TRADUCI IN

 

PASTA E FAGIOLI ALLA VENETA

 

 

 

Minestra tipicamente invernale. Si usava preparare la pasta e fagioli sul finire dell’estate, quando si uccidevano i maiali pazientemente ingrassati durante la stagione estiva al fine di preparare insaccati ed altri prodotti in vista dei primi freddi. Ovviamente, come si sente spesso dire, “del maiale non si butta via niente”: ed ecco quindi che le ossa e le cotiche del maiale, invece che diventare prodotto di scarto, diventavano un eccellente leccornia in grado di insaporire la pasta e fagioli, trasformandola in una vera e propria golosità: una pasta e fagioli con pancetta, lardo o cotenna. L'aggiunta di patate, legata nella tradizione alla necessità di risparmiare fagioli, dona una buona cremosità, mentre il sedano conferisce un gusto più deciso.