quindi accolto la proposta
                    presentatagli nelle scorse settimane dall'amministrazione
                    bassanese.Il provvedimento scatterà alle 6 e durerà fino
                    alle 18. Interesserà l'intero tratto della provinciale che
                    rientra nel territorio comunale di Bassano e nelle zone
                    subito limitrofe, indicativamente da Marostica a Pove.
 La circolazione sulla direttrice a scorrimento veloce sarà
                    perciò consentita solo ai pullman e ai mezzi deputati al
                    trasporto delle penne nere nei pressi della zona
                    dell'ammassamento, ossia in località Spin e verso viale Pio
                    X, da dove prenderà il via l'imponente sfilata che per ore
                    attraverserà la città.
 Gli automezzi di passaggio, dunque, e tutti quelli estranei
                    all'evento saranno bloccati agli accessi e dirottati su
                    percorsi alternativi (in direzione e dalla Valbrenta)
                    individuati congiuntamente alla polizia stradale e alle
                    amministrazioni comunali dei territori interessati.
 «Stiamo studiando le modalità con le quali autorizzare i
                    veicoli che potranno transitare sulla Gasparona - ha
                    anticipato l'assessore alla viabilità Egidio Torresan -
                    vedremo se dotarli di un cartellino in modo che siano
                    facilmente riconoscibili».Il piano viabilistico generale
                    adottato per il raduno alpino bassanese è stato al centro
                    del summit di ieri mattina in prefettura, al quale hanno
                    preso parte numerose autorità provinciali e cittadine e i
                    vertici delle forze dell'ordine del capoluogo berico.
 L'intera operazione sulle modifiche alla viabilità e sulla
                    dislocazione dei parcheggi, aspetti questi che preoccupavano
                    non poco il governo della città di fronte della pacifica
                    invasione, sarà invece illustrata sabato mattina dal
                    sindaco Gianpaolo Bizzotto e dal comitato organizzatore
                    dell'evento.
 «Pensiamo sia importante oltre che utile per i bassanesi
                    iniziare a conoscere quali limitazioni alla mobilità
                    saranno adottate nei giorni clou della manifestazione, vale
                    a dire il 9, il 10 e l'11 maggio prossimi - ha spiegato
                    Torresan -: il piano generale è pronto. E con il via libera
                    del prefetto ora possiamo portarlo a termine». 
                    Raffaella Forin
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                          | Aperte
                            le richieste di partecipazione |  
                          | Attività
                            commerciali per l'Adunata alpini |  
                          | Il
                            Comune ha reso noto le modalità |  |  
                  |  |  
                  | (G.T.)
                    La giunta comunale di Bassano, presieduta dal sindaco
                    Gianpaolo Bizzotto, ha reso noti i criteri e le modalità
                    per la partecipazione delle attività commerciali relative
                    alla 81. edizione dell'Adunata nazionale degli alpini in
                    programma nella città del Grappa da venerdì 9 a domenica
                    11 maggio prossimi.La manifestazione costituisce una notevole occasione di
                    richiamo di carattere turistico e commerciale, ed è quindi
                    prevista una nutrita presenza di attività a servizio dei
                    partecipanti alle manifestazioni in programma e della
                    cittadinanza. Saranno inoltre allestiti e gestiti,
                    direttamente dai gruppi e dalle sezioni aderenti all'Ana, l'
                    Associazione Nazionale Alpini, spazi per attività a
                    carattere non commerciale collaterali al raduno.
 Sono stati già individuati, informano dal municipio, i
                    luoghi della città destinati ad attività di vendita e
                    somministrazione nelle aree pubbliche e le dimensioni degli
                    stand, ed è anche stato stabilito di sospendere i mercati
                    settimanali di giovedì 8 e sabato 10 maggio. Gli stand
                    autorizzati potranno essere allestiti per tre giorni, ovvero
                    da venerdì 9 maggio a domenica 11 maggio, oppure due
                    giorni, sabato e domenica, secondo le disponibilità delle
                    aree ove verranno individuati i posteggi. Le richieste per
                    svolgere attività commerciali si possono presentare fino a
                    venerdì 22 febbraio all'ufficio protocollo del comune
                    esclusivamente nei moduli predisposti che si possono
                    recuperare nel sito internet www.comune.bassano.vi.it.Si fa
                    inoltre sapere che è vietata ogni forma di attività
                    commerciale in area pubblica o in area privata scoperta sita
                    all'interno del centro storico, ad esclusione di quelle che
                    saranno espressamente autorizzate dall'amministrazione.
 Le domande finalizzate all'ottenimento di autorizzazioni a
                    svolgere attività di vendita e somministrazione su area
                    pubblica già pervenute sono state respinte in quanto non
                    erano ancora stati individuati gli spazi da destinare al
                    commercio e inoltre non era ancora stato definito il
                    relativo canone di occupazione del suolo pubblico. Anche
                    quelle "scartate" dunque potranno essere
                    ripresentate sugli appositi moduli alla luce dei nuovi
                    criteri.Durante tutta la manifestazione saranno gestiti e
                    allestiti direttamente dai gruppi e dalle sezioni dell'Ana
                    degli spazi per le attività a carattere non commerciale,
                    collaterali al raduno delle penne nere che porterà in città
                    oltre quattrocentomila persone da ogni parte d'Italia. Le
                    istanze presentate dai gruppi di volontariato, comitati di
                    quartiere, associazioni ricreative e sportive, culturali e
                    Onlus, che saranno presenti con propri stand per divulgare e
                    promuovere la propria attività istituzionale o raccogliere
                    fondi saranno esaminate separatamente.
 L'assegnazione degli stalli avverrà sulla base di tre
                    graduatorie, a seconda del settore di attività e del tipo
                    di autorizzazione in possesso, della maggiore anzianità
                    nell'attività del commercio su area pubblica del soggetto
                    richiedente o di iscrizione al Registro delle imprese e
                    della priorità cronologica di presentazione della domanda
                    di partecipazione.
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                          | Diecimila
                            tricolori a prezzo politico per imbandierare le
                            finestre |  |  
                  |  |  
                  | (R.F.)
                    Diecimila bandiere tricolori alle finestre in segno di
                    benvenuto alle migliaia di alpini che approderanno nel
                    Bassanese in occasione del loro raduno nazionale.Tanti sono infatti i vessilli ordinati dal comitato
                    organizzatore dell'evento che vorrebbe rivestire la città e
                    le zone contermini nei giorni dell'adunata e in quelli
                    precedenti di verde, bianco e rosso.
 A breve le bandiere saranno a disposizione delle famiglie
                    del territorio che vorranno rendere omaggio agli ospiti e
                    alla manifestazione esponendole alle finestre e sui terrazzi
                    delle abitazioni private, unendosi a quelle posizionate nei
                    siti istituzionali.
 Per dotarsi del tricolore, basterà contattare i gruppi
                    alpini della sezione Ana Montegrappa o rivolgersi alla
                    segreteria del comitato organizzatore situata nell'area del
                    vecchio ospedale di viale delle Fosse.
 Ogni bandiera viene messa in vendita al costo di due euro e
                    cinquanta.
 Una spesa volutamente contenuta per favorire l'acquisto da
                    parte dei cittadini, in particolare di quelli residenti nei
                    territori comunali di Bassano, Romano, Cassola, Rosà e
                    Marostica, i più coinvolti nella manifestazione.
 Ma l'appello della Montegrappa è rivolto più in generale a
                    tutti gli abitanti dell'area che fa capo alla sezione
                    organizzatrice dell'appuntamento.
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                          | Raddoppia
                            il Ponte degli Alpini, per l'Adunata arriva un
                            "bailey" |  |  
                  |  |  
                  | Bassano
                    avrà un nuovo ponte per l'Adunata degli alpini. E a
                    realizzarlo saranno, come ovvio, le penne nere. È proprio
                    di ieri la notizia che il tanto atteso passaggio pedonale
                    tra le rive del Brenta, quasi certamente, si farà. Ha dato
                    esiti positivi, infatti, il primo sopralluogo effettuato nel
                    pomeriggio dagli uomini del secondo reggimento Genio
                    guastatori alpini di Trento, scesi ai piedi del Grappa per
                    verificare la fattibilità dell'intervento. Il quarto ponte,
                    stando a quanto reso noto dai tecnici militari, dovrebbe
                    sorgere un centinaio di metri più a nord dello storico
                    Ponte degli Alpini, esattamente nel punto in cui l'alveo del
                    fiume si restringe maggiormente. I primi rilievi hanno già
                    dato esito almeno all'apparenza positivo, ma spetterà ora
                    al tenente colonnello Luigi Musti, comandante del
                    battaglione Iseo, stabilire con precisione, calcoli alla
                    mano, la reale fattibilità del ponte.«Prima di prendere qualunque decisione - spiega il
                    colonnello Donato Lunardon, sottocapo di Stato Maggiore a
                    supporto del Comando della truppe alpine di Bolzano -
                    dovremmo attendere di conoscere l'esito delle indicazioni
                    tecniche, ma fin d'ora possiamo dire che ci sono buone
                    possibilità perché il guado possa essere realizzato». Il
                    sopralluogo degli uomini del Genio militare è durato circa
                    un paio d'ore, il tempo necessario a effettuare le dovute
                    misurazioni, relative alla distanza tra le due sponde, alla
                    portata del fiume e alla tenuta del fondo ghiaioso. Prima di
                    procedere, infatti, sarà necessario avere la certezza che
                    gli spazi e le zone di ancoraggio della struttura siano
                    idonee a quanto richiesto. Fin d'ora comunque sembrano
                    esserci già alcune certezze: se verrà realizzata la
                    passerella non sarà un semplice ponte di barche, come
                    inizialmente ipotizzato, ma piuttosto un ponte mobile di
                    tipo "bailey", una struttura metallica composta da
                    pannelli di tre metri, posti in sequenza. Una costruzione
                    che si prevede particolarmente impegnativa e che, se
                    realizzata da privati, costerebbe tra i 60 e i 70mila euro.
 Una struttura, fortemente voluta da comitato organizzatore e
                    amministrazione cittadina, che su di essa contano per
                    facilitare il flusso delle migliaia di penne nere attese in
                    riva al Brenta per l'Adunata che prenderà il via tra soli
                    93 giorni. Il timore del comitato organizzatore e degli
                    stessi amministratori bassanesi è che lo storico ponte
                    ligneo disegnato da Palladio e ricostruito dopo il secondo
                    conflitto mondiale proprio dalle penne nere, possa non
                    sopportare il passaggio delle centinaia di migliaia di
                    alpini che arriveranno per la manifestazione. Esclusi
                    problemi di portata della struttura, recentemente
                    restaurata, resta comunque la difficoltà di regolare il
                    transito dei visitatori. È facile, infatti, immaginare che
                    chiunque giunga a Bassano in quei giorni abbia il desiderio
                    di mettere piede su quello che può essere considerato uno
                    dei simboli dell'alpinità. Un nuovo ponte, potrebbe dunque
                    permettere di regolare il transito pedonale a senso unico,
                    senza costringere gli organizzatori a limitare invece il
                    passaggio sullo storico ponte degli alpini.Barbara Todesco
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                          | Bassano
                            incassa il primo sì ... |  |  
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                  | Incassa
                    il primo sì il quarto ponte sul Brenta, ed è un sì di
                    quelli che contano. I presupposti di fattibilità per
                    realizzare la struttura provvisoria che dovrebbe
                    attraversare il Brenta durante i giorni dell'Adunata , ci
                    sono. O almeno, questa è l'impressione emersa durante la
                    ricognizione tecnica effettuata ieri dagli uomini del Genio
                    alpini di Trento. Per averne la certezza definitiva, servirà
                    ancora una quindicina di giorni, il tempo necessario al
                    ten.col. Luigi Musti, comandante del battaglione
                    "Iseo" del II. Reggimento Genio di Trento, per
                    stabilire con precisione la reale fattibilità della
                    passerella e passare poi i risultati al vaglio dei vertici
                    Ana. "Prima di prendere qualunque decisione - spiega il
                    colonnello Donato Lunardon, sottocapo di Stato Maggiore a
                    supporto del Comando della truppe alpine di Bolzano -
                    dovremmo attendere di conoscere l'esito dei rilievi tecnici,
                    ma posso dire fin d'ora che ci sono buone possibilità perché
                    il guado possa essere realizzato". Il sopralluogo dei
                    militari del Genio è durato un paio d'ore, il tempo
                    necessario ad effettuare le misurazioni, relative alla
                    distanza tra le due sponde, alla portata del fiume e alla
                    tenuta del fondo ghiaioso. Prima di procedere, infatti, sarà
                    necessario avere la certezza che gli spazi e le zone di
                    ancoraggio della struttura siano idonee a quanto richiesto.
                    E in questo senso sembra quasi certo che, per rendere
                    stabile e sicuro il ponte, si procederà alla
                    cementificazione della spiaggetta in sassi che oggi sorge
                    lungo via Pusterla. Un'operazione che, nel caso, verrebbe
                    realizzata a spese e con i mezzi dell'amministrazione
                    comunale.A rappresentare il Comune, ieri, è arrivato
                    l'assessore al Lavori pubblici, Egidio Torresan, che più
                    volte nel corso dell'incontro ha sottolineato l'importanza
                    strategica che il quarto ponte potrebbe avere per il buon
                    esito dell'Adunata . Il timore del comitato organizzatore e
                    degli stessi amministratori è che lo storico ponte ligneo
                    disegnato da Palladio e ricostruito dopo il secondo
                    conflitto mondiale proprio dalle penne nere, possa non
                    sopportare il passaggio delle centinaia di migliaia di
                    scarponi. Esclusi problemi di portata della struttura,
                    recentemente restaurata, resta comunque la difficoltà di
                    regolare il transito dei visitatori. Una passerella
                    supplementare permetterebbe di regolare il transito pedonale
                    a senso unico, senza dover limitare il passaggio sullo Ponte
                    Vecchio.
 Per saperne di più, come detto, bisognerà attendere un
                    paio di settimane. Se verrà realizzata la struttura non sarà
                    un semplice ponte di barche, come inizialmente ipotizzato,
                    ma un ponte mobile tipo "bailey", composto da
                    pannelli metallici di 3 metri ciascuno, posti in sequenza.
                    Una costruzione che, se realizzata da privati, costerebbe
                    tra i 60 e i 70mila euro.Ogni dubbio, intanto, ieri, è
                    stato fugato sulla collocazione del ponte che, come
                    previsto, sorgerebbe 100 m. a nord del nobile
                    "collega" ligneo, esattamente nel punto in cui
                    l'alveo del fiume si restringe maggiormente.  Barbara
                    Todesco
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                            stampa Adunata: ecco come richiederla |  |  
                  |  |  
                  | Per
                    l’Adunata nazionale di Bassano del Grappa - secondo quanto
                    stabilito dal C.D.N. - ogni Sezione potrà richiedere una
                    sola tessera stampa, ad eccezione delle sezioni con più di
                    10 mila iscritti, alle quali saranno concesse due tessere
                    stampa. Le richieste per lettera dovranno pervenire alla direzione
                    de L’Alpino tassativamente entro il 30 aprile
                    (successivamente le tessere potranno essere ritirate
                    all’ufficio stampa Adunata, a Bassano, presso la Chiesetta
                    del Vecchio Ospedale, viale delle Fosse, da venerdì 9
                    maggio), oppure per fax (02- 29003611) o per posta
                    elettronica (lalpino@ana.it).
 Nelle richieste dovranno essere indicati il nominativo
                    dell’alpino al quale la tessera sarà intestata e gli
                    estremi di un suo documento di identità.
 Le tessere – nominative e non cedibili – dovranno essere
                    richieste esclusivamente dalle Sezioni, quindi i Gruppi e le
                    testate alpine dovranno fare capo alla segreteria della
                    propria sezione, che deciderà a chi fare assegnare la
                    tessera o le tessere stampa a disposizione.
 I giornalisti professionisti o pubblicisti potranno
                    richiedere la tessera stampa dando gli estremi della tessera
                    dell’Ordine o l’accredito della testata giornalistica
                    per la quale lavorano. I fotografi potranno chiedere
                    l’accredito soltanto presentando un documento comprovante
                    la loro attività professionale; i teleoperatori dovranno
                    presentare l’accredito della testata televisiva per la
                    quale lavorano.
 Per agevolare il lavoro delle numerose testate alpine, alle
                    sezioni che ne faranno richiesta, a cura della redazione de
                    L’Alpino sarà inviato un CD con la serie completa di
                    immagini delle varie cerimonie e dei vari momenti
                    dell’Adunata, comprensivo di alcune fotografie della
                    singola sezione al passaggio davanti al Labaro e alla
                    tribuna d’onore la domenica. Da parte de L’Alpino
                    saranno inserite sul portale www.ana.it le foto
                    dell’Adunata (sfilata compresa): queste foto possono
                    essere scaricate e usate dalle nostre testate (citando la
                    fonte: L’Alpino).
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                          | Ieri
                            incontro con gli amministratori per iniziare a
                            valutare il piano che prevede anche il congelamento
                            della "Gasparona" |  
                          | Alpini,
                            viabilità all'esame del prefetto |  
                          | Emessa
                            l’ordinanza di chiusura delle scuole: da venerdì
                            9 a lunedì 12 maggio compresi |  |  
                  |  |  
                  | Il
                    piano viabilistico predisposto dall'amministrazione comunale
                    per l'adunata degli alpini del prossimo maggio è stato
                    sottoposto ieri all'attenzione del prefetto di Vicenza
                    Pietro Mattei e della polizia stradale provinciale da una
                    delegazione cittadina guidata dal sindaco Gianpaolo
                    Bizzotto.Sotto la lente delle autorità soprattutto la tangenziale
                    Gasparona, che domenica 11 maggio sarà interdetta al
                    traffico veicolare nel tratto compreso tra Marostica e
                    Pove.Secondo gli addetti ali lavori della municipalità
                    cittadina, il provvedimento di chiusura risulta necessario
                    per consentire ai pullman e ai bus navetta di trasportare le
                    penne nere dai parcheggi esterni alla zona
                    dell'ammassamento, ossia da dove si muoverà la sfilata.
 La chiusura della strada a scorrimento veloce deve tuttavia
                    essere subordinata all'individuazione di una serie di
                    percorsi alternativi sui quali far deviare il traffico
                    veicolare.
 L'incontro di ieri mattina nel capoluogo berico ha avuto
                    carattere interlocutorio: entro le prossime settimane,
                    infatti, si attende la risposta del prefetto che si è
                    riservato di valutare la situazione.
 Nel frattempo, il sindaco Gianpaolo Bizzotto ha emesso
                    l'ordinanza di chiusura straordinaria delle scuole cittadine
                    nelle giornate del grande raduno alpino. In particolare,
                    l'attività didattica sarà sospesa nei giorni di venerdì
                    9, sabato 10 e lunedì 12 maggio in tutte le scuole della
                    città: materne, elementari, medie e superiori.
 «L'estensione al lunedì della chiusura delle scuole è
                    stata dettata da due motivi - spiega l'assessore
                    all'istruzione e trasporti Stefano Giunta -: per quanto
                    riguarda le superiori perché molti dei pullman delle Ftv
                    vicentine saranno utilizzati per il trasporto speciale degli
                    alpini; mentre per le medie inferiori e per le elementari il
                    provvedimento è legato all'impiego di palestre e altri
                    locali ad uso promiscuo, ma non le aule didattiche, che per
                    qualche giorno saranno trasformati in centri d'accoglienza.
                    Nella giornata di lunedì, sono previste le pulizie di
                    questi spazi, in modo che siano restituiti in ordine alle
                    rispettive comunità scolastiche».
 Anche gli alpini della sezione Montegrappa, a cui l'Ana ha
                    affidato l'organizzazione dell'adunata , stanno lavorando a
                    pieno regime in vista dell'appuntamento. Fra gli altri
                    impegni, è stata predisposta una bozza di quello che sarà
                    l'intenso programma dell'evento.
 Il sipario si alzerà giovedì 8 maggio con l'apertura
                    ufficiale dei musei, delle mostre e dei percorsi storici
                    della città a cui si affiancheranno le pubblicazioni di
                    contenuto alpino. Venerdì 9 maggio, alle 8,30 è prevista
                    la cerimonia dell'alzabandiera con deposizione di corone al
                    parco "Ragazzi del 99", all'ara dei caduti di
                    piazza Garibaldi e in quella di viale dei Martiri; alle
                    10.30, invece, si terrà una solenne commemorazione al
                    Sacrario Militare di Cima Grappa, con una messa in onore ai
                    caduti italiani e sul fronte austro-ungarico. In serata è
                    atteso l'arrivo in città dei gonfaloni dei comuni del
                    comprensorio e delle città decorate al valor militare, che
                    precederanno l'ingresso del labaro dell'Ana e della bandiera
                    di Guerra. Nella mattinata di sabato 10 maggio, nella sala
                    Da Ponte del Centro giovanile, si svolgeranno gli incontri
                    con i presidenti delle sezioni estere e alle 17, al Tempio
                    Ossario, messa in suffragio dei caduti. Subito dopo, i
                    saluti alle autorità, alle rappresentanze militari e alle
                    forze dell'ordine; dalle 20.30, la città e i dintorni si
                    animeranno dei caroselli di bande, fanfare e cori alpini.
                    Domenica 11 maggio, alle 8 inizierà la sfilata allietata
                    dal passaggio delle Frecce Tricolori. Infine, lunedì 12
                    maggio visite al Monte Grappa.   Raffaella Forin
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                          | Stamattina
                            l’Ana a Vicenza per la valutazione del programma
                            della viabilità in occasione del raduno |  
                          | “Piano”
                            adunata dal Prefetto |  |  
                  |  |  
                  |  Il
                    piano della viabilità dell’Adunata arriva stamattina al
                    vaglio del Prefetto. Alle 10 in punto i membri del comitato organizzatore del
                    convegno nazionale degli alpini di Bassano, assieme a tutti
                    gli enti e ai rappresentanti delle istituzioni interessate
                    dalla manifestazione del 9, 10 e 11 maggio, saranno a
                    Vicenza per sottoporre all’attenzione della Prefettura lo
                    speciale programma viario messo a punto in occasione del
                    grande raduno dell’Ana.
 Un appuntamento che richiamerà in centro e nel comprensorio
                    almeno 300 mila persone, tra penne nere e semplici
                    visitatori e che inevitabilmente comporterà delle difficoltà
                    a livello viabilistico e di circolazione.
 Proprio per questo è stato messo a punto un apposito piano
                    di viabilità che dovrà tener conto di tutte le
                    problematiche connesse all’arrivo di un così alto numero
                    di presenze in città e alla grande sfilata di domenica e
                    che oggi sarà esaminato in ogni dettaglio dal prefetto
                    Pietro Mattei.
 Per ora quindi, prima del nullaosta della prefettura, il
                    presidente del comitato organizzatore Paolo Casagrande
                    preferisce non anticipare nulla sui contenuti e sulle
                    strategie previste nel documento.
 Nei giorni scorsi il colonnello aveva tuttavia assicurato
                    che malgrado il blocco del traffico, con tutta probabilità,
                    destinato ad entrare in vigore da venerdì pomeriggio, non
                    ci sarebbero stati problemi per i lavoratori delle aziende
                    bassanesi a fare ritorno nelle proprie abitazioni.
 Casagrande ricorda ad ogni modo come stamattina, nel
                    capoluogo berico, oltre alle penne nere saranno seduti al
                    tavolo di lavoro anche gli esponenti di tutti gli organi di
                    polizia (i carabinieri, la questura e la polizia stradale),
                    i portavoce della protezione civile, il sindaco Gianpaolo
                    Bizzotto e lo staff dell’ufficio tecnico comuna-
 le. C.Z.
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                          | In
                            municipio summit dedicato alla circolazione: sono
                            stati individuati percorsi preferenziali per il
                            soccorso e le autorità |  
                          | Adunata,
                            ultimi ritocchi alla viabilità |  
                          | Pronto
                            il piano sanitario: oltre al S. Bassiano
                            funzioneranno 7 posti medici, tra i quali un
                            ospedale da campo |  |  
                  |  |  
                  | A
                    poco meno di quattro mesi dalla pacifica invasione delle
                    penne nere, l'impalcatura generale dell'adunata è pressoché
                    completata. L'attenzione degli alpini della sezione Ana
                    Montegrappa, degli amministratori pubblici, delle autorità
                    sanitarie e delle forze dell'ordine si sta ora concentrando
                    sui singoli dettagli dell'imponente e complessa
                    "macchina" predisposta.Se il piano sanitario, quello della protezione civile,
                    dell'accoglienza, nonchè il programma celebrativo e degli
                    appuntamenti collaterali sono a buon punto, qualche
                    incertezza rimane ancora sul fronte della viabilità.
 E proprio alcuni aspetti della circolazione sono stati
                    esaminati nel vertice tenutosi lunedì pomeriggio in
                    municipio. Un incontro teso a fare il punto della situazione
                    sull'organizzazione dell'evento che ha visto attorno allo
                    stesso tavolo, oltre ai vertici della Montegrappa e del
                    comitato, rappresentanti comunali e dell'Asl 3, l'assessore
                    regionale Elena Donazzan, intervenuta con il responsabile
                    veneto della Protezione civile, Bianchini, altri funzionari
                    regionali e provinciali.
 
 «È stato un tavolo tecnico - ha riferito Paolo Casagrande,
                    presidente del comitato organizzatore della kermesse -
                    finalizzato a sintetizzare una panoramica a 360 gradi del
                    lavoro svolto fin qui e a valutare il da farsi in vista
                    della scadenza di maggio. Sotto il profilo operativo, quasi
                    tutto è stato definito. Le aree per gli attendamenti e per
                    i parcheggi sono state individuate, il piano soccorso con i
                    sei posti medici avanzati in pianura e uno sul massiccio del
                    Grappa è stato predisposto. Reperite anche le principali
                    attrezzature, compresi i servizi igienici da dislocare sul
                    territorio; ed è operativo a pieno regime l'esercito dei
                    volontari, che indicativamente superano le mille unità».
 Ma è stato soprattutto l'argomento circolazione a tenere
                    banco.
 «Il piano viario necessita di alcune revisioni - ha
                    spiegato il portavoce del comitato - in particolare, ci è
                    stato chiesto dalla Polizia stradale di prevedere alcuni
                    percorsi preferenziali per il soccorso e per eventuali
                    presenze di autorità di spicco. Vie di scorrimento per
                    uniscano agevolmente il centro storico cittadino con
                    l'ospedale San Bassiano o più in generale con la zona a sud
                    della città».
 
 Una volta individuate, i ritocchi alla viabilità saranno
                    sottoposti all'attenzione del prefetto dott. Pietro Mattei,
                    cui spetta l'ultima parola in merito.
 Tutto è pronto invece sul fronte sanitario. Per garantire
                    l'assistenza medica ai circa 300 mila alpini attesi ai piedi
                    del Grappa e agli abitanti della zona, è stata attivata una
                    vera e propria task-force, i dettagli della quale sono stati
                    illustrati dal primario del pronto soccorso, dott. Claudio
                    Menon, intervenuto al vertice.
 Sul territorio funzioneranno sette posti medici avanzati che
                    forniranno assistenza medica ed infermieristica. Uno sarà
                    dislocato nel vecchio Pronto soccorso dell'ospedale civile;
                    a gestirlo sarà l'Ana sanità, che coprirà buona parte del
                    centro storico e la zona di viale Venezia interessata dalla
                    sfilata. Un ospedale da campo dell'Ana sarà allestito in
                    prato Santa Caterina: controllerà il centro, le zone di San
                    Vito e l'intera area nord del Comune. Il terzo sarà ubicato
                    nel cortile di palazzo Bonaguro, al quale si potrà accedere
                    direttamente da via Angarano. Servirà anche come punto
                    d'appoggio per i nuclei dei sommozzatori. La Croce Rossa
                    Italiana gestirà invece il presidio all'interno del Centro
                    Giovanile. Un altro sarà ricavato nella zona del quartiere
                    San Fortunato e uno nell'area ammassamento delle penne nere
                    che sfileranno partendo dai confini fra Bassano e Romano, a
                    Spin. Infine, il Soccorso alpino di Crespano si occuperà
                    del posto medico avanzato che servirà la zona del massiccio
                    del Grappa.    Raffaella Forin
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                    Febbraio 2008 |  
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                          | Maxischermi
                            in città per l’Adunata |  
                          | Saranno
                            trasmesse in diretta le immagini della Cerimonia in
                            Cima Grappa e di altri eventi in programma |  |  
                  |  |  
                  | In
                    occasione dell’81°Adunata Nazionale degli Alpini saranno
                    allestiti del maxischermi in città per permettere a la
                    pubblica visione di alcuni importanti eventi dove non tutti
                    avranno la possibilità di partecipare. Lo hanno annunciato,
                    nel corso di una trasmissione televisiva, il presidente del
                    comitato organizzatore col. Paolo Casagrande e il presidente
                    della Sezione Ana Montegrappa Carlo Bordignon.I maxischermi televisivi, in particolare, ritrasmetteranno
                    le immagini della solenne cerimonia in Cima Grappa in
                    programma nella mattinata di venerdì 9 maggio. E’
                    intenzione degli organizzatori permettere la diffusione in
                    maxi-schermo anche di altri eventi, come la Santa Messa al
                    Tempio Ossario e il Concerto dei Cori e delle Fanfare Alpine
                    allo Stadio Mercante, ambedue in programma sabato 10 maggio.
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                          | La
                            strada Cadorna sarà chiusa al traffico dalle ore
                            6.00 alle 10.30 e dalle 12.00 in poi. |  
                          | Modalità
                            partecipazione alla Cerimonia del 9 maggio a Cima
                            Grappa |  |  
                  | Per
                    partecipare alla Cerimonia del 9 maggio 2008 a Cima Grappa
                    le prenotazioni  per l'acquisto del biglietto per il
                    trasporto sul luogo della cerimonia possono essere
                    effettuate mediante: Versamento
                    di euro 5,00 (cinque) sul c/c postale n. 84985191 intestato
                    "ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - SEZIONE DI BASSANO DEL
                    GRAPPA" (facendo pervenire al Comitto copia della
                    contromatrice del versamento al Comitato per l'emisisone del
                    biglietto richiesto. I biglietti saranno consegnati ai
                    richiedenti dal personale addetto il giorno antecedente lo
                    svolgimento della manifestazione; Acquisto
                    del biglietto presso la Segreteria del Comitato dell'81^
                    Adunata di Viale delle Fosse, 43 - Bassano del Grappa con i
                    seguenti orari di funzionamento: 08.30 - 12.30 - 14.30 -
                    18.30. |  
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                          | Pubblicato
                            bando del concorso riservato alle scuole di Vicenza
                            e Treviso Provincia |  
                          | Bando
                            Concorso per le scuole |  |  
                  | 
                    Concorso:
                     riservato
                    agli studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I° e di
                    II° grado, statali e paritarie delle province di Vicenza e
                    di Treviso ricadenti nel territorio della Sezione
                    “Montegrappa” di Bassano. 
                    
                    Titolo del Concorso propostoALPINI:
                    DAL FRONTE DEL DOVERE AL FRONTE DELLA SOLIDARIETA’ Tipologia
                    dell’iniziativa proposta:
                    
                    Concorso
                    destinato alle Scuole Primarie e Secondarie di I° e II°
                    grado delle Province  di Treviso e di Vicenza,
                    finalizzato alla conoscenza della nostra storia del ‘900,
                    delle vicende degli alpini nella prima e nella seconda
                    guerra mondiale, della nostra terra in quegli anni, del
                    volontariato e della solidarietà degli alpini in congedo
                    nelle varie attività di Protezione Civile e del
                    Volontariato ( Reparto Donatori di Sangue, AIDO e ADMO
                    “Montegrappa”) 
                    
                    
                     
                    
                     Enti
                    Organizzatori titolari del progetto propostiSezione ANA “Montegrappa”;
 Comune di Bassano / Assessorato alla Pubblica Istruzione;
 Regione Veneto /Assessorato alle Politiche dell'Istruzione e
                    della Formazione;
 Tipologie di elaborati proposti alle Scuole:
 - Per scuole Primarie: elaborato grafico o scritto (disegni,
                    interviste, collage, ecc.) e multimediale …
 - Per le Scuole Secondarie di I grado e Biennio Superiori:
                    elaborato-ricerca testuale, ipertestuale, multimediale,
                    anche con foto, disegni, …
 - Per il Triennio delle Scuole Superiori: elaborato-ricerca
                    testuale, iper-testuale, foto, immagini, disegni,
                    multimediale …
 Tempistica
                    proposta -Entro
                    il 10 aprile 2008, le scuole dovranno presentare gli
                    elaborati di Concorso all’ente organizzatore: Comitato
                    Organizzatore dell’81^ Adunata Nazionale – Ospedale
                    Vecchio di Bassano – Viale delle Fosse, 43 – Bassano del
                    Grappa (VI); -Giovedì
                    8 maggio: premiazione dei migliori elaborati;  -Dal
                    9 all’11 maggio 2008: esposizione degli elaborati di
                    Concorso. Commissione
                    esaminatrice -Incaricati
                    della sez. ANA “Montegrappa”; -Incaricati
                    dell’Amministrazione Comunale di Bassano; -Incaricati
                    della Regione Veneto; Fonti
                    di finanziamento: -Sezione
                    ANA “Montegrappa”; -Assessorato
                    alla Pubblica Istruzione Comune di Bassano; -Assessorato
                    alle Politiche dell'Istruzione e della Formazione; Attività
                    di sensibilizzazione proposte presso le scuole partecipanti 
                    
                    Nei tempi e con le modalità concordate con  le Scuole,
                    gli enti organizzatori daranno il loro apporto mediante
                    testimonianze delle persone opportunamente designate; 
                    
                    
                     
                    Sede proposta per l’esposizione degli elaborati di
                    Concorso:
                    
                    Bassano del Grappa (VI) – Palazzo Bonauguro o altra sede.
                    
                    
                      Premi: 
                    -DVD “una lunga penna nera” – storia degli alpini
                    – ; -CD
                    del Coro Edelweiss ANA “Montegrappa”; -visite
                    guidate al Museo degli Alpini di Bassano e ai siti storici
                    del Monte Grappa; -buono
                    cioccolata offerti per un biennio dagli alpini alla scuola
                    in occasione delle vacanze natalizie; -libri
                    storici; -materiale
                    didattico di cancelleria. |  
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                    2008 |  
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                          | Termine
                            ultimo per presentazione delle domande alloggi ed
                            attendamenti |  |  
                  |  |  Il
                  comitato organizzatore ha deciso che il termine ultimo per la
                  presentazione delle domande degli alloggi e degli attendamenti
                  è fissato al 20 Marzo 2008.
 Dopo
                  tale data non verrà assicurato l'alloggio e l'attendamento
                  richiesto.
                   Il Comitato Organizzatore
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                    2008 |  
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                          | CASSOLA
                            In vista dell’adunata di maggio, la "San
                            Zeno" sarà di nuovo operativa per ospitare le
                            penne nere |  
                          | Alpini,
                            riapre la caserma dei muli |  
                          | Gli
                            attendamenti principali nella zona verde
                            tutt’intorno e nell’area Pirani Cremona |  |  
                  |  |  
                  | Anche
                    a Cassola fervono i preparativi per l'adunata degli alpini.
                    Data la vicinanza con Bassano, infatti, il territorio
                    cassolese sarà, dopo quello della città del Grappa, uno
                    dei comuni più interessati dalla manifestazione che,
                    secondo le previsioni, dovrebbe portare circa 400 mila
                    presenze nel Bassanese.Oltre a mettere a disposizione siti pubblici e privati da
                    adibirsi a parcheggi, aree campeggio e dormitori,
                    l'amministrazione comunale di Cassola ha comunque in serbo
                    una serie di iniziative in tema con l'adunata .
 "In risposta alle istanze espresse dal comitato
                    organizzatore - ha spiegato l'assessore Tessarolo, che segue
                    la preparazione all'evento per conto dell'amministrazione -
                    il comune di Cassola metterà a disposizione tutte e tre le
                    palestre comunali con relativi servizi, oltre ad alcune aree
                    di proprietà tra le quali quella in cui sorgerà la
                    piscina, all'altezza di via Portile, il piazzale retrostante
                    le scuole elementari di San Giuseppe e alcuni terreni
                    privati. Con l'occasione sarà aperta anche l'area della
                    caserma San Zeno, oramai chiusa da anni, e l'arrivo delle
                    chiavi costituirà un'occasione per verificare lo stato
                    della struttura ed eseguire eventualmente qualche opera di
                    bonifica o di derattizzazione, a beneficio dell'intera area
                    circostante. Attorno alla caserma, poi, i terreni privati
                    verranno adibiti a tendopoli. Sempre nel territorio 5.000
                    mq. verranno messi a disposizione dagli alpini, mentre altri
                    46.000 mq saranno disponibili nell'area Pirani-Cremona a San
                    Zeno, dietro la chiesa della frazione. Le persone che
                    usufruiranno degli spazi dovranno comunque rivolgersi al
                    comitato organizzatore, che coordina l'intera manifestazione
                    e che sarà l'ente preposto ad incassare il ticket da parte
                    di chi usufruirà degli spazi".
 Tessarolo ha altresì spiegato che l'area del cassolese non
                    costituirà soltanto una tendopoli, ma sarà toccata in
                    maniera più profonda dall'adunata .
 "Nelle giornate della manifestazione è previsto un
                    grandissimo flusso di persone, ragion per cui abbiamo
                    provveduto ad organizzare una serie di eventi anche a
                    Cassola, e questo per due ragioni. La prima per sgravare
                    Bassano dalla totalità delle presenze, proponendo un
                    programma appetibile anche per chi si volesse fermare in
                    paese. La seconda perchè, dopo Bassano, Cassola è il
                    comune più toccato ed è opportuno che l'accoglienza fatta
                    a chi arriva sia adeguata. Al venerdì sera è previsto
                    all'auditorium Vivaldi uno spettacolo della corale degli
                    Alpini di Roma, mentre a San Zeno, oltre a spettacoli
                    corali, ci sarà la sagra degli asparagi, che cade in
                    concomitanza con l'adunata ".
 Il territorio cassolese sarà comunque protagonista anche
                    nel corso della sfilata che si terrà nella mattinata di
                    domenica 11 maggio. La parata partirà infatti dall'angolo
                    tra viale Venezia e via Gaidon, proprio sulla linea di
                    confine, dove si trova la Caserma Montegrappa.
 "Per quanto riguarda la protezione civile - fa sapere
                    infine Tessarolo - il tutto verrà gestito dalla Regione
                    Veneto". Paolo Patruno
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                          | Ieri
                            incontro con gli amministratori per iniziare a
                            valutare il piano che prevede anche il congelamento
                            della "Gasparona" |  
                          | Alpini,
                            viabilità all'esame del prefetto |  
                          | Emessa
                            l’ordinanza di chiusura delle scuole: da venerdì
                            9 a lunedì 12 maggio compresi |  |  
                  |  |  
                  | Il
                    piano viabilistico predisposto dall'amministrazione comunale
                    per l'adunata degli alpini del prossimo maggio è stato
                    sottoposto ieri all'attenzione del prefetto di Vicenza
                    Pietro Mattei e della polizia stradale provinciale da una
                    delegazione cittadina guidata dal sindaco Gianpaolo
                    Bizzotto.Sotto la lente delle autorità soprattutto la tangenziale
                    Gasparona, che domenica 11 maggio sarà interdetta al
                    traffico veicolare nel tratto compreso tra Marostica e
                    Pove.Secondo gli addetti ali lavori della municipalità
                    cittadina, il provvedimento di chiusura risulta necessario
                    per consentire ai pullman e ai bus navetta di trasportare le
                    penne nere dai parcheggi esterni alla zona
                    dell'ammassamento, ossia da dove si muoverà la sfilata.
 La chiusura della strada a scorrimento veloce deve tuttavia
                    essere subordinata all'individuazione di una serie di
                    percorsi alternativi sui quali far deviare il traffico
                    veicolare.
 L'incontro di ieri mattina nel capoluogo berico ha avuto
                    carattere interlocutorio: entro le prossime settimane,
                    infatti, si attende la risposta del prefetto che si è
                    riservato di valutare la situazione.
 Nel frattempo, il sindaco Gianpaolo Bizzotto ha emesso
                    l'ordinanza di chiusura straordinaria delle scuole cittadine
                    nelle giornate del grande raduno alpino. In particolare,
                    l'attività didattica sarà sospesa nei giorni di venerdì
                    9, sabato 10 e lunedì 12 maggio in tutte le scuole della
                    città: materne, elementari, medie e superiori.
 «L'estensione al lunedì della chiusura delle scuole è
                    stata dettata da due motivi - spiega l'assessore
                    all'istruzione e trasporti Stefano Giunta -: per quanto
                    riguarda le superiori perché molti dei pullman delle Ftv
                    vicentine saranno utilizzati per il trasporto speciale degli
                    alpini; mentre per le medie inferiori e per le elementari il
                    provvedimento è legato all'impiego di palestre e altri
                    locali ad uso promiscuo, ma non le aule didattiche, che per
                    qualche giorno saranno trasformati in centri d'accoglienza.
                    Nella giornata di lunedì, sono previste le pulizie di
                    questi spazi, in modo che siano restituiti in ordine alle
                    rispettive comunità scolastiche».
 Anche gli alpini della sezione Montegrappa, a cui l'Ana ha
                    affidato l'organizzazione dell'adunata , stanno lavorando a
                    pieno regime in vista dell'appuntamento. Fra gli altri
                    impegni, è stata predisposta una bozza di quello che sarà
                    l'intenso programma dell'evento.
 Il sipario si alzerà giovedì 8 maggio con l'apertura
                    ufficiale dei musei, delle mostre e dei percorsi storici
                    della città a cui si affiancheranno le pubblicazioni di
                    contenuto alpino. Venerdì 9 maggio, alle 8,30 è prevista
                    la cerimonia dell'alzabandiera con deposizione di corone al
                    parco "Ragazzi del 99", all'ara dei caduti di
                    piazza Garibaldi e in quella di viale dei Martiri; alle
                    10.30, invece, si terrà una solenne commemorazione al
                    Sacrario Militare di Cima Grappa, con una messa in onore ai
                    caduti italiani e sul fronte austro-ungarico. In serata è
                    atteso l'arrivo in città dei gonfaloni dei comuni del
                    comprensorio e delle città decorate al valor militare, che
                    precederanno l'ingresso del labaro dell'Ana e della bandiera
                    di Guerra. Nella mattinata di sabato 10 maggio, nella sala
                    Da Ponte del Centro giovanile, si svolgeranno gli incontri
                    con i presidenti delle sezioni estere e alle 17, al Tempio
                    Ossario, messa in suffragio dei caduti. Subito dopo, i
                    saluti alle autorità, alle rappresentanze militari e alle
                    forze dell'ordine; dalle 20.30, la città e i dintorni si
                    animeranno dei caroselli di bande, fanfare e cori alpini.
                    Domenica 11 maggio, alle 8 inizierà la sfilata allietata
                    dal passaggio delle Frecce Tricolori. Infine, lunedì 12
                    maggio visite al Monte Grappa. Raffaella Forin
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                          | Bassano.
                            L'Adunata degli Alpini avrà il quarto ponte sul ... |  |  
                  |  |  
                  | L'Adunata
                    degli Alpini avrà il quarto ponte sul Brenta. La notizia,
                    anticipata dal Gazzettino, era nell'aria già da un po', e
                    l'ufficialità è arrivata nella giornata di ieri, con una
                    telefonata giunta da Milano al presidente del comitato
                    organizzatore, il colonnello Paolo Casagrande. A realizzare
                    l'opera, un ponte di barche della lunghezza di 40 metri, sarà
                    il secondo Reggimento del Genio Alpini di Trento. Si
                    attendevano una serie di permessi: "Ho ricevuto la
                    conferma direttamente dall'Ana nazionale - ha spiegato ieri
                    Casagrande - e come da progetto, la struttura sorgerà a
                    nord del ponte degli Alpini, nel punto in cui il letto del
                    fiume si restringe maggiormente. Faremo un apposito
                    sopralluogo tecnico già il prossimo 6 febbraio, e una volta
                    preparato il terreno sarà poi sufficiente una decina di
                    giorni per realizzare l'opera".
 Una buona notizia, insomma, per le tante penne nere che
                    giungeranno in città il prossimo maggio e che potranno
                    dunque guadare il fiume in piena tranquillità. "La
                    presenza del quarto ponte - continua il colonnello -
                    permetterà di decongestionare il traffico pedonale sul
                    ponte palladiano e al contempo di evitare possibili
                    problemi". Scongiurata qualunque incertezza sulla
                    portata del ponte, infatti, a preoccupare ancora gli
                    organizzatori, spiega Casagrande, è la possibilità che i
                    parapetti (che l'amministrazione cittadina si è già
                    impegnata a rafforzare) possano cedere per l'eccessivo
                    affollamento, ma "la regolamentazione del traffico e la
                    presenza di un nuovo ponte dovrebbero scongiurare ogni
                    pericolo su un possibile crollo della struttura
                    lignea", rassicura il colonnello.
 
 Per l'occasione è già stata rivista e organizzata anche la
                    nuova viabilità della zona, che per l'intero periodo
                    dell'Adunata funzionerà a senso unico, con le penne nere in
                    arrivo dal centro storico di passaggio sul ponte Palladiano
                    e quelle invece di ritorno dal quartiere Angarano, deviate
                    direttamente sul ponte di barche. E a garantire un'ulteriore
                    sicurezza ad Alpini e semplici visitatori, sarà anche la
                    presenza costante dei sommozzatori dei vigili del fuoco, che
                    hanno già dato all'organizzazione la propria disponibilità
                    a presidiare, 24 ore su 24, tutta la zona dei ponti.Barbara
                    Todesco
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                          | Il
                            consiglio comunale ieri sera ha approvato il
                            bilancio con un emendamento proposto dalla
                            maggioranza |  
                          | "Tassa"
                            speciale per l'Adunata |  
                          | Venti
                            o dieci euro al metro quadro per l’occupazione di
                            suolo pubblico nei giorni di eventi straordinari |  |  
                  |  |  
                  | «Calma
                    piatta». In queste due parole di Mauro Beraldin si riassume
                    la lettura che hanno dato i consiglieri di minoranza al
                    bilancio di previsione 2008, tornato ieri sera in aula per
                    la discussione e infine approvato con il sì di Forza Italia
                    e An e il voto contrario dei gruppi di centrosinistra
                    (assenti Lega e Udc). «Un'immagine quanto mai riduttiva»,
                    ha ribattuto il capogruppo forzista Sergio Martinelli,
                    subito dopo aver proposto a nome della maggioranza un
                    emendamento che sfrutterà l'effetto adunata per fare cassa:
                    introdurrà infatti due nuove tariffe fisse giornaliere per
                    le occupazioni di suolo pubblico (20 euro al metro quadro in
                    centro storico, 10 euro fuori) in occasione di
                    manifestazioni o eventi straordinari individuati come tali
                    dalla giunta.
 Dai banchi di opposizione, le uniche carezze alla giunta
                    Bizzotto sono arrivate per mano di Carlo Ferraro. Per onestà
                    intellettuale, l'esponente del Centrosinistra Unito ha
                    iniziato il suo intervento citando le note positive che
                    affiorano dai conti: il lieve contenimento delle spese, il
                    restauro del Tempio ossario, gli stanziamenti ai quartieri,
                    dal sentore però di elargizioni «preelettorali, di fine
                    mandato». Poi, però, lo stesso Ferraro ha dato la stura al
                    fiume di critiche, denunciando «l'assenza di una
                    propositività complessiva» nell'operato amministrativo: «Non
                    vedo un filo conduttore, una logica che consenta di capire
                    in che direzione stia andando la città. L'Area Vasta pare
                    una merce di scambio ottenuta per compensare il flop della
                    Provincia di Bassano. E, come nel caso del progetto Esagono,
                    l'impressione è che siano iniziative condannate al
                    fallimento per la mancanza di ascolto a livelli
                    istituzionali più alti e destinate a creare ulteriore
                    disorientamento nelle categorie economiche e sociali. Da
                    qualche mese tutto ruota attorno all'adunata . Ma la vita di
                    un'amministrazione non può cominciare e finire lì. Non
                    vorrei che fosse un alibi per coprire l'evidente vuoto
                    progettuale che ci sta attorno».
 
 Delusa anche Paola Facchinello: «La relazione del sindaco
                    è una presentazione di progetti che sembra si stiano
                    discutendo in qualche sancta sanctorum, senza nessuna vera
                    partecipazione programmatica delle commissioni consiliari.
                    Come al solito, queste verranno coinvolte quando le cose
                    saranno già decise». Ma la delusione della capogruppo di
                    Un'altra Bassano deriva soprattutto dal fatto di non aver
                    ritrovato nelle parole di Bizzotto «il senso della presenza
                    di una comunità, delle relazioni che si instaurano tra i
                    cittadini e tra questi e le istituzioni: i suoi no
                    all'aumento delle tasse, sì all'attenzione per il sociale,
                    sì alla sicurezza suonano come slogan se non come prese in
                    giro». Giovanni Reginato (lista Mainardi) ha puntato
                    l'indice sui «costi stratosferici di alcune opere pubbliche»,
                    sull'aumento della pressione tributaria pro capite («ciascun
                    bassanese verserà nel 2008 568 euro contro i 539 euro del
                    2007»), sul galoppare dei mutui e delle spese per i
                    relativi interessi, sul «consistente aumento»
                    dell'indebitamento rispetto al 2007, sui nuovi tagli alla
                    cultura: «Ma perché ancora là?».
 
 Francesco Fantinato ha individuato due buchi nel bilancio:
                    il personale («il costo medio dei dipendenti è pari ai
                    quadri dell'industria privata, mentre alla loro formazione
                    vengono destinate cifre irrisorie») e il consumo
                    energetico: «Bassano è un Comune energivoro. L'1,8 della
                    spesa totale viene mangiato dalla corrente elettrica. Una
                    cifra molto alta, che nel 2008 si vorrebbe tagliare del 30
                    per cento. Mi chiedo come, considerato il trend in continua
                    ascesa. Certo, si potrebbe fare, ma servirebbe un programma.
                    E nel bilancio non c'è».
 Emanuele Borsatto
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                            - Quattro mesi esatti ... |  |  
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                  | Quattro
                    mesi esatti all'Adunata e un gesto carico di signifcati
                    anche dal punto di vista strettamente pratico: ieri mattina
                    i rappresentanti dell'Agenzia del Demanio di Venezia hanno
                    consegnato al presidente del Comitato organizzatore dell'81°
                    Adunata nazionale degli Alpini, colonnello Paolo Casagrande,
                    le chiavi della caserma Montegrappa e della caserma San Zeno
                    (ex armeria e salmeria) di Bassano del Grappa.
 Le due sedi potranno essere utilizzate gratuitamente fino al
                    prossimo 31 maggio per le varie esigenze organizzative
                    richieste dall'appuntamento del prossimo maggio, a fronte di
                    alcuni interventi di manutenzione che la sezione Ana
                    Montegrappa si è impegnata a realizzare e che serviranno
                    per rendere agibile i locali per le varie necessità dei
                    prossimi mesi.
 
 Ieri pomeriggio lo stesso Paolo Casagrande, con il sindaco
                    Gianpaolo Bizzotto, il presidente della sezione Ana
                    Montegrappa Carlo Bordignon ed il responsabile di
                    commissione Flavio Gollin hanno effettuato un primo
                    sopralluogo per verificare lo stato degli spazi esterni e
                    dei locali interni, alcuni dei quali già utilizzati in
                    occasione dell'Adunata nazionale di Asiago.
 
 Nei prossimi giorni verrà effettuato un sopralluogo più
                    approfondito assieme ai responsabili della manutenzione per
                    vedere quali e quante palazzine potranno essere utilizzate e
                    per quali scopi.
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                  | Stamane
                    l’Agenzia del demanio di Venezia consegnerà le chiavi
                    agli organizzatori della sezione Ana cittadina 
                      
                        
                          | La
                            caserma M. Grappa torna agli alpini In
                            dotazione sino all conclusione dell’Adunata.
                            L’area "dei muli" adattata a campeggio |  |  
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                  | Stamattina
                    alle 9 la Sezione Ana Montegrappa riceverà le chiavi delle
                    caserme di viale Venezia e di San Zeno, l'ex
                    "polveriera dei muli"."L'iter per ottenere la disponibilità delle due
                    strutture in vista dell'Adunata nazionale di maggio - fa
                    sapere l'ex colonnello Paolo Casagrande, presidente del
                    comitato organizzatore - è stato abbastanza lungo. Le due
                    caserme dismesse da qualche anno, sono infatti destinate
                    all'alienazione. Quindi abbiamo dovuto aspettare il
                    passaggio di proprietà dalle forze armate all'agenzia del
                    demanio".
 Casagrande riceverà le chiavi dall'Agenzia del demanio di
                    Venezia, dopo aver firmato il verbale della "presa in
                    consegna gratuita" fino al 31 maggio.
 "Per compensare la cessione gratuita, ci siamo
                    impegnati a fare dei lavori di manutenzione nei locali. Ho
                    visto le foto degli interni, sembrano in discreto stato
                    conservativo", precisa.
 La Montegrappa potrebbe ospitare fino a mille persone: sarà
                    occupata dal servizio di "accoglimento del centro
                    operativo misto", organismo della Protezione civile
                    della Regione, dal servio di logistica e sicurezza, dai
                    rappresentanti delle forze armate e dal servizio d'ordine.
 Dalle cucine dell'ex caserma, ancora in buone condizioni,
                    saranno sfornare i pasti per il personale impegnato 24 ore
                    su 24. Nell'area di San Zeno troveranno posto un centinaio
                    di camper, mentre i magazzini interni saranno adibiti ad
                    alloggi collettivi per circa 300 persone.
 Flavio Gollin, del coordinamento generale, fa sapere che
                    l'altro giorno è stato tracciato il percorso della bandiera
                    di guerra, in calendario per venerdì 9 maggio, dopo la
                    cerimonia al sacrario sul Grappa.
 "Si tratta di un programma indicativo, perchè dovrà
                    essere avvallato dai militari - avverte Gollin - La bandiera
                    del 7. Reggimento alpini di Belluno, partirà per gli onori
                    dalla sede del vecchio ospedale, quindi viale delle Fosse,
                    discesa Brocchi, ponte della Vittoria, via Scalabrini, ponte
                    degli Alpini fino a piazza Libertà. Per la cerimonia ci sarà
                    un reparto in armi, il gonfalone della città e degli altri
                    comuni, gagliardetti e vessilli dei gruppi e delle
                    sezioni". Quindi aggiunge che i militari potrebbero
                    decidere anche per una bandiera di guerra di un altro
                    reggimento, qualora quella di Belluno fosse già impegnata
                    in Afganistan.
 Antonio Spenga, ex maresciallo maggiore, responsabile della
                    commissione ospitalità e alberghi, è soddisfatto di aver
                    sinora sistemato le 22 mila persone che si sono rivolte alla
                    sezione Ana Montegrappa.
 "Collaboriamo con gli albergatori di Padova, Treviso e
                    Vicenza, e stiamo trattando anche con Trento per una
                    convenzione con gli alberghi di Levico - evidenzia Spenga -
                    in città anche i diversi istituti religiosi, come le
                    Canossiane, il Cremona e gli Scalabrini, ospiteranno i
                    gruppi. Tutte le delegazioni straniere troveranno
                    alloggiamento nel vecchio ospedale", conclude. Lucia
                    Fincato
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                          | BASSANO
                            2008 Il raduno aprirà con la grande rievocazione
                            storica a Cima Grappa |  |  
                  |  |  
                  | L'adunata
                    nazionale scarpona prevista a Bassano del Grappa dall'11 al
                    13 maggio prossimi sarà, fra gli altri eventi pensati e
                    programmati dall'Ana nel 90. anniversario della conclusione
                    della Grande Guerra, il punto - l'occasione - di partenza,
                    per così dire, di una iniziativa molto bella e ricca di
                    significato, interessante tutto l'ambiente delle Penne Nere.Proprio nell'ultima riunione del consiglio nazionale
                    dell'associazione - quello, per intenderci, che ha deciso di
                    assegnare l'adunata del 2009 alla sezione di Latina -
                    infatti è stata redatto un dettagliato programma di
                    celebrazioni, emblematiche nella loro semplicità.
 Ecco, allora, come venerdì 11 maggio, quando già la città
                    di Bassano e tanta parte della provincia di Vicenza avranno
                    visto confluire migliaia di Penne Nere in congedo, si
                    inizierà la celebrazione-ricordo della fine della Grande
                    Guerra.
 A Cima Grappa, si porteranno il presidente nazionale Perona
                    con il consiglio al completo, il Labaro decorato di oltre
                    duecento medaglie d'oro, e tanti alpini, per una cerimonia
                    di onore ai Caduti, con la messa, la deposizione di corone
                    di alloro e l'alzabandiera. Dopo Cima Grappa, analoghe
                    manifestazioni si svolgeranno un po' dovunque.
                    Particolarmente significativi alcuni appuntamenti.
 La
                    seconda domenica di giugno (il 10), incontro in Carnia: a
                    Pal Piccolo e a Pal Grande, nel ricordo, anche, delle
                    eroiche "portatrici" (furono un centinaio in
                    quegli eventi bellici, con in testa Maria Plotzner Mentil,
                    madre di quattro creature, che a 32 anni perse la vita e
                    alla cui memoria venne conferita la medaglia d'oro al valor
                    militare). L'ultima domenica dello stesso mese (il 24),
                    grande raduno al Rifugio Contrin (Marmolada), che, come
                    noto, è proprietà dell'Associazione Nazionale Alpini e che
                    proprio il sodalizio ha provveduto a restaurare e
                    risistemare. In quell'occasione, oltre al ricordo dei
                    Caduti, ci sarà una sorta di "reinaugurazione"
                    della struttura.La conclusione delle varie manifestazioni è stata fissata
                    per sabato 3 novembre 2008. Quel giorno, alle 18, tutti i
                    gruppi (oltre quattromila) delle varie sezioni dell'Ana si
                    troveranno davanti al monumento ai Caduti del loro paese per
                    ricordare, appunto, i combattenti morti nel conflitto. Sarà
                    letta la preghiera dell'Alpino e saranno deposte corone di
                    alloro. Il Consiglio nazionale dell'Ana sarà a Trento: città
                    emblema (insieme a Trieste) di quella guerra che, oltre ad
                    avere assunto dimensioni mondiali, venne considerata la
                    quarta (e ultima) del Risorgimento, per l'unità e
                    l'indipendenza d'Italia. E saranno quindi ricordati Cesare
                    Battisti e Fabio Filzi, patrioti trentini catturati dagli
                    Austriaci che vennero passati per le armi, ovvero, che
                    furono impiccati come "traditori" dell'Impero
                    Austro-Ungarico. A Trento, fra l'altro, la presenza delle
                    Penne Nere in congedo è straordinariamente elevata.
                    Infatti, si tratta della sezione Ana più numerosa, insieme
                    a quella di Bergamo, con quasi trentamila soci effettivi.
                    Giovanni
                    Lugaresi
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                          | Gli
                            Alpini suonano la carica per il 2008 |  
                          | All’assemblea
                            di fine anno dei capigruppo Ana il presidente
                            Bordignon invita tutti alla mobilitazione in vista
                            dell’Adunata |  |  
                  |  |  
                  | (G.T.)
                    Il presidente della sezione Ana Monte Grappa, Carlo
                    Bordignon, ha dato la carica ai sessantacinque capigruppo in
                    vista dell'adunata nazionale alpina del maggio prossimo, nel
                    corso del tradizionale appuntamento di fine anno che si è
                    svolto al cinema "Grotta". Circa 210 le penne nere
                    presenti con i gagliardetti dei rispettivi gruppi. All'incontro sono intervenuti oltre al sindaco di Gianpaolo
                    Bizzotto, il "presidentissimo" Bortolo Busnardo
                    sempre pronto a marciare in prima fila, il presidente del
                    Comitato organizzatore dell'adunata Paolo Casagrande, il
                    consigliere nazionale dell'Ana Sebastiano Favero, il
                    maggiore degli alpini Pietro Aglio, ultimo comandante della
                    caserma Monte Grappa e il maresciallo Diego D'Agostino,
                    direttore del Sacrario Militare del Grappa. «Dal primo
                    dell'anno - ha sottolineato Bordignon - mancheranno 130
                    giorni all'alba di un evento storico, per la città, il
                    comprensorio e gli alpini. Molto è stato fatto, ma molto
                    ancora resta da fare per accogliere come si deve 400 mila
                    alpini».
 «Facciamo un buon Natale ma dopo rimbocchiamoci tutte le
                    maniche», ha detto ancora Bordignon ai capigruppo
                    raccomandando loro di estendere l'appello a tutti i 10.500
                    soci che abbracciano un territorio che va da Cavaso del
                    Tomba ad Enego e da Cismon del Grappa a Longa di Schiavon.
 Bordignon ha anche ringraziato i tanti volontari che sono
                    stati impegnati a Cima Grappa nel sistemare le gradinate
                    dell'Ossario e le recinzioni, per l'adunata .
 Dettagli sull'organizzazione del raduno nazionale sono stati
                    forniti dal colonnello Casagrande. Nella stessa mattinata i
                    "capi" degli alpini, preceduti dalla banda
                    sezionale, hanno sfilato per le vie del centro fino a
                    raggiungere il monumento al General Giardino sul quale hanno
                    deposto una corona d'alloro. La giornata si è conclusa con
                    il pranzo consumato alla mensa della ditta Bifrangi di
                    Mussolente, dove gli alpini sono da anni di casa.
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                          | A
                            cinque mesi dall’Adunata si registra
                            un’impressionante mole di prenotazioni di gruppi e
                            comitive |  
                          | Alpini,
                            alberghi pieni già fino ad Abano |  
                          | Alcuni
                            cittadini vogliono mettere a disposizione del
                            comitato organizzatore appartamenti per ospitare le
                            Penne nere |  |  
                  |  |  
                  | (a.c.)
                    La marea di "veci" e "bocia" è già
                    idealmente in marcia. Per l'adunata nazionale del prossimo
                    maggio a Bassano risultano prenotati hotel fino ad Abano
                    Terme: in quelli più vicini, già ora, è possibile trovare
                    soltanto qualche camera sparsa, ma non più sistemazioni per
                    gruppi o gruppetti.E' soltanto uno dei molti dati impressionanti che ieri il
                    comitato organizzatore della kermesse alpina ha comunicato
                    in occasione di un vertice in municipio con il sindaco
                    Bizzotto e gli operatori dell'informazione. Carlo Bordignon,
                    presidente della sezione Montegrappa, e Flavio Gollin,
                    braccio destro del presidente del Comitato Paolo Casagrande,
                    apparivano fieri dell'immensa "creatura" che
                    ventidue commissioni alpine stanno curando e facendo
                    crescere. Con molte preoccupazioni affinchè tutto sia
                    predisposto al meglio, soprattutto in una città piccola che
                    deve quindi raccordarsi con un più ampio e variegato bacino
                    territoriale, ma con la certezza che i risultati saranno
                    positivi grazie all'impegno quotidiano.
 Ogni giorno registra o registrerà un passo nuovo: sta per
                    scattare, per esempio, un massiccio programma di
                    sensibilizzazione nelle scuole. Da gennaio un particolare
                    calendario sarà esposto all'esterno della sede del comitato
                    organizzatore per segnare il "conto alla rovescia"
                    dell'Adunata . E sempre con l'anno nuovo sarà recapitato
                    casa per casa un numero speciale del giornalino della
                    sezione Monte Grappa dell'Ana, contenente tutte le
                    informazioni di servizio per i cittadini bassanesi. «Che,
                    non abbiamo dubbi, sceglieranno di restare in città,
                    uscire, partecipare attivamente alla festa, così come è
                    stato per Cuneo nella primavera scorsa», hanno sottolineato
                    le Penne nere.
 I primi segnali ci sono già: a Bordignon qualche abitante
                    ha già consegnato le chiavi di appartamenti vuoti o dato la
                    sua disponibilità a ospitare alpini in casa.
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                          | Uno
                            striscione per gli Alpini |  |  
                  |  |  
                  | Il
                    Palazzo municipale ha esposto un grande manifesto in vista
                    dell'adunata nazionale degli Alpini.Intorno a una splendida foto di Cesare Gerolimetto, la
                    scritta "Bassano del Grappa il 9, 10, 11 maggio 2008 vi
                    aspetta".
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                          | Un
                            patto "anti-speculazioni" con i
                            commercianti |  |  
                  |  |  
                  | Anche
                    Bassano firmerà il suo "patto" con gli Alpini.
                    Come già ad Asiago nel 2006 e lo scorso maggio a Cuneo,
                    anche nella città del Grappa commercianti e penne nere
                    stringeranno un'intesa per garantire la migliore accoglienza
                    possibile alle migliaia di visitatori che invaderanno
                    Bassano in occasione dell'Adunata . Ad assicurarlo è
                    l'assessore regionale alla Tutela del consumatore, Elena
                    Donazzan che proprio martedì ha preso parte all'incontro
                    organizzato dall'associazione mandamentale del Commercio.
                    Una trentina gli operatori del settore turistico
                    (albergatori, ristoratori, agenti di viaggi ed esercenti)
                    arrivati in largo Parolini, per incontrare il sindaco
                    Gianpaolo Bizzotto, il presidente del comitato organizzatore
                    dell'Adunata Paolo Casagrande e il consigliere nazionale
                    dell'Ana Sebastiano Favero, e per parlare, com'è ovvio, di
                    ospitalità."Dobbiamo lavorare tutti assieme - ha
                    esordito il primo cittadino - per fare in modo che chi
                    arriverà in città per l'evento, possa innamorarsi di
                    Bassano e decidere di tornarvi, perché gli sforzi fatti per
                    l'Adunata si rivelino poi un investimento per il
                    futuro". I contenuti del "patto", che verrà
                    presto stilato da un'apposita commissione, non si
                    discosteranno molto da quelli presenti nelle precedenti
                    intese. "Innanzitutto dovrà esserci trasparenza -
                    spiega l'assessore Donazzan - specie nei prezzi che non
                    dovranno subire improvvisi rialzi; dovremmo pensare anche ad
                    appositi menù riservati agli alpini o alla creazione di kit
                    che consentano ai visitatori di tornare a casa con un
                    ricordo della città del Grappa e ancora a concorsi per
                    l'allestimento di vetrine a tema". Quel che appare
                    certo fin d'ora, comunque, è il ruolo rilevante che nel
                    meeting dovranno ricoprire i commercianti. "Assieme
                    agli alpini saranno proprio loro i veri protagonisti
                    dell'evento - ha ribadito Elena Donazzan - e da loro ci
                    aspettiamo molto per far conoscere ed apprezzare il nostro
                    territorio". Dopotutto, è stato ribadito anche martedì
                    sera, in sede di riunione, l'Adunata non dev'essere vista
                    solo come un'occasione per fare cassa. Barbara
                    Todesco |  
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                          | Traffico,
                            bus e percorsi «E un piano provvisorio» |  
                          | 
                            «In
                            caso di necessità rinforzeremo il ponte»
                             |  |  
                  |  |  
                  |  Sembra
                    certo che la sfilata delle (probabili) centomila penne nere
                    si snoderà a partire da viale Venezia, per passare poi in
                    viale delle Fosse, via Parolini, viale XI Febbraio e
                    terminare di fronte all'Ossario in piazzale Cadorna. Ma
                    secondo l'assessore Egidio Torresan molte cose sono ancora
                    da definire. Un grande afflusso tra alpini e visitatori che ha messo in
                    guardia l'Amministrazione che vuole chiudere totalmente il
                    centro (ad eccezione dei residenti) già da giovedì 8
                    maggio, mentre da venerdì la zona off-limits si allargherà
                    fino a via Cunizza da Romano, via Ca1 Cornare, via Colombo,
                    via Moro e via Palladio.
 Per quanto riguarda il parcheggio dei bus, i mezzi potranno
                    scaricare gli alpini in determinati punti vicini all'inizio
                    della sfilata, e potranno poi recuperarli alla fine, lungo
                    viale De Gasperi e via Pecori Giraldi. «Speriamo che la
                    Gasparona resti chiusa - spiega Torresan -, almeno nella
                    giornata di domenica, mentre non potremo affidarci alla
                    stazione dei treni, che sarà già interessata da un intenso
                    afflusso».
 Perplesso Mauro Beraldin (Ds), secondo il quale «le
                    chiusure al traffico sono esagerate, e non tengono conto
                    della difficoltà di far ripartire gli alpini dopo la
                    sfilata. È necessario si trovino delle grandi aree per il
                    parcheggio dei pullman che non siano vicine alla fine della
                    sfilata, altrimenti si rischia l'intasamento delle vie di
                    scarico della massa, e il blocco totale della
                    manifestazione. E poi gli autisti dei bus devono sapere
                    prima di arrivare a Bassano dove parcheggiare il mezzo».
 Anche il Ponte degli alpini non sarà lasciato alla libera
                    circolazione: è previsto infatti un senso unico per evitare
                    pericolosi assembramenti. «Non è tanto la solidità della
                    struttura che ci preoccupa - dice Torresan - ma la capacità
                    di sostegno delle balaustre. Per questo l'ing. Zaupa ne
                    studierà lo stato, per poi procedere all'installazione di
                    un rinforzo in caso di bisogno». In ogni caso sarà
                    prevista stabilmente una squadra di sommozzatori sotto il
                    ponte.
 Scartata invece per ora l'ipotesi del mini-ponte a nord di
                    quello Vecchio per facilitare il flusso della massa. P.M.
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                          | I
                            segreti di un simbolo dal primo berretto in feltro
                            nero del 1873 al casco coloniale delle guerre
                            d’Africa. |  
                          | Quel
                            cappello alpino nato da una bombetta |  
                          | 
                            Le
                            decine di trasformazioni di un copricapo passato
                            attraverso secoli di sfide tra battaglie, sfilate e
                            politica
                             |  |  
                  |  |  
                  |  Il
                    simbolo per antonomasia dell'alpino è il suo cappello: più
                    o meno tirato, a seconda del tempo di naja già trascorso,
                    è la carta d'identità del suo proprietario. A partire dal fregio, passando per la banda graduata, la
                    nappina, la penna, ci dice se abbiamo di fronte un militare
                    di truppa, un sottufficiale o un ufficiale e se questi sia
                    alpino o artigliere da montagna, di quale reggimento sia, in
                    quale battaglione sia inquadrato e, nel caso degli
                    artiglieri, quale sia la sua batteria.
 La penna poi, soprattutto quella del militare di truppa,
                    dalla lunghezza, dal modo di essere portata, dalle sue
                    'tacche" illustra il percorso fatto dall'alpino: è
                    questi un 'Veciò", un "bocia", è sempre
                    stato in fureria o ha qualche campo di addestramento alle
                    spalle?
 L'alpino "è" il suo cappello, tanto che è
                    l'oggetto di corrèdo che non si consegna a fine ferma e non
                    si paga tanto è il sudore con il quale lo si è guadagnato.
 Ancorché le basi per la costituzione del Corpo degli Alpini
                    venisse date nel 1872 dal generale Giuseppe Domenico
                    Perrucchetti, il cappello alpino nasce l'anno successivo:
                    nel 1873, infatti, viene adottata una prima bombetta in
                    feltro, di colore nero, con stella d'argento in fronte
                    recante il numero della compagnia di appartenenza oltre ad
                    una coccarda sul lato sinistro, nella quale era infilata una
                    penna di corvo. Per il cappello da ufficiale la penna era
                    d'aquila.
 Il cappello rimarrà tale fino agli inizi del Novecento,
                    salvo sostituire la stella d'argento con i fucili
                    incrociati, aquila e corno in fronte (1880) e la coccarda
                    con una nappina (1882).
 Il cappello in feltro viene sostituito dal casco coloniale
                    nelle campagne d'Africa del 1887/88 e 1895/96, guarnito
                    anch'esso col classico fregio frontale, penna e nappina.
 Nel 1910, più per esigenze mimetiche che per altro, la
                    bombetta nera lascia il posto al cappello alpino della
                    foggia che ancora oggi conosciamo: fatto in feltro con falda
                    posteriore rialzata, fascetta in pelle, penna e nappina con
                    fregio recante i fucili incrociati ed il corno su corona
                    reale. A quel primo cappello fu inizialmente applicato un
                    sottogola che ne assicurasse la portabilità anche col vento
                    di montagna ma la soluzione non venne mai accolta dai
                    soldati più propensi ad assicurarne la stabilità a suon di
                    "pacche".
 Nel 1912, dopo la Guerra di Libia, ricompare l'aquila a
                    sovrastare il corno ed i fucili incrociati su di un fregio
                    non più d'argento, ma di lana ricamata per la truppa ed in
                    filo metallico per gli ufficiali.
 Praticamente è il cappello così come viene portato oggi e
                    che nel tempo e divenuto così popolare da essere adottato
                    da molti altri corpi militari: dalla milizia di confine poi
                    Corpo delle guardie di frontiera, al Corpo forestale o alle
                    specialità di montagna della Guardia di finanza.
 Anche quando costretti a sostituirlo con l'elmetto in
                    operazioni militari, gli alpini non hanno mai perso il loro
                    fregio, debitamente dipinto, né la penna con nappina,
                    adattate alla bisogna.
 Il cappello alpino ha ispirato poesie e canzoni, è indice
                    di appartenenza al corpo e segno di profondo attaccamento al
                    servizio ed è portato con orgoglio da militare in servizio,
                    mentre l'alpino in congedo lo indossa in tutte le cerimonie. 
                    Giancarlo Andolfatto
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                          | Piano
                            della mobilità a zone colorate per i quattro giorni
                            caldi |  |  
                  |  |  
                  | (E.B.)
                    I cerchi si stringono. Sulla mappa della città, l'assessore
                    ai lavori pubblici Egidio Torresan e i suoi collaboratori
                    hanno circolettato con diversi colori le zone che verranno
                    progressivamente rese off-limits nei giorni campali
                    dell'adunata . E in commissione consiliare, l'altra sera,
                    sono spuntate le prime tabelle del complesso piano della
                    mobilità, suscettibile comunque di modifiche e correzioni
                    nei prossimi mesi.CHIUSURE. Giovedì 8 maggio 2008, dalle 9 del mattino,
                    scatterà la chiusura alle auto degli accessi al centro
                    storico: solo i residenti potranno passare. Dalle 14 di
                    venerdì, il cordone si estenderà a tutta l'area
                    all'interno della cosiddetta "linea verde". I
                    limiti saranno via Cunizza da Romano e strada dei Pilati a
                    nord, la rotatoria di viale Vicenza a ovest, via Colombo a
                    sud e via Capitelvecchio, San Giuseppe e via Ca' Cornaro a
                    est: entreranno solo gli abitanti del posto e chi dimostrerà
                    di dover raggiungere gli alloggi collettivi. Domenica, un
                    cerchio viola delimiterà infine una città pressoché
                    impenetrabile: i confini dell'area pedonalizzata saranno a
                    nord il comune di Campolongo e l'uscita di Pove della
                    superstrada, a ovest via Gobetti, a sud via Colombo e lo
                    svincolo della superstrada di Marchesane, a est via
                    Capitelvecchio, San Giuseppe e Ca' Cornaro. In particolare,
                    saranno tenuti rigorosamente fuori da Bassano quelli che
                    Torresan definisce «trabiccoli» (api, motocarri e veicoli
                    folcloristici): mezzi «pericolosissimi», a detta
                    dell'assessore.
 ZONE DI CARICO/SCARICO. Il venerdì e il sabato sono
                    previste lungo viale De Gasperi, nel tratto fra via Chini e
                    via Rosmini, e in viale Pecori Giraldi. Domenica, i
                    partecipanti verranno lasciati nelle aree limitrofi
                    all'ammassamento e in via Capitelvecchio. Ritroveranno i
                    pullman in viale De Gasperi (sempre tra via Chini e via
                    Rosmini) e in viale Pecori Giraldi.
 PERCORSO AUTOBUS. Il venerdì e il sabato, l'ingresso in
                    città avverrà dalle vie principali, con arrivo
                    direttamente nei punti di carico e scarico di viale De
                    Gasperi e viale Pecori Giraldi. La domenica, invece, i
                    pullman percorreranno la superstrada, uscendo all'altezza
                    del Tosano, a Romano o in alternativa a Cassola. Dopo aver
                    scaricato gli alpini, rientreranno in tangenziale per andare
                    a parcheggiare lungo le vie destinate alla sosta.
 BUS NAVETTA. Saranno attivate sette linee, con itinerari
                    differenti a seconda dei giorni. Il sabato e la domenica, la
                    1 farà viale Vicenza-via della Ceramica-via Aldo Moro-viale
                    Pecori Giraldi; la 2, la 3 e la 4 partiranno tutte dalla
                    rotonda tra viale De Gasperi e via Rosmini per arrivare
                    rispettivamente in strada Cartigliana, a Travettore e a Ca'
                    Dolfin; la 5 andrà da San Zeno alla rotatoria di viale Pio
                    X via San Zeno, la 6 (in funzione da sabato) dal parcheggio
                    di Villa Negri a San Vito, la 7 da Pove a Ca' Sette.
                    Domenica mattina, il capolinea delle prime cinque diventerà,
                    a seconda dei casi, l'uscita Tosano della superstrada, Ca'
                    Baroncello o la rotonda di viale Pio X. Nel pomeriggio, le
                    prime quattro corse torneranno al tragitto originario,
                    mentre altre due partiranno dalla rotatoria tra viale De
                    Gasperi e via Rosmini per condurre agli svincoli
                    superstradali del Tosano e di Cassola.
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                          | L'adunata
                            non è solo una parentesi festosa che coinvolge la
                            grande famiglia alpina... |  |  
                  |  |  
                  | (R.F.)`«L'adunata
                    non è solo una parentesi festosa che coinvolge la grande
                    famiglia alpina. È nata come segno di ringraziamento verso
                    tutti coloro che, con sacrificio, hanno contribuito a
                    costruire un mondo migliore. Ecco perché anche a Bassano,
                    il prossimo anno, il grande raduno non sarà solo
                    un'occasione di gioia e di condivisione, ma un momento per
                    ricordare quelli che ci hanno preceduto».Sono le parole del
                    vicepresidente vicario dell'Ana Ivano Gentili, intervenuto
                    in città in occasione dell'insediamento ufficiale del
                    comitato istituzionale del raduno che si terrà ai piedi del
                    Grappa nel maggio prossimo, in sostituzione del presidente
                    Corrado Perona reduce da un intervento chirurgico.Senza
                    usare mezzi termini, il numero due dell'associazione
                    nazionale delle penne nere è ritornato sui motivi per cui
                    Bassano ha ottenuto la manifestazione a due anni di distanza
                    da Asiago, sgomberando il campo da ogni equivoco e
                    soprattutto dalle polemiche sorte a livello nazionale subito
                    dopo l'assegnazione dell'adunata alla città del Grappa.«Ricordate
                    - ha aggiunto Gentili - che la figura dell'alpino si
                    distingue per due segni simbolici: il cappello grigioverde
                    ben calato sulla testa e un testimone in mano pronto da
                    passare ai più giovani. L'adunata nasce come celebrazione,
                    come occasione per ricordare le pagine di storia più
                    significative che hanno avuto come protagonisti gli alpini.
                    Per questi motivi Bassano quella volta la spuntò sulle
                    altre città candidatesi all'evento sebbene non sia un
                    capoluogo di provincia. Anche se, va subito chiarito, ha
                    tutte le carte in regola per organizzare ed ospitare
                    un'ottima adunata ».«Ad Asiago abbiamo commemorato i
                    martiri dell'Ortigara - ha ricordato - qui ci troviamo alle
                    pendici del Grappa dove, 90 anni fa le penne nere
                    combatterono strenuamente, lasciando sul campo decine di
                    migliaia di morti. Gli stessi che con il loro sangue ci
                    hanno regalato la libertà. A noi il dovere di non
                    dimenticarli. E infatti il prossimo anno ci ritroveremo qui
                    a rendere loro omaggio».Le regioni storiche quindi hanno
                    giocato, come sempre accade in questi casi secondo il numero
                    due dell'Ana, un ruolo decisivo nell'assegnazione della
                    manifestazione.Gentili ha poi ricordato come nel 2008 ricorra anche il
                    sessantesimo della ricostruzione del ponte palladiano
                    distrutto durante la seconda guerra mondiale, che venne
                    riconsegnato alla comunità grazie al contributo materiale
                    delle penne nere di tutta Italia.«Fu proprio il presidente
                    del consiglio di allora, Alcide De Gasperi, presente alla
                    cerimonia, ad intitolare il ponte ligneo agli alpini - ha
                    evidenziato il vicepresidente - che in migliaia si
                    riversarono a Bassano in occasione della prima adunata
                    organizzata dopo la conclusione del conflitto».Infine, un
                    appello alla popolazione per il prossimo maggio. «Lasciatevi
                    coinvolgere ed abbracciare dalla famiglia alpina - ha
                    invitato Gentili - e per un momento sentitivi parte di essa».
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                          | Non
                            si esclude il pericolo che l’ingente afflusso di
                            persone possa provocare cedimenti alle balaustre, il
                            Comune affida uno studio a un ingegnere |  
                          | Adunata,
                            una "perizia" sul ponte degli Alpini |  
                          | 
                            L’assessore
                            Torresan: «Se sarà il caso interverremo con
                            rinforzi». Contrasti in commissione sul sistema dei
                            parcheggi
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                  |  |  
                  | Occhio
                    agli "effetti collaterali" dell'adunata nazionale
                    degli alpini. Nel vero senso della parola: i parapetti
                    laterali del Ponte vecchio reggeranno alla carica dei 300
                    mila che si riverseranno in riva al Brenta il 10 e l'11
                    maggio del 2008? L'evento è senza precedenti per Bassano, e
                    le ipotesi bisogna prenderle in considerazione proprio
                    tutte: anche quella che il passaggio di un'enorme massa di
                    persone crei problemi statici al manufatto palladiano.Per togliersi il dubbio, in Comune si sono già rivolti a
                    Roberto Zaupa, l'ingegnere che studiò le fondazioni del
                    ponte per il restauro eseguito nella prima metà degli anni
                    Novanta. Stando agli esperti, il pericolo che la struttura
                    collassi non esiste. Quello che possa cedere qualche
                    balaustra, invece, sì. Zaupa dovrà stimare il rischio: «In
                    base alle risposte che ci darà, valuteremo se è il caso di
                    intervenire con dei rinforzi», anticipa l'assessore Egidio
                    Torresan. Una cosa è certa: «Sul ponte istituiremo il
                    senso unico pedonale. Il doppio senso creerebbe un
                    intasamento pericolosissimo. E appronteremo un massiccio
                    servizio d'ordine, per far scorrere rapidamente la gente».
 L'altra sera, in commissione Lavori pubblici, l'assessore ha
                    cominciato a illustrare i dettagli organizzativi dello
                    storico appuntamento, senza nascondere le preoccupazioni e
                    gli aspetti critici. «Uno è l'eventuale maltempo - ha
                    enunciato Torresan - ma non dipende da noi. Un altro è la
                    pulizia: le strade dovranno essere obbligatoriamente
                    "lavate" durante la notte. Per i servizi igienici,
                    stiamo decidendo a chi affidarci fra le due ditte leader in
                    Italia nel settore, la Sebach e la Toy Toy. Eviteremo per
                    quanto possibile i bagni chimici, che hanno bisogno di
                    essere puliti ogni 4-5 ore: i mezzi, in quei giorni, non
                    potranno entrare in città. Stiamo reperendo dei
                    "monoblocchi" da collegare direttamente alle
                    fognature, soprattutto per il centro storico. Le operazioni
                    di allacciamento ci imporranno di iniziare le installazioni
                    un mese prima dell'adunata : e già metto in conto le
                    proteste di chi non vorrà i gabinetti davanti alla sua casa
                    o alla sua attività».
 Dopo aver reperito 865 mila metri quadri di parcheggi per le
                    auto e più di un milione di metri quadri per le tende e gli
                    accampamenti, adesso gli organizzatori stanno districando il
                    nodo della viabilità. La principale complicazione è creata
                    dagli oltre 200 pullman in arrivo domenica 11 maggio da
                    tutta Italia: per farli parcheggiare, servono 30 chilometri
                    di superficie asfaltata. «Quella mattina - spiega Ugo
                    Bonato, dirigente dell'area Lavori pubblici del Comune -
                    verranno incanalati sulla Gasparona e usciranno a Fellette,
                    Romano alto o Pove, per scaricare i loro passeggeri a
                    nord-est di Bassano. In attesa di ripartire, sosteranno poi
                    nella zona dove gli alpini convergeranno al termine della
                    sfilata, cioè in viale De Gasperi e dintorni, compresi
                    viale Colombo, via Cartigliana, via Aldo Moro, viale
                    Vicenza, viale Palladio. Prima del loro ingresso in
                    superstrada, comunicheremo a ogni singolo autobus dove
                    andare a posteggiare e muniremo le comitive di piantine per
                    orientarsi».
 Ma è una soluzione che non convince per nulla il capogruppo
                    di minoranza Mauro Beraldin: «Viale De Gasperi deve restare
                    sgombro, per consentire il deflusso dei partecipanti. Se lì
                    si creasse un tappo, si paralizzerebbe l'intera
                    manifestazione. Occorre individuare tre o quattro spazi
                    molto capienti e destinare ognuno alla sosta dei pullman
                    provenienti da determinate regioni d'Italia: tutte le
                    corriere dovrebbero mettersi in moto sapendo già dove
                    andranno a parcheggiare». Torresan e Bonato insistono però
                    sulla loro linea: «L'Ana afferma che non è possibile
                    sapere in anticipo il numero esatto dei mezzi che
                    affluiranno a Bassano. E il piano che stiamo mettendo a
                    punto ci permetterà di riutilizzare le stesse aree per più
                    pullman, a seconda dei vari orari di partenza». Emanuele
                    Borsatto
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                          | Il
                            presidente della Regione Giancarlo Galan ha
                            presieduto ieri l’insediamento del comitato
                            istituzionale |  
                          | “Porterò
                            all’Adunata il cappello di mio nonno” |  
                          | 
                            La
                            sfilata degli alpini della Montegrappa fino al Ponte
                            è stato il primo passo della grande manifestazione
                             |  |  
                  |  |  
                  |  «Per
                    quest'adunata abbiamo investito non solo in risorse
                    finanziarie ma anche in esperienza, affetto, tradizione e
                    storia. Siamo allenati e non temia¬mo confronti». Con le parole d'incoraggiamento pronunciate dal presi¬dente
                    della Regione Giancarlo Galan e con l'insediamento del
                    comitato istituzionale dell'adunata, si aperta ieri in città
                    la fase finale del percorso di preparazione che porterà
                    Bassano all'ottantunesimo convegno nazionale degli alpini
                    del prossimo maggio. Nella sala consiliare di via Matteotti,
                    alla presenza dei rappresentanti dell'Ana nazionale, del
                    governatore del Veneto, del sindaco bassanese Gianpaolo
                    Bizzotto e dei colleghi di tutti i Comuni della sezione Ana
                    Montegrappa ma anche degli esponenti delle forze
                    dell'ordine, del questore e del prefetto, si è tenuta la
                    prima riunione ufficiale dell'organo (composto da Provincia
                    e Regione, da Bizzotto e dall'Ana sezionale e nazionale) che
                    dovrà occuparsi della gestione dei fondi e delle questioni
                    economiche legate alla manifestazione. «Un evento che il
                    centro ai piedi del Grappa ha voluto ospitare perché qui
                    gli alpini hanno fatto la storia pagando un tributo di
                    sangue eccezionale», ha sottolineato Bizzotto rivolgendosi
                    alle autorità ma anche ai portavoce dei gruppi alpini del
                    mandamento giunti in via Matteotti con il cappello
                    grigioverde e con il proprio gagliardetto. Soprattutto a
                    loro, il primo amministratore ha ricordato le motivazioni
                    che hanno permesso alla città di divenire sede, a due soli
                    anni di distanza dall'adunata di Asiago, di un nuovo raduno
                    delle penne nere. Nel 2008 ricorreranno infatti il
                    novantesimo anniversario della fine della Prima guerra
                    mondiale ma anche il sessantennale della ricostruzione, da
                    parte degli alpini, del Ponte Vecchio e della prima adunata,
                    svoltasi proprio ai piedi del massiccio.
 «Questo è quello che ci spinge a lavorare in maniera
                    assidua perché quello del 10 e del-111 maggio 2008 - ha
                    continuato - sia ricordato come un grande evento. Diamoci
                    quindi una mano, alpini e persone di buona volontà, perché
                    anche chi non può portare il cappello ha un cuore che batte
                    per la nostra terra».
 Galan, d'altro canto, pur non nascondendo una punta
                    d'invidia per non poter indossare, come il sindaco Bizzotto,
                    il copricapo con la penna nera, ha confermato il pieno
                    sostegno della Regione alla città di Bassano, all'Ana e al
                    comitato organizzatore. «Quando ci hanno chiesto se saremmo
                    stati disposti ad appoggiare un altro appuntamento alpino a
                    Bassano, poco dopo Asiago, ci ha preso un brivido - ha
                    confessato - ma volevamo fortemente questa presenza. Abbiamo
                    messo sul tavolo un milione di euro, perché sono convinto
                    che la stragrande maggioranza dei vene-ti sia contenta di ciò.
                    Ma in questo evento, che avrà bisogno di uno sforzo
                    straordinario e coinvolgerà moltissime realtà, metteremo
                    anche la nostra competenza, l'esperienza e il cuore che
                    abbiamo dimostrato di avere sotto l'acqua torrenziale di
                    Asiago. Io porterò sotto il braccio il cappello di mio
                    nonno». E poco importa se la città del Grappa non è un
                    capo-luogo di Provincia. «Bassano non ha nulla da invidiare
                    alla maggior parte dei capoluoghi -ha puntualizzato il
                    presidente - e se non è a capo di un'entità territoriale
                    è solo perché quando sono stati istituiti i capoluoghi non
                    è rientrata fra le sette città prescelte. Ma questo non
                    deve essere visto come uno svantaggio». *cz.
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                          | Già
                            reperiti alloggi per 12 mila persone |  |  
                  |  |  
                  |  II
                    piano della viabilità e dei parcheggi è pronto, sono stati
                    individuati 1 milione e 400 mila metri quadri di aree per
                    gli attendamenti e sonò stati reperiti alloggi per 12 mila
                    persone. La macchina organizzativa dell'adunata bassanese è
                    in moto da tempo e già si possono riassumere in cifre i
                    risultati del lavoro fatto sino ad ora ai piedi del Grappa.
                    Ieri pomeriggio il col. Paolo Casagrande, presidente del
                    Comitato organizzatore dell'evento del 10 e 11 maggio 2008,
                    ha snocciolato' qualche dato ed ha illustrato al governatore
                    del Veneto Galan le attività svolte sino adora dai curatori
                    dell'evento. «All'interno del Comitato sono operative 19 commissioni
                    composte anche da amministratori e funzionar! - ha spiegato
                    - in modo da riuscire a risolvere tutte le problematiche».
 Sul fronte viabilistico è stato messo a punto un piano del
                    traffico da sottoporre al vaglio delle autorità. Sono stati
                    reperiti gli spazi per le tende e i camper e circa 1 milione
                    di mq di terreno da destinare a parcheggio.
 «Il settore "alloggiamenti" non desta più
                    preoccupazioni - ha assicurato - ma bisogna porre molta
                    attenzione alla questione dei trasporti».
 Sono in corso inconti con Trenitalia per garantire un
                    servizio ferroviario adeguato alla portata dell'evento e si
                    stanno approntando delle soluzioni per consentire il
                    passaggio sulla Cadorna e sulle altre arterie che portano a
                    Cima Grappa il giorno della cerimonia sul monte.
 «La protezione civile, la Regione e l'Ana - ha concluso
                    -hanno previsto l'attivazione all'interno della caserma
                    Montegrappa di un centro operativo misto che consentirà di
                    controllare in tempo reale lo svolgimento della
                    manifestazione». C.Z.
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                          | Insieme
                            a 90 anni dalla fine della Grande Guerra |  
                          | «Ai
                            piedi del Grappa ricordando i Caduti» |  |  
                  |  |  
                  |  «L'adunata
                    dì Bassano si svolgerà in un clima di gioia e di festa, ma
                    sarà soprattutto un'occasione per ricordare quelli che ci
                    hanno preceduto». Con il presidente dell'Ana nazionale Corrado Perona
                    impossibilitato a raggiungere Bassano per un piccolo
                    problema di salute, è toccato al vicepresidente vicario
                    Ivano Gentili rappresentare ieri, al momento
                    dell'insediamento del comitato istituzionale dell'adunata,
                    l'Associazione nazionale delle penne nere.
 «Con orgoglio e commozione - ha esordito -porto il saluto
                    del presidente Perona, che soffre di non essere qui più di
                    quanto non abbia patito per il piccolo intervento che ha
                    dovuto subire». A Gentilini è spettato il compito di
                    ribadire le motivazioni che hanno permesso alla città sulle
                    rive del Brenta di ospitare per la seconda volta, pur non
                    essendo un capoluogo di Provincia, un raduno nazionale
                    alpino. «Ad Asiago - ha detto -abbiamo commemorato i
                    martiri dell'0rtigara...qui siamo alle pendici del Grappa e
                    nel 2008 ricorrerà il novantesimo anniversario della fine
                    della Grande guerra».
 Il vicario ha poi sfilato assieme agli alpini della sezione
                    Montegrappa e ai sindaci del mandamento nel corteo che ha
                    sigillato la cerimonia di ieri, conclusasi sul Ponte
                    Vecchio, imbandierato per l'occasione con il tricolore.
 Una piccola anticipazione di quanto accadrà la prossima
                    primavera.
 All'appuntamento di maggio, come ha sottolineato il
                    presidente dell'Ana Montegrappa, Carlo Bordignon, gli alpini
                    del Bassanese, le sezioni vicine, i comuni, gli enti e le
                    organizzazioni si stanno già preparando. Il motto è
                    "L'adunata è di tutti e tutti per l'adunata", cz.
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                          | Approvato
                            anche il logo ufficiale |  |  
                  |  |  
                  |  (R.F.)
                    La sezione Ana Montegrappa ha approvato e diffuso il logo
                    dell'ottantunesima adunata
                    degli alpini. Ancora una volta sono i simboli del Bassanese,
                    il ponte coperto e sacrario di cima Grappa, avvolti nel
                    tricolore a dominare la scena. Nel frattempo
                    prosegue a pieno ritmo l'organizzazione dell'atteso evento
                    che vede al lavoro le 19 commissioni, miste fra penne nere e
                    amministratori pubblici, ciascuna delle quali segue un
                    aspetto del raduno: dalla sicurezza alla viabilità, dalle
                    finanze all'ospitalità.
                     Come
                    anticipato dal colonnello Paolo Casagrande, presidente del
                    gruppo di lavoro, nel corso dell'insediamento del comitato
                    istituzionale, il piano della viabilità e quello dei
                    parcheggi sono pressoché pronti.
                     Individuati
                    un milione e 400 mila metri quadri di aree per i camper e
                    gli attendamenti, che sono già in fase di assegnazione.
                     «Sono oltre
                    18 mila le richieste pervenuteci finora - ha informato
                    riassumendo in cifre il lavoro svolto fin qui - cifra
                    destinata a salire. Un altro milione di metri quadrati di
                    superficie sarà utilizzato come parcheggio. Mentre, sul
                    fronte degli alloggi collettivi abbiamo già reperito 12
                    mila posti. A questi si aggiungeranno nuovi siti in via di
                    definizione e quelli ottenuti dalle operazioni di
                    ristrutturazione. In linea di massima, il settore
                    alloggiamento non ci preoccupa più».
                     Qualche
                    difficoltà in più invece sul fronte dei trasporti,
                    soprattutto quelli su rotaia. «Sono in corso contatti con
                    Trenitalia alla quale abbiamo chiesto un potenziamento del
                    servizio ferroviario in modo da adeguarlo alla portata
                    dell'evento - ha spiegato Casagrande - per quanto riguarda
                    la rete viaria, stiamo lavorando per individuare le
                    possibili soluzioni da adottare per evitare problemi di
                    circolazione sul Monte Grappa e sulle arterie che dai
                    diversi versanti del massiccio portano sul sacrario, che sarà
                    uno dei siti più visitati in quei giorni».
                     Ma gli sforzi
                    organizzativi si stanno concentrando anche sugli ambiti
                    sanitario, dell'ordine pubblico e della sicurezza.
                     «Non appena
                    ci sarà consentito, allestiremo il centro operativo nella
                    vecchia caserma Montegrappa - ha concluso il presidente del
                    comitato - che il Demanio ci ha consentito di usare per
                    l'evento e le cui chiavi ci dovrebbero esserci consegnate a
                    giorni».
                     Nessuna novità
                    ancora dal Genio Pontieri di Piacenza che dovrebbe allestire
                    il ponte militare sul Brenta, di fianco a quello degli
                    alpini, facendo passare l'operazione come un'esercitazione.
                    «Siamo in attesa di una risposta - ha detto il presidente
                    sezionale Carlo Bordignon - se dovesse essere negativa, ci
                    rivolgeremo ai privati».
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                          | Una
                            "cittadella militare" in parco Ragazzi del
                            '99 con finalità didattico-culturali |  |  
                  |  |  
                  | Le
                    chiavi della caserma Montegrappa tornano agli alpini. Anche
                    se temporaneamente, le penne nere rioccupano il complesso
                    militare di viale Venezia. A giorni, infatti, il Demanio
                    dovrebbe consegnare le chiavi della struttura dismessa ai
                    vertici della sezione Ana Montegrappa che utilizzerà il
                    sito per l'adunata di maggio.«Sarà il centro operativo del
                    grande raduno, il cuore pulsante - ricorda il presidente
                    sezionale Carlo Bordignon - ma sarà anche uno dei
                    principali alloggi collettivi dislocati sul territorio. Non
                    appena avremo le chiavi in mano, avvieremo tutti gli
                    interventi di manutenzione necessari per sistemare e rendere
                    efficienti gli stabili. Inoltre, faremo partire i sette
                    container fermi a Cuneo carichi di materiale logistico
                    dell'Ana: centinaia di brande e di coperte e altro materiale
                    utile all'allestimento dei centri di accoglienza.
                    Contestualmente, arriveranno i contenitori con le
                    attrezzature della Protezione civile regionale, che avrà
                    sede proprio nella all'interno della caserma».Se la
                    questione relativa all'utilizzo della Montegrappa sembra
                    essersi ormai risolta, rimane ancora aperta quella della
                    realizzazione del ponte provvisorio sul Brenta, da
                    affiancare a quello palladiano per favorire la circolazione
                    dei pedoni.«Siamo in attesa di una risposta dai vertici dell'esercito
                    - fa sapere Bordignon - ai quali ci siamo rivolti chiedendo
                    di far figurare l'allestimento della passerella fluviale da
                    parte del Genio Pontieri di Piacenza come un'esercitazione
                    militare. Non sappiamo ancora se la proposta sarà accolta o
                    respinta. In qualsiasi caso, un ponte è indispensabile. Non
                    è pensabile che il ponte ligneo riesca, da solo, a
                    sopportare il doppio senso di marcia di migliaia di pedoni.
                    È necessario affiancargli un passaggio per consentire
                    l'istituzione del senso unico».Gli alpini avrebbero anche
                    già individuato il sito più idoneo sulle due sponde sul
                    quale posizionarlo. «All'altezza del ristorante su via
                    Volpato e, di fronte, su via Pusterla - spiega il presidente
                    - dove questa curva verso via Sant'Anna portando in parco
                    Ragazzi del '99. Qui, sarà allestita la "cittadella
                    militare", ovvero una realtà in miniatura che presenta
                    la vita militare odierna nelle sue tante sfaccettature:
                    dall'addestramento dei professionisti alle missioni estere a
                    cui l'esercito partecipa. Sarà insomma una sorta di centro
                    espositivo proposto in una dimensione culturale».Nel
                    frattempo, s'intensifica l'attività di recupero delle aree
                    militari del territorio da parte delle penne nere della
                    sezione Montegrappa.Entro pochi giorni, i volontari che da
                    oltre un mese sono alle prese con gli interventi di
                    manutenzione ordinaria dell'area del sacrario di Cima Grappa
                    completeranno l'opera, complice anche il supporto ricevuto
                    dai colleghi delle sezioni di Feltre e di Treviso.
 «Tutto sarà ultimato per la prossima settimana - riferisce
                    Bordignon - quando sul monte si svolgerà una parte delle
                    cerimonie di commemorazione per il novantesimo anniversario
                    della Battaglia d'arresto consumatasi proprio sul massiccio».R.F.
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                          | Comune
                            e Umce daranno vita a un nuovo ente con il compito
                            di fare promozione e smistare i flussi
                            dell’adunata |  
                          | Una
                            società per accogliere gli Alpini |  
                          | 
                            Non
                            sarà un doppione con scopi turistici ma orienterà
                            gli arrivi tra strutture ricettive e ristoranti
                             |  |  
                  |  |  
                  | Una
                    società di "in-coming" per favorire l'accoglienza
                    delle migliaia di persone che invaderanno Bassano e il
                    territorio in occasione dell'adunata nazionale degli alpini.
                    La costruenda entità sarà la sintesi dell'autorità
                    dell'amministrazione comunale e dell'esperienza dell'Unione
                    del commercio unitamente a quella della sezione Ana
                    Montegrappa.Al progetto, nel quale credeva fortemente Bruna Facchinello,
                    presidentessa dell'Umce recentemente scomparsa, sta
                    lavorando uno staff di persone con competenze maturate in
                    ambito turistico.
 Nessuna volontà di creare doppioni o di sovrapporsi ad
                    altre realtà già operative sul territorio con le quali, al
                    contrario, avvierà una concreta collaborazione, una
                    sinergia, un lavoro di rete. Lo spirito con cui Comune,
                    associazione di categoria e sezione Montegrappa stanno
                    definendo i contorni del nuovo soggetto è quello di dare
                    una risposta puntuale e precisa a quanti approderanno ai
                    piedi del Grappa tra il 9 a l'11 maggio del prossimo anno.
                    Ma allo stesso tempo, i protagonisti dell'intervento
                    intendono, in questo modo, evitare speculazioni sul grande
                    evento.
 La società nasce con il compito di orientare gli ospiti
                    verso le diverse forme di svago, di alloggio, di
                    pernottamento e di ristorazione presenti nel comprensorio:
                    dalle strutture ricettive alle case messe a disposizione dai
                    privati, fino alle opportunità turistico-culturali. Sarà
                    insomma un centro di coordinamento di tutti quei servizi che
                    confluiscono nel grande contenitore chiamato
                    "accoglienza".
 Non avrà tuttavia nessun risvolto economico: non proporrà
                    l'acquisto di "pacchetti turistici". La sua
                    attività sarà indirizzata esclusivamente alla promozione
                    del Bassanese in tutti i suoi aspetti, attraverso i consueti
                    canali di comunicazione.
 L'idea è quella di attivare una sorta di centro, di ufficio
                    informazioni che dirotterà i richiedenti alle differenti
                    opportunità e disponibilità del territorio, tutte raccolte
                    in una banca dati.Un progetto che si rifà a quello
                    collaudato a Cuneo, in occasione dell'ultima adunata degli
                    alpini. Constatata l'efficacia della formula adottata dai
                    piemontesi, la città del Grappa si è attivata nella stessa
                    direzione.
 L'intuizione spetta al Comune che ha subito coinvolto
                    l'Unione del commercio e la sezione Montegrappa.
 Raffaella Forin
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                  |  |  
                  |  Novembre
                    2007 |  
                  | 
                      
                        
                          | Non
                            ci sono solo le grandi ricorrenze (90. della fine
                            della Grande Guerra; 60. della ricostruzione del
                            ponte) ma anche una scia di interventi degni di
                            menzione |  
                          | Adunata
                            2008, ecco perché Bassano la merita |  
                          | 
                            Dall’operazione
                            Sorriso all'operazione Brasile, dalle case-famiglia
                            di Marjanpole all’ospedale di Lusnie: migliaia di
                            ore donate per solidarietà
                            
                             |  |  
                  |  |  
                  | Se
                    per la scelta di Bassano quale sede dell'adunata
                    nazionale scarpona del 2008 sono stati evidenziati
                    anniversari significativi: il 90. della fine della Grande
                    Guerra, quanto il Monte Grappa fu ad un certo punto "la
                    Patria degli Italiani"; il 60. della ricostruzione
                    dello storico manufatto denominato "Ponte degli
                    Alpini", nonché della prima adunata
                    nazionale Ana del dopoguerra, non va trascurata quella che
                    è (e non da oggi) la realtà delle Penne Nere bassanesi,
                    fra le più attive di tutta l'associazione in quella
                    solidarietà che si realizza poi nelle opere, attraverso il
                    volontariato. E qui va sottolineato come gli esempi siano
                    venuti, in primis, proprio "dall'alto", per così
                    dire, nel senso che la progettazione e l'attivismo sono
                    stati prima di tutto dello "storico presidente"
                    della sezione Ana bassanese Bortolo Busnardo, del capogruppo
                    di Possagno, e attuale consigliere nazionale, Sebastiano
                    Favero, i cui nomi (uniti a quello di Davide Favero) sono
                    legati - fra l'altro - all'Operazione Sorriso in quel di
                    Rossosch, e all'Operazione Brasil, delle quali Il Gazzettino
                    ha già ampiamente riferito a suo tempo.
                    Ma ci sono
                    stati interventi, opere, più recenti, recanti appunto il
                    sigillo della sezione bassanese. Una nuova storia che parla
                    così.
                     Un giorno il
                    presidente della Pro Famiglia di Bassano del Grappa,
                    Giovanni Scalco, progetta la realizzazione di un villaggio
                    per bambini abbandonati a Marjanpole. Si tratta di dodici
                    case-famiglia nelle quali ospitare fanciulli e ragazzi di età
                    compresa fra i cinque e i diciassette anni. L'associazione
                    appalta i lavori a imprese locali, ma gli edifici non
                    rispondono ai criteri richiesti. Nel senso che, una volta
                    costruiti, "deperiscono" rapidamente. Manca in chi
                    ha operato - si arguisce - la "cultura della
                    manutenzione". Il vescovo Rimantas Norvile, che aveva
                    chiesto aiuto, fa un nuovo appello alla Pro Famiglia e al
                    sindaco di Bassano Gianpaolo Bizzotto, i quali, a loro
                    volta, non trovano - ovviamente - di meglio che rivolgersi
                    al presidente degli Alpini, Busnardo.
                     Siamo nel
                    2004, ma, prima di rispondere alla richiesta, le Penne Nere,
                    secondo il loro costume, vogliono vederci chiaro e fanno un
                    sopralluogo. Due tecnici si recano in Lituania, misurano,
                    fotografano, e quindi dicono: sì, si può intervenire. Il
                    preventivo per l'opera è di 125mila euro. Si organizzano le
                    squadre di alpini della sezione, otto-dieci per squadra, e
                    si parte. Due fabbricati non erano stati completati; come
                    fra gli addetti ai lavori si dice: erano "al
                    grezzo". Quindi, realizzazione dei pavimenti, degli
                    intonaci e dei vari impianti. Per gli altri edifici si
                    procede con la manutenzione straordinaria per via di
                    pavimenti sconnessi, intonaci scrostati, serramenti carenti.
                    In due turni di circa un mese ciascuno, lavorano una ventina
                    di volontari, tutti operai qualificati. Complessivamente,
                    l'impegno si rivelerà di 2.500 ore, e senza percepire alcun
                    compenso!
                     L'esperienza
                    all'estero, con la caduta dei regimi comunisti nei paesi
                    dell'Est Europeo, ha avuto, peraltro, una sorta di
                    "appendice", per così dire, in Albania. A Lusnie
                    è stato sistemato un ospedale ed è stato messo in opera un
                    prefabbricato già utilizzato all'indomani del terremoto in
                    Friuli. Risistemato e reso efficiente, gli alpini bassanesi
                    lo avevano portato oltre Adriatico. Ma la storia non era
                    finita. Durante una rivolta contro il governo (albanese,
                    s'intende), le fiamme avevano distrutto il manufatto e
                    allora ecco di nuovo le Penne Nere all'opera per rimediare
                    al male da altri compiuto.
                     Accanto a
                    queste operazioni di solidarietà oltre i confini veneto e
                    italiano, peraltro, la disponibilità della sezione Ana
                    Montegrappa è sempre stata completa nei confronti di
                    chiunque chiedesse un aiuto, una collaborazione, all'insegna
                    dell'evangelico "chiedete e vi sarà dato, bussate e vi
                    sarà aperto"... Vale la pena citarne una di queste
                    imprese compiute fra le mura di casa.
                     A Bassano,
                    l'Associazione Conca d'Oro si occupa dell'inserimento dei
                    disabili nelle attività lavorative. Accade che l'Istituto
                    Pirani Cremona metta a disposizione di questo sodalizio un
                    appezzamento agricolo di ben sette ettari, situato a Nord
                    del Parco Ragazzi del '99. C'è una vecchia casa colonica in
                    disfacimento; occorre ristrutturare l'edificio e
                    trasformarlo in un centro residenziale e produttivo con
                    laboratori vari. A chi chiedere la manodopera per una parte
                    di questo lavoro? Ma agli Alpini, si intende. Che non solo
                    si sono rimboccati le maniche e hanno operato, ma hanno
                    anche dato un contributo economico (finanziamenti erano
                    previsti anche da parte della Regione, della Provincia di
                    Vicenza e di altri enti ed associazioni).
                     Nel corso del
                    2005-2006 le Penne Nere hanno dedicato ogni sabato a questa
                    opera, consistita nella realizzazione di qualche chilometro
                    di recinzione dell'area, nella costruzione di piazzali,
                    cortili interni e attrezzature pavimentate, nonché nella
                    donazione di una serra (oltre tremila ore lavorative, alla
                    fine), che hanno fatto la gioia dell'Associazione Conca
                    d'Oro presieduta da Fabio Comunello e dei progettisti dello
                    Studio Andrea Todesco-Michele Baggio, nonché della
                    Fondazione Cremona presieduta da Bruno Martino, che hanno
                    detto un grazie affettuosissimo ai 150 volontari, a Bortolo
                    Busnardo e al suo successore nella carica di capo delle
                    Penne Nere bassanesi, Carlo Bordignon.Giovanni
                    Lugaresi |  
                  |  |  
                  |  Ottobre
                    2007 |  
                  | 
                      
                        
                          | L’organizzazione
                            intende garantire l'imponente servizio di trasporto
                            sulle linee per Venezia, Trento e Padova |  
                          | Adunata,
                            ogni mezz'ora treni
                            per mille persone |  
                          | 
                            Previsto
                            l'arrivo di 300 mila visitatori.
                            Prenotati alberghi fino
                            ad Abano. Presto in città
                            il presidente Perona
                            
                             |  |  
                  |  |  
                  | Ogni
                    mezz'ora un posto per mille passeggeri sui treni in arrivo a
                    Bassano da Venezia. E l'auspicio di poter garantire, nelle
                    giornate centrali della grande adunata alpina di maggio
                    2008, un servizio simile anche sulle linee Trento-Bassano e
                    Padova-Bassano.
                    
                     Mancano
                    circa sette mesi all'evento più atteso del 2008 e in questi
                    giorni non conosce soste il lavoro dell'Ana e soprattutto
                    del comitato a cui è stata affidata la preparazione del
                    convegno delle penne nere, previsto ai piedi del Grappa per
                    la prossima primavera. Mentre
                    proseguono quindi in città gli incontri per la definizione
                    dei compiti e delle postazioni degli uomini della protezione
                    civile o dei presìdi sanitari e mentre a Cima Grappa i
                    volontari della sezione Montegrappa ma anche gli alpini di
                    Feltre e Treviso sono impegnati con una serie di attività
                    di manutenzione e risistemazione, l'imponente macchina
                    organizzativa messa in moto dall'Ana in collaborazione con
                    gli enti e le istituzioni locali, ha conquistato un altro
                    importante risultato sul fronte dei trasporti e della
                    viabilità. È
                    stato infatti raggiunto un accordo con le Ferrovie dello
                    Stato per assicurare, nelle giornate centrali della festa
                    delle penne nere, un servizio di trasporto su rotaia di tipo
                    eccezionale. Ogni
                    mezz'ora, attraverso i convogli diTrenitalia, dalla laguna
                    potranno arrivare ai piedi del Grappa, circa un migliaio di
                    persone e sembra si stia cercando di predisporre lo stesso
                    piano anche per la tratta padovana e per quella trentina. Parallelamente,
                    il comitato organizzatore, capeggiato dal colonnello Paolo
                    Casagrande, sta individuando nella fascia pedemontana e ben
                    oltre i confini comprensoriali (fino alla zona di Cavaso) le
                    aree per gli attendamenti che verranno poi utilizzate dai
                    gruppi e dalle sezioni in arrivo da ogni parte d'Italia.La
                    Regione, d'altro canto, chiederà al dipartimento nazionale
                    della protezione civile di classificare l'appuntamento di
                    maggio come "Grande evento". Si stima infatti che
                    in quel mese a Bassano, il 9,10 e 11, e nei giorni
                    immediatamente precedenti, possano arrivare almeno 300 mila
                    prersone, alle quali non sarà semplice dare ospitalità.
                    Per quel periodo gli alberghi sono già tutti prenotati,
                    tanto che per le richieste ci si sta progressivamente
                    allontanando dal centro e si è arrivati a contattare anche
                    le strutture ricettive della zona di Abano. Già nelle
                    prossime settimane inoltre dovrebbe giungere in città
                    Corrado Perona, presidente nazionale dell'Ana, per la
                    costituzione del comitato istituzionale per la gestione dei
                    fondi. * cz. |  
                  |  |  
                  |  Ottobre
                    2007 |  
                  | 
                      
                        
                          | FEBBRILE
                            RICERCA DI MATERIALI |  
                          | Caccia
                            a transenne, toilette mobili e brande |  |  
                  |  |  
                  | (R.F.) A
                    caccia di tribune, transenne, toilette mobili, brande; e poi
                    il piano della viabilità e dei trasporti, quello
                    dell'accoglienza, gli interventi per rendere più gradevole
                    l'immagine dei siti militari storici o di quelli civili
                    legati al mondo degli alpini.A poco più di sei mesi dalla
                    pacifica invasione delle penne nere, s'intensifica l'azione
                    del comitato organizzatore dell'adunata
                    .
                     Suddivisi per
                    squadre e per gruppi di lavoro migliaia di soci della
                    sezione Ana Montegrappa sono alle prese con l'allestimento
                    dell'imponente manifestazione.
                     "Con il
                    supporto dell'ufficio tecnico comunale, stiamo cercando
                    tutto il materiale, gli impianti e le attrezzature
                    indispensabili per far funzionare bene il meccanismo del
                    raduno riferisce Paolo Casagrande, presidente del comitato
                    abbiamo già reperito una novantina di toilette mobili da
                    posizionare all'interno di Bassano e in qualche area esterna
                    dotata di impianto di fognatura. Si tratta di cabine
                    funzionali complete di lavandino, da collegare direttamente
                    con le fognature, pertanto non necessitano di essere pulite
                    ogni due ore come invece accade per i bagni chimici, che
                    collocheremo sul territorio circostante".
                     Ma servono
                    anche le tribune per gli ospiti e una quantità infinita di
                    transenne, necessarie sia per delimitare la vasta area
                    pedonale sia per il percorso della sfilata, che da viale
                    Venezia si snoderà fino a viale XI febbraio, passando per
                    viale delle Fosse e via Parolini. "Stiamo requisendo
                    tutto ciò che di disponibile troviamo in giro",
                    osserva Casagrande.
                     Se una
                    squadra di "veci" della Montegrappa, assieme ai
                    colleghi delle sezioni di Feltre e Treviso, da qualche
                    settimana sta sistemando il sito del sacrario di Cima
                    Grappa, un altro gruppo ha da poco avviato un intervento di
                    recupero dell'ex caserma Fincato.
                     "L'area
                    esterna è stata ripulita e ripristinata - fa sapere il
                    presidente del comitato - verrà destinata alla sosta per i
                    camper, mentre le palazzine del complesso in buono stato
                    serviranno per gli alloggi collettivi. Anche in questo caso,
                    i locali saranno oggetto di un intervento sommario".
                     Un'altra
                    squadra di alpini è invece pronta per rinnovare il
                    maquillage della caserma Monte Grappa, non appena il Demanio
                    la concederà, in via temporanea, al Comune.Vi convergeranno
                    gli alpini in armi, la Protezione civile e il personale di
                    supporto alle forze dell'ordine. |  
                  |  |  
                  |  Ottobre
                    2007 |  
                  | Il
                    presidente Casagrande: «Un'opera indispensabile per il
                    flusso pedonale» |  
                  |  |  
                  | L'intuizione
                    è senz'altro originale e se dovesse andare in porto
                    contribuirà a dare lustro all'adunata
                    degli alpini ospitata a maggio in città.Per risolvere la
                    non facile questione della realizzazione, nei giorni clou
                    del raduno, del ponte provvisorio sul Brenta, da posizionare
                    subito a nord di quello palladiano, le penne nere della
                    sezione Montegrappa hanno pensato di chiedere ai vertici
                    dell'Esercito italiano di riconoscere l'operazione di
                    allestimento del passaggio pedonale come un'esercitazione
                    militare in piena regola.
                     A
                    costruire materialmente il ponte sarebbe il Genio Pontieri
                    di Piacenza, corpo specializzato in questo tipo di
                    operazioni."Tramite il generale Vecchio, segretario
                    dell'Ana, stiamo fissando un incontro con il generale Iob,
                    comandante delle forze operatrici terrestri - informa Paolo
                    Casagrande, presidente del comitato organizzatore dell'adunata
                    - per capire se la proposta sia fattibile ed eventualmente
                    per ottenerne l'autorizzazione".
                     Se
                    l'ipotesi verrà accolta dai vertici militari, Bassano
                    potrebbe avere il suo quarto ponte, a fianco di quello
                    intitolato agli alpini, già dal giovedì 8 maggio. Una
                    struttura indispensabile per sostenere il notevole flusso di
                    persone che si concentrerà in quel sito e per istituire il
                    senso unico pedonale.
                     "Il
                    secondo passaggio è necessario, perché servirà ad
                    attivare la direzione di marcia contraria rispetto a quella
                    del ponte palladiano - precisa Casagrande - ma dovrà anche
                    essere in grado di sopportare una certa portata garantendo
                    la totale sicurezza. Se poi l'allestimento sarà
                    riconosciuto come un'esercitazione militare, ossia
                    un'operazione di addestramento, la spesa a nostro carico
                    risulterà molto contenuta. Diversamente dovremmo rivolgerci
                    ai privati e magari sborsare decine di migliaia di
                    euro".
                     Al
                    di là dell'abbattimento dei costi, aspetto che comunque non
                    va sottovalutato, la soluzione risulta anche la più
                    funzionale alle esigenze del comitato organizzatore dell'adunata
                    cittadina. "Si tratta di una struttura solida visto che
                    può sopportare il transito dei carri armati - rileva il
                    presidente -che i genieri realizzano velocemente, in un paio
                    di giorni. Tra l'altro, simili interventi vengono tarati
                    sulle caratteristiche del sito: so che il Genio Pontieri
                    dispone di soluzioni e materiali differenti, adattabili alla
                    distanza fra le due rive fluviali, la profondità del fiume,
                    la portata e via dicendo. Da parte nostra potremmo garantire
                    tutto il sostegno logistico alle forze militari impegnate in
                    quest'opera".
                     Non
                    resta che attendere il responso dei vertici militari. Nel
                    frattempo, sulla questione si è mosso anche il Comune
                    attraverso i canali istituzionali. Lunedì scorso, a Roma,
                    il sindaco Gianpaolo Bizzotto aveva sottoposto il progetto
                    bassanese all'attenzione del ministro alla Difesa Arturo
                    Parisi.
                     Raffaella
                    Forin |  
                  |  |  
                  |  Ottobre
                    2007 |  
                  | IN
                    VISTA DELL’ADUNATA Ossario
                    e caserma Monte Grappa, incontro con il ministro Parisi |  
                  |  |  
                  | (R.F.)
                    Nella trasferta romana di lunedì, il sindaco Gianpaolo
                    Bizzotto si è incontrato nuovamente con i dirigenti
                    dell'agenzia del Demanio e si è brevemente intrattenuto con
                    il ministro della Difesa Arturo Parisi.
                     Al
                    centro dei colloqui, ancora una volta l'adunata
                    degli alpini nelle sue molteplici sfaccettature e
                    problematiche.
                     «Al
                    ministro ho chiesto un sostegno per quanto riguarda le sue
                    competenze - riferisce il primo cittadino - gli ho accennato
                    alla situazione in cui si trova il Tempio Ossario di
                    piazzale Cadorna. Vedremo se si riuscirà ad individuare una
                    soluzione per salvaguardare il luogo di culto dove riposano
                    tanti militari caduti in guerra, mentre con i funzionari del
                    Demanio siamo ritornati sulla questione della caserma Monte
                    Grappa».
                     Dopo
                    avere chiesto il diritto di prelazione sull'acquisto dello
                    strategico complesso militare di viale Venezia, oggi
                    dismesso, la municipalità bassanese ha presentato domanda
                    per il suo temporaneo utilizzo in occasione del raduno
                    cittadino delle penne nere.
                     «Abbiamo
                    sollecitato il Demanio affinché ci rilasci in tempi brevi
                    la concessione per l'utilizzo della struttura - spiega
                    Bizzotto - ci serve prima possibile per consentire agli
                    alpini della sezione Montegrappa di sistemare le parti
                    danneggiate da un lungo periodo di inattività».
                     Secondo
                    il piano di coordinamento dell'evento, già predisposto, la
                    caserma sarà infatti il più importante centro operativo
                    dell'adunata . Non solo.
                     «Se
                    nella palazzina centrale, quella storica, verrà attivato il
                    motore della manifestazione, gli altri edifici del complesso
                    saranno destinati all'accoglienza - fa sapere il sindaco -
                    Potrebbero essere ricavati circa mille posti letto. Ma prima
                    servirebbe qualche intervento di manutenzione per renderli
                    più ospitali. E i tempi stringono. Mi auguro che il Demanio
                    quanto prima ci dia il disco verde per procedere».
                     Una
                    questione che il sindaco ha affrontato anche con il generale
                    Ivan Felice Resce, che si occupa degli immobili dismessi del
                    ministero della Difesa.
                     Ma
                    Bizzotto è andato a bussare alle porte della capitale anche
                    per altri aspetti legati sempre all'adunata
                    , come l'ipotesi del quarto ponte sul Brenta da allestire
                    nei giorni clou della manifestazione alpina. |  
                  |  |  
                  |  Ottobre
                    2007 |  
                  | La
                    parola al Sindaco Bassano
                    vi aspetta |  
                  |  |  
                  | Cari
                    alpini, si avvicinano sempre più le date che vedranno
                    Bassano del Grappa ospitare l’81° edizione della Adunata
                    Nazionale e crescono in tutti noi l’attesa e
                    l’entusiasmo per un  appuntamento che, per la nostra città e per tutto il
                    territorio, rimarrà scritto nella storia. Da mesi ormai, in
                    Municipio e nella sede organizzativa all’interno del
                    Vecchio Ospedale, si riuniscono le numerose commissioni
                    istituite affi nché nessuno dei moltissimi aspetti
                    organizzativi che questo appuntamento comporta sia lasciato
                    al caso e devo dire che l’impegno e la collaborazione di
                    tutti sono veramente grandi. Da tempo, infatti, il cuore dei
                    tanti alpini bassanesi attendeva con speranza di poter
                    vivere nella propria città le emozioni ed il divertimento
                    che ogni grande adunata porta con sé e fi n dall’annuncio
                    dell’assegnazione a Bassano dell’appuntamento del 2008
                    l’ondata di soddisfazione ha contagiato l’intera comunità.
                    Si moltiplicano le idee e fervono le iniziative per
                    consegnare a tutti voi che vorrete essere presenti una città
                    aperta,accogliente, attiva e soprattutto partecipe di quello
                    spirito alpino sempre vivo, oggi come ieri. Vi aspettiamo
                    dunque per rendere omaggio assieme a Voi ai simboli stessi
                    del nostro vivere quotidiano, il Monte Grappa e il Ponte
                    degli Alpini, e intanto lavoriamo perché le giornate
                    bassanesi rimangano impresse nelle menti e nei cuori di
                    tutti noi. Il Sindaco di Bassano del Grappa - Gianpaolo Bizzotto
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                  |  |  
                  |  Ottobre
                    2007 |  
                  | Ecco
                    il punto sui preparativi Professionalità,
                    competenza, tempo e tanta passione |  
                  |  |  
                  | Cari
                    amici alpini e simpatizzanti, colgo l’occasione di questo
                    numero speciale del nostro periodico “Sul Ponte di
                    Bassano” per fare il punto della situazione sui
                    preparativi dell’Adunata Nazionale 2008 che sarà ospitata
                    dalla nostra città.   Il lavoro del Comitato Organizzatore precede con alacrità
                    unita a senso di responsabilità da parte di ciascuno, perciò
                    possiamo ben dire che la macchina dell’Adunata è partita
                    e sta procedendo secondo la tabella di marcia per offrire a
                    tutti voi, che venite da ogni parte d’Italia e anche
                    dall’estero, la più degna ccoglienza. Abbiamo già
                    individuato i siti per gli alloggi collettivi e le aree per
                    attendamenti, camper, parcheggi e quant’altro.
   Ci
                    sono già i segnali di un afflusso che si prospetta
                    massiccio, la qual cosa per noi è una vera e propria sfida,
                    che ci stimola ancor più ad essere preparati e che
                    coinvolge ognuno degli oltre 10.000 soci su cui la Sezione
                    può contare. Pur consapevoli che la perfezione non è di
                    questo mondo, stiamo lavorandoperché l’Adunata di Bassano
                    ottenga il massimo successo e divenga per tutti voi
                    un’esperienza indimenticabile. Come ricorderete ogni
                    adunata a cui avete partecipato per le sue caratteristiche
                    specifi che, vogliamo cha anche la nostra sia per voi
                    qualcosa di unico per i caratteri della nostra città, per
                    la gente e per il patrimonio di storia,di memorie e di
                    tradizioni del nostro territorio.  Come
                    Presidente vi posso assicurare che ogni giorno ho
                    l’occasione di constatare con quanta dedizione,entusiasmo
                    e senso di responsabilità gli alpini della nostra Sezione
                    si preparano ad accogliervi affrontando e risolvendo i
                    problemi che quotidianamente si profilano. Da quando la
                    nostra città è stata scelta per ospitare l’Adunata 2008,
                    è apparso sulla stampa l’interrogativo,con sottintesa una
                    mal celata dose di scetticismo,perché un’adunata a
                    Bassano? Tra le righe pareva di leggere un qualche dubbio
                    circa l’adeguatezza logistica o altre più o meno
                    generiche riserve sulla scelta della nostra città e c’è
                    stato chi ha paventato il rischio che l’Adunata 2008 si
                    risolva in un fi asco. E’ appena il caso di rispondere che
                    Bassano ha tutti i requisiti per ospitare l’81° Adunata
                    Nazionale. E’ infatti città alpina per eccellenza data la
                    sua lunga tradizione in tal senso (fu addirittura sede di
                    una scuola uffi ciali alpini), ha alle spalle il Monte
                    Grappa di cui è superfl uo ricordare il valore storico,
                    patriottico e simbolico, già nel 1948 ha ospitato
                    un’adunata alpina, viabilità e spazi non sono da meno di
                    altre città medio piccole che sono state meta, anche in
                    anni recenti, di questo evento.  Se
                    dunque, dopo 60 anni, il Direttivo Nazionale ANA ha scelto
                    la città del Grappa di ragioni ce ne sono, eccome!Per ora
                    voglio ringraziare quanti stanno lavorando e quanti d’ora
                    innanzi metteranno a disposizione tempo e competenze per il
                    successo dell’Adunata. Oltre ai soci alpini un grazie va
                    all’Amministrazione Comunale che con noi sta fattivamente
                    collaborando. Cari alpini che sarete nostri ospiti, l’81°
                    Adunata Nazionale cade nel 90° anniversario dalla fi ne
                    della Grande Guerra che ha avuto sul Monte Grappa uno dei
                    luoghi strategicamente più importanti per l’esito stesso
                    del confl itto, un fatto che ha segnato anche la storia del
                    nostro territorio e lo ha reso carico di memorie che potrete
                    cogliere di persona. Da parte sua il territorio Bassanese vi
                    aspetta con la cordiale ospitalità della sua gente e il
                    ricco patrimonio di storia e di tradizioni che lo
                    contraddistingue e si impegnerà perché il vostro soggiorno
                    rimanga più vivo che mai. Grazie.    Il
                    Presidente della Sezione Montegrappa - Carlo Bordignon |  
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                  |  Ottobre
                    2007 |  
                  | Parliamoci
                    chiaro Cattivi
                    comportamenti e buoni propositi |  
                  |  |  
                  | Meno
                    200 all’alba dell’Adunata 2008 che si avvicina a grandi
                    passi al suo secondo storico appuntamento con Bassano. La
                    Città del Grappa, i suoi Alpini, le Amministrazioni del
                    territorio, in collaborazione con I’ANA e il supporto e la
                    guida delle Forze Istituzionali, sono in ebollizione per
                    organizzare e gestire al meglio le varie fasi dell’evento.
                    Che non fosse una passeggiata era chiaro a tutti; che si
                    rivelasse una arrampicata di sesto grado, è stata per molti
                    una tempestiva presa d’atto di avvertimenti e ammonimenti
                    da chi di adunate ne ha collezionato un intero rosario.  Le
                    reazioni sono state comunque di segno positivo: anche chi
                    aveva inizialmente affrontato il problema con superfi cialità,
                    ha preso (o sta incominciando a prendere) coscienza deI
                    proprio ruolo e delle proprie responsabilità; condizione
                    necessaria e non suffi ciente a garantire un risultato in
                    linea con le attese. E’ pur vero che né la buona volontà
                    né l’impegno risolvono i nodi di una viabilità spesso in
                    crisi (ma qual è la Città immune da questo endemico
                    malanno?); né dilatano piazze e viali;né tanto meno
                    allargano di un sol centimetro (si fa per dire) il Ponte
                    degli Alpini. E nemmeno moltiplicano gli alberghi! Ma è
                    altrettanto vero che con l’impegno sinergico delle forze
                    in campo, si possono studiare, ricercare e adottare quelle
                    soluzioni alternative e quei provvedimenti anche precari (ma
                    non solo) che consentono il superamento delle emergenze.   L’obiettivo comune è la realizzazione di una buona
                    Adunata (quella perfetta la troveremo, forse, nel Paradiso
                    di Cantore), pur consapevoli che un ruolo determinante
                    l’avrà comunque Giove Pluvio. Sono infatti suffi cienti
                    alcuni giorni di pioggia (fenomeno tutt’altro che raro a
                    Maggio) e la frittata è servita. Il Grappa, poi, un gigante
                    storico-patriottico e un pigmeo orografi co (mt. 1770
                    s.l.m.) spesso si diverte ad aggredire i turisti con
                    repentine folate di nebbia e spazzolate divento gelido che
                    mettono in crisi i più sprovveduti. Ai primi di Maggio non
                    si può nemmeno escludere qualche tardiva spruzzatina di
                    neve. Tra l’altro sono risultati vani i nostri tentativi
                    di posticipare le date (anche una settimana può risultare
                    eterminante) per l’imbarazzante sovrapposizione con la
                    Fiera di Vicenza e i successivi appuntamenti dell’ANA.
                    Intemperanze atmosferiche a parte, va sottolineato
                    l’impegno delle Commissioni per eliminare, o attenuare
                    quelle terragne di natura logistica e comportamentale. La
                    battaglia antitrabiccoli ha ottenuto a Cuneo una mezza
                    vittoria; (qualcuno parla di mezza sconfi tta, ma è la
                    storia del mezzo bicchiere pieno e vuoto). Idem per le
                    esibizioni sopra le righe, ai limiti della strafottenza e
                    della maleducazione. Sia ben chiaro che nessuno vuole che Ia
                    nostra Adunata diventi un austero pellegrinaggio con
                    processione conclusiva!Tutti però, salvo i pochi esagitati
                    che fanno il bello ed il cattivo tempo, abbiamo il diritto
                    di vivere dignitosamente e senza arrossire, un avvenimento
                    unico nel suo genere, costruito sulle fondamenta di grandi
                    ideali (Onore, Patria, Solidarietà) e di valori
                    estremamente positivi (Spirito di Corpo, Amicizia,
                    Allegria).
 L’Adunata
                    di Bassano dovrà curare la salvaguardia di questi valori.
                    Come a Cuneo, più che a Cuneo. Le forze dell’ordine hanno
                    ricevuto in proposito consegne inderogabili,ragion per cui i
                    comportamenti extra legge saranno perseguiti e puniti
                    civilmente e penalmente. Qualcuno a Cuneo ha già pagato a
                    caro prezzo le sue scorrettezze, ma quello era solo
                    l’inizio di una conclamata inversione di rotta che avrà a
                    Bassano, ma ancor più nelle adunate che seguiranno, verifi
                    che e conferme. E’ un argomento spinoso di cui si scrive e
                    si parla malvolentieri, anche per non enfatizzare
                    l’importanza dei pochi turbolenti che vivono ai margini o
                    fuori dell’Associazione.Val comunque per loro il motto:
                    rompiscatole avvisati, mezzi salvati. Se poi fiutando aria
                    di burrasca, decidessero di disertare, sai che sospiro di
                    sollievo! La Sezione Montegrappa, la Città e tutto il
                    bassanese si stanno prodigando per offrire alle centinaia di
                    migliaia di ospiti la migliore accoglienza e la più
                    cordiale simpatia.Sperano e si augurano che i loro sforzi,
                    anche di tipo economico siano premiati da una adunata per lo
                    meno dignitosa, confi dando nella generale collaborazione
                    che dovrà essere attenta e costante fino a che l’ultimo
                    ospite avrà lasciato Bassano; ma confidando anche e
                    sopratutto in quelle capacità di adattamento e di
                    superamento degli imprevisti e delle grandi e piccole diffi
                    coltà, che sono doti ataviche della gente di montagna e
                    scuola di vita delle vecchie e nuove generazioni degli
                    Alpini d’Italia.  Il Presidente Onorario della Sez. Montegrappa - Bortolo
                    Busnardo
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                    2007 |  
                  | Presentati
                    alla stampa Medaglia e Manifesto ufficiali dell'Adunata
                    Alpini Bassano 2008 |  
                  |  |  
                  | La Medaglia
                    ed il manifesto ufficiali dell' 81 Adunata Alpini sono stati
                    presentati alla stampa la settimana scorsa e rappresentano
                    in primo piano il Sacrario del Grappa, sotto il Ponte degli
                    Alpini ed al centro una grande penna simbolo degli Alpini.  Sembra che la
                    mancanza della quarta "gamba" sul disegno del
                    Ponte degli Alpini, sia stata voluta per riportare alla
                    mente la 22° Adunata Nazionale del 1948 sempre a Bassano
                    quando il ponte era ancora in fase di ricostruzione dopo i
                    bombardamenti della Grande Guerra.  La dimensione
                    più grande del disegno del Sacrario del Grappa rispetto a
                    quello del Ponte degli Alpini ne esalta l'importanza storica
                    ed attuale.   Vedi: 
                    www.AdunataBassano2008.it/LogoUfficialeAdunata.htm     Michele
                    Bittante |  
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                    2007 |  
                  | Dal
                    Comitato Organizzatore |  
                  |  |  Si stringono i
                  tempi, si allargano spazi, partecipanti, cori e fanfare. Ma più
                  che allargarsi, gli spazi si stringono con l’aumentare delle
                  presenze che giorno dopo giorno aderiscono al nostro grande
                  evento. E saremo certamente in tanti, date le richieste che
                  continuano ad arrivare alla nostra segreteria da parte di
                  sezioni, gruppi, cori, bande e singoli alpini.  Gli spazi di
                  Bassano li conosciamo tutti, ma andiamo anche noi in cima alla
                  torre civica, come hanno fatto i membri della Commissione
                  nazionale, accompagnati dal sindaco, per renderci conto di
                  quanto spazio c’è attorno a Bassano, per convincerci che
                  non è Bassano che ci ha fatto avere l’adunata, bensì un
                  territorio molto più vasto, nel quale vive la popolazione non
                  solo bassanese, che comunque ha meritato questa adunata e che
                  merita di viverla fino in fondo. Si tratta di spazi da
                  sfruttare come accampamenti, come parcheggi, ma soprattutto
                  come luoghi per manifestazioni, concerti, mostre e tutto ciò
                  che gli alpini sanno magistralmente inventare. Non solo chi
                  metterà piede in Piazza Libertà o sul nostro Ponte, ma tutti
                  gli abitanti del territorio del Grappa e i bambini
                  soprattutto, meritano di essere protagonisti dell’Adunata,
                  assistendo al calore che portano gli alpini, con la loro
                  allegria, la loro serenità, con i loro canti e la loro
                  musica. Sarà così, forse per la prima volta, non l’adunata
                  di una città, ma l’adunata di un intero territorio, da
                  Vicenza a Treviso, dall’Astico al Piave. Flavio
                  Gollin | 
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                                    2007 |  
                                  | Adunata,
                                    gli Alpini "cambiano" ponte Il
                                    Bailey sul Brenta costerebbe troppo, forse
                                    sarà la Protezione civile ad allestire un
                                    passaggio meno suggestivo ma funzionale |  
                                  |  |  
                                  | Un
                                    autentico ponte militare o uno, forse meno
                                    suggestivo, della protezione civile? «Di
                                    sicuro, per il momento, è il "ponte
                                    dei sospiri"», osserva Bortolo
                                    Busnardo, presidente onorario della sezione
                                    Ana Montegrappa
                                    con delega all'adunata alpina, riferendosi
                                    all'ipotesi di allestire una sorta di
                                    passerella provvisoria sul Brenta, subito a
                                    nord del ponte palladiano. Una soluzione
                                    pensata per favorire la mobilità pedonale
                                    in quel punto che, è facile prevedere, sarà
                                    il più affollato dell'evento in programma
                                    per il maggio prossimo. «Sebbene
                                    valida e funzionale alle necessità, l'idea
                                    del ponte Bailey costituirebbe una spesa
                                    troppo consistente per le nostre casse -
                                    aggiunge Busnardo - perciò ci siamo rivolti
                                    alla Protezione civile proponendole la
                                    realizzazione, sempre temporanea, di un
                                    passaggio d'emergenza, di quelli che
                                    solitamente impiega nelle situazioni di
                                    calamità naturali. Meno dispendioso di
                                    quello militare, potrebbe essere la
                                    soluzione migliore qualora risultasse
                                    compatibile, dal punto di vista tecnico, con
                                    le nostre esigenze».
                                      E
                                    proprio le valutazioni tecniche sulla
                                    passerella sono al centro dell'incontro
                                    fissato per questa mattina in municipio e
                                    presieduto dall'assessore regionale Elena
                                    Donazzan, che aveva promesso alle penne nere
                                    bassanesi di dare loro una mano per superare
                                    questo ostacolo.
                                     All'appuntamento
                                    interverranno alcuni assessori della
                                    Protezione civile delle province venete e
                                    altri funzionari.
                                      «Il
                                    confronto ci sarà utile per avere un quadro
                                    preciso sui costi, ma anche sulla tenuta e
                                    sulla portata dei ponti solitamente
                                    allestiti dalla struttura di intervento»,
                                    riferisce Busnardo.
                                     A
                                    riunione conclusa, nella tarda mattinata,
                                    verrà ufficialmente presentato il manifesto
                                    ufficiale e la medaglia celebrativa
                                    dell'adunata cittadina.
                                      Nel
                                    frattempo, prosegue speditamente l'attività
                                    del comitato delle penne nere organizzatore
                                    dell'evento.
                                     «Siamo
                                    a buon punto per quanto riguarda il
                                    reperimento delle aree che ospiteranno gli
                                    attendamenti e per quelle riservate ai
                                    parcheggi - spiega il presidente onorario -
                                    le superfici individuate su tutto il
                                    territorio si estendono su oltre un milione
                                    e mezzo di metri quadrati, tra siti concessi
                                    dai privati e quelli di proprietà pubblica.
                                    Tutti si sviluppano all'esterno del
                                    perimetro bassanese che sarà chiuso al
                                    traffico veicolare nelle giornate clou del
                                    raduno. In questo momento alcuni tecnici
                                    stanno effettuando una sorta di
                                    lottizzazione in modo da avere sottomano la
                                    situazione e gestirla al meglio, assegnando
                                    gli spazi a seconda delle prenotazioni che
                                    arriveranno dai gruppi di alpini delle varie
                                    sezioni. E sulla base proprio delle
                                    richieste ricevute andremo ad attrezzare le
                                    aree, dotandole dei servizi di base. Abbiamo
                                    volutamente moltiplicato le superfici
                                    disponibili per avere una scorta nel caso in
                                    cui gli arrivi dell'ultimo momento
                                    superassero quelli previsti».
                                      Gli
                                    alpini sezionali stanno premendo anche le
                                    ferrovie italiane affinché rafforzino il
                                    servizio di trasporto su rotaia che nel
                                    territorio risulta molto debole. Infine,
                                    stanno preparando la cerimonia di
                                    presentazione ufficiale dell'adunata che si
                                    svolgerà in città con due autorevoli
                                    ospiti: il presidente nazionale dell'Ana
                                    Corrado Perona e il governatore veneto
                                    Giancarlo Galan.R.F. |  
                              
                                
                                  |  |  
                                  |  Ottobre
                                    2007 |  
                                  | Ieri
                                    in municipio vertice con l’assessore
                                    regionale alla Protezione civile Elena
                                    Donazzan per studiare il coordinamento della
                                    manifestazione Oltre
                                    mille volontari vigileranno sull'AdunataUna
                                    mappatura delle aree da suddividere tra le
                                    squadre d’intervento e una collaborazione
                                    con le autorità sanitarie |  
                                  |  |  
                                  | (R.F.)
                                    Il Ponte degli Alpini ma anche l'ossario di
                                    Cima Grappa, l'immancabile penna nera sul
                                    cappello grigioverde e
                                    il tricolore: simboli essenziali, sobri,
                                    espressione del territorio e dell'autentico
                                    spirito alpino, ma al tempo stesso efficaci
                                    e d'impatto immediato. Hanno scelto la
                                    tradizione i vertici dell'Ana per
                                    promuovere, attraverso i manifesti e le
                                    medaglie, l'ottantunesima adunata delle
                                    penne nere di scena a Bassano fra meno di
                                    sette mesi. Una decisione dettata dalla
                                    volontà di trasmettere un messaggio chiaro:
                                    il valore morale del raduno. "Se il
                                    consiglio dell'associazione l'anno scorso
                                    optò per Bassano, nonostante la vicinanza
                                    con la manifestazione di Asiago del 2006, è
                                    stato per le forti e convincenti motivazioni
                                    che sostenevano la candidatura cittadina -
                                    hanno ricordato il sindaco Gianpaolo
                                    Bizzotto e Vittorio Brunello, direttore del
                                    periodico dell'Ana "L'Alpino", nel
                                    corso della presentazione ufficiale della
                                    medaglia e del manifesto dell'adunata -: il
                                    novantesimo anniversario della fine della
                                    Grande Guerra che ebbe sul Grappa uno dei
                                    suoi epicentri; i 60 anni dalla
                                    ricostruzione del ponte palladiano, grazie
                                    al contributo degli alpini, e dalla prima
                                    adunata bassanese. Ecco perché sono stati
                                    scelti simboli storici per l'appuntamento
                                    2008, che non sarà solo un momento di festa
                                    e di allegria, ma anche di commemorazione e
                                    di celebrazione".
                                     La medaglia
                                    ricordo, quella che solitamente va ad
                                    arricchire il medagliere personale di ogni
                                    alpino verace, è opera di Andrea Miorandi
                                    di Trento, che si è aggiudicato il concorso
                                    bandito a livello nazionale vincendo 250
                                    euro (una quarantina gli elaborati
                                    presentati). L'autrice del manifesto è
                                    Maria Paola Scaramuzza di Aosta, che
                                    superando 60 concorrenti ha ottenuto 500
                                    euro in premio. Anche questo presenta il
                                    ponte, affiancato però dall'ossario sul
                                    Massiccio; due monumenti divisi, anzi uniti,
                                    dalla penna alpina.
                                     "E'
                                    tradizione che nella scelta dei simboli di
                                    ogni adunata ci si affidi ad un concorso -
                                    ha precisato Carlo Bordignon, presidente
                                    della sezione Ana Montegrappa intervenuto
                                    con l'addetto stampa Flavio Gollin - la
                                    medaglia, coniata in 65 mila copie, sarà
                                    acquistabile tramite le 81 sezioni italiani
                                    e le 35 estere, mentre il manifesto sarà
                                    spedito. All'appello ora manca il logo, il
                                    cui debutto è previsto a giorni, quando
                                    uscirà anche un altro numero speciale della
                                    rivista sezionale "Sul Ponte di
                                    Bassano" dedicata al raduno".
                                     Nel
                                    frattempo, gli alpini della Montegrappa sono
                                    impegnatissimi su diversi fronti. Proprio
                                    ieri mattina, nel vertice della Protezione
                                    civile si era valutata l'ipotesi di
                                    allestire un ponte della struttura
                                    d'intervento subito a nord di quello
                                    palladiano. "Seppur conveniente sotto
                                    il profilo economico, la soluzione non ci
                                    garantisce una portata notevole di persone -
                                    ha fatto sapere Bordignon - inoltre quelle
                                    passerelle solitamente utilizzate dalla
                                    Protezione civile risultano
                                    più corte rispetto alla distanza reale fra
                                    le due rive del Brenta. Pertanto, siamo
                                    orientati a scartare questa possibilità per
                                    rilanciare quella del ponte militare".
                                    Ma le infaticabili penne nere locali
                                    (sezioni di Bassano, Feltre e Treviso)
                                    stanno sistemando anche l'area sacra di Cima
                                    Grappa con piccoli interventi di
                                    manutenzione. |  
                              
                                
                                  |  |  
                                  | 
                                      
                                        
                                          | 
                                              
                                                
                                                  | 
                                                      
                                                        
                                                          |  Ottobre
                                                            2007 |  
                                                          | Dal
                                                            vertice in municipio
                                                            sull’adunata la
                                                            proposta di tenere
                                                            chiuse le scuole dal
                                                            9 al 12 maggio per
                                                            evitare disagi   Alpini,
                                                            serviranno cento
                                                            pullman   Saranno
                                                            utilizzati bus e
                                                            autisti sgravati dal
                                                            trasporto degli
                                                            alunni, ma
                                                            occorreranno anche
                                                            rinforzi esterni |  
                                                          |  |  
                                                          |   Si
                                                            moltiplicanogli incontri e
                                                            s'intensificano le
                                                            attività in vista
                                                            dell'adunata alpina
                                                            bassanese in
                                                            calendario per il 10
                                                            e l'11 maggio 2008. Ieri
                                                            mattina, nella sede
                                                            municipale, sul
                                                            tavolo delle
                                                            istituzioni e del
                                                            comitato
                                                            organizzatore
                                                            dell'evento sono
                                                            state poste due
                                                            rilevanti questioni:
                                                            la soppressione
                                                            delle lezioni in
                                                            classe in tutti gli
                                                            istituti della zona
                                                            nei giorni clou
                                                            della manifestazione
                                                            e la disponibilità
                                                            dei mezzi pubblici
                                                            su gomma in servizio
                                                            all'interno
                                                            dell'area attorno
                                                            alla città, si
                                                            parla di un raggio
                                                            di quattro-cinque
                                                            chilometri,
                                                            interdetta al
                                                            traffico veicolare.
                                                             Due
                                                            argomenti
                                                            strettamente legati
                                                            fra loro dal momento
                                                            che molti dei
                                                            pullman impiegati
                                                            per i collegamenti
                                                            interni saranno
                                                            quelli abitualmente
                                                            utilizzati per il
                                                            trasporto
                                                            scolastico.
                                                             Infatti,
                                                            al summit di ieri in
                                                            via Matteotti, oltre
                                                            all'assessore
                                                            regionale alla
                                                            formazione Elena
                                                            Donazzan, che ha
                                                            presieduto i lavori,
                                                            al sindaco Gianpaolo
                                                            Bizzotto e ad altri
                                                            amministratori
                                                            comunali, sono
                                                            intervenuti gli
                                                            assessori
                                                            all'istruzione delle
                                                            province di Vicenza,
                                                            Morena Martini, e di
                                                            Treviso, Carla
                                                            Puppinato, e ancora
                                                            Michele Noal che per
                                                            la provincia
                                                            trevigiana guida il
                                                            referato ai
                                                            trasporti.
                                                             Assieme
                                                            ai vertici della
                                                            sezione Ana
                                                            Montegrappa (Carlo
                                                            Bordignon e Bortolo
                                                            Busnardo
                                                            rispettivamente
                                                            presidente e
                                                            presidente onorario,
                                                            Paolo Casagrande
                                                            referente del
                                                            comitato
                                                            organizzatore) i
                                                            rappresentati
                                                            istituzionali hanno
                                                            preso in
                                                            considerazione
                                                            l'opportunità di
                                                            tenere chiuse le
                                                            scuole nelle
                                                            giornate a cavallo
                                                            dell'adunata .
                                                             In
                                                            considerazione
                                                            dell'elevato numero
                                                            di presenze e degli
                                                            inevitabili disagi
                                                            che ne deriveranno,
                                                            si è parlato di
                                                            proporre la
                                                            sospensione delle
                                                            lezioni dal venerdì
                                                            9 al lunedì 12
                                                            maggio nel Bassanese
                                                            e nelle zone ad esso
                                                            adiacenti. La
                                                            decisione finale
                                                            spetta comunque agli
                                                            organi scolastici
                                                            competenti.
                                                             Un
                                                            provvedimento,
                                                            questo, che
                                                            consentirà di non
                                                            impegnare i bus che
                                                            serviranno a
                                                            collegare il centro
                                                            città con i
                                                            principali parcheggi
                                                            e attendamenti che
                                                            verranno allestiti,
                                                            e forse anche con il
                                                            Monte Grappa.
                                                             Indicativamente,
                                                            serviranno circa
                                                            cento pullman. Che
                                                            significa anche un
                                                            numero considerevole
                                                            di autisti, tanto
                                                            che Bassano ha già
                                                            fatto sapere di
                                                            chiedere rinforzi,
                                                            di mezzi e di
                                                            uomini, alle
                                                            province contermini.
                                                             Nel
                                                            corso del vertice è
                                                            stato affrontato
                                                            anche un altro
                                                            delicato aspetto del
                                                            grande evento:
                                                            l'accesso viario al
                                                            Monte Grappa, in
                                                            particolare nella
                                                            giornata di venerdì
                                                            9, quando sulla
                                                            spianata
                                                            dell'Ossario che
                                                            raccoglie migliaia
                                                            di soldati caduti
                                                            nella Grande Guerra
                                                            si terrà
                                                            un'imponente
                                                            cerimonia di
                                                            commemorazione. Un
                                                            momento solenne che
                                                            ricorderà il
                                                            novantesimo
                                                            anniversario della
                                                            fine del conflitto
                                                            per il quale gli
                                                            alpini pagarono un
                                                            notevole tributo di
                                                            sangue.
                                                             Gli
                                                            organizzatori
                                                            dell'adunata ,
                                                            unitamente alle
                                                            istituzioni, stanno
                                                            valutando
                                                            attentamente la
                                                            capacità di
                                                            sopportazione della
                                                            fragile rete viaria
                                                            del Massiccio per
                                                            decidere il da
                                                            farsi.
                                                             Tra
                                                            le ipotesi fin qui
                                                            scaturite sul fronte
                                                            del Bassanese,
                                                            quella di far
                                                            transitare i pullman
                                                            sulla Cadorna,
                                                            mentre le auto
                                                            verrebbero
                                                            dirottate per Campo
                                                            Croce, oltre che
                                                            sugli altri versanti
                                                            del monte sacro alla
                                                            patria. |  |  
                                                  |  |  
                                                  |  Ottobre
                                                    2007 |  
                                                  | 
                                                      
                                                        
                                                          | Ieri
                                                            a Bassano vertice
                                                            sull’adunata 2008
                                                            con la
                                                            partecipazione
                                                            dell’assessore
                                                            regionale Donazzan e
                                                            della Provincia di
                                                            Treviso   Alpini,
                                                            scuole chiuse
                                                            quattro giorni   La
                                                            proposta anche per
                                                            liberare i pullman
                                                            necessari a
                                                            trasportare le Penne
                                                            nere |  
                                                          |  |  
                                                          | Scuole
                                                            chiuse nel Bassanese
                                                            nei giorni clou
                                                            dell'adunata degli
                                                            Alpini 2008 e
                                                            disponibilità dei
                                                            mezzi pubblici su
                                                            gomma in servizio
                                                            all'interno
                                                            dell'area attorno
                                                            alla città
                                                            interdetta al
                                                            traffico veicolare.
                                                            Sono i temi
                                                            affrontati ieri in
                                                            una riunione in
                                                            municipio a Bassano:
                                                            due argomenti
                                                            strettamente legati
                                                            fra loro dal momento
                                                            che molti dei
                                                            pullman impiegati
                                                            per i collegamenti
                                                            interni saranno
                                                            quelli abitualmente
                                                            utilizzati per il
                                                            trasporto
                                                            scolastico. Al
                                                            summit, oltre
                                                            all'assessore
                                                            regionale alla
                                                            formazione Elena
                                                            Donazzan, che ha
                                                            presieduto i lavori,
                                                            al sindaco Gianpaolo
                                                            Bizzotto
                                                            e ad altri
                                                            amministratori
                                                            comunali, sono
                                                            intervenuti gli
                                                            assessori
                                                            all'istruzione delle
                                                            province di Vicenza,
                                                            Morena Martini, e di
                                                            Treviso, Carla
                                                            Puppinato, e ancora
                                                            Michele Noal che per
                                                            la provincia
                                                            trevigiana guida il
                                                            referato ai
                                                            trasporti. C'erano
                                                            anche i vertici
                                                            della sezione Ana
                                                            Montegrappa. Si è
                                                            parlato di proporre
                                                            la sospensione delle
                                                            lezioni dal venerdì
                                                            9 al lunedì 12
                                                            maggio nel Bassanese
                                                            e nelle zone
                                                            adiacenti. La
                                                            decisione finale
                                                            spetta comunque agli
                                                            organi scolastici
                                                            competenti. Il
                                                            provvedimento
                                                            consentirebbe di non
                                                            impegnare i bus che
                                                            serviranno a
                                                            collegare il centro
                                                            città con i
                                                            principali parcheggi
                                                            e attendamenti che
                                                            verranno allestiti,
                                                            e forse anche con il
                                                            Monte Grappa:
                                                            indicativamente,
                                                            serviranno circa
                                                            cento pullman. |  |  
                                                  |  |  
                                                  |  Settembre 2007 |  
                                                  | «Rete
                                                    viaria debole, ma le
                                                    premesse sono ottime» |  
                                                  |  |  
                                                  | "Bassano
                                                    ha la capacità di reggere
                                                    la forza d'urto di
                                                    un'imponente manifestazione
                                                    com'è l'adunata nazionale
                                                    degli alpini se tutte le
                                                    forze territoriali,
                                                    cittadini compresi,
                                                    scenderanno in campo con
                                                    spirito collaborativo. Le
                                                    premesse perché la città
                                                    del Grappa possa organizzare
                                                    un ottimo evento ci sono,
                                                    basterà saperle sviluppare.
                                                    Certamente, nei giorni
                                                    interessati dalla
                                                    manifestazione saranno
                                                    richiesti alcuni sacrifici,
                                                    si verificheranno dei
                                                    disagi, ma saranno ripagati
                                                    dal ritorno d'immagine,
                                                    dalla festosa atmosfera che
                                                    si respirerà e dall'affetto
                                                    sincero che vi esprimeranno
                                                    decine di migliaia di
                                                    persone". Bruno
                                                    Giraudo riparte per Cuneo
                                                    (con la promessa di
                                                    ritornare presto a Bassano)
                                                    con un'impressione positiva
                                                    e caricando di fiducia ed
                                                    entusiasmo il gruppo
                                                    comunale di lavoro.
                                                     "Non
                                                    bisogna lasciarsi prendere
                                                    troppo dai timori e dai
                                                    dubbi - ricorda con piglio
                                                    deciso - l'adunata va vista
                                                    e vissuta come un'opportunità
                                                    irrepetibile, come un
                                                    investimento sul territorio
                                                    al quale devono concorrere
                                                    tutti. Lo dico per
                                                    esperienza vissuta in prima
                                                    linea".
                                                     Tra
                                                    i principali artefici del
                                                    successo dell'appuntamento
                                                    piemontese, il comandante
                                                    delle polizia locale cuneese
                                                    è convinto che anche la
                                                    città degli alpini possa
                                                    fare bella figura.
                                                    "Ammetto che la rete
                                                    viaria sia debole e
                                                    costituisca il primo punto
                                                    di criticità - rileva - ma
                                                    non pensiate che Cuneo abbia
                                                    delle potenzialità notevoli
                                                    in questo senso: non è una
                                                    metropoli bensì una città
                                                    di 56 mila abitanti. Anche
                                                    noi abbiamo faticato non
                                                    poco nel tentativo di
                                                    individuare le soluzioni
                                                    migliori e anche noi un anno
                                                    fa vivevamo le stesse
                                                    preoccupazioni dei
                                                    bassanesi. Dalla vostra
                                                    avete però un territorio
                                                    esteso ed omogeneo che
                                                    gravita sulla città, che
                                                    andrà coinvolto in
                                                    tutto".
                                                     Oltre
                                                    alla viabilità, quali sono
                                                    gli aspetti da non
                                                    sottovalutare?
                                                     "L'accoglienza,
                                                    che va gestita in ogni sua
                                                    sfaccettatura: dalla
                                                    dislocazione di parcheggi e
                                                    attendamenti alla totale
                                                    disponibilità degli spazi
                                                    all'interno dell'area
                                                    interessata dall'evento: è
                                                    necessario che risulti
                                                    libera da qualsiasi
                                                    occupazione. Altrettanto
                                                    fondamentale sarà la
                                                    collaborazione di tutte le
                                                    forze in campo
                                                    preventivamente raccordate.
                                                    Ognuna dovrà dare il
                                                    proprio contributo.
                                                    L'appello è diretto anche
                                                    ai cittadini che per qualche
                                                    giorno dovranno subire dei
                                                    disagi, ma sono convinto che
                                                    una comunità dal cuore
                                                    alpino com'è quella
                                                    bassanese non si tirerà
                                                    indietro. Quei cuneesi che
                                                    per l'adunata avevano scelto
                                                    di abbandonare la città per
                                                    evitare la confusione si
                                                    sono poi pentiti per non
                                                    aver condiviso un momento
                                                    particolarissimo della vita
                                                    comunitaria".
                                                     Dopo
                                                    l'esperienza di Asiago
                                                    dell'anno scorso, qualcuno
                                                    dubita che Bassano possa far
                                                    fronte all'invasione di
                                                    decine di migliaia di
                                                    persone.
                                                     "Ho
                                                    partecipato all'adunata di
                                                    Asiago dal momento che a
                                                    distanza di dodici mesi
                                                    sarebbe toccato alla mia
                                                    città. L'Altopiano è molto
                                                    differente e sicuramente più
                                                    difficile da raggiungere
                                                    rispetto alla pianura
                                                    bassanese: poche vie di
                                                    accesso e mobilità carente.
                                                    E poi il fattore meteo ha
                                                    penalizzato fortemente il
                                                    raduno: pioggia battente,
                                                    grandine, fango, temperature
                                                    non certo primaverili hanno
                                                    contribuito a rendere il
                                                    tutto più difficile. Il
                                                    sole splendente avrebbe
                                                    ridotto i disagi".
                                                     Come
                                                    le sembra stia procedendo la
                                                    macchina organizzativa
                                                    dell'appuntamento bassanese?
                                                     "Parlo
                                                    per le competenze comunali:
                                                    il comitato sta lavorando
                                                    bene. Ha già messo a punto
                                                    un piano articolato che mi
                                                    è parso efficiente e valido
                                                    anche se dovrà essere
                                                    aggiustato. Dal canto mio,
                                                    metterò a disposizione
                                                    tutta l'esperienza di Cuneo
                                                    suggerendo o sconsigliando.
                                                    Bassano potrà ospitare una
                                                    grande adunata , che
                                                    contribuirà a rinnovare
                                                    quel profondo e datato
                                                    legame esistente tra la città
                                                    e gli alpini". |  |  
                                          |  |  
                                          |  Settembre 2007 |  
                                          | Sei
                                            punti di pronto intervento per le
                                            necessità sanitarie |  
                                          |  |  
                                          | Summit
                                            in Prefettura in vista dell'81.
                                            Adunata nazionale degli alpini in
                                            calendario dal 9 all'11 maggio 2008,
                                            durante la quale sono attese in città
                                            circa 450.000 persone. Alla
                                            riunione, presieduta dal Prefetto
                                            dott. Piero Mattei, hanno
                                            partecipato il questore dott. Dario
                                            Rotondi, il commissario Alessandro
                                            Campagnolo, i responsabili
                                            provinciali delle forze dell'ordine,
                                            il vicepresidente della Provincia
                                            Dino Secco, il sindaco Gianpaolo
                                            Bizzotto con gli assessori Egidio
                                            Torresan e Claudio Mazzocco, il
                                            presidente del Comitato
                                            organizzatore Paolo Casagrande con
                                            il segretario nazionale dell'Ana
                                            Silverio Vecchio e il presidente
                                            onorario della sezione Ana
                                            Montegrappa Bortolo Busnardo.
                                             Il
                                            Prefetto Mattei ha sollecitato «l'avvio
                                            di tutte quelle iniziative di
                                            coordinamento e pianificazione
                                            finalizzate a garantire l'ordinato e
                                            regolare svolgimento dell'adunata ».
                                             Il
                                            rappresentante del Governo ha
                                            auspicato il massimo impegno per
                                            quanto riguarda l'ordine pubblico,
                                            la viabilità, i trasporti e la
                                            logistica, assicurando il suo
                                            supporto per la buona riuscita della
                                            manifestazione.
                                             Il
                                            sindaco Bizzotto con l'assessore
                                            Torresan hanno illustrato il piano
                                            viabilità predisposto dal Comune,
                                            quasi definito in ogni dettaglio.
                                            Casagrande ha chiesto l'intervento
                                            del Prefetto, che si sta già
                                            attivando presso Trenitalia affinchè,
                                            nei giorni dell'adunata , siano
                                            intensificate le corse sulla linee
                                            Bassano-Padova e Trento-Venezia, con
                                            la previsione di treni speciali. Per
                                            rendere meno pesante la circolazione
                                            degli automezzi privati e consentire
                                            l'utilizzo dei mezzi pubblici
                                            saranno coinvolte anche le Tranvie
                                            Vicentine (Ftv) che metteranno a
                                            disposizione bus-navetta per i
                                            collegamenti su strada. Durante il
                                            vertice il Prefetto ha comunicato
                                            che il Centro coordinamento soccorsi
                                            (Ccs) e il Centro operativo viabilità
                                            (Cov) verranno attivati in
                                            Prefettura. La sede del Centro
                                            operativo misto (Com) dove, in cui,
                                            durante la grande kermesse, si
                                            riuniranno i responsabili delle
                                            forze dell'ordine e della Protezione
                                            civile, sarà invece ospitata
                                            nell'ex-caserma Monte Grappa, in
                                            viale Venezia.
                                             Sul
                                            tavolo anche l'aspetto del servizio
                                            sanitario.
                                             «In
                                            collaborazione con l'Asl - spiega il
                                            presidente del comitato, Casagrande
                                            - saranno attivati 6 punti di pronto
                                            intervento nella zona della
                                            manifestazione: uno sarà allestito
                                            nei locali del Pronto soccorso
                                            dell'Ospedale vecchio, in viale
                                            delle Fosse; in prato Santa Caterina
                                            sarà invece allestito un ospedale
                                            da campo militare per facilitare i
                                            soccorsi nella zona centrale
                                            dell'adunata ».
                                             Intanto
                                            sul fronte logistico è praticamente
                                            concluso il reperimento delle aree
                                            destinate a parcheggi, attendamenti
                                            e sosta attrezzata per i camper:
                                            complessivamente gli spazi a
                                            disposizione superano il milione di
                                            metri quadrati, cifra che gli
                                            organizzatori si erano prefissati di
                                            raggiungere. Mentre il numero di
                                            alloggi collettivi reperiti si
                                            aggira sui tremila, che secondo le
                                            previsioni dovrebbero soddisfare la
                                            richiesta.
                                             «Stiamo
                                            lavorando bene - assicura Casagrande
                                            - e posso dire che, grazie alla
                                            collaborazione di tutti siamo a buon
                                            punto. Sarà una grande adunata ».Gianni
                                            Trentin |  |  
                                  |  |  
                                  |  Settembre 2007 |  
                                  | Il
                                    comandante della polizia municipale di Cuneo
                                    assisterà il Comune nell’organizzazione
                                    della kermesse alpina
                                     Adunata,
                                    la Cultura chiede spazio agli Alpini Bruno
                                    Giraudo ha incontrato in città il gruppo di
                                    lavoro, attenzione puntata su viabilità e
                                    parcheggi |  
                                  |  |  
                                  | Un
                                    superconsulente per l'adunata
                                    degli alpini. Per evitare sbavature
                                    nell'organizzazione del raduno nazionale
                                    delle penne nere di scena in città nel
                                    maggio prossimo, l'amministrazione comunale
                                    bassanese ha chiamato a fianco a sé un
                                    "esperto" in materia.
                                     E'
                                    Bruno Giraudo, responsabile dell'imponente
                                    macchina operativa che ha gestito la
                                    manifestazione alpina ospitata a Cuneo nella
                                    scorsa primavera.
                                     Un'adunata
                                    , quella piemontese, riconosciuta come una
                                    delle meglio organizzate degli ultimi anni,
                                    salutata da un'entusiastica partecipazione
                                    di pubblico, ma soprattutto caratterizzata
                                    da un'atmosfera capace di esprimere la forza
                                    e lo spirito delle penne nere.
                                     Un
                                    evento modello, insomma, che gli
                                    amministratori cittadini vorrebbero
                                    importare a Bassano, tarandolo sulle
                                    peculiarità e la struttura del territorio.
                                     Comandante
                                    della polizia locale cuneese, Giraudo è
                                    stato "prestato" dalla municipalità
                                    del capoluogo piemontese, che volentieri ha
                                    accettato di supportare la città del Grappa
                                    nella grande sfida che l'attende a breve
                                    mettendole a disposizione l'esperienza
                                    maturata.
                                     Il
                                    primo atto di questa collaborazione
                                    instauratasi nel nome della fedeltà alpina
                                    si è consumato nei giorni scorsi. Giunto ai
                                    piedi del Grappa, Giraudo si è incontrato
                                    con i componenti del ristretto gruppo
                                    comunale di lavoro guidato da Ugo Bonato,
                                    dirigente dell'ufficio tecnico.
                                     Nel
                                    corso della prima trasferta, ha preso
                                    visione della conformazione territoriale
                                    bassanese, concentrando l'attenzione
                                    soprattutto sulla viabilità, sulla
                                    dislocazione e superficie dei parcheggi per
                                    auto e pullman e su quelle degli
                                    accampamenti. Ai padroni di casa ha
                                    distribuito consigli e suggerimenti
                                    sull'area che nei giorni clou dell'adunata
                                    dovrà essere interdetta al traffico
                                    veicolare, in particolare sugli accorgimenti
                                    da adottare, e ha verificato il percorso
                                    della sfilata.
                                     "Per
                                    noi la sua presenza è confortante - spiega
                                    Egidio Torresan assessore alla viabilità e
                                    lavori pubblici - è un esperto dall'occhio
                                    vigile e attento ma anche severo quando
                                    serve. Un qualificato punto di riferimento
                                    al quale rivolgersi per ogni dettaglio
                                    tecnico: dalla tipologia della segnaletica
                                    da attuare agli spazi e cubature necessarie
                                    per offrire un servizio d'accoglienza
                                    dignitoso. Messoci a disposizione dal Comune
                                    di Cuneo, tornerà periodicamente a Bassano
                                    fino alla vigilia dell'adunata
                                    per visionare le nostre soluzioni e per
                                    indicarci quelle da lui adottate". |  
                                  |  |  
                                  |  Settembre 2007 |  
                                  | 
                                      
                                        
                                          | IL
                                            CASO Adunata,
                                            la Cultura chiede spazio agli Alpini |  
                                          |  |  
                                          | Piena
                                            fiducia nell'operato dell'Ana, «ma
                                            non possiamo lasciare esclusivamente
                                            in mano agli alpini l'organizzazione
                                            di un evento a cui l'immagine di
                                            Bassano si legherà per decenni».
                                            Il 9, 10 e 11 maggio del 2008 dovrà
                                            funzionare tutto alla perfezione: «Ne
                                            va del buon nome della città». È
                                            la preoccupazione affiorata
                                            nell'ultima riunione della
                                            commissione Cultura, per bocca di
                                            consiglieri comunali di maggioranza
                                            e di opposizione che si sentono un
                                            po' tagliati fuori dalle grandi
                                            manovre in vista dell'adunata
                                            nazionale delle penne nere.
                                             Fra
                                            i banchi dell'assemblea municipale,
                                            serpeggia il timore che sindaco e
                                            assessori concentrino i loro sforzi
                                            sulle questioni prettamente
                                            logistiche, come la viabilità o i
                                            parcheggi, e trascurino altri
                                            aspetti non meno rilevanti, come
                                            l'accoglienza della marea di persone
                                            che si riverserà ai piedi del
                                            Grappa fra meno di otto mesi. Un
                                            dubbio alimentato dalla mancanza di
                                            un canale diretto di dialogo tra il
                                            quartier generale del raduno e
                                            l'aula di via Matteotti. «L'assenza
                                            di rappresentanti del consiglio
                                            comunale nel comitato organizzatore
                                            - fa notare Carlo Ferraro, del
                                            Centrosinistra Unito - è una lacuna
                                            piuttosto grave: non si può
                                            demandare alla giunta la
                                            responsabilità di affrontare
                                            assieme all'Ana tutte le
                                            problematiche connesse a un
                                            avvenimento di tale portata».
                                             La
                                            commissione Cultura si è
                                            autocandidata a fare da referente
                                            per colmare questo vuoto: i suoi
                                            componenti, cioè, sono pronti a
                                            riunirsi periodicamente per seguire
                                            il conto alla rovescia. «È
                                            opportuno che almeno un organismo
                                            consiliare abbia una visione globale
                                            dei preparativi», la conclusione
                                            condivisa da destra e da sinistra.
                                            «Il rischio di scivolare sulla
                                            classica buccia di banana - mette in
                                            guardia Alessandra Bellotti
                                            Santarcangelo, vicepresidente
                                            forzista della commissione - è
                                            sempre dietro l'angolo. Per
                                            soddisfare le aspettative di un
                                            visitatore, non bisogna avere solo
                                            un'attrattiva da mostrargli (nel
                                            nostro caso, la città nel suo
                                            complesso), ma offrirgli anche tutti
                                            i servizi necessari a una fruizione
                                            ottimale. Ad esempio, chi viene da
                                            fuori dovrà trovare alle porte
                                            d'accesso della città addetti alle
                                            informazioni preparati e competenti,
                                            in grado di fornire indicazioni
                                            dettagliate e non soltanto sommarie:
                                            l'improvvisazione non sarebbe un bel
                                            biglietto da visita». L'assessore
                                            Luciano Fabris, dal canto suo, sta
                                            già lavorando a un progetto di
                                            promozione turistica abbinato all'adunata
                                            : «Distribuiremo del materiale
                                            pubblicitario a tutti gli ospiti e
                                            studieremo alcune proposte per
                                            cercare di "fidelizzare"
                                            queste persone e spingerle a
                                            ritornare da noi».
                                             Emanuele
                                            Borsatto |  |  
                                  |  |  
                                  |  Mercoledì,
                                    17 Settembre 2007 |  
                                  | Alpini,
                                    scelti i bozzetti di manifesto e medaglia |  
                                  |   Riunione
                                    del Comitato organizzatore al gran completo
                                    martedì sera nella sede del vecchio
                                    ospedale di via Delle Fosse per fare il
                                    punto della situazione sull'Adunata
                                    nazionale degli alpini in calendario a
                                    Bassano dal 9 all'11 maggio dell'anno
                                    prossimo. All'incontro,
                                    presieduto dal colonnello Paolo Casagrande,
                                    sono intervenuti tra gli altri il sindaco
                                    Gianpaolo Bizzotto e il presidente della
                                    sezione Ana Carlo Bordignon e il capitano
                                    Flavio Gollin. Presenti anche il generale
                                    Silverio Vecchio, segretario nazionale del
                                    consiglio direttivo dell'Ana con i
                                    consiglieri nazionali Sebastiano Favero e
                                    Silvano Spiller. «Si
                                    è trattato di una riunione operativa - ha
                                    spiegato Casagrande - per verificare come
                                    sta procedendo il lavoro delle 19
                                    commissioni tecniche, ognuna delle quali ha
                                    degli incarichi ben precisi. Sono ottimista
                                    perchè, nonostante tanti problemi che ogni
                                    giorno dobbiamo risolvere, stiamo marciando
                                    spediti verso l'adunata di
                                    Bassano». Prossimamente
                                    saranno presentati il manifesto ufficiale e
                                    la medaglia celebrativa dell'ottantunesima adunata
                                    , scelti dal Consiglio nazionale tra i
                                    bozzetti selezionati dalla Commissione
                                    manifestazioni nazionali. In
                                    entrambi sono riportati i simboli
                                    stilizzati, seppur con qualche variante, che
                                    richiamano alle motivazioni del raduno di
                                    Bassano, ossia il Ponte degli Alpini
                                    d'Italia e il Monte Grappa che il Comitato
                                    avrebbe chiesto siano ben evidenti. A
                                    vincere il bando sono stati per il manifesto
                                    Maria Paola Scaramuzza di Aosta e per la
                                    medaglia Andrea Miorandi di Trento. Intanto
                                    il sindaco Bizzotto e il presidente onorario
                                    della sezione Ana Bortolo Busnardo hanno
                                    avuto un incontro al Ministero della Difesa
                                    con il generale Ivan Rescie, responsabile
                                    infrastrutture dell'esercito, al quale hanno
                                    avanzato la disponibilità per l'utilizzo
                                    delle caserme dismesse Monte Grappa e San
                                    Zeno per l'adunata, già
                                    dal prossimo settembre. E
                                    nei prossimi giorni il colonello Paolo
                                    Casagrande inoltrerà la richiesta Comando
                                    Forze Operative Terrestri di Verona per
                                    l'allestimento di un ponte militare sul
                                    fiume Brenta. Si parla d'installarlo tra il
                                    Ponte degli Alpini e quello della Vittoria,
                                    ma questa soluzione comporterebbe qualche
                                    problema. «Soprattutto
                                    se si tratta di un ponte di tipo bailey -
                                    conferma il capitano Gollin, già ufficiale
                                    del Genio Militare - servono spazi non
                                    indifferenti per sia per il contrappeso che
                                    l'avambecco. Probabilmente la soluzione
                                    ideale potrebbe essere quella di montarlo un
                                    centinaio di metri a nord del Ponte degli
                                    Alpini. La decisione sarà comunque presa
                                    solo dopo un'attenta valutazione». |  |  
                          |  |  
                          |  Venerdì,
                            7 Settembre 2007 |  
                          |  |  |  
                  | 
                      
                        
                          | VERSO
                            l’ADUNATA ALPINA |  
                          | Fabris:
                            «Ogni suggerimento è ben accetto» |  
                          |  |  
                          |  |  
                          | (G.T.)
                            Fervono i preparativi dell'adunata nazionale alpina,
                            in calendario a Bassano il 9, 10 e 11 maggio
                            dell'anno prossimo. Per l'evento, secondo le
                            previsioni del comitato organizzatore presieduto dal
                            colonello Paolo Casagrande, sono attese in città
                            circa 500 mila persone. Anche il comune ha un ruolo
                            importante nell'evento, considerato un'importante
                            occasione di promozione turistica.
                             L'altro
                            pomeriggio l'assessore Luciano Fabris è intervenuto
                            nel corso dei lavori della 4. commissione consiliare
                            cultura, attività museali, turismo e spettacolo,
                            per introdurre l'argomento.
                             «L'adunata
                            è una grande occasione per Bassano - spiega Fabris
                            - che la città il territorio devono cogliere in
                            tutte le sue potenzialità. Stiamo lavorando ad un
                            progetto organico che raccolga insieme le diverse
                            proposte in ambito artistico, storico e della
                            tradizione che intendiamo offrire».
                             L'adunata
                            nazionale è un biglietto da visita da spendere per
                            il futuro.
                             «In
                            quei giorni ci saranno centinaia di migliaia di
                            alpini con le loro famiglie - riprende Fabris - ma
                            magari non avranno la possibilità di scoprire e
                            vivere la città. L'importante e che trovino una
                            buona accoglienza e degli incentivi che li facciano
                            ritornare nel tempo, magari a visitare il museo
                            civico o qualche mostra che andremo ad organizzare
                            nel tempo».
                             Alla
                            riunione erano presenti i consiglieri comunali di
                            maggioranza Sandra Bellotti, Rodolfo Celestino e
                            Paola Teosini; per le minoranze sono invece
                            intervenuti Giovanni Reginato, Carlo Ferraro,
                            Francesco Fantinato e Paola Facchinello. Gli
                            esponenti di opposizione ha chiesto all'assessore di
                            essere informati sulle iniziative da porre in atto,
                            dicendosi disponibili a collaborare con dei
                            suggerimenti. Fabris si è riservato di illustrare
                            le proposte culturali nel dettaglio nei prossimi
                            incontri. |  |      
            
              
                
                  | 
                      
                        
                          |  Giovedì,
                            30 Agosto 2007 |  
                          |  |  |  
                  | 
                      
                        
                          | Per
                            l’Adunata dell’anno prossimo seimila posti per
                            gli arrivi alla spicciolata e una lunga serie di
                            aree a disposizione |  
                          | Alpini
                            all'ex ospedale di Marostica |  
                          | Trattative
                            avanzate con il Comune, anche la Vimar ha concesso
                            la sua vecchia fabbrica |  
                          |  |  
                          | La
                            macchina organizzativa viaggia spedita verso l'81.
                            Adunata nazionale degli alpini del 9, 10 e 11 maggio
                            dell'anno prossimo. Le penne nere bassanesi hanno
                            trascorso le vacanze a ripulire e sistemare i locali
                            del vecchio ospedale, che oltre ad essere la sede
                            del Comitato organizzatore, sarà uno dei tanti
                            alloggi collettivi della manifestazione.
                             «Grazie
                            ai volontari alpini - afferma il colonello Paolo
                            Casagrande, presidente del comitato organizzatore -
                            la struttura è stata recuperata quasi
                            completamente. Praticamente non sono agibili solo le
                            sale operatorie. Nel vecchio ospedale saranno
                            sistemate circa cinquecento brande che metteremo in
                            parte a disposizione delle delegazioni estere e in
                            parte a persone che hanno difficoltà a spostarsi,
                            come anziani o diversamente abili».
                             Intanto
                            sono stati quasi tutti reperiti i seimila posti
                            letto previsti in alloggi collettivi per arrivi alla
                            spicciolata o situazioni particolari. Il grosso dei
                            400-500 mila partecipanti attesi per l'Adunata
                            dormirà invece negli attendamenti o nei camper, per
                            i quali sono già state reperite aree per un milione
                            di metri quadrati in città e dintorni.«Di recente
                            - riprende Casagrande - abbiamo avuto la
                            disponibilità dal Comune di poter utilizzare l'ex
                            sede amministrativa dell'Ulss, in via Carducci, dove
                            prevediamo di sistemare duecento brande. Trecento
                            letti saranno ospitati agli Scalabrini e diverse
                            altre centinaia nelle ex caserme Montegrappa, San
                            Zeno e Fincato, oltre che in palestre e scuole anche
                            dei paesi vicini».
                             I
                            capannoni della ex Elba di via Pecori Giraldi
                            accoglieranno invece i cori e le fanfare. E ci sono
                            trattative in corso con il comune di Marostica per
                            la concessione dell'ex ospedale Prospero Alpino,
                            mentre la Vimar ha già consentito l'uso della
                            vecchia fabbrica e di un parcheggio di 100 mila
                            metri quadrati. Il Comitato è in attesa di ricevere
                            la conferma per gli edifici scolastici dei Fratelli
                            delle Scuole Cristiane a Romano, Villa Fietta a
                            Crespano del Grappa e l'Istituto Filippin di
                            Paderno.
                             «I
                            problemi da affrontare e risolvere - sottolinea
                            Casagrande - sono molti ma l'unità e la volontà
                            degli alpini mi rendono fiducioso».
                             Ai
                            primi di settembre è in calendario una serie di
                            riunioni operative con il prefetto Pietro Mattei, la
                            regione, la provincia, il comune, i presidenti di
                            quartiere e le categorie produttive.
                             «Al
                            Prefetto chiederemo - anticipa Casagrande - di
                            attivarsi per il potenziamento dei collegamenti
                            ferroviari con Padova, Castelfranco, Vicenza e
                            Primolano, in modo da non congestionare la città
                            con le auto. Faremo anche presente di dare
                            disposizione alla forze dell'ordine affinchè non si
                            tollerino assolutamente trabicoli o motocarrozzine
                            nei giorni dell'Adunata ».
                             Il
                            Comitato sta inoltre mettendo a punto il piano del
                            trasporto pubblico su strada in collaborazione con
                            le Province di Vicenza e Treviso, per unire Bassano
                            ai centri di Marostica, Possagno, Primolano e Tezze
                            sul Brenta, dove sono previsti i grandi parcheggi.
                             «Quanto
                            fatto in questi mesi è certamente un buon lavoro -
                            conclude il colonello Casagrande - ma adesso dovremo
                            tutti innestare una marcia in più, per accogliere
                            degnamente le decine di migliaia di alpini che
                            arriveranno con le loro famiglie. I segnali che ci
                            giungono preanunciano infatti un afflusso ben
                            maggiore di quello di Cuneo».
                             Gianni
                            Trentin |  |   
           
            
              
                | 
                    
                      
                        |  Domenica,
                          5 Agosto 2007 |  
                        |  |  |  
                | 
                    
                      
                        | BASSANO |  
                        | Adunata
                          degli alpini Piano traffico quasi pronto |  
                        |  |  
                        | Il piano viabilità e parcheggi predisposto dal
                          comune in vista
                          dell'Adunata nazionale degli alpini in calendario dal
                          9 all'11 maggio dell'anno prossimo è quasi definito.
                          La proposta sarà esaminata dal prefetto Piero Mattei
                          nel corso di un incontro programmato ai primi di
                          settembre a Vicenza. L'intera questione è seguita
                          dall'assessore alla viabilità Egidio Torresan che ha
                          sempre informato il Comitato organizzatore
                          dell'adunata , presieduto dal colonello Paolo
                          Casagrande. Il piano prevede tra l'altro speciali
                          corsie di emergenza riservate alle forze dell'ordine e
                          alla circolazione dei mezzi sanitari. Secondo quello
                          che Torresan proporrà al Prefetto, dovrebbe entrare
                          in funzione dal giovedì antecedente l'adunata e
                          vigere fino alla domenica sera. La zona del centrosarà
                          completamente interdetta ai veicoli privati. |  |   
           
            
              
                | 
                    
                      
                        |  Domenica,
                          5 Agosto 2007 |  
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                        | Lo
                          studio su viabilità e parcheggi è già quasi pronto
                          e il mese prossimo, dopo gli ultimi ritocchi, sarà
                          sottoposto al prefetto |  
                        | Adunata,
                          a settembre il piano traffico |  
                        | Blocco
                          del traffico - con bus navetta - da giovedì a
                          domenica sera. Caserma Monte Grappa, via
                          all’acquisizione |  
                        |  |  
                        | Il
                          piano viabilità e parcheggi predisposto dal comune in
                          vista dell'Adunata
                          nazionale degli alpini in calendario dal 9 all'11
                          maggio dell'anno prossimo è quasi definito. La
                          proposta sarà esaminata dal prefetto Piero Mattei nel
                          corso di un incontro programmato ai primi di settembre
                          a Vicenza. L'intera questione è seguita
                          dall'assessore alla viabilità Egidio Torresan che ha
                          sempre informato il Comitato organizzatore
                          dell'adunata , presieduto dal colonello Paolo
                          Casagrande. Il piano prevede tra l'altro speciali
                          corsie di emergenza riservate alle forze dell'ordine e
                          alla circolazione dei mezzi sanitari. Precisa
                          l'assessore Torresan: «Era sicuramente importante
                          arrivare per tempo a mettere nero su bianco come sarà
                          la viabilità cittadina nei giorni dell'Adunata . In
                          questi mesi gli uffici comunali hanno studiato la
                          soluzione ideale per assicurare il buono svolgimento
                          della manifestazione, per la quale sono attese in città
                          oltre 400 mila penne nere. Il piano potrà sicuramente
                          essere migliorato con altri contributi, compreso
                          quello del comandante della polizia locale di Cuneo,
                          città che ha ospitato l'ultima Adunata , al quale
                          abbiamo chiesto una consulenza».
                           Il
                          piano, secondo quello che Torresan proporrà al
                          Prefetto, dovrebbe entrare in funzione dal giovedì
                          antecedente l'adunata e vigere fino alla domenica
                          sera. La zona del centro, interessata dal percorso
                          della sfilata che si muoverà da Viale Venezia, per
                          proseguire lungo i viali delle Fosse, Parolini, XI
                          Febbraio per poi sciogliersi in Piazza Cadorna, sarà
                          completamente interdetta ai veicoli privati. Il
                          perimetro off-limits è compreso tra Porta delle
                          Grazie, e le vie Museo, Verci, Angarano e Vittorelli
                          di sopra.In un'area più ampia di circa 5 chilometri
                          quadrati, nella giornata di domenica, il transito sarà
                          consentito solo ai mezzi pubblici e ai bus navetta che
                          garantiranno continui collegamenti dai parcheggi
                          (comunque accessibili alle auto e ai camper), alla
                          zona della sfilata. Il traffico sarà bloccato a ovest
                          lungo viale Vicenza all'altezza dell'incrocio con via
                          Marchesane, a est dalla rotonda di via San Pio X e a
                          nord dalla rotatoria di Pove lungo la strada del
                          Motton, mentre a sud sarà la superstrada Gasparona a
                          formare quasi un confine naturale.
                           Già
                          individuati quasi tutti i grandi parcheggi cittadini.
                          Tra questi quelli dei Fratelli delle Scuole Cristiane
                          a Romano (400 mila metri quadrati), lungo Strada
                          Cartigliana (650 mila mq.), nei pressi della Centrale
                          del Latte (300 mila mq.), in zona Pirani (250 mila
                          mq.), in via Nardi (300 mila mq.); altri di piccoli
                          sono stati individuati in via Della Ceramica e al
                          Margnan. E il reperimento delle aree prosegue. I
                          parcheggi per i pullman sono invece previsti nella
                          zona di scioglimento della sfilata, lungo le vie De
                          Gasperi, Capitelvecchio, Marchesane, Aldo Moro, Strada
                          Cartigliana e viale Asiago.
                           Intanto
                          a fine mese il comune inizierà la trattativa per
                          l'acquisizione della caserma Monte Grappa, che grazie
                          al recente decreto del Ministero della Difesa è
                          diventata patrimonio in gestione all'Agenzia del
                          Demanio. L'alternativa all'acquisizione, fanno sapere
                          dal municipio, potrebbe essere quella è di ottenere
                          il comodato d'uso per cinquant'anni. Il sindaco
                          Gianpaolo Bizzotto ha avanzato la richiesta perchè le
                          caserme Monte Grappa in viale Venezia e San Zeno a San
                          Giuseppe di Cassola siano messe a disposizione
                          dell'adunata già da settembre.
                           Lo
                          stesso sindaco ha inoltre sollecitato al Ministero
                          della Difesa un intervento di restauro urgente per
                          eliminare le infiltrazioni d'acqua che stanno minando
                          il Tempio Ossario, dove si terrà la messa ufficiale
                          dell'Adunata . Il caso era stato sollevato dal
                          Gazzettino.Gianni Trentin |  |   
           
            
              
                | 
                    
                      
                        |  Domenica,
                          5 Agosto 2007 |  
                        |  |  |  
                | 
                    
                      
                        | Dopo
                          quelle già effettuate, scatteranno a fine agosto le
                          sistemazioni dei manti stradali inizialmente previste
                          per l’anno prossimo |  
                        | E
                          il Comune anticipa le asfaltature |  
                        | L’operazione
                          costerà 750mila euro. In via Bellavitis spariranno i
                          posti auto |  
                        |  |  
                        | Continua
                          a pieno ritmo anche d'estate l'attività
                          dell'assessorato ai Lavori Pubblici.
                           Mentre
                          comincia a prendere forma il PalaBassano 2 e la nuova
                          ala del Museo Civico si avvia verso il completamento,
                          sono iniziati già da qualche settimana i lavori di
                          manutenzione e riordino della rete stradale. Ammonta
                          esattamente a 745 mila euro la somma messa a bilancio
                          dall'amministrazione comunale negli ultimi due anni
                          per il ripristino delle pavimentazioni bituminose
                          dissestate.
                           Già
                          iniziato lo scorso maggio il programma
                          delle riasfaltature inserito negli interventi del
                          2007, il piano messo a bilancio quest'anno avrebbe
                          dovuto prendere il via solo nel giugno del prossimo
                          anno. L'assegnazione
                          alla città dell'Adunata degli Alpini però, come
                          spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, Egidio
                          Torresan, ha convinto gli amministratori ad anticipare
                          le date e pertanto le riasfaltature previste per il
                          prossimo anno saranno effettuate già a
                          partire dall'ultima settimana di agosto.
                          Tantissimi
                          i tratti stradali che saranno soggetti, parzialmente o
                          integralmente, a ricostruzione del manto bituminoso:
                          da via Ca' Cornaro a via Basilicata, da via Tabacco a
                          via Ca' Dolfin, e ancora via Sant'Antonio, via
                          Cartigliana, via Palladio, viale Asiago, via Boito,
                          via del Brolo, via Rivarotta, via Chiesa di Rubbio,
                          via Portici Lunghi, via Cellegherie Vecchie, via
                          Tabacco , via Teatro vecchio, via F.lli Bandiera,
                          viale De Gasperi, via Fontanelle, Via Carpaccio, via
                          Scalabrini, via Fagarè Alto.Di pari passo con le
                          asfaltature sono ormai al via anche le operazioni di
                          rifacimento della segnaletica orizzontale, necessarie
                          a migliorarne la visibilità e dunque a garantire una
                          maggiore sicurezza ad automobilisti e pedoni. Per
                          questi interventi l'amministrazione ha già previsto a
                          bilancio una spesa di 70 mila euro.
                           Intanto,
                          le vie del centro storico si fanno belle in vista
                          dell'arrivo degli Alpini. Già iniziata la
                          ripavimentazione in porfido di via e vicolo Zaccaria
                          Bricito entro fine anno saranno posati i cubetti anche
                          lungo vicolo Ferracina, nel tratto di discesa Gamba
                          che dallo stesso vicolo arriva al Ponte Vecchio e
                          ancora lungo via Ferracina fino all'intersezione con
                          via Bellativis.
                           Proprio
                          via Bellavitis, ma solo nel tratto est, diretto alle
                          piazze, sarà oggetto a breve di un'importante novità:
                          spariranno infatti i posteggi a pagamento riservati
                          alle auto.
                           Proprio
                          per discutere della diminuzione dei posti auto lungo
                          la via e in parte anche lungo via Verci, l'assessore
                          Torresan il prossimo mercoledì incontrerà
                          commercianti e residenti.Barbara Todesco |  |   
           
            
              
                | 
                    
                      
                        |  Domenica,
                          29 Luglio 2007 |  
                        |  |  |  
                | 
                    
                      
                        | CARTIGLIANO |  
                        | Alpini
                          e donatori installano la loro casa vicino alla
                          barchessa In cambio gestiranno il verde |  
                        |  |  
                        |  |  
                        | Una
                          mini-baita alpina a fianco della barchessa nord di
                          Villa Cappello.All'appuntamento con l'adunata
                          nazionale del 2008, che riverserà anche su
                          Cartigliano un'invasione di penne nere, il gruppo Ana
                          e i donatori di sangue del paese si presenteranno con
                          una propria sede. L'amministrazione comunale ha
                          infatti autorizzato l'installazione a nord della
                          barchessa del prefabbricato in legno regalato agli
                          alpini da un privato.Oltre a diventare la
                          "casa" delle associazioni, ospiterà tutte
                          le loro attrezzature. In cambio, i membri dei due
                          gruppi si occuperanno della manutenzione dell'esterno
                          della barchessa.
                           È su
                          questo aspetto che il Comune ha fatto leva per
                          ottenere a sua volta dalla Soprintendenza ai beni
                          architettonici e ambientali di Verona il permesso alla
                          posa temporanea della struttura in legno.
                           Dopo il
                          profondo restauro degli anni scorsi, la barchessa nord
                          è ancora al grezzo, e la casa del custode adiacente
                          è in precarie condizioni di staticità: servendosi
                          del nuovo prefabbricato come appoggio logistico,
                          alpini e donatori di sangue garantiranno la
                          manutenzione delle pertinenze dell'edificio storico in
                          attesa della sua definitiva sistemazione.
                           L'accordo
                          è contenuto in una convenzione della durata di sette
                          anni già approvata dalla giunta Racchella e
                          sottoscritta dai due capigruppo, Giulio Zanetti per
                          gli alpini e Marisa Menon per i donatori di sangue. I
                          volontari provvederanno alla pulizia, al taglio
                          dell'erba, alla gestione delle alberature, al
                          ripristino di steccati e reti perimetrali e al
                          controllo delle protezioni attorno e dentro l'area.A
                          carico del Comune, le spese per allacciare energia
                          elettrica, acqua e gas allo chalet e l'eventuale
                          reperimento dei fondi per lavori «straordinari e
                          urgenti» di salvaguardia della barchessa.Emanuele
                          Borsatto |  |   
           
            
              
                | 
                    
                      
                        | 
                            
                              
                                |  Sabato,
                                  28 Luglio 2007 |  
                                |  |  |  
                        | 
                            
                              
                                | VERSO
                                  L’ADUNATA Dal consiglio Ana |  
                                | Alpini,
                                  scelti i bozzetti di manifesto e medaglia |  
                                | Chiesta
                                  più visibilità per Grappa e Ponte |  
                                |  |  
                                | Riunione
                                  del Comitato
                                  organizzatore al gran completo martedì sera
                                  nella sede del vecchio ospedale di via Delle
                                  Fosse per fare il punto della situazione
                                  sull'Adunata nazionale degli alpini in
                                  calendario a Bassano dal 9 all'11 maggio
                                  dell'anno prossimo. All'incontro,
                                  presieduto dal colonnello Paolo Casagrande,
                                  sono intervenuti tra gli altri il sindaco
                                  Gianpaolo Bizzotto e il presidente della
                                  sezione Ana Carlo Bordignon e il capitano
                                  Flavio Gollin. Presenti anche il generale
                                  Silverio Vecchio, segretario nazionale del
                                  consiglio direttivo dell'Ana con i consiglieri
                                  nazionali Sebastiano Favero e Silvano Spiller.
                                   «Si
                                  è trattato di una riunione operativa - ha
                                  spiegato Casagrande - per verificare come sta
                                  procedendo il lavoro delle 19 commissioni
                                  tecniche, ognuna delle quali ha degli
                                  incarichi ben precisi. Sono ottimista perchè,
                                  nonostante tanti problemi che ogni giorno
                                  dobbiamo risolvere, stiamo marciando spediti
                                  verso l'adunata di Bassano».
                                   Prossimamente
                                  saranno presentati il manifesto ufficiale e la
                                  medaglia celebrativa dell'ottantunesima
                                  adunata , scelti dal Consiglio nazionale tra i
                                  bozzetti selezionati dalla Commissione
                                  manifestazioni nazionali.
                                   In
                                  entrambi sono riportati i simboli stilizzati,
                                  seppur con qualche variante, che richiamano
                                  alle motivazioni del raduno di Bassano, ossia
                                  il Ponte degli Alpini d'Italia e il Monte
                                  Grappa che il Comitato avrebbe chiesto siano
                                  ben evidenti. A vincere il bando sono stati
                                  per il manifesto Maria Paola Scaramuzza di
                                  Aosta e per la medaglia Andrea Miorandi di
                                  Trento.
                                   Intanto
                                  il sindaco Bizzotto e il presidente onorario
                                  della sezione Ana Bortolo Busnardo hanno avuto
                                  un incontro al Ministero della Difesa con il
                                  generale Ivan Rescie, responsabile
                                  infrastrutture dell'esercito, al quale hanno
                                  avanzato la disponibilità per l'utilizzo
                                  delle caserme dismesse Monte Grappa e San Zeno
                                  per l'adunata , già dal prossimo settembre.
                                   E
                                  nei prossimi giorni il colonello Paolo
                                  Casagrande inoltrerà la richiesta Comando
                                  Forze Operative Terrestri di Verona per
                                  l'allestimento di un ponte militare sul fiume
                                  Brenta. Si parla di di installarlo tra il
                                  Ponte degli Alpini e quello della Vittoria, ma
                                  questa soluzione comporterebbe qualche
                                  problema.
                                   «Soprattutto
                                  se si tratta di un ponte di tipo bailey -
                                  conferma il capitano Gollin, già ufficiale
                                  del Genio Militare - servono spazi non
                                  indifferenti per sia per il contrappeso che
                                  l'avambecco. Probabilmente la soluzione ideale
                                  potrebbe essere quella di montarlo un
                                  centinaio di metri a nord del Ponte degli
                                  Alpini. La decisione sarà comunque presa solo
                                  dopo un'attenta valutazione».Gianni Trentin |  |  
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                          Luglio 2007 |  |  
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                        | Il
                          Passaggio della Stecca |  
                        | Sul
                          Ponte degli Alpini l'ideale passaggio di testimone |  
                        |  |  
                        | Sabato
                          7 luglio, sul Ponte degli Alpini, ha avuto luogo la
                          cerimonia del “ PASSAGGIO DELLA STECCA” da Cuneo a
                          Bassano del Grappa che si appresta ad affrontare la
                          prossima adunata nazionale. Quest’anno il rito è
                          stato anticipato, programmandolo appena chiuso il
                          sipario sul passato raduno delle penne nere perché
                          fosse anche l’occasione per un passaggio di
                          esperienze e utili consigli su come meglio risolvere
                          gli immancabili problemi.
  E
                          così Bassano prende uffi cialmente in mano i comandi
                          della grande macchina organizzatrice, a dire il vero
                          già scoppiettante da quasi un anno.
  
                           La
                          cerimonia è stata preceduta da una sfi lata
                          accompagnata dalla banda sezionale con partenza dalla
                          sede del Comitato organizzatore per concludersi in uno
                          dei due simboli dell’ottantunesima adunata: il Ponte
                          di tutti gli alpini d’Italia (anche perché il
                          secondo simbolo, il Monte Grappa, dista una trentina
                          di chilometri da Bassano). 
                            
                           Erano
                          presenti il Presidente della Sezione di Cuneo Romano
                          Marengo con una rappresentanza del Consiglio
                          sezionale, l’Assessore alpino Guido Lerda e il
                          comandante della Polizia municipale del capoluogo
                          piemontese. Per Bassano invece, facevano gli onori di
                          casa il Sindaco alpino Giampaolo Bizzotto e il
                          presidente Carlo Bordignon con una folta
                          rappresentanza del Consiglio, dei gruppi della sezione
                          e delle sezioni vicine. Naturalmente, testimoni di
                          riguardo, i Gonfaloni delle due città doverosamente
                          scortati. Dopo gli interventi delle autorità, il
                          testimone ligneo è passato dalle mani degli abili
                          organizzatori dell’ottantesima adunata a quelle di
                          chi avrà la responsabilità di fare quantomeno
                          altrettanto e, in attesa di passarlo ai fortunati che
                          ospiteranno l’ottantaduesima edizione, rimarrà
                          esposto nella prestigiosa sede del primo cittadino
                          bassanese. |  |   
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